Paola, chiuse indagini per reati di detenzione e spaccio di stupefacenti

PAOLA (CS) – Oggi, a seguito di indagini, il personale della Polizia  di Stato del Commissariato di P.S. di Paola, diretto dal V. Questore Agg. D.ssa Raffaella Pugliese, su disposizione della Procura della Repubblica di Paola, titolare delle indagini D.ssa Linda Gambassi, ha notificato 5 decreti di avviso di informazione-garanzia e contestuale chiusura di indagini ad altrettante persone per i reati di detenzione e spaccio di stupefacenti.

 I fatti risalgono a marzo dello scorso anno quando gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Paola che stavano indagando per un vasto traffico di stupefacenti nella nota cittadina di Diamante, effettuavano una perquisizione nell’abitazione  di Biondi Alessandro, sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

 Durante la perquisizione furono sequestrati circa3 Kgdi stupefacenti del tipo  cocaina, hashish e marijuana, suddivisi in dosi perfettamente termo.confezionate insieme alla somma di dodicimila euro in contanti, munizioni (cartucce cal. 7.65) e 2 bilancini di precisione. In quell’occasione Biondi venne arrestato insieme alla moglie, Gazzaneo Stefania. I due attualmente si trovano pressola CasaCircondarialedi Paola, di G.S. G.D. C.S.

 Dalle indagini successive, effettuate attraverso una intensa attività investigativa della Squadra di P.G. del Commissariato, sono stati identificati altri soggetti coinvolti nel traffico di stupefacenti che dovranno rispondere dei reati di detenzione e spaccio di una consistente quantità di sostanze stupefacenti, in concorso tra di loro.

Una nuova scultura di Enzo Cucchi

CATANZARO – Catanzaro si arricchisce di una nuova scultura di Enzo Cucchi che viene collocata in permanenza davanti alla sede del Palazzo della Provincia.
L’inaugurazione è in programma mercoledì 12 febbraio, al termine della conferenza con l’artista, che si terrà alle ore 11 nella sala giunta di Palazzo di Vetro, e alla quale prenderanno parte anche il direttore artistico del MARCA, Alberto Fiz, e il commissario straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, che sottolinea come “si tratti di un grande evento per la città in grado di completare idealmente quanto è stato fatto al Parco Internazionale della Scultura con la collezione di 22 opere. Ora è il centro di Catanzaro ad ospitare una scultura particolarmente suggestiva di uno dei maggiori protagonisti della scena artistica internazionale arricchendo il suo patrimonio pubblico, come non avveniva da decenni”.
La scultura viene collocata in un luogo simbolico per Catanzaro dopo che l’intera piazza è stata completamente risistemata con la creazione di giochi d’acqua che interagiscono con l’opera.
Religione, questo è il titolo del lavoro in bronzo, è stata realizzata da Cucchi nel 2012 attraverso un segno ripetuto, avvolgente, di particolare suggestione dove la figura di Cristo con la corona di spine compare ripetuta all’infinito.
“Da Van Dyck a Caravaggio, Cristo con la corona di spine è un’immagine che è stata interpreta dai maggiori maestri del passato”, afferma Alberto Fiz. “Cucchi ha voluto sfidare un tabù facendosi interprete di un tema generalmente negato alla contemporaneità e lo ha fatto attraverso una creazione di straordinaria espressività dove il segno moltiplicato diventa quasi astratto in una circolarità misteriosa che ne accentua il significato.”
Cucchi non è solo il protagonista di un’esperienza artistica fondamentale come quella della Transavangaurdia, ma è l’artefice di una ricerca dove l’immagine esprime la sua forza tellurica senza mai rinunciare al suo costante bisogno di meravigliare. Una conferma evidente si è avuta a Catanzaro nel 2012 quando il museo MARCA ha ospitato una sua importante mostra personale.
Di quella rassegna sono rimaste nella memoria alcune opere monumentali come la Grande Porta, lamiera in metallo di oltre quattro metri alla quale si agganciano una serie di idoli in bronzo. O Robin Wood, un dipinto di oltre tre metri nel quale è possibile rintracciare l’immagine di Vincent Van Gogh in un contesto naturale dove il volto del maestro olandese, impigliato tra le fronde degli alberi, rappresenta un’apparizione quasi clandestina. Non mancavano, poi, in quell’occasione le Cattedrali, vere e proprie architetture immaginarie.
Il lavoro di Cucchi, insomma, abbraccia la creazione nella sua totalità in una continua elaborazione e sovrapposizione di segni dove convivono suggestioni e ricordi differenti provenienti dalla storia dell’arte, dalle leggende, dalla religione, così come dalla cultura popolare. In questo caso Religione è una testimonianza fondamentale di un percorso che va oltre le convenzioni imponendosi come messaggio autentico di forte impronta spirituale.
Enzo Cucchi nasce a Morro d’Alba, un paese contadino nella provincia di Ancona, il 14 novembre 1949. Considerato l’artista più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia, Cucchi ha, sin dagli anni Ottanta, un riconoscimento internazionale. Già dalla fine degli anni Settanta l’artista, trasferitosi a Roma, entra in contatto con gli artisti Francesco Clemente e Sandro Chia, con i quali instaura uno scambio dialettico ed intellettuale.
La pittura è per Cucchi mezzo di aggregazione di forme, concetti, attraverso cui assorbire immagini e pensieri. La perdita delle coordinate spazio temporali e l’incursione continua nel territorio culturale e in quello delle emozioni, coincide con un uso personale dei colori, addensati, poi stirati, violenti, poi accennati, e con una sperimentazione ad ampio raggio delle tecniche artistiche, dalla pittura alla ceramica, dal mosaico, al bronzo. La sinergia tra le arti lo ha condotto a muoversi in ambiti differenti (dalle arti visive all’architettura, al design, alla moda). Così nascono le collaborazioni con Alessandro Mendini, Ettore Sottsass e Mario Botta.
Negli ultimi anni, quattro opere permanenti sono state appositamente realizzate dall’artista per quattro diverse città: il mosaico per il Museum of Art di Tel Aviv, la ceramica monumentale per l’Ala Mazzoniana della Stazione Termini a Roma, i due lavori in ceramica per la Stazione Salvador Rosa, progettata da Mendini, nella metropolitana di Napoli e il mosaico per l’aula delle udienze del nuovo Palazzo di Giustizia di Pescara. Lavori che dimostrano come l’attualità di un linguaggio fondato sul cortocircuito tra forza narrativa del segno e seduzione formale della materia, possa rapportarsi con la complessità dello spazio urbano e con i singoli contesti culturali con i quali questo entra in comunicazione. Tra i lavori più significativi in questa direzione vanno citati gli affreschi della Cappella di Monte Tamaro, vicino a Lugano, progettata dall’architetto Mario Botta (1992 – 1994) e l’ideazione del sipario del teatro La Fenice di Senigallia (1996).
Enzo Cucchi ha realizzato numerose mostre personali e ha preso parte a mostre collettive nei più importanti spazi espositivi italiani e stranieri come la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli, Palazzo Reale di Milano, il Sezon Museum of Art di Tokyo, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Il Musée d’art modern di Saint- Etienne Metropole, il Museo Correr di Venezia, la Triennale di Milano. Ha partecipato, inoltre, alle rassegne d’arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui la Biennale di Venezia e Documenta di Kassel. Le sue opere si trovano nelle maggiori collezioni museali del mondo e nelle più prestigiose collezioni private nazionali e internazionali.

Solidarietà di Patriciello all’ assessore regionale Tallini spiato da una telecamera

BRUXELLES – E’ un episodio inquietante – dichiara Patriciello – che non deve essere sottovalutato. Sono fiducioso che la magistratura riuscirà a fare luce su questo fatto gravissimo. La telecamera ritrovata nell’ufficio dell’assessore regionale calabrese al Personale, Domenico Tallini, conferma la presenza di un clima avvelenato dove chi compie il proprio dovere dà fastidio. Sono sicuro che l’assessore Tallini – va avanti l’europarlamentare di Forza Italia – continuerà a lavorare come sempre. È un uomo politico capace, attento e navigato. Sa che il suo operato politico e amministrativo – chiosa – si muove nel giusto. Ma nessuno può incutere timore alla buona politica calabrese. A questo – conclude Patriciello – va tutta la mia solidarietà. Mi sento vicino a lui in questo momento.

L’ azienda ASP di Catanzaro partecipa alla settimana del cuore a Lamezia

CATANZARO – L’Azienda sanitaria di Catanzaro, con l’Unità operativa complessa Cardiologia UTIC dell’Ospedale “Giovanni Paolo II“ di Lamezia Terme, partecipa per il secondo anno, alla campagna nazionale di sensibilizzazione sui rischi cardiaci denominata «settimana del cuore», con iniziative che si svolgeranno da martedì 11 a sabato 15 febbraio.
Il programma è articolato in due momenti, il primo riguarda l’incontro con gli studenti di tre Istituti delle scuole superiori di Lamezia Terme ed una scuola media del comprensorio nei giorni 11, 12 e 15 febbraio; il secondo si riferisce al convegno con la partecipazione di studenti, atleti e famiglie nel Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme, che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio e nel corso del quale relazioneranno, alle ore 17:00, il Dott. Antonio M. Andricciola, responsabile del reparto Cardiologia UTIC, che affronterà il tema “Prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari”, alle ore 17:30 il Dott. Tommaso Battaglia sulla “Morte improvvisa e arresto cardiaco”.
La manifestazione proseguirà con la consegna, prevista per le 18:00, di un defibrillatore automatico esterno (DEA) da parte di uno sponsor al responsabile del campo sportivo “Provenzano” di Lamezia Terme; seguirà una dimostrazione su manichino di RCP, Rianimazione Cardio-Polmonare e di BLSD, Basic Life Support – Defibrillation, le manovre cioè da compiere per intervenire in caso di arresto cardiaco. Il convegno proseguirà con la musica dal vivo a cura di Salvatore Perri e si concluderà alle ore 20:30.
la 5ª Campagna Nazionale “Al cuor non si comanda” promossa dalla Fondazione “per il Tuo Cuore” Onlus (dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri – ANMCO), e dedicata quest’anno alla prevenzione della morte cardiaca, improvvisa soprattutto nei giovani e negli sportivi, con l’obiettivo di far capire alla popolazione che questi eventi drammatici possono essere prevenuti e gestiti in modo da non rivelarsi fatali.
In Italia, ogni anno, sono 60.000 le vittime di morte cardiaca improvvisa, di cui circa 1000 soprattutto fra i giovani.
La prevenzione, attraverso il rispetto di buone regole, corretti comportamenti e dunque inseguendo uno stile di vita sano, sia in campo alimentare che nelle quotidiane abitudini, assume un ruolo fondamentale per difendersi dall’insorgenza o dall’evoluzione di patologie cardiovascolari come infarto, angina, ictus, attacchi ischemici cerebrali transitori, aneurisma dell’aorta.
Inoltre è necessario associare la prevenzione, attraverso visite accurate ed esami approfonditi, alla pratica sportiva, per poter individuare la presenza di eventuali cardiopatie genetiche, che spesso non vengono rilevate da un normale controllo medico.
I drammatici incidenti sportivi accendono ogni volta i riflettori anche sull’importanza dei defibrillatori, il cui uso tempestivo potrebbe salvare vite umane, strumenti che dovrebbero essere presenti in tutti i centri sportivi, per attuare gli interventi di primo soccorso con la rianimazione cardiopolmonare, in attesa che giunga il 118.
Il programma per aderire alla “settimana del cuore”, con incontri formativi e manifestazioni educative, ha l’obiettivo di sensibilizzare e informare i cittadini sul rischio cardiovascolare e diffondere consigli di prevenzione, per contribuire a ridurre la mortalità e le invalidità.

Polizia di Stato e Ministero dell’Istruzione insieme per il Safer Internet Day 2014

COSENZA – Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2014, che quest’anno si terrà l’11 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, ha organizzato workshop sul tema del cyber bullismo nelle scuole della provincia di Cosenza.

Si tratterà di un’edizione speciale del progetto Una vita da social che prevede workshop in contemporanea l’11 febbraio presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani. La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60 000 ragazzi in occasione del Safer Internet Day, con lo slogan “Creiamo un internet meglio insieme”.

Una vita da social è un progetto itinerante sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online. Il progetto si compone inoltre di una pagina facebook unavitadasocial nella quale vengono riportate tutte le attività e le impressioni dei giovani studenti.

L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi all’adescamento, cyber bullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri.

La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca, è assolutamente determinante.

Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet – ormai celebrata in oltre 100 paesi sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro consapevole e responsabile della rete.

Anche nell’anno 2013, la Polizia Postale e delle Comunicazioni della regione Calabria ha proceduto ad un costante monitoraggio dei siti internet riguardanti la pedofilia online e 461 siti web pedopornografici inseriti in black list.

Il Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, Primo Dirigente della Polizia di Stato Dr.ssa Giovanna Maria RIZZO, ha evidenziato che “Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web”.

Consegna attestati a San Giovanni in Fiore

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Mercoledì 12 febbraio alle ore 16.00, presso il locale “Vallefiorita” di San Giovanni in Fiore (contrada Garga) lungo la strada statale 107, si terrà la cerimonia di consegna degli attestati del corso “Conduttore di impianti a fune“ e “Addetto alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze”.
L’iniziativa sarà preceduta da un dibattito, dal tema “Lavoro e promozione del territorio” al quale interverranno Mariacarmela Aragona presidente dell’associazione “Raffaella Ferraro” Ente accreditato presso la Regione Calabria, Pietro Durante vicepresidente della Provincia di Crotone, Mons. Leonardo Bonanno vescovo della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea. L’incontro sarà moderato da Daniela De Marco docente del centro per la formazione continua e superiore e per l’orientamento “Vittorio Bachelet”.

Il Comune di San Fili primo nella differenziata in Calabria

CATANZARO  – Il comune della Calabria più virtuoso nel 2012 per quanto riguarda la raccolta differenziata è stato San Fili in provincia di Cosenza, con una percentuale del 72,66% di rifiuti differenziati. A pochissima distanza segue Roccella Jonica in provincia di Reggio Calabria con il 72,61% e Vaccarizzo Albanese sempre in provincia di Cosenza con il 63,46%. E’ quanto emerge dal Report Rifiuti, riferito all’anno 2012, dell’Arpacal. Nel suo complesso la Calabria segna un +4,73% di raccolta differenziata, passando dall’11,61% al 16,34%.

L’ associazione For.Qual incontra la vicepresidente Stasi

CROTONE – “For.Qual”, associazione per la formazione calabrese di qualità, che raggruppa dieci enti di formazione professionale, ha incontrato nei giorni scorsi il vicepresidente della Provincia di Crotone, Pietro Durante, e la vicepresidente della Giunta regionale, Antonella Stasi. Al vicepresidente della Provincia i responsabili di “For. Qual.” hanno rappresentato la volontà degli enti di formazione di partecipare, per le proprie competenze, alle attività formative previste nel progetto “Antica Kroton”, che interessa un numero cospicuo di lavoratori in mobilità. L’assessore, pur evidenziando le difficoltà a recepire questa istanza, dovute al fatto che il progetto è già in fase d’esecuzione, si è comunque dichiarato disponibile a valutare la possibilità che gli enti di formazione, nell’ambito delle economie progettuali che si dovessero verificare, attuino percorsi di intervento formativo. Di natura generale, invece, l’incontro con la vicepresidente Stasi, nel quale si sono affrontati i temi più complessivi che riguardano il futuro della formazione professionale in Calabria, primo fra tutti il problema dell’attuazione della legge regionale sulla formazione professionale e delle complicazioni che sono state prodotte dal mancato avvio dell’obbligo formativo negli ultimi due anni. I responsabili di For. Qual. hanno evidenziato tutte le difficoltà economiche degli enti di formazione, che negli ultimi giorni hanno dovuto procedere al licenziamento di grandissima parte dei dipendenti. Pertanto la vicepresidente è stata sollecitata a farsi interprete di un disagio che ha anche un risvolto costituzionale, essendo stata impedita l’attuazione dell’obbligo formativo. La vicepresidente Stasi, dopo aver ascoltato le ragioni degli enti di formazione, ha comunicato che in breve tempo ci sarà un’altra riunione alla presenza dell’assessore al ramo, Nazzareno Salerno. For.Qual., apprezzando la cortesia istituzionale espressa dalla vicepresidente Stasi, ha sottolineato il carattere positivo dell’incontro, come viatico per nuovi e produttivi rapporti con la Regione Calabria.

Ritrovati due chili di cocaina a Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC)- Sono stati ritrovati due panetti di cocaina di oltre un chilo ciascuno dagli agenti della polizia di frontiera marittima a Gioia Tauro.
Il borsone con all’interno la cocaina era in una zona priva di insediamenti quasi a ridosso della recinzione che delimita l’area doganale da quella industriale. Secondo il parere degli investigatori la droga era stata sistemata in attesa di essere portata fuori per poi essere venduta sul mercato.

Rifiuti una questione intollerabile

COSENZA – La questione dei rifiuti sta diventando veramente intollerabile. Il buon lavoro delle maestranze e la buona organizzazione aziendale vengono messi in discussione da una gestione scellerata della Regione Calabria incapace di metter ordine nel sistema.
La città di Cosenza ha intrapreso un percorso virtuoso, soprattutto da quando è partita la raccolta differenziata. Ma ciclicamente i cittadini vengono demoralizzati a causa dell’impossibilità per le aziende che gestiscono il servizio di sversare i rifiuti prodotti nelle discariche ormai stracolme, e così uscendo di casa il desolante spettacolo dei sacchetti della spazzatura sparsi per le vie della città si ripropone con grande frequenza. Si può andare avanti in questo modo? Pensavamo che la fine della fase commissariale in Calabria avrebbe portato dei benefici, invece per il momento non vi è nessuna prospettiva organizzativa di rimodulazione e/o ripensamento del sistema, eccezion fatta per la brillante idea di pagare affinché la spazzatura venga acquistata e trattata in altre regioni o addirittura in altri paesi europei con costi esorbitanti a carico dei contribuenti.
L’unica azione rivoluzionaria sembra essere la costruzione di nuove discariche mentre quelle già esistenti crollano sotto la pioggia.
Politica vecchia, superata dalla storia ma purtroppo perseguita da una regione che, pur spendendo centinaia di milioni di euro, lascia città civili come Cosenza in queste condizioni.
Come si fa a programmare politiche legate al turismo, al benessere sociale, all’ambiente se lasciamo che i nostri territori vadano alla deriva in questo modo? Gli impegni e la responsabilità delle aziende e delle amministrazioni pubbliche si configurano non solo nei riguardi dei cittadini/fruitori, ma oggi più che mai anche nei confronti dell’ambiente. Attualmente attraverso gli studi e le nuove tecnologie è possibile valorizzare totalmente qualsiasi tipo di rifiuto, rendendolo alla fine del ciclo del trattamento, una risorsa. Per questo dobbiamo fare in modo che tutti sappiano che ci sono delle alternative alle vecchie politiche relative al ciclo dei rifiuti e conseguentemente la trasformazione dei rifiuti in risorsa non può essere considerata un’utopia, ma una scelta praticabile e praticata. Sostenere questo tipo di approccio è un dovere morale per la regione Calabria. Evitiamo stupidi campanilismi, i fondi ci sono, la volontà da parte di alcune amministrazioni pubbliche e di alcuni privati ad andare in questa direzione è evidente. Purtroppo non ci vuole il genio della lampada per capire che, come al solito, in questa regione è la politica in forte ritardo anzi, è ferma in questa palude.

Comunicato Cgil