racconti di intima follia - fumetto - jioke

Fumetti: l’empatica follia dei racconti horror di Jioke

“In una notte buia e tempestosa, l’orrore attendeva dietro la porta, pronto con la sua mannaia a fare incetta di vite…”

Un racconto horror a volte inizia così, ma qui non stiamo parlando di un horror comune, stereotipi o cliché, quindi se è questo ciò che ti aspetti da questa recensione, caro lettore, chiudi l’articolo e passa al prossimo. Non c’è niente che ti possa interessare. Se invece sei in cerca di qualcosa che tocchi le corde del tuo animo più oscuro, sei nel posto giusto. Oggi parliamo della storia a fumetti “Racconti di Intima Follia”.

Giovanni Dell’Oro, questo il nome dell’autore che ha auto-prodotto l’opera in tiratura limitatissima di circa 60 copie. Il suo nome d’arte, Jioke, non ha ancora raggiunto la fama da milioni di utenti sui social, ma riscuote nei suoi seguaci un amore e odio che li conduce a continuare incessantemente la lettura delle sue tavole. Il suo marchio di fabbrica sono le linee, il bianco e nero e una naturale propensione al raggiungere lo spirito del lettore.

racconti di intima follia - fumetto - jioke

Lo schema di narrazione solito di questo disegnatore è quello della tavola autoconclusiva A4, che disegna completamente a mano. L’incipit è uno stralcio di realtà in cui tutti potremmo rispecchiarci: scene che abbiamo vissuto in prima persona, situazioni di cui abbiamo sentito parlare da amici o visto e che potremmo vedere al telegiornale della sera. Poi, una volta empatizzato con il protagonista, ci si abissa, vignetta dopo vignetta, in un orrore estremo, ma allo stesso tempo delicato.

Jioke non è per stomaci leggeri. 

Le sue storie e il suo tratto trasmettono un disagio che tocca i tasti più bassi della nostra psiche e ci indica con precisione come la follia possa creare dei mostri dall’aspetto umano.

Questo aspetto, quello della follia, rientra in molte delle sue storie, dando così un nome alla sua raccolta cartacea:

“Racconti di intima follia”.

racconti di intima follia - fumetto - jioke

Mai titolo fu più adatto. Le storie all’interno del volume brossurato di circa 134 pagine (che potrete trovare quasi tutte in formato digitale sulla pagina facebook) raccontano le storie di vittime e carnefici, di come questo ruolo a volte possa essere intercambiabile. Tutto è studiato dall’artista per trasmettere l’angoscia dei protagonisti al lettore, ma in modo delicato e preciso, come se ci fosse qualcuno sotto il cuscino che ci sussurrasse nel sonno l’oscurità della vita attraverso un canto malinconico.

Jioke nella sua antologia non parla quasi mai di “mostri” con il loro aspetto canonico, ma racconta di altri mostri, quelli della mente umana, rappresentandoli con il suo stile minimale e complesso allo stesso tempo. L’essermi riuscita ad accaparrare una copia del suo fumetto è stato sicuramente un colpo di fortuna, che brillerà d’oscurità nella mia libreria.  Si spera che l’autore possa, un giorno, decidere di esaudire le tante richieste perpetrate dai suoi fans e ristampare questa prima edizione.

Vi lascio qui il link alla pagina dell’artista in modo tale che, se vi piace il suo tratto, possiate seguirlo e sostenerlo: Jioke

 

Miriam Caruso

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