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“Corti di memoria, segni privati (ma non troppo)”: ecco i nomi dei finalisti

COSENZA- Sono stati selezionati i video finalisti del concorso video “Corti di Memoria, Segni privati (ma non troppo)”, organizzato dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema – Centro regionale della Calabria (F.I.C.C.) e realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale “Fata Morgana”, il Dipartimento di Filosofia e il Corso di Laurea in “Comunicazione e Dams” dell’Università della Calabria.

La giuria d’esperti, composta da Francesca Viscone (scrittrice e giornalista), Loredana Ciliberto (Presidente Ass. Cult. “Fata Morgana”) e da tre docenti dell’Università della Calabria: Roberto De Gaetano (ordinario di Filmologia e Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Linguaggi dello Spettacolo del Cinema e dei Media), Giorgio Lo Feudo (docente di Semiotica del testo e coordinatore F.I.C.C. Calabria) e Bruno Roberti (docente di Stili di regia cinematografica), ha decretato che hanno diritto a entrare nella fase finale del progetto i seguenti video: Controverso di Pasquale Aloe (Cosenza); Loreto M’arcord realizzato dall’Archivio Audiovisivo della Memoria Abruzzese (Teramo); Affari di famiglia di Emilio Arnone (San Giovanni in Fiore – CS); Cartoline da molto lontano di Ilenia Caterina Borgia (Reggio Calabria); Una fumata di sigaretta di Saverio Cosentino (Catanzaro); Gulp di Domenico Modafferi (Reggio Calabria); Il doppio sguardo di Fabio Rao (Cosenza).

Tra questi sette video, tre risulteranno vincitori. La cerimonia di premiazione, con la visione dei video finalisti, si svolgerà il prossimo giovedì 20 dicembre, alle ore 15.30, pressola SalaStampadell’Aula Magna del Campus di Arcavacata.

Ricordiamo, inoltre, che l’Associazione “Fata Morgana” promuove dallo scorso mese di maggio la rassegna che si sta svolgendo presso l’Auditorium del CAMS (sito all’interno del Polifunzionale Unical), denominata Campus Cinema 100. Obiettivo complessivo della rassegna, ideata da Roberto De Gaetano e curata da Alessandro Canadè (docente di Cinema dell’Unical), è quello di ripercorrere, attraverso la visione di 100 film, alcuni dei momenti principali della cinematografia italiana con lo scopo di mettere in luce quanto lo sguardo dei cineasti italiani sia stato abile nell’osservare, cogliere e interpretare le metamorfosi della realtà. La rassegna (che ha ospitato registi di chiara fama, quali Mario Martone, Daniele Vicari e Giuseppe Gagliardi), per la serata del 20 dicembre prevede la proiezione dei film Senza pietà di Alberto Lattuada e Cielo sulla palude di Augusto Genina. Dopo la pausa natalizia, Campus Cinema 100 ripartirà l’8 gennaio per continuare (tutti i martedì e giovedì, sempre a partire dalle ore 20.30) fino a fine mese.

Viva Performance Lab: l’8 e il 9 dicembre Cosenza ospita la performance d’arte

COSENZA – Si terrà nelle giornate dell’8 e 9 dicembre prossimi l’evento “Viva-Performance Lab”, un vero e proprio festival internazionale di arte contemporanea.

In occasione della manifestazione, Cosenza ospiterà sedici artisti, accomunati tra loro dal talento e dalla forte comunicatività del proprio linguaggio artistico; la città diverrà il palcoscenico di performance, seminari, workshop e mostre, che intendono raccogliere il meglio della produzione mondiale dei linguaggi dell’azione, dell’happening e del comportamento: in una parola, dell’Arte Performativa.

“Viva Performance Lab” è la tappa conclusiva di un percorso culturalmente ambizioso, preceduto dal workshop con giovani artisti che si concluderà domani 7 dicembre, che ha compreso anche attività di formazione e seminaristiche per studenti delle scuole e dell’ Università. L’evento nasce dalla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale cosentina, nella persona di Giuliana Misasi (Direttore del Settore Cultura e Spettacolo del Comune di Cosenza), MAXXI (Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo) e l’Università della Calabria. Curato da Tania Bruguera, nota artista cubana, e Cristiana Perrella, l’evento, oltre che regalare ai cosentini un’occasione di spettacolo unica, mira a creare le basi per uno sviluppo di collaborazione sempre più intenso tra le associazioni culturali del territorio e quelle internazionali, mediate da Tran Europe Halles, nella persona di Katharina Trabert.

 

Elezioni universitarie: intervista ai ragazzi di Controverso

Il prossimo 28 e 29 Novembre, si terranno le elezioni studentesche presso l’Università della Calabria per il rinnovo in seno al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione. Tra le 4 liste che si presentano, per un totale di 24 candidati per 6 posti disponibili, vi è Ateneo Controverso, con lo slogan “Bacia ad occhi chiusi, vota ad occhi aperti”.

Ed è proprio questo quello che chiedono: «un voto d‘opinione sulla base del loro programma politico e sulla base dell‘attività svolta in questi anni».

I giovani ragazzi di Controverso, sono Enrico Prete e Costantino Talia in Consiglio  di Amministrazione; Erica Aversa, Elma Battaglia, Davide Merando e Giuseppe Montagna in Senato.

Abbiamo posto loro alcune domande.

Ateneo Controverso, quando nasce e come si è formato l’attuale gruppo?

L’esperienza politica di Ateneo Controverso nasce nel 2008 con la rimodulazione del sistema universitario dell’era Gelmini. Nasce dalle battaglie del movimento dell’Onda contro i tagli e contro la concezione del mondo della formazione e della società ai tempi della crisi. Da sempre abbiamo denunciato e costruito percorsi di conflitto su temi che hanno riguardato il mondo accademico, così come del nostro paese, senza però mai dimenticare che alla critica di uno stato di cose attuali, debba necessariamente accompagnarsi un’elaborazione politica, volta a migliorare le condizioni materiali e culturali degli studenti, e di un intero modello economico e sociale.

Quali risultati avete finora ottenuto come associazione?

Ateneo Controverso è un laboratorio politico privo di strutture e gerarchie e non un’associazione. La più grande vittoria politica che abbiamo ottenuto nel corso degli anni è la reale partecipazione studentesca basata su idee e temi e non su clientele. Abbiamo portato avanti insieme agli studenti diverse vertenze sui problemi inerenti l’organizzazione della didattica, raggiungendo, seppur minimi, importanti risultati così come su temi di carattere generale. La nostra attività si è basata principalmente sulla costruzione di campagne di mobilitazione riguardo il tema del diritto allo studio, il diritto alla mobilità, il diritto all’abitare, la tutela del territorio, la centralità dei saperi e del lavoro all’interno della società. Riguardo l’università nello specifico il nostro agire politico è stato caratterizzato da un’opera di forte denuncia e contrasto rispetto alle scelte politiche del rettore e della rappresentanza, studentesca e non, nelle piazze e all’interno dell’Ateneo e se le nostre rivendicazioni non sono state messe in atto è da imputare all’autoritarismo di chi finora ha occupato ruoli di potere e di responsabilità ragionando in base ad ottiche d’interesse e a logiche baronali. Basti guardare le nostre iniziative e documenti riguardo le scelte prese all’Unical nel corso degli ultimi anni.

Come vi siete avvicinati a questo progetto?

Il progetto di Ateneo Controverso è formato da ogni singolo militante del laboratorio. È un percorso che va avanti da ormai quattro anni e nel corso degli anni oltre ai “fondatori” del laboratorio si sono avvicinati al nostro percorso politico diversi studenti dell’Unical. Attualmente il gruppo è molto eterogeneo ed è composto da studenti di varie fasce d’età e corsi di studio.

Quali sono i punti cardine del vostro programma elettorale? Quale punto vi sta più a cuore?

Il nostro programma è stato sintetizzato in punti che non sono affatto slegati tra loro, per noi rappresentano un’idea più ampia di Università che abbiamo elaborato in questi anni di mobilitazione, di dibattiti e confronti all’interno del collettivo e con gli studenti, anche per questo motivo non ce n’è uno a cui teniamo particolarmente, sono tutti ugualmente importanti. I temi sintetizzati all’interno del programma sono: Democrazia,  partecipazione  e rappresentanza; Didattica; Tasse; Diritto allo Studio; Residenze; Mobilità. A partire dalla questione del diritto allo studio, che in questi anni è stato oggetto di tagli che hanno limitato sempre di più l’accesso alla formazione universitaria per le fasce sociali più deboli. Un tema strettamente connesso al dsu è quello della contribuzione, proponiamo nel nostro programma la progressività assoluta della contribuzione abbattendo il tetto massimo per l’ultima fascia di reddito in modo da ridistribuire quelle risorse per incrementare il numero di borse di studio. Altro punto fondamentale è quello relativo alla privatizzazione delle residenze. Proponiamo contro la privatizzazione delle residenze una gestione pubblica e partecipata. I punti del nostro programma ci stanno tutti a cuore nessun punto escluso, poiché non sono stati elaborati per riempire pagine di un programma per la campagna elettorale, dietro ognuno di questi punti c’è un lavoro di studio, analisi collettiva e lotta. Il nostro programma è legato al nostro percorso politico, che non è circostanziale alle elezioni studentesche.

Perché dovrebbero votare per voi e perché dovreste vincere voi?

Le ultime riforme dell’Università hanno ristretto notevolmente gli spazi di confronto, discussione e decisione dentro gli atenei. La situazione nella nostra Università è aggravata da una forte scossa accentratrice e autoritaria che negli ultimi anni ha impedito una discussione ampia e democratica rispetto alle modifiche di Statuto e al riassetto organizzativo dell’Università. In particolare le proposte degli studenti non  sono state ascoltate e la rappresentanza studentesca negli organi dell’Università non è riuscita a portare la voce critica e alternativa, a nostro avviso, necessaria. Negli ultimi venti anni, la rappresentanza degli studenti non solo è stata svilita dal “sistema”, ma si è auto-relegata in una continua posizione di subalternità, arrivando ad occupare una posizione quasi simbolica, a causa della sua stessa incapacità di prendere parola, di proporre con forza una posizione che venisse dal basso. Riteniamo, dunque, che sia arrivato per gli Studenti il momento di prendere consapevolezza rispetto alle dinamiche politiche dell’Università. Le scelte operate dagli organi di governo si ripercuotono quotidianamente sulla vita di ogni singolo studente in termini di didattica e servizi. Nell’attuale sistema vota una percentuale bassa di studenti, spesso del tutto inconsapevole o, addirittura, spinta da piccoli e grandi sistemi clientelari di liste che barattano voti con appuntamenti mondani.

Noi  chiediamo un voto d’opinione sulla base del nostro programma politico e sulla base dell’attività svolta nel corso di questi anni. Intendiamo partire dai bisogni materiali degli studenti per trasformarli in diritti sociali da rivendicare, costruendo percorsi di mobilitazione e partecipazione diretta della comunità universitaria  alle decisioni: questo è il senso del nostro fare rappresentanza sociale degli studenti. Per noi la rappresentanza è un valore legato alla collettivizzazione dei problemi e delle rivendicazioni dei soggetti che rappresenta;  certo si può prescindere da essa, ma la rappresentanza rimane uno strumento importante per le lotte che portiamo avanti. Non possiamo perdere un’altra occasione, approfittiamo di questa tornata elettorale per rifondare un sistema di rappresentanza universitaria basato sui diritti e lontano dai sistemi clientelari che lo hanno caratterizzato negli anni recenti. Vi chiediamo di votare consapevolmente, vi chiediamo di informarvi, vi chiediamo un sostegno politico per una nuova esperienza di rappresentanza negli organi dell’Università. Riteniamo di dover vincere perché siamo l’unico soggetto all’interno dell’Università capace di tenere dentro le lotte sociali che provengono dal basso all’interno dei canali istituzionali, riteniamo di poter vincere perché siamo l’unico soggetto capace di esprimere i bisogni reali di ogni studentessa e studente dell’Unical, senza cadere in populismi e false promesse, promettendo solo l’impegno e la lotta che tutti i giorni, a prescindere dalle elezioni, portiamo avanti.

I ragazzi di Ateneo Controverso, ci tengono a precisare che «la campagna elettorale di Ateneo Controverso è totalmente autofinanziata. La nostra campagna ha avuto un ruolo mediatico molto forte e si è svolta soprattutto sul web con la campagna “Io ci metto la faccia” sposata a livello nazionale da Link coordinamento nazionale e da studenti, ricercatori, precari e artisti dall’Italia e dal mondo. Raccontiamo, inoltre, la storia di quattro studenti che vivono l’Università attraverso quelle che sono le problematiche reali nell’Ateneo e nella città universitaria».

Per votare è necessario recarsi ai seggi che rimarranno aperti Mercoledì 28 novembre dalle 8:30 alle 17:30 e Giovedì 29 novembre dalle 8:30 alle 14:30 nelle aule preposte a seggio elettorale nei vari Dipartimenti dell’Ateneo.

 

Valentina Raffa

FLC CGIL su CNR Calabria: necessario impegno nel lavoro di riorganizzazione dell’ISN

CATANZARO – La FLC CGIL Calabria comunica che il Consiglio di Amministrazione del CNR in merito alla riorganizzazione dell’ ISN ha deciso che per i prossimi due/tre anni, in attesa della costruzione o dell’acquisizione all’interno dell’area dell’Università della Calabria della sede del CNR,  la sede di Cosenza dell’istituto resterà a Piano Lago anche in virtù in quanto  la proprietà si è dichiarata disponibile alla decurtazione del fitto sino al 50% oltre all’accollo della manutenzione dell’ immobile. Ora definita la questione sede, resta da definire il progetto scientifico dell’istituto: a tal proposito la FLC CGIL Calabria ritiene indispensabile che la direzione dell’Istituto svolga per intero le sue funzioni di coordinamento ed indirizzo.

La presidenza del CNR, nell’incontro avuto a Roma con la
ha assunto l’impegno di incontrare direttamente il personale dell’ ISN; a parere delle FLC CGIL è urgente che tutto ciò venga svolto nel massimo del confronto costruttivo tra direzione e personale anche perché è ormai prossima la ratifica della convenzione tra Regione Calabria e CNR, la quale oltre a definire la presenza del CNR e dei sui istituti in Calabria prevede anche il coinvolgimento delle Università Statali presenti in Calabria e l’impegno della Regione a contribuire al finanziamento delle attività di ricerca  degli istituti stessi. Sottolinea la FLC CGIL  che  importante ed indispensabile che anche l’ISN sia messo nelle condizioni di poter operare nel pieno delle sue funzioni e con tutti gli strumenti necessari a valorizzare, come  è stato nel passato, l’opera dei ricercatori che vi operano e che non hanno mai, anche in condizioni di difficoltà, di cercare le soluzioni possibili per un rilancio pieno dell’attività dell’Istituto.

La FLC CGIL Calabria e CGIL Calabria ha ricevuto la disponibilità del presidente Nicolais a partecipare ad una un iniziativa pubblica sul rilancio e sul ruolo della ricerca pubblica in Calabria prevista nelle prossime settimane.

Il 13 novembre, incontro pubblico del Comitato “Oppure Vendola Unical”

“Per dare forza e continuità alla straordinaria partecipazione in Aula Magna del 7 Novembre, dove il popolo della sinistra ha confermato di esistere e di poter rappresentare una alternativa allo stallo democratico e politico che stiamo vivendo in Italia ed in Calabria da lungo tempo, il Comitato “Oppure Vendola Unical” ed il Circolo Tematico di SEL “SudAlterno”, invitano tutti a partecipare ad un incontro pubblico, che si terrà il 13 Novembre alle 19:00 presso il D.A.M., nel Centro Polifunzionale dell’Unical.

Siamo consapevoli che è possibile “ricomporre le fratture della società” che le crisi odierne hanno determinato sole se tutti insieme (studenti, disoccupati, precari, docenti, lavoratori) contribuiamo attivamente al cambiamento della società attuale, declinando nei fatti il concetto di Solidarietà magistralmente richiamato da Nichi Vendola nel suo appassionato intervento.

Soltanto così, dando spazio a chi vive i problemi della precarietà e aprendo spazi ai giovani e alle donne per esprimersi e per cambiare la realtà in cui viviamo, si può riannodare anche il legame generazionale che è stato spezzato in questi anni dominati dalla crisi.

Ripartiamo dalla Cultura come forza trainante per produrre e ricreare nuove strumenti di partecipazione affinchè la nostra società torni ad essere un luogo dove vive la democrazia, perché crea lavoro dignitoso e perchè produce e garantisce i diritti di cittadinanza (reddito, libertà civili, servizi pubblici) .

Con lo stesso spirito di attivazione politica vissuto qualche giorno fa invitiamo a partecipare e a lavorare insieme perchè i nostri obiettivi possano realizzarsi a partire dal 25 novembre, momento di espressione democratica libera e consapevole per tutto il popolo della sinistra italiana.”

Laurea honoris causa al regista Mario Martone

COSENZA – La facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, ha conferito, questo pomeriggio,  la laurea honoris causa in Linguaggi dello Spettacolo e del Cinema, al regista Mario Martone. Il cineasta napoletano, a conclusione della sua lectio magistralis, ha ottenuto una standing ovation.

”Per me – ha detto – ogni film e’ un viaggio a tappe che e’ prima meditazione e solitudine che serve all’individuazione dell’idea ed alla scrittura della sceneggiatura, poi diventa sviluppo sul set”.

Ad aprire la seduta di laurea sono stati il rettore, Prof. Gianni Latorre, che ha sottolineato la portata e la peculiarità artistica di Martone nel panorama culturale italiano ed il preside della Facoltà di lettere e Filosofia, Prof. Raffaele Perrelli, che ha voluto evidenziare la specificità del regista napoletano nella sua capacità di “ibridare” saperi e generi diversi. La Laudatio è stata tenuta dai professori Roberto De Gaetano e Bruno Roberti. 
De Gaetano è partito dall’analisi del film “Noi Credevamo”, ultimo film del regista, come icona del cinema di Martone, per poi, spaziando sull’intera produzione del cineasta partenopeo, accostare Martone a Visconti e Rossellini nella sua capacità di richiamare, allo stesso tempo, il “senso del tragico” del primo e lo spirito salvifico e di rinascita del secondo. Bruno Roberti, invece, che  con Martone vanta una trentennale frequentazione artistica e umana, ha ricordato le tappe del percorso creativo di Martone che oggi rappresenta  – ha detto “un fulgido esempio di raffinato regista, mai piegato alle scelte di comodo delle cinematografia contemporanea”.

Filosofia e Psicoanalisi. Resnik all’Università della Calabria

Cosenza – Il conferimento della Laurea Magistrale ad honorem in Scienze filosofiche al dottor Salomon Resnik, tenutosi questo pomeriggio all’Aula Magna dell’Università della Calabria, ha raccolto vasta partecipazione ed interesse.

La seduta è stata aperta dal preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Raffaele Perrelli, in sostituzione del Rettore Giovanni Latorre, che non ha potuto partecipare all’evento; nel corso dell’introduzione il professor Perrelli ha ricordato il promotore di questa iniziativa, il professor Mario Alcaro, deceduto lo scorso giugno.

La laudatio è stata tenuta dal professor Felice Cimatti e dal professor Fabrizio Palombi; i due hanno illustrato i legami tra filosofia e psicoanalisi che hanno contraddistinto gli studi del dottor Resnik.  Il professor Palombi ha ricordato i seminari tenuti a Cosenza del dottor Resnik, organizzati dall’associazione AION. Si è poi conferita la Laurea Magistrale ad honorem allo psicoanalista, che ha preso la parola accompagnato dagli applausi. Durante la sua lectio magistralis Salomon Resnik ha ringraziato gli organizzatori dell’evento, reso omaggio ad Alcaro,  e ricordato con piacere la Calabria in cui ha pubblicato un libro nel 1993: “Dialogo tra uno psicoanalista e un filosofo: sulle categorie dell’esistenza”.

Alla seduta erano presenti, tra gli altri, anche gli studenti. Annalisa, studentessa di Comunicazione, ha manifestato il suo interesse per l’iniziativa: «filosofia e psicoanalisi sono strettamente correlate tra loro, soprattutto nel del mio corso di laurea. Il merito è certamente anche dei docenti, che riescono a far confluire all’interno delle lezioni temi complessi e autonomi, ma interdipendenti tra loro, e ad interessare gli studenti».

Delfina Donnici

All’Unical corso su Storia e didattica della Shoah

RENDE (Cs) – L’Universita’ della Calabria istituisce venerdi’ 19 e sabato 20 ottobre 2012 un Corso di Storia e didattica della Shoah. Il Corso e’ uno dei cinque organizzati dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, con il patrocinio del Miur e dell’Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane, in altrettanti atenei del Paese – ovvero a Trieste, Bologna-Forli’, Teramo, Bari e appunto Arcavacata di Rende. Il Corso calabrese, giunto alla quarta edizione, si svolge in collaborazione con l’Ambasciata d’Israele in Italia, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, il Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia e SPI CGL Calabria.

La responsabilita’ scientifica e’ a cura della Prof.ssa Viviana Burza e del Dott. Paolo Coen; la segreteria organizzativa della Dott.ssa Maria Filosa. Oltre che dei curatori scientifici, il Corso si avvale nella parte didattica del contributo di studiosi interni ed esterni all’Universita’, fra cui la nota scrittrice israeliana Nava Semel.

Anche al fine di agevolare la frequenza degli insegnanti le lezioni sono ripartite in due blocchi di quattro ore ciascuno. Il primo blocco si tiene il pomeriggio di venerdi’ 19 ottobre all’Universita’ della Calabria; il secondo la mattina di sabato 20 ottobre nel Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia, vicino Cosenza.

Le lezioni sono principalmente rivolte ad insegnanti di scuole secondarie di primo e di secondo grado.

Università della Calabria: denuncia della FLC CGIL

RENDE (CS) – La FLC CGIL dell’Università della Calabria, in merito a quanto accaduto giorno 11 settembre 2012 durante la presentazione dei candidati per l’elezione dei rappresentanti del personale tecnico amministrativo e di biblioteca in seno al Senato Accademico, denuncia quanto segue:

la suddetta presentazione dei candidati è stata preceduta dai seguenti atti e fatti:

– dalla decisione di sospendere le attività di tutte le strutture dell’Ateneo dal 10.08.2012 al 18 agosto 2012 compreso, resa nota con rettorale del 26 giugno 2012, prot. n° 16988;

– dal Decreto Rettorale n. 1745 dell’1.08.2012, con cui venivano indette le elezioni dei rappresentati del personale tecnico amministrativo e di biblioteca in seno al Senato Accademico dell’Università della Calabria, per il rinnovo del medesimo organo relativamente al triennio accademico 2012-2015;

–  dalla convocazione, in seduta straordinaria, del Senato Accademico per il giorno 30 agosto 2012 e dalla richiesta al Rettore, avanzata in quella seduta, di posticipare di almeno una settimana la data di indizione delle elezioni del predetto organo, fermo restando l’insediamento del nuovo Senato per il 1° novembre p.v.;

– dalla risposta data dal Rettore e, cioè, che si sarebbe riservato di comunicare la decisione nel merito;

– dalla nota  prot. n° 21562 del 31 agosto 2012,  con la quale veniva notificata alle Organizzazioni Sindacali l’avvenuta costituzione dell’Unità Operativa Complessa “Organi di Governo e Attività Istituzionali”, formalizzata con Decreto Rettorale n° 1769 del 6 agosto 2012, dopo che le stesse Organizzazioni Sindacali, con apposita nota pubblicata anche sui quotidiani, avevano chiesto al Rettore che la valutazione della didattica rimanesse al delegato.

Con queste premesse, il Rettore, senza tener conto di quanto sopra evidenziato e, soprattutto, senza dare la risposta promessa, pensava bene di far pervenire alle Organizzazioni Sindacali una nota, a firma del  Presidente della Commissione Elettorale, che fissava per i giorni 11e 24 settembre c.a. due riunioni elettorali, violando così, non solo le norme del CCNL e della buona amministrazione, ma anche quelle della civile convivenza. E’ evidente che non si è voluto o non si è stati capaci di programmare le attività in maniera decente. Tuttavia, la FLC CGIL decideva di partecipare alla riunione dell’11 settembre 2012 con la propria candidata, Laura Pantusa, che, a differenza degli altri, ha già dato prova di grande coraggio e determinazione, rafforzando il ruolo del personale tecnico amministrativo e di biblioteca in contesti dove difficilmente si diventa determinanti, rifiutandosi, ad esempio, di votare lo Statuto e nelle decisioni riguardanti le elezioni del nuovo Rettore e la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. Per le ragioni già evidenziate, non è stato presentato ritualmente il programma, come si pretendeva. D’altronde nessun candidato lo ha fatto, neppure quello che ha chiesto ed ottenuto di intervenire, che invero ha parlato del suo passato e non certamente del futuro della comunità universitaria. Alla FLC CGIL, invece, è stato negato l’elementare diritto del convocato ad una  pubblica riunione di rilasciare a verbale una propria dichiarazione di indignazione per un siffatto modus operandi che ha ignorato ed offeso le componenti dell’Ateneo. Scriveva Stéphan Hessel, il «motivo di base della Resistenza era l’indignazione».

ImprovviseAzioni per pensare e liberarsi Dal 4 al 30 Giugno concerti, performance e laboratori aperti a tutti all’Università della Calabria.

COSENZA – La penna sul foglio, il foglio tra le mani: tremano causa onde sonore da Takabum, collettivo di strumenti a fiato e percussioni. La formazione ha aperto la presentazione di ImprovviseAzioni , rassegna di concerti/laboratori/incontri/performance, promossa dall’Università della Calabria in collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio di Cosenza. Forse una’anticipazione delle settimane – dal 4 al 30 giugno – fitte di appuntamenti tra teatro Cams, Piccolo Teatro e Teatro Auditorium dell’Unical.

Gli elementi dei Takabum – suonando – marciano intorno ai presenti: l’occhio va al logo realizzato da Shawnette Poe, un pentagramma circolare da cui si dipartono onde «anarchiche». Sembrano suggerire che tra le arti – punto di partenza per spaziare e liberarsi –  non c’è soluzione di continuità. In effetti, «ridare spazio al libero creare e al libero pensare» – attraverso la contaminazione tra linguaggi e l’interazione col pubblico –  è l’esigenza avvertita dagli organizzatori. Il viaggio (fisico e mentale), il tema di riferimento. L’improvvisazione come dimensione umana, l’elemento di rottura e liberazione. Una risposta all’attuale crisi che mette in discussione un modello di uomo – l’homo oeconomicus –  una visione dei saperi – altamente specializzati e settoriali – e  un modo di vivere improntato al globale e alla prevedibilità.

 

Gesti/parole/suoni tra i cubi – ImprovviseAzioni intende abbattere gli steccati tra artisti e pubblico, creazione ed esecuzione, musiche e testi. Attraverso l’improvvisazione, tema della tavola rotonda di apertura del 4 giugno (teatro Cams) e fil rouge  di concerti e performance all’incrocio tra musica, pittura, fotografia e parole (programma completo).

Nella direzione del coinvolgimento attivo dei partecipanti e del loro libero creare, i laboratori: gratuiti, multidisciplinari e aperti a tutti – artisti, cittadini e studenti – vedranno anche la partecipazione di Mariella Celia e Giorgio Rossi, danzatori e performer di punta del panorama contemporaneo. Or che strana (Nicola Pisani), con ospiti delle varie discipline, è aperta a tutti gli strumentisti e cantanti, che suonino da una vita o da un mese: in cinque giorni sarà allestito uno spettacolo «partendo dal nulla». Gesto/parola/suono (Maria Luisa Bigai) incrocia azioni verbali e non verbali nel ritmo e nello spazio. Improvvisazione/interpretazione (Daniela Troiani) parte da un lavoro dell’ungherese Jòzsef Sàri. Improvvisazione e percussioni (Leon Pantarei) si sofferma sull’improvvisazione nelle percussioni e propone la percussione come gesto liberatorio – previsto l’uso di oggetti della vita quotidiana (lattine, contenitori ecc). Gesto/Suono (Mariella Celia) si muove tra gesto, consapevolezza del proprio corpo e danza.

 

La presentazione – Alla conferenza stampa di questa mattina, dopo i saluti del rettore Latorre, sono intervenuti i cinque del coordinamento artistico: Fabio Vincenzi (delegato del rettore alle attività culturali/teatrali), Daniela Troiani (flautista), Nicola Pisani (direttore del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Cosenza), Leon Pantarei (multi percussionista) e Maria Luisa Bigai (attrice, regista e sceneggiatrice). Si rincorrono alcune parole chiave: promozione culturale continuata nel tempo, università come centro di cultura, valorizzazione del territorio, accettazione della sfida di restare, ricerca, rivitalizzazione dei cubi universitari, rottura. Elementi di un progetto che vede la collaborazione tra Università della Calabria e Dipartimento Jazz del Conservatorio. Lo scambio proseguirà con la concessione di alcuni spazi universitari al settore Jazz del ‘Stanislao Giacomantonio’.

 

 


 

 

 

Rita Paonessa