Tutti gli articoli di Emanuele Mongiardo

Falcomatà ha deciso: Reggina-Bisceglie si gioca

REGGIO CALABRIA – Alla fine si gioca. Il sindaco Falcomatà ha dato il via libera all’apertura del Granillo, quindi Reggina e Bisceglie scenderanno regolarmente in campo. Si risolve, almeno momentaneamente, una questione paradossale, per la quale le squadre, a poche ore dal fischio d’inizio, ancora non sapevano se avrebbero giocato.

Una situazione ancora più grave se si pensa che il Granillo, uno degli stadi più prestigiosi della categoria, qualche anno fa ospitava la Serie A. Nel suo comunicato con cui si annuncia il benestare del sindaco, la Reggina preme proprio sulla necessità di superare gli intoppi burocratici per non creare danni sia sportivi che economici alla società.

«Il Club non può non esprimere rammarico per le dinamiche e la tempistica che hanno portato all’autorizzazione per l’utilizzo dello stadio “Granillo” ed evidenzia con preoccupazione la necessità immediata di sbloccare l’iter autorizzativo per le gare interne con congruo anticipo rispetto alla data della gara e ciò al fine di consentire la più ampia partecipazione popolare all’evento calcistico che per il club rappresenta momento di aggregazione e spinta per la squadra ma anche unico momento di ritorno economico in un panorama che espone la società e i singoli a sacrifici personali continui e insopportabili».

Una situazione insostenibile nel professionismo, che spinge la società amaranto a chiedere da subito alle autorità di intervenire, così da ottenere per tempo l’autorizzazione per il prossimo match casalingo col Monopoli. «In quest’ottica fin da ora la Reggina 1914 invita calorosamente le autorità competenti e il Sindaco a volersi attivare fin da lunedi 24 p.v. al fine di garantire con i congrui giorni di anticipo il regolare svolgimento di Reggina-Monopoli, in programma al “Granillo” il prossimo 29 settembre, consentendo la apertura delle operazioni di prevendita a partire da mercoledi 26 p.v, al fine di evitare pericolose resse e di offrire ai tifosi il servizio migliore».

Dopo la disfatta con la Svezia il calcio italiano avrebbe dovuto cambiare, con riforme in grado di ricostruire dalle fondamenta anche le categorie minori. Un anno dopo, tra mancati ripescaggi e autorizzazioni siglate poche ore prima della partita, la situazione, se possibile, sembra essere peggiorata.

Catanzaro sconfitto a Rende. Auteri vede il bicchiere mezzo pieno

RENDE – C’è rammarico nelle parole di Auteri per la sconfitta nel primo derby stagionale contro il Rende. Al “Lorenzon” il Catanzaro non riesce a dare continuità ai tre punti di domenica scorsa. Anche se il mister sembra abbastanza soddisfatto di quanto proposto dai suoi. Il calcio è uno sport in cui gli episodi contano tantissimo e Auteri ne è consapevole quando analizza la sconfitta di stasera. «Siamo partiti bene, è stata una partita equilibrata. Abbiamo creato cinque o sei situazioni interessanti e credo che il risultato non sia corretto. Non sono scontento per la prestazione».

Auteri insomma non vede il bicchiere mezzo vuoto. Inoltre, come non manca di sottolineare a più riprese, il Rende è un avversario di valore assoluto, che non ha esitato a cercare anche lo scontro fisico, soprattutto contro gli attaccanti giallorossi. In ogni caso, l’atteggiamento era quello giusto e chissà, magari con qualche imprecisione tecnica in meno e con qualche scelta migliore nello sviluppo della fase offensiva, il tabellino stasera avrebbe detto altro. «Abbiamo giocato per costruire, per aggredire, col baricentro alto. Ci sono stati errori tecnici ma le occasioni le abbiamo create. Purtroppo si può sbagliare, Nicoletti ha sbagliato dopo una grande azione, Giannone ha sbagliato il controllo. Loro sono stati più bravi e più fortunati».

Auteri ha ragione. Catanzaro è un ambiente che tende a deprimersi con troppa facilità. Il valore del tecnico di Floridia non si può discutere. Ha delle idee ben precise, che per essere traslate in campo richiedono tempo ed esercitazioni. Certo, i risultati aiutano ad allentare la tensione, ma è impensabile che tutti i meccanismi siano già oliati. Roma non è stata costruita in un giorno.

«Mourinho non mi piace». Il Catanzaro di Auteri coltiva le sue idee in vista del Rende

CATANZARO – Domenica scorsa al Catanzaro è bastata una mezz’ora di ottimo livello per regolare la questione Potenza. Dopo un inizio di partita davvero pimpante, i giallorossi hanno abbassato i ritmi; il campionato è appena iniziato e non si può pretendere che automatismi e forma fisica siano al top. Domani però bisognerà migliorare la durata, perché ad aspettare il Catanzaro c’è il Rende, bestia nera delle aquile la scorsa stagione. Su tre confronti, due in campionato e uno in coppa, i biancorossi sono sempre usciti vincitori. L’inaspettata vittoria per 2-1 del girone d’andata, ottenuta per altro in dieci uomini, costò la panchina ad Alessandro Erra. Oggi però la prospettiva è diversa e le ambizioni del Catanzaro si misurano in rapporto a quelle del suo nuovo allenatore, uno dei più blasonati per la categoria.

Domani contro il nuovo Rende di Modesto

Anche per il Rende comunque è cambiata gestione tecnica. Via Trocini, la società ha affidato la squadra alle mani di Francesco Modesto, che da buon allievo di Walter Mazzarri e Gian Piero Gasperini non prescinde dalla difesa a tre. Un po’ come Auteri, consapevole di avere davanti un avversario differente da quello dello scorso anno. «Il Rende viene da un gran campionato ma hanno cambiato modo di stare in campo. Sono più aggressivi e propositivi e stanno bene fisicamente».

Pur rispettando i biancorossi, il tecnico di Floridia è un allenatore che comunque ama mantenere il controllo del pallone. Tuttavia, prevede un confronto equilibrato sul campo, senza ostruzionismi, di quelli che, sembra sottintendere, potrebbero impedire al Catanzaro di avere il dominio del campo per tutti i 90′. «Sul campo non ci siamo solo noi, ci sono anche gli avversari e nel calcio bisogna saper soffrire. All’interno del match ci sono almeno tre o quattro partite diverse e noi dobbiamo essere bravi a gestire i vari momenti dell’incontro».

Una consapevolezza della sofferenza che dovrebbe imparare a conoscere anche l’ambiente circostante, troppo umorale secondo Auteri. «Catanzaro è una città che diventa subito effervescente ma a cui basta poco per deprimersi. I calciatori devono alienarsi da tutto questo e noi dobbiamo sviluppare una nostra capacità d’analisi, che molto spesso non coincide con quella dei tifosi».

Prospettiva Vibonese

Chiosa finale sul calendario fitto, col Catanzaro già impegnato martedì al Ceravolo con la Vibonese. Auteri stavolta si scopre un po’ di più e rivela quali potrebbero essere le sue scelte in vista del turno infrasettimanale. «Abbiamo tanti giocatori allo stesso livello in tutti i reparti. Giocheremo tre partite in meno di sette giorni e di solito le gambe iniziano a pesare alla terza. Probabilmente con la Vibonese ci saranno dei cambi».

In conferenza stampa il tecnico è parso in controllo della situazione; il tecnico sembra avere un controllo dell’ecosistema giallorosso che era mancato alle precedenti gestioni. Ora bisognerà trasferire le proprie idee sul campo. Auteri, come detto, è un allenatore con principi di gioco offensivi, la base da cui dovrà ripartire il Catanzaro. Lo conferma il siparietto finale, dove l’ex Matera rifiuta il paragone con un allenatore difensivista come Mourinho. «A me Mourinho non piace proprio».

In giornata è giunta anche la lista dei convocati per domani.

1 Golubovic, 2 Ciccone, 3 Pambianchi, 4 Maita, 5 Celiento, 6 Nicoletti, 7 D’Ursi, 8 Iuliano, 10 Giannone, 11 Statella, 12 Elezaj, 13 Favalli, 14 Riggio, 15 Signorini, 16 Eklu, 17 Kanoute, 18 Nikolopoulos, 19 De Risio, 20 Lame, 21 Fischnaller, 22 Mittica, 23 Figliomeni, 25 Posocco, 27 Repossi.

 

Trapani di un altro livello. Reggina K.O. per 3-0

TRAPANI – REGGINA 3-0

TRAPANI (4-3-3) Dini; Canino (17′ st Scrugli), Mulè, Pagliarulo, Ramos; Aloi, Taugourdeau, Corapi (27′ st Costa Ferreira), Tulli, Evacuo (29′ st Nzola), Golfo (21′ st Ferretti). In panchina Kucich, Ingrassia, Da Silva, D’Angelo, Toscano, Dambros. All: Italiano

REGGINA (4-3-3) Confente; Kirwan, Redolfi (44′ st Pogliano), Solini, Zivkov; Petermann (5′ st Sandomenico), Bonetto (14′ st Tassi), Navas (27′ st Franchini); Tulissi, Emmausso (5′ st Zibert), Maritato. In panchina Vidovsek, Seminara, Ciavattini, Marino, Viola, Ungaro. All: Cevoli

ARBITRO: Zingarelli di Siena

NOTE: Ammoniti Redolfi (R), Bonetto (R), Tulissi (R). Recupero 4′ st

MARCATORI: 22′ pt Tulli (T), 30′ Golfo (T), 41′ Golfo (T)

 

 

TRAPANI – Esordio amaro per la Reggina di Cevoli, troppo arrendevole al cospetto di un Trapani di caratura tecnica sicuramente superiore. Un 3-0 senza repliche, confezionato tutto nel primo tempo e che ha permesso ai siciliani di gestire con calma il resto del match.

Troppo Trapani per la Reggina

Eppure gli amaranto non iniziano male, con un bel tiro al volo di Maritato deviato in angolo da Dini. Una rondine però non fa primavera, perché qualche minuto dopo Tulli si prende il palcoscenico, iniziando a far tremare le gambe dei calabresi. Al 12′ ci prova di destro, quando raccoglie una punizione ribattuta dalla barriera ma calcia alto. Cinque minuti dopo prova ad armare il sinistro, ma la palla sfila a lato. Per l’esterno siciliano sono le prove generali per il gol, che arriva al 22′ con un bel diagonale rasoterra dopo aver tagliato il campo palla al piede da destra.

Il Trapani è padrone del campo e gli uomini di Cevoli sembrano intimoriti e il raddoppio, siglato alla mezz’ora, nasce proprio da un banale errore di impostazione di Peterman, che sbadatamente offre un assist a Golfo. L’attaccante trapanese si ritrova a tu per tu col portiere, lo salta e insacca il più facile dei gol. Per la Reggina è buio pesto e dopo un tiro al volo poco fortunato di Corapi arriva anche il terzo gol. Aloi ci prova con un tiro che viene respinto da Confente; il più reattivo è ancora Golfo che firma una doppietta davvero inzaghesca.

Tante punte, pochi pericoli

Cevoli ha bisogno di una scossa, quantomeno per limitare i danni. Ci prova allora con un paio di sostituzioni: dentro Zibert e Sandomenico per Petermann ed Emmausso. Al 54′ Tulissi prova a dare una svolta alla partita con una conduzione sulla destra che porta a un traversone per Sandomenico. Il neo entrato stoppa e si coordina per la conclusione che però sfiora la traversa. La Reggina non riesce a rimediare alcun episodio favorevole, quindi Cevoli gioca l’all in inserendo una quarta punta Tassi, che al 72′ ci prova con un pallonetto deviato in angolo da Dini. All’85’ Maritato cerca il gol della bandiera di testa, ma Dini blocca senza troppi patemi. Dopodiché, i ritmi si abbassano ulteriormente, e dopo 4′ di recupero l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi.

Doccia gelata per la Reggina, mai davvero in partita e tramortita già nel primo tempo dalla veemenza del Trapani. Non il modo migliore di inaugurare l’inizio di un nuovo percorso.

La prima di Cevoli: al Provinciale la Reggina sfida il Trapani

 

REGGIO  CALABRIA – Anche per la nuova Reggina di Cevoli è giunto il momento dell’esordio. Domani sera alle 20:30 gli amaranto scenderanno in campo al “Provinciale” per affrontare una squadra sulla carta superiore come il Trapani di Vincenzo Italiano. Dopo un’estate passata a collaudare il suo 4-3-3, Cevoli avrà l’occasione di proporre i propri principi su uno dei campi più difficili della categoria.

Si lavora inoltre per la riapertura della Tribuna Est del Granillo. La risposta delle autorità dovrebbe essere nota già tra un paio di giorni. Nel frattempo, bisognerà tornare a casa con qualche punto da Trapani. Questi i ventritré che ci proveranno:

Portieri: Confente, Morabito, Vidovsek,

Difensori: Ciavattini, Kirwan, Pogliano, Seminara, Mastrippolito, Redoldi, Zivkov, Solini

Centrocampisti: Bonetto, Franchini, Marino, Navas, Petermann, Zibert

Attaccanti: Emmausso, Maritato, Sandomenico, Tulissi, Ungaro, Tassi

Vittoria di misura col Potenza: il Catanzaro di Auteri parte col piede giusto

CATANZARO – POTENZA 1-0

CATANZARO (3-4-3): Golubovic; Riggio, Pambianchi, Celiento; Statella, Maita, Iuliano (35′ st De Risio), Nicoletti; Giannone (18′ st Kanouté), Ciccone (28′ st Repossi), Fischnaller (18′ st D’Ursi). In panchina Elezaj, Infantino, Favalli, Signorini, Eklu, Mittica, Figliomeni, Posocco. All: Auteri

POTENZA (3-5-2): Ioime; Sales, Emerson, Di Somma; Coccia (36′ st Pepe), Piccinni, Dettori, Guaita (21′ st Franca), Giron (35′ st Panico); Genchi (45′ st Coppola), Strambelli. In panchina Breza, Matino, Caiazza, Matera, Mazzoleni, Fanelli, Leveque. All: Ragno

ARBITRO: Carella di Bari

NOTE: Ammoniti Pambianchi (C), Genchi (P), Di Somma (P). Recupero 2′ pt, 6′ st

MARCATORI: 5′ pt Ciccone (C)

 

CATANZARO – Pur senza dominare nell’arco dei novanta minuti, il secondo Catanzaro di Auteri celebra il ritorno del tecnico al Ceravolo con una vittoria sul neopromosso Potenza. Tre punti guadagnati grazie a un inizio convinto, che ha messo immediatamente sui binari giusti la partita.

Auteri parte con l’irrinunciabile 3-4-3. Le aquile hanno voglia di comandare spazi e pallone, per questo pressano sin da subito gli avversari. Addirittura Emerson rischia di perdere il pallone nei pressi della propria area, ma Ioime è attento ed evita di regalare un’occasione ai padroni di casa. Un inizio deciso, che si concretizza al 5′, quando i giallorossi riescono ad attivare le catene laterali. Ciccone si defila sulla sinistra e libera di tacco Nicoletti che si inserisce in area. La difesa non lo contiene ed è costretta a commettere fallo. Rigore puntualmente trasformato da Ciccone, subito nel vivo degli schemi di Auteri. Lo dimostra anche al 10′, quando conduce una pericolosa transizione in campo aperto, col Potenza che non riesce a mantenere le giuste distanze in fase di non possesso. Il passaggio conclusivo per Giannone però è leggermente fuori misura e nega al pubblico del Ceravolo la gioia del 2-0. I Lucani avvertono l’urgenza del pareggio, e non si fanno remore ad avanzare nella metà campo avversaria. La produzione offensiva però è scarsa e il Catanzaro riesce a proteggere piuttosto agevolmente la propria trequarti. Un rischio per la verità lo corre Riggio al 34′, quando un suo disimpegno un po’ impacciato concede la conclusione a Piccinni; il tiro però viene deviato. Sul finale di tempo, Golubovic anticipa Giron lanciato a rete. L’esterno era stato comunque pescato in fuorigioco dal guardalinee. Si va a riposo con il Potenza alla ricerca del pari e il Catanzaro in attesa dello spiraglio giusto per attaccare negli spazi concessi dagli avversari.

Anche nel secondo tempo è il Potenza ad attaccare, con Guaita che salta Iuliano sul vertice destro dell’area e calcia alto. Il Catanzaro ancora una volta ci prova con Ciccone che, defilato dopo aver superato Emerson, calcia in bocca a Ioime. Nel frattempo, c’è spazio per gli esordi in giallorosso di D’Ursi e Kanouté, entrati rispettivamente al posto di Fischnaller e Giannone. La partita procede senza particolari acuti, con Di Somma che si becca un’ammonizione per gioco pericoloso. A venti dal termine l’azione più pericolosa della ripresa. Giron mette in mezzo un traversone insidioso, mancato di poco da Strambelli. La palla termina dall’altro lato del campo ancora tra i piedi dei lucani. Altro cross e stavolta Franca centra il pallone di testa. Golubovic è reattivo e salva in corner. Il Catanzaro risponde all’83’ con D’Ursi, che converge da destra e scarica una saetta sul primo palo. Ioime però non resta a guardare e mantiene a galla i suoi. Pian piano l’impeto del Potenza si dissolve e il Catanzaro prende ossigeno con la palla tra i piedi. All’89 De Risio ci prova con un potente tiro dal limite, che però si spegne sul fondo. Ultimo brivido col gol annullato a Genchi al 96′, con l’arbitro che aveva già fischiato prima che la palla entrasse in porta. Finisce così una partita iniziata bene ma non sempre controllata dal Catanzaro, che per larghi tratti ha lasciato il possesso agli avversari.

Il livello della squadra sembra comunque essere superiore a quello dello scorso anno e i giocatori sembrano dare più certezze dal punto di vista offensivo. Certo, ci vorrà del tempo per assimilare i dettami di un allenatore con principi così chiari come Auteri. Nel frattempo, bisognerà ottenere più punti possibile. Proprio come è stato fatto oggi.

 

 

Il Catanzaro torna in campo. Auteri prepara l’esordio col Potenza

Finalmente si torna in campo. Dopo un’estate passata a discutere più di tribunali e ripescaggi che di calcio giocato, la Serie C, seppur parzialmente, prende il via. Una situazione paradossale, con una squadra come il Catania, favorita per la promozione e concorrente diretta del Catanzaro secondo i più ottimisti, che probabilmente dovrà procrastinare l’esordio. Discorsi che per fortuna non coinvolgono i giallorossi, che magari potranno approfittare della situazione per imporsi come seria candidata alla B.

Un hype giustificato da una certezza come Gaetano Auteri, forse il tecnico con l’identità tattica meglio definita della categoria. Il Ceravolo darà la sua risposta domani alle 17:30, dove giungerà il neopromosso Potenza. Nel frattempo, il tecnico ex Matera ha stilato la lista dei convocati.

PORTIERI: Golubovic, Elezaj, Mittica

DIFENSORI: Pambianchi, Celiento, Nicoletti, Riggio, Signorini, Figliomeni, Favalli

CENTROCAMPISTI: Maita, Iuliano, Eklu, Nikopoulos, De Risio, Posocco

ATTACCANTI: Statella, Giannone, Ciccone, Kanouté, Fischnaller, Infantino, D’Ursi, Repossi