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SERIE B: Reggina che carattere!

REGGINA – NOVARA 1 – 1

Marcatori: 38′ Pesce (N), 91′ Antonazzo (R)

NOVARA: Bardi; Perticone, Lisuzzo, Ludi, Crescenzi; Marianini (70′ Ghiringhelli), Buzzegoli, Fernandes (75′ Lazzari); Seferovic, Gonzalez, Pesce. A disposizione: Kosicky, Motta, Rubino, Parravicini, Farago. Allenatore: Sig. Aglietti

REGGINA: Baiocco: Adejo, Ely, Di Bari; Antonazzo, Hetemaj, Colucci, Bombagi (55′ Di Michele), Barillà; Campagnacci (70′ Rizzato), Gerardi (65′ Comi). A disposizione: Facchin, Bergamelli, D’Alessandro, Armellino. Allenatore: Sig. Dionigi.

Arbitro: Sig. Velotto di Grosseto

Ammoniti: Hetemaj (R), Buzzegoli, Crescenzi, Pesce (N); Espulsi: 69′ Lisuzzo (N), Colucci (R)

Gol di Pesce per il Novara, al secondo centro consecutivo, squadre in dieci per le espulsioni di Lisuzzo e Colucci; Un palo e due traverse, compresa quella colpita da Gonzalez su rigore all’80’ e nel primo minuto di recupero Antonazzo trova il pareggio.

La Reggina ritornava al Piola dopo la partita di ritorno dei play off del giugno 2011. Ad aspettarla un pezzo di storia amaranto, Alfredo Aglietti che con la maglia della Reggina nella stagione  1994/95 nel girone B della serie C1 ha segnato 20 gol, ottenendo il titolo di capocannoniere e contribuendo a portare gli amaranto in srie B, dove l’anno seguente realizzerà 18 reti. Lascia Reggio Calabria dopo 69 presenze e 38 reti per andare, al prezzo di 3 miliardi, in serie A al Napoli. Altro ex ma non in campo era Riccardo Colombo passa a titolo definitivo alla Reggina  nel 2010 con la quale colleziona 48 presenze e due reti prima di rescindere il contratto nell’ottobre 2012 e firmare a parametro zero proprio al Novara. Nelle ultime undici giornate i piemontesi hanno conquistato otto vittorie e adesso sognano i play off.  La Reggina dal canto suo dopo la brutta sconfitta di Lanciano e il pari in casa contro lo Spezia ha bisogno di punti pesantissimi per tirarsi fuori dalla zona play out. In tribuna presente il tecnico dell’Under 21, Devis Mangia,. tra i giocatori da visionare, anche alcuni amaranto Ely e Gianmario Comi. Turn over per Dionigi che lascia in panchina Di Michele e Rizzato, al fianco di Gerardi c’è Campagnacci mentre Barillà va sulla sinistra. Aglietti porta in campo un Novara leggermente ritoccato con l’inserimento di Perticone al posto di Colombo, il ritorno in mediana di Marianini con lo spostamento del giovanissimo Fernandes a mezz’ala in luogo dell’affaticato Lepiller. Partono bene gli amaranto con Campagnacci il cui diagonale destro si spegne a lato. E’ un fuoco di paglia infatti il Novara prende in mano il pallino del gioco e va vicinissimo alla rete con Gonzales al 14’ il suo sinistro a tu per tu con Baiocco è respinto in angolo. Al 39’ il Novara passa su gli sviluppi di una punizione Pesce risolve a proprio favore una situazione confusa in area e porta avanti i suoi. Il primo tempo si chiude con gli amaranto sotto. Nella ripresa la Reggina col passare dei minuti inserisce i suoi pezzi pregiati. Al 51’ Ely regala palla a Fernandes, il novarese colpisce e manda la palla sul palo. Al 58’ è ancora Novara, Seferovic calcia fuori di un pelo. Al 67’ Hetemaj entra duro su Pesce, Lisuzzo perde completamente la testa scagliandosi contro Colucci e il risultato è l’espulsione per entrambi. Al 73’ arriva il primo tiro nello specchio della Reggina con Barillà che in maniera velleitaria porge a Bardi il pallone da trenta metri. Al 77’ grande gesto atletico di Comi che sugli sviluppi di una punizione ci prova in sforbiciata impegnando Bardi, passano 60” scarsi e Barillà atterra in area Lazzari causando un rigore che Gonzalez manda sulla traversa. all’86’ è Rizzato a colpire la traversa e sfiorare il gol con Di Michele su punizione al 90’. Al 91’  Antonazzo sfrutta un cross dal fondo di Barillà e insacca col sinistro conquistando un pareggio insperato. Se quello contro lo Spezia era un punto che stava stretto quello di oggi è stato un ottimo pareggio arrivato in zona cesarini contro una squadra che era in ottima forma. La Reggina sale a quota 31 e si appresta ad un altro delicatissimo match contro il Livorno.

SERIE B/ Crotone – Ascoli sospesa al 45′ per pioggia

29^ Giornata,

Crotone – Ascoli  sospesa al 45′ pt (risultato parziale 1- 0)

Marcatori: 30′ Maiello (C)

CROTONE: Caglioni, Del Prete, Ligi, Checcucci, Mazzotta, Eramo, Matute, Crisetig, Maiello, Ciano, Denilson. A disp: De Luca, Migliore, Vinetot, Addae, Galardo, Pettinari, De Giorgio. All. Drago.

ASCOLI: Gomys, Faisca, Ricci, Legittimo, Scalise, Loviso, Russo, Di Donato, Pasqualini, Zaza, Soncin. A disp: Maurantonio, De Sanctis, Gragnoli, Conocchioli, Capece, Graham, Feczesin. All. Silva.

Arbitro: Gavillucci

CRONACA – Campo impraticabile all’ Ezio Scida di Crotone per il forte diluvio che si è abbattuto oggi sulla città pitagorica. Su un terreno che è praticamente un pantano, l’arbitro decide inspiegabilmente per la sospensione della gara solo a fine primo tempo.

Prima della sospensione, il Crotone stava conducendo per 1 a 0 contro l’Ascoli. I rossoblù erano passati in vantaggio al 30′ con un tiro di Maiello: la palla si ferma sull’acqua, colpisce il palo e viene messa in rete da un difensore ascolano ma la rete viene assegnata al giocatore crotonese. Al ritorno in campo dopo l’intervallo, viste che non cessava di piovere, arriva la notizia ufficiale della sospensione della gara.

 

Andreina Morrone

FINAL EIGHT CALCIO A5 FEMMINILE: Pro Reggina, che serataccia

AZ GOLD WOMEN – PRO REGGINA 97 6 – 0

AZ GOLD WOMEN: Mascia, Pastorini, Blanco, Reyes, Marranghello, Verzulli, Silvetti, Gayardo, Maione, Di Marcoberardino, Nobilio, Vuttariello. All. Marcuccitti

PRO REGGINA: Trovato Mazza, Siclari, Presto, Politi, Violi, Cannizzaro, Romeo, Vadalà, Napoli, Mezzatesta, Mendolia, Cacciola. All. Tramontana

ARBITRI: Sue Ellen Salvatore (Gallarate), Emanuela Rea (Roma 1) CRONO: Marco Villanova (Bari)

MARCATORI: 3’27” Blanco (A), 6’20” rig. Gayardo (A), 6’44” Blanco (A), 12′ Gayardo (A) del p.t., 3’01” e 17’57” Reyes (A) del s.t.

AMMONITI: Presto (R)

di Pasquale Barreca – Al Palaroma di Pescara è andato di scena quello che sulla carta era Il quarto di finale più incerto della giornata, di fronte le Campionesse d’Italia della Pro Reggina e l’Az Gold Woman prima nel girone B con 17 vittorie e 2 pareggi. Quintetto reggino di partenza con Trovato Mazza Siclari Presto Violi e Politi. A volte capita che nonostante tu non sia inferiore all’avversario la tensione ti tiri brutti scherzi e cosi su un lancio alto di Noe (Reyes),  l’argentina Blanco spizzica la palla di testa mandandola alle spalle del portiere. Ti trovi sotto e allora provi a reagire ma nonostante ce la metti tutta non riesci a cambiare una serata iniziata male e che continua peggio quando l’arbitro assegna il rigore al Chieti. Rigore che viene realizzato da Gayardo che raddoppia e quando sul solito lancio lungo facciamo l’ennesimo pasticcio con Trovato Mazza e Romeo permettendo a Blanco che aveva sbagliato lo stop iniziale di approfittarne e segnare da terra  spalle alla porta capisci che domattina non sarà un bel risveglio. Dopo dodici minuti Gayardo di punta fa il quattro a zero. Mister Tramontana cerca di cambiare: fuori Trovato Mazza dentro Cacciola che funge da quinto di movimento con l’obiettivo di riaprire il match ma non è serata e lo si capisce quando a negarci il gol è il palo interno su tiro di Mezzatesta. Nella ripresa quinta rete per le abruzzesi con la spagnola Noe . La Pro Reggina tutta riversa nell’area dell’Az in cerca del gol della bandiera ma le neroverdi ormai si sono chiuse in gestione del vantaggio. Qualche minuto di sospensione per l’infortunio della Cacciola forse un calo di pressione a furia di andare avanti e dietro per il campo, per fortuna tutto bene. Tocca al capitano Siclari vestire i panni del portiere e a 4′ e 15” dalla fine fare una parata degna del miglior buffon. Doppietta anche per Noe che chiude la partita e con essa fa svanire il sogno triplete… Peccato!

 

ECCELLENZA / L’Acri definisce la sua posizione per il ricorso sulla Paolana

Quattro settimane fa il contestato pre e post partita di Paolana – Acri, che per l’aggressione ad Alessandro Riolo e il caso del tesseramento non in regola del giocatore della Paolana Cavatorti con il relativo ricorso dell’F.C. Calcio Acri, ha fatto e continua a far discutere. Una settimana fa poi la decisione del Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti che ha accettato il ricorso della squadra rossonera, infliggendo lo 0 a 3 tavolino contro la Paolana per il già citato caso Cavatorti, suscitando tanto clamore e alimentando tante polemiche negli ambienti vicini alla squadra tirrenica.

Ma la società dell’Fc Calcio Acri non ci sta a tanto clamore che ha sollevato la vicenda e ha definito ieri la sua posizione in un comunicato in cui si legge: ” Rigettiamo il termine Ricorsopoli che farebbe pensar a chissà cosa e distorce, invece, la verità. Essendo iscritti all’Figc intendiamo rispettare regole e obblighi così come negli anni passati quando abbiamo subito giusti ricorsi per analoghi motivi. Noi abbiamo solo effettuato un ricorso sportivo nei confronti della società della Paolana per un tesseramento non in regola, senza alcun secondo fine, e ne accetteremo gli esiti qualunque essi siano. Il tutto senza talpe ma solo grazie ad una dirigenza che legge comunicati e normative Il problema, invece, è un altro, ovvero riconducibile agli episodi del pre-partita Paolana-Acri che hanno visto protagonisti il nostro giocatore Riolo ed alcuni dirigenti della Paolana che hanno aggredito il primo e poi non hanno neanche sporto le scuse ma, anzi, nei giorni successivi gli stessi dirigenti hanno cercato di minimizzare la vicenda o addirittura capovolgere la realtà dei fatti. Noi volevamo solo le scuse da parte della Paolana per rispetto della città e dei tifosi, e la querela di Riolo rientra nella sfera personale di ognuno di noi che vuole difendere i propri diritti. Il Comitato Regionale, che non ha bisogno delle nostre difese, ben conosce i regolamenti e puntualmente li applica, chi tira in ballo la federazione, il presidente e l’ufficio tesseramenti è veramente puerile.”

Probabilmente la vicenda, sportiva e non, avrà altri strascichi.

ECCELLENZA / Recupero, Acri, sgambetto ad Isola

Acri – Isola Capo Rizzuto  2 – 1

Marcatori: 21′ st Catania  (I), 38′ st G. Ferraro, 40′ st Riolo su rig.

ACRI (4-4-2): Marchese; Mancino, Luzzi (34’ st Ferraro V.), Fiore, Carbonaro; Maio, Manfredi (30’ st Covello), Calomino, Levato (30’ st Ferarro G.); Riolo, Longo. A disp: Di Iuri, Piro, Scarlato, Sposato. All: Colle

ISOLA C. R.: Piazza, De Luca, De Miglio, Leone, Geraldi, Mercurio B., Berlingeri, Lorecchio (42′ Ianni), Catania, Filoramo (38’ pt Mercurio E., 34’ st Iencarelli). A disp: Astorino,  Bruno, Ioppoli, Lattari. All: Caligiuri.

Arbitro: Varacalli di Locri

Assistenti: Barillà e Scappatura di Taurianova

Anmmoniti: Lorecchio, Piazza e Leone (I), Riolo, Maio e Fiore (A)

Note: Duecento circa i tifosi locali, una ventina venuti da Isola Capo Rizzuto.

Recupero: 1’ pt, 4’ st

Succede tutto nella ripresa. Ospiti in vantaggio con Catania, Ferraro e Riolo ribaltano poi il risultato.

CRONACA – Finisce positivamente per l’Acri il recupero della gara della 21^ Giornata di Eccellenza  contro Isola Capo Rizzuto, in programma domenica 17 Febbraio e non disputata per la forte nevicata che aveva colpito il centro presilano. Squadra di casa più aggressiva nel primo tempo, con Riolo e Maio protagonisti di alcune occasioni nella prima parte della gara, e ospiti poco incisivi a fermare il gioco dei locali. Alla mezz’ora l’azione più clamorosa: pericoloso tiro di Maio che il portiere para ma l’arbitro non vede le mani di un difensore avversario a bloccare un tiro dal’attacco acrese. L’ultima parte del primo tempo poi è poca cosa: poche occasioni da rete da ambo le parti. Un sussulto per gli ospiti solo al 46’: tiro da fuori area di De luca che finisce pericolosamente sopra la traversa.

Nella ripresa è l’Acri a costruire il gioco, ma dopo un tiro di Calomino al 6’ che lambisce la traversa e un calcio di rigore reclamato da Maio al 19’, arriva al 21’ l’incredibile rete degli avversari: Marchese fallisce il controllo nella sua  area del pallone e regala la sfera a Catania che non può che accompagnarla in rete. Ma non si fa attendere molto la reazione dei padroni di casa. Al 27’ pericoloso calcio di punizione di Riolo ma Maio non riesce a controllare. Dieci minuti più tardi arriva poi la rete del pareggio locale: assist di Riolo, oggi fra i migliori, tiro di destro del giovane G. Ferraro che batte Piazza. Nemmeno il tempo di esultare che un minuto più tardi Geraldi atterra in area Calomino, per l’arbitro è rigore. Dal dischetto si presenta Longo ma il portiere Piazza blocca la conclusione dell’attaccante rossonero: è vincente però la ribattuta di Riolo.

Finisce dunque 2 – 1 per l’Acri che torna a conquistare tre punti in casa dopo la sconfitta di sabato contro la Nuova Gioiese. Partita non emozionante ma il risultato positivo permette a mister Colle e ai suoi di conquistare una “vittoria importante” che può ridare alla squadra morale e smalto in vista della trasferta di domenica contro il Castrovillari. La squadra dell’ex tecnico Caligiuri, polemico a fine gara verso i difensori dell’Acri, è invece apparsa al di sotto delle aspettative: da rivedere.

Un commento sulla situazione societaria a fine gara è invece arrivato dal commissario A. Ferraro:”Stiamo cercando di organizzare la società. Il nostro obiettivo è mettere insieme gli organici societari delle altre squadre di calcio acresi, anche per poter poi gettare le basi per il prossimo futuro, organizzando insieme i vari settori del vivaio”.

Andreina Morrone

I bianco rossi accendono il semaforo verde:Il Rende si porta a -5 sulla capolista N. Gioiese con Musacco e Gallo

AS RENDE – CATONA

R.F: 2-0

RETI: 16′ Musacco, 50′ Gallo

FORMAZIONE RENDE: De Brasi, Irace, Terranova, Leta, Miceli, Barca, Grisolia, Scarnato, Gallo, Musacco, Russo.  A disposizione di Mister De Angelis: Greco, Gambi, Copponi, Di Finizio, Romano, Groves, Manieri.

FORMAZIONE CATONA: Dall’Arche, Pesto, Crea, Carrozza, Calarco, Marcianò, Musarella, Gatto, Giriolo, Cormaci, Fornello P. A disposizione di Mister Barillà: Pratticò, De Marco, Fornello A., Prestigino, Zappia, Suraci, Viel.

Arbitro:  Fabiano di Catanzaro

Assistenti: Garceo di Catanzaro

Zuppino di Catanzaro

 

Partita di recupero infrasettimanale che vede i ragazzi di Mister De Angelis cercare l’occasione buona per accorciare le distanze sulla Nuova Gioiese, testa di serie del campionato. Il Rende spinge molto sull’esterno con Grisolia e Russo. Nel primo quarto il direttore di gara ferma per outside l’offensiva rendese per ben 3 volte. Al 16′ Grisolia si invola sulla fascia sinistra driblando gli avversari, si porta al centro e la mette dentro, dove trova capitan Musacco, che da posizione centrale non sbaglia. Al 25′ Leta recupera palla a centrocampo, la dà di prima a Gallo, che di volè manda la palla sul fondo. Dopo pochi minuti Terranova mette in mezzo per Gallo, che  di tacco serve Musacco. Dall’Arche è costretto alla parata in due tempi. Il Rende annulla qualsiasi tentativo di ripresa del Catona.Capitan Musacco

Nella ripresa i giochi non cambiano. Il Rende è sempre oltre la propria metà campo. Al 50′ Musacco lancia i suoi. Grisolia raccoglie palla. Il tiro è centrale, ma Dall’archè non trattiene. Semaforo verde per Gallo che da pochi metri non sbaglia. E’ il raddoppio del Rende. Al 55′  di nuovo Grisolia si inserisce in area. Passaggio in mezzo con  palla  increspata dalla difesa catonese. Ci arriva  Gallo, che a tu per tu con il portiere non riesce ad imprimere forza al pallone.

Al 57′ doppio cambio per il Catona escono Carrozza e Musarella per  Zappia e Suraci, ma cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia. E’ sempre il Rende a rendersi pericoloso. Stavolta è Gallo a crossare dalla sinistra, palla arpionata da Musacco, ma il tiro è centrale sul portiere. Al 59′ splendido scambio biancorosso firmato Leta- Musacco, ma in conclusione Gallo si fa anticipare. Un De Brasi quasi mai chiamato in causa, rischia grosso al 70′ quando si fa scavalcare da un pallone apparentemente semplice, ma è lo stesso a metterci la pezza.

Il Rende si porta a -5 dalla Nuova Gioiese. Il prossimo impegno casalingo con il Roccella, quarta forza della classifica, la dirà lunga sullo svolgersi del campionato di Eccellenza calabrese.

Monica Fusaro

SERIE B: La Reggina cecca in casa

REGGINA – SPEZIA 1 – 1

Marcatori: 11′ Okaka (S), 48′ Colucci (R)

REGGINA: Baiocco; Adejo, Freddi (79′ Ely), Di Bari; Antonazzo (57′ D’Alessandro), Hetemaj, Colucci, Rizzato; Campagnacci, Gerardi (63′ Comi), Di Michele. A disp.: Facchin, Armellino, Barillà, Bombagi. Allenatore: Sig. Dionigi.

SPEZIA: Iacobucci; Madonna, Schiavi, Benedetti, Garofalo (46′ Pasini); Mario Rui, Porcari, Bovo; Di Gennaro (79′ Lollo), Okaka (46′ Pichlmann), Sansovini. A disp.: Russo, Musacci, Pichlmann, Piccini, Antenucci. Allenatore: Sig. Cagni

Arbitro: Sig. Ciampi di Roma (Bagnoli-Del Giovane, Saia)

Ammoniti: Okaka, Madonna, Porcari (S), Freddi, Campagnacci, Di Michele (R).

di Pasquale Barreca – Spezia avanti con Okaka, pari di Colucci in apertura di ripresa. Poi più Reggina che Spezia: un palo e diverse occasioni questa è la sintesi dell’incontro. Il turno infrasettimanale della serie B vede di scena un inedito: è la prima volta in assoluto che Reggina e Spezia si affrontano al Granillo in una gara ufficiale per l’occasione sono arrivati circa un centinaio di tifosi dalla Liguria. In campo due ex, Di Gennaro che con la casacca amaranto ha giocato nella stagione 2008/2009 collezionando 24 presenze e una rete contro il suo Milan che lo ha lanciato nel grande calcio. Per gli aquilotti Dionigi è un ex avendo giocato nella stagione 2006/2007 in serie B collezionando 15 partite e una rete prima del passaggio a Gennaio al Crotone. Dopo una settimana che ha determinato la pesantissima sconfitta interna contro il Novara (6-0) e l’esonero di un altro ex amaranto Atzori, Gigi Cagni ritrova una panchina e lo fa in una delle trasferte più complicate della storia dello Spezia dell’era Volpi. Fuori Guarna, Musacci, Lollo, Pichlmann e Piccini, tutti titolari contro il Novara si passa ad un 4-2-3-1 con due attaccanti e un trequartista di ruolo e il ritorno alla difesa a quattro. Bovo e Porcari saranno i cursori di centrocampo, il portoghese Mario Rui farà da collegamento fra mediana e reparto avanzato. Sansovini largo a sinistra, con Di Gennaro al centro alle spalle di Okaka. Dionigi dopo aver perso l’imbattibilità nel 2013 con la sconfitta di Lanciano, a sorpresa si schiera con un 3-4-3. Fuori Ely al suo posto Freddi e panchina per Comi tridente formato da Campagnacci, Gerardi e Di Michele. La posta in palio è importantissima per entrambe le compagini lo Spezia deve dimenticare la batosta e ripartire, la Reggina deve vincere per mettere punti in cascina che le consentirebbero di affrontare le prossime due trasferte, sulla carta proibitive (Novara e Livorno), in maniera più serena. La prima palla gol è della Reggina al 7’ Campagnacci, dopo un’azione insistita, trova il rimpallo giusto per servire Di Michele che in piena area di rigore non riesce ad imprimere forza, consentendo al rientrante Iacobucci di parare centralmente. All’11’ Okaka sfrutta un lancio centrale di Sansovini e approfittando di una incertezza di Adejo si presenta davanti a Baiocco battendolo con una precisa conclusione di destro. Quarto sigillo in campionato per l’ex Roma. La Reggina, più con il cuore che con la tecnica, cerca di recuperare lo svantaggio, prima con Di Michele il cui diagonale, al 15’, si spegne lontano dalla porta, poi con un colpo di testa di Freddi che l’estremo difensore ospite para; ma l’azione più importante è quella capitata nei piedi di Gerardi al 40’ quando su cross al centro di Antonazzo, Benedetti salta a vuoto, Campagnacci di testa tenta di sorprendere Iacobucci che ci mette il guantone, servendo però Gerardi a cui basterebbe un tap-in ma sbaglia piede e col sinistro non riesce a trovare la porta. Prima lo Spezia poteva raddoppiare sempre con Okaka: Di Gennaro recupera una palla sulla linea mediana e dopo quaranta metri palla al piede, scarica la sfera per Okaka che, non trovando compagni libera al centro, conclude di forza, senza inquadrare lo specchio. La prima frazione si chiude con gli amaranto in svantaggio. Nella ripresa Cagni lascia negli spogliatoi Okaka già ammonito bravo ma forse troppo nervoso, al suo posto Pichlmann. La Reggina strigliata a dovere da mister Dionigi trova subito il pari al 48’ con Colucci che riceve ai venticinque metri e lascia partire un perfetto fendente a pelo d’erba che si insacca a fil di palo. Bella e significativa la corsa del centrocampista verso mister Dionigi, travolto dall’abbraccio della squadra. Sulle ali dell’entusiasmo la Reggina, al 59’, colpisce un legno con Gerardi che all’altezza del limite dell’area, fa partire un bel tiro, deviato da Pasini, che si stampa sul palo. All’82’ Rizzato fa partire un cross per il neo entrato Comi che di testa schiaccia senza forza e Iacobucci para senza patemi. Cagni si sbraccia, la Reggina preme. Al 84′ Di Michele vince il corpo a corpo con Schiavi ma sbaglia completamente la misura del tiro. Scintille nel finale per uno scontro Comi-Schiavi si crea una mischia: ammoniti Di Michele e Porcari. Al terzo minuto di recupero Comi gira al volo un bel cross dalla sinistra che esce fuori di poco. Finisce qui: per lo Spezia primo punto dell’era Cagni, che, in chiave salvezza, diventa un punto importante, mentre per la Reggina un punto che non accontenta in vista dei prossimi impegni che la vedono protagonista a partire da sabato quando si andrà sul campo del Novara a due anni di distanza da quella finale play off. A fine gara i tifosi “ultras” si sono trasferiti dalla curva Sud all’uscita squadre in tribuna Ovest cantando cori contro la squdra come: “Andate a lavorare” cori che a nostro giudizio sono ingiusti non giustificati e prematuri in quanto se è pur vero che non siamo riusciti a vincere è anche vero che i ragazzi ce l’hanno messa tutta e solo le occasioni non ci hanno premiato. Alla fine pari giusto!

Campagnacci

Hetemaj

 

Prossimo incontro: 2/3/2013  Novara – Reggina.

SERIE B / Gabionetta – Ciano, il Crotone passa a Livorno

28^ Giornata

Livorno – Crotone  1 – 2

Marcatori: 26’ Paulinho (L), 43’ Gabionetta su Rig. (C), 57’ Ciano (C)

LIVORNO (3-4-3): Mazzoni; Bernardini, Emerson, Ceccherini; Salviato, Gentsoglu, Duncan, Gemiti; Schiattarella, Paulinho, Dionisi

CROTONE (4-4-2): Caglioni; Del Prete, Ligi, Abbruzzese, Mazzotta; Eramo, Crisetig, Maiello, Matute; Ciano, Gabionetta. All: Drago

 

Colpaccio del Crotone che espugna il difficile campo di Livorno e batte la vicecapolista.

 

Stadio "Armando Picchi" di Livorno

LA PARTITA: Avvio di gara è piuttosto divertente. Il Crotone punge ma il Livorno risponde per le rime nell’area avversaria. Cosi la prima vera occasione da rete è dei toscani che al 12’ vanno vicinissimi al gol con Paulinho che servito da Duncan prende in pieno il palo. Passa solo un minuto e il Crotone risponde con un tiro di Crisetig che finisce ampiamente a lato. Da calcio di punizione, dieci minuti dopo, Paulinho centra anche il legno della traversa ma al terzo tentativo l’attaccante livornese porta in vantaggio i suoi al 26’. Al 38’ altra buona occasione per i padroni di casa: calcio di punizione ma Ederson batte direttamente sulla barriera. Lo stesso Ederson poi è protagonista in negativo pochi minuti più tardi per la risalita del Crotone: atterra Ciano e l’arbitro non può che assegnargli un calcio di rigore contro, realizza poi Gabionetta dal dischetto per il pareggio degli ospiti.

Il Crotone non perde tempo e all’inizio della ripresa è ancora più aggressivo. Al 57’ trova il gol del sorpasso con un bel colpo di testa di Ciano. E’ il 2 a 1 per il Crotone ma i ragazzi di mister di Drago sfiorano anche il terzo gol sempre con Ciano che da dentro l’area centra il palo con una gran botta di sinistro. Bella prova di forza per i rossoblu che trovano tre punti i portanti su un campo difficile.

CLASSIFICA: Crotone 16° a 33 punti.

Prossimo turno: Crotone – Ascoli, 2 Marzo.

CALCIO A5 FEMMINILE: La Pro Reggina espugna Palermo in attesa delle final eight

CUS PALERMO – PRO REGGINA 97 2 – 4

Arbitro1: Mario Filippini di Roma1; Arbitro2: Giancarlo Lombardi di Roma 1; Cronometrista: Carmelo alfano di Palermo.

Archiviata la splendida vittoria contro il Real Statte le ragazze di mister Tramontana hanno espugnato il campo del Cus Palermo imponendosi per quattro reti a due. Le marcatrici sono state Violi, Romeo e doppietta per il capitano Valentina Siclari mentre per le siciliane il bis di Caserta. In vetta turno transitorio, con la capolista Real Statte che torna al successo e l’Ita Fergi Matera che ne fa 14 al Ganzirri. Adesso tocca al secondo obiettivo di stagione le final eight di coppa Italia che si svolgeranno a Pescara e dove il primo ostacolo sarà L’AZ di mister Marcuccitti le amaranto sono vogliose di vendicare la dolorosa uscita di scena dello scorso anno, quando il Preci stroncò ai rigori il sogno calabrese.

Prossimo incontro: 1/3/2013 ore 20:30 Az Gold Woman – Pro Reggina 97 Final Eight

Comprensorio Montalto vs Nuova Cosenza. Foderaro per il fotofish rossoblù.

SS Comprensorio Montalto – Nuova Cosenza

R.F: 0-1

RETI: 92′ Foderaro

FORMAZIONE COMPRENSORIO MONTALTO: Ramunno, Tommaseo, Scarnato, Mirabelli, Pistininzi, Varriale, Occhiuzzi, Seck Modou, Piemontese, Sifonetti, Zangaro. A disposizione di Mister Giugno: De Lucia, Crispino, Cosentini, Crescibene, Salandria, Mazzei, Iannelli.

FORMAZIONE NUOVA COSENZA: Cutrupi, Cavallaro, Sicignano, Benincasa, Parisi, Filidoro, Salvino, Fiore, Mosciaro, Guadalupi, Foderaro. A Disposizione di Mister Gagliardi: Perri, Parenti, Liotti, paonessa, Piromallo, Marano, Franzese.

Foderaro Giovanni Uomo Match dell derby

Il derby cosentino questa volta è stato vinto dalla Nuova Cosenza Calcio. Dopo l’amara sconfitta per 3 reti a 0 nel girone di andata contro i vicini del Comprensorio, tutti attendevano il riscatto. Franco Giugno gioca una partita tatticamente perfetta. Inizia con un’ apparente difesa a 4, che nasconde l’insidia Varriale, ex illustre della partita. Il Montalto orfano dei due massicci centrali Ginobili e Okoroji, schiera una difesa under. Dall’altra parte il Cosenza si fa forza dell’ottimo risultato casalingo contro Città di Messina, in cui padrone indiscusso dell’attacco è risultaato essere ancora una volta Mosciaro.
E’ proprio quest’ultimo a rendersi subito pericoloso al 4′, quando non riesce ad agganciare in area un cross ben messo di Guadalupi. Al 12′ Mosciaro viene atterrato al limite dell’area da Mirabelli, ammonito dal Sign. Strippoli di Bari. E’ lo stesso attaccante a battere il calcio di punizione, ma Modou si oppone. Al 15′ prima azione del Montalto, un pò spento nella fase iniziale. Piemontese giunto quasi in area rossoblù si scontra con Cutrupi, che rimane a terra per quasi un minuto. E’ rimessa dal fondo.. Al 17′ ancora Mosciaro protagonista di una splendida azione: tunnel e cross a seguire, al quale si oppone Mirabelli. Altro scontro Mirabelli /Mosciaro. Al 18′ il difensore bianco azzurro atterra Mosciaro. Dopo qualche secondo di incertezza il direttore di gara estrae il secondo cartellino giallo. Mirabelli espulso per doppia ammonizione ed il Montalto rimane in dieci.
Guadalupi prende le redini dei bruzi, e al 30′ si rende pericoloso con un tiro che finisce sul fondo. Il Montalto nei primi minuti dall’espulsione risente dell’inferiorità numerica, ma l’estremo difensore Ramunno c’è, e lo dimostra al 32′, quando si fa trovare pronto su un inserimento di Foderaro.
I Rossoblù si fanno “sentire”. Al 33′ Benincasa atterra Sifonetti, ma l’arbitro lascia correre. Dopo pochi minuti dura entrata di Mosciaro su Tommaseo; punizione concessa, ma Ramunno viene ammonito per proteste. Dopo 2 minuti di recupero, a reti inviolate, l’arbitro manda tutti a riposo.

Nella ripresa Gagliardi sostituisce Salvino con Piromallo, per dare maggiore qualità in attacco. E’ la decina montaltese a rendersi più pericolosa in questa fase di gioco. Cross dalla sinistra per Piemontese, che schiaccia in porta, trovando però un felino Cutrupi, che mette in angolo. Numerosi cambi di fronte di gioco, con maggiore concretezza da parte della compagine di casa. Al 50′ Foderaro arpiona un pallone in piena area, ma per l’assistente dell’arbitro si tratta di fuorigioco. Il Cosenza mostra i denti ma non morde. Al 61′ Fiore show. Prima crossa dal fondo con il pallone che finisce tra le braccia di Ramunno. poi lancia Mosciaro; l’intuizione è buona ma non altrettanto il passaggio. Al 63′ ancora Fiore che mette un pallone in mezzo, ma ancora Ramunno che stavolta ci mette i pugni.
Al 70′ Piemontese di testa non riesce ad imprimere forza sul pallone e l’estremo difensore rosso blu non ha problemi. Al 71′ fuori Fiore dentro Marano. al 73′ Foderaro mette in mezzo un ottimo pallone che taglia tutta l’area, ma il neo entrato Marano in tuffo non riesce ad impattare il pallone. le squadre si allungano, e a volte sembra che sia il Montalto ad avere l’uomo in più. al 76′ Piemontese a due metri dalla porta di Cutrupi si inventa una sem irovesciata, ma il portiere c’è. Dall’angolo Sifonetti, ma ancora una volta Cutrupi ci mette la pezza. La stanchezza si fa sentire ma i guizzi di Guadalupi e Marano sono arginati dall’esperienza di Varriale. Valtzer di cambi, per il Montalto entra al posto di uno stanco Piemontese, lo spauracchio dell’andata Iannelli , mentre per il Cosenza toglie un difensore Cavallaro, per un attaccante, Franzese. Il direttore di gara concede 5 minuti di recupero. Al 92′ Guadalupi dalla sinistra trova Foderaro, che al fotofinish riesce a battere Ramunno.
L’ottima decina del Montalto non ha niente da rimproverarsi, contro la meno concreta undicina del Cosenza, che approfittando del passo falso dell’ACR Messina, si porta a -2 dalla capolista.

 

Monica Fusaro