Archivi tag: santa lucia

Piccoli fotografi crescono…”Un altro sguardo” sul quartiere di Santa Lucia

COSENZA – Santa Lucia: un altro sguardo. È il titolo della mostra fotografica dei bambini del quartiere Santa Lucia, uno dei più antichi, ma anche degradati del centro storico di Cosenza, che sarà inaugurata sabato 5 maggio, alle 17.30.

Con l’aiuto di un giovane fotografo napoletano, Ciro Battiloro, i ragazzi del rione, di età compresa tra i 7 e i 13 anni, hanno partecipato a sei uscite fotografiche raccontando, attraverso le immagini, con la loro spiazzante sincerità, la magia di questo posto e dei suoi abitanti e rivelandone la delicatezza e pulsante gioia di vivere.

Testi di Giuseppe Bornino

Le foto scattate dai bambini, accompagnate dai testi di Giuseppe Bornino, saranno esposte in una mostra all’aperto, in un percorso che si snoderà da via Santa Lucia lungo le scale e i vicoli del quartiere. La mostra è il risultato di un laboratorio fotografico nato dalla collaborazione tra l’associazione di volontariato Santa Lucia, il fotografo Battiloro e l’artista Christian Cosentino. Il tutto è stato reso possibile grazie al contributo della Caritas regionale, nell’ambito del progetto “Costruire speranza” che ha l’obiettivo di promuovere l’educazione alla legalità.

Piccoli fotografi crescono

La finalità del laboratorio è stata quella di stimolare nei bambini, attraverso l’utilizzo del mezzo fotografico, la curiosità, la creatività e il senso critico fornendo loro uno strumento nuovo per comunicare e per raccontare il quartiere stesso e chi ci vive. La fotografia è stata per i bambini un’opportunità per creare relazioni diverse, uno strumento di confronto e di valorizzazione delle proprie capacità, un modo per diventare più coscienti di fragilità e risorse del loro territorio.La mostra può essere visitata sabato 5 maggio dalle 17.30  fino alle 20 e domenica 6 maggio dalle 11 alle 20. Sono previsti anche spettacoli di artisti di strada e intrattenimento musicale. L’associazione Santa Lucia svolge attività di animazione sociale con bambini e ragazzi del quartiere  attraverso laboratori, doposcuola e sostegno allo studio, con lo scopo di favorire l’integrazione e l’inclusione sociale in una zona problematica della città.

Incendio a Cosenza, sistemate in hotel le famiglie sfollate dalla palazzina andata a fuoco

COSENZA – Sono stati sistemate in albergo le famiglie sfollate dalla palazzina di tre piani del quartiere Santa Lucia, resa inagibile da un incendio. Nel complesso si tratta di 14 persone in tutto: un nucleo familiare di 8 persone, uno di 3, un altro di 2 e una signora che vive da sola. Il sindaco Mario Occhiuto – riferisce una nota di Palazzo dei Bruzi, si trovava fuori Cosenza ma ha seguito a distanza, in costante collegamento telefonico, le operazioni condotte dalla polizia municipale effettuate sul posto con i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. La delegata al welfare del primo cittadino, la consigliera Alessandra De Rosa, si è recata sul luogo dell’incendio dove è stata raggiunta dal comandante della polizia municipale, Giovanni De Rose, informando in tempo reale sia il sindaco Occhiuto che il vice sindaco Jole Santelli dell’evolversi della situazione che, una volta messe in sicurezze le persone coinvolte, ha riguardato la sistemazione degli sfollati. La consigliera De Rosa è rimasta insieme ai residenti della palazzina fino al momento in cui ha comunicato loro che l’Amministrazione, tramite la dirigente del settore servizi sociali, Giuliana Misasi, ne ha predisposto il temporaneo alloggio presso un hotel cittadino.

Santa Lucia nella tradizioni di Cassano

Il 13 dicembre è il giorno in cui si festeggia S.Lucia.

A Cassano allo Ionio tradizione vuole che si mangi il grano bollito condito con il mosto cotto, con il miele oppure semplicemente con lo zucchero.

Sulla vigilia di Santa Lucia vive una storia fantastica del grano cotto cosiddetto di Santa Lucia, legato alla “pignata” (recipiente in terracotta in cui veniva posto il grano per essere cotto) piena di grano lasciata cuocere lentamente nel camino dove, il mattino seguente si osservava una piccola impronta di piede lasciata sul grano cotto. I racconti delle mamme e delle nonne volevano ricondurre quell’impronta alla Santa che scendeva dal camino per fare visita alla famiglia, in senso di protezione. Oggi il piatto povero è diventato simbolo delle feste.

La leggenda vuole che nel corso di una tremenda carestia che stava decimando la popolazione nel giorno di Santa Lucia, 13 dicembre, di un non lontano luogo e non precisato anno, si vide arrivare nel porto una nave piena di grano che fu distribuito alla gente. Era tanta la fame che tormentava la città che il popolo non perse tempo a macinare il grano per preparare il pane, ma bolliva e mangiava il grano con una fame spaventosa e nel momento in cui esso diventava bello cotto i cucinieri al grido di “grano-grano” è cotto, richiamavano le persone vicino ai grandi pentoloni da cui il grano veniva distribuito.

In seguito si iniziò a condire il grano con il miele, poi con il vino cotto, con l’aggiunta della ricotta, i canditi e il cioccolato, diventando sempre di più un piatto prelibato e buono da gustare. Così, tanto per non perdere la tradizione, il piatto si contamina con i nuovi prodotti e accostamenti, si evolve, si addolcisce mescolando il grano cotto alla crema di ricotta.

A Cassano il 13 dicembre, giorno di S. Lucia, è legato ad un’altra tradizione, la conta dei dodici giorni che anticipano il Natale. La cultura tradizionale del popolo attribuisce ad ognuno dei dodici giorni il nome dei mesi dell’anno.

Si avrà,così:

13, dicembre jinnéare (gennaio)

14, filivéare (febbraio)

15, marzo (marzo)

16, aprili (aprile)

17, méaj (maggio)

18, giugno (giugno)

19, giugniettu (luglio)

20, egustu (agosto)

21, settembre (settembre)

22, uttrùovu (ottobre)

23, santo muartinu (novembre)

24, natale (dicembre).

Se si annoteranno le condizioni climatiche di quel giorno, queste coincideranno, secondo la tradizione, al clima relativo al mese corrispondente.

 

Ricetta e ingredienti e preparazione del grano cotto:

500 g di grano

acqua

mosto cotto

Pulire per bene il grano e tenerlo a bagno per un giorno intero.

Il giorno successivo lavarlo per bene sotto l’acqua corrente e porlo in un’ampia pentola dai bordi alti.

Far cuocere fino a quando risulterà tenero. Dividere in coppette e condire con qualche cucchiaino di mosto cotto o a seconda del gusto, con il miele, zucchero o altro.

 

Anna Maria Schifino

Cosenza, entra nella seconda fase il Contratto di Santa Lucia.

COSENZA – La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Mario Occhiuto, ha approvato questa mattina il Progetto esecutivo relativo alla seconda fase del contratto di quartiere Centro storico Santa Lucia.

unnamed-1

E’ stato dunque disposto l’annullamento della gara e la rivisitazione del progetto esecutivo al fine di predisporre una nuova gara. Dopo 10 anni dalla stesura del primo progetto, l’Esecutivo Occhiuto si adopera quindi per la realizzazione di un nuovo progetto che deve essere adeguato al cambiamento del quadro normativo sopravvenuto in questi anni. Il principale cambiamento di fondamentale importanza, riguarda le norme tecniche per le costruzioni in zona sismica, che sono entrate in vigore nel 2008, insieme alla nuova riclassificazione sismica del territorio italiano. Ma in questo periodo è stato aggiornato anche il Codice per i Beni Culturali ed il paesaggio, il testo unico per l’edilizia, il codice degli appalti, le norme in materia di impianti e classificazione energetica degli edifici, le norme in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, ecc. In un quadro normativo tecnico così profondamente mutato, questo progetto di adeguamento vuole rispettare lo spirito originario del progetto del 2005, attraverso la conferma delle destinazioni d’uso previste e, compatibilmente con le normative attuali, delle relative superfici ad esse riservate. Alcuni ambienti che erano idonei a ospitare determinate funzioni, alla luce del nuovo quadro normativo non lo sono più. Per questo motivo, alcune rimodulazioni funzionali non sostanziali sono necessarie al fine del rispetto delle destinazioni d’uso già previste, compatibilmente con il nuovo intervento strutturale previsto. Il principale obiettivo che l’Amministrazione comunale si è posta in questo progetto di adeguamento è stato il rispetto dei nuclei costruttivi originari dei fabbricati, secondo quanto già previsto nel progetto del 2005. In questo modo la tipologia di intervento di consolidamento strutturale e la sequenza degli interventi sono finalizzati al rispetto degli edifici antichi: rispettando e valorizzando il comportamento statico originario degli edifici, le opere di consolidamento strutturale diventano meno invasive. A tal riguardo, i lavori riguarderanno in particolare tre edifici da ristrutturare, di cui uno ottocentesco di particolare pregio storico e un altro ancora che si caratterizza per le sue vaste dimensioni. Entrando nel merito di questi tre edifici oggetto dell’intervento, la maggiore criticità riguarda le strutture portanti che hanno subito una grande quantità di crolli, in particolare solai e tetti in legno, in gran parte determinati da un totale stato di abbandono. Anche dopo il progetto del 2005 si sono verificati crolli, ed oggi la situazione generale delle strutture si presenta ulteriormente peggiorata.

Le criticità riscontrate allo stato attuale nella gran parte del centro storico di Cosenza, e dunque anche nel quartiere di Santa Lucia così come in quello adiacente di San Francesco d’Assisi, riguardano lo stato di degrado che interessa praticamente tutti gli aspetti propri di un contesto urbano, ed in particolare: la qualità urbanistica (accessibilità, vivibilità, salubrità, dotazioni funzionali); la qualità edilizia; la sicurezza strutturale; il livello di protezione civile; la sicurezza sociale; la capacità di sviluppo (legata alle condizioni effettive per lo svolgimento di attività artigianali, turistico-ricettive, commerciali, culturali, ecc.). Il sindaco Mario Occhiuto a tal proposito ha presieduto un vertice nei giorni scorsi con tecnici e Polizia municipale per fronteggiare le problematiche della parte antica di Cosenza a 360 gradi.

Con questa nuova fase che trova nuovo impulso operativo, appunto, con l’Esecutivo Occhiuto, si mira a salvaguardare nel contempo il patrimonio immateriale non solo da conservare ma, se possibile, da moltiplicare. Con una sempre maggiore acquisizione di una maggiore coscienza civica, sensibile al decoro e al rispetto dei luoghi.

Occhiuto ringrazia per l’iniziativa a Santa Lucia

Santa Lucia (Cs).“Ringrazio gli organizzatori dello spettacolo che ieri sera a Santa Lucia, nel cuore del centro storico, hanno reso possibile con questa iniziativa un concreto avvio di attività che spero possa continuare nella medesima chiave fortemente identitaria. A rafforzamento, in special modo, della coesione sociale”. Il sindaco Mario Occhiuto tiene così a manifestare la propria gratitudine a tutti quei cittadini che hanno partecipato, numerosi, alla manifestazione di teatro amatoriale in vernacolo cosentino realizzata proprio all’aperto con la finalità di riscoprire i vicoli del quartiere di Santa Lucia. Ben vengano dunque tutti quegli eventi che, di pari passo con l’azione  amministrativa, possano rappresentare un esempio concreto di cittadinanza attiva anche sul piano della vivacità sociale.

In questa circostanza è utile ricordare gli interventi previsti dal Comune in questo quartiere grazie al recupero di un finanziamento non utilizzato dal 1998, di circa 5 milioni di euro, e che riguarderanno la totalità degli aspetti tipici di un contesto urbano tanto particolare, quali, ad esempio: – La qualità urbanistica (accessibilità, vivibilità, salubrità, dotazioni funzionali)

– La qualità edilizia

– La sicurezza strutturale

– Il livello di protezione civile

– La sicurezza sociale

– La capacità di sviluppo (legata alle condizioni effettive per lo svolgimento di attività artigianali, turistico-recettive, commerciali, culturali, ecc.).

E’ prevista anche una strada di accesso (che poi anche una via di fuga) il cui tracciato, come l’Amministrazione comunale ha già avuto modo di annunciare di recente, è stato individuato intercettando alcuni ruderi ed edifici pericolanti, privi di valore storico-artistico e che metterebbero seriamente a rischio la pubblica incolumità in caso di terremoto. Il progetto, prevede inoltre la ristrutturazione e la messa in sicurezza di alcuni edifici (che potranno ospitare anche chi dovrà abbandonare manufatti pericolanti e igienicamente inaccettabili) e, soprattutto, grazie alla nuova via d’accesso, renderà conveniente ai privati tutti quegli interventi di ristrutturazione che oggi, in mancanza di una via di accesso sia pure per piccoli mezzi, risultano improponibili. Ciò vale anche per la demolizione dei ruderi pericolanti, senza contare il risparmio di risorse finanziarie nel realizzare le nuove opere pubbliche non più a spalla d’uomo ma con mezzi adeguati. Il primo lotto dei lavori verrà appaltato nel mese di settembre poiché il progetto è già in fase molto avanzata.