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Un autogol salva il Catanzaro: 1-1 col Monopoli

MONOPOLI – CATANZARO 1-1

MONOPOLI (3-5-2): Satalino; Riggio, Giosa, Nicoletti; Lombardo (20’st Tazzer), Piccinni, Vassallo (42’st Currarino), Paolucci, Zambataro (42’st Mercadante); Soleri, Starita (29’st Bunino). In panchina: Taliento, Arna, Fusco, Antonacci, Samele, Guiebre. All.: Scienza

CATANZARO (3-4-1-2) : Di Gennaro; Riccardi (14’st Garufo), Fazio, Martinelli; Casoli, Verna, Corapi (14’st Evacuo), Contessa; Baldassin (23’st Risolo); Curiale, Di Piazza(1’st Di Massimo). In panchina: Mittica, Salines, Urso, Scognamillo, Pinna, Garufo. All.: Calabro

ARBITRO: Mele di Nola

NOTE: Ammoniti: Starita (M), Soleri (M), Riggio (M), Giosa (M), Martinelli (C), Casoli (C)

MARCATORI: 5’st Soleri (M), 45’st autogol di Piccinni (C)

MONOPOLI – La prima grande occasione ce l’ha il Catanzaro, dopo appena quattro minuti. Il corner di Corapi scende sulla testa di Di Piazza, che da pochi passi schiaccia fuori. Lo stesso Di Piazza alla mezz’ora prova a spedire in rete una bella sponda di petto di Curiale, ma il suo destro termina alto. Gli ospiti però non sembrano troppo ispirati e il Monopoli non soffre. Al ’33 Soleri ci prova dai venti metri, ma il suo tiro è lento e impreciso. L’attaccante scuola Roma però non demorde ed è lui a portare i gabbiani in vantaggio. Il gol è frutto di una bella combinazione di catena sulla destra, con mezzala ed esterno che con una triangolazione mandano in porta Soleri, che salta l’uomo e supera Di Gennaro. Pochi minuti dopo Di Massimo divora l’ennesimo gol della sua stagione, dopo un contropiede che lo porta a calciare libero nel cuore dell’area. Niente segnali buoni per i giallorossi, e al ’77 il Monopoli può addirittura chiuderla: l’arbitro infatti  concede un rigore per un tocco di mano dubbio – per usare un eufemismo – di Martinelli. Bunino, acquistato pochi giorni fa dal Teramo, non angola bene e Di Gennaro salva i suoi. Incoraggiato dallo scampato pericolo, il Catanzaro acciuffa il pari al ’90, ancora una volta con un episodio favorevole: sul cross da sinistra di Contessa Piccinni in maniera maldestra infila il suo portiere con un’incornata da centravanti. Il Monopoli aveva perso con tutte le big del campionato, aveva giusto pareggiato col Bari. Se il Catanzaro ambisce al miglior piazzamento play off possibile, non può permettersi di giocare partite così sotto tono.

La nebbia avvolge Catanzaro-Viterbese: gara rinviata sullo 0-0

CATANZARO – VITERBESE 0-0 (SOSPESA AL 7′ st)

CATANZARO (3-4-1-2): Di Gennaro; Riccardi, Fazio, Martinelli; Casoli, Verna Corapi, Contessa; Carlini; Di Massimo, Evacuo. In panchina: Iannì, Mittica, Cusumano, Salines, Curiale, Di Piazza, Risolo, Baldassin, Pipicella, Schimmenti, Garufo
. All.: Calabro

VITERBESE(4-3-3): Daga;Baschirotto, Mbende, Markic, Urso; Palermo, Bensaja, Salandria; Simonelli, Rossi, Bezziccheri. In panchina: Maraolo, Bianchi, Murilo, Ricci, De Santis, Menghi E., Falbo, Sibilia, De Falco, Galardi, Menghi M., Besea. All.: Taurino

ARBITRO: Cudini di Fermo

NOTE: Ammoniti: 35’ pt Carlini (C), 44’ pt Mbende (V)

 

CATANZARO – Un pomeriggio da Pianura Padana a Catanzaro, città del vento che per una volta non ha tenuto fede alla propria fama e si è ritrovata avvolta dalla nebbia. Così al Ceravolo la partita tra Catanzaro e Viterbese è stata sospesa a data da destinarsi al 51′, con le squadre ferme sullo 0-0. Un peccato per i giallorossi, visto che il Bari si è fermato con la Turris e una vittoria avrebbe rilanciato le ambizioni per la corsa al secondo posto.

Le recriminazioni non mancano, visto che il Catanzaro, al solito, ha sprecato qualche occasione, ma la partita la inizia meglio la Viterbese, con Palermo che fa ballare Riccardi in area ma calcia alle stelle da posizione favorevole. Il Catanzaro è poco preciso col pallone tra i piedi, fatica inizialmente ad accumulare passaggi, ma piano piano prende in mano l’incontro. Il guardalinee annulla a Carlini un gol per fuorigioco dubbio: una bella azione, partita da un gran lancio di Corapi e rifinita da Evacuo prima del tiro dell’ex Juve Stabia. Poi la nebbia cala sul terrreno di gioco e agli spettatori non è concesso vedere nulla. A inizio secondo tempo, dopo un colloquio tra le due panchine, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi. Un problema di calendario in più in un’annata fitta come non mai d’impegni.

Il Catanzaro spreca ancora

CATANIA (3-4-3) : Confente; Tonucci, Silvestri, Zanchi; Calapai, Welbeck, Dall’Oglio, Pinto (35’st Piovanello); Piccolo (35’st Manneh), Sarao, Biondi (16’st Pecorino) . In panchina: Martinez, Noce, Claiton, Pellegrini, Albertini, Izco, Gatto, Reginaldo, Vrikkis. All.: Raffaele

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Martinelli, Fazio, Pinna; Casoli (30’st Riccardi), Verna, Corapi, Carlini Contessa; Di Massimo, Di Piazza (30’st Evacuo). In panchina: Di Gennaro, Iannì, Salines, Riggio, Urso, Risolo, Altobelli, Baldassin, Evan’s, Cusumano. All.: Calabro

ARBITRO: Panettella di Gallarate

NOTE: Ammoniti Casoli (CZ), Dall’Oglio (CT), Piccolo (CT)

MARCATORI: 8′ pt Di Massimo (CZ), 40′ st Manneh (CT)

 

CATANIA – Pareggio beffardo ma meritato per il Catanzaro, che non riesce a proteggere il vantaggio contro il Catania, passa tutto il secondo tempo a subire e si fa recuperare ancora una volta negli ultimi minuti. Niente terzo posto in solitaria per i giallorossi, che se avessero disputato una ripresa sullo stesso tono dei primi quarantacinque minuti non avrebbero avuto problemi a portare a casa i tre punti.

Nel primo tempo infatti i giallorossi sono nettamente la squadra migliore in campo, quella con le idee più chiare. Il vantaggio arriva dopo neanche dieci minuti, con un bel lancio di Corapi per Di Massimo che, solo davanti al portiere, non sbaglia. Da lì la gara diventa piuttosto fisica, con numerosi falli. Tra un fischio e l’altro dell’arbitro, però, la contesa è divertente, perché le squadre sono lunghe e il Catanzaro ha numerose transizioni con cui segnare il 2-0. Fra tutte, quella in cui Verna intercetta, come fosse un difensore, un passaggio indirizzato ancora a Di Massimo libero sul centro destra in area. Insomma, la poca precisione in rifinitura impedisce al Catanzaro di allungare le distanze.

Nel secondo tempo, inspiegabilmente, in campo entra solo il Catania. Gli etnei sfiorano il pari con un colpo di testa a due passi dalla porta di Pinto. Ogni minuto che passa, la paura cresce tra i giallorossi. Ci mette del suo Calabro, che nonostante un Di Piazza evanescente e un Corapi via via più impreciso, effettua il primo cambio solo a meno di un quarto d’ora dal termine. Indicativo del timore dei calabresi l’ingresso di Riccardi per Casoli, che costringe Fazio, difatti un centrale, a giocare da esterno del 5-3-2. Proprio sulla destra, il lato di Fazio, quello teoricamente più coperto, arriva l’incursione di Manneh che porta il gambiano a segnare il pari a cinque minuti dalla fine. Un peccato aver sprecato così un primo tempo da squadra di alto livello.

Catanzaro, occasione sprecata: solo 2-2 con la Juve Stabia

CATANZARO – JUVE STABIA 2-2

CATANZARO (3-4-1-2): Branduani; Riccardi, Fazio, Pinna; Casoli, Verna (Baldassin 36’s.t.), Corapi (Risolo 13’s.t.), Contessa; Carlini (Curiale 42’s.t.); Evacuo ( Altobelli 36’s.t.), Di Massimo (Di Piazza 14’s.t.). In panchina.: Di Gennaro, Iannì, Salines, Riggio, Pipicella, Urso, Evan’s, Risolo, Baldassin, Altobelli, Curiale, Di Piazza. All.: Antonio Calabro.

JUVE STABIA (4-3-3): Tomei; Garattoni (Golfo 37’s.t.), Codromaz, Troest, Allievi; Berardocco, Vallocchia, Bovo (Scaccabarozzi 21’s.t.); Fantacci (Ripa 21’s.t.), Orlando (Rizzo 43’s.t.), Romero. In panchina.: Russo, Lazzari, Lia, Rizzo, Scaccabarozzi, Bentivegna, Guarracino, Ripa, Golfo, Volpicelli, Bubas, Oliva. All.: Pasquale Padalino

ARBITRO: Fiero di Pistoia

NOTE: Ammoniti: 34’ pt Corapi (C); 6’ st Di Massimo (C) 12’ st Verna (C)

MARCATORI: 43’ pt Corapi (C); 24’ st Orlando (J); 31’ st Riccardi (C); 41’ st Golfo (J)

 

CATANZARO – Poteva essere l’occasione per piazzarsi definitivamente ad alta quota, invece un errore tecnico nel finale inchioda il Catanzaro sul pari. Una partita vivace quella tra gli uomini di Calabro e la Juve Stabia, in cui i giallorossi hanno dimostrato un’ottima produzione offensiva.

La prima occasione arriva dopo un quarto d’ora. Le aquile sviluppano a destra, molti uomini occupano l’area. Corapi pennella verso il secondo palo dove Di Massimo colpisce di testa e costringe Tomei a distendersi per deviare. La Juve Stabia però non ha timori reverenziali. Prima Orlando in solitaria arriva al tiro da posizione pericolosa, poi Fantacci guadagna un rigore per un fallo un po’ ingenuo di Fazio. Sul dischetto va Romero che però tira centrale e agevola la respinta di Branduani. I segnali sembrano favorevoli, perché sul finale di tempo arriva il vantaggio piuttosto fortunoso per i padroni di casa: una punizione di Corapi da sinistra colpisce la barriera e spiazza completamente il portiere, 1-0. Pochi minuti dopo il Catanzaro ha l’occasione per mettere in ghiaccio la gara: Carlini pesca Contessa sul lato debole, l’esterno converge, salta un uomo, ma dal cuore dell’area alza la mira.

Nel secondo tempo la Juve Stabia spinge. Fantacci e Vallocchia ci provano con un paio di tiri in pochi secondi. Il pari arriva al 69′. Romero da terra non demorde e appoggia a Ripa che verticalizza per Orlando in area; l’ex Salernitana è freddo e supera Branduani sul primo palo. Il Catanzaro sembra in difficoltà, ma a un quarto d’ora dal termine trova il 2-1: Riccardi sale in area, raccoglie una sponda di testa e senza far cadere la palla la controlla e calcia. Un gol da fuoriclasse degli ultimi sedici metri, che coglie impreparati anche i compagni, visibilmente sorpresi nell’esultanza. Purtroppo per le aquile, a cinque dal traguardo il pasticcio che rovina tutto: Altobelli non si guarda alle spalle e orienta male il controllo, un errore tecnico un po’ banale, che lancia Romero verso la porta. Il tiro dell’attaccante viene deviato e la fortuna rinsalda il suo debito con le vespe: la sfera carambola sui piedi di Golfo che tira e grazie a un’altra deviazione firma il pari.

Alla luce della buona prestazione, la partita più amara per il Catanzaro in questo campionato.

Il Catanzaro batte la Turris e sale al quarto posto

CATANZARO – TURRIS 3-1

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Riccardi (1’Evan’s), Fazio, Pinna; Garufo, Verna (30’st Altobelli), Risolo (1’st Carlini) Corapi, Casoli; Evacuo (42’st Curiale), Di Massimo (13’st Di Piazza). All. Calabro. A disp: Iannì, Di Gennaro, Martinelli, Salines, Riggio, Pipicella, Furina

TURRIS (3-4-1-2) : Abagnale; Rainone, Di Nunzio, Lorenzini (39’st Longo); Da Dalt, Tascone, Franco (37’st Alma), Romano (17’st Brandi), Esempio; Giannone (10’st Signorelli), Pandolfi. All. Fabiano. A disp: Barone, D’Oriano, Lame, Loreto, Esposito, D’Ignazio, Marchese, Fabiano

ARBITRO: Marini di Trieste

NOTE: Ammoniti: Fazio (C), Pinna (C), Branduani (C), Altobelli (C). Espulso Esempio (T)

MARCATORI: 22’pt Esempio (T), 43’pt Risolo (C), 36’st Evacuo (C), 49’st Curiale (C)

 

CATANZARO – Vittoria in rimonta per il Catanzaro, che approfitta del pareggio del Catania e sale al quarto posto in classifica. La Turris è una delle squadre migliori di quest’inizio di stagione, che si era piazzata nelle zone nobili della classifica grazie a un ottimo rendimento in trasferta. Una vittoria per nulla scontata per i ragazzi di Calabro, dunque, che ha saputo approfittare della superiorità numerica per l’espulsione di Esempio.

Inizia bene il Catanzaro, che dopo cinque minuti ha già la prima occasione: Di Nunzio è impreciso e involontariamente serve Garufo che calcia in porta. Lorenzin devia il tiro che così colpisce il palo. Dopo lo spavento iniziale, la Turris resta compatta e concentrata, e al ’22 passa addirittura in vantaggio: primo gol in carriera per Esempio, che si incunea alle spalle del centrale di destra del Catanzaro, riceve in area e buca Branduani. Il Catanzaro però è vivo e pochi minuti dopo colpisce un altro legno, stavolta con un colpo di testa di Fazio. Sul finale di tempo, l’episodio che cambia la gara. Esempio, già ammonito per essersi tolto la maglia in occasione del gol, si fa espellere nel più stupido dei modi: perde tempo su una rimessa laterale e si becca il secondo giallo. La partita si fa in discesa per il Catanzaro, che al ’42 pareggia grazie a una bella azione manovrata. Di particolare pregio lo scambio tra Verna e Di Massimo, che porta al rasoterra per Evacuo in area; l’attaccante di tacco, ad occhi chiusi, serve Risolo che a porta spalancata non sbaglia. Prima di rientrare negli spogliatoi, c’è tempo per un altro palo: lo sfortunato è Di Massimo, con un bel tiro rasoterra.

Sempre Di Massimo a inizio ripresa spreca il 2-1, dopo una bella iniziativa di Evan’s che propizia l’assist di Evacuo; Di Massimo però è troppo impacciato e si fa recuperare dalla difesa. Per il Catanzaro è difficile trovare varchi, ma il vantaggio arriva al 79′: un tiro di Carlini viene fermato sulla linea, poi Evan’s crossa, Abagnale non trattiene e ancora Carlini serve di testa Evacuo per il vantaggio. Per il Catanzaro il peggio dovrebbe essere passato, ma ancora una distrazione sul lato destro della difesa rischia di regalare il pari: Pandolfi, solo davanti a Branduani, apre troppo il piatto. Al ’94, a sugello di una partita controllata ma spigolosa, arriva il 3-1, con Carlini che sguscia sul fondo e mette in mezzo per Curiale che segna di tacco. La Turris in trasferta aveva un’ottimo rendimento, ma il Catanzaro in casa non è da meno. Il risultato lo dimostra.

Catanzaro rinunciatario, il Bari vince 1-0

BARI – CATANZARO 1-0

BARI (3-4-3): Frattali; Celiento, Sabbione, Di Cesare; Ciofani, De Risio, Maita, D’Orazio (13’st Semenzato); Marras (21’pt Citro), Antenucci, D’Ursi (13’st Montalto). In panchina: Marfella, Perrotta, Bianco, Hamlili, Simeri, Corsinelli, Candellone, Lollo, Andreoni. All.: Auteri

CATANZARO (3-4-1-2): Branduani; Riccardi (31’st Curiale), Fazio, Pinna; Casoli, Verna (25’st Corapi), Risolo, Contessa; Carlini (36’st Baldassin); Di Piazza (25’st Evacuo), Di Massimo (1’st Garufo). In panchina: Iannì, Di Gennaro, Martinelli, Salines, Riggio, Evan’s, Altobelli. All.: Calabro.

ARBITRO: Zufferli di Udine

NOTE: Ammoniti Risolo (C), D’Orazio (B), Corapi (C), Celiento (C). Espulso Contessa (C)

MARCATORI: 11′ st Antenucci (B)

 

BARI – Auteri sconfigge il suo passato e il Catanzaro torna a casa con zero punti e una prestazione grigia. Questo il riassunto del match del San Nicola, dove la fase offensiva per la squadra di Catanzaro è stata un optional.

Auteri non è il solo ex, visto che tra i galletti figurano anche De Risio, D’Ursi, Celiento e Maita. L’ex capitano giallorosso è sul piede di guerra e al 10′ ci prova con una botta da distanza siderale che impegna Branduani. Un paio di minuti più tardi Antenucci lancia D’Ursi in profondità, ma l’attaccante campano da buona posizione strozza il tiro. Tutte le occasioni pericolose nascono dei piedi degli ex giallorossi: alla mezz’ora De Risio ci prova con la specialità della casa, il sinistro dalla distanza, che sibila di poco fuori. Il Catanzaro del pallone non sa che farsene e i pochi abbozzi di contropiede non portano a nulla.

Il Bari preme, inizia la ripresa con un colpo di testa da pochi metri di Antenucci che costringe Branduani ad alzare sopra la traversa. L’ex Spal al 55′ colpisce anche la traversa, grazie a un tiro deviato da un difensore giallorosso. Non passa neanche un minuto e il capitano dei padroni di casa porta i suoi in vantaggio, con un bel destro sul secondo palo che lascia sulle gambe Branduani. Ci si attenderebbe una risposta del Catanzaro, ma come detto i calabresi non sembrano troppo ispirati in fase offensiva. L’unica iniziativa giallorossa da annotare sul tabellino  è l’espulsione sul finale di un nervoso Contessa.

Arriva così una sconfitta dove il Catanzaro è sembrato una squadra con poche idee.

Catanzaro padrone al Ceravolo: Cavese sconfitta 2-1

CATANZARO – CAVESE 2-1

CATANZARO (3-4-1-2) : Branduani; Riccardi (1’st Evan’s), Fazio, Martinelli; Casoli, Verna (45’st Corapi), Risolo, Garufo; Carlini (36’st Baldassin); Curiale (1’st Evacuo), Di Massimo (21’st Di Piazza). In panchina: Di Gennaro, Iannì, Salines, Riggio, Pinna, Contessa, Baldassin, Altobelli. All.: Calabro

CAVESE (4-3-3) : Bisogno; Tazza, Matino (33’st Marzupio), De Franco, Semeraro; Esposito, Cuccurullo (16’st Onisa), Favasuli; Senesi (33’st Monteperto), Vivacqua (21’st Germinale), Russotto. In panchina: D’Andrea, Paduano, Ricchi , Cannistrà, Migliorini, Pompetti, De Paoli, Montaperto, Forte. All.: Maiuri

ARBITRO: Costanza di Agrigento

NOTE: Ammoniti: Risolo (CZ), Evan’s (CZ)

MARCATORI: 17’st Risolo (CZ), 37’st Di Piazza (CZ), 45’ st Germinale (CV)

 

CATANZARO – Inizio deciso dei giallorossi, con Di Massimo che entra subito in temperatura. L’ex Sambenedettese parte in slalom nel corrodoio centrale del campo, apparecchia la palla per il tiro e dai venti metri con l’interno colpisce la traversa; la sfera non esce e così, sul prosieguo dell’azione, Garufo colpisce il lato esterno della rete. Purtroppo per Calabro però, il resto della partita non è così arrembante. La Cavese si chiude bene e concede poco. In avanti si fa vedere con un bel destro di Russotto, che costringe Branduani a deviare in corner.

Nel secondo tempo il Catanzaro avverte l’urgenza del risultato e prova ad attaccare con più uomini vicino l’area. Le aquile confezionano anche un’azione interessante, con un bel cambio gioco per Di Massimo a sinistra che con uno scavetto serve in area Carlini. La girata dell’ex Benevento però colpisce a malapena il pallone, agevolmente bloccato dal portiere. A sbloccare la gara ci pensa un gesto tecnico estemporaneo, un bolide di Risolo dai venticinque metri che termina sotto l’incrocio del secondo palo. A ben vedere, però, l’azione testimonia la maggior pericolosità nello sviluppo dei giallorossi: tutto nasce con un cambio gioco per Garufo a destra; al momento del cross rasoterra in area ci sono le due punte più Evans, l’esterno sinistro, pronto eventualmente a chiudere sul lato debole, e un paio di giocatori vicini l’area. Tra cui, appunto, Risolo, che sblocca la gara. Ma la partita non finisce qua. C’è anche un brivido, con Russotto che di testa quasi la piazza all’incrocio del palo lontano. Il raddoppio arriva grazie a un bel break centrale di Evans, che libera Di Piazza al tiro; l’ex Catania mira all’angolino basso e non sbaglia. Sul finale arriva il gol della bandiera della Cavese, con l’ex Germinale che trasforma un rigore causato da un tocco di mani in area di Risolo.

Poco male, non è rimasto tempo e così il Catanzaro può rinsaldare la propria posizione alle spalle del terzetto di testa.

Catanzaro bloccato sull’1-1 dalla Virtus Francavilla

VIRTUS FRANCAVILLA – CATANZARO 1-1

VIRTUS FRANCAVILLA (3-5-2) : Crispino; Delvino, Sparandeo, Pambianchi; Giannotti, Di Cosmo (35’ st Mastropiero), Zenuni (32’ st Castorani), Franco, Nunzella, Perez, Ekuban (32’ st Vazquez). In panchina: Costa, Sarcinella, Celli, Carella, Pino, Buglia, Tchetchoua, Calcagno, Puntoriere. All.: Trocini

CATANZARO (3-4-1-2) : Branduani; Riccardi, Fazio, Martinelli; Casoli, Verna (41’ st Altobelli), Risolo, Contessa; Carlini (32’ st Di Piazza); Curiale (17’ st Evacuo), Di Massimo (41’ st Baldassin). In panchina: Iannì, Di Gennaro, Corapi, Salines, Riggio, Evan’s, Pinna, Garufo. All.: Calabro

ARBITRO: Tremolada di Monza

NOTE: Ammoniti: Delvino (VF), Curiale (C), Franco (VF), Riccardi (C), Mastropiero (VF), Altobelli (C). Recupero: 5′ st

MARCATORI: 36′ pt Fazio (C), 41′ pt Zenuni (VF)

 

FRANCAVILLA – Niente terza vittoria consecutiva per il Catanzaro, che non approfitta della vittoria della Ternana a Bari per affermarsi come seria contendente al secondo posto.

La partita inizia col brivido per gli uomini di Calabro, con Martinelli che si lascia usare come una porta girevole da Ekuban. L’attaccante ghanese sfrutta il contatto col difensore per entrare in area, ma Branduani copre bene la porta e nega il gol. La partita è piuttosto fisica, sono pochi i dettagli di qualità e sono poche anche le occasioni. Neanche i calci piazzati regalano sussulti. Gli highlighta della gara, difatti, si condensano negli ultimi dieci minuti del primo tempo. Al 36′ Carlini mette in mezzo una parabola arcuata che Fazio, di testa, spinge in rete per il vantaggio giallorosso. Una squadra con problemi creativi come quella di Calabro dovrebbe proteggere alla morte un gol così prezioso, invece a propiziare il pari ci si mette una difesa poco precisa col pallone tra i piedi. Al 41′ infatti Casoli prima rischia di regalare un rigore con un controllo sospetto in area, poi passa la palla a Zenuni che dai venticinque metri fulmina Branduani.

L’occasione per riportare la partita sui binari giusti, per le aquile, arriva a inizio ripresa. Di Massimo approfitta di un clamoroso buco della difesa di Trocini e riceve in area. Al momento del tiro però non si coordina benissimo e spedisce di poco a lato. Ancora una volta la gara è bloccata. Vazquez prova qualche sortita caricando la difesa a testa bassa ma non ottiene grandi risultati. Il Catanzaro invece è troppo impreciso sui cross per essere davvero pericoloso. Termina così una partita godibile tanto quanto l’inquadratura ad altezza d’uomo del “Giovanni Paolo II” di Francavilla.

Il Catanzaro si rilancia: Teramo sconfitto 1-0

CATANZARO – TERAMO 1-0

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Riccardi, Fazio, Martinelli; Casoli, Verna, Risolo (45’st Baldassin), Carlini (36’st Corapi), Contessa (45’st Pinna) Evacuo (19’st Curiale), Di Massimo (36’st Di Piazza). In panchina: Iannì, Di Gennaro, Salines, Riggio, Evan’s, Altobelli, Garufo. All.: Calabro

TERAMO (4-2-3-1) : Lewandowski; Diakite, Piacentini, Iotti, Tentardini; Arrigoni, Santoro; Ilari (44’st Di Francesco), Mungo, Costa Ferreira (24’st Cappa); Pinzauti (10’st Bunino). In panchina: Valentini, Trasciani, Soprano, Minelli, Celentano, Birligea, Di Matteo. All.: Paci

ARBITRO: Acanfora di Castellammare

NOTE: Ammoniti: Fazio (C), Casoli (C), Carlini (C)

MARCATORI: 27′ st Carlini (C)

 

CATANZARO – Grande vittoria del Catanzaro, che argina senza difficoltà il Teramo, potenziale capolista, e si proietta a quindici punti nella corsa al secondo posto.

Inizio baldanzoso dei giallorossi, che dopo neanche un minuto potrebbero essere già in vantaggio: un rimpallo in area favorisce Carlini che a pochissimi metri dalla porta calcia addosso al portiere. Il Teramo, abituato a tessere il gioco e a non buttare mai la palla, è in difficoltà, si perde in errori banali, anche quando gli avversari non pressano con ferocia. Per gli abruzzesi c’è anche qualche distrazione difensiva sui calci piazzati: Evacuo sugli sviluppi di un corner sfiora ancora una volta il gol. La terza grande occasione per i padroni di casa arriva da un’imprecisione in impostazione bassa di Tentardini: la palla arriva a Di Massimo che supera un uomo con un tunnel, entra in area, ma spara alle stelle.

Nella ripresa la squadra di Paci prova a rispondere con un colpo di testa angolato ma non troppo potente che Branduani blocca. La partita è lenta, ci sono pochi sbocchi, ma il Catanzaro riesce con più frequenza a raggiungere il fondo grazie a un lavoro straordinario di mezzali ed esterni. Il migliore però è Carlini, che gioca una partita a tutto campo, non perde mai la palla sotto pressione e nasconde il possesso agli avversari fino a quando i suoi compagni non hanno occupato la metà campo offensiva. Più che giusto, insomma, che alla fine sia proprio il conte Max a decidere la gara a venti minuti dalla fine: Di Massimo effettua un taglio interno-esterno e riceve sul fondo, poi piazza un bellissimo cross rasoterra a rimorchio che Carlini controlla e scaraventa in rete.

Risultato giustissimo per un Catanzaro che finalmente gioca una partita da grande squadra contro un grande avversario.

Catanzaro, prima vittoria esterna. Avellino sconfitto 1-3

AVELLINO – CATANZARO 1-3

AVELLINO (3-4-3) : Pane (32’pt Leoni); Ciancio, Miceli, Silvestri L.; Adamo (9’st Tito), Aloi, D’Angelo, Rocchi; Errico (23’pt Bernardotto); Santaniello (9’st Silvestri), Fella. In panchina: Rizzo, Tito, Silvestri M., Dossena, De Francesco, Mariconda, Bruzzo, Burgio, Nikolic. All.: Braglia

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Riccardi (11’st Garufo), Fazio, Martinelli; Casoli, Verna, Risolo, Carlini, Contessa; Curiale (22’st Di Piazza), Di Massimo (22’st Corapi). In panchina: Iannì, Di Gennaro, Cusumano, Salines, Riggio, Evacuo, Pinna, Baldassin, Altobelli. All.: Calabro

ARBITRO: Colombo di Como

NOTE: Ammoniti: Martinelli (C), Riccardi (C), Tito (A). Espulso Miceli (A)

MARCATORI: 31’ pt Fella (A), 42′ pt Curiale (C), 13’ st Di Massimo (C), 32’ st Di Piazza (C)

 

AVELLINO – Prima vittoria esterna per il Catanzaro di Antonio Calabro, dopo tre giorni di ritiro e le parole del dg Foresti, che aveva criticato i giocatori per il loro atteggiamento nel pari contro il Palermo.

Che al Partenio si possa ammirare un Catanzaro diverso lo si intuisce già dalle prime battute, quando Curiale lavora bene spalle alla porta e serve l’incursione di Carlini in area. Il diagonale dell’ex Juve Stabia, da ottima posizione, termina fuori di un soffio. L’Avellino non riesce a comandare il gioco, complice l’assenza di De Francesco, ma trova il vantaggio grazie a una prodezza di Fella e alla poca reattività di Branduani. Santaniello sulla destra abbassa la testa come un bisonte e manda gambe all’aria la marcatura di Risolo e Casoli. L’azione prosegue con un cross verso il lato sinistro dell’area, dove Fella colpisce il pallone in rovesciata. Branduani non se lo aspetta, la palla gli rimbalza davanti ed entra in rete. I giallorossi potrebbero andare in down, ma la fortuna si mette dalla loro parte. Curiale da destra vorrebbe crossare, ma la parabola del traversone si trasforma in un tiro che sorprende il portiere dei padroni di casa e si infila sotto la traversa. Pareggio meritato, visto che comunque il Catanzaro non aveva disputato un brutto primo tempo.

Il secondo tempo inizia come meglio non potrebbe per gli uomini di Calabro. Miceli infatti placca Curiale sui sedici metri, si becca il secondo giallo e va negli spogliatoi. Sembrerebbe rigore, ma l’arbitro concede solo punizione dal limite. Poco male, perché a quel punto il Catanzaro comanda il match e passa in vantaggio grazie a un’invenzione di Martinelli: un lancio d’esterno destro alla Hummels, che manda Di Massimo a tu per tu con Leoni, il secondo portiere entrato alla mezz’ora. L’ex Sambenedettese non sbaglia e porta i suoi sul 2-1. Grande gioia tra i giallorossi, che corrono ad abbracciare Calabro. L’Avellino non sa come reagire e così arriva anche il terzo gol, sempre grazie alla regia di Martinelli. Il difensore si inventa un altro lancio dietro la difesa, stavolta d’interno; Di Piazza conduce in solitaria e batte agevolmente Leoni.

Dopo la batosta di Terni e un pari che aveva inquietato l’ambiente, una vittoria in un campo prestigioso come quello di Avellino, dove il Catanzaro non ha mai vinto, era l’unico modo per confermare il progetto di Calabro. Al momento i giocatori sembrano stare dalla sua parte.