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Catanzaro inguardabile, la Ternana vince 5-1

TERNANA – CATANZARO 5-1

TERNANA (4-2-3-1): Iannarilli; Defendi, Boben, Kontek, Mammarella; Palumbo (33’ st Salzano), Damian; Partipilo (34’ st Peralta), Falletti (26’ st Paghera), Torromino (23’ st Furlan); Raicevic (23’st Ferrante). In panchina: Casadei, Proietti, Vantaggiato, Russo, Suagher, Laverone, Frascatore. All.: Lucarelli.

CATANZARO (3-5-2): Branduani; Fazio, Martinelli, Pinna; Garufo, Altobelli (30’ pt Di Massimo), Corapi, Casoli, Contessa (30’ pt Verna); Evacuo (24’ st Baldassin), Carlini (16’ Curiale). In panchina: Iannì, Di Gennaro, Cusumano, Salines, Riggio, Riccardi, Risolo. All.: Calabro.

ARBITRO: Feliciani di Teramo

NOTE: Recupero: 1′ pt, 3′ st

MARCATORI: 16’pt Partipilo (T), 35’pt Carlini (C), 6’st Falletti (T), 14’st Palumbo (T), 21’st Raicevic (T), 45′ st Peralta (T)

 

TERNI – Prestazione sconcertante del Catanzaro, che dopo la dignitosa sconfitta in Coppa Italia contro il Genoa perde 5-1 con la Ternana.

Un brutto incidente per la squadra di Calabro, che dovrà riflettere meglio sui propri principi di gioco per evitare debacle simili.

La partita si apre con i padroni di casa arrembanti, che provano a sfruttare le imprecisioni palla al piede dei difensori giallorossi. Il vantaggio delle fere arriva poco dopo il quarto d’ora: da una situazione confusa in area la palla arriva sui piedi di Partipilo che, probabilmente in fuorigioco, segna l’1-0. Il Catanzaro non ha le idee molto chiare. Il 3-5-2 ospite è troppo meccanico e leggibile. Calabro prova a cambiare qualcosa già alla mezz’ora, quando Di Massimo e Verna entrano al posto di Altobelli e Contessa. Le sostituzioni in effetti sembrano dare ragione al tecnico, perché sul finale di tempo Di Massimo con un bell’allungo conquista un rigore. Carlini trasforma e il Catanzaro torna in fiducia negli spogliatoi: Evacuo addirittura sfiora il gol di testa.

Nella ripresa però le aquile entrano in campo in maniera troppo passiva. Il 2-1 di Falletti, dopo appena sei minuti, nasce da una sfortunata deviazione di Fazio, ma sono i due gol successivi ad essere davvero inaccettabili: dapprima Falletti è libero di condurre in area e di superare Branduani; poi Palumbo si ritrova solo su una sponda al limite dell’area e può calciare senza opposizione per il 4-1. La Ternana banchetta sulle macerie del Catanzaro, ha dominato la partita a livello sia tecnico che emotivo. Sul finale arriva anche il 5-1, per un rigore causato da un intervento di Pinna su Ferrante: dal dischetto Peralta non sbaglia.

Se il Catanzaro pensava di aver trovato autostima con la bella partita di Genova, l’ha persa immediatamente al “Liberati” di Terni.

Catanzaro, sogno svanito: il Genoa vince 2-1

GENOA – CATANZARO 2-1

GENOA (3-5-2) : Marchetti; Biraschi, Criscito, Masiello; Lerager (18′ st Melegoni), Czyborra, Radovanovic, Zajc (18′ st Cassata), Parigini (40′ st Ghiglione); Destro (1′ st Pjaca), Scamacca (39′ st Pandev). All.: Maran. In panchina: Paleari, Zima, Zapata, Goldaniga, Behrami, Micovschi, Rovella

CATANZARO (3-5-2) : Di Gennaro; Riccardi (21′ st Altobelli), Fazio, Martinelli; Casoli, Baldassin (20′ st Verna), Risolo (30′ st Curiale), Contessa, Pinna; Carlini (8′ st Corapi), Di Massimo (8′ st Evacuo). All.: Calabro. In panchina: Mittica, Branduani, Cusumano, Salines, Evan’s, Garufo

ARBITRO: Maggioni di Lecco

NOTE: Ammoniti: Masiello (G); Di Massimo (C)

MARCATORI: 7′ pt Scamacca (G), 20′ st Scamacca (G); 39′ st Fazio (C)

 

GENOVA – Termina a Genova il cammino in Coppa Italia del Catanzaro. Niente sfida contro la Samp del “capitano” Ranieri dunque: il Genoa fa valere la propria caratura e si impone 2-1, nonostante il Catanzaro abbia fatto di tutto per rendere equilibrato e interessante l’incontro.

Purtroppo per i giallorossi, la gara si mette male già dopo pochi minuti. Il Genoa sviluppa da sinistra verso destra, dove Lerager, dal lato corto dell’area, mette un cross rasoterra verso il secondo palo. La difesa del Catanzaro è troppo piatta, Scamacca sbuca alle spalle del centrale sul secondo palo e di piatto insacca agevolmente. Nonostante la situazione sfavorevole e il rischio di lasciare campo ai rossoblu, i calabresi giocano senza timore. Il più attivo è Baldassin che scalda le mani di Marchetti prima al quarto d’ora e poi al 20′. Il Catanzaro accumula angoli e tiri, ma non riesce a trovare il pari.

Nel secondo tempo ripartono bene gli uomini di Calabro. Casoli da destra serve l’inserimento di Carlini a due passi dalla porta; Masiello in maniera provvidenziale entra in tackle e dissolve la minaccia. Scalfire una difesa di quel livello non è agevole ma il Catanzaro non si tira indietro. Così, un po’ a sopresa, al 65′ arriva il 2-0 ligure: un’azione estemporanea, un angolo su cui Scamacca salta in testa al marcatore e buca Di Gennaro. Il gol della speranza per il Catanzaro arriva in maniera analoga: un corner, dove Fazio ribadisce in rete una respinta di Marchetti. Alla fine però non arrivano occasioni significative. Termina così il percorso di un Catanzaro che, si spera, abbia imparato a competere affrontando avversari di livello più alto.

Viviani maledetto per il Catanzaro: il Potenza vince 2-1

POTENZA – CATANZARO 2-1

POTENZA (4-2-3-1) : Brescia; Zampa, Conson, Boldor, Panico; Iuliano, Sandri; Di Livio (25’st Coppola), Ricci (33’st Nigro), Volpe (45’st Di Somma); Salvemini (25’st Baclet, 45’st Cianci). In panchina: Santopadre, Viteritti,, Compagnon, Fontana, Spedalieri, Lorusso, Gassama. All.: Somma

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Riggio (34’pt Bayeye 14’st Cusumano), Fazio, Pinna; Casoli, Verna, Corapi, Urso (9′ Risolo), Contessa; Di Piazza (15’st Cristiano), Carlini. In panchina: Mittica, Iannì, Martinelli, Mirarchi, Iseppon, Brugnano. All.: Calabro

ARBITRO : D’Ascanio di Ancona

NOTE: Ammoniti: Conson (P), Pinna (C)

MARCATORI: 1′ pt Volpe (P), 26′ pt Salvemini (P), 29’ st Carlini (C)

 

POTENZA – Due mesi dopo la storia è sempre la stessa. Al “Viviani” di Potenza, proprio come nei playoff di luglio, il Catanzaro non trova il modo di imporsi in casa di un avversario sulla carta inferiore.

Per rossoblu e giallorossi si tratta dell’inizio di un nuovo percorso. Somma, ex allenatore delle aquile, abbandona il 3-4-3 che aveva fatto la fortuna di Raffaele e opta per il 4-2-3-1. Calabro invece si affida al 3-5-2.

La vittoria contro la Virtus Francavilla in Coppa Italia faceva ben sperare, ma l’inizio del match per il Catanzaro è un violento schiaffo di realtà. Al 2′ la difesa respinga un pallone di testa; il centrocampo giallorosso è troppo lontano, così la seconda palla arriva facilmente tra i piedi dei lucani, che la fanno circolare verso la fascia sinistra sull’ex Di Livio. “Soldatino” jr accelera, raggiunge il fondo e crossa verso il palo opposto, dove Volpe di testa chiude l’azione in rete. Il Catanzaro prova a rispondere con una punizione di Pinna che si stampa sulla traversa e con un tiro fiacco di Di Piazza. La fase offensiva però non è fluida, così come l’atteggiamento difensivo non è dei migliori: al 26′ Fazio si fa anticipare da Salvemini che col controllo orientato prepara il tiro e fulmina Branduani. La squadra fa acqua e rischia il tracollo poco dopo la mezz’ora, quando Pinna atterra Ricci in area. Sul dischetto si presenta Salvemini, che però angola poco e agevola la respinta di Branduani. Nel secondo tempo Calabro prova a buttare nella mischia anche i giovani Cristiano e Cusumano, ma a dare una svolta ci prova Carlini, che con un grande aggancio fa fuori Conson in area. L’ex centrale della Reggina prova l’intervento disperato e causa il rigore, trasformato dallo stesso Carlini. L’acquazzone sul finale impedisce di sviluppare altre azioni pericolose. Termina con una sconfitta la prima partita della gestione Calabro.

Catanzaro inconcludente, il Potenza passa col pari

POTENZA – CATANZARO 1-1

POTENZA (3-4-3): Ioime; Sales, Emerson, Silvestri; Coccia, D’Angelo, Coppola, Sepe; Ricci (18’st Viteritti), Murano(40’st Franca), Golfo (42’st Longo). In panchina. Santopadre, Brescia, Gassama, Souare,, Di Somma, Panico, Dettori, Volpe, Iacullo. All.: Raffaele

CATANZARO (3-4-3): Bleve; Celiento, Atanasov, Martinelli; Statella (9’st Tulli), Corapi (9’st Di Livio), De Risio, Contessa (42’st Nicoletti); Kanoute (29’st Urso), Di Piazza (9’st Bianchimano), Carlini. In panchina. Di Gennaro, Mittica, Riggio, Novello, Bayeye. All.: Auteri.

ARBITRO: Santoro di Messina

NOTE: Ammoniti: Contessa (C), Di Risio (C), Statella (C), Corapi (C), Ioime (P)

MARCATORI: 21′ pt Murano (P), 45′ + 4 st Urso (C)

 

POTENZA – Playoff ancora una volta infausti per il Catanzaro, che non riesce a cambiare il suo rapporto maledetto con la post-season.

Non iniziano male i giallorossi, che sembrano più convinti nel palleggio. Il Potenza ha vinto entrambe le sfide di campionato per 2-0 grazie a una difesa rocciosa e a una fase offensiva in grado di capitalizzare anche le occasioni sporche. Stavolta il Catanzaro sembra avere le idee più chiare, forte anche dell’assenza di Giosa, uno dei cardini difensivi della squadra di Raffaele. Gli sviluppi migliori arrivano quando, dopo una verticalizzazione di De Risio, la palla si sposta velocemente da sinistra verso destra, dove Corapi e Carlini, i giocatori migliori delle aquile, possono associarsi. L’occasione migliore però arriva con una giocata più verticale: gran lancio di Martinelli per lo scatto profondo di Di Piazza che a giunto in area non sa bene cosa fare, perde l’attimo per lo stop, si fa recuperare dal difensore e finisce per calciare da posizione impossibile.

E’ la sliding door della partita, perché un minuto dopo su una palla sporca, spazzata presuntuosamente di tacco da Martinelli, Murano calcia all’improvviso. E’ un tiro lento, senza pretese, ma Bleve pensa che vada fuori, lo guarda senza interesse fino al momento in cui si accorge che sta entrando in porta: quando prova a recuperare la frittata è fatta, Potenza 1, Catanzaro 0. Kanouté poco dopo ha la palla del pari sul sinistro ma strozza troppo il tiro e calcia di poco fuori. La squadra di Auteri colleziona calci d’angolo ma non sa sfruttarli. Nella ripresa i giocatori del Potenza cadono a ogni contrasto e guadagnano falli preziosi, che fanno scorrere il cronometro. Bianchimano al posto di un deludente Di Piazza non riesce ad accendere la luce. La costruzione è macchinosa, si rischia anche di subire qualche contropiede. Sull’unico tiro da fuori degli ospiti arriva il pari di Urso: troppo tardi però, è il 94′ e l’arbitro di minuti di recupero ne ha assegnati cinque. Finisce così una stagione mediocre, conclusa con l’ennesima sconfitta ai playoff.

Catanzaro avanti nei playoff: sufficiente lo 0-0 col Teramo

CATANZARO – TERAMO 0-0

CATANZARO (3-4-3) : Bleve; Celiento, Atanasov, Martinelli; Casoli, Corapi (40’st Urso), De Risio, Contessa; Kanoute (32’st Di Livio); Di Piazza (21’st Tulli), Carlini. In panchina: Di Gennaro, Mittica, Nicoletti. Urso, Statella, Riggio, Novello  Iuliano, Pinna, Bayeye. All.: Auteri.

TERAMO (3-5-2) : Valentini; Piacentini, Cristini, Soprano (25’st Berlingea); Cancellotti, Santoro (35’st Cappa), Mungo (25’st Minelli), Ilari (32’st Viero), Florio(37’st Tentardini); Magnaghi, Bombagi. In panchina: Lewandowski, Arrigoni, Iotti, Di Matteo, Sabatini, Samele, Capraro. All.: Di Mascio

ARBITRO: De Santis di Lecce

NOTE: Ammoniti: Casoli (C), Mungo (T). Espulso Piacentini (T)

 

CATANZARO – Dieci anni più tardi, il Catanzaro torna a vincere un turno dei playoff. All’epoca si trattava di Lega Pro Seconda Divisione, era una semifinale col Barletta. L’allenatore era sempre lui, Gaetano Auteri.

Passa senza troppi patemi d’animo la squadra giallorossa, forse comoda nella certezza di superare il turno col pari. Per le aquile Tulli parte dalla panchina. Al fianco di Di Piazza agiscono Kanouté e Carlini. La prima occasione arriva al 6′, con Celiento che col solito coraggio si spinge in avanti, pennella un cross e quasi genera l’autogol di Soprano. La palla circola tra i piedi dei padroni di casa, che però non riescono a trovare l’imbucata giusta. Al 15′ il portiere teramano perde palla, ma Kanouté non riesce a centrare la porta. Il Teramo è impreciso e non riesce quasi mai a superare la metà campo. Sul finale di tempo bel servizio di Contessa per Di Piazza che però non impensierisce Valentini.

Il primo acuto abruzzese arriva all’inizio del secondo tempo, con l’ex Cosenza Mungo che calcia da fuori e si conquista il corner. Risponde con le stesse armi Contessa, che di poco non inquadra lo specchio. La partita sembra stapparsi e il Teramo fa salire un brivido sulla schiena della panchina giallorossa con una conclusione in contropiede di Magnaghi. Nonostante l’assenza di pubblico c’è tensione, magari per qualcuno del Catanzaro riaffiorano i soliti fantasmi dei playoff. Contessa al 70′ è libero di calciare ma spreca, poi all’81’ perde un pallone sanguinoso sul limite dell’area che però il Teramo non capitalizza.

Niente sorprese sul finale, a parte l’espulsione di Piacentini per doppia ammonizione. In un “Ceravolo” vuoto, il Catanzaro porta a casa la qualificazione.

Catanzaro-Bari, pareggio prima dello stop

CATANZARO – BARI 1-1

CATANZARO (3-4-3): Bleve; Martinelli, Atanasov, Celiento; Contessa, De Risio, Iuliano (23′ st Urso), Riggio (1′ st Carlini); Tulli (1′ st Statella), Di Piazza (1′ st Bianchimano), Kanoutè (23′ st Giannone). In panchina: Mittica, Nicoletti, Pinna, Bayeye, Quaranta, Noviello. All.: Auteri

Bari (4-3-1-2): Frattali; Ciofani (40′ st Di Cesare), Sabbione, Perrotta, Costa; Maita, Bianco (45′ st Scavone), Schiavone (27′ st D’Ursi); Laribi (40′ st Hamlili); Simeri (45′ st Costantino), Antenucci. In panchina: Liso, Marfella, Corsinelli, Pinto, Folorunsho, Berra, Terrani. All.: Vivarini

ARBITRO: Gariglio di Pinerolo

NOTE: Ammoniti: Riggio (C), Atanasov (C), Statella (C), Giannone (C), Laribi (B), Scavone (B). Angoli: 3-5. Recupero: 0’pt, 3’st

MARCATORI: 1’pt Antenucci (B), 8’st Kanoute (C)

 

CATANZARO – Termina con un 1-1 non troppo avvincente la penultima partita di calcio disputata in Italia prima dello stop imposto dal governo.

Al Ceravolo il Catanzaro disputa un buon secondo tempo e agguanta il pareggio contro il Bari dopo una prima frazione davvero mediocre.

Parte subito male la gara per le aquile. La difesa dorme su un lancio per Antenucci che, indisturbato, entra in area e trafigge Bleve. Partita in salita che i giallorossi non riescono a rimettere sui binari giusti. Con Celiento nell’insolita posizione di esterno destro a tutta fascia l’attacco sembra monco. Martinelli e Riggio in difesa hanno troppa fretta di verticalizzare e, con i loro lanci, regalano un sacco di palloni al Bari. In mezzo De Risio è lento di pensiero e di piedi e non riesce a far circolare il pallone in ampiezza. In avanti poi Tulli resta troppo largo, senza sfruttare la posizione aperta di Contessa a sinistra e Kanouté a destra per ricevere tra le linee. Senza dimenticare la cronica difficoltà sulle seconde palle: la difesa per paure di lasciarsi troppo campo dietro non accorcia sul pressing e così ogni rimbalzo generato dai lanci per Antenucci e compagni è preda dei centrocampisti del Bari.

Auteri nell’intervallo rivoluziona la squadra: Bianchimano al posto di uno statico e poco partecipativo Di Piazza, Carlini per Tulli e Statella per Riggio, con Celiento che può tornare tra i tre di difesa.

I risultati sono subito evidenti: il Catanzaro finalmente costruisce con combinazioni precise sulla sinistra e Contessa pennella un cross perfetto che Kanouté spinge in porta. Da lì in poi il match si blocca. I padroni di casa certamente giocano meglio rispetto al primo tempo, ma sono troppo frenetici nelle verticalizzazioni. L’assenza di Corapi pesa per la qualità del possesso, ma Martinelli e la difesa dovrebbero limitare sensibilmente i lanci.

Termina con una prestazione opaca per entrambe le squadre l’ultima partita di calcio, per adess, disputata in Italia.

La Reggina passa al “Viviani”: Picerno sconfitto 2-0

PICERNO – REGGINA

AZ PICERNO (3-5-2): Pane; Fontana, Ferrani (38′ st Squillace), Lorenzini; Melli (16′ st Vanacore), Kosovan, Vrdoljak, Romizi (16′ st Nappello), Guerra (27′ st Cecconi); Esposito, Santaniello (27′ st Ripa). In panchina: Cavagnaro, Mancini, Ruggieri, Donnarumma, Priola, Brumat. All.: Giacomarro.

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Gasparetto (9′ st Blondett), Rossi; Garufo, Bianchi, Nielsen (28′ st De Francesco), Liotti (28′ st Rolando); Paolucci (19′ st Bellomo); Denis (28′ st Sarao), Rivas. In panchina: Farroni, Marchi, Rubin, Mastour, Sounas, Doumbia, Reginaldo. All.: Toscano.

ARBITRO: De Santis di Lecce

NOTE: Recupero: 1′ pt, 5′ st. Ammoniti: Rivas, Gasparetto, Paolucci, Guarna (R), Ferrani (P)

MARCATORI: 5′ pt Paolucci, 41′ st Sarao

 

POTENZA – Nella desolazione di una giornata a porte chiuse, la Reggina compie il suo dovere e mantiene la rotta verso la promozione diretta. Il Picerno non può resistere alla capolista e capitola 2-0.

La partita si mette in discesa già dopo cinque minuti. Ci pensa Rivas a inclinare il campo con una scorribanda sulla sinistra che culmina con la palla in mezzo per l’inserimento di Paolucci. Per l’ex Monopoli, alla prima da titolare, è un gioco da ragazzi scaraventare in rete dal cuore dell’area. Per la Reggina si aprono spazi invitanti. Rivas, come sempre in questa stagione, sembra sciare verso la porta avversaria, è impossibile contenerlo, così al quarto d’ora costringe il portiere al miracolo per evitare il 2-0. Alla mezz’ora il Picerno riesce anche a pareggiare con uno stacco “alla Salas” di Santaniello che spedisce la palla sul secondo palo di testa; l’arbitro però annulla per fuorigioco.

Lo stesso Santaniello a inizio ripresa ha una buona palla in area che però spedisce a lato. I rossoblu ci provano con tanto cuore, tanti cross e diversi tiri da fuori, tutti però troppo imprecisi per impensierire Guarna. La Reggina è in affanno e spesso è costretta a difendersi con molti uomini all’interno dei sedici metri. Per gli amaranto dà la scossa Bellomo che ci prova col sinistro da fuori. La partita però la chiude Sarao, che a pochi passi dalla porta usa il difensore come una porta girevole, ruota verso il portiere e lo fredda col sinistro.

Alla Reggina adesso non resta che tifare Catanzaro, con la speranza di mantenere il distacco di dieci punti sul Bari.

 

Terza sconfitta di fila per il Catanzaro: il Potenza si impone 2-0

POTENZA (3-4-3): Ioime; Sales, Giosa, Emerson; Coccia, Dettori (29’st D’Angelo), Coppola, Silvestri; Ricci, França, Golfo (39’st Viteritti). In panchina: Santopadre, Brescia, Panico, Sepe, Gassama, D’Angelo, Di Somma, Ferri Marini, Longo, Souare, Iacullo. All.: Raffaele

CATANZARO (3-4-3): Bleve; Celiento, Riggio, Martinelli; Casoli, Corapi (32’st Statella), Urso (22’st Giannone), Nicoletti (32’st Contessa); Kanoute, Di Piazza (22’st Iuliano), Carlini (22’st Bianchimano). In panchina: Mittica, Statella, Novello, Contessa, Bayeye. All.: Auteri

ARBITRO: Zufferli di Udine

NOTE: Ammoniti: Riggio (C), Casoli (C), Martinelli (C), Celiento (C), Silvestri (P)

MARCATORI: 24’pt Giosa (P), 39’ pt França

 

CATANZARO – Prosegue il momento di crisi del Catanzaro, alla terza sconfitta consecutiva. Il Potenza si dimostra squadra di alta classifica e chiude la pratica con due gol nel primo tempo.

I rossoblu sanno farsi valere dal punto di vista fisico e iniziano bene il match. Dopo qualche minuto Golfo va via sulla destra e mette in mezzo per França che di testa non inquadra la porta. Ancora Golfo al 20′ scappa alla difesa in profondità, riceve il lancio in area ma il suo tiro di controbalzo è troppo lento e termina tra le braccia di Bleve. Il vantaggio non tarda ad arrivare: França pennella una punizione dalla destra che vola sulla testa di Giosa nell’area piccola; per l’ex Reggina si tratta solo di appoggiare in porta.

Il secondo gol arriva sul finale di tempo. Un’indecisione tra Bleve in uscita e Celiento permette a Golfo di raccogliere sulla linea di fondo. Il suo cross secondo l’arbitro viene deviato di braccio dal difensore napoletano. Sul dischetto si presenta França che firma con la rete personale un primo tempo di alto livello. Il Catanzaro non sa come reagire e la partita è piuttosto bloccata. Pochissime emozioni, che per il Potenza però valgono tre punti d’oro.

 

Un grande Monopoli sconfigge la Reggina al “Granillo”

REGGINA – MONOPOLI 0-2

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Blondett (76′ Sarao), Gasparetto, Marchi (64′ Rossi); Garufo, De Rose, Bianchi, Rubin (64′ Rolando); Sounas (45′ Doumbia); Rivas, Denis (59′ Nielsen). a disposizione: Farroni, Liotti, Loiacono, Mastour, Paolucci, Bellomo, Reginaldo. Allenatore: Toscano.

MONOPOLI (3-5-2): Menegatti; Rota, De Franco, Mercadante; Hadzsiomanovic (69′ Tazzer), Carriero, Giorno (79′ Pecorini), Piccinni, Donnarumma; Fella, Cuppone (69′ Salvemini). a disposizione: Antonino, Bozzi, Tsonev, Maestrelli, Antonacci, Tuttisanti, Mariano, Nanni, Jefferson. Allenatore: Scienza.

ARBITRO: D’Ascanio di Anconas

NOTE: Ammoniti: De Franco, Rota, Giorno (M), Denis (R). Espulso De Rose

MARCATORI: 26′ st Salvemini (M), 43′ st Piccinni (M)

 

REGGIO CALABRIA – Il Monopoli ormai è a tutti gli effetti una grande. I ragazzi di Scienza probabilmente propongono il miglior calcio della categoria e si tolgono lo sfizio di sconfiggere la Reggina per 2-0.

Non aveva iniziato neanche male la Reggina, pericolosa come spesso le capita sui calci piazzati. Al 12′ Blondett aveva incornato una punizione dalla destra e aveva spedito di poco fuori. Alla mezz’ora Rivas scende sulla destra e alza la testa, ma il suo rasoterra in mezzo viene respinto dalla difesa; dopo le successive ribattute arriva De Rose che al volo spara alle stelle. Insomma, il primo tempo scivola via senza vere occasioni, con le squadre poco disposte ad accompagnare con molti uomini le azioni offensive.

Dieci minuti dopo il ritorno in campo al Monopoli si spalanca il campo per il contropiede. Cuppone conduce e De Rose intimorito lo stende. Per il numero venti arriva il doppio giallo e l’espulsione. La partita ovviamente cambia e il vantaggio dei pugliesi arriva al 70′. Fella colpisce il palo dopo un cross a rientrare dalla destra. La palla rimbalza sul piede di Salvemini che non sbaglia. Poco dopo arriva il raddoppio. Il Monopoli sfonda a sinistra e sul cross in mezzo Fella addomestica. Il rinvio della difesa è corto e Piccinni spara all’incrocio. Termina così un pomeriggio di gloria per la squadra rivelazione del campionato.

Rivas decide il derby: la Reggina batte il Catanzaro

CATANZARO – REGGINA 0-1

CATANZARO (3-4-3): Bleve;Celiento, Riggio, Martinelli; Casoli, De Risio, Corapi, Contessa (25′ st Iuliano); Kanoute (14′ st Carlini), Bianchimano (21′ st Di Piazza), Giannone. In panchina: Mittica, Nicoletti, Urso, Statella, Novello, Pinna, Quaranta, Bayeye. All.: Auteri.

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Blondett, Bertoncini, Rossi; Garufo, Sounas (8′ st Nielsen), De Rose (43′ st De Francesco), Rubin (1′ st Liotti); Rivas; Reginaldo (27′ st Sarao), Denis (8′ st Doumbia). In panchina: Farroni, Gasparetto, Marchi, Rolando, Paolucci, Bellomo. All.: Toscano.

ARBITRO: Marcenaro di Genova

NOTE: Ammoniti: De Rose, Rivas, Blondett, Garufo, Sarao (R), De Risio, Giannone, Corapi (C)

MARCATORI: 16′ st Rivas (R)

 

CATANZARO – La Reggina sbanca il Ceravolo e corre sempre più veloce verso la promozione. Una gara senza troppi spunti, che la squadra di Toscano ha saputo volgere a proprio favore, come è accaduto praticamente in ogni big match di questo campionato.

Primo tempo piuttosto bloccato, con la tensione palpabile tra i ventidue in campo. Il livello dell’agonismo è alto e alla fine dei primi quarantacinque minuti saranno già cinque i cartellini gialli sul taccuino dell’arbitro. Il Catanzaro cerca di costruire soprattutto sulla sinistra, sul versante di Contessa. Il lato forte è monco per via dell’assenza di Tulli, che non ha recuperato dai recenti problemi fisici. La Reggina, al solito, prova a sfruttare tutta l’ampiezza del campo per innescare le corse e gli ottimi cross di Garufo dalla destra. C’è rispetto tra le due squadra e gli spazi sono intasati, così il primo tempo scorre via abbastanza lentamente. Da segnalare sul finale una bella iniziativa di Kanouté che salta Blondett ma si fa parare il tiro da Guarna.

Nella ripresa il primo a provarci è l’ex Bianchimano, con una botta da fuori che termina a lato non di molto. Nulla di concreto dunque, così dopo un quarto d’ora passa la Reggina. Doumbia sfugge a Martinelli e con l’esterno del sinistro pesca Rivas che sul secondo palo, da due passi, mette in porta. Il Catanzaro non riesce a risponde e dopo un rinvio impreciso di Bleve rischia di prendere il secondo: Garufo intercetta il passaggio e serve in area ancora Rivas che stavolta non è preciso. I rimpianti giallorossi sono tutti sul palo di Carlini, colpito in tuffo al novantesimo.

Finisce in gloria una serata in cui una volta di più la Reggina ha dimostrato solidità e coesione proprie delle migliori squadre.