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Regionali, Tesoro di Calabria ufficialmente in corsa. Tansi: «Ci metterò la faccia per amore della nostra Terra»

COSENZA – Carlo Tansi affida alla sua pagina Facebook il primo spot elettorale di Tesoro di Calabria per le prossime regionali. E lo fa senza mezzi termini. 

«Care Calabresi, cari Calabresi,
vogliamo mandare a casa questa gentaglia che ci governa? Questo manipolo di incapaci, ignoranti e imbroglioni di tutti i colori politici, di quel PUT (Partito Unico della TORTA) che da 30 anni ha saccheggiato la Calabria? Che hanno tentato la grande porcheria del bliz dei vitalizi che noi abbiamo sventato? Che spesso sono le marionette della ‘ndrangheta?» E ancora: «Che hanno ridotto la Calabria al fallimento? Che hanno distrutto il nostro futuro, e quello dei nostri figli e dei nostri nipoti? Che stanno mettendo a rischio persino le nostre vite con una pessima gestione dell’emergenza Covid?».

«La soluzione c’è: si chiama Tesoro Calabria, il movimento civico che vuole valorizzare le immense risorse naturali e storiche della regione. Alle prossime elezioni regionali ci metterò ancora una volta la faccia per amore della nostra Terra insieme a persone credibili, competenti e trasparenti. Senza inciuci e compromessi, come sempre».

Tansi cita poi la vittoria alle comunali di Crotone: «Dopo la stragrande vittoria di Tesoro Calabria a Crotone, alle prossime regionali la strada è tutta in discesa e la nostra vittoria e quella della nostra Terra è a portata di mano. E ripartiamo con un esercito di 60.000 Calabresi liberi e perbene che ci hanno dato la loro fiducia alle elezioni del 26 gennaio scorso. Lo tsunami arancione è partito e travolgerà tutto il marcio della politica calabrese!».

 

 

Regionali, Tansi: «Emigrazione vera emergenza di questa Terra»

COSENZA – «L’immagine di Piazza Autostazione (a Cosenza, ndr) piena all’inverosimile rimbalzata sui social, ripresa dai TG e da tutti i giornali on line, è un pugno nello stomaco alla Calabria, alla dignità di nuove e vecchie generazioni, costrette ad “emigrare” perché questa terra, irresistibilmente bella, è stata divorata da una classe politica che non ha saputo offrire risposte, soluzioni, alternative», scrive in una nota Carlo Tansi, candidato alla presidenza della Regione Calabria.

«È colpa di una politica fatta di convenienze, clientelismi e poca, pochissima, lungimiranza – continua. È una politica che ha barattato la passione, l’entusiasmo, la laboriosità di intere generazioni con la conservazione dei propri interessi, con la difesa ad oltranza dei propri, immeritati, privilegi. Ai ragazzi e alle ragazze di oggi, alle generazioni di ieri, di dieci, venti, trenta anni fa, voglio chiedere scusa. Così come voglio chiedere scusa alla mia Calabria per come è stata ridotta», conclude Tansi.

 

Regionali, Tansi sui rifiuti: «La normativa regionale deve essere completamente riformata»

COSENZA – «Emergenza rifiuti in Calabria, un sistema al collasso. Le considerazioni del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, espresse nell’ultima assemblea dell’ATO Rifiuti di Cosenza, sono del tutto condivisibili». E’ quanto scrive in una nota Carlo Tansi, candidato governatore della Calabria. «Sono la conferma delle difficoltà esecutive contenute in una normativa regionale, chiaramente censurata nel mio programma elettorale, che deve essere completamente riformata, per consentire, anche in Calabria, una gestione del ‘sistema rifiuti’ in linea con quanto avviene nelle zone del territorio nazionale più attente alla tutela dell’ambiente».

«Nelle ultime assemblee dell’ATO – continua Tansi – hanno partecipato solo la metà dei sindaci e questo è un ulteriore conferma dell’incongruenza di una organizzazione insostenibile, che alla fine non decide nulla, peggio decide di delegare ogni decisione ad un Commissario, ma di fatto si rimette a quanto decidono i privati gestori degli impianti».

«Alla domanda del sindaco Stasi che chiede ‹‹su questo ed altre cose, più che sui nomi e sulle liste, sarei curioso di sapere cosa intendono fare i candidati alla presidenza della Regione›› rispondo che la soluzione è chiaramente contenuta nel mio programma elettorale».

«Voglio ribadire ai sindaci ed ai calabresi che se si vuole effettivamente far decollare la nostra Regione riscoprendo i ‹‹tesori ambientali, paesaggistici, storici e culturali attualmente sommersi e dimenticati›› i nuovi organi di governo regionale, che mi auguro di poter dirigere, dovranno affrontare con priorità assoluta le condizioni di emergenze sanitaria, ambientale e sociale che bloccano ogni possibilità di sviluppo», conclude dando appuntamento ai cittadini e ai sostenitori domani 5 gennaio alle ore 18 all’hotel Torrione di Amantea

Carlo Tansi: «Quando si discute di Calabria a Roma, Oliverio non c’è»

CATANZARO – «Ogni volta che si è discusso, in questi anni, del futuro dei calabresi a Roma, Oliverio e i suoi sono risultati sempre assenti ingiustificati», scrive in una nota Carlo Tansi.

«Abbiamo appreso con sorpresa, mista a rabbia che oggi la Calabria è stata l’unica assente al tavolo in cui le   lobby del nord hanno dato inizio all’ultimo scippo e senza nemmeno provare a reagire, senza nemmeno provare a dire una parola per fermare il processo di autonomia differenziato avviato dalle regioni padane e che porterà la Calabria e, temiamo tutto il sud, ad essere privato dei servizi più elementari.

Infatti, Oliverio non ha nemmeno partecipato (come è spesso accaduto, tranne poi inventarsi banali scuse) alla conferenza Stato Regioni convocata per validare la proposta del ministro Boccia che vuole concedere alle regioni del nord l’Autonomia senza condizionarne l’approvazione e la successiva entrata in vigore, alla preliminare determinazione dei Livelli Essenziali di Prestazioni».

«Come Tesoro di Calabria – conclude Tansi – non accetteremo mai nessuna autonomia fino a quando non saranno definitivamente individuati, attuati e finanziati i LEP in tutti i settori della Pubblica Amministrazione e si proceda ad equa redistribuzione riequilibratile».

Prosegue il tour di Tansi

Ed intanto il candidato governatore Carlo Tansi prosegue, tappa dopo tappa, nel suo viaggio nelle località calabresi per illustrare a tutti i cittadini il suo programma elettorale.

Domani 30 novembre alle 18 sarà a Lamezia Terme al Centro Congressi Prunia e domenica 1 dicembre alle 18 a Rende al Parco Acquatico Santa Chiara di Rende per presentare il progetto “Tesoro Calabria, un paradiso da difendere e valorizzare per creare ricchezza e lavoro”. Si discuterà anche di “Spettacolo e Sport, un tesoro inespresso da rivalutare per lo sviluppo del turismo in Calabria”. Interverranno Fabio Gallo, Alfredo Bruno, Michele Zicarelli, Antonio Perrone, Claudio Silvestri. Modererà Patrizio Zicarelli.

«Il terremoto? Si può sconfiggere, se si vuole». L’invito di Carlo Tansi alla prevenzione

COSENZA – Riceviamo e di seguito pubblichiamo nota stampa del candidato governatore Carlo Tansi:

«La Calabria è attraversata da un sistema di faglie in piena attività, che si sviluppa da nord verso sud, dal Massiccio del Pollino, attraversando la Valle del Crati, lo Stretto di Messina, fino a terminare al largo delle coste della Sicilia orientale. Nel passato queste faglie hanno originato i terremoti catastrofici Valle del Crati 1183, Reggio e Messina 1908 (oltre 120.000 morti), Calabria meridionale 1783 (35.000 morti), Calabria centrale 1638 (10.000 morti) e 1905 (557 morti), area cosentina 1835 (circa 100 morti), 1836 (circa 600 morti), 1854 Piane Crati, 115 morti) e 1870 (circa 500 morti). In Calabria si sono concentrati oltre il 50% dei terremoti catastrofici che hanno colpito l’intera penisola italiana dall’anno 1000 ad oggi».

«Ogni terremoto o raggruppamento di terremoti (quando i terremoti sono particolarmente concentrati nel tempo e nello spazio si parla di “sciami sismici”) è determinato da una faglia che si sta muovendo. Gli sciami sismici possono esaurirsi dopo pochi giorni, o dopo mesi, o dopo anni. La maggior parte degli sciami si esauriscono gradualmente, ma in alcuni casi possono evolvere con scosse violente, come è accaduto all’Aquila nel 2009 o a Mormanno nel 2012, quando i terremoti vennero preceduti da sciami che durarono oltre un anno. La scienza nel 2019 non è in grado di capire i meccanismi evolutivi di questi sciami. Nemmeno gli scienziati giapponesi e californiani – che sono i massimi esperti al mondo di terremoti – sono in grado di prevedere l’evoluzione dei terremoti o degli sciami sismici e, quindi, l’evoluzione del movimento delle faglie. La scienza sa che, come tutte le faglie attive, anche le faglie della Calabria e si muoveranno in futuro; ma non è in grado di sapere dire quando di preciso queste faglie si muoveranno. Potranno muoversi tra un giorno o tra cento anni, o tra mille anni. È un po’ come quando un cardiologo sa che un suo paziente ha la predisposizione all’infarto: sa che prima o poi l’infarto si manifesterà ma non può sapere quando avverrà».

«Abbiamo però un unico grande alleato per non morire di terremoto: la prevenzione. Come insegnano giapponesi e americani, ci si può difendere semplicemente costruendo case capaci di resistere ai terremoti. Un terremoto come quello di Amatrice (magnitudo 6,5) in Giappone o negli Stati Uniti di certo non avrebbe fatto alcun danno né agli edifici né, tanto meno, alle persone. Certamente un terremoto come quello di oggi (magnitudo 4.6) non avrebbero fatto neanche notizia.  Qualche mese fa in California si è verificato un terremoto di magnitudo 7.1, la stessa magnitudo del terremoto che nel 1783 in Calabria centro-meridionale ha mietuto 35.000 morti per intenderci. In California non ha fatto neanche una vittima. Quindi in altre parti del mondo il rischio sismico, grazie alla tecnologia e al rispetto delle norme tecniche per le costruzioni, è stato quasi completamente sconfitto.  La prevenzione del rischio sismico è un tema che deve riguardare sia gli edifici pubblici (scuole, ospedali, ecc.) ed infrastrutture (strade e ferrovie), e sia edifici privati. Gli studi fatti sui terremoti che hanno colpito l’Italia negli ultimi anni, hanno permesso di capire che in Italia il rischio sismico dipende dalle cattive prassi costruttive che rendono eccessivamente vulnerabili le nostre abitazioni anche di fronte a terremoti di magnitudo non elevata. Molti edifici in Calabria sono vulnerabili perché non sono state rispettate le regole dell’arte del costruire».

«La scienza – continua Tansi – oggi offre tutti i mezzi per costruire o adeguare le case in grado di resistere ai terremoti, anche molto forti. Oggi migliorare il comportamento delle nostre abitazioni in caso di terremoto è facilissimo: con nuovi interventi, qualsiasi costruzione esistente può essere “adeguata sismicamente”, cioè rinforzata con materiali e criteri molto innovativi. Lo Stato ogni anno stanzia attraverso il dipartimento della Protezione Civile nazionale ingenti somme da destinare proprio al miglioramento sismico degli edifici privati ma la Calabria, malgrado l’elevata sismicità, non riesce ad utilizzarle perché la Regione è stata finora sempre molto lenta ed incapace nel controllare le domande dei privati. Solo a titolo di esempio negli anni scorsi è capitato che nell’arco di un triennio a fronte di finanziamenti complessivi di circa 30 milioni di euro destinati ai privati ne siano stati utilizzati circa 500.000 euro, senza sapere poi che fine abbia fatto la parte restante, nella migliore delle ipotesi restituita al mittente a danno dei cittadini. Se sarò eletto una delle mie prime azioni di governo sarà proprio quella di formare un gruppo di esperti capaci di individuare le azioni opportune per mettere a frutto tutte le risorse economiche indirizzate ad abbattere la vulnerabilità sismica degli edifici privati. Altro strumento che lo Stato mette a disposizione per rendere più sicure le loro abitazioni, è il “sisma bonus” promulgato dopo il terremoto di Amatrice. Si tratta di una detrazione fiscale divenuta molto vantaggiosa a partire dal gennaio 2017 – fino all’ 85% – concessa sia ai privati (persone fisiche, imprenditori individuali, professionisti) che alle società per interventi “anti sismici” realizzati su immobili di tipo abitativo (anche seconda casa) o su quelli utilizzati per le attività produttive, situati nelle zone sismiche». 

«Nel mio programma di governo regionale ho indicato come, per ridurre drasticamente il rischio sismico, sia necessario applicare altre pratiche fondamentali, finora trascurate, come il tanto pubblicizzato ma mai applicato “fascicolo del fabbricato”, che consente di verificare il grado di vulnerabilità sismica e quindi di censire il livello di vulnerabilità sismica e di sicurezza di ogni edificio, pubblico e privato, mediante l’ausilio di liberi professionisti, come ingegneri, architetti, geologi, geometri. Rendendo obbligatorio il “fascicolo del fabbricato” sarà possibile ottenere un quadro complessivo su tutta la Regione del livello di sicurezza degli edifici pubblici, come le scuole in cui i nostri figli trascorrono molte ore della giornata e gli ospedali, ed anche degli edifici privati, che consenta di intervenire in modo programmato – con lo stanziamento di risorse adeguate – per l’adeguamento sismico degli edifici con una conseguente drastica riduzione del rischio da terremoto. Dovrà essere anche verificato il grado di stabilità di opere pubbliche come i ponti e i viadotti ricadenti nel territorio calabrese che, a causa della assenza di manutenzione e di mancata programmazione politica rappresentano una grave minaccia per la sicurezza pubblica. Inoltre, prevedo poi di istituire uno sportello regionale per i cittadini, con sedi dislocate nei capoluoghi di provincia, per fornire assistenza ai cittadini privati sulla prevenzione dal rischio sismico, sia in relazione ai suddetti finanziamenti a fondo perduto e sia per sfruttare al meglio gli incentivi fiscali del “sisma-bonus”».

 

 

 

 

 

Danni maltempo, la regione pronta a chiedere lo stato di emergenza

CATANZARO – A seguito delle forti precipitazioni e dei conseguenti gravi danni verificatisi su gran parte del territorio calabrese tra il 14 ed il 19 giugno scorso, la Giunta Regionale ha provveduto a raccogliere le numerose segnalazioni di criticità pervenute da vari comuni ed enti alla Sala Operativa di Protezione Civile, ed ha predisposto tutti i provvedimenti formali per la richiesta di dichiarazione dello Stato di emergenza da sottoporre entro domani all’approvazione del  Governo Nazionale.

Gli intensi ed estesi fenomeni meteorologici, accertati anche dal rapporto trasmesso dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal, hanno colpito diffusamente e intensamente molte aree costiere e interne  della nostra regione, provocando ingenti danni alle infrastrutture, alle attività produttive ed al patrimonio pubblico e privato.

REDATTO UN REPORT CHE ILLUSTRA LE CRITICITA’ RILEVATE

Dopo aver superato fase dell’emergenza e dell’immediato post-emergenza, il gruppo di lavoro composto dai tecnici della Protezione Civile Regionale, coordinati dal Dirigente Dott. Carlo Tansi,  ha redatto un primo report speditivo, che illustra la portata degli eventi e le situazioni di maggiore criticità rilevate.

Il gruppo di lavoro, con il supporto dei tecnici dell’ex Autorità di Bacino Regionale, del CAMILAB dell’Università della Calabria e del CNR-IRPI, quali Centri di Competenza del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, sta espletando – con circa 30 unità di personale – ulteriori sopralluoghi a sostegno della richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza, non fronteggiabile per estensione e portata dai singoli enti territoriali interessati dagli eventi

Maltempo Tirreno, attivata unità di crisi. Oliverio richiede lo stato di calamità

CATANZARO – Il presidente della Regione Mario Oliverio ha convocato una riunione urgente della Giunta per una prima valutazione sulla grave situazione determinatasi in alcuni Comuni a seguito delle eccezionali mareggiate che in queste ore hanno interessato la costa tirrenica. È stata anche costituita una unità di crisi per seguire costantemente l’evolversi della situazione e per mettere in contatto i Comuni interessati con una commissione, guidata dall’assessore alle infrastrutture Roberto Musmanno e composta dai dirigenti dei Dipartimenti regionali, dal commissario di Calabria verde Aloisio Mariggiò  e dal dirigente della Protezione civile Carlo Tansi, che si è già recata sulle aree maggiormente colpite per una ricognizione dei danni e per assumere le iniziative necessarie anche con il coinvolgimento dell’Anas e di Rfi.

l’Esecutivo ha inoltre deciso la richiesta al Governo dello stato di calamità naturale per i danni causati dal maltempo su tutto il Tirreno.

 

Ex Legnochimica, Manna chiede il dissequestro dell’area. Domani tavolo tecnico con Tansi

RENDE (CS) – Il sindaco di Rende Marcello Manna questa mattina ha presentato istanza alla procura di Cosenza con la richiesta di dissequestro dell’ex area Legnochimica. Una richiesta motivata dalle urgenti attività tecniche che dovranno effettuarsi nelle prossime settimane. Attività che servono a preservare l’area da ulteriori incendi in attesa della bonifica. Ed è proprio per questo che domani mattina Carlo Tansi ,dirigente dipartimento protezione civile regionale, ha convocato un’altra conferenza di servizi più tecnica per decidere su come si deve intervenire sull’area in questione.

 

Gimigliano, cinquecento mila euro per evitare l’isolamento. Un tavolo tecnico in Regione

CATANZARO – P per scongiurare l’isolamento del comune di Gimigliano, dopo la chiusura della galleria Paramassi lungo la Strada provinciale 40, in seguito al riscontro di condizioni di pericolo determinate da deformazioni in continuo avanzamento. Le risorse necessarie per affrontare nell’immediatezza l’emergenza sono state individuate su input del presidente della Regione, Mario Oliverio, già nel corso della riunione di venerdì scorso, sollecitata dal presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, ma l’individuazione degli atti concreti per il finanziamento è arrivata ieri nell’incontro che si è tenuto nella sede del Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità alla Cittadella regionale. Al tavolo tecnico hanno preso parte: il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno; il dirigente del Dipartimento Infrastrutture, Domenico Pallaria; il dirigente dell’Unità Organizzativa Autonoma Protezione civile, Carlo Tansi; il sindaco di Gimigliano, Massimo Chiarella; il dirigente del settore Viabilità e Trasporti della Provincia di Catanzaro, Floriano Siniscalco; Giuseppe Lo Feudo, direttore delle Ferrovie della Calabria; Alessandro Marcelli, Ferrovie della Calabria, Carmelo Gallo, soggetto attuatore del commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico; Salvatore Siviglia, segretario dell’ex Autorità di bacino regionale; Domenico Anselmo Siviglia dell’U.O.A. Protezione civile. Inquadrata la situazione complessiva di grave dissesto idrogeologico che coinvolge l’intera area di Gimigliano, e gli evidenti fenomeni di dissesto franoso che hanno determinato la chiusura non solo della viabilità stradale ma anche della linea ferroviaria Catanzaro-Soveria Mannelli, è emersa la necessità di individuare le risorse necessarie prima di tutto per affrontare l’emergenza rappresentata dalla messa in sicurezza la galleria Paramassi lungo la Strada provinciale 40 che ha subito un evidente peggioramento delle condizioni statiche, tanto da rappresentare un pericolo per l’incolumità degli utenti e dei cittadini. Nelle more dell’attivazione delle procedure relative ai fondi destinati al risanamento del dissesto idrogeologico, quindi, dal tavolo tecnico è stata individuata la possibilità di aprire un procedimento amministrativo che consenta di avviare la realizzazione delle opere in somma urgenza, mediante economie disponibili presso il Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità della Regione. Lunedì 10 aprile alle 15.30 la Protezione civile effettuerà un sopralluogo su tutto il territorio di Gimigliano. Secondo il dirigente Tansi, infatti, sarebbe opportuno creare un tavolo aperto a tutti gli enti coinvolti a vario titolo, nell’ambito del quale, a partire dalle attività conoscitive già poste in essere sul territorio e dalle informazioni di tipo tecnico-progettuale già disponibili, si possa programmare nell’area di Gimigliano la realizzazione di opere secondo stralci funzionali inquadrati nell’ambito di un mater plan complessivo. Interventi che richiederanno considerevoli risorse finanziarie che potranno essere trovate nella programmazione dei fondi sul dissesto idrogeologico. Il presidente Bruno ed il sindaco di Gimigliano hanno espresso la loro soddisfazione per l’esito della riunione  ma soprattutto per l’attenzione che è stata posta alla complessa problematica del dissesto idrogeologico del territorio che necessità di una urgente attività di risanamento e messa in sicurezza.

I terremoti in Calabria, a Polistena un convegno con Carlo Tansi

POLISTENA (RC) – Importante successo per il convegno dal titolo “Il rischio sismico nel nostro territorio, convivere col terremoto? Si può”, organizzato dal Lions Club Polistena Brutium, presso il Salone delle Feste del comune di Polistena, che ha visto la presenza di numerosi sindaci dei paesi della Piana di Gioia Tauro, oltre che di tecnici comunali ed esperti del settore. Il convegno è stato arricchito dalla presenza del Governatore del Distretto Lions 108 YA, dottor Renato Rivieccio, e del Responsabile della Protezione Civile dottor Carlo Tansi, uno dei massimi esperti di terremoti in Italia. Dopo i saluti del Sindaco del comune di Polistena, dottor Michele Tripodi, il Governatore dei del Distretto Lions 108 YA, dottor Renato Rivieccio, ha evidenziato come il service del Club Polistena Brutium rientri tra le attività di “Cittadinanza attiva ed Umanitaria” che, grazie al principio di sussidiarietà orizzontale contenuto nell’art. 118 comma 4 della Costituzione, consente ai privati, e quindi anche ai club Lions, di svolgere attività legate alla funzione amministrativa. Dopo gli interventi istituzionali ha introdotto e coordinato i lavori il Presidente del Club di Polistena, Avv. Antonino Napoli, il quale ha evidenziato che «gli effetti dei terremoti non si producono solo in termini di vite umane ma anche di distruzione  del patrimonio storico ed artistico, di emigrazione, di spopolamento di territori, di trasformazione delle attività produttive e purtroppo persino in termini di speculazione e di corruzione, perché intorno ai terremoti non c’è solo compassione e solidarietà ma anche profitti,  interessi, guadagni, leciti e talora illeciti. Ha ricordato, a proposito delle trasformazioni sociali e storiche, che “dopo il terremoto del 1783 il re di Napoli Ferdinando IV di Borbone ha istituito la Cassa Sacra per la provincia della Calabria Ulteriore, o grecanica, che aveva lo scopo di amministrare i beni ecclesiastici espropriati, da investire nella ricostruzione e furono requisiti i terreni dei monasteri e dei luoghi pii della provincia». Il geologo Luigi Carbone, socio del Club di Polistena ed organizzatore del convegno, nella sua relazione si è soffermato sulle criticità presenti nel territorio, sulle faglie che attraversano i nostri centri abitati e sullo sconvolgimento del paesaggio prodotto da grandi frane e formazione di oltre 200 laghi in occasione del sisma 1783, esprimendo la necessità di una maggiore   consapevolezza dei rischi per l’adozione di strategie di prevenzione, di tutela e salvaguardia.  Carbone ha sollecitato “indagini a scala locale sulla presenza di materiali che causano amplificazioni dell’onda sismica, la liquefazione dei terreni o altre instabilità.  L’architetto Michele Ferrazzo, dirigente del settore tecnico del Comune di Polistena e socio del club, ha illustrato il piano di protezione civile comunale di Polistena e la localizzazione delle aree di emergenza.Il geologo Paolo Cappadona, responsabile del Rischio Sismico della Regione Calabria e grande esperto di terremoti, si è soffermato sulla normativa inerente i piani di emergenza, sullo stato dell’arte dei piani in Calabria e sull’importanza di tale strumento per una efficace organizzazione preventiva ed una corretta gestione in caso di calamità. Ha concluso i lavori il geologo Carlo Tansi, dirigente della Protezione Civile della Regione Calabria, che con un brillante intervento ha relazionato sulla riorganizzazione in atto del sistema di Protezione Civile Regionale e sulla necessità di una svolta culturale che ponga una maggiore attenzione alla prevenzione ai controlli sul territorio e alla messa in sicurezza. « La Calabria non è assolutamente pronta ad affrontare un terremoto – ha riferito Tansi – e la ragione è soprattutto culturale. I terremoti non uccidono, è l’ignoranza che uccide, sono le case costruite male che crollano che uccidono”. “I Calabresi – ha continuato Tansi – devono capire che se continuano a costruire case abusive – e in Calabria ce ne sono 145 mila – queste crolleranno al primo sisma. Molti ospedali, in caso di terremoto, rischiano il crollo. Per non parlare degli edifici scolastici, molti obsoleti e non in regola con le norme antisismiche E’ necessario che i comuni si diano un piano adeguato d’emergenza affinchè i cittadini, alla prima scossa, sappiano cosa fare e soprattutto dove andare».