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Vigor Lamezia, il presidente Arpaia annuncia…

fonte: tuttolegapro.com

 

“Sono rimasto sorpreso del fatto che il mister non abbia effettuato nemmeno un cambio, in svantaggio avrei visto bene qualche forza fresca in campo”. Così il patron della Vigor Lamezia, Claudio Arpaia, ha commentato la partita persa immeritatamente dalla sua Vigor Lamezia contro un cinico Castel Rigone. Non si è fatta attendere la risposta del tecnico biancoverde, Raffaele Novelli: “Mi limito a rispondere che abbiamo 11 giocatori contati e alcuni neanche in condizione”. Chiaro riferimento di una panchina sempre più corta, anche a causa di infortuni in serie e squalifiche. A chiudere la mini-polemica, raccolta dai colleghi della Gazzetta dello Sport, è lo stesso numero uno calabrese, Arpaia, che annuncia: “Arriverà almeno un giocatore per reparto”.

Roberto Tarzia

La De Seta Casa Conad Vena sogna un ruolo da oscar

Il Pala Ferraro di Cosenza è quasi pieno a metà. E’ la domenica del volley, della partita della De Seta Casa Conad Vena contro l’A.S. Pallavvolo Messina e le donne, gli uomini e i fanciulli pallavvolofili chiedono alla squadra di casa una vittoria. Si sentono fiduciosi, contenti di tifare e suonare trombette e a fine gara, realizzano di essere stati accontentati. La squadra locale ha infatti vinto, tre set a zero (25-19, 25-18, 25-23), dopo la sconfitta della giornata precedente.

Partita per nulla scoppiettante. Solo nel terzo set si è giocata punto a punto fino alle battute conclusive. La differenza l’hanno fatto l’attacco locale (Di Fino 14 punti e Lolito 12), inarginabile nei primi due set e i primi tempi di Testagrossa (ex della partita ). Nella prima linea cosentina, per quasi un’ora si vedevano lanciare rose e ricadere nel suolo avversario fulmini. La speranza della squadra messinese di allungare la partita è durata una ventina di minuti. Ha pure sbagliato meno (6 errori contro i 9 dei cosentini), ma in attacco non ha mai dato la sensazione di poter essere esplosiva.

Ora la De Seta Casa Conad Vena Cosenza avrà il dovere di chiudere l’anno, a Napoli (con un punto di vantaggio sui campani), con un’altra vittoria. Coach Marano, presentatosi serenamente alla stampa, ha confermato che pretenderà una prestazione “monstre” dai suoi ragazzi. Mentre lui rispondeva alle domande dei cronisti, i suoi tifosi già cominciavano a fantasticare su una ipotetica promozione e a calcolare quanti finanziamenti sarebbero necessari se la squadra cosentina compisse il salto di categoria. Sognare è lecito, anche se il campionato è ancora irto di illusioni.

Eccellenza, Taurianovese super: 4-1 al Guardavalle

Taurianovese – Guardavalle 4 – 1

Reti: x(G), 20 pt e 30′ pt Giovinazzo, 43′ pt Alampi , 85′ Carbone (T)

Arbitro: E. Cavaliere di Paola

Assistenti: G. Pate e G. Manes di Poala

Continua la striscia positiva della Taurianovese che dopo il pareggio esterno di settimana scorsa, riesce a stravincere tra le mura amiche contro il Guardavalle. Male l’avvio per la formazione di casa che vede quasi subito gli ospiti aprire le marcature (10′). Ma la reazione dei padroni di casa non si fa attendere e il nuovo acquisto Giovinazzo mette le cose apposto, per poi replicarsi poco dopo (30′). prima della fine del primo tempo, il giovane Alampi firma la rete del 3 a 1. Nella ripresa , tranquilla amministrazione per gli uomini di Giovinazzo che in un campo in cattive condizioni gestiscono la restante parte della gara, nel finale c’è il sigillo del bomber Carbone , che entra nella ripresa, e mette al sicuro il successo finale .

Salvatore Corica

ECCELLENZA, Roccella e Isola non si fermano, Corigliano – Sersale pareggio spettacolo

Roccella – Nausicaa  3 – 2

ROCCELLA: Belcastro, Saraco, Laaribi, Pizzoleo, Minici, Coluccio, Criniti, Calabrese, Saffioti, Figliomeni (60′ Carbone), Femia (80′ Khanfri). In panchina Ferigo, Trimboli, Romeo, Franzè, Pasqualino. All. Galati.

NAUSICAA SM: Mercurio, Folino, Montirosso, Clasadonte, Agosto, Chiefari, Marino Ant. (90’Greco), Casas, Ortolini, Colosimo, Marino M. In panchina Iezzi, Feudale, Marino And., Rauti, Maida, Achiles. All. Sgrò
ARBITRO: Gatto di Lamezia (Chiappetta e Terenzio di Cosenza).
MARCATORI: 10′ Ortilini (N), 13′ Coluccio (R), 18′ Colosimo (N), 75′ Carbone (R), 88′ Criniti (R).

LA PARTITA – Impresa sfiorata dal Nausicaa, in vantaggio fino al 75′ sul campo del Roccella capolista, ma che poi viene incredibilmente sconfitta con una rete di uno dei tanti ex-Soverato, Criniti, all’ 88′. La più bella partita disputata in questa stagione dai ragazzi di mister Sgrò si era messa molto bene per gli stessi, in vantaggio dopo appena 10′ grazie a Raffaele Ortolini, che batte Belcastro con una conclusione dal limite dell’area. Passano tre minuti, e i reggini pareggiano con il vecchio capitano del Soverato, Andrea Coluccio, che trova la “zuccata” vincente sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 18′, Nausicaa ancora avanti con Colosimo, che sfrutta una disattenzione difensiva. Gli ospiti controllano, gestiscono bene il vantaggio fino ad un quarto d’ora dal termine, quando Carbone, per il Roccella, entra dalla panchina e dopo dieci minuti dal suo ingresso riporta il match in parità con un bel tiro al volo. Nei minuti finali, Criniti risolve una mischia regalando il pesantissimo successo al suo Roccella, mentre per il Nausicaa altro k.o. che questa volta costa l’ultimo posto, in coabitazione con la Paolana.

Gli altri risultati della giornata:

 Acri-Castrovillari 0-3,

Bocale-San Lucido 3-2,

Corigliano-Sersale 4-4,

Isola Capo Rizzuto-Palmese 3-1,

Paolana-GallicoCatona 1-1,

Roccella-Nausicaa SM 3-2,

Sambiase-Audace Rossanese 2-1,

Taurianovese-Guardavalle 4-1

CLASSIFICA: Roccella 34, Isola C.R. 28, Sambiase e Castrovillari 27, Guardavalle 24, Palmese e GallicoCatona 23, Sersale 19, Corigliano e Bocale 18, Acri 15, San Lucido e Taurianovese 13, Audace Rossanese 10, Nausicaa e Paolana 9.

 

Acri-Castrovillari 0-3, cronaca di un derby … combattuto!

ECCELLENZA, 15esima Giornata:

Acri – Castrovillari  0 – 3

ACRI: Di Iuriu, Funari, Luzzi, Carbonaro, Cavatorti, Parisi (32′ st Granozio), Cinello, Schiavello (20′ st Sesti), Gallo, Marano, Provenzano (3′ pt Levato). In panchina: Marchese, Scarlato, Covello, Ventre. All: M. Pascuzzo

CASTROVILLARI: Barillaro, Storino, Okoroji (33′ st Bravoci), Ferraro, Rizzuto, Bertini, Lombardi, Ganjè, Villa (28′ st La Barbera), La Canna, Galletti, (27′ st Sarli). In panchina: Falcone, Raiola, Di Mirco, Donato. All: De Rosa.

Arbitro: M. Montaruli di Molfetta

Assistenti: M. Bianchi e M. Minniti di Reggio Calabria

Marcatori: 6′ st Villa, 42′ st La Barbera, 43′ st Sarli

Ammoniti: Marano e Levato (A), Galletti, Ganjè, Lombardi e Villa (C).

Espulsi: per l’Acri al 17′ st Marchese dalla panchina e al 32′ st Granozio.

NOTE: Omaggiato dall’ FC Calcio Acri prima della partita il capitano Paolo Gallo per i 50 gol in maglia rossonera. Circa 400 spettatori presenti, una trentina i supporters castrovillaresi.

Villa, La Barbera e Sarli affondano l’Acri, ma i padroni di casa meritavano decisamente qualcosa in più. Terna arbitrale rimandata.

LA GARA: Non sono bastate le numerose palle gol create e nemmeno la voglia di continuare la striscia di risultati utili consecutivi ottenuti. Nel 15^ turno del campionato di Eccellenza l’Acri si deve arrendere al Castrovillari di De Rosa che con cinismo e determinazione si porta  a casa l’attesissimo derby con un sonoro 3 – 0. Il  risultato secco non rende però giustizia alla cronaca della gara e non tradisce una partita in realtà combattuta, a tratti giocata meglio dai padroni di casa, più arrembanti e pericolosi, anche se spreconi, in avanti. Il Castrovillari di De Rosa ha saputo pero, con opportunismo, portare la gara dalla sua dopo il primo gol del vantaggio, difendendosi con ordine, cogliendo anche qualche decisione arbitrale favorevole. Dal canto suo l’Acri, che oggi si schierava in avanti con le due punte Gallo e Provenzano, non è riuscita a capitalizzare le occasioni da rete del primo tempo. Rimasta senza Provenzano, già out al 1′ per stiramento, la squadra di Pascuzzo ha al 18′ una ghiotta occasione per passare in vantaggio: atterrato da Storino, capitan Gallo, già tre minuti prima vicino al gol con un gran tiro dalla distanza, si porta sul dischetto per un giusto calcio di rigore (che a fine gara De Rosa definirà “generoso”), ma il bomber spara di poco fuori lo specchio della porta. Dieci minuti più tardi c’è di nuovo il n. 9 acrese sul taccuino: Luzzi dalla sinistra accende un gran cross per Gallo che di testa non riesce a battere Barillaro. Da segnalare per gli ospiti solo un velenoso calcio di punizione al 33′: tiro di La Canna , ma gran rinvio di Di Iuri.

La ripresa si apre subito con l’ Acri in avanti (occasionissima di Schiavello al 2′) ma gli ospiti, sfruttando un’ incertezza difensiva degli avversarii, passano in vantaggio al 6′ con Villa che , forse in fuorigioco, appoggia in rete un assist di La Canna. I padroni di casa, oggi per dovere di ospitalità in maglia rossonera, non ci stanno e a questo punto è sempre il buon P. Gallo a farsi portavoce della reazione rossonera. Al 24′ grande prodezza per il capitano che colpisce internamente la traversa e poi atterra perpendicolarmente al legno: il guardalinee non convalida la rete ma ai più la palla è sembrata oltre la linea bianca di porta. Sempre Gallo poi al 40′ spara alto sopra la traversa. In mezzo alle due occasioni di pareggio, la sconcertante espulsione di Granozio avvenuta dieci secondi dopo il suo ingresso in campo al 32 al posto di Parisi. Rimasta cosi in dieci uomini, l’Acri subisce cosi  su rinvio le reti di La Barbera (42′) e Sarli (43′) che decretano la fine delle ostilità e fissano il punteggio su un immeritato e bugiardo 0 – 3.

Andreina Morrone

 

Palmese fermata a Isola

Isola: Voce, De Luca,Mercuri E., Leone, Minutolo, Mercurio B., Russo, Campagna, Turano (Bruno 35 s.t.), Rocca (Esola 18 s.t.) Alassani

Palmese: Caputo, Villella, Rotolo, Tedesco, Musumeci (Malandra 10’ s.t.) Sanso, Mascaro, Centenari, Di Giacomo, Capria (Velletri 18 s.t.) Ceco

Arbitro: Poma di Trapani assistenti: Mondella e Naccari spett 200 con rappresentanza ospite

marcatori: Alassani (I) 25′ p.t. e 41′ s.t. Eseola 18′ s.t.  Ceco (P) 25′ s.t.

 

 

 

Isola C. R. – Si interrompe dopo 5 turni la serie positiva della Palmese (6 compresa la coppa Italia). La squadra neroverde cade malamente nella trasferta di Isola Capo Rizzuto dopo i padroni di casa riescono ad imporsi con un secco 3 a 1. Partono alla pari le due squadre che si affrontano a viso aperto con un gioco veloce e impostato sulle fasce da dove arrivano le azioni più pericolose per entrambe. Ma è al 25’ che l’Isola passa in vantaggio. Calcio di punizione sulla fascia destra dai 30 metri circa. Cross al centro dove la difesa neroverde riesce a respingere la palla fuori area dove però era appostato Alassani che raccoglie la palla e fa partire un bolide a fil di palo sul quale il portiere Caputo nulla può se non vedere gonfiarsi la rete. La Palmese tenta di reagire ma la difesa giallorossa isolana chiude bene gli spazi e lascia poche opportunità agli avversari. Nella ripresa al 12’ gli ospiti reclamano un calcio di rigore per un presunto fallo di mano ma l’arbitro lascia correre. Ma proprio nel momento migliore della Palmese che l’Isola trova il raddoppio con Eseola al 18’ dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo. La Palmese dunque si getta in avanti alla ricerca del gol che potrebbe riaprire i giochi e lo trova al 25’ con l’argentino Ceco che segna il 2 a 1 con moltissime contestazioni da parte dei locali per una presunta posizione di fuorigioco del giocatore neroveerde. Ma a chiudere i giochi ci pensa ancora una volta Alassani che a pochi minuti dalla fine della gara trova un bellissimo gol che vale il 3 a 1 finale.

Cosenza – Martina Franca, le pagelle dei Lupi.

Frattali sv: è l’unico modo che ha per non prendere voti alti. La sua partita è tutta in quel pallone bloccato all’ultimo minuto ed in un mezzo errore all’inizio del primo tempo, stop. Mr. Frattastic oggi è a riposo.

Bigoni voto 6: inizia male, o meglio si vede molto poco, cresce con il passare dei minuti per diventare un tuttofare nell’ultima mezz’ora di gioco. Cavalca, cavalca e ancora cavalca prepotentemente, cambiando anche corsia. Peccato per quei primi sessanta, avrebbe potuto fare meglio.

Blondett voto 6,5: ogni complimento ormai si spreca, noi aggiungiamo soltanto che oggi si è visto nel nuovo abito di terzino, ruolo in cui solitamente un centrale non si diletta a giocare se non per necessità. Agli ordini del re Cappellacci, Edoardo ha risposto “Obbedisco” ed ha confermato le proprie doti. Marino inizi a mettere i soldi nel salvadanaio, questo qui bisogna tenerlo.

Guidi voto 6,5: abbiamo più volte detto che di fianco a Pepe si trova in difficoltà: oggi, invece, quando l’ex Chieti entra in campo, pur per venti minuti, non perde la calma e non sbaglia neanche un fuorigioco. Il maestro comanda, l’orchestra risponde. Se Frattali è Mr. Fantastic, lui è la Cosa. Che meraviglia.

Palazzi voto 6: non ce ne voglia il buon Mirko, che pure gioca un’ottima partita, ma ci dispiace non poter rivedere all’opera Mannini su quella corsia, che tanto bene aveva sinora fatto. Sarà per un’altra volta, nel frattempo il nazionale sammarinese svolge discretamente il proprio lavoro. Lo rileva, in un imperterrito atto di coraggio del Mister, Calderini, voto 7: come i migliori cannoni, Bum Bum. finalmente nel ruolo a lui più congeniale, dimostra di avere un cambio passo superiore ai suoi compagni. E poi la tecnica sul gol è da leccarsi i baffi: neanche il bacio di Casablanca è così poetico. La palla come Rick, il palo come Ilsa: ma stavolta, il finale è a lieto fine.

Meduri voto 5: Castagnetti in panchina ci fa tirare un sospiro di sollievo. Forse, dalla prossima settimana, Meduri potrà tornare a fare il proprio gioco, ovvero quello di spezzare le tibie ed i peroni avversari. Nel frattempo, lo si cerca – male –  emule del biondino, che manca tantissimo. Fabio non ha i piedi per fare il regista, e sbaglia tanti passaggi, correndo anche poco.

Giordano voto 6,5: che piacere vederlo giocare con questa grinta. Meduri può anche stare come gli omini del calcio balilla, se di fianco ha un uomo che corre per dodici, recupera palloni e sfiora il gol: caratteristica, quella del calcio dalla distanza, che sinceramente non credevo potesse avere. Non finirai mai di stupirmi, meglio così.

Criaco voto 6,5: partita di sacrificio interpretata magistralmente: prima a far legna, poi a retrocedere terzino – lui, un’ala già trasformata in

 

mezzala, per concludere al centro, alto a sinistra in aiuto a Bigoni. Non demorde e spacca tutto fino al novantesimo. Un altro giocatore che ha trovato identità grazie a Cappellacci.

Mosciaro voto 5,5: meno incisivo delle altre volte, fa vedere poco ma spesso si nasconde, ben marcato dai centrali avversari. Stretto nella morsa, non conclude molto, facendosi parare il tap – in dei primi minuti. Ma non ci si preoccupi, ormai non stecca.

De Angelis voto 6,5: si vede la differenza tra una prima punta ed un trequartista adattato: l’uomo in dieci oggi è una vecchia volpe del mestiere che sa creare e trovare gli spazi giusti. Ben tornato, Gianluca, ci servivi come il pane. Lo rileva negli ultimi minuti Pepe, voto 6: fa il suo, per una volta bene, dando sostanza alla squadra quando serve.

Alessandro voto 5,5: dorme per lunghissimi tratti della partita, poi viene innescato e fila via come un razzo creando scompiglio: non è un caso che l’occasione migliore della ripresa nasca da una sua sortita. “Il ragazzo può ma non si applica”, come dicevano ai meno diligenti a scuola: e proprio come quelli, è l’amore la causa di tutto. Non perde occasione per tenere la palla incollata a sé, noncurante dei compagni smarcati. Si attendono giornate migliori.

Francesco La Luna

Vigor Lamezia, in Umbria un’altra sconfitta

Il Castel Rigone fa bottino pieno con un secco 2-0

 

CASTEL RIGONE (PG) – Terza sconfitta nelle ultime 5 partite per la formazione biancoverde che vede assottigliarsi a soli 2 punti la distanza dall’ottava in classifica (proprio la squadra umbra), ultimo posto valido per la permanenza di categoria. Già qualcuno rimpiange il tecnico Costantino, esonerato prematuramente qualche settimana fa, che magari raccoglieva poco sul campo pur avendo un gioco molto fluido. La Vigor Lamezia delle ultime uscite appare molto spenta, con un gioco molto lento e contratto. L’alibi di mister Novelli è quello di non avere un attacco mai al completo tra infortuni e squalifiche e con Del Sante che non lo aiuta visto che si fa espellere a pochi minuti dalla fine e che quindi salterà la prossima partita.

In terra umbra, il primo tempo non fa registrare particolari squilli, con le squadre che giocano un calcio lento e macchinoso, come se nessuna delle due sfidanti volesse fare male.  Nel secondo tempo invece, arriva la più classiche delle beffe: al minuto 19, l’arbitro Illuzzi annulla una rete biancoverde e sul contropiede umbro, la Vigor si rifugia in angolo. Dal corner Agostinelli mette dentro con Ubaldi che anticipa tutti e trafigge Rosti di testa. Biancoverdi che si innervosiscono e non riescono più a trovare gioco. Al minuto 89, Del Sante si becca il rosso diretto che lo manda anticipatamente sotto la doccia e lascia i suoi compagni in dieci. Dopo appena un minuto, Agostinelli realizza il secondo gol che chiude definitavamente la partita.

 

CASTEL RIGONE: Fransese, Santarelli, Bianco, Vicedomini, Gimmelli, Moracci, Montanari, Ubaldi, Tranchitella, Coresi, Agostinelli. All. Fusi

VIGOR LAMEZIA: Rosti, Rapisarda, Malerba, Romano, Marchetti, Gattari, Padulano, Scarsella, Del Sante, Rondinelli, D’Amico. All. Novelli

Arbitro:  Illuzzi di Molfetta.

Note: Giornata fredda, ma soleggiata con terreno in buone condizioni.
Spettatori: 300 circa.
Ammoniti: Montanari (CR), Rondinelli (VL).
Espuslo: 89′  Del Sante (VL).

 

Roberto Tarzia

Cosenza, fine della maledizione San Vito.

Il Cosenza scaccia via lo spettro del San Vito con una prestazione che sarebbe riduttivo definire sufficiente, benché il punteggio sembri suggerire questa disamina, tornando così alla vittoria in casa propria dopo quasi sessanta giorni di agonia. La caratura dell’avversario non inganni, visto che il Martina Franca si è presentato con un formazione molto chiusa: gli uomini di Cappellacci hanno condotto la partita verso i binari giusti grazie, soprattutto, all’indiscusso genio di Elio Calderini, che ha siglato il gol del vantaggio e della definitiva vittoria.

Il Mister di Teramo fa due cambi rispetto alla sconfitta di Aprilia, uno dei quali obbligato: Palazzi sostituisce l’indisponibile Mannini, mentre il rientrante De Angelis prende la numero dieci, spedendo Calderini in panchina. Per il resto, tutto resta uguale alla formazione standard. Si rivede in panchina Michele Castagnetti, che però non metterà piede in campo per tutta la durata del match.

La prima vera occasione della partita capita al nono minuto: Palazzi dentro per De Angelis, che si gira magistralmente e conclude in porta, trovando la strenua opposizione di Modesti: sulla ribattuta, ancora Modesti si supera sul tap – in ravvicinato di Mosciaro. La partita la fa solo il Cosenza, che attacca a testa bassa, mentre il Martina Franca si chiude con Sallustri che retrocede come quinto difensore in fase di non possesso. Al ventidue De Angelis si smarca e va in uno contro uno, Guidi si intromette, scarta il portiere ma da posizione defilata coglie il palo. Neanche due minuti dopo Giordano impegna severamente l’estremo avversario con una sibillina rasioiata dai venticinque ben deviata in angolo. Dopo questa serie di ghiotte opportunità, il Cosenza alla lunga si spegne, non tirando più in porta ma limitandosi ad arrivare pericolosamente dalle zone degli ospiti, recriminando per un paio di occasioni da rigore occorse a De Angelis. Finisce così il primo tempo sullo zero a zero. La ripresa inizia con gli stessi undici, e come gli effettivi non cambia neanche la trama. Passano solo sei minuti prima che Criaco non si trovi solo contro il il portiere. Prodigioso intervento di un centrale ospite che toglie il pallone dai piedi del numero sete sventando il pericolo. Al quarto d’ora Mosciaro tenta da troppo distante, eppure il pallone non sorvola di molto la traversa. Alessandro ci mette invece un po’ per carburare, ma quando lo fa sulla sinistra ne salta due e mette De Angelis in condizione di segnare. Il tentativo del dieci è però rimpallato, così come il successivo dell’esterno argentino. A provare e riprovare, però, prima o poi si riesce: ed ecco che, da un calcio d’angolo, il pallone spiove sul destro di Calderini, entrato per Palazzi. Il talentuoso fantasista prende la mira, scarica, la sfera bacia il palo come nel più romantico dei finali cinematografici e si deposita docilmente in fondo al sacco. Uno a zero e pubblico in visibilio. Nonostante il Martina pressi, il Cosenza sfiora il raddoppio con una punizione di Criaco che rimbalza davanti a Modesti, il quale con un riflesso immenso la toglie dall’angolino basso. Ultimi minuti da gelo sangue per il Cosenza: su un filtrante alto dal centrocampo non scatta il fuorigioco (o non scatta la bandierina del segnalinee) e Bilello  si trova a tu per tu con Frattali, ma in un tentativo di pallonetto spedisce oltre la traversa. Al termine dei novanta regolamentari, però, scattano cinque minuti di recupero abbastanza discutibili, che scorrono senza eccessivi patemi d’animo, eccezion fatta per un paio di palloni vaganti raccolti da Frattali che spezza il ritmo. Il triplice fischio del signor Melidoni di Frottamaggiore, oltre anche i cinque di recupero ordinati, chiude la contesa sul punteggio di uno a zero.

Gli uomini di Cappellacci tornano dunque al successo casalingo che mancava dal due a zero contro l’Arzanese siglato da Napolano e De Angelis. Merito di una buona squadra capace di metamorfizzarsi al momento adatto, un team con ampie capacità camaleontiche che in mezz’ora passa dal 4 – 3 – 3 iniziale al 4 – 2 – 3 – 1 con Calderini trequartista e chiudere con il 4 – 4 – 2 con Blondett terzino. Camaleontiche e rischiose le scelte del Mister, che però raccoglie quanto seminato. Bum Bum si sveglia dal letargo e mette a segno il gol più importante e, forse, anche più bello. I pareggi di Casertana, Foggia e Teramo permettono infatti di porre due lunghezze di distacco dalle dirette inseguitrici, soprattutto dagli abruzzesi, contro i quali bisognerà vedersela nella prossima giornata. Arrivare allo scontro diretto con un vantaggio, pur minimo, aiuta sicuramente.

 

COSENZA – MARTINA FRANCA 2 – 0

MARCATORI: Calderini (C) 27′ st

COSENZA: Frattali; Bigoni, Guidi, Blondett, Palazzi (’17 Calderini); Criaco, Meduri, Giordano; Mosciaro, De Angelis (’30 Pepe), Alessandro.

MARTINA FRANCA: Modesti; Dispoto, Zammuto, Salvatori, Nucera (’30 Aperi); Zampano, Bilello, De Lucia, Sallustri (’36 Memolla); Petrilli ( ’25 Ilari), Belleri.

AMMONITI: Mosciaro, De Angelis (C); Dispoto, Zampano (M)

 

Francesco La Luna

Serie D Girone I: risultati e classifica

Risultati Ultima Giornata 15/dicembre

Agropoli Licata 3 – 0
Pomigliano Rende 1 – 1
Cavese C. Messina 3 – 3
Hinterreggio N. Gioiese 0 – 3
Noto Ragusa 1 – 1
Orlandina Montalto U. 2 – 1
Savoia Due Torri 4 – 1
Torrecuso Akragas 1 – 0
Vibonese Battipagliese 0 – 0

Classifica Serie D – Girone I

Totale Casa Fuori
Squadra Punti G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs
1. Savoia 39 15 13 0 2 39 9 7 7 0 0 23 3 8 6 0 2 16 6
2. Akragas 37 15 12 1 2 30 11 7 6 1 0 15 4 8 6 0 2 15 7
3. N. Gioiese 32 16 9 5 2 25 11 8 4 3 1 10 5 8 5 2 1 15 6
4. Cavese 26 15 7 5 3 30 18 7 4 2 1 18 8 8 3 3 2 12 10
5. Torrecuso 26 15 7 5 3 22 17 7 5 2 0 12 2 8 2 3 3 10 15
6. Battipagliese 23 15 6 5 4 30 24 8 2 4 2 14 12 7 4 1 2 16 12
7. Noto 23 15 6 5 4 24 22 8 3 4 1 11 9 7 3 1 3 13 13
8. Pomigliano 22 15 6 4 5 18 17 7 4 1 2 10 7 8 2 3 3 8 10
9. Hinterreggio 22 16 6 4 6 17 17 8 4 1 3 10 10 8 2 3 3 7 7
10. Orlandina 22 15 6 4 5 20 21 7 4 1 2 11 11 8 2 3 3 9 10
11. Montalto U. 22 15 5 7 3 20 22 8 4 4 0 11 5 7 1 3 3 9 17
12. Agropoli 20 15 5 5 5 20 18 7 4 1 2 9 6 8 1 4 3 11 12
13. Due Torri 18 15 4 6 5 21 22 8 4 2 2 11 7 7 0 4 3 10 15
14. C. Messina 13 15 3 4 8 15 24 8 1 3 4 9 17 7 2 1 4 6 7
15. Rende 9 15 2 3 10 8 26 8 1 1 6 5 17 7 1 2 4 3 9
16. Licata (-1) 6 15 1 4 10 9 26 8 1 2 5 6 14 7 0 2 5 3 12
17. Vibonese 5 15 0 5 10 8 27 7 0 3 4 5 15 8 0 2 6 3 12
18. Ragusa 5 15 1 2 12 12 36 8 0 2 6 8 18 7 1 0 6 4 18