Archivi categoria: Approfondimenti e Interviste

Incontenibile Paolo Gallo: per la terza volta Re dei marcatori in Eccellenza (Audio)

IMG-20160417-WA0022LAMEZIA TERME (CZ) – Il campionato di Eccellenza 2015 – 2016 ha il suo re e per la terza volta si chiama Paolo Gallo, 31 anni, perno offensivo del Sambiase. Il massimo campionato dilettantistico è la sua dimensione ideale, ormai è risaputo, ma Paolo Gallo, che a livello regionale ha vinto di tutto e di più (campionato, Coppa Italia Dilettanti, classifica marcatori..) continua a migliorarsi. 27 reti non sono certo poche e la sfida a distanza con Fabio Longo della Paolana (che si è fermato a quota 24) è stato avvincente e divertente. Ma lui guarda già avanti – del resto le 3 primavere ancora non glielo permettono – e promette di voler vincere ancora.

Con Valentino Cavatorti
Con Valentino Cavatorti

Raggiunto telefonicamente dopo la gara di Isola, in cui è andato a segno, Gallo indica nella squadra del Sambiase l’ingrediente principale della sua grande stagione, positiva anche a livello fisico: la squadra ha giocato bene e divertito, mettendolo spesso nella condizione di segnare, anche se la stagione non ha però coinciso con la conquista dei playoff. L’attaccante ex Acri parla dei suoi obiettivi per il futuro, non esclude di vedersi anche in altri lidi, e ringrazia tutto l’ambiente Sambiase con mister Caludio Morelli e il preparatore Massimo Morelli in primis. Ma soprattutto il compagno-amico Valentino Cavatorti, compagno di mille avventure e sua spalla ideale.

A. M.

Post Acri-Gallico. Dichiarazioni liberatorie per Pascuzzo “Grazie a chi mi è stato vicino”. Ripepi soddisfatto (Audio)

RipepiACRI (CS) – Al termine della gara del P. Castrovillari, vinta con merito dai padroni di casa per 4-1 (Petrone, Giudice, Caputo, Caputo), Acri e Gallico Catona chiudono il campionato di Eccellenza con situazioni, prospettive e bilanci sicuramente diversi ma con la consapevolezza simile di aver fatto un girone di ritorno, con le dovute differenze, sottotono e soprattutto al di sotto dei propri mezzi e possibilità. Con la salvezza gia conquistata settimane addietro, la sconfitta di Acri non brucia più di tanto al Gallico Catona che oggi è scesa in campo con un folto turnover e diversi allievi di belle speranze per il giovane tecnico Ripepi che si è detto soddisfatto del finale di campionato.

Mario Pascuzzo è invece un fiume in piena. A fine gara la sua lunga conferenza stampa sa di sollievo, per il pericolo playout scampato, misto alla felicità per aver allenato comunque una squadra che sa essere molto più di quello che purtroppo ha mostrato in certe occasioni.

Gli alti e bassi della stagione rossonera sono ripercorsi e sintetizzati da Pascuzzo con lucidità e qualche liberatoria dichiarazione. Alla fine ringraziamenti d’obbligo per le persone che gli sono state più vicino nei momenti difficili, fra cui i familiari, e un pensiero al papà.

Acri e Gallico si congedano con le parole dei loro tecnici dal campionato di Eccellenza 2015- 2016. Il futuro, stasera, è ancora molto distante.

 

A. M.

F.C. Crotone, la nuova stagione e il nuovo Ezio Scida

Conferenza stampa F.c. crotone
Foto di F.C. Crotone

Presso la sala stampa dello Stadio Ezio Scida, questa mattina alle 11 ha avuto luogo la conferenza di presentazione della programmazione per la prossima stagione sportiva del Football Club Crotone che ha visto la partecipazione del presidente Raffaele Vrenna, del vice Salvatore Gualtieri e dell’amministratore delegato Giovanni Vrenna.

I temi affrontati sono stati tre: Stadio, centro sportivo e piattaforma Crotone +.

“Come Società abbiamo interpellato B Futura e nel giro di un mese circa presenteremo il plastico del progetto con il disegno del futuro Stadio di Crotone (riqualificando l’intera area). Il progetto è un un regalo che abbiamo pensato di dare alla città di Crotone e alle Amministrazioni Pubbliche. Nel frattempo il Comune sta lavorando per effettuare i lavori d’adeguamento dell’attuale Ezio Scida per la prossima stagione”. Parallelamente al nuovo impianto, il Crotone lavora anche sul fronte centro sportivo: “L’altra idea è quella di realizzare un centro sportivo – ha dichiarato il Presidente – lo stiamo progettando e al più presto consegneremo alle istituzioni il progetto”.

Giovanni Vrenna ha aggiunto che, come ha rassicurato il Comune di Crotone, “si giocherà allo Scida con circa 16 mila posti. I lavori di adeguamento comprenderanno anche gli spogliatoi.” Ma il progetto del nuovo Ezio Scida non è l’unico regalo che la società intende fare alla città. “Vogliamo rendere complici tutti – continua l’amministratore delegato – con una serie di progetti nel campo Sociale, nel mondo della Scuola e coinvolgendo l’intero Territorio”.

Il vicepresidente Salvatore Gualtieri ha anche annunciato l’apertura dello Store ufficiale rossoblu, “dove si venderanno i prodotti ufficiali del Crotone calcio. Colgo l’occasione per lanciare a tutti un appello, chiunque voglia fare qualcosa può rivolgersi alla nostra area marketing per discutere dell’eventuale utilizzo del marchio”. Gualtieri ha sottolineato i meriti della Società, che da anni lavora con ottimi risultati: “La dirigenza è partita dalla terza categoria con l’Ofam e ora ci troviamo ad un passo dalla A, è bello mettere in evidenza come il Crotone Calcio abbia mantenuto lo stesso dna, la stessa filosofia nel corso degli anni”.

Inoltre, Gualtieri ha spiegato nel dettaglio la piattaforma Crotone + che andiamo a scoprire di seguito. I valori ispiratori del Crotone, oltre a quelli tipici e comuni a chi fa sport (lealtà, competizione, sportività, rispetto) sono territorio, solidarietà e gioventù.

SOLIDALE:
È la Sezione della solidarietà. Crotone solidale distribuirà aiuti concreti alla persone bisognose e visibilità alla associazioni che operano nel volontariato. Ogni settimana verranno raccolti fondi dalla vendita on line, attraverso l’asta delle maglie utilizzate in gara, dagli eventi, dagli sponsor, dalla vendita dello Store, da donazioni spontanee;
Il ricavato sarà distribuito individuando sul territorio associazioni o situazioni che richiedono un intervento concreto. Si opererà in cinque aree del sociale: infanzia, disabili, anziani, ricerca e disagio sociale (tossicodipendenza,povertà,violenza su donne e minori). Ogni due mesi verrà scelta un’associazione alla quale si darà visibilità con una conferenza stampa e durante le giornate di campionato, oltre ad un contributo economico. Si raccoglieranno le domande da tutte le associazioni della regione Calabria e un comitato etico deciderà quali associazioni di volta in volta scegliere.

SCUOLA:
È la Sezione dedicata alle scuole della provincia di Crotone che servirà a legare il Crotone calcio ai bambini ed ai giovani, fidelizzandoli e divulgando i valori positivi dello sport: lealtà, sportività, sacrificio, correttezza e rispetto.

TERRITORIO:
È la Sezione dedicata alla promozione e valorizzazione del territorio di appartenenza: Comune, Provincia e Regione. Valorizzazione del territorio a 360 gradi dalle bellezze naturali, alla storia e cultura del territorio fino alle eccellenze gastronomiche.

ParaDiso Sersale, la gioia del tecnico Mancini (Audio)

Renato ManciniIl Sersale è in Serie D. La vittoria di Valanidi laurea la squadra del presidente Ettore Gallo campione di Eccellenza con una giornata d’anticipo e nella stessa stagione del trionfo in Coppa Italia regionale. Un trionfo forse inaspettato ai più a inizio campionato, ma sicuramente una vittoria che viene da lontano e costruita con tanti sacrifici, con la forza del gruppo e con l’estro e la determinazione del bravo e giovane tecnico Renato Mancini.

La squadra giallorossa è attesa in serata in centro a Sersale per la festa e la sfilata dei tifosi, ma intanto ai nostri microfoni dichiara tutta a sua gioia il tecnico catanzarese.  (di A. M.)

12963380_1018944578154054_1088094670333798295_nph copertina: pagina facebook A.s. Sersale

Playoff, l’Isola ci crede. Mesiti: “Vinciamo a Castrovillari, poi penseremo al Sambiase”

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Dopo un lunga ricorsa e una grande ripresa, l’Isola è arrivata agli esami finali. Calcoli alla mano, a due giornate dalla fine, il “sogno” play off è ancora fattibile e la squadra giallorossa di mister Mesiti è decisa a far di tutto per agguantarlo. Oggi pomeriggio Scuteri e compagni saranno chiamati all’ultima trasferta stagionale, quella di Castrovillari con l’obiettivo di fare bottino pieno. Mister Mesiti conosce bene le insidie che questa partita nasconde, ma sa anche che i suoi ragazzi non possono sbagliare: ora – come ammesso dallo stesso tecnico – tatticismi e calcoli non servono più, ci vuole solo cuore e un pizzico di fortuna: “Tecnica e tattica fanno parte del calcio, ma in questo momento ci vuole tanto cuore, questi 180 minuti valgono una stagione ma pensiamo una partita per volta. Questo è il momento da dentro o fuori, ci giochiamo tutto e abbiamo il dovere di crederci fino in fondo, iniziamo a vincere a Castrovillari e poi penseremo al Sambiase”. girolamo mesiti

D. A Castrovillari però con due assenze pesanti e un po’ deluso dall’ultima partita, che squadra si aspetta?  R. Sicuramente non una squadra arrendevole, la matematica ancora non li ha condannati e se noi crediamo ai play off è doveroso che loro credino alla vittoria del campionato, dunque mi aspetto una squadra carica e affamata, ma noi dovremmo esserlo di più. Miceli e Leta sono due giocatori importanti indubbiamente, però mister Viola ha disposizione una rosa ampia e troverà sicuramente la migliore soluzione per sostituirli.

D. L’Isola sta attraversando il miglior momento della stagione con sette risultati utili consecutivi, squadra in grande forma, peccato si sia svegliata tardi.. R. Facendo un analisi vasta, noi a questo punto avremmo dovuto essere in piena zona play off, ci sono stati degli intoppi e penso alle partite con Cittanovese, Paolana e Castrovillari, dopo natale abbiamo sbagliato solo queste tre partite e le avremmo azzeccate oggi staremo qui a parlare di altro. Purtroppo prendere una squadra in corsa è sempre difficile, ci sono tante cose da sistemare, ora finalmente abbiamo trovato la giusta quadratura ma non c’è più molto tempo” .

D. Oltre ai sempre determinanti Scuteri, Viscomi, Lamberti, Deffo e altri, l’Isola in questo periodo ha ritrovato due uomini importanti che ad un certo punto sembravano spariti, Marano e Covelli. Sono loro la chiave di questa rinascita?  R. Sono due giocatori fondamentali che quando decidono di giocare possono cambiare da soli le sorti di una partita. Da loro forse ci aspettava qualcosina in più nella prima parte di campionato, ora finalmente hanno ritrovato la voglia di giocare a calcio e questo ha portato benefici a tutta la squadra. Non solo loro però, la rosa è composta da tanti giocatori importanti, il problema era solo l’amalgama del gruppo.

D. Come sta la squadra? R. Abbiamo qualche piccola defezione soprattutto sulla linea mediana, ci sono giocatori che non sono al massimo ma in questo periodo stringeranno i denti per portare a termine questa stagione nel migliore dei modi.

D. Quale futuro per mister Mesiti? R. Ancora non ci penso, ora siamo concentrati tutti a questo finale. Ci tengo a finire bene perché lo merita la società, la piazza. Ora il futuro che conta è quello di chiudere al meglio questo campionato.

Scalea, finale di campionato per il 2° posto e l’imbattibilità casalinga. Carnevale “Insieme fino al 12 giugno, poi …”

scaleaSCALEA (CS) – Si avvia alla conclusione il campionato di Eccellenza edizione 2015 – ’16. Ancora 180′ di passione e si conosceranno i verdetti ufficiali di uno dei campionati più avvincenti degli ultimi anni. E se il primo posto sembra ormai in viaggio alla volta di Sersale, più serrata e appassionante che mai è la corsa al secondo posto fra Castrovillari e Scalea, che dopo essersi a lungo contese il primo posto ora sono stanziate solo di un punto. Entrambe domani si confronteranno con le residue ambizioni, e speranze, playoff di Isola Capo Rizzuto e Sambiase, ma nè i rossoneri del Pollino, né gli scaleoti dei tirreno vorranno concedere millimetri all’avversario. Sul campo si sono confrontate domenica scorsa e a spuntarla sono stati Altieri e compagni. Per i biancostellati del presidente Formica quello che sta per concludersi è stato forse l’anno della costanza e della maturità. Dopo diciannove giornate in testa, all’ex matricola Scalea è mancata solo la ciliegina sulla torta. A tracciare un bilancio di questo campionato fra possibili progetti per il futuro e qualche rimpianto è il suo condottiero Luigi Carnevale.

D. Nell’ultimo turno avete battuto il Castrovillari. E’ stata una bella prova di determinazione. Cosa le è piaciuto di più della prova dei suoi?

R. Si vedeva che era una gara importante perchè nei primi 20′-25′ entrambe le squadre hanno provato a non farsi del male. La gara agonisticamente valida ma senza grandi occasioni. Per loro era fondamentale per rimanere vicini al Sersale, erano carichissimi e credo che questo li abbia portati a sentire la pressione. Da qui le due, giuste a mio avviso, espulsioni. Per quanto ci riguarda siamo contenti che i tre punti col Castrovillari ci abbiano dato la certezza matematica del terzo posto. 12986354_10207658302169737_372780974_o

D. Terzo posto con vista sul secondo posto, Sambiase e Roggiano permettendo ci credete?

R. E’ chiaro che andremo a Sambiase per vincere e provarci, consapevoli che non dipenderà solo da noi ma dovremo guardare anche al risultato del Castrovillari con l’Isola. E’ pur vero però che è nell’interesse dell’Isola fare punti per rientrare nella corsa ai playoff. Per il Sambiase devono invece verificarsi una serie di fattori .. Col Roggiano poi avremo una motivazione fortissima in più: mantenere l’imbattibilità casalinga che dura dall’11 gennaio 2015, quando fummo sconfitti dalla Palmese dei record. 

D. Il campionato che sta per concludersi vi ha visti protagonisti per quasi 2/3, una bella soddisfazione per un’ex matricola rivelazione. Cos’è mancato per fare il salto di qualità?

R. Credo ci sia mancato fare mercato a dicembre prendendo un paio di giocatori di categoria superiore. Noi invece abbiamo preferito mettere i rapporti umani davanti ai risultati e questa scelta forse col senno di poi si è rivelata sbagliata. Onestamente penso che forse qualche responsabilità posso avercela pure io. Avendo seguito il corso per allenatore professionista a Coverciano da ottobre a novembre, da lunedi a mercoledi, non me la sono sentita di mettere alla porta giocatori che non vedevo allenare tutta la settimana.

D. Qual’è stato il momento più bello e quello più difficile di questo campionato?

R. Il momento più bello è sempre l’ultimo perchè è quello che ti spinge a migliorare. Vincere col Castrovillari ci permesso di essere certi del terzo posto, che era il nostro obiettivo minimo. Altra cosa importante per noi sono i numeri. Quest’anno abbiamo fatto 16 vittorie – una in più dell’anno scorso -, 8 pareggi e 4 sconfitte. Abbiamo fatto 56 punti, 6 in più dell’anno scorso, con 46 reti fatte e solo 20 subite, e a anche in questo caso si siamo migliorati rispetto allo scorso anno. I momenti più difficili sono stati i finali di alcune partite: se non avessimo negli ultimi minuti con la Cittanovese o pareggiato col Roggiano e il sambiase, oggi forse con 6/7 punti in più staremmo a giocarcela ancora per il primo posto.

D. E’ sulla panchina dello Scalea da tre anni: primo anno ha ottenuto la promozione in Eccellenza, lo scorso anno i playoff e quest’anno terzo posto sicuro. Il prossimo anno ancora qui per vincere il titolo?

R. Difficile dirlo, bisognerà fare attente valutazioni a fine stagione. In generale io credo che dopo un certo ciclo e aver costruito qualcosa di importante si debba cambiare. La piazza ha bisogno di vedere nuove metodologie di allenamento, lasciando spazio su una panchina importante, con alle spalle una società seria e sana, a chi ti ha visto allenare dalla tribuna per tanto tempo. Quanto a me cerco un’altra piazza per lemi dimensioni, un ambiente che rispecchi il mio essere uomo di campo e il mio lavoro, ma se non dovesse arrivare la chiamata giusta, mi fermo e mi godo la mia Vittoria (la figlioletta neonata, ndr). 

D. A chi rivolgere un pensiero per questo rush finale?

R. Innanzitutto alla società per tutto quello che mi ha permesso di fare. Poi ringrazio anche i tifosi con la speranza di poter stare ancora tutti insieme fino al 12 Giugno.

Eh già perchè Carnevale, da allenatore ambizione e metodico qual è, dimostra di aver già preparato u tabellino di marcia anche per la fase finale dei playoff. E un come lui, se l’estate dovesse poi portarlo lontano da Scalea, sarà di certo protagonista del prossimo mercato.

Andreina Morrone

ECCELLENZA/ Gli ultimi 270′. Morelli: “Per i playoff ci proveremo fino alla fine. Vai Paolo Gallo…”

Sambiase calcioLAMEZIA TERME (CZ) – Ancora 270 minuti e poi saranno ufficiali tutti i verdetti del Campionato di Eccellenza 2015-2016. Con Sersale e Castrovillari a contendersi il titolo e Taurianovese e Montalto già retrocesse, c’è trepidante attesa per vedere come si comporrà la griglia playoff e quella palyout. Nella prima. oltre allo Scalea, dovrebbe trovar posto la Paolana, con Cittanovese, Isola Capo Rizzuto e Sambiase pronte a dare il tutto per tutto per l’ultimo posto a disposizione.

Reduce da due vittorie consecutive, il Sambiase di Claudio Morelli è una squadra con molta qualità anche se spesso ha alternato vittorie entusiasmanti a battute d’arresto preoccupanti. Nell’intervista che segue il tecnico lametino ha lucidamente commentato la situazione del suo club (già semifinalista di Coppa), dalla voglia di voler raggiungere i playoff e ai progetti per il futuro, dai gol dell’immancabile Paolo Gallo (anche questo campionato in doppia cifra) e ad una difesa che a volte ha traballato un pò più del consentito.

D. Mister dopo una serie di stop avete collezionato due vittorie di fila. Cos’è cambiato nell’atteggiamento della squadra? Qual’è stata la cura da te applicata?

R. Abbiamo avuto un periodo di flessione che si è ripercorso nell’ambiente e che ha portato sfiducia e un pò di sbandamento ma non credo sia stata una questione di atteggiamento. Dopo quel mese buoi ci siamo ripresi e mi auguro che adesso abbiamo ritrovato la via maestra per concludere il campionato nel miglior modo possibile, magari concretizzando la possibilità, seppur minima, di arrivare ai playoff. 

D. Il calendario però potrebbe darvi una mano: domenica c’è il Montalto, già retrocesso, poi lo Scalea che ha quasi salutato il titolo…

R. Si, il calendario potrebbe essere per noi un vantaggio e noi cercheremo di sfruttarlo al massimo, ma attenzione allo Scalea che qualora domenica dovesse vincere con il Castrovillari potrebbe avvicinarsi al secondo posto e quindi voler cercare di far punti per concretizzarlo. Onestamente però penso che il Castrovillari, se non dovesse vincere il campionato, farà comunque di tutto per chiudere al secondo posto.

D. A proposito dei playoff, su cosa deve far affidamento il Sambiase per aver la meglio su Cittanovese e Isola? Nel rush finale di stagione contano di più le ambizioni e la tenuta mentale o il gioco?

R. Io penso sia importante l’aspetto psicofisico in generale. E’ chiaro che in questa ultima fase del campionato, alcune squadre che non hanno grossi obiettivi da raggiungere abbiamo in un certo senso mollato sia dal punto di vista fisico che mentale. Poi ci sono squadre che applicano un grande turnover per dare spazio anche a chi non ne ha avuto. Io però penso che il Sambiase, la Cittanovese e l’Isola ci proveranno fino alla fine. Noi faremo il nostro massimo, pur sapendo che potrebbe non bastare, perchè bisognerà purtroppo badare anche a quello che fanno gli altri. 

D. C’è un altro obiettivo a cui tenete molto: dare una mano a Paolo Gallo a vincere la classifica dei marcatori.. 

R. Noi siamo contenti di vedere Paolo in testa alla classifica cannonieri e tutta la squadra unita cercherà di dargli una mano a coronare il sogno di rivincere per l’ennesima volta questo titolo. Lui si impegna come sempre con il massimo impegno e la massima professionalità, è un elemento che da molto anche all’interno dello spogliatoio. La sua vittoria sarebbe una soddisfazione non solo sua, ma anche di tutta la squadra, mia e dello staff che lo allena.

D. Da Paolo Gallo all’attacco giallorosso. Il Sambiase è una squadra che segna moltissimo (45 reti) ma che nè subisce tanti. A cosa è dovuta questa debolezza difensiva?

R. In genere le mie squadre subiscono poco e anzi a livello offensivo fanno vedere qualcosa in meno. In questa stagione invece, sarà stata colpa mia o colpa delle situazioni, è successo l’opposto e abbiamo subito effettivamente più di quanto dovevamo per una squadra che ambisce a qualcosa di importante

D. Sersale o Castrovillari, chi si laureerà campione?

R. Vedo determinante la gara di domenica fra Scalea e Castrovillari. Dal punto di vista tecnico credo che la squadra di Viola abbia qualcosa in più, ma se non dovesse passare a Scalea potrebbe dire addio al primo posto. Dal canto suo il Sersale sta molto bene dal punto di vista psicofisico, è gasatissimo e credo che non si farà sfuggire questa opportunità. 

D. Il prossimo anno la rivedremo sulla panchina del Sambiase?

R. Mi auguro di sì, essendo la metino mi farebbe molto piacere. Poi si darebbe continuità al lavoro fatto.

D. Un pensiero o un augurio che si fa per questa fine di campionato?

R. Dal punto di vista tecnico ho trovato questo campionato peggiore rispetto agli ultimi, e lo stesso mi è parso di vedere in Promozione. Ma penso anche questo sia stato uno dei più belli, avvincenti e aperti degli ultimi anni, se si pensa che per i playoff e playout è tutto ancora in bilico.  Mi spiace per Montalto e Taurianovese che non sono state determinanti per il loro campionato che pur hanno portato avanti con tanta dignità, nonostante le difficoltà. Inoltre non mi sembra ci siano stati incidenti rilevanti che si siano portati dietro strascichi e polemiche e di questo va dato merito alle società e ai tifosi per la maturità dimostrata. Mi auguro che ogni anno si possa migliorare da questo punto di vista.

Andreina Morrone

Roggiano, Perrelli soddisfatto: “Tolto un bel sasso dalla scarpa, ma ancora non è finita..”

ROGGIANO (CS) – A un passo dalla salvezza. Al Roggiano mancano pochi punti per festeggiare la matematica permanenza nel massimo campionato dilettantistico regionale. La squadra gialloverde contro Trebisacce e Acri ha inanellato due successi importanti che l’hanno proiettata lontano dalla bagarre playout. I guai di inizio stagione (qualche infortunio e l’assenza di una punta di peso) sono lontani e ora Perrelli può coccolarsi la sua squadra amalgamata a dovere, fra attaccanti in stato di grazia, vedere Ferreira, e giovani di belle speranze. Al tecnico Perrelli, dopo la storica promozione in Eccellenza lo scorso anno dai playoff, ora manca poco per festeggiare il secondo traguardo consecutivo sulla panchina roggianese. Ma prima c’è l’ostacolo Cittanovese. FB_IMG_1458071083023

D. Domenica siete riusciti a fare vostra una gara che si preannunciava difficile. Avete vinto per la seconda volta contro l’Acri che ora rischia i playout. È stata per lei anche una piccola “rivincita” personale?

R. Inutile negare che per me si è trattato anche di una piccola soddisfazione personale, alla fine il gioco è fatto anche di questo, confronti, delusioni e appunto soddisfazioni. Per quanto riguarda la vittoria in sè è stata importante per il nostro cammino, a quattro giornate dalle fine potrebbe essere stata decisiva. Riguardo l’Acri spero si salvi, è una piazza importante e ci ho vissuto tre anni importanti della mia carriera di giocatore.

D. Vi siete portati a più cinque dalla zona playout. Per voi vuol dire anche togliersi qualche sassolino dalla scarpa visto che all’inizio del campionato non eravate proprio fra le accreditate alla salvezza?

R. Assolutamente si, è un grande sasso quello che ci togliamo: tutti ci davano per retrocessi e oggi, che siamo ancora in lotta, non siamo piazzati male. Questo ci rende molto orgogliosi di quanto fatto, direi che con la competenza, la fiducia e la tranquillità del nostro ambiente siamo riusciti a lavorare bene e questo lavoro ha pagato. Ma ancora non è finita..

9149_1725596660986712_7320648453215349758_nD. Infatti domenica arriva l’ostica Cittanovese. Per voi l’handicap di giocare senza Orsino e Merenda fermati dal giudice sportivo. Come preparare questa gara?

R. La Cittanovese secondo me è la squadra più forte dal punto di vista tecnico e per qualità di gioco espresso, è ben allenata da un signor tecnico e credo proprio che se non fosse partita in ritardo ora starebbe lottando per le prime posizioni. Noi avremo delle assenze e perciò una partita da prendere con le pinze.

D. Per la lotta al titolo qual’è invece a squadra più forte? Sersale o Castrovillari?

R. Il Sersale per adesso ha dimostrato con i fatti di essere la più forte: ha vinto la Coppa Italia ed è prima a due punti di distanza, questo non può essere un caso. Inoltre è una squadra che è sempre stata dall’inizio nelle prime posizioni, ha consapevolezza dei propri mezzi ed è chiaro che ha anche il vantaggio del calendario perchè giocherà la sfida finale in casa.  D’altra parte credo anche che il Castrovillari, che si è attrezzato dopo, ha la forza per combattere fino all’ultimo. Sarà una bella sfida.  

D. Proiettiamoci alla prossima stagione, mister Perrelli rimane a Roggiano per il terzo anno?

R. Adesso non pensiamo al futuro ma a fare gli ultimi punti che ci mancano per raggiungere il nostro obiettivo della salvezza. Poi ci saranno tempo e modo per valutare tante cose.

D. Un messaggio e una dedica per questo finale di campionato?

R. Intanto ringrazio i soci quali Docimo e Stella che ci sono sempre vicino. Poi il pensiero va a Roberto Principe che ha messo insieme una squadra giovane ma di valore e ai miei ragazzi che si sono sempre applicati al cento per cento. A loro chiedo di non fermarsi, ma didare l massimo fino all’ultima giornata.

Andreina Morrone

 

F.C. Crotone, Intervista a Danilo Ruberto tra calcio e social

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CROTONE (KR) –  Grande campionato per il Crotone Calcio e grande soddisfazione per tutti i crotonesi che giorno per giorno si stringono per accompagnare la loro squadra. La grandezza dello sport è proprio questa: la capacità di poter unire, di raccogliere gioie e dolori e di far diventare la tifoseria una famiglia. Questo sentimento che accompagna da sempre ogni amante del Calcio è fortemente sentito dalla squadra calabrese e Danilo Ruberto, da qualche tempo ormai, si sta dedicando alla ripresa di videoclip che possano far percepire le emozioni suscitate.  Questi video sono ormai diventati popolari nell’ambiente crotonese, e non solo, e primo tra tutti il video “Panucci Style” si è dimostrato un tormentone, arrivando a raggiungere su YOUTUBE 72000 visualizzazioni. Di seguito l’intervista a Danilo, che ci permetterà di comprendere quale possa essere lo spirito con cui gli abitanti della sua città affrontano il campionato.

Crotone primo in classifica. Per la città di Crotone sogno o realtà?

-Per la città di Crotone questo è ancora un sogno, perché 14 punti di distanza dalla terza classificata, una squadra forte, ragazzi determinati e forti come i nostri squali…. sì, è tutto un sogno dal quale nessuno si vuole svegliare. La serie A non è quindi solo un sogno, ma potrebbe diventare realtà se non altro per l’eccellente campionato in serie B. Lo meritano. E lo merita anche questa città.
 

Cosa si prova, per te Danilo, ad essere partecipe di questo sogno?

– Io provo un grande orgoglio. Sono crotonese, qui sono nato e qui vivo. C’è un sentimento comune in città: riconoscerci. Anche se non ci si conosce, allo stadio andiamo tutti per lo stesso motivo, e tutti guardiamo quei campioni con gli stessi occhi. Noi sosteniamo il Crotone Calcio, sia nel bene e nel male. Non solo quando le cose vanno bene. Ci sono tifosi che sostenevano la squadra quando giocava nei campi senza erba. Quando la C1 già sembrava un miraggio. Oggi il Crotone è la serie B, l’unica realtà calabrese in cadetteria. C’è un sentimento comune in città: ci ri-conosciamo.

 Video “Panucci Style”, numerosissime visualizzazioni, qual è il segreto del successo dei tuoi video?

-Il video è nato dopo Livorno-Crotone. L’avversario Andrea Luci tirò un calcio sulla spalla al nostro difensore Bruno Martella (il numero 24). Fallo. L’allenatore Cristian Panucci contesta l’arbitro e viene allontanato. Subito dopo l’ex stella della serie A disse ai microfoni di Sky che è normale che possano succedere infortuni del genere, specialmente in serie B. “Cosa dobbiare fare? Dobbiamo giocare a ballare”? Mi è piaciuto il gesto del balletto. Da lì sono sceso in Piazza Pitagora con l’intenzione (fulminante) di farne una parodia e di dedicare questo video a Bruno Martella. Almeno, dopo il dolore alla spalla, lo avrei fatto ridere. Tutti gli altri video, invece, sono dedicati ad ogni partita del Crotone. Siamo in vista di Crotone Pescara, uno spettacolo made in serie B che sarà disputato all’Ezio Scida il 20 marzo: sto già preparando l’esultanza dei tifosi. Hanno successo perché sono simpatici…. e perché tra crotonesi ci conosciamo tutti

 Ora parliamo di te: eclettico e coinvolgente come il ballo che sembra essere diventato un tormentone. Quanto è importante il mondo del web per poter emergere e mostrare il proprio valore?

-Non so se io abbia valore. Il mondo del web è importante per la sua istantaneità e per il fatto che, con un click, possiamo arrivare fino in Alaska. Il web va saputo usare. Non solo per gli intenti, ma anche tecnicamente: un video girato in orizzontale fa più effetto di tutti quelli girati, col telefono, in verticale. Lo dico sempre.

 Facendo i dovuti scongiuri, qualcosa in programma qualora il Crotone dovesse arrivare in serie A?

-Quello della promozione è un sogno, che deve essere realizzato dai nostri calciatori che, dopo quasi un anno, hanno dato il meglio di loro stessi. Sono dei campioni, e dico tutti. Se succederà, riprenderò in volto la gioia dei crotonesi e i loro gesti più folli (qualcuno vuole gettarsi in una fontana vicino il nostro stadio). Ce lo meritiamo, dai. Lo merita anche la Calabria, terra martoriata.

Concetta Galati

Claudio Tuoto e il Montalto, progetti per il futuro

MontaltoMONTALTO (CS) – Se sei il Montalto e se sai già da tempo che giocherai il prossimo anno in Promozione, se hai -8 punti in classifica perchè il giudice sportivo ti ha messo, giustamente, alle corde, e hai una pesantissima differenza reti, allora una vittoria – la prima – in trasferta diventa una piccola grande impresa … anche se il tuo avversario si chiama Taurianovese e a parte per i punti (solo 4) sta come te.

I primi tre punti della difficile stagione del Montalto sono inoltre coincisi con la prima vittoria da allenatore di Claudio Tuoto (classe ’75) che prima di appendere lo scorso dicembre le scarpette al chiodo,12669671_10205636304003617_2616129838784290987_n quando era in forza al Corigliano, ha fatte le fortune  di molte squadre calabresi fra la Serie D e l’Eccellenza: Rende, Sambiase, Castrovillari, Palmese, solo per citarne alcune. Per “rombo di tuono Tuoto” ora questa nuova avventura con tutte le difficoltà che la panchina del Montalto, un esordio in panchina che forse in pochi avrebbero accettato, ma che lui sta vivendo con molto entusiasmo e voglia di crescere.

D. Che valore ha per te la vittoria di Taurianova?

R. E’ chiaro che per la classifica si tratta di una vittoria ininfluente perchè il nostro destino è gia segnato. Ma la cosa importante di questa vittoria è l’impatto morale che può avere nei ragazzi per questo finale di campionato. In un certo senso questi tre punti premiano la loro abnegazione al lavoro e la voglia di fare bene. Il mio intente continua ad essere quello di cercare le buone prestazioni limitando i danni, anche se a volte sul nostro percorso ha inciso qualche errore arbitrale. Ma noi nonostante tutto continuiamo ad impegnarci per creare le basi da cui ripartire il prossimo anno.

D. L’obiettivo per le ultime partite è quello di uscire dal passivo dei punti?

R. Sicuramente è un obiettivo che mi sono prefissato da quando sono qui. Abbiamo accettato i meno cinque punti e le decisioni successive della giustizia sportiva che hanno incementato il passivo. Non sarà facile fare altri punti perche rimangono sfide importanti ma ci proveremo. 12108052_10205059637907325_8067256193337858837_n

D. Con la gara di domenica scorsa si può dire che in un virtuale testa a testa fra Montalto e Taurianovese, la tua squadra è quella che ha fatto vedere qualcosina in più?

R. Per quanto riguarda la mia squadra posso dire che ho visto i ragazzi combattere su ogni pallone, andare in vantaggio e portare a  casa la vittoria. Caratterialmente sono cresciuti perchè hanno mantenuto la porta inviolata e non succedeva da molto tempo. Da’altra parte anche alla Taurianovese va il merito di essersi impegnata come noi fino alla fine per cercare di agguantare il pareggio. Forse ha vinto di più la voglia del Montalto di volersi prendere questi punti. Abbiamo mantenuto la promessa che avevamo fatto da tempo. Montalto e Taurianovese hanno molto in comune: due squadre con tanti giovani, due progetti per ricominciare con due tecnici emergenti e speriamo che questo sia un buon viatico per entrambe le società.

D. Quindi il prossimo anno Claudio Tuoto allenerà ancora il Montalto?

R. Abbiamo iniziato un progetto importante insieme al presidente Lanzillotta e credo quindi che, se lui rimarrà anche facendo sì che per il Montalto non ci saranno altre sentenze, potremo riprendere a lavorare insieme. Lanzillotta è una persona a cui il Montalto deve tanto, nessun’altra persona credo che pur di mantenere vivo il calcio a Montalto si sarebbe preso questo gravoso impegno. Ci sono stati degli errori a inizio stagione, non si è costruita una squadra competitiva anche se forse nonsarebbec omunque servita a raggiungere la salvezza.

A fine intervista Tuoto dedica la vittoria di Taurianova a Paolo Salerno, l’ex giocatore del Montalto, tragicamente scomparso dicembre.

Andreina Morrone