La Calabria è protagonista della quarta edizione della Slow Wine Fair, la manifestazione dedicata al vino buono, pulito e giusto, in programma a Bologna dal 23 al 25 febbraio 2025.
Organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, l’evento vedrà la partecipazione di 25 aziende vitivinicole calabresi, grazie alla collaborazione e al sostegno della Regione Calabria e di Arsac.
Nel padiglione 20, in sinergia con la redazione Slow Wine di Slow Food Calabria, verrà proposto un ricco programma di degustazioni con 11 appuntamenti, offrendo al pubblico l’opportunità di incontrare i produttori e scoprire vini da vitigni autoctoni che raccontano la biodiversità della regione, una terra dalla tradizione vitivinicola millenaria, risalente agli Enotri.
La Slow Wine Fair rappresenta il principale incontro internazionale della Slow Wine Coalition e quest’anno riunirà circa 1200 espositori da 30 Paesi e da tutte le regioni italiane, concentrandosi sul tema della sostenibilità del packaging e della logistica nella filiera vitivinicola.
La presenza di un numero così significativo di aziende calabresi – il più alto dalla nascita della fiera – testimonia la vitalità e la crescente rilevanza della regione nel panorama enologico italiano.
«Con questa nuova esperienza collettiva – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura della Calabria, Gianluca Gallo – continua il lavoro di promozione della viticoltura regionale e delle sue esperienze produttive territoriali, in sinergia con Slow Food Calabria con la quale ci ritroviamo nuovamente in un contesto fieristico per ribadire la comunione di intenti intrapresa per la valorizzazione della qualità e del vino, in questo caso, buono pulito e giusto. L’entusiasmo e l’attenzione dei wine lovers e degli operatori di settore e della stampa enogastronomica sono per noi l’indicatore che dobbiamo continuare a raccontare e far conoscere sempre meglio la storia della viticoltura, che in Calabria ha origini antiche, e la forza produttiva che si esprime in grandi vini dal carattere autentico, identitario e fortemente legato al territorio».
Il programma delle degustazioni calabresi ha preso il via domenica 23 febbraio alle 12:00 con la masterclass “Personalità fuori dagli schemi: forti identità e libere espressioni”, curata da Alessandra Molinaro.
«La presenza di così tante aziende calabresi alle quali è dedicato un intero spazio è un segnale importante – spiega Alessandra Molinaro, coordinatrice di Slow Wine Calabria – Espressione del racconto di una regione che dimostra sempre più vitalità e determinazione, capace di posizionarsi tra i territori di riferimento per vini buoni, puliti e giusti. Essere presenti è un impegno verso un modello di viticoltura sostenibile, rispettoso delle risorse naturali e soprattutto delle persone che lavorano in vigna. Quindici anni fa, quando è nata Slow Wine, l’intento era proprio quello di contribuire a cambiare l’agricoltura attraverso il racconto e il confronto su campo. Oggi facciamo un passo avanti, perché credo che questi appuntamenti debbano sempre più essere fonte di forti e profondi spunti di riflessione, capaci di ripensare il vino in termini di partecipazione e maturazione culturale collettiva, in cui il valore del vino è legato soprattutto al fattore umano ed etico».
Il programma delle degustazioni proseguirà lunedì 24 febbraio alle 11:00 con “Presídi a confronto: il Moscato di Saracena incontra lo Sciacchetrà”, seguito alle 12:30 da “Il Mantonico: un vitigno dalle infinite potenzialità”. Alle 15:00 sarà la volta di “Luoghi e vignaioli: tra vigne antiche e nuove prospettive”, con la partecipazione di Sarah Abbott, Master of Wine, mentre alle 16:30 si terrà “I vini di Reggio Calabria: alla scoperta dei vitigni affacciati sul Mediterraneo”.
L’ultimo giorno, martedì 25 febbraio, inizierà alle 11:00 con “Interpretazioni differenti del Rosso Magliocco”, guidata da Giancarlo Gariglio, curatore nazionale della guida Slow Wine. Alle 12:30 si proseguirà con “Calabria coast to coast: dal Tirreno allo Jonio”, per concludere alle 14:30 con “Nerello e Calabrese, gli autoctoni della punta dello stivale”.
Con questa significativa partecipazione alla Slow Wine Fair 2025, la Calabria conferma il proprio ruolo di spicco nel panorama vitivinicolo italiano, ribadendo la sua vocazione alla qualità e alla sostenibilità attraverso la valorizzazione dei suoi vitigni autoctoni e del suo straordinario patrimonio territoriale.
Fortuna Mazzeo

