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Esclusiva 8@30 – Luigi Condò: “Ora non torno, ma in futuro…”

Clima burrascoso a Cosenza, e non ci riferiamo soltanto alle temperature glaciali che hanno investito la città bretta da una settimana a questa parte: Cappellacci ha pagato con l’esonero la sconfitta casalinga contro la Juve Stabia, e sulla panchina rossoblu’ siede ora Mister Roselli. In questa situazione di perenne incertezza, alleviata comunque dal passaggio del turno in Coppa Italia Lega Pro in casa contro la Reggina, noi di www.ottoetrenta.it abbiamo deciso di fare un tuffo nel recentissimo passato, contattando l’ex ds della squadra Luigi Condò, che ringraziamo sin d’ora per la disponibilità dimostrata. Di seguito l’intervista:

D: “Dottor Condò, a Cosenza si fa un gran parlare tra i tifosi di un suo possibile ritorno…”

R: “Il fatto che il mio nome giri ancora tra i tifosi è un motivo di grande orgoglio, sono contento: questo significa che ho lavorato bene, perché ancora mi ricordano con affetto, ma anche io ricordo piacevolmente la piazza di Cosenza.”

D: “Ma ci sono stati contatti con il Presidente Guarascio? Anche a livello informale”

R: “No, nessun tipo di contatto. Credo che il Presidente continui con il suo staff, com’è giusto che sia, avendo programmato con loro la stagione è giustissimo che la continui con quegli stessi. Certo, manca Cappellacci che ha subito l’esonero…”

D: “A tal proposito, addentriamoci nel momento non proprio positivo che sta passando il Cosenza”

R: “Guarda, credo che sia solo un momento. Il Cosenza paga soprattutto un cambio generazionale della squadra, sono rimasti soltanto in otto rispetto alla scorsa stagione, e quando una squadra non va a pagare è sempre l’allenatore, si tratta di una delle molteplici leggi non scritte del calcio. Ora, con la partenza del Mister, la squadra è obbligata a ricominciare da zero, e sono convinto che farà bene, ma non è un modo per ingraziarmi la piazza: credo davvero che il Cosenza abbia la possibilità di salvarsi senza ulteriori patemi.”

D: “L’anno scorso lei a Cosenza ha portato giocatori di una certa caratura: Frattali, Guidi…”

R: “Si, ma non credo sia stato più bravo o meno bravo di altri. Sono contento per uno come Gigi, che ha ritrovato la Serie B dopo un bel po’ di tempo, e che la Serie B meritava. Ma questo non significa che abbia fatto un lavoro sublime, ho solo fatto il mio mestiere.”

D: “Va benissimo, la ringraziamo per la disponibilità e la salutiamo.”

R: “Sono io a ringraziarvi e, tramite quest’intervista, a mandare un saluto affettuoso a tutta la città di Cosenza: non è una frase fatta, a Cosenza ho davvero lasciato un pezzo di cuore, tra centenario e promozione, e non è detto che un giorno non possa tornare a vincere a Cosenza.”

Francesco La Luna

Nuovo vicepresidente per il Sambiase

LAMEZIA TERME (CZ) – L’A.S.D. Sambiase Lamezia 1923 ha da oggi un nuovo vicepresidente. La giovane ed intraprendente imprenditrice lametina Giusy Nuciforo, tifosa giallorossa,  con entusiasmo ha infatti deciso di entrare a far parte della grande famiglia del Sambiase, diventando così la prima donna a Lamezia a ricoprire un incarico di tale prestigio in una società calcistica di vertice. Il nuovo vicepresidente è rimasta da subito affascinata dal progetto intrapreso con passione dal nuovo gruppo dirigenziale alla guida del club, progetto che ha deciso di sposare senza alcuna esitazione e apportando nuova linfa e nuove idee.

Alla famiglia giallorossa si unisce anche l’ingegnere Pasquale Samele figlio del compianto Nicola che entra in società con il ruolo di consigliere per dare continuità alla storica tradizione della famiglia Samele nel Sambiase.

Prosegue quindi la costituzione del nuovo assetto societario per il club delle Due Torri che potrebbe presto vedersi arricchito di ulteriori figure ed elementi della realtà imprenditoriale operante sul territorio lametino.

Calcio, aperte le iscrizioni al corso nazionale per arbitro

ROSSANO (CS) – La Sezione Arbitri “Antonio Celestino” di Rossano, aderendo all’iniziativa nazionale, come tutte le altre 211 sezioni d’Italia, ha aperto le iscrizioni al sesto corso nazionale per arbitro di calcio della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC), voluto dal Presidente Nazionale Marcello Nicchi e dal suo Comitato Nazionale per la stagione sportiva 2014/2015 sulla scorta delle esperienze delle precedenti cinque edizioni. Al corso, che prenderà il via nella prima decade del prossimo mese di novembre, possono prendere parte gratuitamente tutti i candidati di ambo i sessi che siano cittadini della Comunità Europea, con documento di identità valido, ed i cittadini extra comunitari, dotati anche di regolare permesso di soggiorno, che abbiano compiuto alla data dell’esame il 15° anno di età e non abbiano compiuto il 35° anno. Al termine del corso il candidato dovrà sostenere una prova di ammissione all’esame, che prevede dei test scritti ed orali sul regolamento del giuoco del calcio ed un test di idoneità atletica. Dal momento del superamento dell’esame, si è ufficialmente un arbitro dell’Associazione Italiana Arbitri FIGC e, pertanto, dalle domeniche successive si inizierà ad arbitrare nella prima categoria dell’arbitraggio, i ”Giovanissimi”. Durante le prime gare gli arbitri saranno accompagnati da un tutor che insegnerà loro il disbrigo delle pratiche burocratiche nonché la parte referendaria del dopo gara. Ogni arbitro dell’AIA è in possesso della tessera federale che gli consente di entrare gratuitamente in ogni stadio dove la partita è organizzata sotto l’egida della FIGC su territorio nazionale. Il Presidente Nicchi anche per quest’anno ha sottoscritto un protocollo di intesa, proposto dall’Aia, con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per promuovere il Corso Arbitri Nazionale nelle scuole di secondo grado.

Cosenza, la vittoria è di rigore

Il Cosenza torna alla vittoria, seppur conseguita dopo i tiri dal dischetto e seppur in una partita di Coppa; morale ed ottavi di finale in Coppa Italia Lega Pro per i silani, con il nuovo tecnico Roselli in tribuna a visionare la partita ed il suo secondo, Stefano De Angelis, a dirigere gli undici in campo. Non sono tre punti, ma è comunque una vittoria importante perché arrivata in un derby ed in un momento cruciale della stagione.

Al terzo minuto arriva la prima occasione per il Cosenza con un tiro dalla distanza di Calderini bloccato a terra dal giovane portiere amaranto Cetrangolo, classe ’97. Al quarto d’ora circa buona conclusione di Fornito dai 18 metri con palla che sorvola di poco la traversa, mentre l’occasione più ghiotta capita sui piedi di Tortolano, ben imbeccato da Mosciaro: l’esterno romano però sbaglia il controllo e consente al giovane portiere amaranto di uscire tranquillo in presa bassa. Gli amaranto si fanno vedere nella metacampo casalinga solo al 26′ con un rasoterra innocuo di Louzada, laddove i rossoblu’ continuano a rendersi pericolosi prima con una punizione di Criaco respinta in angolo dal pipelet amaranto, poi con Calderini che raccoglie una corta respinta dello stesso Cetrangolo e viene atterrato in area: l’arbitro giudica il contatto a sfavore dei bruzi e ammonisce il numero 10. I padroni di casa hanno in mano la partita ma sprecano troppo, come al 33′ quando Mosciaro fa fare bella figura al portiere ospite sciupando un’altra occasione in uno contro uno e Bertolucci, in scivolata sulla ribattuta, non inquadra lo specchio. Altro episodio da moviola in area amaranto con Calderini spintonato in corsa, per il signor Boggi di Salerno ancora non ci sono gli estremi per il penalty.

La ripresa inizia con un Cosenza combattivo: al 2′ di gioco Mosciaro impegna severamente Cetrangolo con un tiro dai 20 metri deviato in angolo; l’estremo magnogreco si ripete sugli sviluppi del corner deviando un bel tiro a giro di Tortolano. Appartiene però agli ospiti la migliore palla gol della seconda frazione di gioco, con Viola che si trova inspiegabilmente solo davanti a Ravaglia in posizione regolare: il numero undici amaranto mette a sedere il portiere dei Lupi e calcia a botta sicura, ma Tedeschi è miracoloso e salva lo 0 a 0. Ancora Viola pochi minuti dopo è sul dischetto del rigore dopo una convulsa azione in area bretta fatta di rimpalli continui, ma Bertolucci salva tutto con un ottimo tackle scivolato. La partita perde d’intesità e per una nuova occasione serve il 27′, quando Maimone, subentrato a Salandria nella ripresa, impegna Ravaglia dalla distanza con una buona conclusione, potente ma centrale. Si tratta dell’ultimo momento di pathos, con i tempi regolamentari che si chiudono al 51′ senza ulteriori tiri nello specchio della porta.

 Il primo tempo supplementare segna la prima occasione al 7′, con una buona conclusione di Armellino da distanza considerevole che termina sul fondo non di molto. Il Cosenza replica con Cori, ben imbeccato da un lancio di Corsi, che stoppa e tira, trovando la pronta risposta di Cetrangolo; ancora numero uno ospite protagonista con uno strepitoso intervento sempre sul centravanti silano, servito ancora da Corsi direttamente da calcio piazzato. Nel secondo tempo supplementare da segnalare una punizione di Fornito ed un colpo di testa di Cori, ma ancora pronto è il giovane pipelet reggino che salva in entrambe le occasioni.

Si giunge dunque ai tiri dal dischetto: l’errore di Tortolano viene pareggiato dalla gran parata di Ravaglia su Rizzo, mentre quello di Di Lorenzo (ancora strepitoso il numero uno rossoblu’) trova come controparte il penalty di Corsi che porta il Cosenza agli ottavi. Una vittoria, dicevamo che proietta i bruzi al prossimo turno, nel quale ci sarà il confronto con la Salernitana affrontata alla prima di campionato. Da qui bisogna ripartire, cercando di ottenere punti già a Lecce – anche se sarà difficile – e di salvare questa squadra nel minor tempo possibile. A Roselli le chiavi del team, ai giocatori l’onore e l’onere di portare i Lupi più in alto possibile.

Francesco La Luna

 

COSENZA – REGGINA 4 – 2 dcr

COSENZA: Ravaglia; Bertolucci, Tedeschi, Blondett, Ciancio; Fornito, Corsi, Criaco (19′ st Alessandro); Calderini, Mosciaro (8′ st Cori), Tortolano

REGGINA: Cetrangolo; Di Lorenzo, Rizzo, Camilleri; Ammirati, Armellino, Maita, Salandria (17′ st Maimone), Karagounis (42′ st Syku); Viola (33′ st Gjudici), Louzada.

AMMONITI: Calderini, Tortolano (C), Camilleri, Maita, Ammirati (R)

RECUPERO: 1′ pt; 6′ st; 1′ sst.

RIGORI: Alessandro (C) goal; Armellino (R) goal; Tortolano (C) parato; Rizzo (R) parato; Ciancio (C) goal; Maimone (R) goal; Fornito (C) goal; Di Lorenzo (R) parato; Corsi (C) goal.

TERNA ARBITRALE: Sig. Boggi di Salerno (A); Sig. Robilotta di Sala Consilina (1° Ass.); Sig. Manzolillo di Sala Consilina (2° Ass.)

CALCI D’ANGOLO: 8 – 2

SPETTATORI: 337

INCASSO: 3037,00 €

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Fornito e De Angelis

La vittoria nel derby di Coppa può dare nuovo spolvero alla stagione del Cosenza, che con il cambio in panchina spera di dare una scossa a questa (sinora) deludente annata. A scendere in Sala Stampa sono Giuseppe Fornito e Stefano De Angelis, mister in pectore e, da ieri, ufficialmente secondo del nuovo allenatore Roselli.

DE ANGELIS: “La scelta di Zanini esterno alto è motivata dalle sue doti di corsa e capacità di proporsi in avanti, gli ho chiesto prima della partita la disponibilità di andare a giocare lì. Sarei un pazzo a dire che abbiamo fatto un lavoro immenso in questi due giorni, abbiamo lavorato soprattutto sulla testa, allenamento psicologico. I ragazzi hanno capito che adesso il pallone è passato completamente a loro, sono molto intelligenti, maturi e sanno dell’importanza di portare questa maglia. Al 120′ ho detto ad alcuni ragazzi di fermarsi per la partita di domenica, ho chiesto loro di stare corti ed hanno rispettato tutti i compiti che gli ho dato. Roselli è una persona dalla quale devo imparare tanto, ho iniziato già a studiare per aiutarlo meglio in seconda, è una persona splendida ed un gran conoscitore di calcio. I risultati dalla Berretti arrivano, siamo impegnati da poco, ma abbiamo dei giovani molto validi che potranno far parte della prima squadra.”

FORNITO: “Sono contento della prestazione mia e della squadra perché senza di loro non avremmo fatto girare la palla come abbiamo fatto. Mi ero fermato per un problema al tendine, nulla di grave assolutamente, contrasti di gioco. Ci sta che sul battere le punizioni c’è un po’ di bagarre ma sono cose che nascono e muoiono lì. La punizione al 120′? C’avevo creduto, ma il loro portiere è stato bravo.”

Francesco La Luna

Cosenza – Reggina (CI), le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7: seminoperoso per 120′, da’ sicurezza alla squadra e si esalta nei tiri dal dischetto, neutralizzando i penalty di Rizzo e Di Lorenzo. Protagonista assoluto quando conta.

Ciancio voto 6,5: molto, molto meglio, estremamente propositivo e capace, risponde alle critiche successive alla sconfitta di sabato sul campo, tramite una prestazione decisamente superiore alle precedenti. Resta da sconfiggere quest’altalenarsi di prestazioni.

Blondett voto 6,5: molto bene anche il centrale genovese, capace palla al piede ed, all’uscita di Mosciaro, capitano che fa sentire la propria voce. Rientra da leader e vuole tenere il posto, il ballottaggio sarà con Magli.

Tedeschi voto 7: strepitoso il salvataggio con il quale inchioda sullo zero a zero il risultato nei primi minuti della ripresa, quando Viola salta Ravaglia e calcia a botta sicura. Vale un gol e 120′ di agonismo.

Bertolucci voto 6: sufficienza piena e qualcosa in più per l’ex Venezia, anche lui vittima dell’incostanza. Salva su Viola il quale si ritrova il pallone tra i piedi quasi per errore e corre molto. Da rivedere le uscite difensive.

Corsi voto 6,5: in mezzo al campo è il solito gladiatore, ed arriva sempre prima di altri su tutte le palle a due. Prende calci e ne da’ a iosa, ormai è un punto fermo della squadra che dovrà ripartire anche dalla sua grinta per mantenersi in Lega Pro.

Fornito voto 6,5: nei 90′ regolamentari dispensa giocate di classe impressionanti, smarcando i compagni con lanci millimetrici e riuscendo a liberarsi per il tiro in più di un’occasione. Sfiora la segnatura due volte, poi cala ma si mantiene sempre lucido. Sfortunato sulla punizione al 120′.

Criaco voto 5: prima partita negativa per il trottolino biondo platino, che forse sente troppo la pressione di una partita con esagerate (ma non esasperate) connotazioni personali. Buona (ma lenta) la sua punizione deviata in angolo dal numero uno avversario. Gli subentra Alessandro, voto 5: ancora non pervenuto, segna il primo rigore della serie.

Calderini voto 5,5: i suoi break sono sempre belli da vedere, peccato che giochi troppo spesso spalle alla porta e non riesca a farne chissà quanti. Avrà giornate migliori (e ne siamo certi), specie se giocherà slegato da moduli. Al suo posto entra Zanini, voto 6,5: però, mica ce lo aspettavamo. Bastava solo un po’ di fiducia per il giovane terzino (oggi ala), che Roselli ha già allenato a Pavia.

Mosciaro voto 5,5: l’impegno c’è, manca la forma fisica e l’appoggio del pubblico, che lo fischia al momento dell’uscita dal terreno di gioco. Lui, dal canto suo, viene spesso dietro a prendere palla, ma non riesce a rendersi pericoloso. Barlumi di classe nel passaggio illuminante sprecato da Tortolano. Lo rileva Cori, voto 6,5: è quel giocatore che al Cosenza serviva da una vita: la squadra lo segue nel gioco e lui la aiuta. Sfiora anche la marcatura in due occasioni.

Tortolano voto 5: troppo scostante per essere vero, passa da azioni personali in cui salta tre, quattro giocatori a momenti in cui stacca la spina ed incespica sul pallone in maniera autonoma. Esulando la pagella dello scorso sabato, è un peccato che sia stato fermo per così tanto tempo, benché negli allenamenti fosse sempre uno dei più positivi.

De Angelis voto 6,5: buona la prima per il nuovo vice dei Lupi, che prende decisioni anticonvenzionali ma esatte, come la scelta di porre Zanini in un ruolo nuovo (ala destra). E soprattutto abbiamo visto un cambio prima del 70′. Chi ben comincia…

Francesco La Luna

Cosenza: Giorgio Roselli per il dopo Cappellacci

COSENZA – E’ Gioirgio Rosselli il nuovo allenatore del Cosenza Calcio. Roselli, nella scorsa stagione alla guida del Gubbio, nel girone B della Prima Divisione di Lega Pro, ha siglato un accordo che lo lega alla Società rossoblù fino al 30 giugno 2015 con un’opzione di rinnovo per la stagione successiva.

Giorgio Roselli sarà presentato alla Stampa, domani alle ore 10:30, presso il “Villa Fabiano Palace Hotel” di Rende.

 Il suo staff sarà composto da Stefano De Angelis, come vice-allenatore, Roberto Bruni, preparatore atletico e Federico Orlandi responsabile dei portieri.

Ribaltone in casa Montalto, esonerato Nappi, arriva Altomare

Fonte: Sito Ufficiale - Montalto Uffugo calcio

Montalto Uffugo: E’ di poche ore fa il comunicato della SS. Comprensorio Montalto Uffugo che annuncia ufficialmente  l’ esonero di mister Nappi, dopo appena 8 giornate dall’inizio della stagione agonistica. Al suo posto il club calabrese ha chiamato Luca Altomare, ex calciatore del Cosenza e del Napoli. A Nappi sono stati fatali gli ultimi due passi falsi, sfociati in due pesanti sconfitte contro il Roccella di due settimane fa e quella contro il Neapolis di domenica scorsa, con un rotondo 4-0.

 

 

 

 

 

Roberto Adimari

Cosenza, esonerato Cappellacci. De Angelis traghettatore

Svolta nella guida tecnica del Cosenza: manca ancora l’ufficialità ma Roberto Cappellacci non è più l’allenatore della compagine silana. La lunga giornata dei rossoblu’  inizia alle ore 13: briefing societario per analizzare la situazione di campionato e quella dell’allenatore, più volte apparso sull’orlo del baratro. La sconfitta con la Juve Stabia è dunque la Waterloo dell’ex Teramo, oggi assente al Sanvitino, mentre alle ore 15 arrivano Ianni e Piergallini, facenti parte dello staff portato dal Capp, i quali ritirano i propri effetti personali. Arriva invece per restare Federico Orlandi, il quale per ora

rimane preparatore dei portieri. La squadra è in riunione fino alle ore 16:27, quando esce per un confronto con i tifosi, i quali esigono rispetto per la maglia. Al termine di questo, inizio della seduta di allenamento, durata circa un’ora, diretta dal Mister della Berretti Stefano De Angelis, per ora traghettatore della squadra, insieme al preparatore Roberto Bruni ed al già citato Orlandi. Schemi in 10 contro 1 , con prove di 4 – 2 – 3 – 1: provati in avanti Criaco (dx), Calderini (trequartista), Tortolano (sx) e Cori (centravanti), con alternanza Alessandro/Tortolano e Mosciaro/Calderini; a centrocampo le coppie sono Fornito/Corsi ed Arrigoni/Caccetta; in difesa si rivede Carrieri; assenti, nella seduta odierna, Tedeschi, Ravaglia e Sassano; lavoro in palestra per De Angelis e Sperotto.

Francesco La Luna

RUGBY/Calabria vince e convince: al San Cristoforo il Padua Ragusa è sconfitto 47 – 10

REGGIO CALABRIA – La quarta giornata di campionato vede in programma il secondo impegno casalingo per la Rugby Reggio, che dopo le trasferte con la Svicat e l’Amatori Catania ospita al San Cristoforo il Padua Ragusa: gli iblei, ancora fermi a quota zero in classifica, scendono in campo per conquistare i primi punti dopo la buona prova offerta in casa dell’Amatori Messina; i padroni di casa, reduci dalla sconfitta di Catania, cercano la seconda vittoria per ridurre ulteriormente il gap dato dalla penalizzazione e accorciare così la classifica. Prima del fischio d’inizio del Sig. Marchese di Catania, in presenza della Dott.ssa Bonomi Soprintendente ai Beni Archeologici della Calabria, sono state presentate le nuove maglie da gara della Rugby Reggio con l’effigie dei Bronzi di Riace simbolo della città.

 Primo pallone giocato e subito padroni di casa in meta: mischia a centrocampo, lungo possesso e avanzamento fin sotto i pali, Canale trova il varco e schiaccia in meta; Valenti trasforma, 7 – 0 il parziale in apertura di gara. Il Padua prova a rendersi pericoloso e si affaccia nei 22 reggini ma non sfrutta un buon possesso e una mischia a cinque metri; i gialloneri invece risalgono il campo e trovano la seconda marcatura: touche nei 22, driving maul che avanza e Palmer che schiaccia l’ovale; la trasformazione di Valenti porta i reggini al doppio break di vantaggio, 14 – 0. Gli ospiti si fanno sotto e reagiscono con un buon possesso in campo reggino, Marlin trova il buco e si invola e poi scarica il pallone per Cappa a pochi metri dalla linea di meta, Valenti interviene e placca al collo il centro ibleo: cartellino giallo e meta di punizione; Giuseppe Iacono trasforma e il Padua accorcia le distanze, 14 – 7. Il XV di casa non accusa il colpo, ruba palla e conquista un possesso nei 22 ragusani: gioco alla mano, da destra a sinistra, poi nuovamente al largo sulla destra con Sorbara che trova lo spazio, va oltre e schiaccia in meta; l’apertura Canale non trasforma, 19 – 7 il punteggio. Dopo un buon break di Filardo, i gialloneri pagano l’indisciplina: il Padua risale il campo sfruttando due calci di punizione, l’ultimo dei quali costa ai reggini ulteriori 10 metri per proteste, da touche gli iblei muovono palla nei 22, commettono un tenuto a terra ma l’arbitro gira il calcio a loro favore per qualche parola di troppo dei padroni di casa; da posizione favorevole Giuseppe Iacono va per i pali e non sbaglia, 19 – 10 il parziale. Ristabilita la parità numerica, negli ultimi minuti, tra tanti calci per il territorio, i gialloneri potrebbero sfruttare un calcio di punizione per allungare di tre punti, ma la scelta è di andare in rimessa laterale: touche, maul, pallone aperto e pick and go, ma il sostegno va direttamente a terra; il tempo è scaduto, il Padua calcia fuori e al fischio dell’arbitro si va al riposo sul 19 – 10.
La ripresa è un monologo giallonero: subito pressione e pallone conquistato, gioco alla mano nei 22 iblei, Canale finta il passaggio al largo, si infila tra le maglie della difesa, va oltre e porta l’ovale in meta; seconda meta per lui e bonus offensivo per i reggini: Valenti trasforma e porta il risultato sul 26 – 10. Alcune fasi di gioco rotto, poi altro possesso giallonero in attacco con una rimessa laterale a cinque metri: come nel primo tempo, la maul avanza fino in area di meta e coach Palmer marca la sua seconda meta di giornata; Canale trasforma, punteggio 33 – 10. Ancora Rugby Reggio in avanti, la difesa ragusana usa le mani in ruck e i gialloneri vanno in rimessa laterale nei 22 iblei; pick and go e altro fallo degli ospiti che giocano da terra, i reggini battono veloce il calcio di punizione e spostano l’ovale in orizzontale sulla sinistra, poi spostano il fronte d’attacco sulla destra e ancora una volta Canale trova lo spazio per superare la difesa e schiacciare l’ovale in mezzo ai pali: la stessa apertura trasforma e porta i suoi sul +30, 40 – 10 il parziale. A risultato ormai acquisito, il gioco rotto premia i padroni di casa, che con buona pressione conquistano una rimessa laterale nei 22 metri avversari, giocano l’ovale alla mano sulla lunghezza del campo, cambiano fronte e trovano con Cervasio il buco per marcare la settima meta dell’incontro; la trasformazione di Canale centra i pali e si va sul 47 – 10. Pochi minuti più tardi, l’occasione per marcare ancora sfuma a pochi metri dalla linea di meta, con Bercich che non controlla un offload di Gattuso che in velocità aveva superato la prima linea di difesa; negli ultimi minuti, un placcaggio in ritardo di Cappa su Canale, con conseguente reazione del reggino, costa ad entrambi il cartellino giallo, ma tra gioco rotto e nervosismo non ci saranno comunque altre occasioni: al fischio finale il tabellino recita Reggio Calabria 47 – Padua Ragusa 10.
La prima vittoria casalinga porta la Rugby Reggio a -3 in classifica e lascia il Padua ancora a secco di punti; l’inizio fulmineo dei padroni di casa è sintomo di un giusto approccio alla gara, determinato e cattivo sin dal primo pallone, così come già visto nelle ultime partite: se a Catania era però mancata la concretezza, il XV di Palmer ha stavolta sfruttato quasi tutte le azioni offensive e ha concesso poco o nulla agli avversari. Complice un inizio in discesa, la sensazione che si è avuta è stata di una squadra sin da subito in controllo della partita, che ha rischiato poco e ha punito ogni distrazione difensiva degli avversari; le sette marcature pesanti sono la testimonianza del maggior possesso e territorio e dell’ottimo lavoro svolto in maul dal pacchetto di mischia e palla in mano dai trequarti. Sugli scudi Stefano Canale, autore di 21 punti con 3 mete e 3/4 al piede, che con estro e qualità ha guidato in maniera impeccabile il reparto arretrato. Prossimo impegno per la compagine reggina la trasferta in casa della capolista Benevento domenica 2 novembre.
Rugby Reggio Calabria – Padua Ragusa 47 – 10
(mete 7 – 1 / punti 5 – 0)