Trovato il cadavere di un anziano

SELLIA MARINA (CZ) – Il cadavere di Luigi Lamanna, di 87 anni, è stato trovato in un piccolo locale di 40 metri quadri a Sellia Marina dai vigili del fuoco giunti per spegnere un incendio . L’anziano avrebbe perso i sensi per il fumo sprigionatosi dal rogo. Lamanna pare che vivesse da solo. I carabinieri della compagnia di Sellia Marina che hanno avviato le indagini per risalire alle cause del decesso.

M5S Rende: costruttivo l’incontro con il Commissario Valiante

Rende (Cs) – Il Movimento 5 Stelle di Rende tramite una nota stampa rende noto l’incontro svolto ieri mattina tra una delegazione del Movimento 5 Stelle Rende e il commissario Valiante, in un clima di grande concretezza nel quale si sono volute raccogliere informazioni su temi che interessano la cittadinanza, ma anche far conoscere con chiarezza il punto di vista del M5S.

“Gli attivisti hanno portato all’attenzione del commissario una serie di problematiche che affliggono il Comune, riscontrando massima disponibilità da parte sua nell’affrontarle seguendo le prospettive della trasparenza e del bene comune. Concetti cari al Movimento 5 Stelle che ripudia le logiche partitiche, le strategie politiche e gli interessi lobbistici.

Caso Sorical

Il commissario ha preso visione di una relazione prodotta dal Movimento 5 Stelle dove si specifica che le tariffe dell’acqua sono illegittime e che la società non può assolutamente procedere con la riduzione della portata idrica.  Il commissario ha precisato che è già pronta un’ordinanza per opporsi alle decisioni della Sorical ed ha assicurato che non accetterà nessuna minaccia e che ha già chiesto al prefetto di intervenire. Domani si svolgerà un incontro in Prefettura per avviare una fase di confronto con la Sorical, al fine di programmare un piano di rientro del debito e stabilire anche la cifra esatta di questo debito (Sorical parla di 4 milioni di euro), senza che si modifichi la qualità del servizio idrico offerto ai cittadini.

Consorzio Valle Crati

Gli attivisti hanno ribadito la propria visione del Consorzio Vallecrati che non può più essere gestito dai partiti e che ha bisogno di essere diretto da un tecnico che presenti almeno un minimo di programma ambientale. Inoltre hanno anche richiesto una partecipazione più attiva del Comune sulle decisioni prese nell’assemblea consortile. Il Commissario ha precisato che il Comune di Rende in questo momento sta guardando da spettatore, anche se non passivo, la partita in atto. Auspica in una ricomposizione utile a realizzare gli interventi strutturali e non far perdere il finanziamento del Cipe. Si attende il parere del Ministero dell’Interno per quel che riguarda la realizzazione dell’Azienda speciale. Ma non può prendere la parola su questioni meramente politiche: resta comunque una spina nel fianco dell’ente. Per gli attivisti del Movimento il problema resta tutto, perché sanno cosa si nasconde dietro la gestione di quel finanziamento (e la lotta per la presidenza è solo la punta dell’iceberg). Perciò, è stato anche chiesto di pensare, e proporre agli altri Comuni, una rivisitazione dello Statuto del Consorzio stesso, tale da evitare a monte l’affidamento dei poteri decisionali a figure di nomina esclusivamente politica.

Bonifica area ex Legnochimica

Sulle problematiche legate all’inquinamento dell’area ex Legnochimica gli attivisti del M5S hanno domandato al Commissario chi si occuperà della bonifica dei luoghi, visto e considerato che l’azienda è fallita, il progetto non rientra nei siti da bonificare della Regione, il Ministero latita e il Comune non ha un soldo? Il Commissario ha quindi lanciato l’idea di chiedere l’attivazione di un tavolo tecnico che veda coinvolti tutti i soggetti interessati (Comune, Regione, Azienda, Provincia di Cosenza) e che possa ospitare anche i contributi di associazioni e movimenti. Questo al fine di raccogliere tutti gli elementi utili a fornire la giusta informazione alla cittadinanza. Un aiuto tecnico potrebbe provenire dal neo rettore dell’Unical, prof. Crisci, già autore di una perizia come CTU attestante l’elevato grado di inquinamento dell’area.

Metropolitana leggera

Il M5S ha proposto di abbandonare l’dea della Metropolitana leggera, economicamente insostenibile anche considerando la somma iniziale stanziata dall’Europa oltre che devastante per l’ambiente e il territorio a favore di altre soluzioni. Per tamponare l’emergenza si è proposto l’allungamento al territorio di Rende della Circolare veloce dell’Amaco. Parere condiviso anche dal Commissario che, viste anche le ristrettezze in cui versano le casse del Comune, è d’accordissimo con una soluzione a “costo zero”. E in questo si trova d’accordo anche con il sindaco di Cosenza, Occhiuto. Ora il soggetto da mettere in campo è la Regione, considerando le grosse difficoltà incontrate per far approvare un piano dei trasporti regionale.

Ponte su Via Verdi

Forse ci siamo. Ma non cantiamo vittoria troppo presto. Lo staff tecnico del comune ha riferito che i lavori proseguono regolarmente, che i problemi – anche di carattere burocratico – sono stati superati e che entro tre mesi il cantiere potrebbe essere chiuso. Il commissario ha detto che vorrebbe essere lui stesso a poter inaugurare il ponte ricostruito. Staremo a vedere.

Tesoreria del Comune

Sul rinnovo dell’appalto in scadenza della Tesoreria del Comune, assegnato finora alla Bcc Medio Crati, come unica partecipante all’ultimo appalto, il Movimento 5 Stelle è stato irremovibile: va indetto un bando di gara senza sé e senza ma. Il commissario, dopo aver spiegato che ci sono anche valutazioni di ordine tecnico da tenere in considerazione, ha detto che sarà sicuramente bandita una gara.

Tassa comunale sull’occupazione di spazi pubblici

Rende è l’unico comune d’Italia in cui, anche chi non ha un benificio economico, paga una tassa per occupare uno spazio pubblico con un gazebo. Ce ne siamo accorti e abbiamo chiesto al commissario Valiante le ragioni di questo fatto. Il commissario ha spiegato che prima del suo insediamento molti spazi comunali (impianti sportivi, sale, piazze) venivano concesse a privati ed associazioni in maniera totalmente gratuita. Il che rappresentava un aggravio sulle casse comunali perché le spese ricadevano sui contribuenti senza, per questo, ricevere alcun ristoro. Da qui la decisione di chiedere un piccolo contributo, soprattutto quando si tratta di attività di lucro o che comunque pesano sulle casse del comune. Gli attivisti hanno ricordato però al Commissario di tener conto del valore sociale e costituzionale di garantire la partecipazione politica e civile dei cittadini, che va favorita e non ostacolata con il pagamento di balzelli vari”.

L’eyeliner negli anni Sessanta: lo stile di Dalida

Di origini Calabresi,  Iolanda Gigliotti in arte Dalida, ebbe uno strepitoso successo sia in Francia che in Italia, grazie  alla partecipazione a San Remo nel 1967, quando debuttò insieme a  Luigi Tenco con la canzone Ciao amore.

Vita turbolenta la sua, colma di  delusioni amorose e perdite. La cantante infatti,  dopo l’ennesimo tentativo di suicidio, venne ritrovata  morta il 3 maggio del 1987.

Voce inconfondibile e soprattutto viso indimenticabile: quel leggero strabismo di Venere contribuiva ad enfatizzare il suo sguardo, così spesso melanconico e pensoso.

Gli scatti più significativi sono quelli degli anni 60, in cui sfoggiava il classico look “occhi da gatta”, con eyeliner spesso , che talvolta delineava anche il condotto lacrimale.

Ombre nette e scure nella piega dell’occhio, tratti inconfondibili del make up di quel decennio, sfoggiato in maniera più estrema e vistosamente personale da Mina.

Labbra quasi sempre non molto pigmentate, il più delle volte le applicavano delle tonalità di rossetto  beige- nude o leggermente aranciato.

Il fatto di essere nata in Egitto, le garantì successi canori su ritmi arabeggianti e di conseguenza anche look a tema, in cui compariva truccata e abbigliata da odalisca.
Negli anni 80 naturalmente subì l’influenza di make up sgargianti e colorati: blush eccessivi, ombretti perlati e scuri, adatti ad una donna non più giovanissima.

Dagli anni 50 fino alla fine fu una vera icona di stile. Subì svariati cambiamenti di look che enfatizzavano e pubblicizzavano le  nuove tendenze. Comunemente infatti si verificava un’istantanea associazione tra personaggi dello spettacolo che venivano truccati seguendo uno stile in voga in quegli anni e il look stesso.

Di sicuro quando si parla di  eyeliner  dai contorni netti e vistosi,  non si può che menzionare Dalida.

 

Alessandra Pappaterra

 

Convegno “Biodiversità, cibo e salute: liberi semi in libero Stato. La battaglia contro l’erosione della diversità dei semi”

CATANZARO  Si terrà domani, giovedì 17 ottobre con inizio alle ore 10,30 presso la sala conferenze del MUSMI  Museo Storico Militare di Catanzaro, il convegno sul tema “Biodiversità, cibo e salute: liberi semi in libero Stato. La battaglia contro l’erosione della diversità dei semi”, durante il quale verrà affrontato il tema della libertà dei semi e della politica attuativa delle norme comunitarie in ambito regionale (programma di sviluppo rurale 200/2013, Misura 214).

Il convegno è organizzato nell’ambito dell’iniziativa “Biodiversità, Liberi semi in libero mercato”, voluta dalla sezione catanzarese dell’AMMI – Associazione Mogli Medici Italiani, presieduta da Adele Manno, in collaborazione con l’Amministrazione provinciale di Catanzaro, guidata dal commissario straordinario Wanda Ferro, e l’Assessorato regionale all’Agricoltura, con l’assessore Michele Trematerra.

L’obiettivo è quello di discutere della necessità di tutelare i semi e quindi le produzioni locali, la cui diversità è messa in pericolo da norme internazionali che, avvantaggiando le multinazionali del settore,  puntano a brevettare ciò che invece è e dovrebbe restare naturale e biologico.

E’ la battaglia contro l’erosione della diversità dei semi e la libertà nella scelta delle coltivazioni, che vede molto impegnata la filosofa attivista indiana Vandana Shiva, la quale ha recentemente lanciato la campagna “Semi di Libertà – Giardini della Speranza”, a fronte di una proposta di legge comunitaria che intenderebbe brevettare i semi, mettendo a serio rischio la biodiversità agroalimentare.

Dopo l’introduzione del presidente della sezione Ammi di Catanzaro, Adele Galea Manno, sono in programma i saluti del sindaco Sergio Abramo, della dirigente dell’Istituto tecnico agrario Maria Teresa Rizzo, del presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Paolo Abramo, quindi interverrà l’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra su “le azioni a tutela della biodiversità vegetale in Calabria”. Seguiranno le relazioni del dirigente del settore Programmazione e divulgazione dell’Arssa dott. Bruno Maiolo, che presenterà il volume “Varietà locali di fruttiferi in Calabria – Atlante della Biodiversità”; del docente di coltivazioni arboree del dipartimento di Agraria dell’Università di Reggio Calabria prof. Rocco Mafrica su “Varietà autoctone: una grande opportunità di reddito per gli agricoltori calabresi”; del professore ordinario di Medicina Interna dell’Università Magna Graecia di Catanzaro prof. Francesco Perticone su “Mangiare bene per vivere meglio: un ritorno al passato”. Concluderà i lavori il Commissario della Provincia Wanda Ferro.

Al termine del convegno, alle ore 12,30, è in programma la nascita del “Giardino della Speranza” con la piantumazione, in un’aerea dell’Istituto Agrario all’interno del Parco della Biodiversità, di 12 specie di alberi fruttiferi in via di estinzione. La giornata si concluderà con una degustazione di prodotti biologici e tipici calabresi.

 

Il presidente Zurlo interviene in merito alla ricerca di idrocarburi nel Mar Jonio

“L’Amministrazione provinciale da me guidata è sempre stata attenta alle tematiche ambientali perché la tutela del territorio è al primo posto dell’agenda politico-amministrativa”. E’ quanto dichiara il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, all’indomani della seduta del Consiglio convocato per una discussione sulla richiesta di permesso per la ricerca di idrocarburi nel Mar Jonio. “Sulla problematica -dichiara Zurlo- unitamente all’assessore all’Ambiente Salvatore Claudio Cosimo ed ai tecnici dell’Ente Voce e Filice abbiamo scritto ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico con la quale chiediamo l’intervento del principio di precauzione giusto art. 301, d.lgs. 152/2006”. “Si ritiene -si legge nella missiva- di dover sottoporre ad ulteriore attenzione quanto segue: la grande frana sottomarina in prossimità della costa crotonese, di cui si è pubblicata notizia da Geographycal Research Letter (su ricerche dell’INGV, CNR, Università della Calabria, di Messina e Roma Tre) nello scorso mese di settembre, acuisce le preoccupazioni sulle problematiche geologiche e sismiche già oggetto di osservazioni di questa Provincia sui recenti procedimenti VIA relativi a ricerche petrolifere nel mar Jonio. In particolare –prosegue la missiva inviata ai Ministeri- si teme che i problemi di subsidenza e della faglia di Cirò Marina, la subsidenza e la grande frana sottomarina del crotonese, il movimento annuale di otto millimetri del crotonese verso sud-est (in contrasto con il movimento della Calabria di cinque millimetri/anno verso nord), possano degenerare violentemente anche a causa di eventuali squilibri tensionali sulle cavità sotterranee interessate da sfruttamento di idrocarburi.   Il mar Jonio è “chiuso” in una estensione relativamente modesta ed in effetti una eventuale perdita di idrocarburi non potrebbe minimizzarsi in nessun modo. In particolare si teme il disastro ambientale ed effetti gravi sulla salute sia a breve che a lungo termine. Quanto sopra, oltre le altre osservazioni già espresse di concerto con l’assessore pro-tempore all’Ambiente  Ubaldo Prati, aggrava il rischio di pericolo di vita, tanto da richiedere, come si chiede, l’intervento del principio di precauzione giusto art. 301, d.lgs. 152/2006”.

 

Obiettivo Calabria Europa istituisce l’elenco degli Europrogettisti.

L’Associazione Obiettivo Calabria Europa, impegnata da circa un anno nella costruzione della cittadinanza europea e sensibile verso le tematiche che riguardano giovani e lavoro, ha istituito il primo Elenco in Calabria degli Europrogettisti.

L’Europrogettista ha il ruolo di tramite tra l’ente che eroga un finanziamento (es. la Commissione Europea) e coloro che intendono avvalersene. Egli cura l’ideazione del progetto, individua gli obiettivi strategici e li condivide con gli attori coinvolti, organizza le risorse e gestisce la fruizione dei fondi.

Ad oggi non esistono leggi che regolamentano questa professione, né albi professionali ai quali iscriversi. L’Elenco è stato istituito al fine di dare un’utile vetrina a tutti coloro che hanno intenzione di svolgere questa attività. Direttamente dal sito www.obiettivocalabria.it sarà possibile consultare l’Elenco e contattare gli iscritti sulla base delle competenze che si evincono dai brevi CV pubblicati.

L’accesso all’elenco è aperto ai soci di Obiettivo Calabria Europa e a coloro che intendono associarsi, oltre che a tutti i partecipanti alle attività di formazione passate e future promosse da OCE.

La pagina ufficiale dell’Elenco: http://obiettivocalabria.altervista.org/joomla/europrogettazione/elenco-europrogettisti-oce.html

Conclusa la 24esima edizione del ‘Giro storico della Calabria’

Si è conclusa domenica scorsa la 24esima edizione del ‘Giro storico della Calabria’ abbinata al ‘Trofeo Coppa d’Oro delle Calabrie’. Quest’anno la manifestazione riservata alle auto d’epoca si è svolta da venerdì 11 ottobre a domenica 13.

L’iscrizione è stata riservata ad auto fabbricate prima del 1983 in modo da garantire il valore storico e automobilistico della manifestazione. In totale sono stati 40 gli equipaggi che hanno preso parte alla manifestazione automobilistica, tante le persone provenienti da altre regioni del sud Italia, in particolare dalla Campania e dalla Sicilia. Quest’anno il programma del giro ha consentito ai partecipanti di abbinare alla consolidata passione per i motori anche un ampio interesse culturale e naturale. La visita al centro storico delle cittadine di Pizzo Calabro, Soveria Mannelli, Taverna e Catanzaro. L’obiettivo, infatti, è valorizzare il patrimonio culturale delle macchine d’epoca e di scoprire paesaggi e borghi della nostra regione. Le macchine al termine del giro hanno tracciato idealmente un ‘Gigantesco Otto’ forma che dà il nome all’iniziativa automobilistica organizzata dal Camecs (Carrozzeria Auto Moto d’Epoca Calabria e Simpatizzanti), club che registra attualmente oltre 1500 iscritti.

Prima tappa del giro è stata Pizzo Calabro (Vv), dopo le consuete verifiche tecniche, i partecipanti hanno visitato il centro storico del paese. Giorno 12 si è  dato il via ufficiale alla competizione con la tappa Pizzo-Taverna di 82 Km complessivi. In programma per sabato 12 la visita al Museo Civico di Taverna (Cz) dove sono custodite alcune opere del celebre pittore calabrese Mattia Preti. Tappa successiva è stata Soveria Mannelli (Cz) e a seguire Decollatura (Cz). L’arrivo a Catanzaro domenica, ultimo giorno del giro, concluso con la premiazione dei vincitori nel Teatro Politeama alla presenza delle autorità locali e rappresentanti delle istituzioni. A vincere l’edizione 2013 è stato il siciliano Vincenzo Falletta a bordo della Porche 911 del 1973, secondo classificato Pietro Concolino, di Catanzaro, su Fiat 1100 E del 1952. Terzo classificato il messinese Roberto Di Natale su Alfa Romeo Montreal del ’71.

Il prof. Piergiorgio Lecce, presidente del Camecs dal 2006, ci conferma che: “L’edizione 2013 è stata un grande successo, in tutti i paesi in cui è arrivata la carovana di macchine siamo stati accolti con gioia e interesse sia da parte del pubblico che delle istituzioni locali. Grande rilievo ha avuto l’aspetto culturale della manifestazione che ha consentito di approfondire la conoscenza del patrimonio artistico, storico e paesaggistico della nostra regione”.

Giuseppe Palazzo

Vigor Lamezia, solo un pari con il Gavorrano

In Toscane finisce 1-1. D’amico risponde a Bianchi.

 

Cronaca

Primo Tempo: è la squadra di casa a fare la partita provandoci più volte con l’attaccante Potenza che insidia più volte Rosti. La Vigor si fa vedere con i tiri di Carbonaro e Zampaglione, che terminano  fuori di poco.
Al minuto 17, il Gavoranno passa in vantaggio: Bianchi recupera palla dalla trequarti e da circa 20 metri lascia partire un tiro di sinistro che va ad infilarsi sul palo più lontano alle spalle di Rosti.
I bianco verdi provano a trovare il pareggio ma la punizione di Romano e un tiro di Del Sante terminano a fuori lo specchio. Sul finale di primo tempo, una punizione insidiosa di Potenza termina di poco a lato.

Secondo Tempo: al minuto 2, Del Sante impegna l’ex di turno Forte costretto ad una presa in due tempi. La Vigor è determinata a segnare e trova il gol al minuto 21: D’amico batte una magistrale punizione da media distanza e la palla si infila quasi sotto l’incrocio dei pali, con Forte che non può nulla. Qualche minuto più tardi ci provano i toscani con un tiro velleitario di Nocciolini, ma è la Vigor ad essere più pericolosa prima con Carbonaro e poi con Del Sante, ma Forte è bravo a neutralizzare. Al minuto 39 è ancora Nocciolini a fare paura, ma Rosti si rifugia in angolo. Al minuto 44, i bianco verdi potrebbero portare a casa i 3 punti se Del Sante, da ottima posizione, non sprecasse una favorevole opportunità, calciando il pallone sull’esterno della rete.

Gavorrano: Forte, Mazzanti, Ropolo, Zane (’25 st Santini), Fatticcioni, Sirignano, Potenza, Bianchi, Falomi, Bianconi (’18 st Nocciolini) Fiordiani. All. Cioffi

Vigor Lamezia: Rosti, Rapisarda, Malerba, Scarsella, Marchetti, Gattari, Romano (’41 st Perrino), Rondinelli (’21 st Padulano), Zampaglione (‘1 st D’amico), Del Sante, Carbonaro. All. Costantino.

Arbitro: Mancini di Fermo

Marcatori: 17 pt Bianchi, 21 st D’amico (VL)

Note
Spettatori: 200 circa
Ammoniti: Sirignano, Zane, Bianchi, Romano, Del Sante, Padulano
Angoli:4-3
Recupero: 1minuto nel primo tempo, 4 minuti nel secondo tempo.

Roberto Tarzia

Unical, il prof. Nuccio Ordine ospite a “Che tempo che fa”

E’ stato invitato per presentare il suo ultimo fortunatissimo libro “L’utilità dell’inutile”. Il prof. Nuccio Ordine ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.

E’ una notizia importante, anche per uno studioso del calibro di Nuccio Ordine, conosciuto e tradotto in tutto il mondo: “L’utilità dell’inutile”, l’ultimo libro che ha scritto per i tipi di Bompiani, sarà uno dei “pezzi forti” della puntata di sabato prossimo, 19 ottobre, di “Che tempo che fa”, il seguitissimo e prestigioso contenitore socio-culturale condotto da Fabio Fazio su Rai 3 (il programma inizia alle ore 20.10).

Il “faccia a faccia” con il noto conduttore televisivo conferma l’attenzione che l’agile ed efficace volume di Nuccio Ordine ha ricevuto immediatamente anche in Italia: la Bompiani, infatti, lo ha appena ristampato a distanza di sole tre settimane dalla pubblicazione e prima ancora dell’apparizione delle recensioni in preparazione su quotidiani nazionali e Tv.

Il successo de “L’utilità dell’inutile”, in verità, era annunciato. Dopo lo straordinario exploit in Francia nello scorso gennaio (il volume è balzato al 17 posto dei libri più venduti nella saggistica con tre edizioni in 9 mesi) e l’accoglienza dei grandi quotidiani europei (il direttore de ‘Le Monde des Livres’, Jean Birnbaum, gli ha dedicato il primo editoriale del 2013, mentre due articoli sono apparsi su ‘El Pais’, uno dei quali a firma di Fernando Savater), era scontato che il docente di Letteratura italiana dell’Università della Calabria, facesse centro anche nel nostro Paese.

Numeri e riscontri di tutto rispetto ai quali debbono aggiungersi le traduzioni del libro in catalano e castigliano (novembre 2013) e quelle in greco, coreano e brasiliano, programmate per il 2014 e il 2015.

Ma perché tanto interesse per “L’Utilità dell’inutile”? Le considerazioni che impegnano Nuccio Ordine nelle poco più di 250 pagine di cui si compone il libro, hanno certamente il loro peso. Ma è anche lo stile semplice e accessibile con cui l’autore si esprime a fare la differenza.

Attraverso le riflessioni di grandi filosofi e di celebri letterati (da Platone a Bruno, da Aristotele a Kant, fino a Kakuzo Okakura e García Márquez),  infatti, Ordine mostra come l’ossessione del possesso e il culto dell’utilità finiscano per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l’arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la “dignitas hominis”, l’amore e la verità.

<In una società in cui l’utile (ciò che produce profitto) sembra dettare legge in ogni ambito della nostra vita – afferma Ordine – mi è sembrato opportuno ricordare che l’inutile (quei saperi che non producono guadagno) è molto più utile dei soldi. L’unica occasione che abbiamo, come esseri umani, di diventare migliori ce la forniscono l’istruzione, la ricerca scientifica, i classici, i musei, le biblioteche, gli archivi, gli scavi archeologici: e non è un caso che la scure dei governi e della crisi si abbatta purtroppo proprio su quelle cose ritenute inutili. Attraverso la parola dei classici, dall’antichità ai nostri giorni – spiega ancora Ordine – ho voluto mostrare l’utilità dell’inutile e l’inutilità dell’utile (quante cose “inutili” ci vengono imposte come ‘utili’?). La logica commerciale del profitto non solo sta progressivamente distruggendo l’istruzione (trasformando le scuole e le università in aziende e gli studenti in clienti), ma ha talmente inaridito lo spirito a tal punto da rendere disumana l’umanità>.

Per lo studioso di Bruno <non è possibile, in nome della crisi, espropriare le classi più deboli della loro dignità, sopprimere senza colpo ferire i posti di lavoro, i contributi per i disabili e gli ammalati. Basta leggere Il Mercante di Venezia di Shakespeare per capire cosa possa significare ridurre l’uomo a merce e tagliare la carne viva per pagare il debito. E tutto ciò avviene, mentre solo la corruzione costa all’Italia più di 150 miliardi all’anno. Non sarebbe meglio tagliare la carne viva dei corrotti anziché quella degli operai licenziati e degli ammalati?>.

Ordine è convinto che <proprio quei saperi considerati inutili sono l’unica forma di resistenza alla dittatura del profitto. Con i soldi tutto si può comprare: parlamentari, giudici, successo. L’unica cosa che con in soldi non si compra è il sapere: la cultura dell’inutile ci insegna che il sapere non si acquista ma si conquista con uno sforzo personale che nessuno può fare al nostro posto. La letteratura, l’arte, la musica, la ricerca scientifica di base – conclude Ordine – ci insegnano che l’umanità per diventare più umana ha bisogno di esaltare la gratuità e il disinteresse. Educare i giovani ai saperi inutili significa offrire loro una possibilità per diventare cittadini consapevoli, in grado di amare il bene comune, rinunciando agli egoismi e all’avidità che ormai dettano legge grazie al culto del profitto>.

Edizione 2013 Festa di Liberetà

Giannino Dodaro

Dopo i successi delle numerose e partecipate Feste di Liberetà organizzate in provincia, lo Spi Cgil di Cosenza sabato 19 ottobre torna in piazza nel capoluogo per l’edizione 2013 della Festa provinciale di Liberetà, manifestazione che prende il nome dal mensile Liberetà dello Spi Cgil nazionale.

“Nei territori, oltre ai momenti ludici e di spettacolo, abbiamo voluto soprattutto approfondire la discussione intorno al ‘Piano di azione coesione’ per l’assistenza domiciliare alle persone con più di 65 anni di età in condizione di non autosufficienza” afferma Giannino Dodaro, segretario dello Spi Cgil di Cosenza, che ricorda poi come il Fondo abbia destinato per i 35 distretti sociali calabresi 18.577.000 euro, ai quali potrebbero aggiungersi a fine anno altri 28.008.400 euro.

“I Comuni capofila dei distretti entro il 13 dicembre dovranno presentare i piani degli interventi, altrimenti si perderanno i fondi – prosegue Dodaro -. Per questo motivo lancio un appello alle amministrazioni affinché vengano rispettati i tempi e gli adempimenti previsti. Il sindacato è pronto a dare il suo contributo”.

“Il ‘Piano di azione coesione’ ha l’obiettivo di ampliare e rafforzare l’assistenza domiciliare, attraverso una programmazione distrettuale integrata con il sistema sanitario – spiega ancora il segretario dello Spi Cgil -. E’ un’occasione unica, anche dal punto di vista occupazionale, ed è per questo che ne abbiamo fatto uno dei temi centrali delle Feste di liberetà organizzate in provincia. Sabato prossimo, in occasione della quarta edizione della Festa di liberetà provinciale – conclude Dodaro – abbiamo voluto focalizzare l’attenzione su un’altra tematica strategica, soprattutto per l’area urbana: la metropolitana leggera, una questione che in questo periodo è tornata prepotentemente alla ribalta”

La manifestazione di sabato sarà aperta alle 9.30 dalla mostra fotografica ‘Percorsi della memoria’ a cura del fotografo Francesco Arena. Seguirà la proiezione del video sui cento anni della Cgil di Cosenza curato dal giornalista Francesco Viola.

Alle 10.30 è in programma il dibattito sul tema ‘La metropolitana leggera nel sistema del trasporto pubblico locale’, presieduto da Dodaro. Dopo la relazione di Pino Rota, segretario generale della Filt Cgil di Cosenza, interverranno Giovanni Donato, segretario generale della Cgil di Cosenza, e Michele Gravano, segretario generale della Cgil Calabria. Parteciperanno inoltre amministratori locali, politici e rappresentanti di associazioni. A partire dalle 18 spazio alla musica con lo spettacolo ‘Canto l’autore live music – Viaggio intorno alle emozioni’. Si esibiranno la Millennium live band e il duo Fausto Guido e Maurizio Aloise.