Proteste e proposte per l’utilizzo dell’ospedale di Gerace

Sit -in di protesta davanti l'ospedale di Gerace

GERACE (RC) – Riprende più decisa che mai, e con nuove strategie, la battaglia della Città di Gerace per l’utilizzo dell’imponente struttura costruita in località “Largo Piana” per ospitare il già esistente Ospedale geriatrico, per lungodegenti e riabilitazione mai entrata in funzione.

Malgrado la giornata festiva, ieri, domenica 20 ottobre, si è svolta nella sala conferenze del Museo Civico, la preannunciata assemblea indetta dall’Amministrazione Comunale geracese per riproporre l’ormai annoso problema più volte sollecitato alle istituzioni regionali competenti, anche dalle passate amministrazioni, ma mai risolto.

Un immobile all’avanguardia, con una capienza di 120 posti letto, già arredato con le tecnologie necessarie per i servizi di cucina e di lavanderia, con impianti elettrici e fotovoltaici, ascensori ed altro, abbandonati letteralmente al loro destino, tra l’incuria e la mancata manutenzione che hanno provocato un gravissimo deterioramento dell’intero complesso. Circa nove miliardi di vecchie lire il costo! Un vero scandalo del quale, in passato, si sono occupate testate giornalistiche televisive e della carta stampata sia nazionali che regionali e locali, nonché un’interrogazione parlamentare ed anche la Corte dei Conti.

All’incontro hanno partecipato il sindaco Varacalli, una rappresentanza della Giunta e dell’Amministrazione da lui presieduta, una delegazione di cittadini ed i rappresentanti di varie associazioni del territorio che da tempo condividono la battaglia per l’utilizzo dell’immobile.

Il sindaco ha porto il saluto dell’on. Giuseppe B. Fimognari, già sindaco di Gerace, fondatore dell’Ospedale cittadino che per un ventennio fu ospitato presso “Palazzo Sant’Anna”. Il primo cittadino ha quindi tracciato un excursus delle procedure fin qui seguite per sensibilizzare l’ASP 5 di Reggio Calabria – e per essa la Regione – ad adottare una decisione circa l’utilizzo della struttura. Procedure che si trascinano ormai da anni e che muoiono nella totale indifferenza di quanti hanno il dovere ed il potere di dare risposte ai contribuenti. Varacalli ha poi palesato la personale intenzione di dare il via ad una pacifica occupazione della sala del Consiglio Comunale geracese, nonché ad un sit-in di protesta davanti ai cancelli d’ingresso della struttura ospedaliera di “Largo Piana”.

Un argomento spinoso, quello della struttura inutilizzata a Gerace, che va ad aggravare la già precaria situazione dell’assistenza sanitaria nella Locride sulla quale, fatte salve alcune eccezioni, si è soffermato il presidente del Comitato dei sindaci della Locride, Giuseppe Strangio, il quale ha assicurato che l’importante organismo da lui rappresentato sarà presente nelle iniziative che si andranno ad adottare per porre fine all’incredibile vertenza.

Nutrito il dibattito pubblico durante il quale sono state formulate varie proposte per rendere ancora più incisiva ed efficace la protesta. Sono intervenuti Edmondo Crupi e Decio Tortora (“Corsecom” coordinamento tra associazioni della Locride); Mario Diano (“Jonica Holidays” consorzio albergatori); Emanuela Ientile (Club Unesco Gerace); Maria Grazia Messineo (Centro Studi “Lazzati”); Anselmo Scaramuzzino (Circolo “Giovane Italia”); Francesco Megalizzi, Ferdinando Scaglione, Giorgio Orlando e Domenico Femia. Dai vari interventi sono giunti utili suggerimenti ed indicazioni per nuove strategia di lotta che, pur nel rispetto delle procedure giuridico-burocratiche, questa volta partono dall’innegabile constatazione che la “misura è veramente colma” e nessuno può più accettare la spudorata indifferenza con cui il problema viene affrontato; anzi, non viene proprio affrontato.

Tra le proposte figurano quella di una nuova denuncia alla Magistratura contabile per l’ulteriore danno erariale che il mancato utilizzo della struttura sta causando. Ed ancora: sit in di protesta, occupazione dell’immobile, restituzione dei certificati elettorali al Prefetto di Reggio Calabria, requisizione della struttura per motivi di sicurezza, etc.. Durante l’assemblea di ieri è stato ricordato come non siano state prese nessuna considerazione dall’ASP le proposte di utilizzo finora fatte (ultima in ordine di tempo quella del Policlinico di Monza); nessuna risposta è stata data rispetto alla restituzione della proprietà dell’immobile o, almeno, la concessione in comodato d’uso gratuito. La struttura stessa potrebbe essere riconvertita per essere destinata ad altre attività: turistico-alberghiere, universitarie, scientifiche, artistiche, giovanili, etc..

A conclusione della giornata, una folta delegazione d’intervenuti si è recata al palazzo municipale dove ha pacificamente occupato per alcuni minuti la Sala Consiliare. Subito dopo si è trasferita in “Largo Piana” per un breve sit-in davanti ai cancelli dell’Ospedale. Oggi e domani, dalle ore 10 alle ore 12, davanti ai cancelli della struttura di “Largo Piana” sarà possibile dare la propria adesione a un successivo sit-in da effettuare presso il Consiglio Regionale della Calabria. Da mercoledì le adesioni saranno raccolte presso la Sala Consiliare geracese di Palazzo Grimaldi-Serra.

 

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