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Nella sala stampa Unical il dossier Sila per il risconoscimento dell’ Unesco

COSENZA – Il Parco Nazionale della Sila leggerà il dossier relativo alla propria candidatura ai riconoscimenti dell’Unesco, realizzato con la collaborazione e l’assistenza tecnica del CUEIM (Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale). Durante l’evento, datato martedì 4 febbraio presso la Sala stampa dell’Unical, alle 9:30, verranno comunicati un rapporto di ricerca sui territori classificati dall’Unesco ed i vantaggi e percorsi del Parco per la candidatura. Sarà un’occasione per incontrare i cittadini e le Istituzioni in un momento tanto importante per il Parco, nel 2012 inserito nella “Tentative list” dell’Unesco, di cui fanno parte quei siti che gli Stati proponenti ritengono di eccezionale valore universale e, quindi, adatti per il successivo inserimento nella “World Heritage List”.

L’evento fa parte nel quadro di iniziative che l’Ente Parco, proprio in virtù delle candidature Unesco, sta realizzando nella convinzione che sia necessario incrementare il processo sinergico con le Istituzioni locali, utile, fra l’altro, a rafforzare la consapevolezza che ottenere tali riconoscimenti possa essere occasione di sviluppo non solo per il territorio silano, ma anche per la Calabria.

Pietro Raimondo incaricato per sostenere la candidatura dell’Ente Parco della Sila presso l’UNESCO

ZAGARISE (CZ) – Già da qualche mese, l’Ente Parco Nazionale della Sila, sulla base di quanto previsto dal Programma Intergovernativo Multilaterale “Uomo e Biosfera”, ha trasmesso il dossier di candidatura per l’avvio del procedimento di valutazione per il biennio 2013/2014 dei nuovi siti da iscrivere nella Rete Globale delle Riserve della Biosfera del Programma UNESCO/MAB. Al fine di raggiungere tali obiettivi, tenuto conto del pregevole lavoro svolto durante il processo di candidatura in qualità di Membro della Comunità del Parco e di Coordinatore dell’Aggregazione dei Borghi del Parco della provincia di Catanzaro, il presidente dell’Ente Parco, Sonia Ferrari, e il direttore Michele Laudati, hanno voluto incaricare il sindaco di Zagarise, Pietro Raimondo, come promotore dell’iniziativa della candidatura presso tutti i Comuni delle province di Catanzaro e Crotone, al fine di far condividere nella forma più ampia la Candidatura del Parco Nazionale della Sila presso l’UNESCO. In attesa della decisione del Consiglio Internazionale di Coordinamento, cui spetta il compito di iscrivere, differire o bocciare le candidature, è intenzione dell’Ente Parco di dare attuazione al disposto dell’obiettivo della Strategia di Siviglia, che raccomanda la creazione di meccanismi istituzionali per la gestione, il coordinamento e l’integrazione all’interno della Biosfera di programmi e attività attraverso un quadro di management partecipativo. “Oltre il doveroso ringraziamento al management dell’Ente Parco per l’onore che segue all’incarico ricevuto – ha dichiarato il sindaco Raimondo – annuncio che sarò estremamente propositivo nel mio impegno di promotore e sostenitore di quest’importante candidatura. Un ruolo che sento cucito addosso da sempre, perché credo fortemente nelle potenzialità di questo nostro grande patrimonio naturalistico. Non saranno solo i territori ricadenti nell’Ente Parco, ma tutta la Calabria, a beneficiare dell’eventuale inserimento della nostra meravigliosa Sila nel circuito dei siti tutelati e promossi dall’UNESCO. È dovere di tutti, però, impegnarsi a cogliere questa grande opportunità di sviluppo. Un’occasione valida sia per l’ambito turistico-ricettivo che per quello artigianale e naturalistico. Un modo per poter sostenere le comunità di questo variegato territorio montano nella tutela delle proprie identità e delle bellezze storico-architettoniche di un paesaggio complesso e differenziato che caratterizza le tante realtà territoriali che compongono il Parco Nazionale della Sila”.

Giornata dello sviluppo sostenibile dell’Unesco

Gerace (Rc)GERACE (RC) – Per il secondo anno consecutivo il Club Unesco di Gerace aderisce alla Settimana dello Sviluppo Sostenibile promossa dall’Unesco il cui tema quest’anno è “I paesaggi della bellezza: dalla valorizzazione alla creatività”. Il sodalizio geracese, presieduto da Emanuela Ientile, farà parte del circuito degli eventi programmati per il 2013 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura con un’iniziativa dal titolo “I paesaggi della bellezza: Gerace, da Al-Idrisi ai giorni nostri”, che si terrà sabato 23 novembre, con il patrocinio dell’Unesco e della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Gerace, guidata dal Giuseppe Varacalli, e con l’Istituto Comprensivo “Cinque Martiri” di Gerace, diretto dal professor Vito Pirruccio.

La giornata sarà articolata in due momenti: alle ore 10, presso la sala polivalente dell’Istituto Comprensivo “Cinque Martiri”, l’agronomo e saggista Francesco Tassone incontrerà gli allievi della Scuola Secondaria di I grado “Domenico Scoleri” e si confronterà con loro sul tema “Verso un’ecologia dell’essere”.

Nel pomeriggio, alle ore 16:30, nella Sala Conferenze del Museo Civico Archeologico di Gerace (Palazzo Tribuna), sarà invece la volta di Andrea Gratteri, laureando in Architettura presso l’Università “La Sapienza” di Roma, il quale relazionerà sul tema “Gerace: l’architettura di un millennio tra crolli e speranze”. L’intervento di Gratteri sarà preceduto dai saluti istituzionali del sindaco Varacalli e di Emanuela Ientile, e dall’introduzione dello storico Giacomo Oliva, direttore del Museo Diocesano di Gerace e docente di Storia dell’Archeologia in Calabria presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria.

«Il Club Unesco di Gerace – riferisce la presidente Ientile – continua le sue attività di formazione e di sensibilizzazione da svolgere tra i giovani, studenti in primis. A loro si vuole infatti lanciare un messaggio ben preciso perché, attraverso le testimonianze di quanti operano per tutelare e valorizzare il patrimonio, possano riscoprire non solo il senso della bellezza e dell’appartenenza a una terra meravigliosa, ma anche provare l’orgoglio di porsi quali legittimi “custodi” di inestimabili tesori. In quest’ottica, il patrimonio architettonico e paesaggistico agisce come veicolo di confronto tra culture e civiltà diverse nel nome della bellezza e della capacità creativa».

«Non potevamo non associarci alla lodevole iniziativa promossa dal Club Unesco di Gerace – afferma il primo cittadino geracese Giuseppe Varacalli –, il cui spirito, rivolto all’educazione delle giovani generazioni alla cultura, alla bellezza e alla creatività, si lega perfettamente a un’idea di sviluppo sociale e turistico-economico della nostra terra, del quale i beneficiari possano essere, soprattutto e prima di ogni altro, gli stessi giovani».

Domani è il compleanno della Dieta Mediterranea

Domani 17 novembre, si spengono tre candeline dal  riconoscimento della dieta mediterranea quale patrimonio mondiale immateriale  dell’Umanità da parte dell’Unesco che in questi anni, sta avendo un importante valore economico per il “Made in Calabria”  agroalimentare per i primati produttivi conquistati nelle principali produzioni base come la frutta, verdura, pasta, vino e il posto d’onore nella UE per l’olio di oliva, l’ambasciatore  principe della dieta mediterranea. Molinaro presidente di Coldiretti Calabria sottolinea il valore storico che ha assunto questo modello alimentare negli stili di vita e per i benefici per la salute dimostrati scientificamente e la Calabria, ne deve essere orgogliosa perche è una delle culle principali dove si producono gli elementi essenziali della dieta. Dal riconoscimento dell’Unesco –prosegue – è venuto  un importante impulso al recupero di sane abitudini che – hanno un valore straordinario per l’Italia che è il Paese simbolo di questo tipo di cucina e dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta mediterranea. Una spinta anche per il turismo enogastronomico che è uno dei motori dell’economia e un  segmento in costante e continua crescita e che ha ampi margini di miglioramento.  SI’,  deve essere anche un giorno di festa – afferma – perché il riconoscimento ha avuto indubbi effetti sull’economia, la comunicazione e l’immagine nel mondo delle eccellenze enogastronomiche del Mezzogiorno e della Calabria. Questo è un punto di forza per  una regione agricola come la nostra, che deve continuare ad investire, avendo anche come punto di riferimento l’importante vetrina di Expò 2015 di Milano dedicata alla alimentazione dove vi è bisogno da subito di un grande e corale impegno.

Settimana per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. Convegno-dibattito al Castello Svevo

ROCCA IMPERIALE – In occasione della settimana per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile promossa dall’UNESCO il Club Unesco Cosenza “B.Telesio”, insieme agli amici del VAS Calabria ed in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Rocca Imperiale, ha organizzato un convegno-dibattito che si terrà nel Castello Svevo di Rocca Imperiale mercoledì 20.11.2013 alle ore 10.

Interverranno il Sindaco del comune osptitante, Ferdinando Di Leo, il Sindaco di Civita (comune presso il quale si terrà un secondo convegno sabato 23.11 e di cui forniremo a breve i dettagli), Vittorio Blois, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Compr. “Federico II” di Rocca Imp., il Coordinatore dei VAS Calabria Onlus, Pino Boccia mentre le conclusioni saranno affidate al nostro Presidente, Enrico Marchianò. Prevista la presenza di alunni dell’istituto scolastico “Federico II”.

Corteo storico federiciano nella Città di Gerace

GERACE (RC) – A distanza di ottocento anni il pensiero e lo spirito di Federico II rivivranno nella Città di Gerace grazie ad un’importante iniziativa del Sovrano Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani.

Nella storia della “Città Santa”, infatti, è documentato il passaggio dell’imperatore Federico II di Svevia alla cui presenza, nel 1222, fu riconsacrata la millenaria Cattedrale. La manifestazione, che si preannuncia come un evento di grande spessore storico-culturale dai profondi contenuti etico-spirituali, si terrà domenica prossima, 22 settembre, in collaborazione con il locale Club Unesco e col patrocinio del Comune di Gerace.

Il programma della giornata sarà aperto alle ore 10 presso la Sala Consiliare del Municipio di Gerace dove il Sindaco, Giuseppe Varacalli, incontrerà tutti i cavalieri. L’Ordine Templare Federiciano conferirà quindi il titolo di “Città Federiciana” a Gerace e quello di “Priore” alla memoria al dottor Antonio Scopelliti, compianto Procuratore generale della Corte di Cassazione. Sarà presente la parlamentare Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato ucciso dalla mafia.

Alle 10.45 il corteo di Scudieri, Dame e Cavalieri Templari Federiciani partirà da Piazza del Tocco per raggiungere Piazza delle Tre Chiese dove sarà reso omaggio alle autorità presenti. Alle 11, nella duecentesca Chiesa di San Francesco d’Assisi, si terrà la cerimonia di elevazione di nuovi scudieri, dame e cavalieri. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, la stessa Chiesa ospiterà una tavola rotonda sui temi federiciani alla quale interverranno il primo cittadino geracese, il Gran Maestro dell’Ordine Federiciano, Corrado Maria Armeri; il Gran Priore del Sud Italia, Renato Mollica, e la Presidente del Club Unesco di Gerace, Emanuela Ientile. Relazioneranno il professor Salvo Sequenzia (“Il terzo e l’ultima possanza – Simboli, metafore e utopie del potere in Federico II”), e l’architetto Armando Rossi (“Urbanistica e geometria di Gerace alla ricerca di un pensiero, tra sacralità e genius loci”).

«Legalità, intercultura, pace e dialogo tra le religioni, associazionismo: questi sono gli argomenti e gli intenti che l’Ordine Federiciano intende raggiungere» ha riferito Renato Mollica, Gran Priore e Ambasciatore del Sud Italia dell’Ordine Federiciano. «Il nostro sodalizio annovera donne e uomini predisposti e pronti a difendere con azioni concrete quanti subiscono ingiustizie sociali. Invitiamo tutti a partecipare a questa importante manifestazione che è aperta anche e soprattutto ai bambini. Avranno modo di ascoltare e vedere cose nuove ed entusiasmanti».

Dal canto suo il Sindaco Varacalli si è detto «onorato di ospitare questa manifestazione che ripropone non solo un’importantissima pagina della storia spirituale, civile e culturale di Gerace, ma servirà anche da stimolo per tutti i geracesi a voler riscoprire e valorizzare le proprie radici, di cui possono legittimamente essere fieri». La Presidente del Club Unesco di Gerace, Emanuela Ientile, ha ribadito l’importanza dell’evento che «non a caso si tiene anche in occasione della Giornata Mondiale della pace indetta dall’Unesco».

Dopo cinque anni torna la Varia di Palmi, candidata “patrimonio dell’UNESCO”

PALMI (RC) – Migliaia di persone (le stime ufficiali dicono 180.000) accorse da tutto il Sud Italia, radio e televisioni, curiosi e turisti, ma soprattutto i fedeli, hanno affollato nel pomeriggio di ieri, 25 agosto, le strade del centro cittadino di Palmi, in attesa del ripetersi della “corsa della Varia”, evento dalla tradizione centenaria che periodicamente impegna e anima, con una serie di eventi e celebrazioni, l’intera città di Palmi per diverse settimane.

La “Varia” di fatti, è il culmine di una serie di festeggiamenti di cadenza pluriennale dedicati alla Madonna della Sacra Lettera cui i cittadini palmensi sono divenuti devoti a seguito di un tragico avvenimento verificatosi più di mezzo secolo fa, che legò sotto il segno della sventura, la cittadina del Tirreno reggino alla vicina Messina. Nel giugno del 1575 scoppiò a Messina una epidemia di peste che durò circa trent’anni anni procurando la morte di oltre 40.000 persone; i cittadini di Palmi, accolsero quanti fuggirono dalla città siciliana, fornendo aiuto concreto tramite l’invio dei propri marinai. Superata la calamità, la città di Messina decise di dimostrare la propria riconoscenza verso Palmi, donando alla città una reliquia della Madonna, precisamente un capello della Madre di Cristo, che era stato portato nella città siciliana nel 42 d.C. Da allora nella città ebbe inizio la venerazione verso la Madonna della “Sacra Lettera” cui, appunto è dedicata la corsa della Varia.

Erano da poco trascorse del 19,00, quando, levato il telo che copriva il maestoso “carro meccanico” uno scoppio ha annunciato la “scasata”, dando inizio alla corsa che ha visto 200 “mbuttaturi” provenienti dalle cinque corporazioni (bovari, contadini, marinai, carrettieri e artigiani) della città di Palmi, impegnati nella “spinta” della “nuvola” alta 16 metri alla cui cima era seduta la giovanissima Grazia Iannì, l’animella, impersonificazione dell’Assunta; da piazzale Pentimalli, lungo il corso Garibaldi e fino oltre piazza Cavour, in un percorso gremito di gente in festa e con il naso “all’insù”, impegnata ad osservare l’oscillare dell’asta su cui la bambina era posta, in un misto tra curiosità, stupore ma anche forte apprensione ed emozione.

Nelle piazze, tra i vicoli, lungo i marciapiedi, sulle terrazze più alte e persino sui tetti, tutti col fiato sospeso attirati soprattutto dalla piccola Grazia che è sembrata non tradire nemmeno per un attimo emozione, intenta a salutare sorridente la folla accorsa per ammirarla, in un tragitto durato circa 12 minuti.

Come da tradizione, la Varia percorre tutto il corso Garibaldi, scivolando  – mediante quattro pattini di ferro fissati alla base – sulle lastre di granito; giunta alla fine del corso, l’asta su cui è posta l’animella viene fatta ruotare e il senso di corsa invertito, fino a raggiungere nuovamente Piazza Primo Maggio, dove ad attendere il grosso “carro” vi sono solitamente i Vigili del Fuoco che aiutano tutti i figuranti (il Padre eterno posto vicino all’animella, i dodici apostoli e gli angeli) a scendere. A chiusura del rito, una volta riportata a terra, l’animella viene messa su una portantina e fatta girare per la piazza in maniera trionfale.

Un tempo l’animella veniva scelta tra le bambine orfane o comunque provenienti da famiglie bisognose della città di Palmi e, in occasione del rito della Varia oltre che provvedere alla sua preparazione e vestizione, le veniva offerta in dono una cospicua dote cui avrebbe potuto accedere al compimento della maggiore età. Oggi si accede a questo ambito e prestigioso ruolo tramite una selezione pubblica e ufficiale per la quale sono richieste specifiche caratteristiche (ad es. la bambina deve essere di religione cattolica, battezzata, avere un’età tra i dieci e gli undici anni e di origini palmensi).

L’edizione del 2013, organizzata a distanza di cinque anni dall’ultima (agosto 2008), avviene in concomitanza rispetto all’iter per il riconoscimento della Varia di Palmi a patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO; un riconoscimento importante, considerando anche che la Varia sarebbe la prima in Calabria.

A omaggiare la Varia di Palmi, numerosi esponenti della politica regionale, primo fra tutti il governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che ha espresso il proprio apprezzamento per quello che ha definito un importante “testimonianza di fede e vicinanza” auspicando l’ufficializzazione del riconoscimento da parte dell’UNESCO; il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa; l’on. Mario Tassone e, ovviamente, il sindaco di Palmi, Gianni Barone.

Per maggiori informazioni sul rito della Varia: www.lavaria.it

 

Giovanna M. Russo

Incontro a Crotone per il riconoscimento MaB dell’UNESCO al Parco Nazionale della Sila

 

Crotone – Ha suscitato grande interesse tra gli amministratori del crotonese la candidatura al riconoscimento MaB (Man and Biosphere) dell’Unesco del Parco Nazionale della Sila. Nel pomeriggio di giovedì 25 luglio, la sala Giunta della Provincia di Crotone ha ospitato l’incontro territoriale volto ad illustrare i contenuti della proposta e soprattutto iniziare a raccogliere le adesioni al programma. Per il Parco erano presenti la presidente Sonia Ferrari ed alcuni qualificati tecnici mentre per la Provincia hanno partecipato il presidente del Consiglio Benedetto Proto, gli assessori Salvatore Cosimo, Giovanni Lentini e Domenico Spataro, ed alcuni sindaci.

L’appuntamento crotonese rientrava tra le azioni di animazione territoriale condotte, in questo periodo, dai vertici del Parco. Ciò al fine di coinvolgere il territorio in questa sfida. Il percorso propedeutico a questo riconoscimento, attivato dal Parco Nazionale della Sila, che condurrebbe la Calabria ad ottenere meriti molto vantaggiosi a livello internazionale, ha già positivamente superato la prima verifica di merito effettuata da parte della Commissione Unesco e prevede, per la definitiva approvazione, un’ulteriore attività di sollecitazione dei portatori di interesse e delle stesse collettività, con il fine ultimo di creare un partenariato pubblico-privato posto a sostegno della candidatura. Il conseguimento dell’obiettivo sin qui individuato passa, quindi, attraverso il coinvolgimento, a livello interprovinciale, delle Amministrazioni e degli Enti locali sugli ambiti territoriali sui quali insiste la perimetrazione dell’area MaB, come anche delle associazioni di categoria, imprenditoriali, datoriali, sindacali, della Regione Calabria, delle Università e di ogni altro stakeholder, pubblico o privato, il cui apporto sia utile per il raggiungimento degli scopi prefissi. Nel nostro Paese, al momento, le cosiddette “Aree Mab” sono 9. La presidente del Parco, Sonia Ferrari, ha ringraziato gli amministratori provinciali di Crotone per la disponibilità mostrata ed ha ricordato che il presidente della Provincia, Stano Zurlo, anche nella sua qualità di presidente del Comitato del Parco, condurrà un’azione di sollecitazione a tutti i sindaci del territorio affinché vengano adottate le delibera di giunta di adesione al progetto. Tale adesione, così come ha chiarito il Ministero dell’Ambiente, non comporta alcun vincolo per i territori, bensì l’impegno a cooperare per incoraggiare e promuovere attività di sviluppo sostenibile, di educazione e sensibilizzazione, sia all’interno che al di fuori dei confini.

Adriano Ritacco, Neo Presidente dei Club e Centri Unesco, Ricevuto in Comune dal Sindaco Occhiuto

COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto ha ricevuto a Palazzo dei Bruzi Adriano Ritacco, eletto qualche mese fa Presidente nazionale dei club e centri Unesco.

Ritacco, cosentino di nascita ma trasferito ormai da anni a San Marco Argentano, già tesoriere nazionale Unesco, ha avuto modo di distinguersi all’interno dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, attraverso importanti iniziative portate avanti sul piano locale e apprezzate al punto da conquistare sul campo la nomina ai vertici dell’organigramma della prestigiosa associazione mondiale. Il primo cittadino ha tenuto così a congratularsi personalmente con Ritacco per l’importante risultato conseguito, rimarcando l’orgoglio che sia un cosentino doc, grazie alle sue spiccate doti organizzative e all’applicazione dei principi che guidano la filosofia dell’Unesco, a ricoprire un ruolo di tale rilievo.

Insieme al Sindaco, era presente all’incontro l’assessore Rosaria Succurro, con la quale si è anche discusso di invitare a Cosenza, prossimamente, il presidente mondiale George Christophides, proposta per la quale Adriano Ritacco ha già gettato le basi e che rappresenterebbe un’occasione per far conoscere direttamente al più alto esponente dell’Unesco le bellezze storico-culturali della città dei Bruzi, a partire da quell’inestimabile patrimonio che è il centro storico.

La circostanza è stata inoltre gradita al sindaco Mario Occhiuto per strappare al presidente Ritacco la promessa di un impegno nell’avviare le pratiche necessarie affinché il Museo all’aperto Bilotti venga inserito tra i beni del  patrimonio mondiale dell’umanità.

Accordo Parco Nazionale della Sila e Fontenoce per un progetto d’informazione e comunicazione sul patrimonio delle Riserve della Biosfera secondo il Programma MAB dell’Unesco

Cosenza – Nel momento in cui il Parco Nazionale della Sila è sotto osservazione e valutazione, nell’ambito del Programma MAB (Man and the Biosphere) ad opera dell’UNESCO, per il riconoscimento delle Riserve della Biosfera, quale patrimonio mondiale dell’umanità, nell’ottica di una gestione e conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali, la dirigenza è arrivata a sottoscrivere un importante accordo ed intesa di co-marketing con la società Sila S.p.A, impegnata come azienda nella produzione dell’acqua Fontenoce ai confini del perimetro territoriale del Parco, nell’area della Sila Piccola.

I contenuti dell’accordo sono stati illustrati stamani nel corso di una Conferenza Stampa, che si è svolta a Cosenza, presso l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato, ad opera del Presidente del Parco della Sila, Sonia Ferrari, e del direttore, Michele Laudati; mentre per Fontenoce sono intervenuti l’Amministratore unico, Giuseppe Pascuzzi, e il direttore vendite, Renato Bartucci.

L’accordo, sulla base di una durata triennale, prevede la collocazione sulle bottiglie d’acqua delle etichette con il logo del Parco della Sila e delle informazioni a rotazione ogni tre mesi che daranno contezza della sua collocazione e posizionamento geografico, delle sue finalità istitutive e delle sue peculiari caratteristiche, continuando con un’azione divulgativa delle specificità naturalistiche e dei servizi di intrattenimento presenti nel Parco fino a stimolare l’interesse a visitare il Parco attraverso anche l’utilizzo di gadget per i bambini.

L’acqua oligominerale Fontenoce è imbottigliata sull’altipiano della Sila Piccola, a 1.238 metri sul livello del mare, ed ha un potenziale effettivo di vendita pari a circa trenta milioni di bottiglie all’anno in tutte le Regioni del Sud Italia (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).

Per l’Amministratore unico di Fontenoce, Giuseppe Pascuzzi, l’accordo costituisce circa due anni di lavoro preparatorio e si innesta perfettamente in un grande progetto culturale ed educativo per l’intera società partendo dai giovani in difesa della purezza ambientale. Le etichette aiuteranno a capire ciò anche attraverso la presentazione della fauna della Sila: il lupo, il cervo, lo scoiattolo, il gufo, il falco, la lepre; come anche i luoghi d’eccellenza ricadenti nel Parco come i Centri Visita, le strutture museali realizzate dall’Ente all’interno delle aree protette della Sila.

E’ toccato, infine, al direttore vendite di Fontenoce, Renato Bartucci, dare delle spiegazioni sulla qualità dell’acqua e del gradimento di una vasta clientela sparsa nelle regioni del Sud Italia che da subito hanno modo, così, di entrare nel rapporto di conoscenza di questo territorio tutto calabrese e che costituisce un patrimonio di ricchezza ambientale e culturale di inestimabile valore che può essere solo amato e rispettato.