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Pasticcio Palmese, Fioretti ne approfitta: tre punti per la Vigor

SERIE D / GIRONE I, Quarta giornata di ritorno:

Vigor Lamezia-Palmese 1-0

VIGOR LAMEZIA (4-3-3): Marino; Manganaro, Cianci, Itri, Malerba (11′ pt Lettieri); Castellano, Giannusa, Guttà; Golia (32′ st Torcasio), Fioretti, Priorelli (39′ st Calabria). All.: Gatto.
PALMESE (4-3-3): Barillà; Mazzei, Cassaro, Taverniti, Misale; Napoli, Cordiano, Sarr (27′ st Novello); Saturno 6 (18′ st Siclari), Piemontese, Torchia (2′ st Fabio). All.: Salerno.
ARBITRO: Tedesco di Pisa
MARCATORI: 1’ st Fioretti.
NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Golia (L), Marino (L), Manganaro (L), Fabio (P), Mazzei (P). Angoli: 4-1 per la Vigor Lamezia. Rec.: 2′ pt; 5′ st.

La punta lametina approfitta del clamoroso errore di Barillà. Lo Scordia è ancora vicino.

Dopo la clamorosa quanto beffarda rete di Mascara in quel di Scordia, solo la vittoria poteva ridare slancio alle già flebili speranze salvezza. E vittoria è stata anche se arrivata in un contesto rocambolesco e fortunoso con Fioretti abile a sfruttare da rapace dell’area di rigore un incredibile errore dell’estremo difensore avversario al primo minuto della ripresa. Sino ad allora bravissimo Marino nello sventare le conclusioni di Torchia e Saturno.

Nel complesso anche nella ripresa i neroverdi guidati da Salerno hanno avuto le migliori occasioni, ma ciò non ha impedito che la crisi che attanaglia la Palmese da tempo venisse risolta. Anzi ora, mentre in casa Vigor si cerca affannosamente di avvicinare Gelbison e Scordia, anche Piemontese e compagni devono cercare di allontanarsi dalla zona caldissima.

Ora la Vigor è nuovamente attesa da una settimana decisiva: nel prossimo week end una nuova finale sulla via di una salvezza quasi impossibile, prima, magari, un acquisto in avanti.

Certo, in tal senso, dipende da quelli che sono i piani dei vertici societari.

GIACINTO MORELLI

 


 

Chiuse le frontiere, la Vigor non cambia

Butera annuncia la chiusura del mercato: fiducia spropositata o bandiera bianca?

Nessun arrivo e nessuna partenza, la campagna trasferimenti (se così si può chiamare), è già finita. Dopo il colpo Itri, arrivato assieme a Varricchio prima di Frattamaggiore, in casa Vigor Lamezia non cambierà più nulla. Ciò indipendentemente dagli ulteriori strascichi legati all’ennesimo filone di inchieste sullo scandalo “Dirty Soccer”, che rischia di riservare ai biancoverdi altri  punti di penalizzazione.”

Riteniamo non ci siano calciatori adatti alle attuali esigenze. Vogliamo gente abituata a lottare ed a soffrire, dunque la scelta è basata su fattori umani e non tecnici“. Queste le parole di Butera, lesto a dichiararsi comunque ancora fiducioso dopo il clamoroso quanto beffardo K.O. nello scontro diretto di Scordia, che rischia di essere considerato come l’ultimo treno lasciatosi sfuggire sulla via della salvezza.

La Vigor ha i mezzi per battere non solo le dirette concorrenti ma anche le squadre di vertice”, continua Butera in riferimento alla possibilità di affrontare molti scontri diretti tra le mura amiche. Il Vice Presidente ha inoltre però sottolineato la necessità di non commettere ulteriori errori nelle sedici finali che attendono Giannusa e compagni, già indietro in classifica e ultimi dall’inizio del campionato. Prossimo avversario in campionato sarà la Palmese , guidata dal trainer lametino Rosario Salerno, ex di turno e mai dimenticato tecnico delle giovanili biancoverdi. I neroverdi arrivano al D’Ippolito in un momento di difficoltà e gli uomini di Gatto dovranno dunque cercare di giocare al meglio le proprie carte se, da Domenica, vorranno riaccendere il lume della speranza .

Desta comunque molta perplessità tra i tifosi questa discutibile presa di posizione: puntare sulla voglia di riscatto e sull’attaccamento alla maglia degli attuali componenti della rosa, encomiabili in quanto a spirito di sacrificio da Settembre ad oggi, ha sicuramente un suo perchè. Ma rinunciare a forze fresche, esperte, di categoria, in una situazione del genere, sembra delittuoso. Soprattutto alla luce dei proclami di fine anno e delle lamentele (grottesche già in origine) sui pochissimi abbonamenti venduti.

GIACINTO MORELLI