Archivi categoria: Salute&Benessere

Cosenza, Succurro e Bozzo all’iniziativa dell’ALT all’Ospedale “Mariano Santo”

COSENZA – L’Assessore alla Formazione della coscienza civica e cittadinanza attiva Rosaria Succurro e l’Assessore alla sanità e alla qualità della vita Massimo Bozzo parteciperanno giovedì 5 novembre, alle ore 12,00, all’Ospedale “Mariano Santo”, alla cerimonia di consegna, al reparto di attesa dello stesso presidio ospedaliero,  di un televisore che verrà donato dall’ALT (Associazione Lotta Tumori) di Cosenza.
L’Associazione, che da tempo collabora, per diverse iniziative, con l’Amministrazione comunale, vuole, con questo nobile gesto, promuovere il valore della condivisione e della solidarietà, dando seguito al desiderio espresso dai pazienti del reparto di Radioterapia del “Mariano Santo” che si recano nella sala d’attesa, di avere un televisore nuovo.download
Alla cerimonia parteciperanno, oltre agli assessori Succurro e Bozzo, il Direttore del reparto, dott.Luigi Marafioti e la Presidente dell’ALT(Associazione Lotta Tumori) di Cosenza, Anna Maria Rende, che ha promosso l’iniziativa e che nel mese di maggio di quest’anno organizzò la cena sociale i cui proventi sono stati destinati all’acquisto del televisore .
“Sarà una piccola grande festa – ha anticipato Anna Maria Rende – per stare insieme e per ricordare, prendendo a prestito alcune parole di Madre Teresa di Calcutta, che “quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”, e  “La felicità più grande? Essere utili agli altri”.

ASP Catanzaro, Perri: “Falsi allarmismi sulla Casa della Salute di Chiaravalle Centrale”

Giuseppe-Perri-1-300x200CATANZARO – Il commissario straordinario dell’ASP di Catanzaro, il dottor Giuseppe Perri, ha rilasciato una nota stampa per reagire all’articolo apparso, qualche giorno fa, su un noto quotidiano meridionale, in cui si sostenva un mancato incremento delle attività specialistiche nella struttura, come una conseguenza dell’inadempienza della direzione strategica aziendale.

Di seguito la dichiarazione rilasciata da Perri.

Ancora una volta è necessario replicare alle notizie parziali e inopinatamente allarmanti relative alla Casa della Salute di Chiaravalle. Non può difatti trascurarsi di sottolineare come dalle “sabbie mobili” dell’articolo apparso qualche giorno orsono si sia adesso giunti agli “scippi”. Crediamo che una corretta informazione prima di generare falsi allarmismi dovrebbe avvalersi di riscontri oggettivi attraverso una diretta interlocuzione con i vertici di questa Azienda Sanitaria, da sempre disponibile ed aperta al confronto ed addirittura alla condivisione di strategie con i cittadini. Qualcuno ha parlato di “scippo”, in realtà si tratta della restituzione di un’apparecchiatura, non più funzionante, alla società proprietaria con la quale era stato stipulato a suo tempo un contratto di leasing. Non si tratta quindi della chiusura di un laboratorio analisi già avvenuta circa due anni orsono nell’ambito della riorganizzazione della rete laboratoristica regionale, quanto piuttosto della restituzione di un’apparecchiatura non più utilizzata.
Relativamente alle altre questioni inerenti le prestazioni ambulatoriali, bisognerebbe ricontestualizzare all’attuale situazione regionale che impedisce l’assunzione di specialisti ambulatoriali e limita le deroghe per le assunzioni alle emergenze. Gli impegni che l’Azienda ha assunto per Chiaravalle coerentemente con le determinazioni di livello regionale sono tutti rispettati ed anzi vanno bel aldilà delle previsioni nel rispetto di tutte le fasi procedurali che le norme determinano (il riferimento è alla progettazione e all’avvio dei lavori di ristrutturazione).

Cosenza conferisce la cittadinanza onoraria ad Arnaldo Caruso per la sua scoperta del vaccino contro l’AIDS

COSENZA – Il Consiglio comunale, riunitosi sotto la Presidenza di Luca Morrone, ha conferito ieri sera  all’unanimità dei presenti (16 consiglieri) la cittadinanza onoraria al Prof.Arnaldo Caruso, direttore della Scuola di Specializzazione in microbiologia dell’Università di Brescia e dirigente responsabile dell’Unità Operativa di Laboratorio di virologia ed indagini microbiologiche del presidio “Spedali Civili” della città lombarda.
Questa la motivazione contenuta nella pergamena che al termine della seduta del Consiglio Comunale è stata consegnata nelle mani del prof.Caruso: “per il conseguimento di alti meriti scientifici nel campo della ricerca e per aver contribuito, con la scoperta del vaccino terapeutico AT20 anti-HIV, ad indirizzare un fascio di luce nel buio dell’AIDS ridando fiducia e speranze concrete all’umanità intera”.
Appena ricevuta l’onorificenza, che si va a sommare agli innumerevoli riconoscimenti ricevuti anche in ambito internazionale dove è considerato una vera eccellenza nel campo della ricerca scientifica, il prof.Arnaldo Caruso ha ringraziato l’Amministrazione comunale, il Vicesindaco Luciano Vigna, che ha rappresentato il Sindaco Mario Occhiuto, assente perché impegnato a Torino all’Assemblea generale dell’Anci, nella sua qualità di Presidente della Commissione Mezzogiorno, e la commissione cultura di Palazzo dei Bruzi che, attraverso il consigliere Mimmo Frammartino ha proposto all’assemblea cittadina il conferimento della cittadinanza.
Senza rinunciare al suo simpatico sense of humour, il prof.Caruso ha esordito scherzando sul fatto che spesso gli arnaldo carusoè capitato in passato di essere ricordato in città, più che per i suoi meriti scientifici e per le sue scoperte rivoluzionarie, per essere il come il fratello del penalista cosentino Franz Caruso. “Chissà – ha ironicamente commentato l’eccellente ricercatore – se stavolta, dopo questo riconoscimento che viene dalla mia città, ci sarà qualcuno che dirà a mio fratello Franz : “ma tu sei il fratello di Arnaldo?”. E lo dice adoperando il dialetto cosentino.
Quella di conferirgli la cittadinanza onoraria è stata definita da Arnaldo Caruso  “una scelta coraggiosa e illuminata. La città di Cosenza ha voluto riconoscere un valore importante allo studio e alla ricerca, un valore che sfugge a molti, perché il più delle volte la ricerca è lasciata a se stessa. Invece, in Italia c’è tanta ricerca di grandissimo livello, ma quel che manca sono i mezzi. Si pensi che il mio più giovane ricercatore ha 45 anni e il mio più giovane collaboratore ospedaliero 52.
Se a 40 anni – diceva il mio mentore Adolfo Turano – sei ancora sulle provette non va bene. A quell’età devi essere già nella condizione di comandare. Anche se poi all’anziano ricercatore va riconosciuta la capacità di saper formare i giovani”.
Ed è ai giovani del suo gruppo di ricerca, in cui spiccano 5 calabresi, giovani della sua Cosenza e della provincia, che il prof.Caruso dedica la cittadinanza onoraria.
“Tutti giovani in gambissima – ha detto – che fanno la ricerca con la R maiuscola. Sono loro che realizzano i miei sogni. Quando fui rifiutato dalla nostra Università, fu quasi un bene – ricorda – E aggiunge: “non avrei potuto realizzare qui quello che ho realizzato a Brescia e in America. Il mondo è ormai globalizzato. Potrei tornare qui solo se ci saranno le possibilità e se questa terra riuscirà a capire che bisogna creare delle infrastrutture valide e che i giovani vanno reclutati in base al curriculum e alle loro effettive capacità. Quando si parla di fuga di cervelli, bisogna considerare che   c’è un cervello che va a migliorarsi e un cervello non è mai in fuga. E’ inutile richiamarli. Ognuno segua la sua strada. Bisognerebbe dare più soldi alla ricerca, alla cultura e ai nostri giovani che fanno moltissimi sacrifici. Si pensi che i cinque del mio gruppo di ricerca non hanno ancora un posto fisso”.
Prima di chiudere il suo intervento che ha suggellato la seduta del Consiglio comunale, il prof.Caruso indirizza un saluto a chi sta in platea: ci sono gli amici del circolo dei sub (sua la passione per la pesca subacquea) e le compagne e i compagni di scuola e, ovviamente i familiari.
“Non vi dico che sono in qualche modo commosso ed emozionato, ma la presenza qui di Gianfranco Merizzi (Presidente della Medestea, la casa farmaceutica che produce il vaccino anti-HIV scoperto da Caruso)  non può che essere premiata da tutti voi. Se sono qui,  lo devo anche a lui e tutto per un sogno e per una scommessa d’azzardo che lui ha deciso di fare. Spero che sia stato ripagato da questi successi.Ho avuto tanti premi – conclude – ma questo è un premio che resterà sempre nella mia memoria”
E chiude citando  Gabriel Garcia Marquez e il suo “L’amore ai tempi del colera”.Un personaggio del romanzo di Gabo parla del ricordo del cuore. Quello di Arnaldo Caruso coincide con la sua città. “Cosenza è la città più bella del mondo- e chiude veramente – e questo è il riconoscimento più bello del mondo”.
La seduta era stata aperta dal Presidente Luca Morrone che nel dare il benvenuto al prof.Caruso ne aveva ricordato gli eccellenti risultati nel campo della ricerca.

“Mamma m’ama”, la nuova linea Bio è ora disponibile

mamma-m-amaTre giovani mamme presentano Mamma M’Ama: la startup che sviluppa la produzione e la vendita di pappe fresche, bio, complete di tutti i principi nutritivi necessari e pronte da mangiare, dedicate ai bimbi dai 4 ai 36 mesiwww.mammamama.it

 

Cucinate in modo artigianale con prodotti controllati di stagione, provenienti da allevamenti e coltivazioni biologiche, sono al 100% Made in Italy e rappresentano un’alternativa sana e sicura – che arriva per la prima volta sul mercato italiano – all’omogeneizzato industriale.

 

Disponibili nel banco frigo dei principali punti vendita Carrefour del Nord Italia, a Milano sono presenti ancheonline su Cortilia.it e nei supermercati Bio c’ BonPer scoprire dove trovare le pappe Mamma M’Ama.

 

Sono senza conservanti, non sterilizzate, mantengono vivi tutti i principi nutritivi e sono impacchettate in atmosfera protettiva. Tutte le materie prime dei prodotti Mamma M’Ama, non sono solo biologiche, ma rispettano agli altissimi standard fissati dal Ministero della Salute italiano.

 

In allegato Comunicato e Schede Prodotto, immagine delle pappe e foto delle Fondatrici di Mamma M’Ama. Disponibili il Word e immagini a 300 dpi.

 

Asp Catanzaro: attività ribilitativa per il volontariato

Catanzaro– Oggi, giovedì 29 ottobre 2015 alle ore 17:00, nel Centro polivalente di aggregazione sociale “Rosario Fasano”, in via Scopelliti – Catanzaro, si svolgerà un’attività riabilitativa, aperta al pubblico, programmata dal Centro Diurno di Catanzaro con la collaborazione dell’Associazione New Help onlus e  del Centro Servizio per il Volontariato di Catanzaro. L’attività prende il nome di “Vieni anche Tu e fai volontariato con noi”. Aiutare
L’iniziativa è rivolta alla città e ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini ad avvicinarsi al mondo del volontariato e a chi ha bisogno di sostegno, oltre alla presentazione della sintesi di un anno di esperienza maturata presso il Centro Diurno di riabilitazione psicosociale del Centro di Salute Mentale di Catanzaro.
All’incontro parteciperanno: Mario Rizzo – Presidente Associazione “New Help”, Luigi Francesco Cuomo – Presidente C.S.V. Catanzaro, Dott. Giuseppe Perri – Commissario Straordinario ASP Catanzaro, Dott. Giuseppe Pugliese – Direttore Amministrativo ASP Catanzaro, Dott. Carmine Dell’Isola – Direttore Sanitario ASP Catanzaro, Dott. Francesco Lamonica – Direttore CSM Catanzaro, Dott. Fulvio Brescia – Psichiatra Responsabile Centro Diurno, Dott.ssa Annamaria Sirianni – Psicologa Centro Diurno, Avv. Gabriella Celestino – Ass.re Politiche Sociali Comune Catanzaro, Dott.ssa Serena Procopio – Resp. Centri Sociali Comune Catanzaro,  Ing. Roberto Cirillo – Presidente Comitato di Quartiere.

il benessere psicofisico della persona si raggiunge attraverso la danza-movimento-terapia

Riabilitazione_Danza_Terapia(ASP) – CATANZARO (CZ) – Organizzato dal Centro Diurno del CSM di Soverato, diretto dal Dr. Salvatore Ritrovato, in collaborazione con l’Associazione di auto-mutuo-aiuto “AMA Calabria”, si è svolto a Soverato un convegno sul tema “Il Corpo Sociale – Danza movimento terapia  risorsa per la salute ed il benessere psicofisico”.

L’iniziativa, tenutasi nella sede dell’Associazione A.FA.DI., si è sviluppata su una parte formativo-teorica durante la sessione mattutina ed una parte esperienziale nel pomeriggio.

Hanno introdotto i lavori il Dr. Ritrovato e la Dr.ssa Rosa Conca, cui hanno fatto seguito le relazioni del Prof. Vincenzo Bellia, direttore della Scuola Arti – terapie, di Catania, della Dr.ssa Ida Rende, sociologa e danzaterapeuta, di Cosenza, e dell’infermiera prof.le Marina Pasquini, del CSM di Soverato, danzaterapeuta  formatasi presso la Scuola di Danza – movimento – terapia di Cosenza.

I destinatari del progetto erano 40 tra operatori di strutture sanitarie, volontari di associazioni no profit e genitori di giovani con disabilità.

L’équipe del Centro Diurno ha voluto promuovere questo incontro di formazione teorica e pratica  della disciplina di Danza–movimento–terapia allo scopo di offrire a caregiver e operatori l’opportunità di sperimentare questa pratica professionale rivolta all’intervento non solo “sul” disagio ma anche alla “prevenzione del” disagio e al potenziamento delle risorse della persona.

La specificità dell’approccio si riferisce al linguaggio del movimento corporeo, rivelatore di stati emotivi interni. Segni e Gesti sono un alfabeto arcaico che  permettono un dialogo possibile. E’ una disciplina che lavora sulla  persona (bambino e adulto) con particolare attenzione al nucleo sano e creativo di ognuno. La persona può sperimentarsi e divenire più consapevole delle relazioni esistenti fra il proprio modo di essere internamente e le proprie modalità corporee (atteggiamenti, posture, gesti, blocchi, silenzi e movimenti).

Il punto di vista teorico – metodologico è quello kleiniano delle relazioni oggettuali, e si rifà, inoltre, a W. Bion e a D. Winnicott che ha introdotto le funzioni del gioco creativo. La  Danza–movimento–terapia è una disciplina che poggia su un orientamento psicodinamico, diventando una terapia espressiva. L’approccio, per certi versi anche ludico ed attivante, la rende un efficace ausilio nella riabilitazione di diverse forme di disabilità sia che si tratti di psicopatologie che di disturbi  cognitivi (come illustrato 2  anni orsono con l’Associazione AFADI).

La Danza–movimento–terapia è ampiamente utilizzata anche nel settore educativo, nel lavoro psico-sociale, nello sviluppo di comunità e nella formazione alle competenze relazionali degli educatori e degli operatori socio-sanitari. La finalità della Danza–movimento–terapia è il benessere della persona, lo sviluppo della consapevolezza e della  coscienza di sé.

L’iniziativa ha fatto registrare un assai vivo interesse e molto entusiasmo nei partecipanti.

 

Leo club Catanzaro Host per la lotta al cancro: informare oggi per prevenire domani”

CATANZARO – Sabato scorso il Leo Club “Catanzaro Host” ha inaugurato il “Progetto Martina – Informare oggi per prevenire Foto_1domani”. La manifestazione, organizzata presso l’Auditorium “A.Scopelliti” del Liceo “E. Fermi” di Catanzaro, ha toccato il delicatissimo tema dei tumori al seno e lo ha fatto avvalendosi della partecipazione della dott.ssa Maria Renna, eminente senologa italiana, Dirigente di Chirurgia Generale presso l’A.O. “Mater Domini”. A lei è toccato il compito di illustrare alle tante studentesse dell’Istituto l’importanza delle prevenzione, intesa non solo come screening ma come educazione ad un salutare tenore di vita.

Questa la testimonianza: «Esiste una prevenzione secondaria, incentrata sull’analisi precoce e sulla scoperta tempestiva della malattia, ma anche una prevenzione primaria, basata su diete povere di grassi animali e su una buona attività sportiva: è a quest’ultimo tipo di prevenzione che il Leo Club ha inteso fare riferimento in questo appuntamento e sono molto grata a questi ragazzi per come hanno saputo portare all’attenzione di così tante giovani l’importanza di uno stile di vita sano per la riduzione del rischio».
Soddisfatto anche il preside dell’Istituto, Luigi Antonio Macrì, per il quale: «La manifestazione ha rappresentato la fattiva prosecuzione della nostra attività di apertura al territorio. Quando sono i giovani a parlare ai giovani si crea un circolo virtuoso particolare e di forte impatto empatico. Il compito della scuola è quello di integrare
e rafforzare la propria offerta formativa con esperienze di questo genere, facendo riflettere i suoi studenti su temi di così grande importanza per il loro futuro».
A prendere la parola durante l’incontro sono stati anche il presidente del Club, Francesco Bagnato e la collaboratrice regionale del progetto, Claudia De Santis: «Nel mese dedicato alla prevenzione del
tumore al seno – hanno sottolineato – il Leo Club Catanzaro Host ha voluto puntare su un aspetto poco discusso ma molto importante, vale a dire l’informazione: oltre duecentocinquanta ragazze hanno avuto la
possibilità di effettuare degli screening gratuiti ma soprattutto, vista la loro fascia d’età non direttamente interessata, di informarsi sui corretti stili di vita che possono evitare l’insorgere del problema nel prossimo futuro».

Dal Sian un decalogo per la prevenzione dei rischi di avvelenamento da funghi

CATANZARO – E’ allarme intossicazione da funghi per i numerosi casi che sono stati registrati nel corso delle ultime settimane nel nostro territorio  e che, purtroppo, stanno continuando ad essere segnalati alle autorità competenti. Sono infatti almeno una quarantina le notifiche per sospetta intossicazione, alcune delle quali hanno interessato intere famiglie.
Quest’anno c’è una crescita di funghi particolarmente ricca nei  boschi del nostro territorio  che,  oltre a rendere felici gli innumerevoli  raccoglitori ed offrire occasioni importanti  di studio  agli esperti micologi, presenta i suoi effetti negativi per i casi di intossicazione che inevitabilmente si  registrano. Puntualmente come in passato, in queste occasioni sorge sempre lo stesso interrogativo per gli operatori addetti alla prevenzione delle intossicazioni da funghi: cosa non ha funzionato e cosa si può fare  per migliorare lo standard di sicurezza in merito a questo problema sanitario?
Amanita_phalloidesPer spiegare il fenomeno e suggerire i comportamenti da adottare per non correre rischi di avvelenamento da funghi, interviene il dott. Francesco Faragò, direttore del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, che chiarisce: “Non meno del  90%  dei casi di intossicazione sono attribuibili al consumo di funghi raccolti in proprio o avuti in regalo da conoscenti, mentre una esigua quantità  è in relazione alla vendita. Tutti i casi registrati quest’anno hanno avuto un esito favorevole, nel senso che si è trattato di forme appartenenti alle banali sindromi gastro-intestinali, tranne un  solo  caso che, invece, è stato più grave perché si è trattato di un a sindrome falloidea  la cui prognosi solitamente è severa. Nel nostro caso, per fortuna,  avendo la paziente consumato una quantità molto limitata di Amanita phallodes e grazie alla tempestiva identificazione e diagnosi, l’esito è stato favorevole  senza postumi”.
“E’ vero – aggiunge il responsabile del SIAN – che, come prima accennato, la maggioranza delle intossicazioni  sono  in relazione ai funghi raccolti in proprio o ricevuti in regalo. Pertanto c’è molto lavoro da fare sul piano della educazione e sensibilizzazione, per promuovere  comportamenti che siano basati sulla prudenza assoluta in merito alla raccolta ed al consumo di funghi spontanei. Ci si deve rendere conto che funghi spontanei non vanno considerati quali comuni alimenti; si tratta, invece, di alimenti molto particolari  che portano in sé una grossa insidia con rischi molto elevati per la salute. Quindi, il primo pensiero che deve passare per la mente è quello di  accertarsi della effettiva commestibilità.  Ciò non può essere fatta da persone qualsiasi ma solo da esperti veri, dai micologi. L’Azienda Sanitaria Provinciale dispone dei Centri di controllo micologici dove sono presenti gli esperti. Inoltre, anche nei Gruppi micologici esistono le persone con competenza specifica. Bisogna rivolgersi solo a loro per evitare i problemi seri ai quali stiamo assistendo”.
Ecco il decalogo con i suggerimenti del dott. Faragò::
1.  raccogliere e consumare solo i funghi che si conoscono con sicurezza;
2. accettare  consigli solo da persone qualificate e con esperienza dell’Ispettorato micologico dell’ASP o dei Gruppi micologici;
3. non fidarsi mai della determinazione fatta unicamente attraverso un libro, perché le rappresentazioni a volte ingannano;
4. non basarsi sulla determinazione empirica, come : l’aggiunta di aglio, della moneta di argento, del ferro rovente, l’essere il fungo mangiato delle lumache, l’assaggio da parte di animali domestici;
5. se si acquistano, vanno acquistati solo presso i punti vendita di orto-frutta fissi,  chiedendo sempre il certificato di commestibilità;
6. non  regalare funghi se la loro commestibilità è incerta, perché si incorre in gravi responsabilità;
7. non consumare funghi freschi tenuti in sacchetti di plastica;
8. non  raccogliere  funghi  in zone di possibile inquinamento, quali: vicinanza di discariche, all’interno e in vicinanza dell’abitato, in vicinanza delle strade, in vicinanza di insediamenti industriali o artigianali inquinanti;
9. i funghi sono alimenti facilmente alterabili, quindi si devono consumare entro breve tempo, dopo adeguata cottura (almeno 15 minuti di bollitura). Si  sconsiglia la cottura alla griglia, alla piastra e altri modi non adeguati come temperatura e tempo;
10. il consumo dei funghi e’ sconsigliato per: i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza ed in allattamento, le persone affette da particolari malattie (del fegato, reni, dell’intestino, etc.). Le persone adulte sane possono consumare solo quantità limitate di funghi.

Calato il sipario sulla seconda edizione del “SENIOR & JUNIOR EXPO 2015”

RENDE (CS) – Si è conclusa ieri la II edizione del “Senior&Junior Expo 2015”, la manifestazione rivolta alla terza età. Un’ edizione fitta di appuntamenti dal 23 al 25 ottobre: seminari formativi, convegni scientifici, degustazioni e momenti ludici. Un evento finalizzato all’inclusione sociale e a sostenere la divulgazione medico scientifica necessaria a formare i senior sui corretti stili di vita. Una tre giorni per riflettere e sensibilizzare sui temi della terza età, della famiglia e del rispetto per la vita e per la salute ma soprattutto per fornire risposte ad esigenze che si fanno sempre più incombenti con l’insorgere della terza età.

Il Senior Expo nasce da un’idea di Maria Brunella Stancato, Presidente FederAnziani Calabria – con il patrocinio del Comune di Rende e la collaborazione dell’Ordine dei Biologi. Le richieste crescenti ricevute dai Senior e dai centri di aggregazione culturale nel corso di questi anni, hanno mosso la Presidente a sviluppare un progetto che potesse curare le loro problematiche  a 360 gradi. In un paese in cui la natalità scarseggia e cresce a dismisura quella forbice formata da una popolazione over 65, i luoghi d’incontro e gli spazi preposti ad ospitarli scarseggiano sempre di più essendo destinati a morire a causa delle ristrettezze economiche in cui versano le amministrazioni comunali. IMG-20151025-WA0030

La manifestazione nasce dunque con l’intento di creare uno spazio di incontro e un momento ricreativo dedicato a senior e famiglie all’insegna del divertimento, del relax ma soprattutto della prevenzione della salute fisica e mentale atta a responsabilizzare la terza età su un processo di invecchiamento attivo, a dispetto dell’immagine di disfacimento che molto spesso si ha dell’anziano.

 Diciotto i comuni dell’hinterland cosentino che hanno aderito all’invito Senior Expo 2015 (Castrolibero, Acquappesa, Fuscaldo, San Vincenzo la Costa, Aprigliano, Rossano, Corigliano, Conflenti, Trebisacce, Mormanno, Cropalati, Castrovillari, Piane Crati, San Mauro Marchesato,Rota Greca, Parenti, Trenta, Rende) e che si sono resi disponibili per supportare i centri associativi presenti all’interno dei propri comuni.

A presiedere il taglio del nastro, all’inaugurazione dell’evento, l’assessore comunale Ida Bozzo, l’assessore regionale Mauro D’Acri, il Presidente Parco del Pollino Domenico Pappaterra, Presidente Nazionale Senior Italia Federanziani Roberto Messina e Maria Brunella Stancato, Presidente FederAnziani Calabria.

FederAnziani svolge un ruolo importante sul territorio in qualità di  ente preposto alla tutela e al diritto alla salute dell’anziano. A tenerne le redini Roberto Messina, Presidente Nazionale Senior Italia Federanziani il quale – durante il convegno di apertura Senior Expo – ha relazionato sulla condizione critica in cui versano maggior parte degli anziani a causa di un sistema sanitario carente.

“Per sopperire ai problemi della malasanità il nostro progetto è quello di creare una società di mutuo soccorso FederAnziani in modo tale che i nostri tesserati possano usufruire di tutti quei servizi sanitari (elettrocardiogramma, aspirometria, analisi del sangue ecc) che molto spesso sono difficili da effettuare presso le strutture ospedaliere pubbliche a causa di quelle lunghissime liste di attesa che scoraggiano i nostri senior. Così facendo – conclude Messina – si abbatterebbero anche i costi sociali con una riduzione delle spese del sistema sanitario nazionale”.

Tantissime le partnership e le collaborazioni scientifiche anche per questa seconda edizione “SENIOR EXPO 2015”. Si riconfermano al fianco dell’evento: ASP, INRCA, UNICAL, UNi Magna Graecia, Simmas, Slow Food e CONI, nuovo partner 2015. per quello che è stato un cartellone ricco: 45 Seminari medico scientifici gratuiti per anziani e famiglie a cura tra gli altri di ASP Cosenza, UNICAL, Unimagna Graecia, INRCA, Federfarma, ONB, e 6 laboratori del gusto a cura di Slow Food Cosenza-Sila; 25 aziende espositrici dei settori salute, sanitarie, dispositivi medicali, assistenza, risparmio, turismo, nutrizione, terme, patronati presenti durante tutta la tre giorni.

Concluso oggi a Squillace il XIII Congresso Nazionale SIS 118

2SQUILLACE (CZ) – Si è concluso da poco il XIII Congresso Nazionale SIS 118, svoltosi nella cornice del villaggio Porto Rhoca a Squillace dal 22 al 25 ottobre. Alcuni numeri sull’importante evento che quest’anno ha scelto la Calabria come sua location: oltre 1000 partecipanti, più di 1000 metri quadri di esposione destinati a 32 stand, 90 comitati scientifici, 12 corsi formativi e workshop tenuti da 110 istruttori, 153 tra moderatori e presidenti di sessione, oltre 200 relatori. Un bilancio più che positivo per quello che è il sistema sanitario d’emergenza italiano.

Grande soddisfazione ha espresso, pertanto, al termine dei lavori congressuali, il presidente del Congresso Eliseo Ciccone, direttore della centrale operativa Suem 118 e del servizio d’Elisoccorso calabrese: “A diciotto anni dalla nostra fondazione siamo consapevoli del ruolo, che il 118 svolge per i cittadini e della fiducia nei nostri confronti che negli anni siamo riusciti a costruire.” Sebbene Ciccione abbia poi aggiunto: “La nostra forza dovrà essere rappresentata dalla formazione sia per gli operatori sanitari che per i laici, ma non solo; il settore dell’emergenza deve saper puntare sull’innovazione 1tecnologica, la Calabria da questo punto di vista ha ancora tanta strada da compiere e c’è ancora molto da fare affinché gli standard calabresi possano avvicinarsi a quelli di altre regioni italiane.” Anche Riccardo Sestini, nuovo presidente nazionale della SIS 118, ha sottolinato come nei prossimi due anni di programmazione ci sia ancora molto lavoro da fare: “Ci attende un compito gravoso, siamo in un periodo di forte cambiamento; tante sfide ci attendono insieme ad altrettante novità a partire dall’attivazione del 112 come numero unico per le emergenze e la strutturazione delle due nuove linee di non emergenza del 116 e del 118.”

Il Congresso ha visto anche lo svolgersi delle elezioni per la nomina del nuovo consiglio direttivo del SIS 118 che sarà presieduto dallo stesso Sestini, direttore del SIS di Ancona e di cui faranno parte i medici Andrea Paoli, Giuseppe Scalese, Anna Francesca Perrio, Mario Giusti, Giovanni Borgia, Daniela Cerruti, gli infermieri Gino Bonani, Antonio Palladino, Maria Cristina Savana, Leonardo Pilò e di cui revisori dei conti saranno Giuseppe Di Domenica, Antonio Talesa, Gaetano Di Pietro.