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Caligiuri alla presentazione del Carnevale del Pollino

CATANZARO  – “Il Carnevale del Pollino rappresenta la manifestazione culturale più longeva della storia calabrese recente. Con le sue cinquantasei edizioni consecutive mette in luce il valore e l’importanza delle tradizioni popolari come forma di alta cultura e poi in un’area strategica della Calabria”. E’ quanto ha dichiarato l’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri intervenendo alla presentazione del programma della 56ª edizione del Carnevale del Pollino che si e’ svolta alla Villa Bonifati di Castrovillari. Caligiuri ha anche ricordato l’importante tradizione popolare della “Varia” di Palmi, recentemente inserita tra i patrimoni immateriali dell’umanità, che rappresenta il primo bene culturale calabrese riconosciuto dall’Unesco. L’Assessore infine ha inquadrato l’importanza del Carnevale del Pollino nell’ambito della crescita e della consapevolezza culturale che si sta realizzando in questi anni. La manifestazione e’ iniziata con il saluto del Cavaliere del lavoro Aldo Bonifati, al quale sono seguiti gli interventi del Presidente della Pro Loco Giovanni Amato e del direttore artistico del Carnevale del Pollino Gerardo Bonifati, che hanno consegnato all’Assessore regionale Mario Caligiuri e al professore dell’Universita’ della Calabria Ottavio Cavalcanti il “Premio Carnevale” che ogni anno viene conferito a esponenti del mondo istituzionale e culturale della Calabria.

Dichiarazione del Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro

CATANZARO – Auguro un buon lavoro al Governo Renzi, nella speranza che sia all’altezza delle forti aspettative e dei bisogni di un Paese che soffre sulla pelle dei suoi cittadini e delle famiglie lo straordinario momento di crisi che penalizza soprattutto un Sud già penalizzato dal forte ritardo di crescita e sempre più emarginato dalla scelte politiche nazionali. La sfida più difficile che ha assunto il nuovo governo, è soprattutto quella di ricucire il rapporto di fiducia, ormai lacero, tra le istituzioni politiche e i cittadini. Rivolgo soprattutto le mie congratulazioni, e l’augurio di far bene, al nuovo ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta, donna e amministratrice calabrese che ha dimostrato di sapersi opporre, con coraggio e tenacia, alle logiche di violenza e di sopraffazione e ai tentativi di ingerenza di quella criminalità che condiziona la vita civile e frena lo sviluppo, togliendo ai nostri giovani la speranza di poter costruire un futuro nella loro terra. Sono certa che il nuovo ministro Lanzetta saprà rappresentare al meglio le istanze della nostra regione e in particolare,  nel suo importante ruolo, farà tesoro della sua esperienza di sindaco in Calabria. In un Governo che punta ad avviare una riorganizzazione complessiva della struttura istituzionale del Paese, Lanzetta ha infatti ben chiari i gangli in cui si annidano sprechi ed inefficienze, ma soprattutto il grande valore rappresentato da quegli enti locali che rafforzano il legame tra la pubblica amministrazione ed il cittadino, andando incontro alle sue reali e pressanti esigenze.

Gli auguri di Roberto Guerriero al ministro Lanzetta

CATANZARO – Il Governo Renzi esprime un ministro calabrese . La delega agli Affari regionali all’ex sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta è il giusto riconoscimento per l’attività quotidiana svolta con coraggio in un territorio violato dalla penetrazione mafiosa che, grazie ad amministratori serie e capaci, non si rassegna ai soprusi e alle prepotenze della criminalità organizzata. La presenza di Maria Carmela Lanzetta, che si è distinta per la sua resistenza civile e la lotta alla criminalità organizzata, è un segno di attenzione e di speranza: dal riscatto sociale della Calabria parte il rinnovamento di una politica attenta ai bisogni e al territorio, nell’accezione più nobile dello spirito di servizio che deve contraddistingue chi la esercita. Al neo ministro Lanzetta i nostri più sincerti auguri di buon lavoro.

Congresso filt cgil

COSENZA – Cambio della guardia alla guida della Filt Cgil di Cosenza: Giovanni Angotti subentra a Pino Rota che lascia la carica di segretario dopo otto anni. Il passaggio del testimone durante il congresso di categoria che è stato celebrato oggi 22 febbraio. Un commosso e soddisfatto Pino Rota, nella sua relazione, ha illustrato i risultati raggiunti, “insieme a un gruppo dirigente che nel corso del tempo ha dimostrato competenza, solidità e unità di intenti. Naturalmente, pur se da postazioni diverse, continuerò a fornire il mio apporto alla Filt cosentina.”. Angotti, 48 anni, dipendente del Consorzio Autolinee, nella Cgil dal 1997, nel suo intervento ha ringraziato Rota, i dirigenti e gli iscritti. “Continuerò nel solco delle battaglie e dei progetti affrontati finora – ha affermato – e mi impegno a portare avanti le strategie che verranno delineate da questo congresso”. Proprio dal ricco dibattito congressuale, concluso dal segretario della Filt Cgil Calabria, Nino Costantino, sono emerse le linee guida che saranno seguite dalla Filt Cgil di Cosenza nell’immediato futuro. Linee guida racchiuse nel documento conclusivo, nel quale si sottolinea come i trasporti possano “dare un contributo essenziale contro la crisi e nella creazione di nuovi posti di lavoro”. Per realizzare questi obiettivi però “bisogna trovare interlocutori competenti sia sul fronte istituzionale sia su quelle imprenditoriale che, al momento, scarica le proprie debolezze sui lavoratori e sulla qualità del servizio”.

Incontro ex lsu pulizia scuole

COSENZA – Lavoratori, sindacati e parlamentari insieme per intraprendere un percorso che dia un futuro certo ai 1300 lavoratori calabresi impiegati nella pulizia delle scuole per conto di aziende appaltanti. Il primo passo è quello di ottenere una proroga del contratto sino al 31 marzo prossimo. I 1300 addetti, infatti, a seguito della scadenza degli appalti e dei contratti di lavoro dalla fine di febbraio, sono stati raggiunti dalle lettere di licenziamento dal primo marzo. La seconda tappa è quella di sbloccare il bando e affidare l’appalto in maniera da consentire, nei prossimi mesi, la prosecuzione del rapporto di lavoro. In Calabria, al contrario di altre regioni, si vive una preoccupante situazione di stallo su questo versante. Il tassello conclusivo dovrà essere quello di uscire dal sistema dell’esternalizzazione del servizio in maniera da evitare, come accaduto e continua ad accadere, che gli appalti vengano concessi con il criterio del massimo ribasso con pesanti conseguenze sotto il profilo retributivo e contrattuale.Le strategie per risolvere la vertenza sono emerse durante un incontro, che si è tenuto oggi 22 febbraio a Cosenza, tra gli ex Lsu, i rappresentanti regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti, e i parlamentari Enza Bruno Bossio e Ferdinando Aiello. La riunione è stata aperta da Luigi Scarnati, segretario regionale della Filcasms Cgil, che ha ripercorso le ultime, ingarbugliate, tappe della vicenda: dai mancati passaggi parlamentari per ottenere la proroga, alla caduta del governo Letta, che ha complicato le cose, sino alle lettere di licenziamento. “Ci troviamo di fronte a una duplice emergenza – ha detto -: sotto il profilo sociale, con centinaia di posti a rischio, e dal punto di vista sanitario, con decine di scuole che non verranno più pulite”. Carlo Forlano, componente della segreteria regionale della Uil Trasporti, ha puntato l’attenzione sulla necessità di costruire un fronte unitario. Angelo Scarcello, componente della segreteria regionale della Fisascat Cisl, ha segnalato le prossime mobilitazioni: il 26 protesta davanti alle Prefetture, il giorno successivo incontro con la Regione e l’Ufficio scolastico, il 4 marzo sciopero nazionale.Enza Bruno Bossio si è impegnata a chiedere al nuovo Governo un decreto per rendere subito operativa la proroga. “Successivamente si dovrà riaprire il tavolo interministeriale per disegnare una strada alternativa al sistema delle esternalizzazioni – ha aggiunto -. Non è più tollerabile che, in nome della spending review, si abbattano del 70% gli appalti, scaricando interamente questi tagli sui lavoratori”. Aiello, chiudendo l’iniziativa, ha invitato a seguire l’esempio positivo della battaglia condotta per gli Lsu-Lpu e ha lanciato un appello agli altri parlamentari calabresi, “affinché diano un contributo fattivo alla soluzione della vertenza”. Aiello ha concluso annunciando che, insieme alla collega Bossio, chiederà un incontro urgente al Prefetto e al nuovo ministro della Pubblica istruzione.

L’impegno di Loiacono per il progetto Recoil

CASTROVILLARI – L’obiettivo è recuperare e riutilizzare l’olio domestico esausto per frane combustibile biologico ed allo stesso tempo ridurre del 30% le immissioni di CO2 nell’aria. Nella catena del riciclo, che vede Castrovillari impegnata nella raccolta differenziata porta a porta spinta e che ha prodotto notevoli risultati di miglioramento (52,71% nel 2012 con 3413,14 tonnellate – Dati Arpacal) si aggiunge anche l’importante tassello della raccolta di olio esausto.La città del Pollino è stato il primo comune ad aderire al Progetto Recoil ideato dall’Agenzia per l’Energia e lo sviluppo sostenibile della Provincia di Cosenza (Alessco), diretta da Carmine Brescia, finanziato sul Programma Europeo IEE e sostenuto dall’Assessorato provinciale all’Energia e Fonti Rinnovabili, guidato da Biagio Diana. Il progetto ora entra nel vivo grazie alla sinergia con Rts (ditta incaricata della raccolta porta a porta) e punta a raccogliere 2500litri mensili con la collaborazione di famiglie e associazioni di volontariato in una «forte sinergia socio-istituzionale che segnerà il passo della sfida possibile» dichiara Angelo Loiacono, Assessore allo Sviluppo Ambientale e Tecnologico, Politiche Giovanili, Verde e Turismo del Comune di Castrovillari.Il progetto e la campagna di sensibilizzazione che lo accompagna verrà presentato ufficialmente alla stampa martedì 25 febbraio alle ore 10.30 nella Sala Giunta del Palazzo di Città di Castrovillari alla presenza del Presidente della Provincia, Gerardo Mario Oliverio, dell’Assessore all’Energia della Provincia di Cosenza, Biagio Diana, del Direttore di Alessco, Carmine Brescia, insieme al Sindaco della Città del Pollino, Domenico Lo Polito, l’Assessore allo Sviluppo Ambientale, Angelo Loiacono, al Sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco, comune che insieme a quello del Pollino ha deciso di prendere parte al progetto sostenuto da diversi partner internazionali.«Un progetto ambizioso ma possibile» – aggiunge Loiacono – «che ci vede come comune capofila di una scelta ecosostenibile alla quale bisogna educare soprattutto le giovani generazioni e le famiglie, per poter realizzare insieme un risultato di raccolta che è molto di più di una semplice sfida numerica». Attraverso la comunicazione istituzionale, la promozione nelle scuole, il coinvolgimento delle associazioni territoriali, unitamente ai tecnici di Alessco, dell’ufficio ambiente, dei volontari ambientali formati dal Comune si offriranno «le giuste informazioni per comprendere che le scelte compiute nelle nostre case si ripercuoteranno in maniera estremamente positiva sulla salubrità del nostro ambiente, eviterà danni sul sistema di depurazione, garantirà di essere protagonisti di un nuovo modello di qualità ambientale. Nelle nostre case, dunque, con un semplice gesto – svuotare l’olio usato nei contenitori distribuiti presso i domicili – decideremo il futuro della nostra terra. Realizzeremo insieme il protagonismo attivo che ci porterà a dire domani che questa città è sana e qualitativamente vivibile anche grazie a ciascuno di noi».La lotta all’inquinamento, dunque, parte dalla cucina e si riverbera in positivo su larga scala. «Castrovillari può diventare, ne sono sicuro – aggiunge Loiacono – il modello positivo per la Calabria delle scelte di green economy che istituzioni e cittadini possono compiere insieme per il bene di tutti». Una scelta «convinta e determinata anche e soprattutto in questo momento di difficoltà del sistema rifiuti regionali che ci vede in prima fila nella battaglia quotidiana per ottenere dalla Regione Calabria le risposte che meritano i cittadini e di cui necessitiamo come amministrazione sul futuro della differenziata».Recoil rappresenta un progetto di «corresponsabilità quotidiana» che parte dal basso e che «funzionerà solo se i cittadini ne capiranno la vera portata sociale, educativa e ambientale, oltre che di risparmio economico». Anche per le «nostre scelte convinte e lungimiranti – conclude Loiacono – molti comuni del circondario ci hanno dato mandato per costruire un’alternativa possibile al sistema di conferimento attuale – ormai al collasso – che stiamo già costruendo nel rispetto di tutti quei cittadini che credono con noi alla raccolta differenziata».

Prima giornata della seconda fiera sociale del libro a Castrovillari

CASTROVILLARI – La prima giornata della II Fiera sociale del Libro di Castrovillari si è appena conclusa. Va in archivio con il bellissimo concerto tenuto nel Teatro Sybaris – e con lusinghieri riscontri di pubblico – dal “Duo Synapsis” formato da Mariagaia Di Tommaso al clarinetto e Andrea Bosa al pianoforte. Fondamentale il contributo di Fabio Cesana alla organizzazione tecnica del concerto.
E’ stata la degna chiusura di un lungo giorno iniziato con la cura degli ultimi particolari utili all’allestimento degli stand fieristici, che ospitano una ventina di espositori fra Case editrici e librerie, numerosi dipinti portati alla mostra permanente organizzata da vari pittori locali e territoriali; proseguito con l’apertura ufficiale della manifestazione e al suo culmine con il grande incontro pubblico della mattinata – Crescere in Italia, oggi, il tema -, a cui hanno partecipato, oltre al sindaco di Castrovillari, l’avvocato Domenico Lo Polito (portastore dei rituali saluti istituzionali agli ospiti), e a vari istituti scolastici cittadini (in particolare, una vasta rappresentanza di studenti e docenti dei Licei), il critico Goffredo Fofi, l’attore e autore Saverio La Ruina, il giornalista Nicola Villa, lo scrittore Mauro Minervin, la docente castrovillarese Carmela Filomia e Marco Gatto, direttore culturale della Fiera sociale.

Solidarietà al quotidiano”L’Ora della Calabria”e al direttore Luciano Regolo

CATANZARO – La segreteria provinciale del Partito democratico di Catanzaro, guidata dal segretario Enzo Bruno, esprime solidarietà al direttore del quotidiano “L’Ora della Calabria”, Luciano Regolo, e ai giornalisti dell’intero corpo redazionale, in merito alle pressioni politiche e al tentativo di censura ricevute nei giorni scorsi. Una palese violazione della libertà di stampa a cui i quotidiani calabresi non sono certo nuovi, ma che questa volta viene allo scoperto in maniera impressionante, grazie al coraggio del direttore che non ha voluto abbassare la testa davanti ad un attacco così violento. Regolo ha difeso con dignità il proprio lavoro, e prima di tutto della sua redazione, fatta di tanti colleghi – spesso giovani – che si dedicano quotidianamente ad informare senza pregiudizi, svincolandosi dai condizionamenti di una politica invadente che brandisce il proprio potere con pericolosa arroganza.
La nostra terra vanta tanti professionisti bravi e preparati, tra i tanti precari e mal pagati, mossi dall’entusiasmo e dalla passione per una professione che, se svolta con onestà intellettuale e scevra da condizionamenti, rappresenta un fondamentale servizio di resistenza civile. A Regolo e alla sua redazione giunga la nostra sincera vicinanza e un sentito apprezzamento.

Catanzaro:dialoghi con la Polis

CATANZARO – Desidero ringraziare di cuore il nostro arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone, che ci dà ancora una volta l’opportunità di condividere un momento di riflessione su temi importanti e attuali nella nostra società, come quello affrontato da questa iniziativa, che verte in particolare sul rapporto tra fede e politica, tra la Chiesa e la dimensione sociale della comunità. Un’iniziativa che si inserisce nel solco del prezioso lavoro avviato dal “Cortile dei Gentili”, che coinvolge laici e credenti in una riflessione quotidiana che partendo dai valori dell’etica, della responsabilità e della partecipazione attiva, ha l’obiettivo di affermare il primato del bene comune nella società.Un dialogo, quello tra credenti, laici e non credenti, che lo stesso Papa Francesco, in una sua recentissima lettera al direttore di Repubblica, ritiene doveroso e prezioso per l’intera società, costituendo del resto uno degli obiettivi principali del Concilio Vaticano II. Un dialogo aperto e senza preconcetti che riapra le porte per un incontro fecondo tra la Chiesa e la cultura d’ispirazione cristiana e la cultura moderna d’impronta illuminista.Un mondo in dissoluzione, in cui continuano a venir meno i valori e i punti di riferimento, in cui trionfano le spinte individualiste e disgregatrici, un mondo che vive una profonda crisi esistenziale, si fa sempre più necessaria ed urgente una inversione di rotta, per la quale i credenti sono chiamati ad un impegno diretto: la fede non è soltanto un’espressione intima dell’esistenza, ma una partecipazione attiva e leale alla costruzione della Polis.E’ evidente che l’inversione di rotta è possibile soltanto con la ricostruzione di un uomo integrale, che non divida la sua umanità dalla sua fede, il suo essere uomo dalla sua volontà di appartenere a Dio. Fin dall’inizio del cristianesimo è emersa una particolare concezione del rapporto tra fede e politica, tra chiesa e stato, tra religione e potere, tra autorità spirituale e temporale, come ricordano le parole di Gesù: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio».Parole che nella storia hanno trovato interpretazioni diverse, a volte occasioni di incontro, altre volte di scontro, altre volte alibi per l’estraneazione dei cristiani dalla vita civile e sociale.La vita di ciascun individuo, i valori che la guidano, non interessano soltanto la sfera privata, ma producono la coscienza collettiva, la vita sociale, determinano la direzione in cui si muoverà il futuro dell’umanità intera.Infatti nella costituzione Gaudium et spes si ribadisce come sia “di grande importanza, soprattutto in una società pluralista, che si abbia una giusta visione dei rapporti tra la comunità politica e la chiesa e che si faccia una chiara distinzione tra le azioni che i fedeli, individualmente o in gruppo, compiono in proprio nome, come cittadini, guidati dalla loro coscienza cristiana, e le azioni che essi compiono in nome della chiesa in comunione con i loro pastori”. I cristiani sono dunque cittadini, appartengono alla città e alla società degli uomini, radicati nella storia comune e corresponsabili della costruzione della polis. La loro coscienza cristiana deve essere quindi un’azione mediatrice tra la fede e l’azione civile e politica.Come ha più volte ricordato Benedetto XVI, «la chiesa non è né intende essere un agente politico», ma spetta ai cristiani un doveroso impegno per la umanizzazione della convivenza civile e per la realizzazione di una società sempre più improntata ai valori dalla giustizia, del rispetto, dalla solidarietà.L’etica cristiana è quindi il pilastro su cui costruire una nuova società, in cui tutti abbiano gli strumenti per distinguere il bene dal male e tutti siano guidati dalla ricerca del bene comune.Le rapide dinamiche della società contemporanea costringono ad una continua ridefinizione del principio della laicità dello Stato. L’individuo si dissolve nella autoreferenzialità, nell’edonismo, nella sua tendenza a realizzare unicamente i propri desideri e i propri interessi. La società quindi resta priva di un orizzonte comune, della percezione dell’altro in senso comunitario. La laicità si riduce spesso alla mera richiesta del riconoscimento di diritti individuali, e il rischio è quello di tutelare le rispettive identità opponendo un atteggiamento di rifiuto e di chiusura preconcetta, arrivando allo scontro tra Stato e Chiesa, tra cristiani e non cristiani.Ma l’identità culturale si costruisce attraverso l’incontro e il confronto, attraverso la conoscenza.Il contributo dei cristiani al miglioramento della convivenza deve essere quello di trasmettere il messaggio dell’umanizzazione e impegnarsi responsabilmente nella costruzione delle polis.Innanzitutto pensando alla forma politica da dare ai valori della pace, della solidarietà e della giustizia sociale, della difesa della vita umana e della dignità della persona.La crisi economica, la povertà, le guerre, la precarietà del lavoro, moltiplicano le sofferenze di una umanità sempre più vasta, che resta ai margini di una società che è troppo spesso incapace di tendere una mano o anche soltanto di accorgersi della disperazione, delle urla silenziose di chi rincorre ogni giorno la sopravvivenza.La Polis deve essere quindi illuminata dalla solidarietà, così come il cristiano dalla misericordia.E’ questo il percorso comune che, nella società odierna, devono percorrere laici e cristiani: l’ascolto, l’attenzione, l’aiuto ai più deboli, agli emarginati, ai malati, ai bisognosi, a chi lotta contro le dipendenze, a chi vive ai margini della società.Una comune identità che si rispecchia nella universale condivisione del messaggio di Papa Francesco, che esprime in maniera dirompente la necessità, da parte della società intera, di tendere la mano a chi ha bisogno di aiuto, superando la paura, la diffidenza, l’egoismo, la pigrizia.Una comunità è tale solo se ciascuno di noi sa essere vicino a chi è abbandonato dalla fortuna, a quel “miser” che lo stesso Seneca considera Res Sacra, Cosa Sacra.Praticando la solidarietà l’uomo si spoglia del suo ego e declina la propria esistenza in funzione di una coscienza sociale, collettiva, nella ricerca del bene comune.Solidarietà, pace, giustizia, accoglienza, rifiuto della violenza, attenzione ai più deboli, rispetto dell’uomo e dell’ambiente in cui vive, tutela della vita.Ma è soprattutto il dialogo a rappresentare il cuore del rapporto del credente con la vita della Polis. La politica ha un valore alto perché segna il destino di tutti: per questo è necessario che il cristiano sappia dare il meglio di sé, fuori dal recinto della propria intimità, aprendosi al dialogo e mettendo al servizio della collettività i pensieri, le azioni quotidiane, la testimonianza, nel pezzo di cammino che si conduce insieme.

 

La nomina del ministro Lanzetta

CATANZARO – “La nomina di Maria Carmela Lanzetta a Ministro degli Affari Regionali rappresenta un importante riconoscimento per la Calabria”. E’ quanto si legge in una nota della segreteria provinciale del Pd di Catanzaro, guidata dal segretario Enzo Bruno.“Un segnale di attenzione ad una regione che ha molto da dire e da fare, grandi capacità e potenzialità da mettere a disposizione della politica del rinnovamento avviata dal premier Matteo Renzi – si legge ancora nella nota segreteria provinciale -. Ma la guida del dicastero degli Affari regionali rappresenta anche il giusto riconoscimento all’impegno che Maria Carmela Lanzetta ha dimostrato e messo in campo nella sua attività di sindaco di Monasterace, combattendo quotidianamente per la legalità, contro la criminalità organizzata che non è riuscita a piegare quel territorio e quegli amministratori alle logiche della sopraffazione della violenza. Un chiaro messaggio di fiducia e di sostegno ai tanti amministratori calabresi che ogni giorno mettono in campo sane pratiche di resistenza civile. A, ministro Lanzetta un sentito augurio di buon lavoro dalla segreteria provinciale del Pd di Catanzaro”.