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Danza, al Rendano il IX° Concorso Nazionale “Citta’ di Cosenza”

COSENZA – Appuntamento con la grande danza i prossimi 3 e 4 Marzo al Teatro Rendano di Cosenza con il IX° Concorso Nazionale “Citta’ di Cosenza”, che continua a legare il suo prestigio ai premi in palio, all’ attenta organizzazione, alla serietà e professionalità della sua direttrice artistica, la coreografa Angela Tiesi, e all’elevato spessore artistico ed umano dei componenti della giuria, nomi internazionali e soprattutto noti per ciò che hanno significato e significano nel mondo della danza e dell’arte più in generale.

La giuria

In giuria quest’anno due fedelissimi: Laura Comi, Direttrice della scuola di danza dell’Opera di Roma e Mauro Astolfi, uno degli autori contemporanei maggiormente rappresentativi sulla scena europea. Direttore artistico della Spellbound Contemporary Ballet e del dipartimento modern contemporaneo del Centro D.A.F. a Roma;  E poii ancora il ritorno di Valentina Marini, operatrice culturale in progetti di interazione e scambio nel panorama artistico e della formazione professionale, agente, consulente, direttrice generale della Spellbound, responsabile rapporti esteri Milano danza Expo e Daf, vicepresidente AIDAP e coordinatore del tavolo della danza presso l’unione regionale Agis Lazio; New entry sarà Francesca Frassinelli, ballerina solista e prima ballerina con la compagnia di Genova, e ancora in diverse produzioni del Teatro San Carlo di Napoli e del Teatro dell’Opera di Genova e prima ballerina nella Ballet Company di Saint Clair West a Toronto.
«Una giuria volutamente e interamente italiana – si legge nella nota -, per celebrare la nostra Nazione, terra ricca di talenti. La danza ha da dire molto anche da noi e questo Concorso vuole essere un tramite per esprimere, incontrarsi, confrontarsi, crescere, ottenere opportunità di formazione, carriera e lavoro. I giurati avranno modo di conoscere la realtà del concorso e di farsi conoscere dai partecipanti in occasione dei workshop che si terranno alla vigilia dello stesso, ossia il 3 marzo».

 

Le categorie e i primi

Onestà intellettuale e competenza tecnica alla base delle scelte della giuria. Nessuna novità per le categorie in gara: Baby, junior, junior higt e senior.  Sezione a parte la composizione coreografica, fortemente voluta dalla Tiesi, per premiare l’idea e il disegno che fanno della danza uno strumento di comunicazione non verbale efficace ed emozionante. Tra i premi in palio nella nona edizione del concorso, a cui Francesco Ferrise torna a dare un tocco di colore e stile, attraverso le sue targhe artistiche, oltre alle ormai consuete borse di studio per progetti di alto perfezionamento e formazione professionale presso il D.A.F. , la scuola di danza del teatro dell’Opera di Roma, al “Creative Teaching”, alla rassegna Front line per Danceout, si aggiunge per i coreografi il passaggio in semifinale a “Coreografica…mente-corti coreografici” Teatro Lo Spazio di Roma nella speranza di portare il proprio lavoro nella rassegna 2018/2019 dello stesso; targa al migliore talento, premio in denaro al talento e pagina web gratuita per la scuola offerti dal portale “Danza e Fitness in vetrina”.

Ospiti

Ospiti dell’evento saranno due allieve del tirocinio professionale Daf che danzeranno una coreografia firmata da Mauro Astolfi e prodotta dalla Spellbaund e i Continuity Fluid Performers, compagnia di danza contemporanea cosentina Fondata e diretta da Angela Tiesi, vincitrice di concorsi, ospite e protagonista degli eventi cittadini, ultimo in ordine di tempo lo spettacolo che ha accompagnato l’inaugurazione del ponte di Calatrava. La Compagnia si è ampliata grazie all’ingresso di danzatrici notate nelle precedenti edizioni del Concorso.

Solidarietà

Il Concorso anche quest’anno si tinge di solidarietà, sarà in memoria di Carmen Varlaro con l’assegnazione del  premio ad essa intitolato, e parte del ricavato della manifestazione verrà devoluto alla LILT, Lega italiana per la lotta contro i tumori.

 

Città di Cosenza, niente rivincita della semifinale di Coppa

CITTA’ DI COSENZA – SIS ROMA 2-7 (0-2; 0-2; 1-2; 1-1)

Città di Cosenza: Gorlero, Citino 1, Gallo, De Mari, Motta S., De Cuia, Kuzina, Nicolai 1, Di Claudio, Presta, Motta R., Basile, Sena. All. Capanna.
Sis Roma: Sparano, Tabani 1, Gual 2, Marani, Giovannangeli 1, Tankeeva 1, Picozzi, Sinigaglia, Galardi 1, Centanni 1, Giachi, Cellucci, Brandimarte. All. Formiconi.
Arbitri: Gomez F. e Guarracino A.
Superiorità numeriche: Spettatori 300 circa. Cosenza 0/8, Sis Roma 2/10.

Pesante e forse inspiegabile. La prestazione e la sconfitta odierne del Città di Cosenza ha stupito tutti, anche Marco Capanna, che aveva preparato bene la partita e che a distanza di sette giorni incassa una brutta sconfitta contro la stessa squadra messa in grande difficoltà in Coppa Italia. Sette giorni non cambiano il volto ad un gruppo bello e propositivo nel 9-11 fuori casa ad Ostia e irriconoscibile e svogliato oggi davanti a 300 spettatori. Una prova incolore quella delle cosentine, apparse incapaci di reagire contro una Roma ordinata che porta a casa il massimo senza grossi sforzi. La rosa a disposizione del tecnico ligure non è praticamente scesa in vasca, ha mostrato i suoi limiti e in alcuni elementi ha palesato difetti che sembrano troppo evidenti per questo livello. I 32 minuti disputati oggi pomeriggio lasciano quindi spazio a tante riflessioni per Capanna, che incassa la fiducia piena della società per il lavoro svolto.

La cronaca

Il Città di Cosenza subisce nel primo tempo le reti di Centanni e Gual senza reagire. Kuzina sbaglia molto, al centro non arrivano palloni e i difetti di misura sono tanti. Roma fa le cose semplici, approfitta degli errori delle padrone di casa che sembrano svogliate ai limiti dell’irritante e nel secondo tempo incassano i centri di Tabani e Giovannangeli senza rispondere. Capanna sostituisce Kuzina e Citino, ma dalla panchina entrano elementi che non riescono a cambiare il volto alla gara. Si salva solo Nicolai, che dopo altre due reti messe a segno da Rovirosa e Tankeeva sblocca lo score di Cosenza, in astinenza per più di 20 minuti di gioco. Una eternità nella pallanuoto e per una squadra che produce molto. Capanna non ha più soluzioni ma la gara è ormai compromessa. Nel quarto tempo segnano i due centroboa Galardi e Citino e poi è la fiera degli errori per Cosenza che esce sconfitta e ridimensionata. L’impressione è che in vasca oggi non ci sia stata quella grinta e quel pizzico di orgoglio che è fondamentale in match importanti. La società rinnova la fiducia nel tecnico, ultimo responsabile della sconfitta odierna, ma riflette sulle contromisure da prendere in questa delicata fase della stagione su una rosa che oggi ha palesato troppi limiti.

L’analisi di Capanna

«Posso assumermi le mie responsabilità e lo faccio – afferma il trainer ligure – ma oggi è stata evidente la differenza di qualità. Loro ne hanno molta e hanno fatto il minimo indispensabile, mentre noi ne abbiamo poca e non abbiamo sopperito con orgoglio e amor proprio. Ho visto errori basilari, mancanza di concentrazione sia nei migliori elementi che in quelle giocatrici che davanti al loro pubblico e con occasioni importanti per far bene hanno invece giocato senza mordente. C’è da prendere contromisure importanti e immediate e fino a quando sarà mio il timone del gruppo farò il massimo per portare avanti la squadra. Serve però una risposta in vasca perché questa prova non giustifica il lavoro che c’è intorno al gruppo e la cornice di pubblico».

Foto di Claudio Valente

Città di Cosenza domani in vasca per riscattare la semifinale di Coppa Italia

COSENZA – Archiviare il terzo posto in Coppa Italia e rimettersi in corsa in campionato sfruttando il fattore casa. Il diktat in casa Cosenza è chiaro e le avversarie di domani saranno proprio le capitoline della Sis Roma, incontrate in semifinale di coppa. L’ultimo match non andò bene per le rossoblu, sconfitte in una gara che fu una vera e propria girandola di emozioni. Cosenza però deve cambiare il suo spartito.

Le parole di Capanna

«Mi aspetto molto – confessa il tecnico Capanna – perché per tre volte le abbiamo affrontate, praticamente sempre in casa loro, e in altrettante occasioni siamo usciti sconfitti ma di poco. Il loro maggior tasso tecnico è valso la vittoria, ma non abbiamo mai demeritato, e anche nell’ultimo impegno ad Ostia potevamo fare molto meglio. Quella gara ha lasciato l’amaro in bocca perché abbiamo perso di due reti facendo poco di quanto preparato. Questo significa che con i giusti accorgimenti si può fare bene e finalmente potremo sfruttare anche il fattore campo che in nel girone di andata è stato praticamente annullato da un calendario che ci ha visti sempre in viaggio».

Capanna però vuole qualcosa in più. «Serve ferocia, qualità, continuità. Sono ingredienti che non possono mancare mai al nostro gruppo. Solo così puoi colmare il gap con una squadra allestita per stare tra le prime e iniziare la risalita in classifica».

Arbitri

 Appuntamento quindi domani alle ore 15 e gara affidata ai signori Filippo Gomez e Antonio Guarracino. Sarà un incontro sicuramente acceso, perché le due squadre hanno sempre dato spettacolo e regalato emozioni. 

(Foto di Claudio Valente)

Coppa Italia, il Città di Cosenza chiude al 3° posto

CITTA’ DI COSENZA – BOGLIASCO 7-5 (1-1, 4-1, 0-2, 2-1)

Città di Cosenza: Gorlero, Citino 3, Gallo, De Mari, Motta S 1, De Cuia, Kuzina 1, Nicolai 1, Di Claudio, Presta, Motta R 1, Nistico, Sena. Coach. Capanna

Bogliasco Bene: Falconi, Viacava 1, Zimmerman, Dufour, Trucco, Millo, Maggi 1, Rogondino, Boero, Rambaldi Guidasci 1, Cocchiere, Casey 2, Malara. Coach. Sinatra

Arbitri: Alfi ed Ercoli.

Superiorità numeriche: Cosenza 2/6, Bogliasco 1/7 + un rigore.

Note: nel Bogliasco in porta Malara con il numero 13. Nel terzo tempo, al minuto 1’06”, espulse con sostituzione Silvia Motta (C) e Cocchiere (B). Nel quarto tempo ammonito per proteste l’allenatore del Cosenza Capanna.

Il Città di Cosenza raccoglie una medaglia di bronzo dal significato importante in Coppa Italia e lo fa a danno del Bogliasco, battuto 7-5. La squadra di Capanna ha dimostrato di poter vincere anche le gare pesanti e di poter infastidire anche le squadre più forti. Il terzo posto infatti non è solo il frutto di una gara vinta con merito contro le liguri, ma anche di una crescita che la società intera sta compiendo, grazie ai propri mezzi e al valore di Marco Capanna.

La finale per il 3° posto

La gara odierna è stata combattuta, spesso ai limiti del regolamento. Una partita in cui le rossoblu hanno difeso bene sull’avvio veemente di Bogliasco concedendo solo un gol a Casey. Il pari è arrivato nel primo tempo grazie a Citino, tra le giocatrici più in forma nella Final Four. Il secondo tempo è il momento in cui la gara prende una chiara direzione. È quella di Cosenza, che subisce un solo gol e va a segno con Nicolai, Silvia Motta poi espulsa insieme a Cocchiere per un contatto pesante, Kuzina e Citino. Nel terzo Cosenza si siede, Casey e Viacava accorciano, ma le rossoblu non si disuniscono e con Roberta Motta e Citino chiudono il conto nel quarto parziale. Bella e pesante tripletta per Citino, che con 6 gol, insieme a Bianconi, è la top scorer della fase finale. La squadra del presidente Manna torna quindi a casa con un bronzo che regala tanta soddisfazione e con la consapevolezza che il gruppo è in crescita e che un salto di qualità adesso potrebbe cambiare anche il volto del campionato in chiave final six.

Capanna applaude le sue atlete

«Sono felice per la prestazione – confessa l’allenatore del Cosenza – e penso che per Cosenza società e città arrivare terzi in una competizione nazionale sia un bel risultato. Personalmente non sono troppo soddisfatto perché brucia aver perso ieri in una partita letta bene, preparata in modo preciso e persa per la scarsa continuità. Sarebbe stato bello provare a mettere in difficoltà la corazzata Orizzonte, e mi sarebbe piaciuto provare ancora il gusto di una finale. Prendo come sempre però il buono di questa esperienza. Una squadra cresciuta, fisicamente, nella mentalità ed in alcuni singoli che nelle due partite hanno messo in mostra i frutti del lavoro. Credo che ora godiamo di una credibilità maggiore, ci giochiamo partite che contano e siamo una squadra che può dare fastidio anche alle migliori. Da qui a vincere però manca qualcosa, e va messa in questo gruppo. Adesso testa al campionato che ci vedrà ancora giocare contro la Sis Roma in casa. In Coppa abbiamo perso e ora voglio vincere, perché abbiamo i mezzi per farlo».

La Coppa Italia a Catania

Per la cronaca proprio le capitoline hanno ceduto il passo all’Orizzonte Catania che con merito ha vinto la finalissima portando a casa la Coppa Italia.

Città di Cosenza dai due volti, sfuma in semifinale il sogno Coppa Italia

Città di Cosenza – Sis Roma 9-11 (2-2; 1-4; 3-1; 3-4)

CITTÀ DI COSENZA: Gorlero, Citino 3, Gallo, De Mari 1, Motta S. 3, De Cuia, Kuzina 2, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta R.,  Nisticó, Sena. Allenatore: Capanna.

SIS ROMA: Sparano, Tabani, Gual Rovirosa 3, Marani, Giovannangeli, Tankeeva 2, Picozzi 1, Sinigaglia 1, Galardi 3, Centanni 1, Giachi, Ambrosini, Brandimarte. Allenatore: Formiconi.

ARBITRI: Pascucci ed Ercoli.

NOTE: Uscita per limite di falli Kuzina (Cosenza) nel quarto tempo. Nel secondo tempo ammonito il tecnico della Roma Formiconi per proteste. Nel terzo ammonito il tecnico del Cosenza Capanna, sempre per proteste. Prima della partita osservato un minuto di silenzio in memoria di Brunello Spinelli, campione olimpico a Roma 1960. Superiorità numeriche: Cosenza 1/3 + un rigore e Roma 4/8 + un rigore. Spettatori 200 circa.

Sfuma al termine di una gara combattutissima la finale per il Città di Cosenza. Passa Il turno la Sis Roma, che suda contro una formazione coriacea ma discontinua.

La gara

Termina 11-9 per le capitoline la semifinale di Coppa Italia contro un Città di Cosenza combattivo, che passa in vantaggio, viene superata, riesce a ricucire andando sotto di un gol e si addormenta nuovamente nel finale. Strana la squadra di Capanna, costretto a spremere le sue giocatrici migliori in una rosa con pochi tenori e troppe giocatrici non abituate ad una posta in palio pesante. Cosenza abbandona così i sogni di finale in Coppa Italia, fa i complimenti alla Sis e prende il buono di una gara in cui Roma ha dovuto sudare e lottare al massimo per centrare l’obiettivo.

Cosenza parte a razzo e trova subito due gol con Citino e Silvia Motta. Sembra la giornata di gloria per le calabresi che però spengono l’interruttore e per 14 minuti non trovano il bersaglio subendo un parziale di 5-0. La gara sembra segnata, Citino accorcia sul 3-5 ma Galardi porta la Sis sul 6-3. Inizia il terzo tempo e Cosenza si sveglia. Due reti di Silvia Motta e Kuzina sul tabellone, e il tempo si chiude sul 6-7. Il quarto tempo è ricco di emozioni. Galardi segna per la Sis, Citino accorcia e il botta e risposta va avanti fino all’8-9 con i centroboa protagonisti e le difese ballerine. Cosenza ha la palla del pari, ma in meno di un minuto commette due errori pesantissimi e incassa i centri di Picozzi e Sinigaglia. Il gol di De Mari serve solo per il tabellino. Termina 11-9 con molti rimpianti. Le rossoblu hanno giocato a sprazzi, in alcune fasi hanno dimostrato una identità vincente ma in altri frangenti hanno spento la luce. Capanna registra, si gode una Citino straripante, le prove positive di Kuzina, Silvia Motta e Gorlero, incisive nonostante qualche errore dovuto alla stanchezza, ma riflette sulle prestazioni di alcune giocatrici, forse non pronte a queste occasioni.

L’analisi di Capanna

«Devo essere sincero, mi aspettavo qualcosa in più – afferma il tecnico Marco Capanna – perché in questi match devi tirare fuori tutto. Volevo più continuità nel fare quanto preparato e non la ho vista neanche nei momenti migliori. È mancata, così come non ho notato la ferocia che devi tirar fuori in partita secca di semifinale. Abbiamo fatto cose buone perché il valore della Sis Roma è alto, ma loro non hanno fatto niente di più di quanto ci aspettavamo. Questo significa che dovevamo esprimerci meglio per colmare quel gradino qualitativo e di consapevolezza che gli avversari hanno in più di noi. Certo la squadra ora ha una sua personalità, ha reagito, non molla mai e anche quando è in difficoltà con molte espulsioni sulle spalle, cerca di fare bene il suo dovere. In queste gare però non basta e devo lavorare in questa direzione. La finale terzo e quarto posto? Ogni gara si gioca per vincere, e anche domani sarà così».

Speranze terzo posto

Appuntamento domani quindi alle ore 14 per la finalina per il 3à/4° posto.

Città di Cosenza, l’attesa è finita: al via domani le finali di Coppa Italia

COSENZA – «Il bello di questa finale è che la abbiamo conquistata con una voglia matta di essere protagonisti, e nonostante siamo forse gli outsider noi non ci sentiamo tali». Marco Capanna lancia la sfida in vista della due giorni di final four di Coppa Italia e invita la sua squadra a crederci fino alla fine per cercare una vittoria nel trofeo.

Prima sfida con Roma

Al polo natatorio di Ostia infatti inizierà domani la fase finale del trofeo nazionale, che oltre al Città di Cosenza, vedrà impegnate Orizzonte Catania, Bogliasco Bene e Sis Roma. Le ragazze del presidente Manna esordiranno proprio contro le capitoline, in una semifinale che si preannuncia infuocata per la posta in palio. Una squadra forte quella romana, allenata da un tecnico pluridecorato e abituato alle finali. Le capitoline giocano praticamente in casa ma le rossoblu si sono allenate bene in settimana, vengono da un buon momento di forma e cercano una vittoria che sarebbe storica.

Capanna suona la carica 

AMarco Capanna, allenatore Città di Cosenza

«Siamo consapevoli di poter sorprendere e vogliamo stupire tutti – afferma il tecnico – ma non perdiamo di vista la qualità degli avversari. Dobbiamo dare il massimo in ogni momento del match e serve una partita in cui ordine, precisione e continuità non devono mancare mai. Ce la vogliamo godere ma non da spettatori, e andremo da squadra convinta dei propri mezzi e con la voglia di trovare una finale che può essere nelle nostre corde. Il nostro obiettivo è essere sempre nelle finali che contano e per arrivarci dobbiamo abituarci ad essere protagonisti in queste fasi. Non voglio una squadra che soffre l’emozione dell’evento, ma voglio un gruppo di soldati pronti a giocarsi l’accesso alla finale per essere primi attori fino in fondo».

PROGRAMMA: le dirette su Rai Sport

Tutto pronto quindi e inizio previsto alle 17.00 con la diretta offerta da Rai Sport, che coprirà l’intero evento. Alle 18.30 invece si terrà la seconda gara ad eliminazione diretta tra Bogliasco e Orizzonte, mentre domenica alle 14 ci sarà la finale per il bronzo e alle 16 il match valido per la vittoria del trofeo.

Le convocate rossoblu

Queste invece le atlete convocate da Marco Capanna: Gorlero, Citino, Gallo, De Mari, Motta Silvia, De Cuia, Kuzina, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta Roberta, Nisticò, Sena.

Città di Cosenza battuto a Mirto

Lm Mirto – Città di Cosenza 2-1

LM MIRTO: Cucelli, Biasi, Pace, Savoia P., Schiavelli, Berardi A., De Vincenti, Murrone, Corallino, Savoia A., Berardi F., Avena. Allenatore: Loria.

CITTÀ DI COSENZA: Cuconato, Casella; Naccarato, Franzè, Fortino C., Fortino M., Milano, Galiano, Pagliuso, Barberio, Paolozzo. Allenatore: Mendicino.

ARBITRI: Rose Piefrancesco di Cosenza e Fiumara Paolo Gianfranco di Crotone

MARCATORI: 10′ pt Savoia P. (M); 23′ pt De Vincenti (M), 29′ st Galiano (CS)

CRONACA

Sedicesima giornata di campionato ed i lupi del Città di Cosenza si recano in casa della capolista Mirto alla ricerca di preziosi punti salvezza. Gli uomini del presidente Salvino cercano di sbloccare il risultato sin dai primi minuti: al 4° è il numero 10 locale Berardi ad impegnare duramente Casella. Il Città di Cosenza risponde prontamente un minuto dopo con Galiano la cui conclusione termina a lato, al 6° Naccarato ha tra i piedi la palla del vantaggio ma si fa ipnotizzare dall’esperto Avena. Al 9° altra nitida occasione da gol per i rossoblù con Naccarato che indirizza il pallone sul secondo palo verso Pagliuso che però arriva in ritardo. Pace e compagni, fiutando il pericolo, si riversano in avanti: al 10° Berardi viene anticipato dentro l’area da Pagliuso, conquista palla Savoia P. che supera un avversario e dal limite non perdona l’estremo difensore rossoblù realizzando il gol del vantaggio. La capolista prova ad approfittare del momento di crisi dei rossoblù e si rende nuovamente pericolosa con Savoia P. e con De Vincenti su assist di Biasi; al 23° arriva il raddoppio dello stesso De Vincenti che dal limite dell’area trafigge un incolpevole Casella. Le occasioni per accorciare le distanze non mancano: al 27° Galiano cerca Pagliuso sul secondo palo ma il giovane rossoblù non ci arriva in scivolata; al 32° Berardi sbroglia una pericolosa mischia nella propria area. Così si va negli spogliatoi con il risultato di 2 a 0.

Inizia la ripresa e c’è subito un cambio per il Città di Cosenza: Casella, infortunatosi durante un’azione di gioco, è costretto a lasciare il posto a Cuconato che viene impegnato duramente dalle conclusioni locali come al 5° quando è chiamato ad un’uscita disperata sui piedi di Savoia P., colpevolmente lasciato solo in area, o come al 12° quando di piede respinge la conclusione dal limite di capitan Pace. Mister Mendicino allora decide di schierare i suoi con il portiere di movimento iniziando a creare seri grattacapi all’attenta difesa locale con Pagliuso, Naccarato e Galiano che trovano più facilmente la conclusione verso la porta difesa da Avena. La partita è ricca di emozioni: al 20° Schiavelli va via in velocità ma fa buona guardia Cuconato che esce tra i piedi dell’esperto numero 7 locale; al 23° Fortino C. si becca il secondo giallo e lascia la sua squadra in inferiorità numerica; al 25° l’estremo difensore rossoblù si supera respingendo le conclusioni di Pace prima e Biasi poi. Il Città di Cosenza potrebbe dimezzare lo svantaggio al 27° grazie alla concessione del tiro libero: si incarica della trasformazione capitan Galiano che però manda a lato con Avena che comunque aveva intuito. Altro tiro libero, sempre Galiano sul dischetto e questa volta non sbaglia realizzando il gol del 2 a 1. Il Città di Cosenza continua a schierare il quinto uomo alla ricerca del pari ma al termine dei tre minuti di recupero la coppia arbitrare Rose-Fiumara dichiara chiuse le ostilità mandando tutti sotto la doccia.

Nonostante una grande prova e le tante occasioni da gol non capitalizzate il Città di Cosenza non riesce a fermare la cavalcata della capolista Mirto; sabato prossimo arriverà al PalaFerraro quella Maestrelli che, nella giornata odierna, è riuscita a fermare sul pari la seconda in classifica, per quello che sarà un vero e proprio match salvezza.

Il Città di Cosenza si fa beffe di Florentia

FLORENTIA – CITTA’ DI COSENZA 5-6 (1-0, 1-3, 0-1, 3-2)

Florentia: Banchelli, Rorandelli, Cortoni, Cordovani, Cotti, Lapi 3, Sorbi 2, Francini, Curandai, Giannetti, Marioni, Bartolini, Perego. All. Sellaroli.
Città di Cosenza: Gorlero, Citino 2, Gallo, De Mari, Motta, De Cuia, Kuzina 1, Nicolai 1, Di Claudio 2, Presta, Motta, Nisticò, Sena. All. Capanna.
Arbitri: Calabrò e Castagnola.
Superiorità numeriche: Florentia 3/6 + 1 rigore, Cosenza 3/8 + 1 rigore. Espulso Sellaroli (all. F) nel terzo tempo per proteste.
Note: Bartolini (F) ha fallito un rigore nel secondo tempo (palo). Kuzina (C) ha fallito un rigore nel secondo tempo (palo). Uscita per limite di falli Marioni (F) nel quarto tempo.

Continua il momento magico del Città di Cosenza, corsaro a Firenze nel recupero di campionato. Il 2018 della squadra di Capanna è iniziato senza battute d’arresto, con due pareggi e due successi. Le rossoblu hattono le toscane 6-5 e rispondono alla chiamata del tecnico ligure che aveva chiesto grinta e determinazione.

Missione compiuta, toscane scavalcate in classifica e settimo posto parziale con vista playoff, ora solo a due punti di distanza. Bella prova per Cosenza, capace di imprimere alla gara tutto quanto era stato preparato in settimana. Bartolini e Cotti sono state arginate, Gorlero, Kuzina e Motta hanno lavorato di mestiere e 4 dei 6 gol realizzati hanno meno di 20 anni e sono firmati Citino e Di Claudio. Da segnalare anche la crescita di Nicolai, che nel 2018 si sta rivelando vero valore aggiunto della squadra. La cronaca.

Cronaca

Gara equilibrata e un solo gol firmato Sorbi nel primo parziale. Cosenza non demerita e alla ripresa la ribalta con la doppietta di una Citino dominante al centro e la rete di Nicolai. A metà gara si va sul 2-3 e Cosenza allunga con una stupenda rete di Kuzina a fine terzo. Il quarto tempo è infuocato. Le calabresi segnano il 5-2 con Di Claudio ma la Florentia in meno di 30 secondi si rifà sotto segnando due reti. Il sigillo lo mette ancora l’ottima Di Claudio e a poco serve il tris personale di Lapi. Si chiude 5-6 e Cosenza torna a casa con tre punti pesantissimi.

Capanna può essere soddisfatto

«Sono finalmente contento – ha sottolineato l’allenatore a fine gara – perché ho visto una prestazione importante e una voglia matta di vincere da parte delle mie ragazze. Abbiamo incontrato una squadra quadrata e pericolosa, trascinata da un pubblico infuocato e che nel quarto tempo ha giocato al limite del regolamento facendosi in quattro per trovare punti. Noi siamo riusciti a gestire bene le fasi della gara iniziando da un primo tempo in cui potevamo segnare alcuni gol e invece abbiamo chiuso a zero. Siamo contenti perché con un calendario difficile ci siamo staccati momentaneamente dalla zona calda e abbiamo i play off a soli sei punti, dimostrando a tante persone che la squadra ha voglia e che gli sforzi fatti da noi in allenamento e dalla nostra società possono trasformarsi in qualità e risultati in campo. La cosa che più mi ha colpito però è la prova dei singoli, perché finalmente non siamo più legati alle prestazioni delle giocatrici più esperte ma vedo qualità in tanti elementi. Questo significa crescere e per farlo bisognerà passare da una finale di Coppa Italia in cui vogliamo essere protagonisti».

Città di Cosenza in direzione Firenze per il recupero di campionato

COSENZA – «Una partita importante, una di quelle per cui lavori ogni giorno dando il massimo solo per portare a casa il risultato». La presentazione del match che il Città di Cosenza affronterà domani a Firenze è tutta nelle parole di Marco Capanna, che vuole fortemente una vittoria. La sua squadra affronterà il recupero della gara slittata per lo sciopero di una nota compagnia aerea, e strappare tre punti in terra di Toscana significherebbe allontanare Messina e scavalcare proprio le dirette avversarie, avvicinando la zona interessante della classifica.

Capanna avverte la squadra

L’allenatore del Cosenza è consapevole che l’occasione è ghiotta e non concede alibi al suo gruppo. «Bisogna entrare in acqua con ferocia, grinta e tanta ambizione, perché i miglioramenti ci hanno consentito di iniziare l’anno con tre match in cui non abbiamo mai perso. Per farlo sarà fondamentale riuscire a dare il massimo stando attenti alle qualità delle toscane. Voglio concentrazione per tutti e quattro i tempi e mi aspetto che il gruppo confermi quanto di buono si è visto nelle ultime gare. Partiamo per la trasferta numero 28 dall’inizio della stagione – chiude Capanna – e non è facile gestire un calendario che in questa prima fase ci ha visto in viaggio continuo tra gare ravvicinate e stanchezza che condiziona la preparazione. Il modo migliore per sorridere nonostante tutti gli sforzi è cercare un successo che sarebbe fondamentale».

Le convocate

Queste le atlete convocate da Capanna per il match che sarà diretto dai signori Castagnola e Calabró: Gorlero, Citino, Gallo, De Mari, Motta S., De Cuia, Kuzina, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta R., Nisticó, Sena. 

Appuntamento quindi per la giornata di domani, con diretta streaming sul canale YouTube della Florentia e sul sito Cosenzanuoto.eu alle ore 13.

Città di Cosenza vince lo scontro salvezza con Sensation

Città di Cosenza – S. Profumerie 12-4

CITTÀ DI COSENZA: Cuconato, Casella; Naccarato, Franzè, Fortino C., Fortino M., Milano, Galiano, Pagliuso; Barbieri, Paolozzo. Allenatore: Mendicino

SENSATION PROFUMERIE: Battaglia, Totino, Minnella, Jervasi, Origlia, Giovenale, Cremona, Simari, Macri, Romeo. Allenatore: Ierinò

ARBITRI: Molinaro Lucy e Gatto Luca di Lamezia

MARCATORI:

– pt.: 6° Pagliuso (CS), 15° Cremona G. (S), 27° Naccarato (CS), 29° Franzè (CS), 30° Fortino C. (CS), 31° Minnella (S)

– st.: 4° e 6° Galiano (CS), 7° Pagliuso (CS), 9° Naccarato (CS), 14° Pagliuso (CS), 16° Cremona (S), 18° Simari (S), 25° e 26° Franzè (CS), 27 Pagliuso (CS)

La partita: solidarietà a bordo campo

Archiviata la sosta natalizia riparte il campionato ed il Città di Cosenza riceve tra le mura amiche la Sensation Profumerie del capocannoniere Cremona G., per un delicato match in ottica salvezza. A “riscaldare” la fredda giornata invernale con caffè e dolci per il pubblico presente sugli spalti del PalaFerraro ecco il gruppo “LiFE”, composto non solo da mamme, ragazze, casalinghe ma anche da varie figure professionali, tutti accumunati dalla voglia di stare insieme e di fare per gli altri. Il gruppo, che conta circa 10mila iscritti, si è distinto per numerose iniziative sociali come “Sciarpiamo gli alberi” (quando hanno attaccato sciarpe e altri accessori invernali ai rami degli alberi, o legate ai tronchi, del parco “Piero Romeo” per i meno fortunati) oppure “Il giocattolo sospeso” con la collaborazione della Confesercenti (raccolta di giocattoli da regalare ai bambini bisognosi durante il periodo natalizio).

Cronaca

La compagine rossoblù recupera capitan Galiano ma perde Potestio e Occhiuto oltre a Fortino M. che siede in panchina in precarie condizioni di salute. I lupi aggrediscono subito gli avversari riversandosi in avanti, prima Pagliuso scalda per due volte i guanti del portiere ospite Romeo; poi è il turno di Galiano ma le sue conclusioni terminano a lato. Il vantaggio per il Città di Cosenza arriva al 6′ grazie alla pregevole giocata del rossoblù Pagliuso che riceve palla al centro dell’area, sguscia tra gli avversari e batte l’incolpevole Romeo. La Sensation si riorganizza e risponde prontamente agli attacchi cosentini con Minnella al 13′ ma la sua conclusione è centrale; 2′ dopo arriva il gol del pareggio con Cremona G. sugli sviluppi di un calcio d’angolo. I minuti passano ed entrambe le squadre si sfidano a viso aperto creando numerose occasioni come al 25′ quando Franzè coglie in pieno la traversa. Il Città di Cosenza spinge sull’acceleratore alla ricerca del vantaggio che arriva al 27′ con Naccarato grazie all’assist di Galiano, un minuto dopo lo stesso Naccarato serve a Franzè la palla per il facile 3-1. Al 30’a arriva il quarto gol per il Città di Cosenza grazie all’azione personale di Fortino C., neanche il tempo di battere la palla al centro che Minnella accorcia le distanze realizzando il 4-2 col quale si chiude la prima frazione di gioco.

Nella ripresa la prima occasione è per Simari che lascia sul posto i rossoblù e si presenta a tu per tu con Casella che è bravo a chiudergli lo specchio in uscita. I ragazzi di mister Mendicino non vogliono certo ripetere quanto successo nella partita di andata, così Galiano si carica la squadra sulle spalle ed al 4′ salta due avversari, salta il portiere e, da posizione defilata, insacca il 5-2 tra gli applausi di pubblico e avversari. Due minuti dopo è sempre Galiano a siglare il 6-2, questa volta di rapina e di destro. Al 7′ Fortino C. riceve palla e, di prima intenzione, serve Pagliuso che si libera di Simari, resiste al ritorno del difensore avversario e batte di giustezza il portiere ospite. Al 9′ lo stesso Pagliuso serve Naccarato che, dal limite dell’area, scarica in porta per l’8-2. Al 14′ scambio Pagliuso – Franzè – Pagliuso con quest’ultimo che, da posizione defilata, trova il giusto spiraglio per il gol del 9-2. Al 16′ il tiro di Minnella non viene trattenuto dall’estremo difensore locale e Cremona G. porta a 27 il suo personale bottino in classifica marcatori. Due minuti dopo Simari realizza il 9-4. A dieci minuti dalla fine, nel tentativo di riaprire la partita, mister Ierinò inserisce il portiere di movimento, ne approfitta Franzè per il 10-4. Al 26′ altro gol di Franzè, questa volta da posizione angolata; un minuto dopo Pagliuso realizza il poker personale. Esordio in serie C1 per il giovane Paolozzo che nei minuti finali va vicino alla segnatura ma viene fermato prima dalla traversa e successivamente dalla pronta uscita del portiere ospite.