Tutti gli articoli di Raffaella Aquino

Orgoglio Brutio : “aderiamo al PD, ma serve sinergia tra le forze del centro sinistra”

COSENZA – La lista “Orgoglio Brutio” è stata, nonostante il risultato in termini numerici, tra le protagoniste della campagna elettorale alle scorse amministrative vinte, poi, da Mario Occhiuto. Oggi, a distanza di tempo, attraverso il presidente e leader del movimento Marco Zaffino, vuole tornare a dire la sua sulle vicende comunali di palazzo dei Bruzi. Intanto l’annuncio: <<Vogliamo aderire, insieme a tutto il gruppo, al Pd>>, spiega proprio Zaffino. <<Far parte di una squadra, dare la concreta prova di voler avere le idee comuni su come amministrare una città è già un primo importante e decisivo passaggio civico, prima ancora che politico. Abbiamo ragionato molto con tutto il gruppo, in questi mesi. Pensiamo che sia tempo, oggi, di aderire ad un grande progetto pur affermando le nostre ragioni e le nostre posizioni, espresse in quella campagna elettorale>>. C’è un però: Zaffino, spiega che prima dell’adesione formale, vuole che dal Pd ci si esprimi in chiarezza e trasparenza, la stessa con la quale sta venendo fuori la candidatura a Presidente della Provincia di Cosenza del Sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci, persona preparata che ha dimostrato negli anni capacità e competenze amministrative molto evidenti . <<Vuole un solo esempio negativo? Cito il consigliere Marco Ambrogio, nessuna critica alla sua persona ed alle sue capacità, però sarebbe necessario ed opportuno che ,chi aspirava addirittura alla carica di sindaco nel partito a cui noi chiediamo di aprire le porte, ci faccia capire da che parte sta, e con chi soprattutto. Leggiamo sui social che qualcuno lo apostrofa, ironicamente, come nuovo addetto stampa di Occhiuto. Per noi questa sua posizione politica non chiara provoca solo confusione e danni verso quei cittadini che hanno votato la nostra coalizione, contro l’attuale sindaco. Ebbene, il Pd allora si esprima in tal senso. Dica cosa fare, con chi vuole stare, faccia chiarezze su regole e discipline. Solo così potremo nuovamente riproporci alla città come alternativa. Ovviamente ho citato Ambrogio ma potrei fare l’esempio allargando la critica a tutti i consiglieri comunali d’opposizione che finora poco o nulla hanno influito sul governo Occhiuto>>. Serve una maggiore sinergia tra le forze di centro sinistra, individuando percorsi e strategie per il futuro della nostra Città, a nostro avviso troppo accentrata al salotto Bene e poco proiettata ai bisogni quotidiani dei cittadini che abitano le periferie urbane. <<Ricordo bene le infinite riunioni della coalizione e quello spirito di competizione prima della sconfitta. C’era voglia di provare e dare una idea di città: da lì occorre partire>>. Zaffino, su questa traiettoria della chiarezza, ne approfitta e cita anche l’amico Giovanni Cipparrone che, secondo il pensiero del presidente di Orgoglio Brutio, essendo Presidente della Commissione Controllo e Garanzia è l’organo preposto a garantire il corretto funzionamento delle funzioni legislative dell’organo comunale, ripristinando la Democrazia all’interno del Palazzo. Ecco perchè Orgoglio Brutio, con molta modestia, vuole dare la sveglia politica in città.

Manuel Frattini, da Italian Musical Awards a Castrolibero per lo Stage di Compagnia delle Alghe

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COSENZA – Ancora pochi posti disponibili per lo Stage ideato e promosso da Compagnia delle Alghe che si terrà dal 3 al 6 Febbraio prossimi e rivolto a tutti coloro i quali hanno il desiderio di avvicinarsi al mondo del teatro, della recitazione, del canto, della danza e dell’arte espressa in tutte le sue forme. Lena Biolcati, Silvia Di Stefano, Manuel Frattini e Andrea Verzicco, saranno i coach del percorso formativo dedicato a tutti gli appassionati del genere, quattro nomi di spessore del panorama teatrale internazionale, protagonisti di una quattro giorni intensa ed entusiasmante. Il Comune di Castrolibero ha pienamente aderito al progetto Stage di Compagnia delle Alghe, un evento unico nel suo genere che sarà accolto nel grande open space di Via Papa Giovanni XXIII, nei pressi del Centro Commerciale di Andreotta. Il Comune non solo ha pienamente accolto l’iniziativa di Compagnia delle Alghe, ma ha insistito affinché, un evento di tale portata si organizzasse nel proprio territorio. Una quattro giorni intensa, nel corso della quale, si avrà modo di prendere parte anche ad eventi collaterali, organizzati in sinergia l’Ente, per il quale questo evento è solo il precorritore di iniziative e progetti futuri che andranno a significare un volano di sviluppo per l’intera comunità. La città di Castrolibero,al fine realizzare progetti proiettati non solo della crescita economica, ma soprattutto culturale del paese, ha abbracciato questo virtuoso progetto. Castrolibero è una città moderna, all’avanguardia, al passo coi tempi , una città accogliente che intende promuovere, attraverso iniziative come lo Stage di Compagnia delle Alghe, un’azione capillare su tutto il territorio, dal coinvolgimento dei giovani al potenziamento delle strutture, dalla valorizzazione del centro storico alla realizzazione di tutta una serie di eventi che abbiano obiettivo il rilancio artistico e culturale di un intero paese.

 

Coltivavano piantagioni di droga, due arresti

LOCRI (RC) – I carabinieri hanno nuovamente arrestato Luigi Portolesi, di 64 anni, e Francesco Catanzariti, di 36, entrambi di Platì, e noti alle forze dell’ordine, per produzione, coltivazione e detenzione di droga. Nei confronti dei due, sorpresi lo scorso mese di ottobre, in flagranza di reato all’interno di una piantagione di marijuana nel territorio del comune di Ciminà e arrestati per coltivazione di droga, è stato riqualificato il reato d’imputazione con l’aggravante degli ingenti quantitativi. A Portolesi e Catanzariti, infatti, è stato notificato un provvedimento emesso dal gip del tribunale di Locri dopo che, a seguito di una consulenza effettuata dal Ris di Messina, si è potuto accertare che il quantitativo di principio attivo della sostanza sequestrata sarebbe stato utile per ricavare oltre 330.000 dosi si sostanza stupefacente.La piantagione sequestrata era composta da 420 piante il cui valore stimato, qualora immesse sul mercato, sarebbe stato di circa 700 mila euro.

Bilancio positivo per IPASVI, un anno importante per gli infermieri

 

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COSENZA – <<Anche quest’anno abbiamo deciso di presentare il bilancio su ciò che il Collegio IPASVI della provincia di Cosenza ha fatto. Colgo l’occasione per ringraziare tutto il Consiglio Direttivo ed i Revisori dei Conti per il lavoro svolto mettendoci la passione di sempre. Non è stato un anno facile per la situazione in cui versa tutta la sanità calabrese e per i tantissimi episodi in cui molti nostri colleghi, loro malgrado, sono stati coinvolti>>. Questo l’incipit del presidente degli infermieri cosentini, Fausto Sposato, che traccia un consuntivo dell’anno appena trascorso. <<Il collegio ha continuato a portare avanti una politica fatta di trasparenza e professionalità che ci ha consentito di dire la nostra su molte questioni. Certamente l’obiettivo più importante è stato l’acquisto della nuova sede che ci verrà consegnata nei primi mesi dell’anno e che permetterà, a tutti gli iscritti, di poterne usufruire al meglio. È stato un traguardo importante ed una scelta coraggiosa, ma avremo finalmente una sede dignitosa come la categoria merita. Abbiamo offerto la PEC gratuitamente e, francamente, dispiace che siano ancora pochi i nostri iscritti che ne fanno richiesta. Stiamo procedendo con la cancellazione dei morosi con comunicazione al datore di lavoro e con tutti i rischi che ne deriveranno. È stato un atto dovuto ed abbiamo tutta l’intenzione di continuare su questa strada, chi non è in regola non può esercitare la professione e non è assolutamente vero, come già precedentemente ed ampiamente spiegato, che devono essere le aziende a provvedere. L’iscrizione è un obbligo ed è obbligo del professionista essere in regola. Abbiamo sviluppato percorsi ECM con i quali abbiamo coinvolto tantissimi colleghi raggiungendo tutti i territori della provincia e proponendo una formazione di qualità con relatori e docenti esperti nelle varie tematiche trattate. È stato un nostro pallino spostarci sul territorio e lo abbiamo fatto anche con un progetto regionale dal titolo “Il Camper degli Infermieri” incontrando i cittadini calabresi ed i colleghi ed ascoltando le loro opinioni>>, spiega Sposato in una lettera aperta alla categoria. <<Abbiamo raggiunto un accordo con un quotidiano regionale per la pubblicazione di argomenti inerenti l’assistenza e dal mese di Gennaio 2017 saremo presenti per spiegare ai cittadini che anche gli infermieri hanno le competenze su temi importanti che riguardano la salute dei cittadini. Siamo stati presenti negli incontri istituzionali presso la Regione e presso la struttura commissariale alla ricerca di soluzioni per tutelare i nostri colleghi. Nel mese di Novembre, per la prima volta, si è tenuto in Calabria il primo “ Forum Nazionale sulla formazione degli Infermieri” dove hanno partecipato tutti i Presidenti dei Collegi di Italia ed i maggiori esperti di formazione universitaria. Abbiamo fatto partire due Master di I° livello in convenzione con L’Università della Calabria: uno sulla ricerca infermieristica e l’altro sull’algologia e terapia del dolore. Anche questo è frutto di un progetto ben definito che ha portato l’Ipasvi di Cosenza ad essere parte attiva nella formazione e nei processi gestionali>>. Un bilancio in positivo, dunque. <<Riteniamo di avere attirato le attenzioni dell’opinione pubblica che riconosce nell’Ipasvi un interlocutore privilegiato quando si tratta di assistenza. Questo ha fatto in modo che gli organi di informazione ci dessero lo spazio giusto. Vogliamo ringraziarli tutti per il contributo. Come gli altri anni abbiamo fornito consulenze legali e amministrative a moltissimi colleghi risolvendo situazioni ataviche. Ci siamo aperti alla convenzione con una società di assicurazione per dare la possibilità ai tanti colleghi di potere strappare le migliori condizioni in tema di assicurazione professionale. Molte altre cose sono state fatte e molte ancora ne faremo. Tutto con la massima trasparenza e correttezza. La coesione di un gruppo di infermieri che hanno creduto nel progetto e nel programma previsto ci ha portato fin qua. Per noi non è un punto di arrivo ma un punto di partenza verso nuovi obiettivi che hanno come primo pensiero il bene della collettività professionale. Lasciatemi ringraziare tutti indistintamente perché se abbiamo conseguito questi risultati ognuno ha fatto la propria parte. Ci attende un altro anno di impegno, di passione, di sacrificio e dobbiamo essere pronti e concentrati ad affrontare le sfide che il sistema ci impone. Per adesso vogliamo augurare a tutti i nostri iscritti un buon anno con la speranza che tutti possano realizzare ciò che desiderano>>, la chiosa.

Baraccopoli San Ferdinando, Ferrara (M5S): “Situazione vergognosa, impegni disattesi”

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SAN FERDINANDO ( RC) – <<La vergognosa situazione che si vive ormai da anni tra Rosarno e San Ferdinando è una vera e propria bomba ad orologeria>>. E’ quanto dichiara Laura Ferrara, eurodeputata del M5S, ritornata a distanza di un anno nella baraccopoli di San Ferdinando, luogo che nel periodo della raccolta degli agrumi arriva ad ospitare anche più di 2000 migranti in condizioni drammatiche e disumane, con un reale rischio di tensioni sociali crescenti.  Situazione più volte denunciata dalla stessa Ferrara insieme ai colleghi del parlamento italiano Bernini e Parentela, e che purtroppo è peggiorata rispetto al passato. <<Anziché essere dismessa, la baraccopoli cresce anno dopo anno in dimensione, popolazione e in “organizzazione interna”. Sono sempre più numerose le baracche, costruite dagli stessi migranti con legno e cellophane, prive di impianti idrici o elettrici, in situazioni igienico-sanitarie ai limiti dell’immaginario. Latrine a cielo aperto, acqua riscaldata con fuoco a legna, macellerie improvvisate e mercatini all’aperto di abbigliamento usato. Abbiamo constatato la presenza di un nutrito numero di donne, molto probabilmente nigeriane vittime di tratta, che si prostituiscono, nonché l’allarmante presenza di due bambini, che insieme alle famiglie vivono in condizioni che mortificano la dignità umana>>.  Il 19 febbraio 2016 il Presidente della Regione Calabria aveva sottoscritto con Prefettura e Provincia di Reggio Calabria, Comuni di Rosarno, San Ferdinando e alcune ONG, un Protocollo in base al quale alla Regione competeva una funzione di coordinamento logistico e l’ assunzione delle necessarie iniziative di temporanea riorganizzazione del campo volte a migliorarne le generali condizioni di vivibilità.

<<Cosa ne è stato del progetto e dei 300 mila euro stanziati dalla Regione per smantellare la baraccopoli ancora esistente, creare una nuova tendopoli per le emergenze logistiche, di fatto mai realizzata, e dare avvio a pratiche di accoglienza diffusa? Tocca constatare ancora una volta come gli impegni assunti dalla Regione Calabria non siano stati rispettati. Così come registra forti ritardi la realizzazione del progetto da 3 milioni di euro del Piano di Azione Coesione (PAC) finalizzato alla creazione su Rosarno di una rete di accoglienza abitativa e di inclusione sociale per i lavoratori immigrati e le loro famiglie. Ulteriori risorse economiche per far fronte a tale situazione emergenziale potrebbero essere rinvenibili nell’Asse 9 del Por Calabria 14/20, qualora solo vi fosse una concreta e chiara volontà politica diretta in tal senso”>>.
<<Oltre agli ospiti della baraccopoli -continua l’eurodeputata Ferrara – a farne le spese sono evidentemente tutti i cittadini di Rosarno e di San Ferdinando, rassegnati oramai all’abbandono da parte degli amministratori locali e regionali. Famiglie che devono fare i conti con la disperazione e la mancanza di lavoro, piccoli imprenditori agricoli che faticano a coprire i costi della raccolta con il ricavato della vendita.
Ciò che indigna tutti i cittadini onesti di questo territorio è lo spreco o la perdita di risorse e l’abbandono di opere, nonostante la situazione esistente, da parte di quelle istituzioni che dovrebbero invece garantire e tutelare diritti fondamentali>>.
<<Mi auguro di non dover assistere da qui a breve, in occasione dell’ormai prossimo anniversario della rivolta che avvenne 7 anni fa a Rosarno, all’ennesima passerella del Presidente Oliverio. Piuttosto- conclude Laura Ferrara – dia conto a tutti i cittadini della Piana dei fondi inutilizzati, del progetto inattuato e del protocollo sottoscritto e disatteso>>.

Al Ferramonti l’accensione della “Chanukka”, simbolo di pace e libertà

 

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TARSIA (CS) Il 26 dicembre si svolgerà la commovente accensione del terzo Lume della Chanukka (il candelabro a 8 bracci), per la prima volta dopo la guerra mondiale, nell’ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Un segno per ribadire il messaggio di libertà contro i soprusi degli uomini sugli uomini, e la speranza ebraica che non muore nella Shoah, e l’anima ebraica è ancora viva nel Sud a 500 anni dall’espulsione degli ebrei dal Meridione d’Italia. La celebrazione comincerà alle 16 con i discorsi del Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso. Alle 17 si svolgerà l’accensione del Lume. La Festa religiosa biblicamente trova origine nella storia dei Maccabei ed ha un significato anche laico, ovvero quella di esprimere pubblicamente la libertà dell’uomo di professare i propri valori. I Greci conquistarono Israele e nel Santo Tempio di Dio a Gerusalemme costrinsero gli Ebrei ad inginocchiarsi agli dei: li volevano costringere a diventare pagani. I Maccabei, ebrei molto legati a Dio, anche se inferiori in numero si ribellarono. Liberarono Gerusalemme e tolsero le statue dal Santo Tempio. Quando entrarono nel Tempio trovarono il Candelabro costruito da Mosè per ordine di Dio, la Menorah, spento. Esso doveva ardere di Luce Sacra sempre. I Maccabei trovarono una sola ampolla sigillata di olio sacro, preparato dal Grande Sacerdote. Essa era sufficiente per alimentare i Lumi della Menorah per un giorno. Il miracolo fu che invece di un giorno l’olio fece ardere i lumi per otto giorni, il tempo necessario per preparare altro olio sacro. Il miracolo delle Luci! Ecco perché si accende il candelabro ad otto braccia per ricordare quel miracolo. Il nono lume, il servitore, serve per accendere gli otto lumi. Una luce al giorno. L’accensione viene fatta pubblicamente ed in casa nelle finestre per far vedere le Luci. Nessun uomo può costringere un altro uomo a credere in qualcosa che non vuole, nemmeno con la forza.
Ecco il grande significato delle Luci di Chanukka nel Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia ed il suo luminoso significato simbolico di giustizia e pace. Chanukka è stata festeggiata per secoli in Calabria dalle comunità Ebraiche residenti con partecipazione della popolazione sino al 1500, epoca della Inquisizione spagnola che li costrinse ad andar via. La Chanukka di Ferramonti di Tarsia si affiancherà alla accensione della Chanukka di tutte le città del mondo dove si festeggia.

“Per una Provincia Differente” domani la presentazione del progetto

COSENZA – Conto alla rovescia per il lancio di una grande iniziativa ambientale sul territorio  provinciale. Parte il progetto “La Provincia di Cosenza al fianco dei Comuni per la gestione dei rifiuti…per una Provincia Differente”, finanziato dalla Provincia di Cosenza e realizzato da Alessco – Agenzia Locale per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile della Provincia di Cosenza. L’iniziativa,che si estenderà fino ad aprile 2017, prevede sia la campagna di educazione ambientale alla raccolta differenziata e al riciclo, sia un supporto per il monitoraggio dei dati sulla raccolta differenziata che avverrà mediante SWM (Smart Waste Management di Ancitel Energia e Ambiente) e conil supporto di ALESSCO. Un progetto originale e ampio che  camminerà anche al fianco delle scuole- attraverso l’attività di sensibilizzazione denominata “Cosenza Differenzia”-  e dei cittadini e che Alessco ha avviato su scala provinciale e locale con il coinvolgimento dei 155 Comuni del territorio cosentino. Il progetto sarà ufficializzato domani nella Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza alle ore 9.30 Seguirà incontro con i sindaci dei 155 comuni coinvolti.

“Primafila”, tutto pronto per Vergassola e il suo “Sparla con me”

MORMANNO (CS) – Da Cassano a Mormanno per la seconda di “ Primafila” 15^ Edizione  della Rassegna di Teatro e Musica organizzata dall’Associazione Culturale Novecento Teatri, con presidente Luisa Giannotti,  per la direzione artistica di Benedetto Castriota.  In scena al cine-teatro giovedì 22 dicembre con inizio alle ore 21,30 Dario Vergassola in “sparla con me”  Attore,  comico teatrale, conduttore, cantante  nato a La Spezia, partecipa a fiction, programmi televisivi. Prende spunto dai successi di “Parla con me”, il programma di Serena Dandini. Al pubblico presenterà i momenti più esilaranti dei suoi tanti incontri nel salotto della Dandini, mentre ripercorre a ritroso la strada segnata dal calore degli amici del bar, la non semplice relazione familiare con l’impertinente suocera, la movida davanti all’unico bancomat di La Spezia, i suoi ricordi di bambino quando sognava di poter divenire un moderno Robin Hood, di quando gli fu regalato il vestito da Zorro in occasione del suo ventiseiesimo compleanno. Ma più di tutto viene messo in scena l’esilarante sconcerto di chi si rende conto che solo una risata potrà seppellire la vacuità, il silicone e il sorriso a trentadue denti. I biglietti si potranno acquistare anche online su www.ticketwebonline.com. Ulteriori informazioni per potranno essere richiesti all’Associazione Culturale Novecento . L’evento gode del contributo della Regione Calabria, del Parco del Pollino, dei Comuni di Castrovillari, Cassano J. Morano C. e Mormanno, ma anche di Nocara, Acquaformosa e Santa Domenica Talao dal momento che la rassegna è partita già l’estate scorsa.

“Identità e Memoria” alla riscoperta della cultura territoriale

 

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CROPALATI (CS)  – Un’interessante azione formativa / informativa realizzata è stata realizzata presso l’ammodernata biblioteca comunale di Cropalati. Un incontro di tipo  intergenerazionale. Un’iniziativa sociale, oltre che culturale, finalizzata a mettere in risalto l’importanza della biblioteca, che deve essere utilizzata non solo come luogo di conservazione e consultazione dei volumi che essa detiene, ma anche come centro di aggregazione sociale in cui è possibile confrontarsi e interagire. Il bisogno di una concreta rivalutazione del  dialetto. La necessità di aprirsi al territorio di appartenenza. Questo l’incipit della valida e ben strutturata mattinata cropalatese dal titolo “Identità e memoria. Alla riscoperta della cultura territoriale”.  Coordinati dal sociologo e giornalista Antonio Iapichino, sono intervenuti vari ospiti, anche provenienti da altri centri del basso Jonio cosentino. Il sindaco della cittadina pre silana, Luigi Lettieri, ha parlato del potenziamento della biblioteca cittadina, avvenuto grazie a un apposito progetto finanziato dalla Regione. Lettieri, inoltre, ha evidenziato l’azione sinergica di quattro “grandi famiglie”: la scuola,  l’Amministrazione comunale, la parrocchia e i Carabinieri”. Il Primo cittadino, inoltre, ha sottolineato che <<non bisogna vergognarsi di parlare la lingua dialettale. Anzi . Essa rappresenta una ricchezza culturale. Le nostre tradizioni”, ha commentato il sindaco Lettieri“vanno portate avanti>>. Il vicesindaco Achiropita Ruperto, ha fatto notare che <<attraverso la collaborazione con la scuola si farà rivivere la biblioteca comunale.  L’amministratrice locale ha finanziato dalla Regione Calabria – Fondo per la cultura – recentemente sono stati acquistati nuovi libri di autori locali, piccoli arredi per una migliore funzionalità del centro, ma si sta procedendo al potenziamento della digitalizzazione dell’archivio della stessa biblioteca, all’interno della quale vi sono moderni computer con connessione a Internet. Insomma, una struttura in cui fare cultura, in chiave moderna>>. Il Vicario dell’Istituto comprensivo “B. Bennardo “, di Cropalati – – Caloveto – Paludi, Vittoria De Luca, ha evidenziato che da gennaio partiranno nuove e interessanti iniziative all’interno della biblioteca comunale, ha parlato della valorizzazione delle origini e del dialetto <<che rappresenta le nostre radici>>.  A giudizio dell’insegnante De Luca il dialetto, a volte, riesce più dell’italiano a meglio rappresentare lo stato d’animo. Allo scopo di sottolineare quest’ultimo aspetto è giunto a Cropalati il poeta rossanese Pietro Pometti, che ha declamato e  commentato numerose poesie in vernacolo. Lo stesso cultore della poesia ha illustrato la definizione di tanti vocaboli dialettali, ormai poco conosciuti. Il professore Pometti ha spiegato che “il calabrese è unico, ma da paese a paese, a volte addirittura da un rione all’altro, variano gli accenti. Nel corso della manifestazione Serena Mammoliti, allieva dell’Istituto musicale “Donizetti di Mirto”, con il suo organetto ha offerto deliziato la folta platea.  Ad arricchire la giornata un intervento artistico – culturale da parte dei docenti Carmela Arcidiacone e Mannina Fontana  dell’Istituto comprensivo  Crosia Mirto che, insieme ad alcuni alunni della stessa scuola guidata dalla dirigente Rachele Donnici, hanno illustrato un proprio lavoro, vale a dire alcuni tableaux vivants del Codex Purpureus Rossanensis. La giornata si è conclusa con intermezzi corali a cura degli studenti Istituto comprensivo  Cropalati – Caloveto – Paludi, guidati dal docente di musica della stessa scuola, Salvatore Mazzei.