Presentata l’iniziativa “La città che vorrei, lavori a colori”

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 COSENZA – Prefettura e Comune insieme per la Cosenza che i ragazzi immaginano.
Oltre mille disegni arrivati, sui temi del verde e della sostenibilità, con cromatismi accesi, visioni e spunti. La fantasia degli studenti che hanno partecipato all’iniziativa “La città che vorrei, lavori a colori” si è rivelata (forse inconsapevolmente, forse no) incentrata su quei principi basilari dei tempi che furono e delle buone pratiche urbane.
Partita già da qualche settimana per consentire ai ragazzi dei cinque istituti comprensivi di Cosenza di sviluppare le loro proposte su carta, l’idea, partorita negli uffici della Prefettura in piazza XI Settembre, è stata presentata ufficialmente questa mattina a palazzo dei Bruzi.
Il cantiere di piazza Bilotti da oggi non sarà un luogo morto in attesa di rinascere. Anzi, le opere dei ragazzi che sono state posizionate su banner a fare da cornice a ruspe e attrezzi, ricordano che c’è vita oltre le recinzioni, e che la trasformazione urbanistica è una fase di transizione che può anche non essere grigia ma, appunto, colorata.
Alla conferenza stampa è stato subito evidenziato come l’intuizione di affidare ai cittadini del futuro l’opportunità di far nascere una mostra in una zona momentaneamente non attrattiva, sia venuta allo sguardo di una donna, ovvero il capo gabinetto della Prefettura, Emanuela Greco.
In assoluta semplicità: “Io ho due bambini – ha spiegato la funzionaria – E come mamma ho voglia di esaudire le esigenze dei piccoli. Passando in macchina da piazza Bilotti mi chiedevo se potesse essere possibile rendere più gradevole questo luogo nel periodo in cui rimarrà un cantiere. Così, parlandone col Prefetto, abbiamo appunto pensato a disegni che attuassero una sorta di alterazione, da lavori in corso a lavori a colori, su come i nostri figli immaginano la città”.
Si tratta di un’idea innovativa che, al momento, non ha equivalenti altrove. Singolare quanto encomiabile che sia nata nella sede della Prefettura, a testimonianza di un radicamento sul territorio che insieme alla sicurezza tiene conto delle necessità delle persone e della qualità della vita.
Il Comune, è stato sottolineato, ha fatto da preziosa sponda affinché dalla teoria si arrivasse alla pratica.
“Sento di ringraziare tutti voi per avermi offerto l’opportunità di sviluppare concretamente questa validissima idea – ha affermato il capo ufficio stampa della Prefettura, Antonella Vecchio, un’altra donna che ci ha messo ‘del suo’ – Abbiamo condiviso un progetto bellissimo, trovando nell’Amministrazione municipale una squadra fortissima che ci ha molto aiutati a realizzarlo in poco tempo”.
Alle difficoltà incontrate sul campo e poi superate, ha fatto cenno il prefetto Gianfranco Tomao: “Per noi è stata un’esperienza interessante che ci ha permesso di uscire dalla routine delle solite carte – ha scherzato l’alta carica governativa – Mi piace ammettere che la creatività è donna e che ho delle preziose collaboratrici che mi hanno coinvolto in qualcosa di diverso. Ma le idee – ha aggiunto – si realizzano quando vengono raccolte, e noi abbiamo incontrato un Sindaco con la sensibilità giusta. Certo, non sono mancate le difficoltà, però ritengo di poter esprimere soddisfazione per il risultato finale”.
Ringraziamenti sentiti anche da parte di Mario Occhiuto, alla presenza, nel salone di rappresentanza, pure di alcuni allievi della Zumbini e di quasi tutti i dirigenti scolastici locali. Il primo cittadino, da architetto amante dell’arte e da convinto sostenitore di questi giovanissimi cittadini che rappresentano il domani di Cosenza, non poteva che supportare la manifestazione.
“Noi abbiamo fatto della cifra identitaria della creatività, della bellezza e dell’armonia – ha dichiarato Occhiuto – il nucleo del nostro percorso amministrativo. Lungo la strada dell’educazione civica sulle buone pratiche urbane, dalla guida sicura al riciclo, i bambini si rivelano sempre i nostri migliori alleati. Loro sono i principali attori perché sono sempre stati disponibili e attenti, sono i soggetti che hanno maggiormente recepito le nostre attività. Partecipano con passione, aderiscono alle iniziative e per questo gli dico grazie, come dico grazie alla Prefettura che ci fornisce gli stimoli di cui abbiamo bisogno”.
Il sindaco Occhiuto ne ha approfittato per ribadire che piazza Bilotti sarà presto arricchita di nuovi accessori accanto alle luminarie, in modo da ridurre gli inevitabili disagi che esistono per i commercianti durante il corso della cantierizzazione
L’assessore alla Scuola Geppino De Rose, presente insieme alla collega Rosaria Succurro delegata per la comunicazione, dal canto suo ha voluto ringraziare uno per uno i dirigenti scolastici dei cinque istituti comprensivi “perché non era un’impresa facile, ma grazie alla risposta straordinaria dei bambini e all’appoggio del personale docente e dirigenziale ce l’abbiamo fatta in tempi ristretti”.
A margine dell’incontro con i giornalisti, il sindaco Mario Occhiuto ha consegnato due targhe alle artefici dell’iniziativa, Emanuela Greco e Antonella Vecchio, riportanti questa incisione: “La creatività è la naturale estensione del nostro entusiasmo”. Ed ha inoltre fatto dono al prefetto Tomao di una preziosa icona raffigurante la Madonna del Pilerio, patrona della città.
Alla fine, tutti in piazza Bilotti a raggiungere gli alunni degli istituti comprensivi per ammirare i loro occhi sulla città attraverso i loro disegni.
In alto, verso il cielo, palloncini lasciati volare, simboli di libertà e di un luogo che si muove mentre sta cambiando volto.

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