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Presentata a Palazzo dei Bruzi la squadra del Cosenza calcio a cinque

Parte dalla benedizione dell’Arcivescovo, Mons.Salvatore Nunnari, l’avventura
del Cosenza calcio a cinque, sponsorizzata dal quotidiano “Calabria Ora”. La
squadra, che disputerà il campionato di serie B e che oggi pomeriggio debutterà
alle 16,00 al Palaferraro di Via Popilia (contro l’Odissea 2000), è stata presentata
ieri pomeriggio nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi nel corso di una
conferenza stampa, alla presenza di Mons.Nunnari e del Sindaco della città Mario
Occhiuto.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche l’Assessore allo sport e impiantistica
sportiva Carmine Vizza, l’Assessore alla comunicazione Rosaria Succurro, il
direttore del quotidiano “Calabria Ora”, il giornalista Piero Sansonetti e il Presidente
del gruppo che edita il giornale Alfredo Citrigno che è anche presidente della squadra
di calcio a cinque.
Dopo la benedizione dell’Arcivescovo che ha augurato alla squadra di disputare
un buon campionato, è intervenuto il Sindaco Occhiuto che ha sottolineato come
il Cosenza calcio a cinque rappresenta la città nelle massime categorie sportive.
Anche se si tratta di uno sport minore, il fatto che sia fuori da alcuni circuiti non
propriamente virtuosi, rappresenta sicuramente un valore aggiunto per incentivare i
sentimenti più autentici dello sport ed alimentare lo spirito solidale e di vera passione
sportiva.”
Occhiuto ha poi confermato alla squadra il suo sostegno e quello
dell’Amministrazione comunale, impegnata in un’azione di valorizzazione degli sport
minori”.

“Lo sport non è solo competizione – ha aggiunto dal canto suo il direttore
di “Calabria Ora” Piero Sansonetti. L’importante è anche partecipare. Tutto vero,
però – ha aggiunto simpaticamente – dovete vincere!”
Gli interventi sono stati conclusi dal Presidente Alfredo Citrigno che ha spiegato le
ragioni della sua scelta : “un investimento a sfondo sociale”, ed ha assicurato che “la
squadra farà di tutto per non sfigurare e per onorare i colori della città.”
Al termine della conferenza scambio di targhe e gagliardetti tra il Sindaco Occhiuto e
il capitano della squadra Paolo Scrivano.

Il cabarettista Emanuele Gagliardi alla Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi

COSENZA – La Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, nell’ambito delle iniziative volte a tributare un riconoscimento a quei talenti locali, ha ospitato il cabarettista calabrese Emanuele Gagliardi.

L’artista è approdato al cabaret dopo una formazione teatrale classica. Non fa mistero nel riconoscere di aver avuto due mentori: il primo Ennio Scalercio, regista cosentino formatosi a sua volta all’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” e l’altro, Totonno Chiappetta, che lo ha avviato sulla strada dell’umorismo e della comicità made in Calabria.

Gagliardi considera l’arte made in Calabria una sorta di specie protetta da difendere ad ogni costo, contro ogni tentazione esterofila. E lo ha ribadito con forza anche davanti alla Commissione cultura. L’audizione di Gagliardi è iniziata con un’introduzione del Presidente della commissione Claudio Nigro che ha apprezzato la scelta dell’attore ed umorista cosentino di restare a lavorare e a fare spettacolo nella sua terra, anziché percorrere la strada dell’emigrazione artistica. Relatore della proposta di ospitare in commissione cultura Emanuele Gagliardi è stato il consigliere comunale Michelangelo Spataro che ne ha seguito passo passo la carriera.

Uno spaccato di questo sketch Gagliardi lo ha offerto anche ai componenti la commissione cultura che lo hanno molto apprezzato.

L’altra faccia di Gagliardi è il suo impegno nel sociale dove la sua vena attoriale e comica è messa al servizio dei meno fortunati. “Ho recitato e continuo a recitare – ha affermato l’attore – anche in ambienti difficili, come le carceri, dove ho attivato laboratori teatrali”. O anche per i ragazzi albanesi o rumeni ai quali declama i versi di “A’ Livella” di Totò o le gesta di Jugale. Eppure i suoi primi passi Gagliardi li aveva mossi portando in scena alcuni personaggi di Cechov ( ne “La domanda di matrimonio” “L’orso” o “Il tabacco fa male) o di Ibsen in “Casa di bambola”. Decisivo nella sua conversione, l’incontro con Totonno Chiappetta.

“Istituire al Rendano una compagnia stabile di prosa” un’idea dell’attore Giovanni Turco

COSENZA – E se il Teatro “Rendano” diventasse sede di una compagnia stabile di prosa, formata dai migliori attori del territorio e da tecnici e maestranze locali? E se il compito di questa compagnia stabile fosse quello di mettere in scena produzioni che nascono a Cosenza e in grado di rappresentare le pagine della drammaturgia calabrese appartenenti ad autori tutt’altro che trascurabili? L’idea, alquanto suggestiva e sicuramente con un epilogo diverso da quello che accompagnò l’esperienza, poi tristemente tramontata, del Consorzio Teatrale Calabrese, è stata lanciata dall’attore cosentino Giovanni Turco nel corso di una seduta della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi durante la quale Turco è stato insignito del riconoscimento riservato agli artisti che stanno partecipando all’iniziativa “Nemo Propheta in patria”, ideata dal consigliere comunale Mimmo Frammartino e supportata dal Presidente dell’organismo consiliare Claudio Nigro. La proposta dell’attore Giovanni Turco è stata definita interessante dalla commissione cultura che se ne è fatta carico e che sull’argomento conta di sensibilizzare quanto prima il Sindaco Mario Occhiuto, ma anche il direttore artistico del “Rendano” Isabel Russinova. “Giovanni Turco – questo il convincimento della commissione cultura – avrebbe pieno titolo a far parte di una compagnia stabile di prosa del Teatro “Rendano”, perché uomo di teatro a tutto tondo e con alle spalle, insieme a molti altri attori cosentini, un curriculum di tutto rispetto. Senza far torto a nessuno e scusandomi sin d’ora per qualche incolpevole dimenticanza – ha detto in particolare Mimmo Frammartino – proviamo ad immaginare cosa sarebbe in grado di esprimere una compagnia di prosa con al suo interno la presenza contestuale di attori cosentini come, tra gli altri, Saverio La Ruina, Max Mazzotta, Peppino Mazzotta, Giancarlo e Fulvio Cauteruccio, Lindo Nudo, Francesco Marino, Dario De Luca, Dante De Rose, Ernesto Orrico e tanti altri.” La commissione cultura ha poi tributato il giusto riconoscimento all’impegno di Giovanni Turco che risale all’inizio degli anni ’70. Una carriera quasi quarantennale cominciata dalla porta principale a Roma (significative le sue partecipazioni a lavori teatrali al fianco di autentici mostri sacri della scena italiana come Paolo Stoppa o Paola Borboni), ma che in una fase successiva al suo ritorno a Cosenza non ha avuto più tante occasioni di esprimersi, se non saltuariamente. E’ lo stesso Giovanni Turco ad averlo ricordato, con una punta di amarezza, in commissione cultura. “Il teatro è stato da sempre il sogno della mia vita, da quando, appena diciottenne, mi trasferii a Roma. Mi fu regalato un abbonamento al Teatro Argentina e lì cominciai a seguire la prosa, rimanendone subito folgorato. Per 15 anni feci l’attore in giro per l’Italia ed ebbi la fortuna di lavorare accanto a grandi maestri come Paolo Stoppa, Paola Borboni, Franco Zeffirelli e per produzioni importanti come quelle del “Piccolo” di Milano. Poi decisi di scegliere anche il luogo dove continuare a fare l’attore, e cioè qui, a Cosenza, in Calabria. Scelta durissima, quasi scellerata, perché tutto è diventato più complicato.” Nonostante le difficoltà, Giovanni Turco, una volta tornato a casa, fonda una sua compagnia, la T.O.N.T. ed è tra gli attori protagonisti di molti dei lavori del drammaturgo Vincenzo Ziccarelli con il quale stringe un proficuo sodalizio professionale, i cui frutti sono rappresentati dalle interpretazioni fornite in “Francesco e il Re”, “Un caso di morte apparente”, “Cristina a’ spedesa”, fino al più recente “L’amore che bruciò Troia”. Tra un lavoro teatrale e l’altro, anche qualche partecipazione a film di successo, come dimostra quella al film di Daniele Luchetti “La nostra vita”, vincitore del premio per il miglior attore (Elio Germano) al Festival di Cannes del 2010 ed anche di 3 David di Donatello e 4 Nastri d’argento. Un’altra cosa della quale Giovanni Turco va molto fiero è aver curato per moltissimi anni la direzione artistica de “La Giudaica” di Laino Borgo, una rappresentazione sacra alla quale, prima della sua interruzione, partecipava l’intero paese che diventava protagonista assoluto con i suoi abitanti. Ed ora la proposta avanzata in Commissione cultura. E la compagnia stabile di prosa del “Rendano” potrebbe diventare realtà.

Riconoscimento all’artista Pierpaolo Furlano dalla Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi

foto pierpaolo furlano in commissione cultura
Pierpaolo Furlano in Commissione Cultura

COSENZA – Un’infanzia dedita all’arte, la laurea all’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro da 110 e lode e la doppia partecipazione alla Biennale di Milano e Torino con l’esposizione di una sua scultura raffigurante un Cristo di cartone alto due metri e quindici. Si tratta di Pierpaolo Furlano, giovane artista poliedrico cosentino, che ha ricevuto un riconoscimento per il complesso della sua attività artistica da parte della Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi.

Dopo il saluto introduttivo del Presidente della Commissione cultura Claudio Nigro che ha subito definito Pierpaolo Furlano “un artista di valore”, è intervenuto nelle vesti di relatore, il consigliere comunale Pino Spadafora che di Furlano ha esaltato le qualità non solo artistiche, ma anche umane.

Anche Mimmo Frammartino si è unito al coro degli elogi per Furlano, esprimendo compiacimento per la sua presenza in commissione cultura. “Sappiamo di aver invitato un giovane talentuoso al quale, per capacità e spessore delle sue opere,
nessun traguardo è precluso. La commissione cultura si farà carico con il Sindaco Occhiuto della necessità di dare a Furlano la possibilità di creare un’opera artistica per Cosenza.”
Subito dopo, il giovane artista ha ripercorso, con l’aiuto di alcune fotografie, le tappe del suo cammino professionale, mostrando ai componenti la commissione un nutrito compendio delle sue opere. Ciò che maggiormente ha colpito i presenti sono state le tavole anatomiche illustrate da Pierpaolo Furlano e a lui commissionate da diversi ospedali italiani, ma anche dall’Università di Parigi e dall’Università di Tor Vergata a Roma. Tavole che molto spesso sono utilizzate nella pubblicazione di atlanti medici.
Tra le più recenti soddisfazioni di Pierpaolo Furlano, anche l’inserimento di una sua opera, raffigurante un Cristo, al concorso, indetto dalla Regione Lombardia, dal titolo “Crocifissi d’autore” che ha selezionato in tutto 47 opere. L’opera di Furlano ha ricevuto gli apprezzamenti del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.

una delle opere di Pierpaolo Furlano
una delle opere di Pierpaolo Furlano

Mario Occhiuto a sostegno del servizio di assistenza ai disabili

COSENZA – Dopo l’incontro avvenuto a Palazzo dei Bruzi sul servizio di assistenza ai disabili, il sindaco Mario Occhiuto rassicura famiglie e dipendenti: “L’amministrazione comunale farà tutto ciò che è nelle proprie possibilità sia per salvaguardare il servizio di assistenza ai disabili sia per tutelare le posizioni occupazionali dei lavoratori che quotidianamente garantiscono il  servizio con conclamata e indiscussa professionalità”. Il sindaco Mario Occhiuto è tornato a ribadire con determinazione l’impegno specifico dell’esecutivo in occasione del tavolo riunito questa mattina a Palazzo dei Bruzi per cercare di porre rimedio, come del resto sta facendo dal momento in cui è stato proclamato lo stato di crisi, ai licenziamenti che la Cooperativa Adiss Multiservice, affidataria delle prestazioni assistenziali, ha posto in essere in seguito ai tagli nel settore effettuati dalla Regione Calabria e dal Governo centrale. “Sacrificare certi servizi di primaria importanza in nome della mancanza di risorse economiche, non è sopportabile né accettabile per qualsiasi civile comunità che ha a cuore i diritti delle persone – ha affermato Occhiuto – L’Amministrazione comunale si è interessata da subito al problema dei tagli al Welfare convocando le sigle sindacali e chiedendo un incontro urgente all’assessore regionale al lavoro Francescantonio Stillitani. Attendiamo infatti con fiducia la risposta della Regione Calabria affinché si trovi una soluzione immediata”. Alla presenza del capo di gabinetto Carmine Potestio, dell’assessore alla Coesione sociale Alessandra De Rosa, del presidente della Commissione consiliare Sanità e Servizi sociali Roberto Bartolomeo, di Franco Bozzo in rappresentanza della Cgil e di Angelo Scarcello per la Cisl, oltre che davanti ai dipendenti Adiss e a un nutrito gruppo di famiglie di persone disabili, il sindaco Occhiuto ha immediatamente rassicurato sul fatto che il Comune non farà mai venire meno il sostegno a questa sfortunata fascia di cittadini, continuando a offrire un appoggio giornaliero. “Il servizio di assistenza ai disabili è un fiore all’occhiello della città di Cosenza – ha sottolineato Occhiuto registrando l’apprezzamento sulla qualità delle prestazioni da parte delle famiglie interessate – Se ci sarà bisogno di migliorarci ulteriormente, di certo andremo ad affiancare i dipendenti, dei quali intendiamo preservare il posto di lavoro, con dei volontari che accresceranno le caratteristiche positive di un modello già ben valutato”. Nessuna contrapposizione, dunque, fra il proposito di difendere i livelli occupazionali esistenti e le dichiarazioni sull’utilizzo di volontari secondo il principio della sussidiarietà.