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A Ferramonti la presentazione del libro di Domenico Gullo, un romanzo sulle speranze emerse dal campo

FERRAMONTI DI TARSIA (CS) – Sarà presentato il prossimo 26 aprile alle ore 10, nella cornice del Campo di Concentramento Ferramonti di Tarsia, il più grande d’Italia, il libro “I bambini felici – Ferramonti di Tarsia” scritto da Domenico Gullo. L’autore, originario di Spezzano Albanese, in questo romanzo vuole onorare quella che fu l’atmosfera speciale di quel campo, dove molti dei prigionieri erano artisti e accademici, attraverso la storia, frutto di fantasia, della famiglia Friedman. A Ferramonti -lo ricordiamo- ci furono ben 92 baracche distribuite su 16 ettari di terreno, in cui hanno vissuto fino a 3000 prigionieri ebrei, in una zona infestata dalla malaria. Qui il coraggio morale della direzione del campo, ovvero quello del direttore e del maresciallo di polizia a capo della squadra di sorveglianza, è stato un raggio di luce in questo oscuro capitolo della storia.
Il loro comportamento nei confronti degli internati ebrei fu insolitamente umano e solidale.
Nessuno dei prigionieri morì di morte violenta, nel campo furono costruiti un ambulatorio, una biblioteca, una scuola, tre sinagoghe. Furono celebrati matrimoni e nacquero dei bambini, vennero allestiti spettacoli teatrali e concerti, e agli internati fu persino concessa una forma parlamentare di autogoverno.
La protagonista della storia, che si intreccia con fatti realmente accaduti, è Cecilia Friedman, una bambina di 10 anni austriaca, deportata a Ferramonti con i genitori. Qui ha conosciuto artisti che ne hanno riconosciuto e promosso il talento musicale. Il reticolato che avrebbe potuto spegnere tutte le speranze di Cecilia, le offrì invece l’opportunità di coronare il suo sogno più grande.
I lavori, moderati dal giornalista Emanuele Armentano, vedranno i saluti di Roberto Ameruso, Sindaco di Tarsia; Maria Letizia Belmonte, Dirigente Istituto Comprensivo di Terranova da Sibari; Maria Cinzia Pantusa, Dirigente Istituto Comprensivo di Spezzano Albanese; l’intervento di Teresa Ciliberti, Direttrice del Museo di Ferramonti; e le conclusioni dell’autore del romanzo. Nel corso della manifestazione verrà premiato il disegno vincitore del concorso per la copertina del libro e sarà inaugurata la mostra con tutti i disegni partecipanti, realizzati dagli alunni delle due scuole.

“La croce e la stella”, presentato a Montecitorio il film su Ferramonti di Tarsia

TARSIA – È stato presentato lo scorso lunedì 4 marzo alle 15,30 a Roma, presso la Sala della Regina a Montecitorio, il film del regista Salvatore Lo Piano intitolato “La croce e la stella”. Il film, le cui riprese risalgono al 2015, parla della storia del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia.

Un’opera volta a far conoscere al grande pubblico i fatti sul più grande lager per ebrei in Italia.

Una giornata molto positiva per la delegazione di Tarsia, guidata dal sindaco Roberto Ameruso e composta dai consiglieri comunali Roberto Cannizzaro e Marco Cetraro che, alla presenza di importanti personalità del mondo della politica e della cultura, hanno ricevuto gli apprezzamenti per quello che è stato il ruolo dei cittadini di Tarsia in una delle vicende più tristi della storia dell’uomo.

I lavori, aperti dall’on. Ettore Rosato, hanno visto la partecipazione, fra gli altri, della presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, e di una delegazione di alunni di una scuola romana.

Dopo la proiezione del film, che presto sarà disponibile per il grande pubblico, corali sono stati i pareri favorevoli.

Grande soddisfazione per l’amministrazione comunale tarsiana che ha ricevuto le congratulazioni anche dal consigliere regionale Franco Sergio e che evidenzia come gli sforzi fatti per la realizzazione del film non siano stati vani.

«È un film che ci rappresenta -ha detto il sindaco Ameruso- non solo dal punto di vista storico ma anche dal punto di vista del paese e della comunità. Infatti, per la maggior parte è stato girato a Tarsia e tante sono le comparse della nostra comunità. È un modo anche per fare vedere il nostro piccolo borgo, i palazzi e le attività commerciali. Resta fondamentale, inoltre, il rapporto di solidarietà e umanità creatosi fra la gente di Tarsia e gli internati. Sono stati i miei concittadini di allora -sottolinea- ad aver alleviato, in diverse circostante, alcune sofferenze di quella povera gente, in episodi drammatici come la ritirata dei tedeschi e il pericolo di rappresaglie che incombeva sugli internati». Così, dopo essere stato presentato anche in importanti festival del cinema come quello di Locarno, ora la comunità aspetta di vedersi in un prodotto sul quale questa amministrazione ha puntato molto.

«Faccio i complimenti al regista -dice Ameruso- per aver saputo, seppur nella finzione, tratteggiare in modo fedele quella che è la storia del campo, con tutti gli eventi più importanti che lì si sono svolti, mettendo in risalto alcune figure che hanno fatto sì che certi eventi volgessero al meglio».

Ferramonti, presentato il calendario degli eventi per “I giorni della Memoria 2019”

Ferramonti di Tarsia (CS) – Anche quest’anno, il prossimo 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, il Comune di Tarsia fa sì che questo giorno sia utile per rendere la Memoria un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo. 

Solo ricordando quello che è stato, è possibile salvaguardare la dimensione democratica della vita oggi.

Il Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, in stretta collaborazione e sinergia con il Consigliere Delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro e i volontari della Memoria, hanno programmato le iniziative che si svolgeranno non solo nel Campo di Internamento ma anche a Cosenza, a Rossano  e in altri paesi della provincia, grazie alla collaborazione 
con associazioni locali e scuole.

Ecco il calendario dei prossimi eventi:

23 gennaio: Presentazione, a cura della Casa Editrice Brenner, del volume “Foto e racconti; dal web al cartaceo; alchimie letterarie” presso la Biblioteca Gustav Brenner del Campo di Ferramonti.
25 gennaio: alle 9.30, Stanislao De Marsanich, Presidente de I Parchi Letterari®, Mario Ganz, psicologo e psicoterapeuta Junghiano, studioso di Bernhard e Teresina Ciliberti, consulente letteraria del Comitato Dante Alighieri di Cosenza e del Museo della Memoria presenteranno “Ernst Bernhard, un maestro scomodo”,  nella Sala conferenze del 
Campo. Seguirà un videomessaggio da parte dell’Ambasciatore di Ferramonti per l’America Latina, Damian Dellaqueva, sul tema dei diritti umani e progettualità culturale. Alle ore 12, il Sindaco Roberto Ameruso, presenterà al pubblico il quadro dono “Calabrische Elegie”, opera del Maestro Fingesten, donato da Riccardo Ehrman, ex internato del campo di Ferramonti di Tarsia.
26 gennaio: Federanziani Senior Italia presenta la Sciarpa della Pace. Subito dopo il giornalista televisivo Michele Cucuzza presenta e modera “Voci per un dialogo interreligioso”, partendo dal testo “Il Sogno di Dio sulla nostra Chiesa” di S.E. Eparca di Lungro Donato Oliverio.
27 gennaio: alla presenza del Vescovo di Rossano Cariati, Mons. Giuseppe Satriano,  del Prefetto di Cosenza Paola Galeone, che consegnerà, presso il Campo di Ferramonti di Tarsia, le medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager, Roque Pugliese, Consigliere della Comunità Ebraica di Napoli e Referente per la Regione Calabria, si commemora il Giorno della memoria. Saranno presenti i testimoni di quei giorni vissuti a Ferramonti, Dina Smadar ed Eva Porcilan, da Israele, nate nel 
campo durante l’internamento dei loro genitori, e Yolanda Bentham, figlia dell’internato David Ropschitz. Teresina Ciliberti presenterà a seguire il libro “L’ecumenismo vissuto. Il frate cappuccino Callisto Lopinot, cappellano del campo di concentramento a Ferramonti di  Tarsia”, di Salvatore Belsito. Modera i vari momenti culturali e musicali, la giornalista Fiorenza Gonzales. Significativo sarà il conferimento del Premio della Pace al Prof. Andrea Riccardi, Presidente della Società Dante Alighieri presentato da Maria Cristina Parise, Presidente del Comitato Dante di Cosenza. Alle ore 15, per lo Spazio Europeo della memoria musicale Federico Mompellio, il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano presenterà il concerto “Il passato che non deve tornare”.
28 gennaio: la Comunità Ebraica di Napoli animerà il convegno “Le Leggi Razziali ed il coinvolgimento della scienza”. Saranno presenti: Roberto Ameruso, Roque Pugliese, Franco Sergio, Consigliere Regione Calabria, Corrado Landolina, Sindaco di Zambrone, Patrizia Spadafora, Ricercatore ISN-CNR con la relazione dal titolo Teorie sulla razza ed 
eugenetica, Anna Golotta, dell’Associazione Virginia Holper Monis, Walter  e  Pina Brenner, figli dell’ex internato Gustav Brenner. Francesca Rennis, docente e membro del direttivo ICSAIC, modererà i vari momenti di interventi.
29 gennaio: la Compagnia Teatrale Il Piccolo Chaplin interpreterà lo spettacolo teatrale “Vi raccontiamo una storia…” , e a Cosenza, presso il Teatro Morelli,  l’Istituto Scolastico Zumbini 1 animerà il convegno  “A scuola di Memoria”.
30 gennaio: gli alunni dell’ I.C. Torano Castello-Lattarico presenteranno il cortometraggio “Solitudini con esibizione finale dell’orchestra dell’istituto.
Le manifestazioni si concluderanno il 2 febbraio con la rappresentazione della spettacolo teatrale “La partita di scacchi” , a cura dell’Associazione Maschere e Volto.

Per tutti i giorni di commemorazioni sarà possibile partecipare alla campagna internazionale  #WeRemember, promossa dalla World Jewish Congress, attraverso una foto nel campo che verrà pubblicata sui social.

Per ulteriori info:
https://www.campodiferramonti.it/2019/01/17/i-giorni-della-memoria-2019/

Ferramonti di Tarsia, tutte le manifestazioni per il Giorno della Memoria

TARSIA (CS) – Il prossimo 27 gennaio ricorre la commemorazione del Giorno della Memoria, formalmente istituio dallo Stato italiano con la legge 211 del 20 luglio 2000. La ricorrenza ha una portata internazionale ed è celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata di commemorazione delle vittime dell’Olocausto. In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa.

Il Comune di Tarsia, anche quest’anno, fa sì che il Giorno della Memoria sia utile per rendere la Memoria un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo. Solo ricordando quello che è stato, guardando indietro per guardare avanti, possiamo salvaguardare il tenore della nostra vita democratica oggi.

Le iniziative organizzate nel Campo di Internamento di Ferramonti di Tarsia per il 2018 si svolgeranno dal 23 al 29 gennaio.       

Le iniziative sviluppate dalla stretta collaborazione tra il Consigliere Delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro e l’Associazione Ferramonti, avranno inizio oggi con la presentazione e installazione della mostra itinerante  Ferramonti di Tarsia: passato, presente e futuro” a cura dell’Istituto Comprensivo Torano Castello – Lattarico. La giornata prevede l’esibizione dell’orchestra dello stesso Istituto con brani musicali attinenti il tema della Memoria.

Domani sarà la volta dello spettacolo teatrale   “La partita di scacchi” a cura dell’Associazione Maschere e Volto. Lo spettacolo teatrale è liberamente tratto dalle Memorie e Testimonianze di Paolo Salvatore (direttore del campo) in “Ferramonti di Tarsia, Voci da un campo di Concentramento fascista 1940-1945” di Mario Rende, e da “Con la gente di Ferramonti” di Nina Weksler.

Il 25 gennaio, subito dopo i saluti da parte del Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, e del Consigliere delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro, si terrà il recital “Le Vie della Memoria” a cura degli alunni e dei docenti della Scuola Secondaria di primo grado di Tarsia, che faranno da cornice alla presentazione del libro “Ferramonti 1943” di Mario Giacompolli, che sarà presente alla presentazione del suo romanzo.

 Il 26 gennaio, la presentazione del libro “Vivrò libera nella Terra Promessa” di Edith Fischhoff Gilboa. Il libro, edito dalla Mursia, racconta la vita della scrittrice, ex internata di Ferramonti. Ne parleranno insieme l’autrice, Edith Fischhoff Gilboa, Teresina Ciliberti, consulente letteraria del Comitato Dante Alighieri di Cosenza, il Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso. La presentazione del libro è inserita nelle attività del progetto Memory Art – L’arte attraversa la Memoria.

Il programma del Giorno della Memoria

Il 27 gennaio, giorno della memoria, è il giorno riservato alle riflessioni di tutti i presenti alla manifestazione. Tra le numerose istituzioni presenti, religiose e civili,  citiamo la presenza del Presidente della Regione, Mario Oliverio, di S.E. il Prefetto Gianfranco Tomao che consegnerà, presso il Campo di Ferramonti di Tarsia, le medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager. Saranno presenti: il Consigliere della Regione Calabria, Franco Sergio, il Presidente Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, Edith Fischhoff Gilboa – Ex internata e autrice del libro “Vivrò libera nella Terra Promessa”,Stanislao De Marsanich, Presidente de I Parchi Letterari® e Alessandro Masi, Segretario Generale Società Dante Alighieri. La giornata vedrà il susseguirsi di vari momenti culturali e musicali: verrà istituito il Parco Letterario Ernst Bernhard e sarà inaugurata la Biblioteca del Campo che porterà il nome di Gustav Brenner, ex internato di Ferramonti che dopo la liberazione decise di stabilirsi a Cosenza dove fondò la Casa Editrice Brenner. Alle 11.30, nella sala conferenze, si terrà la relazione dal titolo“La Shoah e conflitto di civiltà”, a cura del Cavaliere del Lavoro Professor Giancarlo Elia Valori, titolare della “Cattedra della pace” presso l’Università Ebraica di Gerusalemme e la Yeshiva University di New York. La tavola rotonda sarà moderata dalla giornalista Fiorenza Gonzales. Alle ore 15, per lo Spazio della memoria musicale, il Concerto a cura del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano dal titolo “VERBOTEN!  La musica proibita dal nazifascismo: da Mendelssohn alle canzonette… per non parlare del Jazz…”

Il 28 gennaio, la presentazione del libro e del progetto cinematografico “Ferramonti: storia di una vita” di Pino Ambrosio e Tommaso Orsimarsi. Alla presentazione saranno presenti oltre al Sindaco di Tarsia, uno dei due autori, Tommaso Orsimarsi,Esperia Piluso, Responsabile Ufficio Stampa “Ferramonti: Storia di una vita” e Maria Stillo.

Il 29 gennaio, la Comunità Ebraica di Napoli organizza il Convegno “Diritto  e Memoria: profilo storico-giuridico della persecuzione razziale da parte del regime totalitario nel periodo compreso tra il 1938 e il 1945”. Saranno presenti: Roberto Ameruso, Sindaco di Tarsia, Roque Pugliese, Consigliere della Comunità Ebraica di Napoli e Referente per la Regione Calabria, Franco Galiano, Presidente Accademia Internazionale del Cedro, Antonio Ordile, Avvocato in Roma, con una relazione dal titolo “Le leggi razziali: epilogo del diritto”, Walter Brenner, con alcune riflessioni sulla memoria, e il Rabbino Maggiore Umberto Piperno, con la sua riflessione sul ricordo dei giusti in benedizione: i nomi della memoria.

Ferramonti luogo simbolo del 25 aprile e dell’accoglienza dei migranti

FERRAMONTI DI TARSIA (CS) – La guerra, la dittatura, la fame e poi la ribellione e quella liberazione maturata il 25 aprile. A Ferramonti di Tarsia il 72mo anniversario di quella storica giornata coincide anche con la presentazione del grande progetto umanitario del cimitero internazionale dei migranti. Una battaglia di civiltà condotta dal leader del movimento Diritti Civili Franco Corbelli «iniziata dopo la tragedia di Lampedusa del 2013 – dice il giornalista – insieme alle istituzioni locali ed alla comunità di Tarsia che ha dato con entusiasmo la propria disponibilità ad accogliere le salme delle vittime dei viaggi della speranza nel Mediterraneo. Ritengo sia una giornata storica: dallasopraluogo cimitero dei migranti a tarsia - 4 Calabria parte un messaggio di pace veicolato da quest’opera umanitaria. Ed un messaggio – conclude Corbelli – c’è la possibilità dell’integrazione del rispetto anche dopo la morte. Vogliamo trasformare questo luogo di sepoltura in un luogo di vita».
Alla cerimonia, sono intervenuti il presidente della Regione Mario Oliverio, Franco Sergio in rappresentanza del presidente del consiglio regionale Nicola Irto, il consigliere della comunità ebraica di Napoli Roque Pugliese, il presidente della Provincia Franco Iacucci.  «È questa – ha detto il Presidente Oliverio – una giornata che deve essere sempre ricordata perché il 25 aprile per il nostro Paese rappresenta la conquista della libertà, della democrazia; rappresenta il punto di arrivo di una pagina drammatica che ha segnato la vita dell’Italia e dell’Europa e il punto di partenza di una stagione nuova. In questo luogo- ha proseguito- sono condensate le contraddizioni drammatiche di quella pagina, poiché da qui sono passate migliaia di persone che hanno subito sulla loro pelle, nei loro rapporti familiari , negli affetti quella tragica vicenda storica. Ma in questo luogo, tuttavia, si è espresso quello che è un connotato di questa terra: l’accoglienza. Anche in questo che era un campo di internamento, infatti, c’era un contesto, rappresentato dalla popolazione, dalla comunità di Tarsia che affievoliva la sofferenza, la lacerazione. I valori della libertà, della democrazia, del rispetto della persona- ha affermato ancora il Presidente della Regione- sono valori inalienabili, sempre presenti ed attuali, per cui bisogna battersi sempre, soprattutto in una fase segnata da rigurgiti che propongono la loro messa in discussione. Nello scenario globale c’è un esodo che è determinato dalla fuga di milioni di donne, uomini, bambini dal sud che del mondo, spinto dalle guerre, dalle tirannie come dalla miseria, dalla fame. Queste sofferenze, se non affrontate a livello globale, determineranno esodi sempre più larghi. In questa avventura verso la speranza, ecco gli eventi luttuosi, le tragedie immani»
“ L’opera proposta da Corbelli e che io ho accolto subito- ha ripreso Il Presidente Oliverio- è di grande valore umanitario, ripropone una riflessione sulle contraddizioni nuove che nel mondo si sono aperte. La nascita del Cimitero dei Migranti in questo luogo è un fatto di grande civiltà e di umanità. E’ un messaggio forte ed ecco perché abbiamo voluto assumere questa iniziativa, per la quale ringrazio anche il sindaco di Tarsia che si è anche impegnato attivamente per l’elaborazione del progetto dell’opera che presenteremo in modo più dettagliato in altre occasioni. Il cimitero nasce proprio nel luogo nel quale c’è stato il campo di internamento di Ferramonti. Ciò ha un significato importante e il fatto che il sindaco, la comunità di Tarsia abbiano accolto con entusiasmo la proposta è la conferma che qui i valori della ospitalità, dell’accoglienza rimangono vivi a significare che la Calabria è una terra che ha tanti problemi ma non ammaina valori sempre attuali, che non si contestualizzano e che sono quelli del rispetto della persona, della dignità, della libertà che sono il fondamento della vera civiltà».

Presenti inoltre i sindaci del comprensorio. «Ferramonti è il luogo simbolo di una pagina drammatica della storia d’Italia, ma anche espressione del contesto di accoglienza di Tarsia, i cui abitanti hanno contribuito a lenire la sofferenza di tanti uomini e tante donne che hanno subito la violenza del regime nazista e fascista. Questo 25 aprile assume un significato particolarmente importante: non è un caso che proprio qui nasca il cimitero dei migranti. Si realizza in questo luogo dove sono immortalate

La scultura di Giovanni Cataldi
La scultura di Giovanni Cataldi

pagine della nostra storia da non dimenticare. Stiamo assistendo al grande esodo di milioni di persone, spinti dalle guerre e dalla fame ad abbandonare le loro case e la loro quotidianità per avventurarsi in traversate dolorose. La Calabria resterà una regione accogliente. Con questo spirito ci avviamo a realizzare questa grande opera di dignità». La giornata di festa e di riflessione, durante la quale il maestro Giovanni Cataldi ha donato un’opera scultorea dedicata agli internati del campo di Tarsia, è stata caratterizzata anche da un atto vandalico. Ignoti infatti hanno cosparso di colla il lucchetto di ingresso costringendo di addetti a rompere la catena per aprire il cancello. Divelto anche il cartello recante gli orari di ingresso. Una bravata che il sindaco Roberto Ameruso ha comunque deciso di denunciare ai carabinieri «Un atto vandalico grave sul piano simbolico, giunto proprio nella notte precedente al 25 aprile. Naturalmente sporgeremo querela. Questo è un luogo sacro e qualsiasi danneggiamento per noi è un attentato alla memoria che riteniamo comunque gravissimo».

La “Serata Colorata” del campo di Ferramonti

CATANZARO – Ci sono luoghi di grande sofferenza, come un campo di concentramento, dove la musica può operare il miracolo di conservare la speranza nella vita. E’ il caso del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, dove furono internate quattromila persone tra ebrei (in larga maggioranza) e stranieri di altre etnie (cinesi, greci, francesi, ex jugoslavi, zingari) nonché oppositori italiani del regime e dove, nonostante le tante difficoltà, si sviluppò una vita comunitaria ricca ed articolata». E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale. «Tra gli internati, tra l’altro – prosegue la nota – vi furono numerosi musicisti tedeschi e austriaci, alcuni diventati poi celebri, come il pianista Sigbert Steinfeld e il trombettista Oscar Klein, che con la loro musica, con le loro composizioni, seppero levare un canto di liberazione e di riscatto dal male. Una delle baracche fu, addirittura, adibita a sala della musica dove venivano allestite le “serate colorate”, degli autentici concerti in cui i musicisti impiegavano gli strumenti scampati alle perquisizioni o trafugati. Nel ricordo di quelle giornate che rappresentarono un momento di fuga e di conforto per i reclusi, grazie al grande lavoro condotto da Raffaele De Luca, musicologo e direttore di coro, che ha curato, per conto della Biblioteca del Conservatorio di Milano, la catalogazione delle opere di tutti i musicisti perseguitati, la “Serata Colorata” del Campo di Ferramonti di Tarsia, è stata rivissuta lo scorso 26 gennaio nel Concerto per il Giorno della Memoria tenutosi presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Un progetto fortemente sostenuto dalla Regione Calabria e dal suo presidente Mario Gerardo Oliverio, ideato d’intesa con Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il programma della serata ha visto eseguito, in prima assoluta, il repertorio appositamente arrangiato delle canzoni di Ferramonti: ritmi di diversa natura, dal jazz al cabaret, con testi che inneggiano all’amore, alla vita, alla fede; da ultimo, il Ferramonti Walzer, l’etichetta del concerto, per ricordare la lucida volontà dei prigionieri di resistere per tornare a vivere. Regista della serata è stato Fabiano Marti che ha saputo miscelare la musica con il racconto, affidando alla voce di Peppe Servillo la narrazione delle storie di vita degli internati, che, alternandosi ai suoni, ha trasformato un concerto di note in un concerto di emozioni. Alla Regione Calabria ed al Presidente Oliverio – conclude la nota – va un meritato plauso per aver investito in un progetto che ha saputo restituire ad una terra per molti versi offesa e vilipesa un’immagine “dissonante” dal contesto di atrocità legato ad un ancora recente passato, colorando con la musica l’impegno a non dimenticare.

Giorni della Memoria, tutte le iniziative al campo di concentramento di Ferramonti

TARSIA (CS) – Venerdì 27 gennaio ricorre il 72° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, e il Comune di Tarsia, anche quest’anno utilizza il Giorno della Memoria per rendere la Memoria un elemento vivo: «le lezioni del passato – si legge nella nota – sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo. Solo ricordando quello che è stato, guardando indietro per guardare avanti, possiamo salvaguardare il tenore della nostra vita democratica oggi».

Tante le iniziative organizzate anche quest’anno nel Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia, uno dei più grandi campi di concentramento fascisti della Seconda guerra mondiale,

Le prove del coro dei bambini a Ferramonti (Foto: L'Espresso)
Le prove del coro dei bambini a Ferramonti (Foto: L’Espresso)

che si svolgeranno dal 24 al 29 gennaio.  Gli appuntamenti, sviluppati dalla stretta collaborazione tra il Consigliere Delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro e l’Associazione Ferramonti, sono già iniziati ieri con il recital “Quando Hitler rubò il coniglio rosa” a cura della Scuola primaria di San Lorenzo del Vallo, mentre la manifestazione “Sul filo della cultura…per non perdere la memoria”, prevista per oggi, è stata rinviata causa allerta meteo.

E domani, subito dopo i saluti da parte del Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, e del Consigliere delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro, si terrà il convegno che da il titolo all’intera settimana di manifestazioni: “Erano studenti. Erano erranti. Erano ebrei”. Ne parleranno insieme Nicola Irto, Presidente del Consiglio Regionale della Regione Calabria, Franco Sergio, Consigliere Regione Calabria, Cinzia Robbiano, bibliotecaria e studiosa di Ferramonti di Tarsia, Francesco Filareto, Storico e scrittore, autore del libro Fuga e ritorno di un popolo,  la Calabria  del  Nord-Est  dal  1799  ad  oggi, e Yolanda Bentham, figlia di David Ropschitz, internato a Ferramonti dal 1940 al 1943. A moderare il convegno ci sarà la giornalista Fiorenza Gonzales, direttrice responsabile di Ottoetrenta.it. A seguire la presentazione del film “La croce e stella” del regista Salvatore Lo Piano, liberamente ispirato alle vicende accadute a Ferramonti di Tarsia. Sempre domani, l’annuale “Concerto per il Giorno della Memoria” a Santa Cecilia in Roma, rievocherà le musiche composte dai musicisti internati a Ferramonti.

Il 27 gennaio, giorno della memoria, è il giorno riservato alle riflessioni di tutti i presenti alla manifestazione. Tra le numerose istituzioni presenti, religiose e civili,  citiamo la presenza del Rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisi, del Presidente della Regione, Mario Oliverio, di S.E. il Prefetto Gianfranco Tomao che consegnerà, presso il Campo di Ferramonti di Tarsia, la medaglia della Liberazione e le medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager. Saranno presenti: Roque Pugliese, Consigliere della Comunità Ebraica di Napoli e Referente per la Calabria, che porta il messaggio di saluto della Presidente Lydia Shapirer, Graziano Di Natale, Presidente f.f. della Provincia di Cosenza. Sarà proiettato il video messaggio di Silvio Wolf, figlio di Mojzesz Aron Wolf, internato a Ferramonti dal luglio del 1940 all’aprile del 1942. Moderatore del convegno la giornalista Rai Annamaria Terremoto, che presenterà anche il convegno  “Mnemosine: La Memoria e il Dono di Sé delle Donne nella Shoah”, le cui relazioni sono affidate a Luciana Costa, Presidente IRSEM, e a Giuseppe Noia, Primario Hospice perinatale “A. Gemelli” di Roma. A chiudere la giornata, nel pomeriggio dalle 15.30, il concerto a cura del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano  – Spazio della memoria musicale – “Kurt Sonnenfeld: Vienna, Ferramonti, Milano.

Il 28 gennaio sarà una giornata tutta dedicata alle scuole e ai suoi principali attori, gli alunni con la proiezione del cortometraggio NUMB3RS girato dagli alunni della secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Torano-Lattarico, liberamente ispirato alla storia di Michel Fingensten, pittore e incisore ceco, internato a Ferramonti e che viene considerato uno dei più grandi artisti di ex libris della storia. A seguire, l’iniziativa #ioricordo,  artisti riuniti per Ferramonti, con l’esecuzione del brano Goodbye da parte del chitarrista Massimo Garritano, una maratona di lettura di testi tratti dal libro del prof. Mario Rende e dal diario di prigionia del maestro Gustavo Milicchio. A conclusione della giornata, l’esecuzione del Brano “La vita è bella” di N. Piovani da parte dell’orchestra dell’Istituto Comprensivo Torano Lattarico. Nel pomeriggio, la Giornata Studio a cura dell’Ass. Kiwanis Club Cosenza, relazione di Andrea Campolongo.

Ma le iniziative programmate supereranno i confini di Ferramonti. Il 29 gennaio la UNPLI Provinciale di Cosenza terrà il convegno “La Memoria”. Infine, il 30 gennaio dalle 9.30 sarà presentato lo spettacolo teatrale “La partita di scacchi” a cura dell’Associazione Maschere e Volto. Lo spettacolo teatrale è liberamente tratto dalle Memorie e Testimonianze di Paolo Salvatore (direttore del campo) in “Ferramonti di Tarsia, Voci da un campo di Concentramento fascista 1940-1945” di Mario Rende, e da “Con la gente di Ferramonti” di Nina Weksler.

giorno della memoria 2017

Al Ferramonti l’accensione della “Chanukka”, simbolo di pace e libertà

 

luci

TARSIA (CS) Il 26 dicembre si svolgerà la commovente accensione del terzo Lume della Chanukka (il candelabro a 8 bracci), per la prima volta dopo la guerra mondiale, nell’ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Un segno per ribadire il messaggio di libertà contro i soprusi degli uomini sugli uomini, e la speranza ebraica che non muore nella Shoah, e l’anima ebraica è ancora viva nel Sud a 500 anni dall’espulsione degli ebrei dal Meridione d’Italia. La celebrazione comincerà alle 16 con i discorsi del Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso. Alle 17 si svolgerà l’accensione del Lume. La Festa religiosa biblicamente trova origine nella storia dei Maccabei ed ha un significato anche laico, ovvero quella di esprimere pubblicamente la libertà dell’uomo di professare i propri valori. I Greci conquistarono Israele e nel Santo Tempio di Dio a Gerusalemme costrinsero gli Ebrei ad inginocchiarsi agli dei: li volevano costringere a diventare pagani. I Maccabei, ebrei molto legati a Dio, anche se inferiori in numero si ribellarono. Liberarono Gerusalemme e tolsero le statue dal Santo Tempio. Quando entrarono nel Tempio trovarono il Candelabro costruito da Mosè per ordine di Dio, la Menorah, spento. Esso doveva ardere di Luce Sacra sempre. I Maccabei trovarono una sola ampolla sigillata di olio sacro, preparato dal Grande Sacerdote. Essa era sufficiente per alimentare i Lumi della Menorah per un giorno. Il miracolo fu che invece di un giorno l’olio fece ardere i lumi per otto giorni, il tempo necessario per preparare altro olio sacro. Il miracolo delle Luci! Ecco perché si accende il candelabro ad otto braccia per ricordare quel miracolo. Il nono lume, il servitore, serve per accendere gli otto lumi. Una luce al giorno. L’accensione viene fatta pubblicamente ed in casa nelle finestre per far vedere le Luci. Nessun uomo può costringere un altro uomo a credere in qualcosa che non vuole, nemmeno con la forza.
Ecco il grande significato delle Luci di Chanukka nel Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia ed il suo luminoso significato simbolico di giustizia e pace. Chanukka è stata festeggiata per secoli in Calabria dalle comunità Ebraiche residenti con partecipazione della popolazione sino al 1500, epoca della Inquisizione spagnola che li costrinse ad andar via. La Chanukka di Ferramonti di Tarsia si affiancherà alla accensione della Chanukka di tutte le città del mondo dove si festeggia.

25 Aprile, cattolici ed ebrei insieme. A Tarsia il rabbino capo del Meridione Umberto Piperno

TARSIA (CS) – In occasione del settantunesimo anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione dal regime nazifascista, Tarsia commemorerà oggi l’evento nell’area del Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia già a partire dalle ore 9:30 di questa mattina.

Considerato che quest’anno la Festa della Liberazione cade in mezzo alla settimana di Pesach, la Pasqua ebraica, con la quale gli Ebrei ricordano l’esodo e la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d’Egitto, alle celebrazioni partecipa anche Rav Umberto Avraham Piperno, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Napoli e responsabile per il Sud Italia, che, insieme al suo Referente per la Calabria,Dr. Roque Pugliese e a Don Natale Caruso, parroco di Tarsia, celebrerà il rito religioso che ha dato inizio alla giornata.

Nato a Roma nel 1961, Piperno è coordinatore e docente del Collegio Rabbinici Italiano dal 1983 al 1986. È Rabbino Capo di Trieste dal 1996 al 2006 e nel 2007 si trasferisce a New York e nel 2010 consegue una “Semikhà” RIETS pressola Yeshiva University a New York, per poi diventare Rabbino della Sephardic Congregation di Riverdale di New York fino al 2012 quando si trasferisce a Roma dove lavora presso l’ufficio Rabbinico, è Rabbino della Sinagoga Bet Shalom.

Alle celebrazioni odierne, salutate anche da una lettera di partecipazione e stima dell’Ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon, partecipa anche Luca Branda, Presidente della sezione di Cosenza dell’A.N.P.I. – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia –  insieme a Umberto Calabrone, segretario provinciale della CGIL Cosenza e all’On. Franco Sergio cui spetteranno le conclusioni sui lavori.

Giornata della memoria. Mario Oliverio a Ferramonti

ferramontiTARSIA(CS)-” Il Giorno della Memoria non è la consumazione di un rito. Non deve esserlo. Ricordare significa avere conoscenza della storia, via fondamentale per costruire il futuro. Senza la conoscenza delle proprie radici, di quello che c’è dietro di noi, della nostra vita, delle nostre comunità, dei nostri popoli, dell’umanità l’ uomo è senza bussola. Una bussola della quale abbiamo bisogno soprattutto in questa fase della storia .” E’ quanto ha affermato il presidente della Regione Mario Oliverio- informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – intervenendo stamane in occasione del Giorno della Memoria a Ferramonti di Tarsia. ” Le vicende della storia- ha ripreso Oliverio – si ripropongono a volte con vesti diverse, con una diversa scala tragica. Questa giornata, qui a Ferramonti, ricorda una fase, una pagina drammatica del ‘900 e per l’Europa . Ricorda il fascismo, il nazismo, un continente lacerato da contrapposizioni; ricorda la privazione delle libertà. Dopo quella stagione, anche grazie al sangue versato, è stato messo un seme: il seme della libertà, della democrazia, della costruzione di una dimensione nuova dell’Europa. Oggi, quella dimensione è collocata in una fase tumultuosa del mondo. Milioni di persone si spostano verso altre realtà, verso l’Europa, verso l’Occidente e spostandosi alimentano paure, le quali, a loro volta, alimentano sentimenti xenofobi. Proprio in questi giorni si sta discutendo se mettere in forse il trattato di Schengen, fatto di gravità inaudita, poiché Schengen è un tassello importante nel processo di consolidamento dell’Europa, della dimensione di libertà di pace e di democrazia.” “ E’ importante che la giornata della memoria sia vissuta 365 giorni all’anno. In questo senso le scuole- ha detto Oliverio rivolgendosi ai tanti giovani presenti – devono ritornare ad essere palestre di trasmissione della conoscenza della storia, per mettere basi solide perché i processi di dimensione di libertà, di democrazia, di allargamento della coesistenza e della coesione possano consolidarsi.” “ Siamo in un luogo, Tarsia, che ha rappresentato una pagina dolorosa ma anche, attraverso le comunità locali, l’affermazione dei valori dell’accoglienza della solidarietà che hanno contribuito molto a dare un senso alla vita, anche nella grande drammaticità di quella fase, per tanti uomini, tante donne, tanti ragazzi. Oggi Tarsia si ripropone come punto di riferimento e di riproposizione dei valori dell’accoglienza, rispetto alla quale la nostra regione ha una storia della quale andare orgogliosi. Vogliamo assicurare questi valori, perché l’Europa non avrà futuro se non si affermerà l’Europa della inclusione sociale, del rispetto della dignità umana, di realtà che attraverso una iniziativa attiva vuole contribuire a dare soluzione alle nuove contraddizioni, perché le paure possano trovare risposta in un cammino di speranza di fiducia, di costruzione di un futuro diverso.”“ Ecco perché è importante questa giornata ed è importante che questo luogo diventi ancora di più un punto di riferimento. In questo senso noi investiremo, anche risorse dei fondi comunitari, perché questo centro sia strutturato sì da poter far vivere ai giovani e alle nuove generazioni la storia, perché valori come quelli della libertà vengano accresciuti, per un futuro di dignità e di vita civile.”