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Scontro frontale nel cosentino, due feriti

ZUMPANO (CS) – E’ di due feriti non in pericolo di vita il bilancio di uno scontro frontale tra due auto, una Ford Ka e una Volkswagen Passat, verificatosi nella serata di domenica lungo la provinciale 234, nel comune di Zumpano, a ridosso del fiume Crati.

Necessario l’intervento dei vigili del fuoco

Nell’impatto l’utilitaria si è accartocciata, intrappolando tra le lamiere la donna alla guida, in viaggio con il figlio, un bimbo dall’apparente età di tre anni, fortunatamente seduto nel seggiolino sul sedile posteriore e rimasto pressoché illeso. Sospetta frattura delle gambe invece per la mamma, rimasta bloccata nell’abitacolo e liberata dai vigili del fuoco. A bordo dell’altro veicolo viaggiava invece una coppia di nazionalità rumena. La vettura è finita nella scarpata. Lievemente ferito l’uomo alla guida della berlina.

Rilievi affidati ai carabinieri

Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118 di Cosenza per il trasporto dei feriti all’ospedale dell’Annunziata. I rilievi per la ricostruzione della dinamica dell’incidente sono stati svolti dai carabinieri della compagnia di Cosenza. Il traffico è rimasto a lungo interrotto.

Intimidazione a cantiere di Zumpano, indagini a tutto campo

ZUMPANO – L’attività lavorativa prosegue intensa e frenetica come di consueto. In questo cantiere situato nel territorio comunale di Zumpano, a un tiro di schioppo da Cosenza, entro la fine del 2018 sorgeranno 13 appartamenti di edilizia popolare, agevolata dall’intervento dello stato. A dirigere le operazioni c’è uno dei titolari dell’azienda, Andrea Lo Gullo. Ieri all’apertura del cancello ha trovato Bottiglia con proiettiliuna brutta sorpresa. Qualcuno aveva piazzato all’ingresso di questo improvvisato ufficio, ricavato all’interno di un container metallico, una bottiglia contenente liquido infiammabile con alcuni proiettili attaccati alla bottiglia stessa con del nastro adesivo. Una intimidazione in piena regola. Da queste parti, è evidente, il problema del racket è tutt’altro che superato. Al contrario. La storia criminale dell’area urbana cosentina rivela una penetrazione profonda delle cosche all’interno del tessuto imprenditoriale con richieste estorsive dilaganti ma poco denunciate dalle vittime. Lo Gullo, al contrario, lo ha detto subito ai carabinieri: «Già vent’anni fa ho subito una intimidazione analoga – rivela lontano dal microfono – Oggi come allora non intendo piegarmi». I militari dell’arma hanno già avviato le indagini a tutto campo. Lo sguardo concentrato sulle operazioni di scavo non tradisce i timori di una ritorsione che certamente albergano nell’animo dell’imprenditore. Restio a clamori e riflettori, ha incassato la vicinanza di Unindustria e dell’Ance, l’associazione dei costruttori edili, di cui è dirigente, attraverso le dichiarazioni di Natale Mazzuca e di Giovan Battista Perciaccante. «Stiamo combattendo – sostiene Mazzuca presidente di Unindustria Calabria – una battaglia estenuante. Quasi tutti i giorni siamo sottoposti a tensioni di varia natura. Il clima di insicurezza che respiriamo ci mortifica come cittadini e come imprenditori e ci sottopone a dure prove. Questi atti inqualificabili ci sviliscono. Tentano di indebolirci ma non
arretreremo». Gli fa eco Perciaccante, presidente Ance Cosenza: «E’ un problema che ci riguardacarabinieri auto tutti – sottolinea – perché non riusciremo a crescere e svilupparci se intorno al collo avremo il cappio stretto della cultura criminosa che distrugge quello che di buono si cerca di costruire, con fatica, impegno, sforzi personali e collettivi. Quello che bisogna fare nella direzione della legalità
non è mai abbastanza e non dobbiamo abbassare la guardia. Occorre denunciare, impegnarsi quotidianamente al fianco delle istituzioni e delle forze dell’ordine – conclude il presidente di Ance Cosenza – realizzare iniziative anche nelle scuole dove si iniziano a formare le coscienze». Un cordone di solidarietà fondamentale, perché in questi casi il nemico più temibile è la solitudine.

Bottiglia incendiaria e proiettili all’ingresso di un cantiere edile

ZUMPANO (CS) –  Brutta sorpresa alla ripresa delle attività in un cantiere di edilizia sociale a Zumpano, alle porte di Cosenza. Ignoti, a scopo intimidatorio, hanno lasciato all’ingresso una bottiglia riempita con liquido incendiario e dei proiettili attaccati alla bottiglia stessa con nastro adesivo. L’imprenditore Andrea Lo Gullo, titolare della ditta impegnata nei lavori, ha trovato la bottiglia al suo arrivo sul cantiere ed ha immediatamente avvisato i carabinieri. «Reagisco come vent’anni fa – ha detto Lo Gullo – vado avanti e non pagherò mai. Credo nella giustizia». L’imprenditore già in passato ha subito altri atti intimidatori.

Area commerciale di Zumpano, la verità di Cogestra

 

cogestra 2

ZUMPANO (CS) – «Intendiamo precisare anzitutto che la Società Cogestra, per la realizzazione del centro commerciale, non si è mai sognata di chieder favori a chicchessia!! Il Sindaco di Zumpano evidentemente è in torto perché le dichiarazioni fornite ai media e riportate, in particolare, sulle testate online cosenzachannel e iacchitè non solo non corrispondono al vero per quanto risultano ampiamente sconfessate da corposa documentazione in possesso della Amministrazione comunale e trasmessa alla locale Procura della Repubblica nonché a S.E. Prefetto di Cosenza». Questo quanto dichiarato in una nota dalla società Cogestra. «In particolare non risponde a verità il fatto che parte del fabbricato Cogestra ricade in zona a rischio e che il medesimo è stato in parte realizzato nella fascia di rispetto PAI. Del resto, se cosi fosse il Sig. Sindaco dovrebbe spiegare – ma non lo fa – perché mai sia stata rilasciata regolare concessione, prorogata sino al 2015. Sarebbe lungo e noioso ripercorrere l’iter che ha contrassegnato tutta la vicenda. Basti, qui, sottolineare il contegno, tutt’altro che imparziale tenuto dal Sindaco Lucente che, a conferma della vessatorietà del proprio operato e, non avendo a sua disposizione altri idonei strumenti finalizzati a contrastare la piena legittimità del comportamento tenuto da Cogestra, ha emesso due ordinanze (29.12.2015 e 30.06.2016) facendo ricorso ad una normativa (art. 54 comma 4 D.Lgs. 267/2000) che non le consentiva di adottare provvedimenti contingibili ed urgenti, posto che la richiamata normativa è stata dichiarata, in parte qua, incostituzionale con sentenza della Consulta n. 115 del 7 aprile 2011. E tanto, senza dire che le suddette ordinanze sono state adottate nella più assoluta inesistenza dei presupposti di legge considerato che la collina retrostante il fabbricato Cogestra non ha, mai, presentato e non presenta movimenti franosi di alcun genere. D’altra parte, se realmente ci si fosse trovati in presenza di fenomeni franosi in atto, è incomprensibile come l’Amministrazione Comunale di Zumpano abbia potuto autorizzare attività (luna park) proprio a ridosso del piede del versante e nelle immediate vicinanze del fabbricato Cogestra. A dimostrazione del fatto che l’Amministrazione comunale impieghi due pesi e due misure è sufficiente, del resto, rilevare che non risultano essere stati adottati analoghi provvedimenti riservati a Cogestra nei confronti delle attività in esercizio a pochi metri dal costone. A tal proposito, sarebbe necessario che venisse istituito un tavolo tecnico tra Prefettura-Procura-Sindaco-Cogestra finalizzato ad effettuare non già lo studio documentale della zona, quanto un sopralluogo in contraddittorio sull’area Cogestra e sulle aree delle vicine attività commerciali, cosi da rilevare l’assenza di fenomeni franosi in corso e le distanze reali dei singoli fabbricati dalla fascia di rispetto (buffer zone).Con il sopralluogo in contraddittorio – sulla base delle planimetrie WebGis del Comune di Zumpano – le Autorità competenti non potrebbero che prendere atto che il fabbricato Cogestra, p.lla 361 del foglio  8 risulta al di fuori della fascia di rispetto (buffer zone). Poiché le planimetrie WebGis sono accessibili a chiunque, e ovviamente anche al Sindaco, è di pubblico dominio che le motivazioni alla base delle Ordinanze Straordinarie del Sindaco sono del tutto pretestuose, tant’è che lo stesso Sindaco non ha ordinato la delimitazione delle aree ritenute arbitrariamente a rischio, con transenne e/o altra barriera, a dimostrazione del fatto che a tutt’oggi le aree limitrofe al fabbricato Cogestra e sino al piede del versante risultano completamente accessibili a chiunque. Buon sangue non mente!! E cosi, il Sindaco Lucente continua a frapporre ostacoli alla realizzazione dell’iniziativa Cogestra proseguendo, in tal modo, nel contegno ostruzionistico, già messo in atto dal suo predecessore e marito Ing. Carelli, con pregiudizio per i benefici che il territorio di Zumpano e l’intera area urbana di Cosenza potrebbero trarne dall’avvio della grande struttura di vendita Centro Commerciale Airone Bianco, anche per i 450 nuovi posti di lavoro che verrebbero creati».

Camorra, patto imprenditori-prestanome per riciclo soldi anche a Zumpano

NAPOLI – Operazioni immobiliari e finanziare per conto del clan camorristico dei Polverino. Collaborazioni, strette, tra imprenditori e prestanome del clan. Riciclaggio dei soldi della Camorra anche attraverso la costruzione di un centro sportivo del valore di 10 milioni di euro, nel quartiere Vomero di Napoli, come di un centro commerciale a Zumpano in provincia di Cosenza, con annesso cinema multisala. C’è tutto questo dietro le nove ordinanze di custodia cautelare che sono state eseguite dalla Guardia di Finanza su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Tre le persone finite in carcere, quattro sono state sottoposte ai domiciliari e due sono destinatarie dal divieto di dimora nelle province di Napoli e di Caserta. Tra i destinatari spicca Carlo Simeoli, imprenditore edile facente parte dell’omonimo gruppo familiare imprenditoriale di Marano di Napoli. E’ il genero di Angelo Simeoli, già colpito da misure cautelari personali e di sequestro beni proprio per aver gestito un vasto gruppo societario nel settore edile per riciclare i soldi del clan Polverino. Secondo il Gip, le indagini hanno portato alla luce una fitta rete di relazioni personali e affaristiche tra Carlo Simeoli ed alcuni professionisti napoletani come i commercialisti Giovanni, Andrea e Luca de Vita nonché Roberto Imperatrice, noto imprenditore del settore della ristorazione. Ciò che si evince dalle indagini è che i professionisti e gli imprenditori, nonostante sapessero del ruolo di “prestanome” della famiglia Simeoli, abbiano comunque agevolato attraverso complesse di operazioni di riciclaggio, la realizzazione di una serie di investimenti immobiliari gestiti da società riconducibili a Carlo Simeoli. Tra le iniziative imprenditoriali, un maxi centro sportivo, con 120 box auto a Napoli, i cui lavori sono stati bloccati per violazioni di natura urbanistica, nonché un grande centro commerciale a Zumpano, in provincia di Cosenza.

Inaugurato l’asilo comunale “Mennavace” a Zumpano: uno spazio a prova di bambino

ZUMPANO (CS) – Si è svolta ieri l’inaugurazione dell’asilo comunale “Mennavace” di Zumpano. Si tratta Asilo Zumpanodi una scuola per l’infanzia, comunque già aperta ai bambini sin dall’inizio dell’anno scolastico, che accoglie circa 70 bambini e voluta con fermezza dall’Amministrazione Comunale guidata dal primo cittadino Maria Lucente, in risposta al bisogno delle famiglie di un servizio quotidiano che svolga una funzione di supporto nell’educazione delle nuove, future generazioni.

Il Sindaco Maria Lucente ha dichiarato, nel corso della cerimonia, che “gli edifici per i bambini parlano un linguaggio non verbale attraverso la qualità dei materiali, la cura dei dettagli, la puntigliosità organizzativa e l’orgogliosa professionalità degli operatori. Tutto dice che lavorare con i bambini è una cosa seria, che hanno diritto ad un ambiente curato, perfetto, in cui sia piacevole ed attraente entrare, mai raffazzonato, che inviti anche i piccoli ad imitare liberamente la cura, il rispetto, l’approfondimento serio di ogni questione, l’ordine creativo e soprattutto la bellezza”.

Asilo ZumpanoE tutto questo esprime al suo interno l’asilo “Mennavace”: gli ambienti sono puliti e colorati, all’insegna del bambino; mentre, all’esterno, è presente un’area giochi. Inoltre, i lavori degli scorsi mesi hanno consentito la messa in opera di un impianto fotovoltaico da 10 Kw, infissi a taglio termico, una nuova linea fognaria e raccolta di acque bianche, nonchè la messa in sicurezza del costone sul retro dell’edificio per la mitigazione del rischio idrogeologico.

Insomma, “un lavoro complesso e fruttuoso – ha concluso il Sindaco – che è, per la comunità di Zumpano, un punto di riferimento per le famiglie, e un esempio di fondi pubblici spesi in modo adeguato per la comunità stessa”.

I presunti rapinatori di Zumpano forse preparavano un altro colpo in Calabria (AUDIO)

COSENZA – Stavano preparando un altro colpo, ma sono stati bloccati dalle forze dell’ordine prima di poter agire. Si tratta di Antonio Fortunato e Massimo Niro, entrambi residenti in Lombardia ed arrestati per aver rapinato lo scorso 14 dicembre il Brico Center dell’area commerciale di Zumpano.
Antonio Fortunato è stato fermato sabato sera dai carabinieri della Compagnia di Girifalco a bordo di un’auto che aveva rubato poco prima a Maida. Sul veicolo, rintracciato grazie al Gps e sul quale viaggiava un’altra persona, Domenico Iommello, residente in provincia di Milano, i militari dell’arma avevano rinvenuto due kalashnikov con i numeri di matricola cancellati ed una sessantina di cartucce. In una casa che i due avevano preso in affitto a Lamezia Terme i militari hanno trovato successivamente una pistola calibro 9, anche questa con la matricola cancellata. Le indagini sono poi proseguite ed hanno consentito di mettere in collegamento questo episodio con la rapina consumata a Cosenza. Nessuna traccia però del bottino, oltre centomila euro in contanti, anche se sono in corso gli accertamenti della magistratura. Con ogni probabilità i due arrestati fanno parte di una più articolata organizzazione dedita alle rapine. Antonio Fortunato e Massimo Niro hanno precedenti specifici per colpi consumati in diverse località italiane. Di seguito l’intervista al dirigente della squadra mobile di Cosenza Giuseppe Zanfini.

Alla conferenza stampa organizzata presso la Questura di Cosenza era presente anche il procuratore aggiunto di Cosenza. “Il risultato, ottenuto in così poco tempo – ha detto – è significativo anche perché le rapine rappresentano in questo territorio un aspetto importante. I responsabili sono milanesi, quindi riteniamo che si tratti di una batteria di professionisti. Erano organizzati e preparati – ha aggiunto la Manzini – E’ stato fondamentale il lavoro svolto dalla squadra mobile. Uno dei due rapinatori era stato già fermato in provincia di Catanzaro, a Girifalco, e trovato con tante armi tra cui kalashnikov”. Infatti, gli agenti della Mobile hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare a Fortunato nel carcere di Catanzaro, mentre Niro è stato raggiunto nella sua abitazione a Cologno Monzese. Le immagini adeso non si fermano. E’ caccia aperta ai presunti basisti dell’organizzazione.

Rapina a Zumpano, bloccati i presunti colpevoli

COSENZA – Due pregiudicati, Antonio Fortunato di 47 anni e Massimo Niro di 48 sono stati arrestati questa mattina dal personale della questura di Cosenza, perché ritenuti gli autori della rapina consumata ai danni di un furgone portavalori il 14 dicembre scorso davanti al Brico Center, nella zona commerciale di Zumpano, in provincia di Cosenza. Notevole il bottino ammontante ad oltre centomila euro in contanti. I dettagli dell’operazione che ha consentito l’arresto de presunti rapinatori saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata per le ore 10,30 nella Questura di Cosenza.