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ECCELELLENZA/ Corsa ai playoff. Entusiamo in casa Paolana. Perrotta: “Noi squadra giovane ma con tanta voglia di vincere”

PAOLA (CS) – All’ombra della Basilicali San Francesco si coltivano sogni di promozione. La Paolana dei giovani ma anche dei più esperti Salandria, Longo, Amendola batte nell’ultimo turno il Gallico Catona e consolida il suo quarto posto, anche se in compagnia della Cittanovese a quota 43. Quarto posto, oppure primo posto del campionato degli altri, il campionato senza Sersale, Castrovillari e Scalea, le squadre che si sono avvicendate dall’inizio del campionato in testa alla classifica. A dirigere il team biancoazzurro Vittorio Perrotta che fra le prestazioni con gli ultimi avversari e quelli futuri ci racconta la sua squadra protagonista della lotta ai playoff. Dal mister della Paolana anche un commento alla lotta al titolo.

Facciamo un passo indietro: l’ultima gara vinta col Gallico è stata condita da qualche polemica arbitrale.

La squadra è interpretato bene la partita, abbiamo fatto un gran primo tempo e si può ben dire che il loro portiere è stato il migliore in campo. Abbiamo avuto diverse occasioni e siamo passati due volte in vantaggio. E’ pur vero che la partita si è decisa fra primo e secondo tempo con l’espulsione di Praticò che si è scagliato verso l’arbitro. Non credo pertanto che la squadra avversaria si possa lamentare della direzione di gara, semmai io mi arrabbierei col mio giocatore per un gesto del genere.

Come ha giudicato la prova dei suoi?

In settimana abbiamo avuto dei problemi con alcuni giocatori quindi non ci siamo allenati in modo ottimale. Per questo, dopo un buon primo tempo con la giusta convinzione di fare risultato, nella ripresa è uscito il Gallico Catona. Purtroppo in certe situazioni noi paghiamo la giovane età che non ci permette di gestire al meglio tutte le situazioni. Così nel secondo tempo abbiamo subito un gol su rigore, giusto, e poi abbiamo sofferto fino alla fine. Tuttavia penso che fino alla fine del campionato non ci saranno partite semplici.

La Paolana è una squadra che non conosce mezze misure. Ha sin qui pareggiato solo due volte. Vince con squadre quotate e dirette concorrenti come Scalea, Sambiase, Isola e Gallico, e poi magari soffre con squadre di medio-bassa classifica come il Roggiano. E’ un problema di tenuta mentale?

Assolutamente no. Il Roggiano ha fatto la sua partita e ci può stare la sconfitta, cosi come ci può stare l’aver perso ad Acri o contro il Brancaleone. La fase di crescita di una squadra passa anche attraverso queste sconfitte. Non siamo una squadra che può vincere tutte le partite. Ma siamo anche una squadra che per esempio a Isola poteva pareggiare e invece non si è accontentata e ha conquistato i tre punti. Abbiamo una squadra giovane che scende in campo con difensore centrale e un centrocampista classe ’96, giocatori che hanno ancora bisogno di maturare per saper gestire tutte le situazioni. D’altra parte con una squadra giovane un allenatore può lavorare sulla “follia” dei giovani nell’interpretare determinate gare in modo aggressivo e con la voglia di vincere.

Parlando delle altre squadre, alla fine chi troveremo nei playoff?

Difficile ancora dirlo. Guardando la squadra che ha direi che la Cittanovese è superiore alle altre, ma sappiamo bene che a sei giornate dal termine non esistono partite facili di altre. Domenica per esempio la Cittanovese ha faticato con la Reggiomediterranea, così come non sarà facile la nostra sfida di domenica contro il Cutro. Ogni partita ha le sue insidie.

La Paolana ha già affrontato nel girone di ritorno Scalea, Castrovillari e Sersale. Per la lotta al titolo chi vede oramai in pole position delle tre?

Vedendo il calendario e considerato che giocherà i due scontri diretti in casa direi Sersale, squadra che numeri alla mano sta meritando questo primo posto. Alla squadra di Mancini, che ha fatto un gran lavoro, va anche il merito di essere riuscita a far bene anche con il doppio impegno settimanale per la Coppa. Per la rosa a disposizione direi invece Castrovillari che può contare anche su un tecnico navigato anche per le situazioni in cui l’aspetto mentale è fondamentale. Tuttavia i giochi sono aperti anche per lo Scalea che con una vittoria a Sersale riaprirebbe i giochi. 

A. M.

Il Cutro non molla. Vanzetto: “La forza del gruppo è il nostro valore aggiunto”

CUTRO (Kr) – A sette giornate dal termine, in Eccellenza oltre alla corsa a tre per il titolo fra Castrovillari, Sersale e Scalea, avvincentissima è pure la lotta in zona playout. Sono infatti sei le squadre racchiuse in sette punti, dall’Acri (a quota 32 punti) fino al Cutro (25). Già, il Cutro, squadra che è si terzultima, ma vicinissima alle squadre che la precedono. E soprattutto, la squadra di Leonardo Vanzetto sta vivendo un buon momento, sia per gioco che per risultati. Nelle ultime quattro gare ha collezionato otto punti, pareggiando con la capolista Castrovillari – passata per prima in vantaggio, agganciata solo all’ultimo secondo dagli avversari – e battendo addirittura in trasferta il Sambiase, squadra da molti accreditata nella rosa fiale dei playoff. A spiegarci il buon momento dei suoi è proprio l’esperto tecnico Vanzetto.

Mister se dovesse scegliere due motivi che stanno alla base di questo cambio di marcia del Cutro quali indicherebbe? cUTRO

In primis sono i miei ragazzi gli artefici di questo gran momento. Stiamo finalmente raccogliendo adesso, a differenza di prima, i frutti di tanto lavoro, tanta tenacia e forza di volontà. Oltre alle manovre di mercato quindi, che hanno portato a Cutro grandi uomini prima che grandi giocatori, trovo che il principale motivo di questa spinta in avanti sia la forza del gruppo. Nella mia rosa non c’è mai una formazione di base, a parte quei 4-5 giocatori che ne costituiscono l’ossatura; questo vuol dire che hanno giocato tutti, dando sempre il massimo. 

Domenica prossima affronterete il Roggiano, si può parlare di sfida fra due dirette concorrenti?

Si, e a mio avviso è una partita difficile e delicata. Con le grandi squadre, senza nulla togliere ai prossimi avversari, le motivazioni vengono da sé. Contro il Roggiano sarà la prima di sette finali di un mini torneo. Prepareremo la gara con grande attenzione ma anche mettendoci quel pizzico di cuore che serve a saltare l’ostacolo.IMG_20160223_130920

La classifica è corta, il Cutro potrebbe anche salvarsi senza passare dal limbo dei playout?

Conoscendo i miei uomini si. Questo è un gruppo con un grande carattere e che ne ha passate davvero tante. Fino a un mese e mezzo fa ci davano per spacciati, i giochi per il campionato sembravano fatti. Insieme siamo riusciti a creare qualcosa che sembrava inimmaginabile. Per molti potrebbe sembrare un miracolo ma io credo nei miracoli e posso garantire che da qua alla fine chiunque incontrerà il Cutro non avrà vita facile. Per i miei giocatori indossare la maglia del Cutro è un piacere e un onore, conoscono la storia di questa squadra e quindi daranno tutto quello che possono.

Se lei dovesse tracciare un bilancio di questi quattro mesi sulla panchina del Cutro?

Sono venuto quattro mesi fa a Cutro con grande entusiasmo e voglia di crescere. La società mi sta dando questa disponibilità e insieme stiamo crescendo. Se il nostro sogno si realizzerà avremo fatto qualcosa di fantastico. 

Mister Vanzetto è un tecnico che ha spesso cambiato piazza. L’anno prossimo si vede ancora a Cutro?

Non mi piace far programmi ma qui a Cutro mi trovo bene. Ho conosciuto persone fantastiche per cui sarà un onore continuare questa avventura se essa sarà accompagnata da un progetto, da un lavoro che mi rispecchia. A fine campionato saranno anche i risultati a dire se Vanzetto sarà riconfermato, il calcio è fatto di numeri e tante volte allenare bene o essere competenti non basta. In genere mi piacciono gli ambienti caldi.

Dal primo posto in classifica alla sfida contro il Mazara, il Sersale ci crede. A tu per tu con mister Mancini

SERSALE (CZ) – Quando si dice appuntamento con la storia. E’ un momento davvero importante quello che sta vivendo la squadra di Mancini ma anche tutta la comunità di Sersale, comune catanzarese di poco meno di 5000 anime. Da sabato il primato – per la prima volta nella sua storia calcistica – nel massimo campionato regionale, e domani la gara di Mazara per l’andata degli ottavi della fase nazionale di Coppa Italia Dilettanti. Nonostante l’emozione della “prima volta”, a Sersale niente è stato lasciato al caso. Ieri pomeriggio ultimo allo stadio Ferrarizzi e questa mattina partenza per Mazara, per una squadra che sabato si  è anche permessa il lusso di vincere a Cittanova, interrompendo la grande striscia positiva della squadra di Ferraro, e poter cosi dire al Castrovillari e allo Scalea: “Guardate che ci siamo pure noi”. IMG_20151223_182311

D. Mister ci racconta l’attesa per questa partita storica? Come l’avete preparata? 

R. L’abbiamo preparata sostanzialmente ieri perché prima abbiamo pensato all’impegno di campionato al sabato. Domenica ci siamo riposati per recuperare serenità e un po’ di energie nervose. Non volevamo caricare eccessivamente una partita che già di per sè è importante. Poi abbiamo avuto talmente tanti impegni importanti in campionato che non volevamo distogliere l’attenzione.

D. Come avete studiato l’avversario? Cosa temete?

R. Il Mazara è una squadra forte, lo dicono i numeri, le ultime prestazioni, lo dicono i singoli che ha in rosa, giocatori abituati ad altri palcoscenici e allenati da un ottimo tecnico, Tommaso Napoli. Mazara poi è nel complesso una piazza importante, abituata alla Serie D. Per noi sarà un ottimo banco di prova.

D. Il Mazara non ha giocato l’ultimo turno di campionato in campionato per impraticabilità del campo. Il fatto che abbiamo nelle gambe una partita in meno rispetto a voi che invece potreste essere appesantiti dal lungo viaggio ma anche dall’emozione la preoccupa?

R. No, a dire il vero no perchè un gruppo di ragazzi incoscienti e lo testimonia il cammino che stiamo facendo in campionato ma anche l’aver vinto la finale di Coppa regionale. C’è una sana incoscienza che sa di spensieratezza.

D. E’ più bello disputare queste partite da allenatore o viverle da tecnico?

R. Penso sia bello in entrambi i casi anche se si tratta di emozioni diverse. Da giocatore le ho vissute vincendo la Coppa Italia a livello nazionale e so la bellezza di viverle da giocatore. L’allenatore però deve badare a mille cose, c’è meno spensieratezza e più responsabilità.

D. In questi casi è meglio giocare il ritorno in casa? 

R. Se si scende in campo con la mentalità di risparmiarsi, magari di pareggiare con la speranza di recuperare poi il risultato con la partita di casa si perde in partenza. Il calcio non è una scienza esatta,  e potrebbe accadere l’imponderabile. E’ sempre meglio affrontare la partita come se fosse una finale secca anche se lo è in 180′. Non si possono fare calcoli.

D. Capitolo campionato: il primo posto in classifica del Sersale forse non se lo aspettava nessuno e forse non ve lo aspettavate nemmeno voi.

R. E’ vero. A inizio campionato i programmi erano altri però se ci troviamo in vetta vuol dire che qualcosa di buono l’abbiamo fatta. E’ bello stare li in alto, si gioca con più spensieratezza ma ora, con otto partite al termine, avremo l’assillo di volerci rimanere, di dare il massimo partita per partita. Ora è logico e lecito provarci. Noi siamo una squadra che non può e che non deve fare calcoli, viviamo le partite dando sempre il massimo. Alla fine raccoglieremo i nostri frutti.

D. Per il titolo è corsa a tre?

R. Non lo so perchè in queste ultime otto partite ci saranno molti scontri diretti. Inutile dire che può succedere di tutto ma non penso che la corsa si limiti a Castrovillari, Sersale e Scalea, ma vedo la possibilità di un rientro della Paolana, la più vicina in classifica al trio di testa, ma anche la Cittanovese potrebbe dire la sua.

D. A proposito di Cittanovese, la vittoria di sabato è stato un risultato importanti e forse una sorpresa per alcuni. Negl finale di gara avete mandato gli avversari in confusione.

R. Abbiamo affrontato un’ottima squadra che ha nel palleggio la sua arma migliore. Bravi noi a non concedere tante occasioni da rete, tranne quella del gol, a pungere anche in inferiorità numerica e a non mollare mai anche dopo aver subito lo svantaggio. La Cittanovese ci ha un po favoriti abbassando il baricentro e noi allora abbiamo continuato a crederci: abbiamo ottenuto un rigore sacrosanto e alla fine li abbiamo colpiti in una maniera quasi rocambolesca, pur rimanendo il fatto che noi abbiamo avuto più occasioni di loro.

12745675_982194051829107_2177058811149465584_nD. Possiamo concludere dicendo che adesso che gli “incoscienti” sono primi in classifica hanno tutta l’intenzione di rimanerci? 

R. Chiaro. Se fino a sabato scorso dipendeva anche dagli avversari, ora dipende solo da noi. E’ vero che ci troviamo a lottare con squadre attrezzatissime e blasonate, che stanno facendo benissimo, ma questo sarà un campionato combattuto fino alla fine. Se si pensa poi che all’ultima giornata ci sarà Sersale – Castrovillari c’è da rabbrividire.

Il Sersale scenderà in campo domani alle 14.30 allo stadio “Nino Vaccara” di Mazara del Vallo, anche con la responsabilità e l’onore di rappresentare la Calabria calcistica in Coppa Italia Dilettanti. Per questo motivo, come per l’Acri lo scorso anno che superò brillantemente nel doppio confronto degli ottavi i siciliani del Marsala, noi facciamo un caro in bocca al lupo al mister Mancini e ai suoi ragazzi, che ormai ci piace simpaticamente definire “gli incoscienti”, domani tutti convocati e a disposizione del tecnico. A dirigere l’incontro sarà Gabriele Scatena di Avezzano insieme agli assistenti Vincenzo Recchiuti di Teramo e Stefano Cicchitti di Chieti.

Andreina Morrone

8@30 post gara / Cosenza – Catanzaro: la voce dei protagonisti

COSENZA – Dopo il pareggio sono scesi in Sala stampa i protagonisti della giornata.

Mister Alessandro Erra
Mister Alessandro Erra

Il tecnico del Catanzaro Alessandro Erra: “Reputo il Cosenza una grande squadra. Giovanni Cavallaro ci ha creato parecchi problemi con la sua velocità. Sono comunque soddisfatto per la prestazione della squadra che, soprattutto nel primo tempo, ha creato molte occasioni da rete”.

Il portiere del Catanzaro Matteo Grandi: “Abbiamo creato

Matteo Grandi
Matteo Grandi

tanto, il merito è di tutto il gruppo, sono riuscito a respingere qualche conclusione pericolosa. Bisogna stare sempre molto attenti durante questa tipologia di match. Credo che nella prima frazione il Catanzaro abbia sicuramente creato più occasioni da rete. Fare un campionato con i giallorossi mi sta dando tanto: sono soddisfatto”.

Matteo Patti
Matteo Patti

Il centrocampista del Catanzaro, Matteo Patti: “Sono venuto a Cosenza quando qui non c’era una bella situazione. Sono passati tanti anni ed i rossoblù erano in Serie D. Noirappresentiamo una città importante della Calabria così come lo è Cosenza, sono felice di aver realizzato un goal. Reputo il Cosenza una ottima squadra, molto veloce, aggressiva e forte nelle ripartenze. Il campionato conferma la forza dei rossoblù: il Cosenza è infatti stazionato nelle zone alte nella classifica. Il mister Erra ha dato una nuova linfa ai calciatori del Catanzaro, anche se io non ho vissuto il periodo precedente all’avvento dell’attuale allenatore giallorosso”.

L’attaccante Andrea La Mantia: “Il portiere mi ha negato la gioia

Andrea La Mantia
Andrea La Mantia

del secondo goal quest’oggi. Mi auguro di poter giocare sempre di più, ogni qual volta entro in campo riesco a fare bene: la decisione finale, come sempre, spetta al mister Roselli. Loro sono stati bravi a trovare la via del vantaggio, nella ripresa siamo riusciti a pareggiare la gara: siamo un po’ rammaricati, volevamo vincere questa partita. Segnare al Catanzaro è stata una gioia immensa, fare goal in un derby è sempre una bella sensazione. Realizzare la seconda marcatura sarebbe stato il top”.

Mister Giorgio Roselli
Mister Giorgio Roselli

Il mister del Cosenza, Giorgio Roselli: “Noi siamo partiti nella seconda frazione di gioco con un piglio diverso, loro ci sono stati superiori nel primo tempo, ci hanno creato parecchi problemi: durante queste partite bisogna saper gestire la tensione. L’atteggiamento della squadra è stato dettato da un forte impatto psicologico, specialmente nella prima frazione. Siamo nella zona delle squadre che hanno investito 3/4 volte in più del nostro budget, questo per me è motivo di grande orgoglio. Andrea La Mantia non era in condizione per poter disputare la partita dall’inizio: sono comunque contento che abbia segnato, sta ritrovando una buona condizione fisica. Il merito del risultato di oggi è solo della squadra. La mia mente è già concentrata al prossimo avversario che sarà la Casertana. Tutti i ragazzi erano molto nervosi, hanno sentito parecchio il derby”.

Il difensore del Cosenza Luca Tedeschi: “È stata una partita

Luca Tedeschi
Luca Tedeschi

molto intensa sotto tutti i punti di vista, loro sono partiti più forte rispetto a noi. Abbiamo preso goal nel momento in cui la partita stava scemando verso la fine del primo tempo. Il derby riserva delle sensazioni sempre molto amplificate, avremmo voluto vincere la partita: è stato un peccato, una vittoria avrebbe dato un’altra piega alla giornata. Ciò non toglie che il Cosenza stia disputando un grande campionato. Andremo a Caserta convinti e determinati di poter dire la nostra”.

Alessandro Artuso

Ph. Francesco Farina

 

Roselli: la lucidità sarà l’elemento fondamentale nel derby con il Catanzaro

COSENZA – La seduta di rifinitura si è svolta questa mattina presso il Centro Sportivo Popilbianco. La formazione silana, dopo il riscaldamento ed il torello, ha iniziato a lavorare sul sintetico attraverso movimenti con palla a mano e finalizzazione di piede. Giorgio Roselli ha mischiato ripetutatemente le carte per non dare alcun tipo di riferimento. Non sono mancati alcuni schemi su calcio piazzato ed i consueti calci di rigore. Ha concluso l’allenamento la partitella a campo ridotto. In avanti la concorrenza è agguerrita, si giocheranno due maglie da titolare ben quattro calciatori: Arrighini, Cavallaro, La Mantia e Vutov. Al momento, sembrerebbero in vantaggio i primi due. Al di là delle probabili ipotesi, il rebus del tandem d’attacco sarà svelato domani, domenica 14 febbraio, alle ore 14:30.

Dopo la rifinitura si è concesso alle domande della stampa il tecnico Giorgio Roselli. Domani il Cosenza affronterà il derby con il Catanzaro, un avversario che non sta attraversando un ottimo momento ma che non va assolutamente sottovalutato: “Loro giocano con un 4-3-3 anche se domani potrebbero proporre un 4-4-2. Il Catanzaro è stazionato a metà classifica ma è una formazione forte, con calciatori importanti: una squadra di ottimo livello. Potrebbe stare tranquillamente sulla parte sinistra della classifica”. Il clima ed il campo pesante potrebbero influire nella scelta dei calciatori. Mister Roselli è chiaro e non fa tanti giri di parole: “Non ho mai fatto una scelta su chi schierare in campo in base alle condizioni atmosferiche o del terreno di gioco: scenderà in campo chi lo merita. La squadra non è al completo ma, per fortuna, abbiamo dei calciatori che stanno mettendo il massimo per poter essere al meglio delle proprie condizioni. Non ho molta scelta in difesa a causa dei rispettivi infortuni e delle squalifiche”. In attacco si giocano quattro calciatori due maglie da titolare: “Dal punto di vista motivazionale Vutov è più spensierato, Cavallaro è in continua crescita, sta raggiungendo la condizione fisica ottimale. Davanti abbiamo qualche giocatore non al 100% ma comunque disponibile. La partita è importante soprattutto per la gente che si aspetta un gran Cosenza, bisognerà giocarla nel miglior modo. Qualora Arrighini, d’accordo con il fisioterapista, dovessero darmi l’ok ci sono buone possibilità che Andrea parta dal primo minuto. Si parla del derby da diverse settimane, la gente sta rispondendo bene in termini di presenze: “L’ambiente sono sicuro che sarà fantastico e ci darà una grossa mano. Bisognerà non avere molta fretta e stare concentrati: i ragazzi non al top stringeranno i denti”.

Alessandro Artuso

Ph. Francesco Farina

 

Al termine della seduta il tecnico ha diramato la lista dei convocati:

PORTIERI: Perina, Saracco

DIFENSORI: Corsi, Di Nunzio, Di Somma, Novello, Pinna, Tedeschi

CENTROCAMPISTI: Arrigoni, Caccetta, Criaco, Fiordilino, Minardi, Statella

ATTACCANTI: Arrighini, Cavallaro, La Mantia, Parigi, Ventre, Vutov

Probabile formazione (4-4-2): Perina; Corsi, Tedeschi, Di Nunzio, Pinna; Criaco, Arrigoni, Fiordilino, Statella; Arrighini, Cavallaro

 

Di Nunzio: vincere il derby per continuare a sognare

COSENZA – La sessione di allenamento odierna, inizialmente prevista al Centro Sportivo Popilbianco, ha subito nella mattinata dei cambiamenti. Infatti, a causa delle cattive condizioni metereologiche, la formazione silana ha deciso di trasferirsi proprio sul manto erboso del “San Vito – Gigi Marulla”. Risultavano assenti Ciancio e Arrighini: proprio quest’ultimo sta effettuando degli esercizi fisioterapici, per riprendersi al meglio, dopo l’infortunio subito nella scorsa partita con il Messina. Il tecnico Giorgio Roselli ha fatto provare ai suoi uomini diversi movimenti in chiave tattica. Non è mancato il lavoro il palestra, per mantenere e potenziare il tono muscolare dei calciatori, e la conclusiva partitella a campo ridotto.

Francesco Di Nunzio Ph. Pagina Facebook del Cosenza Calcio
Francesco Di Nunzio
Ph. Pagina Facebook del Cosenza Calcio

Dopo l’allenamento si è concesso alla stampa uno degli acquisti del Cosenza durante la fase del calciomercato appena conclusa. Il ragazzo in questione è Francesco Di Nunzio, difensore centrale, ex Melfi, accostato già molti mesi fa alla corte della Società silana: “Con un anno di ritardo ma finalmente ci sono. Avevo tanta voglia di venire anche gli anni scorsi, ma per problemi tecnici non siamo riusciti a concretizzare. L’anno scorso il Savoia non ha voluto cedermi e sono stato fuori rosa per cinque mesi. Cosenza era la mia priorità e appena ho ricevuto la chiamata ho accettato. Adesso voglio dare una mano alla squadra”. Il calciatore si  è inserito in un reparto ben consolidato, uno tra i migliori in categoria: “Il gruppo è eccezionale, io voglio dare il mio contributo. La competizione dà stimoli. Io posso giocare sia a tre che a quattro. Dei compagni ho giocato con Ciancio che mi aveva confermato la buona impressione che avevo sull’ambiente. Adesso tocca al Catanzaro, una partita carica come alcune che ho giocato quando ero alla Juve Stabia, il derby con l’Avellino ad esempio. Vogliamo dare una soddisfazione ai tifosi. In passato, da avversario con il Cassino di Enzo Patania, ho visto il San Vito con un bel colpo d’occhio”.

Per domani è prevista una seduta al Centro Sportivo Popilbianco a partire dalle ore 11:30.

 

Da quart’ultimi a quarti, continua la favola della Cittanovese. Ferraro: “vogliamo i playoff”

Alla Cittanovese ieri è’ bastato un rigore trasformato da Lombardo per sbancare Isola. Un risultato di misura che non rende però giustizia ad una gara su ogni pallone e giocate su ritmi elevati da entrambe le squadre. Ma al di là della gara di ieri, ingiusto sarebbe non sottolineare la spaventosa cavalcata di Carbone e compagni che dalla gara persa a Paola alla tredicesima giornata, hanno fatto una cavalcata straordinaria, con otto risultati utili consecutivi e 22 punti conquistati su 24 a disposizione. Un quarto posto in classifica che sa di rivalsa dopo un inizio di campionato stentato. Condottiero di questa squadra risorta come l’Araba fenice, l’esperto tecnico Ferraro. Francesco Ferraro

La gara di ieri è stata risolta solo da un calcio di rigore che però tradisce in realtà una gara combattuta ed equilibrata.

E’ stata una partita molto combattuta e un pò dai due volti. Abbiamo affrontato un buon avversario che nella prima parte ci ha messo in seria difficoltà e avrebbe meritato il vantaggio. Nella seconda frazione poi noi siamo cresciuti, abbiamo trovato l’episodio determinante e abbiamo cercato di contenere l’avversario. Partita per noi sofferta, in attacco abbiamo giocato con il solo Saffioti che ha fatto quello che ha potuto per 80′ minuti, per questo abbiamo all’inizio stentato a pungere. In definitiva si è trattato della classica partita che se fosse finita 0-0 non ci sarebbe stato nulla da dire. Averla vinta è comunque un buon segnale che testimonia che con lo spirito giusto si possono vincere partite anche se iniziano in salita e senza una qualità di gioco importante.

Impressionante il vostro rullino di marcia, siamo quasi ai livelli del Castrovillari. Dove avete trovate le motivazioni? e ci può essere in questi casi un rischio appagamento?

Da quando sono arrivato a Cittanova a fine ottobre abbiamo prima passato un mese e mezzo, tra mille difficoltà, a cercare di ricostruire gruppo e squadra. Lasciata la quart’ultima posizione a dicembre abbiamo quasi scommesso con giocatori e società in una nostra ripresa e ci stiamo riuscendo. Per noi non ci può essere appagamento perchè se non riusciamo alla fine ad ottenere i playoff di questa grande sequenza di risultati non se ne ricorderà nessuno o comunque sarebbe stata inutile. Abbiamo quindi il dovere dei provarci, considerato da dove siamo partiti, i playoff sarebbero un grande risultato sportivo.

Lei parla di parla di playoff ma a cinque punti dalla terza in classifica Scalea non si può forse sognare anche qualcosa in più?

Dobbiamo essere seri, questo campionato al 99% lo vincerà il Castrovillari. Scalea e Sersale hanno già un posto nei playoff. Quanto a noi staremo a giocarci i posti rimanenti con Sambiase, Paolana e Gallico Catona. La classifica è molto corta, per esempio dopo la vittoria di Scalea ho detto ai ragazzi che se ieri non avessimo fatto un risultato positivo e, se non riusciremo a farlo sabato contro il Sersale, si può di nuovo scendere al 7°-8° posto, soprattutto se chi ti sta vicino non sbaglia.

Francesco FerraroSabato match contro il Sersale vicecapolista. Si aspetta turnover da parte del tecnico Mancini visto il loro impegno mercoledi 17 negli ottavi diCoppa Dilettanti nazionale?

Alla luce della posizione occupata in classifica non credo che il Sersale vorrà scegliere fra la Coppa o finire alla grande il campionato. Credo anzi che, avendoci chiesto la disponibilità di anticipare la gara al sabato, verrà qui per giocarsi la partita. Si tratta sicuramente di un buon avversario per individualità e organizzazione, un avversario a cui in questo periodo gira tutto bene e che noi conosciamo avendolo gia incontrato in semifinale di Coppa.

La Cittanovese non potrà contare su Bruzzese, squalificato ieri. Conta invece di recuperare qualcuno per sabato?

Credo che quasi certamente Carbone sarà irrecuperabile. Dobbiamo verificare anche le condizioni di Saffioti dopo l’acciacco di ieri. Dovremo mettere in campo le giuste motivazioni di gruppo per sopperire a queste assenze.

Chi non sarà di certo assente per il big-match di sabato è il pubblico giallorosso, chiamato in massa allo stadio dalla società che per sabato ha indetto la “Giornata Giallorossa”, non saranno quindi validi gli abbonamenti.

Andreina Morrone

FC Crotone, i fratelli Vrenna rispondono alle accuse

20150807_232403-300x225È di queste ore il comunicato diffuso dalla società del Football Club Crotone in cui il presidente Raffaele Vrenna e l’amministratore delegato Giovanni Vrenna intendono fare delle precisazioni in merito alla vicenda che li ha visti protagonisti di un’inchiesta, terminata lo scorso 14 gennaio con una sentenza di piena assoluzione da parte del Tribunale di Crotone che ha reputato i due fratelli “del tutto estranei alla criminalità organizzata crotonese, da cui hanno subito viceversa angherie e danni”. I giudici di Crotone hanno rigettato, con tale sentenza, la richiesta di confisca di tutti i beni appartenenti al gruppo Vrenna avanzata dalla Procura di Catanzaro. Nel comunicato si legge:

“Con inaudita pervicacia è in atto un’aggressione mediatica che enfatizza, unilateralmente, un ricorso che la Procura ha interposto avverso un decreto del Tribunale di Crotone che si è occupato di una richiesta avanzata dalla Procura di Catanzaro, rigettandola. Ebbene gli estensori di alcuni articoli di stampa, oltre a dare al patrimonio dei fratelli Vrenna fantasiose quantificazioni (addirittura 800 milioni!?) o ad affermare falsamente che il Presidente del Crotone sarebbe stato arrestato (circostanze queste ultime che, poiché false, saranno oggetto di valutazione in sede giudiziaria, visto che verranno perseguiti in sede civile e penale gli astiosi sprovveduti che si sono lasciati trascinare dall’impeto colpevolista che li ha travolti), continuano ad enfatizzare il ricorso della Procura e nel contempo banalizzare il doppio controllo giurisdizionale (da parte del Presidente del Tribunale -prima- e del Tribunale -dopo-) che, sulla richiesta della Procura, si è risolto in termini postivi, nel senso che è stato riconosciuto (si ribadisce) giurisdizionalmente che i fratelli Vrenna sono stati (e sono tutt’ora) vittime di angherie e vessazioni delinquenziali mafiose e non già conniventi. Parimenti, sempre in sede giudiziaria, è stata riconosciuta la legittimità del patrimonio (di gran lunga inferiore a quello surrettiziamente rappresentato). Ed allora ci si chiede perché un ricorso di parte (Procura della Repubblica) deve essere utilizzato per gettare deliberatamente discredito a livello nazionale su imprese sane, infangando anche la squadra di calcio che ha finora dimostrato di avere le carte in regola per uno storico approdo nella massima serie. Senza voler fare voli pindarici e pensare a contorte e perverse macchinazioni, magari ipotizzando strumentali manipolazioni dettate da interessi specifici e mirati, non si può fare a meno di rimanere sbigottiti di fronte a prese di posizione giornalistiche che non appaiono propriamente libere e scevre da condizionamenti. Non deve sfuggire che il diritto di cronaca soggiace al limite della contingenza che comporta moderazione, misura e proporzione nelle modalità espressive. Non bisogna, quindi, mai trascendere in attacchi personali diretti a colpire la dignità e professionalità altrui. All’uopo ha rilievo non solo il contenuto dell’articolo, ma l’intero contesto espressivo in cui lo stesso si è inserito, compresi titoli e sottotitoli. Questi sono tutti degli elementi che rendono esplicito il significato di un articolo che può esser idoneo a fuorviare e suggestionare i lettori più frettolosi. Ecco perché la percezione visiva concorre quindi in maniera determinante ad attribuire un significato diffamatorio alla pubblicazione a mezzo stampa. E’ bene evidente, quindi, che la veste grafica ed i titoli utilizzati negli articoli di cui si discute sono fuorvianti. Ma di ciò si occuperanno il Giudice Penale e quello Civile già investiti dalle domande e denunce in tal senso avanzate dai fratelli Vrenna contro gli estensori, i Direttori e gli Editori delle testate giornalistiche interessati. Verrà nello stesso tempo avanzata una richiesta alla Procura della Repubblica, alla Procura Generale della Corte Di Appello, ed alla Procura Generale della Corte di Cassazione, al fine di verificare la legittimità di un utilizzo esterno di atti di parte che riguardano un procedimento in corso di trattazione”.

8@30 post gara / Cosenza – Messina: la voce dei protagonisti

COSENZA – Dopo la vittoria con il Messina sono scesi in Sala Stampa i protagonisti del match di oggi.

Mister Di Napoli
Mister Raffaele Di Napoli

Il Mister del Messina Raffaele Di Napoli: “Devo ringraziare i miei calciatori per la grande prestazione che hanno fatto oggi. Indubbiamente l’espulsione dopo pochi minuti ha condizionato, e non poco, l’esito della partita. Comunque sia reputo la formazione del Cosenza un’ottima squadra che sta dimostrando di saper giocare a calcio. Abbiamo provato, attraverso un gioco di attesa, ad impensierire la formazione rossoblù”.

La parola è poi passata all’allenatore del Cosenza Giorgio  Roselli:“Siamo molto dispiaciuti per quello che è successo al signore che si è sentito male nella tribuna del Marulla. Tornando alla partita sono soddisfatto dei miei ragazzi. Il pareggio è venuto dopo una fase di disattenzione da parte nostra.

Mister Giorgio Roselli
Mister Giorgio Roselli

Abbiamo gestito la partita, durante la seconda frazione di gioco, nel migliore dei modi: siamo molto vicini al traguardo della salvezza. Comunque sia bisognerà far crescere questa squadra. I ragazzi sanno leggere, sempre meglio, le varie situazioni di gioco. Più tempo rimarremo a ridosso delle grandi è meglio sarà per noi. Arrighini domani farà gli esami di rito: sembrerebbe, e me lo auguro, che l’infortunio sia meno grave del previsto. La Mantia per noi è un ottimo calciatore, molto fisico, che sta recuperando la sua migliore condizione”.

Andrea La Mantia
Andrea La Mantia

Andrea La Mantia: “Sono contento per la rete realizzata. Mi è parecchio pesato stare fuori dal campo. I compagni mi hanno molto aiutato in questo periodo, lontano dal rettangolo di gioco. Ho ricevuto alcune proposte, durante il mercato invernale, ma ho deciso di rimanere a Cosenza. Sono al 50/60% dalla condizione ottimale. Sarebbe un sogno realizzare una rete nel derby con il Catanzaro”.

Il difensore del Messina Lorenzo Burzigotti: “Siamo stati bravi nel reagire nonostante

Lorenzo Burzigotti
Lorenzo Burzigotti

l’inferiorità numerica. L’espulsione ha fortemente condizionato l’esito del match: secondo me non era un fallo da ultimo uomo. Giocare quasi 90 minuti in 10 per noi non è stato assolutamente semplice”.

Edoardo Blondett
Edoardo Blondett

Edoardo Blondett: “L’arbitro ha deciso di ammonirmi proprio nei minuti finali. Purtroppo salterò il derby, questo mi dispiace, avrei voluto dare una mano ai miei compagni in campo. Dovrò accontentarmi di guardarli da fuori: soffrirò veramente tanto. Sono molto dispiaciuto per il signore che è scomparso sulle grandinate dopo il malore avuto in tribuna al Marulla. A lui dedichiamo la vittoria. Siamo entrati negli spogliatoi, consapevoli del fatto che, nel secondo tempo, avremmo dovuto sfoderare una prestazione più incisiva. Per fortuna così è stato e sono molto contento per la vittoria conquistata”.

 

Alessandro Artuso

Ph. Francesco Farina

Castrovillari, il sogno prenDe forma. Viola: “Vincere tutte le partite per non pensare all’aritmetica”

CASTROVILLARI (CS) – Operazione sorpasso riuscita. Con in tasca la vetta della classifica, ottenuta grazie alla vittoria – contestata dai padroni di casa – di Roggiano, il Castrovillari può alimentare più che mai il sogno Serie D. Ora a separare gli uomini di Franco Viola, taurianovese di nascita ma sempre più castrovillarese d’adozione, ci sono “solo”, si fa per dire, dieci partite, dieci finali per tenere a distanza lo Scalea e gli altri. Si comincia domenica prossima contro la Paolana e non sarà facile. La parola passa dunque al neo tecnico primo in classifica in Eccellenza.

Mister, facciamo un passo indietro. La vittoria di Roggiano è stata però contestata nella Valle d’Esaro, pare ci fosse un rigore su Gueye e che il vostro primo gol fosse in fuorigioco. .

Onestamente dalla panchina la mia visuale non era ottimale. Ma posso dire che la mia squadra ha attaccato e cercato la vittoria per 90’. Lamentarsi non sempre paga.

Adesso agganciata la vetta, anche se il vantaggio momentaneamente di un solo punto, avrete il vantaggio di essere padroni del vostro destino. E’ un bel vantaggio psicologico, no?FB_IMG_1454347007618

Come ho già avuto modo di dire, se vinciamo tutte le partite non dobbiamo badare all’aritmetica.

Il prossimo sfidante è la Paolana, è un avversario da temere visto che lotta per un posto nei playoff e che presumibilmente non vorrà concedere nulla?

In questo campionato sono convinto che nessuno ha concesso nulla e così farà la Paolana. Conosciamo gli avversari e sappiamo che questo match potrà serbare delle diffcoltà.

Tornando alla classifica, sarà sfida a due Castrovillari – Scalea fino alla fine?

Secondo me dalla coppia Cittanovese – Sambiase a salire tutte le squadre possono inserirsi, il sesto posto in fondo è distante solo otto punti.

Castrovillari e Scalea, due piazze molto diverse per ambiente e anche per calore verso la squadra. Secondo Carnevale lo Scalea potra contare sul grande desiderio di portare la squadra per la prima volta in Serie D? Voi cosa avete soprattutto dalla vostra?

Un gruppo formato da grandi uomini come calciatori.

Quale squadra l’ha sin qui meglio impressionata?

Non vorrei dimenticarne qualcuna ma ho visto giocare bene la Paolana di Perrotta, il Sersale e il Brancaleone che a Castrovillari ha fatto una partita caparbia. In generale ho visto un campionato equilibrato, con allenatori preparati. Un pensiero particolare lo faccio verso Montalto e Taurianovese, che stanno continuando a giocare nonostante tutto.

A proposito della Taurianovese, lei è proprio di Taurianova. Si aspettava questo campionato negativo per la squadra della sua Città? che prospettive vede?

Sapevo delle difficoltà che attraversava la squadra, in estate c’era addirittura il rischio di una mancata iscrizione. Un plauso credo debba andare al mio amico Domenico Nava, che ha accettato l’incarico con molto coraggio nonostante tutto, e ai suoi ragazzi che stanno onorando la maglia come possono.

Andreina Morrone