COSENZA – Mercoledì 7 Settembre alle ore 18 presso la Libreria Ubik di Cosenza, il Premio Sila inizia a presentare i romanzi appartenenti alla decina finale. Si parte con “La provvidenza rossa” (Sellerio) di Lodovico Festa, un passato come quadro del Pci fino al suo scioglimento, poi tra i fondatori de “Il Foglio”, collaboratore de “Il Giornale” e di altre testate nazionali, nonchè autore di vari saggi.
Il romanzo è un giallo che ricostruisce un momento preciso e nevralgico della storia del nostro paese, il turbolento e drammatico 1977, l’anno del nuovo movimento, dei cortei dell’Autonomia operaia e degli scontri con le forze di polizia e con l’ultradestra, della contestazione a Lama e alla sinistra storica, dell’excalation della lotta armata che culminerà secondo le versioni ufficiali nel sequestro Moro. Ma è anche un gustoso ed ironico ritratto del PCI di allora, della potente e capillare macchina organizzativa negli anni in cui si trovava ambiguamente a far parte finalmente della maggioranza di governo ma senza poter rinunciare del tutto ad esercitare il ruolo di pungolo, di controllo e di contrasto tipico dei partiti d’opposizione. E poi c’è Milano, città tante volte raccontata dai romanzi e dai film gialli con i suoi salotti importanti e le sue periferie operaie, con l’ambiente della ligéra, storica mala locale.
A conversarne con l’autore ci saranno Sergio Aquino, imprenditore, ex militante del Pci e poi di Rifondazione Comunista ed Ugo G. Caruso, già critico di letteratura gialla su L’Unità ed appassionato di “cose milanesi”.
“La provvidenza rossa” al Premio Sila, Lodovico Festa racconta il 1977
