Tutti gli articoli di Alfonso Fucile

Ricatto “hard”, denunciati due calabresi

RIMINI – Una 32enne di Reggio Calabria e un 37enne della provincia di Cosenza dovranno rispondere del reato di estorsione per aver raggirato on-line un 35enne riminese.
Attraverso un social network, con un falso profilo di una inesistente ragazza avvenente, lo avevano convinto a spogliarsi davanti alla webcam e poi ricattato. Dopo due pagamenti l’uomo si è rivolto alla postale, che ha seguito il flusso di denaro e denunciato i due.

Graziano: “Ridotti i fondi al Sud, Renzi istituisca il Ministero del Mezzogiorno”

COSENZA – “Dal Governo centrale e dall’Unione Europea arriva un’altra mazzata sullo sviluppo del Meridione e, in particolare della Calabria. I fondi comunitari e i rispettivi cofinanziamenti statali destinati al Sud, infatti, saranno ridotti del 50percento. Un atto gravissimo al quale nessuno, purtroppo, finora ha opposto resistenza. Il processo di sviluppo economico e infrastrutturale, che dovrebbe permettere alla nostra regione di raggiungere l’obiettivo convergenza, rischia, di fatto, di subire un pauroso stop. Ecco perché, mentre con la sospensione del decreto Imu sui terreni agricoli portiamo a casa una battaglia che ho combattuto con coraggio e in prima persona, oggi chiedo al Presidente Oliverio di avviare un’azione comune, che vada al di là dei colori politici, per salvare la nostra terra dall’incertezza del futuro. Insieme, battiamoci perché il flusso dei canali di finanziamento non sia ridotto drasticamente e affinché, partendo proprio dall’obbligatorio raggiungimento di questo risultato, venga istituito il Ministero del Mezzogiorno “.

È quanto dichiara il Consigliere regionale della Casa della Libertà, Giuseppe Graziano, lanciando l’allarme contro l’ennesimo provvedimento antimeridionalista varato dal Governo Renzi che ha abbattuto il cofinanziamento nazionale ai fondi strutturali europei destinati a Calabria, Campania e Sicilia, per la Programmazione 2014-2020, per un importo pari a 7,4 Miliardi di euro.

“È un atto di violenza bello e buono – dichiara il componente dell’Ufficio di Presidenza – che mira a sopprimere ogni possibilità di sviluppo della nostra Regione. Con questo taglio drastico dei fondi, la Calabria rischia di non mettersi al pari dell’Europa, con le scongiurabili conseguenze che una situazione del genere potrà comportare. Ovviamente, anche in questo caso, non siamo immuni da colpe per l’incapacità dimostrata, non più in là del recente passato, nel non aver saputo sfruttare a pieno la grande risorsa dei fondi 2007-2013, ritornati per quasi il 50 percento nelle casse dell’Europa. Ma il problema concreto attuale, al quale purtroppo ancora nessuno ha sollevato alcuna obiezione, è il meccanismo perverso, silente, attivato dal Governo Renzi (probabilmente il più antimeridionalista dell’Italia Repubblicana) per affossare definitivamente l’economia e la crescita del Sud. Al taglio dei cofinanziamenti europei, in realtà, si “aggiungono” anche quelli per l’Istruzione e l’Università. Per i prossimi anni, infatti, grazie agli effetti di quel federalismo fiscale rivisitato dalla Riforma Delrio, è prevista una riduzione di oltre 100 Milioni di euro per le università del Meridione, solo perché il loro fatturato è inferiore a quello degli atenei del centro-nord”.

“Da qui l’appello al Presidente Oliverio e all’intera maggioranza di Centro sinistra affinché, sulla questione del taglio dei finanziamenti al Sud e alla Calabria, si alzi una cortina difensiva e si imponga al Governo di rivedere i suoi piani scellerati che mettono a repentaglio lo sviluppo dei nostri territori. La Questione meridionale continua ad essere un problema reale che si riverbera anche in queste situazioni paradossali. Se essa non sarà risolta, sarà difficile venir fuori dall’ormai costante crisi economica. Ed è questo che dovrebbero capire le Istituzioni centrali, alle quali, pertanto, chiediamo che istituiscano l’apposito Ministero del Mezzogiorno che si occupi di individuare le criticità delle regioni del Sud, sostenendole con misure mirate. È necessario un fronte comune che travalichi i colori e le appartenenze politiche. Iniziamo a dare un segnale forte e positivo – conclude il Consigliere regionale della CdL – a tutti i calabresi, che ormai da troppo tempo attendono il cambiamento”.

Tragedia Bevacqua, il cordoglio del Sindaco di Rossano

ROSSANO (CS) – “Nell’esprimere il profondo e sincero cordoglio mio e dell’Amministrazione comunale alla famiglia Bevacqua per la tragica morte del Prof. Massimo, penso di interpretare il sentimento di profondo dolore dell’intera cittadinanza rossanese. Siamo scossi per la notizia che nel pomeriggio di ieri è giunta nella nostra comunità, per il dramma di cui è stato vittima il nostro concittadino nel mentre dimorava nella sua residenza di Tunisi. Un professionista ed un uomo esemplare, legato fortemente alla sua terra e alla sua famiglia. Questo era Massimo Bevacqua il cui ricordo rimarrà saldamente impresso nella memoria della nostra Città. Confidiamo nel lavoro sinergico delle Forze dell’Ordine italiane e tunisine e delle autorità governative affinché facciano piena luce sull’accaduto. Il mio pensiero e quello dell’Esecutivo cittadino in questo momento è rivolto anche ai tanti rossanesi impegnati all’estero per lavoro”.

 È questo il messaggio del sindaco Giuseppe Antoniotti nell’apprendere la notizia della scomparsa del Prof. Massimo Bevacqua, morto in circostanze drammatiche, ancora al vaglio degli inquirenti, lo scorso mercoledì 4 febbraio 2015.

Il docente rossanese, 42enne, ricordiamo, è stato trovato morto nella sua abitazione a Sidi Bou Said, città della Tunisia a circa 20 chilometri da Tunisi. Bevacqua era professore di lingua italiana all’Università di Cartagine e all’Istituto italiano di cultura di Tunisi era un noto arabista, e insegnava a contratto anche in Italia presso le Università di Roma e Urbino.

Sipario d’Argento IV Edizione: domani si chiude il concorso

ROSSANO (CS) – Domani, Venerdì 6 Febbraio 2015, il penultimo appuntamento della kermesse, che chiude di fatto il concorso. Un successo straordinario e una qualità elevatissima anche quest’anno, grazie al contributo delle prestigiose compagnie, provenienti da tutta la Penisola, che hanno partecipato all’evento. Il 9 Maggio, poi, si chiuderà in bellezza, con la prima assoluta de “L’Onorevole Pietro La Monta”, la nuova commedia di “Otto&Nove Granteatro”, compagnia che ha promosso l’evento.

 

L’appuntamento è al Teatro Paolella alle ore 21.00, con la compagnia teatrale “Hercules” di Catanzaro, che porterà in scena “Abbasta ma è masculu”, brillante commedia in due atti scritta e diretta da Piero Procopio.

 

“Abbasta ma è masculu” è una brillante commedia in due atti in cui protagonista è una famiglia in trepida attesa della nascita di un nipotino, che per il nonno deve necessariamente essere maschio. Ecco, dunque, che il pubblico osserva la serie di dinamiche che s’innescano intorno ai membri della famiglia costretti a fronteggiare situazioni, problemi della vita quotidiana e che evidenziano il valore antico della famiglia e dell’universo di tradizioni caratterizzanti il Mezzogiorno d’Italia. Un’opera esilarante, divertente ma che presenta spunti di riflessione e un finale a sorpresa.

 

La premiazione si svolgerà il 9 Maggio, nel contesto della serata di chiusura della Kermesse. Per consultare il punteggio assegnato dal pubblico alle varie compagnie che hanno partecipato alla IV Edizione di Sipario d’Argento, al quale dovrà essere sommata la votazione della giuria di qualità, visitare il sito www.ottoenovegranteatro.it.

L’UGL Tlc chiede l’istituzione di un osservatorio dei call center

COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa da parte dell’UGL Tlc:Come Segreteria Regionale U.G.L. Telecomunicazioni, nei giorni scorsi abbiamo inteso inviare al Presidente della Giunta Regionale Calabrese On. Mario Oliverio ed all’assessore al lavoro On. Carlo Guccione una richiesta di incontro per poter discutere dell’istituzione di un Osservatorio Regionale sui Call Center.

L’iniziativa in questione è una storica battaglia dell’U.G.L Telecomunicazioni Calabria, che ormai da diversi anni segue le dinamiche del mercato delle telecomunicazioni nelle nostra regione, settore, quello dei Call Center, che impegna migliaia di lavoratori calabresi e le loro famiglie.

Purtroppo la figura dell’operatore di Call Center nell’immaginario collettivo viene dipinta non sempre in modo coerente alle capacità professionali che occorrono per lo svolgimento di questa importante professione.

Come Coordinamento Regionale Call Center U.G.L Telecomunicazione, riteniamo non sia più possibile demandare nel tempo l’istituzione di un Osservatorio, che diventi punto di sinergia tra Istituzioni, parti sociali ed aziende operanti nel settore.

Le ultime vicende che hanno riguardato l’azienda Infoncontact, con  sede a Lamezia Terme e Rende, hanno evidenziato alcune criticità e sviste, anche madornali, che oggi mettono a rischio il futuro di tanti lavoratori e delle loro famiglie. Già nel recente passato il caso Phonemedia di Catanzaro è salito alla ribalta della cronaca nazionale portando alla luce le mille contraddizioni causate da una scarsa volontà, in ambito nazionale, di regolamentare il settore dei Call Center.

Fenomeni come Delocalizzazioni, gare d’appalto dal forte ribasso, sempre contrastati ed oggetto di mirate iniziative di carattere nazionale da parte di U.G.L Telecomunicazioni e l’elargizione di fondi senza un controllo o monitoraggio dello stato di salute delle aziende beneficiarie, contribuiscono a rendere ancor più critica  e complessa la situazione.

In un quadro regionale apocalittico, i recenti dati sulla disoccupazione, in particolar modo quella giovanile, parlano chiaro, pensiamo  sia urgente, in ambito Regionale, attivare un tavolo di confronto atto a porre la tematica dei Call Center come strategica per l’economia del nostro territorio già sull’orlo di un collasso viste  le congiunture economiche di una crisi che, contrariamente a quanto si dice, è ancora lontana dall’ allentare la morsa su imprese e famiglie.

 

In relazione a tutto ciò auspichiamo che il Presidente Oliverio e l’assessore Guccione, accolgano la nostra richiesta di incontro ascoltando le istanze di chi rappresenta una fetta importante di lavoratori calabresi, giovani e non.

Sarebbe bello se riuscissimo, rispetto a tale tematica, a far partire, unici in Italia, un laboratorio che possa divenire un esempio per l’intero settore delle Telecomunicazioni nazionale.

Ci auguriamo che, la ferma volontà di puntare sull’interesse dei calabresi dimostrata finora dal Presidente Oliverio, possa dimostrarsi con l’impegno da prendere con la nostra organizzazione per il bene di migliaia di lavoratori calabresi del settore telecomunicazioni”.

Concorsi Agenzie Fiscali, Molinari: “L’assegnamento degli incarichi dirigenziali risulta scoperto o sospetto”

ROMA – “Le problematiche inerenti l’obiettivo dell’equità e dell’efficacia del sistema fiscale nei confronti di cittadini ed imprese non possono non trovare il loro naturale fondamento nel soddisfacimento dai requisiti di “buon andamento ed imparzialità” dell’amministrazione, imposti dalla Costituzione”. Questo l’inizio del comunicato diffuso dal Senatore Francesco Molinari. Prosegue: “La Pubblica Amministrazione non può prescindere, nel raggiungimento di tali obiettivi, dalla formazione del personale in una situazione che ne debba tutelare il decoro, sempre al fine di porsi nel miglior modo possibile nei confronti dei cittadini.

Ecco perché è fondamentale avere una dirigenza pubblica preparata, autorevole ed indipendente dalla politica e dai vertici amministrativi, perfettamente in linea con gli articoli 97 e 98 della Costituzione.

E invece, attualmente, la situazione che si è creata nelle Agenzie fiscali, dal 2001 ad oggi, ha visto, secondo la denuncia di DIRPUBBLICA-Federazione del Pubblico Impiego, un immiserirsi sempre maggiore dell’accesso alle qualifiche più elevate, iniziato dal “conferire incarichi dirigenziali a Personale privo di tale qualifica eludendo qualsiasi principio di pari opportunità e di trasparenza amministrativa” per terminare con il tentativo “di sanare la situazione bandendo concorsi su misura per candidati che si erano precostituiti i titoli necessari a vincerli”.

Una situazione, invero, assai poco commendevole che ha visto la magistratura amministrativa intervenire su concorsi “addomesticati” in modo talmente deciso da lasciar stupiti che non si sia assistito ad una conseguente serie di ripercussioni nei confronti dei responsabili di tali brutti episodi.

E’ un fatto che, dei diversi concorsi per dirigenti banditi nell’Agenzia delle Entrate e nell’Agenzia delle Dogane, da quando esse sono state fondate, su un totale di 1.257 posti dirigenziali messi a concorso, solamente 21 sono stati effettivamente ricoperti e, degli 8 banditi, solo un concorso è stato definito, 4 sono stati annullati e 3 sono stati sospesi in attesa del giudizio di merito.

In questo scenario preoccupante si sta materializzando un contenzioso insidioso ad opera di contribuenti che, approfittando della dubbia legittimità degli atti firmati da funzionari non dirigenti, sostengono la nullità degli atti ricevuti dagli uffici del fisco.

Tacendo delle conseguenze sul personale in essere (che non può partecipare a concorsi dirigenziali banditi a norma di legge, continuando a dover svolgere una funzione precaria senza copertura previdenziale) e su quelle migliaia di giovani laureati che coltivavano aspirazioni nel diventarlo e che hanno visto perdere mesi di preparazione, oltre al denaro per l’acquisto di materiale didattico e/o alla partecipazione a corsi e tirocini vari.

Con atto n. 3-01594, ho presentato – insieme ai senatori Bertorotta, Bignami, Buccarella, Castaldi, Gaetti, Pepe e Simeoni – un’interrogazione in Commissione al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione per sapere quali urgenti misure intenda prendere su una situazione passibile di incidere sul delicato momento dell’attuazione del prelievo fiscale.

Non si può perdere più tempo per ripristinare la legalità e il corretto funzionamento delle Amministrazioni in questione.”

Frana Petilia Policastro, al via monitoraggio e opere

PETILIA POLICASTRO (KR) – “E’ stato individuato con chiarezza il percorso per la mitigazione del rischio frana nel Comune di Petilia Policastro (KR), attivando un sistema di monitoraggio e avviando le prime opere per la messa in sicurezza del versante franoso iniziando dalla regimazione delle acque dell’area interessata dall’ instabilita’”. Queste, secondo quanto riporatato in una nota, le decisioni prese in una riunione svoltasi a Roma, presso la struttura di missione #Italiasicura, coordinata da Erasmo D’Angelis con il Direttore, Mauro Grassi, il Sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi, i deputati Nicodemo Oliverio ed Ernesto Magorno, Pino Iritano della Regione Calabria, oltre ai tecnici della protezione civile e della Struttura di missione. “La prima decisione – si legge nel comunicato – e’ stata quella di attivare un sistema di monitoraggio del versante a rischio crollo con strumentazioni tecnologicamente adeguate alla necessita’ di verificare gli spostamenti, anche minimi, del versante; contemporaneamente saranno realizzate le opere per la regimazione delle acque come prima azione per la riduzione del rischio rappresentato dalla frana in corso.
Saranno avviati anche progetti per opere strutturali mirati a raggiungere una maggiore stabilita’ morfologica dell’area.
Intanto, – e’ scritto – nel corso della riunione, e’ stato anche deciso di avviare la prima e piu’ importante delle opere di prevenzione, una nuova pianificazione territoriale capace di ridurre il numero delle costruzioni esposte al rischio di essere allagate o distrutte da una frana”.

Fai Cisl Calabria: I ritardi nei pagamenti degli stipendi un dramma per 8200 lavoratori

CATANZARO – “La vicenda del lavoratore forestale che si è rivolto al Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese per manifestare la propria disperazione per l’insostenibile ritardo di tre mesi nell’erogazione del salario, che non gli consente di fare fronte alle primarie esigenze della famiglia, è una storia che accomuna purtroppo 8.200  lavoratori del comparto”. E’ quanto afferma il Segretario generale della Fai-Cisl Calabria, Giuseppe Gualtieri, che prosegue: “E’ una situazione che abbiamo denunciato a gran voce anche nel corso della nostra manifestazione del 30 gennaio scorso davanti alle prefetture calabresi. Tre mesi di arretrato per i lavoratori idraulico forestali, 5 mesi per i sorveglianti idraulici, ben 18 mesi per gli allevatori. Per dare sollievo alle drammatiche difficoltà economiche di questi lavoratori, vorremmo che tutti gli enti coinvolti comprendessero la gravità delle problematiche, e si unissero al sindacato per risolvere una volta per tutte i problemi che affliggono il comparto, e che possono essere sintetizzati nella mancanza di risorse destinate all’azienda Calabria Verde e ai Consorzi di Bonifica, e in una burocrazia farraginosa che ci costringe a fare il valzer tra i decreti per evitare ritardi nei pagamenti quando le risorse sono disponibili. Se non fosse per la nostra presenza costante nei contorti iter burocratici, che seguiamo passo dopo passo sensibilizzando e sollecitando gli uffici dall’emissione del decreto fino all’arrivo in ragioneria e al buon fine dei mandati di pagamento, probabilmente la situazione sarebbe ancora più grave. Per questo chiediamo un’alleanza con tutti gli enti coinvolti che discuta e risolva queste problematiche in appositi tavoli con la Regione. Ci appelliamo ancora una volta alla sensibilità del  presidente Oliverio  affinché recuperi le risorse necessarie a sanare il pregresso e procedere al pagamento dei lavoratori, e affinché reperisca le risorse necessarie per la copertura  finanziaria in bilancio per tutta l’annualità, ponendo fine alla continua situazione di incertezza, e soprattutto eviti con grande senso di responsabilità che l’autonomia dei dirigenti causi inutili ritardi.” “Aspettiamo ancora di essere convocati dal presidente Oliverio per discutere  queste e altre problematiche che interessano il settore – conclude Gualtieri –  in attesa che venga nominato al più presto l’assessore al ramo, perché il vuoto istituzionale che si è determinato in questi mesi e la mancanza di un interlocutore hanno aggravato i disagi per i lavoratori, che non vorremmo sfociassero in iniziative incontrollabili”.

Reggio Calabria: Arrestate quattro persone per riciclaggio

REGGIO CALABRIA – Vendevano il provento di furti e rapine ad alcuni compra oro di Reggio Calabria. Per questo motivo quattro persone sono state arrestate dalla squadra mobile reggina e da personale della sezione volanti della Questura.

I quattro sono accusati di riciclaggio. Le indagini sono partite nel luglio 2013, dopo il furto di un gioiello. Gli investigatori accertarono che il gioiello era stato ceduto ad un Compro Oro da uno degli arrestati e da lì sono poi risaliti agli altri tre.

Anas, chiuso svincolo di Fagnano Castello sulla SS283

FAGNANO CASTELLO (CS) – L’Anas comunica che, fino al completamento dei lavori di messa in sicurezza della scarpata, permane la chiusura della rampa di uscita dello svincolo di Fagnano Castello al km 18,300 della statale 283 “delle Terme Luigiane”, in provincia di Cosenza. Il tratto era stato chiuso lo scorso 30 gennaio a seguito di una frana.

 

Sul posto sono presenti le squadre Anas per la gestione della viabilità. I veicoli provenienti da San Marco Argentano possono utilizzare lo svincolo successivo di Guardia Piemontese al km 6,700, rientrare sulla statale in direzione opposta e raggiungere lo svincolo di Fagnano sulla carreggiata in direzione San Marco Argentano.

 

L’Anas ricorda che fino al  31 marzo 2015 è in vigore l’obbligo di catene a bordo o pneumatici a norma per la marcia su neve o ghiaccio, sui tratti montani delle strade statali calabresi, interessate in queste ore da intense nevicate. L’Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida.