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Carlo Tansi: «Quando si discute di Calabria a Roma, Oliverio non c’è»

CATANZARO – «Ogni volta che si è discusso, in questi anni, del futuro dei calabresi a Roma, Oliverio e i suoi sono risultati sempre assenti ingiustificati», scrive in una nota Carlo Tansi.

«Abbiamo appreso con sorpresa, mista a rabbia che oggi la Calabria è stata l’unica assente al tavolo in cui le   lobby del nord hanno dato inizio all’ultimo scippo e senza nemmeno provare a reagire, senza nemmeno provare a dire una parola per fermare il processo di autonomia differenziato avviato dalle regioni padane e che porterà la Calabria e, temiamo tutto il sud, ad essere privato dei servizi più elementari.

Infatti, Oliverio non ha nemmeno partecipato (come è spesso accaduto, tranne poi inventarsi banali scuse) alla conferenza Stato Regioni convocata per validare la proposta del ministro Boccia che vuole concedere alle regioni del nord l’Autonomia senza condizionarne l’approvazione e la successiva entrata in vigore, alla preliminare determinazione dei Livelli Essenziali di Prestazioni».

«Come Tesoro di Calabria – conclude Tansi – non accetteremo mai nessuna autonomia fino a quando non saranno definitivamente individuati, attuati e finanziati i LEP in tutti i settori della Pubblica Amministrazione e si proceda ad equa redistribuzione riequilibratile».

Prosegue il tour di Tansi

Ed intanto il candidato governatore Carlo Tansi prosegue, tappa dopo tappa, nel suo viaggio nelle località calabresi per illustrare a tutti i cittadini il suo programma elettorale.

Domani 30 novembre alle 18 sarà a Lamezia Terme al Centro Congressi Prunia e domenica 1 dicembre alle 18 a Rende al Parco Acquatico Santa Chiara di Rende per presentare il progetto “Tesoro Calabria, un paradiso da difendere e valorizzare per creare ricchezza e lavoro”. Si discuterà anche di “Spettacolo e Sport, un tesoro inespresso da rivalutare per lo sviluppo del turismo in Calabria”. Interverranno Fabio Gallo, Alfredo Bruno, Michele Zicarelli, Antonio Perrone, Claudio Silvestri. Modererà Patrizio Zicarelli.

Concessa semilibertà a Scopelliti

REGGIO CALABRIA – I giudici del Tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria hanno concesso la semilibertà a Giuseppe Scopelliti, già sindaco di Reggio Calabria dal 2002 al 2010 e presidente della Giunta regionale della Calabria dal 2010 al 2014.

Il carcere

Scopelliti è recluso nel carcere di Reggio dal 5 aprile 2018 dopo una condanna in via definitiva a quattro anni e sette mesi di reclusione, subita in qualità di ex sindaco, in relazione a irregolarità nei bilanci del Comune di Reggio Calabria riscontrate tra il 2008 ed il 2010.

Scopelliti, nel febbraio scorso, aveva ottenuto un permesso lavorativo dalle 8 alle 14 per poter lavorare come volontario nella cooperativa Nuova Solidarietà. Con la semilibertà, adesso, potrà uscire dal carcere dalle 8 alle 21.
   

Amministrative, ballottaggio a Lamezia e Isola

CATANZARO – A Lamezia Terme e a Isola Capo Rizzuto è domenica di ballottaggio  per le elezioni amministrative.

Il ballottaggio 

Nel primo turno a Lamezia l’ex sindaco Paolo Mascaro (con le liste Orgoglio Lamezia e Assieme Mascaro sindaco) aveva ottenuto il 40% circa, seguito dal promoter Ruggero Pegna (centrodestra senza la Lega) con il 27%. (Il dato di affluenza alle ore 12 è di 3353 su 62214 aventi diritto al voto per il 5.39%).

Ad Isola C.R., invece il secondo turno si è reso necessario dopo che Maria Grazia Vittimberga aveva avuto il 43% su Maurizio Piscitelli (34,45).

 

 

Avanti Mendicino: «Anche la Giunta Palermo riconosce la grave crisi finanziaria che pesa sul Comune»

MENDICINO (CS) – Lo scorso 20 novembre, si è tenuto, presso la scuola di Tivolille, un incontro pubblico sul bilancio partecipato, promosso dal vice sindaco ed assessore alle finanze del comune di Mendicino Angelo Greco. Presenti tutti i consiglieri di opposizione del gruppo Avanti Mendicino. Hanno aperto i lavori il sindaco, il vice sindaco ed il responsabile dell’area finanziaria dott. Mario Rubino. «Il primo – si legge in un resoconto del gruppo Avanti Mendicino – ha fatto una generica introduzione di carattere generale nella quale ha evidenziato la condizione di difficoltà finanziaria che interessa molti comuni italiani. Il secondo ha smentito categoricamente il rischio di dissesto per il nostro comune, mentre il dott. Rubino, con un intervento più tecnico, ha descritto una situazione molto preoccupante. Ha parlato di percentuali di incasso del 50 – 55% e di un debito che ogni anno aumenta di 700 – 800 mila euro e si somma a quello pregresso e che, andando avanti di questo passo, il comune non avrà vita lunga.  Dunque, sebbene assessore al bilancio e responsabile settore finanziario hanno descritto due realtà diverse, entrambi hanno ammesso che non si riescono a pagare i fornitori, che c’è un grave e preoccupante deficit di cassa (il saldo negativo con il tesoriere sul c/c del comune si aggira quasi su 1.400.000€) e che non si riescono ad incassare i tributi comunali».

La consigliera di minoranza, Francesca Reda ha poi fatto ancora una volta chiarezza sulla massa debitoria che incombe sul comune affermando che, «partendo da un debito storico sostanzialmente azzerato con un riaccertamento straordinario e soprattutto con un mutuo previsto dal Decreto Salva Italia nel 2013 e nel 2014, non può che essere stata accumulata dal sindaco Palermo»

Il consigliere di minoranza Francesco Gervasi, nel suo intervento, ha quindi evidenziato che «l’amministrazione comunale, per la prima volta, ha ammesso che il Comune di Mendicino si trova in una gravissima situazione finanziaria, chiedendo al sindaco e al vice sindaco di spiegare ai cittadini qual è la ricetta (se ce l’hanno) per salvare il comune dal deficit, facendo notare quanto sia superficiale ed irresponsabile, in tale grave situazione ed in un ottica di riduzione delle spese superflue, spendere circa mille euro per un banchetto in un ristorante a titolo di spese di rappresentanza, se si pensa che, nel frattempo, non ci sono i soldi per rattoppare le buche disseminate su tutte le strade comunali! Ha fatto notare pure che se la manifestazione per il gemellaggio con la città di Caserta di maggio fosse costata al massimo mille euro e non le circa 10mila spese, avremmo potuto impiegare i restanti soldi, ad esempio per introdurre sgravi e agevolazioni sui tributi comunali nei confronti di quei cittadini che versano in condizioni di reale povertà!». Nelle conclusioni è quindi emerso che l’amministrazione intende affidare le sorti finanziarie del nostro comune nelle mani di Andreani Tributi. «Ebbene, dopo due anni di attività della nota società di riscossione – affermano i consiglieri di opposizione – dobbiamo registrare una deludente percentuale di riscossione dell’accertato di appena il 10%, ma non possiamo non ricordare Andreani anche e soprattutto per le tariffe sballate applicate ai passi carrabili, poi annullati grazie al nostro intervento, per le letture errate dei consumi idrici e per i solleciti di pagamento inviati a centinaia di cittadini per tributi regolarmente pagati. Insomma, se il nostro comune è stato paragonato ad un malato terminale, possiamo affermare senza dubbio che l’amministrazione comunale ha affidato la cura al medico sbagliato!!».

 

Regionali, su Rousseau sostenitori votano per presentare lista M5s

COSENZA – Sulla piattaforma Rousseau vince il No: il M5s presenterà quindi liste regionali. 

Questo il risultato della consultazione online degli iscritti sulla partecipazione del movimento alle Regionali in Emilia Romagna e Calabria.

I pentastellati dell’Emilia Romagna invitano a votare no. Sono state espresse 27.273 preferenze su un totale di 125.018 aventi diritto al voto. Il ‘No’ – che per come è stato espresso il quesito referendario significa sì alle liste – ha ottenuto 19.248 voti attestandosi al 70,6%; il sì, invece, si è fermato a 8.025 preferenze rappresentando il 29,4% degli aventi diritto al voto. Resta comunque l’esiguità dei numeri finali: al “referendum” sul voto alle regionali in Emilia Romagna e Calabria sono state “espresse 27.273 preferenze su un totale di 125.018 aventi diritto al voto”. Un dato che rappresenta meno del 22 per cento del totale dei possibili votanti. 

«Dobbiamo essere tutti felici del risultato della votazione di oggi – scrive Di Maio in un post su facebook- In Emilia Romagna e in Calabria ci presenteremo e i parlamentari e i consiglieri regionali mi hanno chiesto di correre da soli». Così il leader M5S commenta l’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau.  «La prossima settimana individueremo i candidati presidenti” dice Di Maio. “Era necessario fare questo voto perché in tanti, anche persone che hanno fatto la storia del MoVimento, mi hanno espresso i loro dubbi sulla partecipazione al voto in questo momento storico e c’erano tanti strani retroscena sui giornali. Per questo abbiamo deciso, anche con Beppe, di lasciare questa decisione a tutti gli iscritti, che ci hanno dato un mandato chiaro e fortissimo: dobbiamo partecipare alle elezioni regionali con tutte le nostre forze. Ed è quello che faremo». «Questa votazione ci lancia a testa bassa in una campagna elettorale dove i nostri iscritti, parlamentari e consiglieri regionali sono tutti d’accordo che dobbiamo correre da soli».

«Il Movimento 5 stelle è la terza via, un’alternativa alla destra e alla sinistra”. “In Calabria c’è già un candidato civico che sosterremo», conclude Di Maio.

Regionali Calabria, Forciniti: «Il M5S deve presentarsi. Nessun accordo con altre forze politiche»

Corigliano Rossano (CS) – «Noi tutti, vogliamo che il M5S, sia presente alle prossime elezioni regionali in Calabria. C’è bisogno, del M5S nella nostra regione. I cittadini chiedono un fortecambiamento. Noi non possiamo non rispettare le aspettative di un territorio, che ci ha dato, alle ultime elezioni europee, un forte consenso elettorale», ha riassunto così, Francesco Forciniti, membro della Commissione Affari Costituzionali, per il M5S alla Camera, l’atteso incontro dedicato alle elezioni regionali. 

Un dibattito, durato oltre due ore, che ha visto, sabato scorso, in una sala dell’Hotel Roscianum, in Corigliano Rossano, gremita di attivisti e cittadini, la partecipazione dei parlamentari Baldino, Nesci, Sapia, oltre allo stesso Forciniti, e dei consiglieri regionali Andrea Greco, Antonella Laricchia, Roberta Lombardi.

«Siamo una forza politica con una forte connotazione antisistema, che ci ha permesso di raggiungere traguardi importanti. L’idea, di fare accordi, con altre forze politiche, in elezioni amministrative o regionali,  ci farebbe perdere credibilità. Minerebbe nelle fondamenta il messaggio che vogliamo dare. Diverso oggi, per via dell’attuale legge elettorale, il discorso in Parlamento», è questo il messaggio lanciato in apertura dallo stesso Forciniti, prima di cedere la parola alla collega Dalila Nesci.

Gli altri interventi

«La mia candidatura è una proposta di soluzione. Manca ad oggi, una personalità di spicco e con un chiaro percorso politico, che possa guidare il Movimento in un territorio orientato, nel consenso elettorale, dalla criminalità organizzata. Ma se ti esponi con coraggio e credibilità il cittadino ti premia», queste le parole della Nesci.

Si appellano, invece, al principio dell’autodeterminazione Roberta Lombardi e Vittoria Baldino. «Candidarsi alle regionali significa avere una presenza capillare sul territorio e una rete di relazioni sane con le associazioni. Ma serve soprattutto, una marcia in più in termini di entusiasmo», ricorda la Lambardi. Per Vittoria Baldino, viceversa, la nuova organizzazione del Movimento, metterà portavoce e attivisti nelle condizioni di rispondere alle esigenze regionali nei giusti tempi.

Tansi rappresenta il sistema”, conferma il no a Tansi, Francesco Sapia che va dritto al punto e chiaramente spiega “siamo difensori del bene comune. La nostra partecipazione alle regionali è doverosa. Il cambiamento non si ottiene con la bacchetta magica. E’ doveroso mandare in consiglioregionale persone chiamate a scontrarsi contro il vero malaffare”.

Fortemente motivazionali gli interventi dei consiglieri regionali Andrea Greco e Antonella Laricchia. “Il successo nel Molise? L’unione dei territori. E’ stata questa la nostra ricetta vincente. Avete il dovere morale di offrire alla Calabria un’alternativa. Non esiste non candidarsi in Calabria. O sei dentro il sistema o il sistema fa tutto senza di te”, così il molisano Greco. “All’inizio della campagna elettorale in Puglia eravamo dati al 7%, contro il 60% di Emiliano. A fine campagna elettorale arrivammo secondi con il 18%. Ragionate nell’ottica di vincere, questo vi proietterà verso la scelta del candidato presidente adatto e del programma elettorale adatto. Ma tenete ferme le poche regole del Movimento. No alla deroga del doppio mandato elettivo. Bastano queste poche regole per rendere noi del Movimento politici migliori e diversi dagli altri. Sono la nostra identià”, le parole, invece, della pugliese Laricchia.

Regionali, Orrico: «M5s non si tira indietro. Presenteremo lista e candidato»

COSENZA – «Il Movimento non si tira indietro e presenteremo una lista e un’alternativa valida. Abbiamo un’interlocuzione con il nostro capo politico e stiamo vagliando tanti nomi e dialoghiamo con le personalità coinvolte e vedremo anche la loro disponibilità. Il panorama non ci consente di costruire alleanza, le uniche che costruiremo saranno quelle con le liste civiche, con le quali abbiamo comunanza di principi e un lavoro pregresso».

È quanto ha dichiarato ieri a Cosenza il sottosegretario ai Beni e le Attività culturali Anna Laura Orrico (M5S), rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulle scelte del Movimento in vista delle prossime regionali in Calabria.

E la Nesci ripropone la propria candidatura

E sul solco tracciato dalle parole della Orrico la deputata Dalila Nesci, in un lungo post sulla sua pagina Facebook, torna a riproporre la sua candidatura «di servizio dentro il M5s per la Presidenza della Regione Calabria». Una candidatura che era stata stoppata nelle scorse settimane dal capo politico M5S Luigi Di Maio al quale la Nesci si rivolge chiedendo a lui e a Beppe Grillo di potere usare il simbolo. «Dire sì alla mia candidatura – scrive la Nesci – significherebbe sostenere una giovane donna, in un percorso politico che sia responsabile, pragmatico e trasparente, di aggregazione civica trasversale e aperto a tutti, sia ai militanti di destra o di sinistra che a tutti quelli che non si ritrovano in alcuna delle attuali sigle di partito». «Dobbiamo premiare – ha aggiunto – chi, fino ad oggi, nel territorio calabrese ha resistito fieramente alle ingiustizie e alle vessazioni. Con una candidatura dell’ultima ora o di sola testimonianza, rischiamo senz’appello il ‘terzo posto’ e quindi l’irrilevanza. Saremmo fuori dal Consiglio Regionale».

Regionali, Florindo Rubbettino possibile candidato del centrosinistra

CATANZARO – «Da settimane ricevo da moltissimi la sollecitazione a candidarmi alla Presidenza della Regione Calabria per provare a costruire un futuro di rinnovamento e di rinascita per la mia regione. È la terra che amo, che mi ha dato moltissimo e per la quale anche personalmente e con la mia famiglia abbiamo fatto qualcosa. Nonostante le mie molteplici riserve credo che quando queste richieste arrivano da più parti (associazioni, mondo del lavoro, della Chiesa, intellettuali) ascoltarle e riflettere seriamente sia doveroso». E’ quanto ha affermato, in una dichiarazione, l’editore Florindo Rubbettino il cui nome circola come possibile candidato del centrosinistra alla carica di Governatore della Calabria.

«Per questo – ha aggiunto Rubbettino – ho voluto parlare anche con il segretario del Pd Nicola Zingaretti, che ho avuto l’opportunità di incontrare stamattina a Roma. Riconosco a lui e al suo nuovo corso la determinazione di voler avviare un serio rinnovamento della politica in Calabria».
   

Consiglio comunale delibera dissesto Comune di Cosenza

COSENZA – Al termine del Consiglio comunale odierno, dai toni molto accesi – al quale una parte della minoranza non ha preso parte -, l’assise, che ha raggiunto ugualmente il numero legale, ha approvato la delibera di dissesto finanziario del Comune di Cosenza che era stata confermata dalle Sezioni riunite della Corte dei Conti. Sono state necessarie due ore di discussione, intervallate dalla presenza di alcuni cittadini che più volte hanno interrotto il sindaco, Mario Occhiuto, nel corso delle sue dichiarazioni, prima che il Consiglio approvasse la delibera con cui è stato dichiarato il dissesto.

Occhiuto, durante la seduta, ha spiegato che la «situazione debitoria è stata ereditata dal 2011. Non ci siamo mai lamentati, però. Ci siamo messi a lavorare e, nonostante questa ingente massa debitoria, abbiamo raggiunto risultati che mai in questa città erano stati ottenuti. In Calabria e a Cosenza – ha sostenuto ancora Occhiuto – se non si ha coraggio non si risolvono i problemi».

Riace, per Tribunale Locri sindaco Trifoli era ineleggibile

RIACE (RC) – Il Tribunale di Locri ha accolto il ricorso che era stato presentato dalla candidata a sindaco di Riace Maria Caterina Spanò, dichiarando l’ineleggibilità di Antonio Trifoli, eletto primo cittadino in occasione delle amministrative svoltesi il 27 maggio scorso.

Maria Caterina Spanò, assistita dall’avvocato Francesco Rotundo, aveva sostenuto l’ineleggibilità di Trifoli in quanto dipendente del Comune, con mansioni di vigile urbano con contratto a tempo determinato e, in quanto tale, non poteva quindi beneficiare dell’aspettativa per motivi politici.

Spanò capeggiava la lista in cui era candidato a consigliere – non eletto – l’ex sindaco Mimmo Lucano, decaduto dopo il suo arresto nell’ottobre dello scorso anno per i presunti illeciti nella gestione dei migranti.

La sentenza con cui é stato accolto il ricorso di Maria Caterina Spanò sarà esecutiva soltanto dopo i tre gradi giudizio. Fino ad allora Trifoli resterà in carica come sindaco.