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Le aziende italiane apprezzano software e tecnologia

In Italia aumentano gli investimenti aziendali verso nuove tecnologie e software: nel corso del 2017 la spesa in ICT è in crescita del 19 per cento, raggiungendo un totale di 30,1 miliardi di euro, che dovrebbe ulteriormente aumentare per la fine dell’anno. Secondo l’indagine di IDC, in questo panorama si nota innanzitutto una crescita dell’interesse per tutto ciò che riguarda il cloud, così come incrementale è stato l’aumento di realtà virtuale o aumentata (più 335 per cento rispetto al 2016) e buone sono state le performance di servizi tecnologici a supporto delle attività.

Come si sceglie un gestionale

La diffusione di questi argomenti e di questa attenzione, però, presenta ancora qualche nodo critico, che riguarda anche la capacità delle aziende di adottare e utilizzare gli strumenti giusti; ad esempio, nel campo della gestione del magazzino, che è una delle attività in cui la tecnologia offre il supporto più pratico ed efficace, non sempre è facile trovare l’alleato migliore. Anche se, come si legge sul blog di Danea, uno dei brand protagonisti del settore, “il miglior software gestionale non esiste” in assoluto, perché la scelta di un software gestionale è legata alle specificità dell’azienda.

Partire da una valutazione delle esigenze

Fatta questa duplice premessa, è però possibile individuare alcune linee guida e alcune “regole” che possono aiutare nella scelta di questi sistemi avanzati e innovativi, a cominciare da un’analisi della propria attività aziendale e delle proprie esigenze operative. Solo conoscendo se stessi, infatti, è possibile capire quale sia l’apporto strategico che può offrire un software, senza trascurare la valutazione bilanciata dei costi e benefici concreti e presunti che derivano da questa decisione.

Le caratteristiche da considerare

Una volta chiarito il “campo” delle nostre attività si passa poi all’analisi delle qualità e delle caratteristiche dei software disponibili sul mercato: in questo senso, è bene valutare le opzioni offerte, come la possibilità di contare su un servizio clienti di qualità e aggiornamenti frequenti, così da poter fare affidamento a un supporto tecnico che possa consentire un uso pieno di tutte le funzionalità del programma ed eventualmente risolvere problemi e criticità, così come gli update periodici assicurano un buon comfort operativo.

Cercare macchine operative e personalizzabili

Sempre in chiave previsionale, poi, è consigliabile che il software sia scalabile e modulare, ovvero che possa essere adattato anche agli eventuali cambiamenti aziendali in termini di crescita e di esigenze organizzative, a fronte di investimenti economici “misurati” (e senza dunque necessità di rivoluzionare completamente il sistema). Importante, inoltre, che siano presenti funzioni per automatizzare i flussi di lavoro attraverso il Workflow, per avere una macchina perfettamente operativa 24 ore su 24 e attivare processi in maniera meccanica, così come sono interessanti le opzioni multi-utenti, che determinano il numero di postazioni che contemporaneamente possono usare il gestionale.

In termini più strettamente tecnici, infine, bisogna verificare che il gestionale sia pienamente compatibile con i vari sistemi operativi in commercio, soprattutto (ovviamente) se in azienda si usano piattaforme differenti, come nel caso di macchine Windows e Mac OS X. Similarmente può essere conveniente puntare su un software già utilizzabile anche su dispositivi mobile, per eseguire tutte le operazioni anche fuori ufficio e sincronizzare le attività in ogni momento.

Richiedere sempre demo e periodi di prova

Il consiglio finale, offerto dagli analisti e dagli esperti di settore, è di non scegliere mai a occhi chiusi: anche dopo aver valutato tutte le caratteristiche “su carta“, infatti, bisogna sempre procedere a un periodo di prova con una demo del gestionale, che serve sia a scoprirne l’utilizzo concreto che a iniziare a familiarizzare con la sua interfaccia e le sue funzioni.

Foreign fighter arrestato a Luzzi, Questura: “Naturale propensione a sposare la causa dell’Isis”

COSENZA – Aveva in programma di trasferirsi in Belgio Hamil Mehdi, 25 anni, il cittadino di nazionalità marocchina, da dieci anni trapiantato a Luzzi, nel cosentino, e tratto in arresto questa mattina dal personale della Digos di Cosenza, coordinato dal servizio centrale antiterrorismo, diretto da Claudio Galzerano e dal questore di Cosenza Luigi Liguori. I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa cui ha partecipato anche Giovanni Bombardieri, magistrato della Dda di Catanzaro, che ha coordinato le indagini. Su Hamil Medhi le forze dell’ordine hanno cominciato ad interessarsi dal luglio dello scorso anno, quando il giovane è stto respinto alla frontiera di Istanbul per motivi di sicurezza. Le autorità turche lo hanno rispedito in Italia poiché non aveva bagagli con sé, non aveva il biglietto di ritorno ed era sospettato di voler raggiungere, attraverso la Turchia, i territori islamici per unirsi ai guerriglieri dell’Isis. Tra l’altro il ragazzo era partito senza avvisare i propri familiari. Da quel momento è scattata un’indagine di prevenzione che ha consentito di accertare che Hamil Mehdi aveva un12633298_934550579962159_309948123_o accanito interesse per immagini, filmati e altri contenuti propagandistici riferiti all’organizzazione terroristica dello Stato Islamico, linkati quotidianamente tramite diversi siti telematici d’area, i cui contenuti rimandano a forme di addestramento e combattimento tra soggetti incappucciati, tutti contrassegnati dall’inconfondibile “brand” dello Stato Islamico. Notato nel giovane anche l’estremo rigore nel seguire i dettami del Corano, oltre agli accorgimenti che il cittadino marocchino teneva durante la navigazione in internet per evitare di ricevere virus e di essere intercettati. Inoltre, le indagini hanno appurato che Hamil Mehdi aveva contatti indiretti con utenze di soggetti che sono stati accertati essere responsabili di attività a’ riconducibili al terrorismo internazionale, tra cui anche una a cui faceva capo anche Ayoub El Khazzani, l’attentatore del treno Parigi-Amsterdam. I numerosi elementi raccolti, hanno costituito una solida base per applicare la recente normativa di contrasto al terrorismo internazionale con particolare riferimento alla fenomenologia dei cosiddetti foreign fighters, ovvero persone che si autoaddestrano con la finalità di unirsi alla battaglia condotta dall’Isis. Per questo la Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha proposto al competente Gip l’adozione della misura di custodia cautelare che ha portato all’arresto di questa mattina.

La terra trema. Scossa di magnitudo 4.4 avvertita in tutta la Calabria – AGGIORNAMENTI

COSENZA – Una forte scossa di terremoto è stata avvertita qualche minuto fa nella zona del cosentino, del catanzarese, del vibonese e del crotonese. La prima di magnitudo 4.4 è stata seguita da un’altra di 3.3. La scossa, intensa e di breve durata, è avvenuta, secondo quanto ha rilevato l’ Istituto Nazionale di Geofisica, a 11 chilometri di profondità.

L’epicentro del terremoto è stato individuato tra i comuni di Spezzano Piccolo, Spezzano della Sila e Serra Pedace. Al momento le centrali operative dei vigili del fuoco e della Protezione civile non hanno rilevato situazioni di criticità.

La forte scossa avvertita questa sera riporta con la memoria al lontano 28 dicembre del 1908 e al tremendo terremoto che, all’epoca, colpì le città di Reggio Calabria e Messina.

Annabella Muraca