riflessione del Commissario Wanda Ferro sulla scelta di Rhodio di lasciare la politica attiva

Il Commissario Wanda Ferro

CATANZARO – Le prossime elezioni di domenica non vedranno più, da protagonista, Guido Rhodio, perché, dopo cinquant’anni di attiva vita politica, ha deciso, autonomamente, di uscire di scena.
Mi piace spendere qualche parola per quest’uomo con cui, per ovvi motivi, non ho mai condiviso, nello stesso schieramento, alcuna battaglia elettorale.
Il primo motivo scaturisce dalla differenza generazionale ed il secondo dal fatto che, anche quando ho cominciato la mia attività di partito, eravamo su sponde diverse.
Proprio per questo mi sento più libera di poterne parlare senza condizionamento di alcun genere.
Quando, giovanissima ho cominciato la mia militanza nella destra, ho sentito per la prima volta parlare di quest’uomo fortemente impegnato, da sempre, nelle fila dell’allora democrazia cristiana, come un autentico interprete dei valori sociali dellaChiesa trasferiti nella testimonianza quotidiana politica.
Con il passare del tempo ho avuto modo di seguirlo, per i ruoli che andavo a ricoprire, attraverso le cronache, nella sua lunga attività anche all’interno delle Istituzioni. E’ uno di quegli uomini politici, come si suole dire, che appartiene ad una classe forte. E’ uno di quelli che prima di sedere al posto di Presidente della Giunta regionale, ha percorso tutte le tappe formative. Da consigliere comunale del suo paese, Squillace, dove sta concludendo la sua attività di sindaco, è passato a presidente di una delle prime unità sanitarie locali, quella di Chiaravalle. Ha ricoperto con grande capacità dal 1975 al1985 il difficile ruolo di vicepresidente ed assessore ai lavori pubblici e del bilancio della Provincia di Catanzaro, di cui oggi mi onoro di essere il Commissario. E’ stato consigliere nazionale dell’Anci. Transitato, quindi, alla Regione, ha ricoperto, nella quarta legislatura, la carica di vicepresidente della Giunta e di assessore ai lavori pubblici ed enti locali. Nella quintalegislatura, viene riconfermato nella carica di vicepresidente con delega all’agricoltura. Nel 1992, nel pieno della stagione di “mani pulite”, viene eletto Presidente della Regione. In questa veste è andato a ricoprire anche il ruolo della Conferenza dei Presidenti della regioni. Anche in quella sede, Guido Rhodio, ha registrato significativi apprezzamenti per i contributi di carattere politico ed amministrativo che riusciva a dare.
E’ stato membro del Comitato delle Regioni e dei Comuni d’Europa a Bruxelles. E sempre a livello europeo è stato più volte componente di diverse commissioni del Consiglio dei Comuni d’Europa che gli hanno consentito di portare la sua lunga esperienza anche nei Paesi dell’est.
E’ stato ed è, mi piace parlarne al presente, un politico di “razza”, come ve ne sono oramai pochi. Lo dimostra la sua storia.
Ha iniziato nel suo piccolo paese a muovere i primi passi in politica, forte degli insegnamenti del padre “Don Peppino”, il cui ricordo è ancora vivo tra gli squillacesi, è cresciuto nelle fila dell’azione cattolica ed ha voluto concludere la sua “carriera” sempre nella sua amata Squillace.
In questi dieci anni, in cui ha fatto il sindaco, ho apprezzato la sua capacità propositiva, il suo impegnointenso per il territorio, la sua capacità di essere punto di riferimento e di raccordo per il sindaci del comprensorio.
I nostri incontri non sono mai sconfinati in dissapori o malintesi, pur continuando a stare, io, da una parte politica, e lui da un’altra. Mi sono sempre confrontata con piacere con Rhodio perché vedevo con quanta esperienza e saggezza mi parlava dei problemi e con quanta passione per la sua città li sosteneva.
Sono davvero contenta di aver conosciuto, più da vicino, un uomo politico di grande competenza e signorilità come Guido Rhodio.
Capisco, però, che l’esigenza di cedere il passo ai giovani e quella di trascorrere qualche ora in più, dal prossimo ventisei maggio, assieme alla sua famiglia, lo hanno spinto a farequesta scelta. Mi auguro, di cuore, che egli possa continuare a dare sempre il suo intelligente contributo, seppure in ruoli diversi, per il nostro territorio.

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