COSENZA – In vista del rinnovo dei vertici della Calabria Film Commission, un nutrito gruppo di registi calabresi e professionisti del settore cinematografico regionale, ha deciso di stilare e sottoscrivere un “manifesto” da sottoporre ai nuovi vertici dell’ente regionale che dovrà occuparsi dello sviluppo della Settima arte sul nostro territorio. Dopo lunghi e costruttivi confronti sono stati messi nero su bianco i punti salienti del programma che vede uniti, per la prima volta, i professionisti del settore che da anni svolgono questo lavoro con enormi sacrifici. «La Calabria non può permettersi di sciupare un’altra occasione – si è detto in una delle partecipate riunioni che si sono svolte nel mese scorso – la Film Commission rappresenta oggi un’opportunità soprattutto per chi svolge questo lavoro sul territorio guadagnandosi, spesso, la ribalta nazionale, raccogliendo altrove premi e soddisfazioni ma non qui».
I punti salienti:
Trasparenza nell’affidamento dei fondi, bandi accessibili a tutti, un occhio alle ricadute sul territorio, e un altro ai modelli virtuosi delle vicine Film Commission di Puglia e Basilicata – che hanno costruito modelli di business sulla Settima arte che le hanno rese competitive a livello internazionale – sono le basi del “manifesto” della Rete Cinema Calabria.
Rete Cinema Calabria è un collettivo di registi calabresi e di professionisti della produzione cinematografica e audiovisiva in Calabria che si pone lo scopo di dare voce ad uno scambio di opinioni, esperienze e riflessioni sulla tematica: “La produzione video in Calabria alla luce della nuova Film Commission”. Un gruppo in crescita, che vuole – nel tempo – riuscire ad accogliere e rappresentare sempre più operatori calabresi del settore.
Si è deciso di stilare una breve lista di proposte da portare all’attenzione delle istituzioni regionali e dell’opinione pubblica tutta, al fine di portare il proprio contributo nell’opera di rilancio della produzione cinematografica e audiovisiva in Calabria, grazie alla propria conoscenza delle dinamiche del settore e in un’ottica di valorizzazione delle professionalità del territorio. Solo un inizio, un primo approccio che, si spera, possa nel tempo portare ad un costante e sempre più prolifico confronto tra istituzioni e professionisti della regione.
• PROPOSTA #1: Rispetto alla dotazione finanziaria annuale della Fondazione Calabria Film Commission, almeno il 40% del fondo dovrebbe essere concesso tramite bando pubblico;
• PROPOSTA #2: Rispetto ai contributi erogati tramite concessioni ad hoc e bandistica, il 100% degli stessi dovrebbe essere liquidato dai beneficiari ad operatori economici calabresi;
• PROPOSTA #3: Nella scelta dei progetti da finanziare e girare in Calabria, la Fondazione Calabria Film Commission dovrebbe ispirarsi alla massima diversificazione delle opere, ad esempio mediante predisposizione di bandi pubblici “multigenere” (lungometraggi, cortometraggi, documentari, web-series, etc…);
• PROPOSTA #4: Quando ospite in festival di categoria, la Fondazione Calabria Film Commission dovrebbe spendersi per portare visibilità alle produzioni e professionalità del territorio calabrese; nei festival di cinema dove la Fondazione è coinvolta quale organizzatrice o sponsor, questa dovrebbe riservare una sezione dedicata alle sole opere di autori calabresi.
• PROPOSTA #5: I bilanci della Fondazione Calabria Film Commission, con il dettaglio di tutti i contributi concessi a qualsiasi titolo, dovrebbero essere sempre disponibili online per garantire la massima trasparenza della gestione.
Si sottoscrive il contenuto di questo “manifesto”, augurandosi la massima condivisione