Sbarchi immigrati: sei minori somali trasferiti a Cosenza

sbarco immigrati

Sei minori non accompagnati, di nazionalità somala, appartenenti al gruppo di extracomunitari sbarcati ieri nel porto di Salerno, sono stati trasferiti a Cosenza ed accolti dal Comune che sta provvedendo a sistemarli in alcune case di accoglienza della città e della provincia.

I sei minori, tra i quali una ragazza, sono stati presi in consegna la notte scorsa in Questura dall’Assessore Rosaria Succurro, in sostituzione del Sindaco Mario Occhiuto. Ad affidarli all’Assessore Succurro, alle 2,30 della scorsa notte, è stata l’Assistente capo della Polizia di Stato, in servizio all’Ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza, Maria Gagliardi.

I minori somali sono stati temporaneamente ospitati nella sede del Comando della Polizia Municipale di via Bendicenti.

Nella mattinata i servizi sociali del Comune, coordinati dalla Dirigente del settore welfare Giuliana Misasi, hanno individuato le strutture dove in queste ore i sei extracomunitari troveranno sistemazione.

La ragazza sarà ospitata nella Casa famiglia “Sacri Cuori” di Cosenza, due dei ragazzi nel gruppo appartamento Paideia di Marzi e gli altri tre saranno presi in carico dall’Associazione di volontariato SMA di Rossano.

Ylenia Lucisano, cantante rossanese al concerto del 1° maggio

Ylenia Lucisano

Ylenia Lucisano sarà sul palco del concerto del 1° Maggio con il brano in dialetto “Movt movt”. L’artista rossanese che sta portando al successo nazionale l’idioma locale, valorizzato dal sound popolare, promuovendo ed esaltando le proprie radici e la propria cultura, finalmente sarà protagonista di un evento di grande prestigio e clamore mediatico. A lei, che siamo certi continuerà a portare alto il nome della Città di Rossano, giungano gli auguri miei e dell’Amministrazione Comunale per questa nuova esperienza, con l’auspicio di oltrepassare traguardi sempre più elevati.

Il Sindaco Giuseppe Antoniotti, esprime grande soddisfazione e compiacimento per il successo della giovane Ylenia, complimentandosi per i risultati raggiunti finora e augurandole affermazioni personali e professionali sempre maggiori.

Rossanese doc, classe 1989, Ylenia Lucisano inizia presto a cantare nei pianobar presentando brani scritti insieme al papà Carlo, che la accompagna alla chitarra. Già a 10 anni decide di rendere realtà il suo sogno: fare della musica la sua professione. Le sue prime esperienze canore la portano a raggiungere ottimi risultati nei più importanti concorsi nazionali, come il Premio Mia Martini e il Festival di Castrocaro. All’età di 19 anni decide di lasciare la Calabria per trasferirsi a Roma e iniziare il suo percorso di ricerca artistica. Nei primi tre anni si dedica allo studio e alla scrittura musicale, poi si trasferisce a Milano, pronta per affrontare il mondo discografico, ricevendo il Premio AFI come giovane artista emergente italiana al Festival Internazionale della Musica Italiana di Bruxelles ed il Premio Euromediterraneo, conferito agli artisti calabresi che si distinguono nel mondo.

Accesso al credito in Calabria , Molinari: “Si evitino nuovi carrozzoni clientelari”

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Ci volle un’interrogazione del collega Barbanti, nel lontano agosto del 2013, per sapere del buco nell’acqua della costituenda Banca Collettiva dei Fidi di Cosenza; il 25 giugno precedente, infatti, la Banca d’Italia negava – sulla scorta di non meglio noti “motivi ostativi” – l’autorizzazione al comitato promotore che pure annoverava l’allora presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Giuseppe Gaglioti, l’allora sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, il presidente della Fondazione Carical e l’allora presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, attuale Governatore della Calabria. Ora leggo le dichiarazioni del Presidente della Regione – riportate dalla stampa – che parla di cambio di passo in merito alla necessità di una rivisitazione del sistema creditizio della Calabria, afflitta da una terribile congiuntura che, con l’irrigidimento delle politiche di accesso al credito bancarie, rischia di comprometterne per molti anni a venire la già fragile economia.

Spero che ciò non preluda a nuove iniziative fallimentari il cui costo ricada sulle finanze sfiancate dei calabresi, obbligati a pagare i tributi locali tra i più alti d’Italia. Certo che il ruolo giocato da Fincalabra, la finanziaria della regione, è stato poco significativo sinora per quello che doveva essere il suo ruolo. Sono peraltro note le polemiche che hanno interessato il personale in essa coinvolto sia prima che ora, visto che dovrà garantire lo stipendio ai 132 dipendenti dell’ex controllata CalabriaIt che ha dovuto assorbire e dei quali occorrerà curare la nuova qualificazione professionale: un fattore importante come, d’altronde, l’autonomia della “governance”, per svincolare l’ente dalla politica ed evitare che si trasformi nel solito “carrozzone”.

In Calabria, purtroppo, ogni buona idea e persino le più nobili intenzioni si trasformano in occasioni di clientela e familismo arrembante per una certa classe politica calabrese: basta pensare alla recente vicenda di Calabria Etica – recentemente commissariata – altro ente “in house” che si doveva occupare di assistenza alle famiglie disagiate, trasformato in un “contrattificio” la cui legittimità è al vaglio della Procura di Catanzaro.

Dia, allora, il Presidente Oliverio un seguito concreto alle sue dichiarazioni, facendo in modo che la riqualificazione di vecchi enti ovvero la costituzione di nuovi, costituisca l’occasione positiva di rendere il credito accessibile a tutti, famiglie e sistema produttivo, senza favoritismi di sorta.

La Calabria detiene già molti primati negativi cerchiamo di perderli o, almeno, di non guadagnarne di nuovi.

Avv. Francesco Molinari

Cittadino eletto al Senato

Vice Presidente Comm. Finanze e Tesoro

Cosenza, treni soppressi per furto rame

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COSENZA – Rallentamenti sulla linea per Paola si sono verificati stamane a causa di un furto di cavi di rame nella stazione di Cosenza, necessari al funzionamento dei sistemi di gestione del traffico ferroviario. I tecnici Rfi sono intervenuti per ripristinare la circolazione. Il furto ha provocato la cancellazione di parte o dell’intero percorso per 8 treni regionali e ritardi sino a due ore per altri 9. Attivati anche servizi sostitutivi con autobus tra le stazioni di Cosenza e Castiglione Cosentino.

 

C5/F, intervista a mister Tulino della Royal Team Lamezia

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SEMIFINALE ROYAL TEAM LAMEZIA-Spixana (domenica 26 aprile ore 19.30)

Ci si avvicina a grandi passi al primo dei due augurabili match per la Royal Team Lamezia fino al traguardo programmato alla vigilia. Intanto domenica 26 aprile alle ore 19.30 semifinale contro lo Spixana di Spezzano Albanese. Per conoscere come la Royal si sta preparando abbiamo interpellato il tecnico della squadra lametina.

A COLLOQUIO CON MISTER ANDREA TULINO . . .

Come sta la Royal alla vigilia di questo primo appuntamento importante?

“Ci stiamo preparando con grande cura, consapevoli da tempo che eravamo già qualificati per questa semifinale. Non stiamo lasciando nulla al caso e l’obiettivo è di  dare soddisfazione alla società e soprattutto al pubblico, che ci ha seguito per tutto il campionato”.

Un avversario, lo Spixana, inatteso per voi.

“Sicuramente, noi attendevamo il Maracanà e quindi c’è stata questa sorpresa. Di questa squadra in verità conosciamo poco, ma sappiamo che ci sono alcune ragazze che fanno parte della Rappresentativa e quindi all’altezza del compito. E’ vero anche che hanno battuto un Maracanà Catanzaro privo delle gemelle Merante, ma questo non significa nulla quando si gioca una gara secca, i risultati sono sempre aperti e non bisogna sottovalutare alcun avversario.  Quindi noi andremo in campo con tutto il potenziale che abbiamo a disposizione, cercando di fare la nostra gara e soprattutto facendo quello che noi sappiamo fare. Speriamo di farcela ma fin quando non avremo vinto non possiamo dire di aver vinto”.

Servirà la Royal Team Lamezia che ha giganteggiato nello scontro diretto col Maracanà.

“Esattamente: in una semifinale non potrà essere una Royal sottotono, anzi piuttosto convincente non solo nella prestazione ma sotto tutti i punti di vista. Non ci possiamo nascondere visto che siamo una squadra che può fare tanto e l’abbiamo dimostrato durante l’arco del campionato”.

Incognita emozione, che peso avrà?

“Non penso ne avrà,  dopo il torneo fatto abbiamo superato questa eventuale empasse a Rosarno soprattutto quando siamo andati sotto 3-1- Lì la squadra ha avuto la giusta reazione ed è quella che voglio vedere domenica. Al pari della convinzione che le ragazze hanno dimostrato contro il Maracanà nel ritorno, quindi mi aspetto che la mia squadra metta in campo questa qualità”.

Il pubblico quale ruolo  potrà recitare?

“Nel calcio a cinque è fondamentale, perché come tutti gli sport indoor il pubblico ha una valenza che va al di là di ogni cosa. Sappiamo perfettamente che durante l’arco della gara ci sono dei momenti di stanca e quindi proprio in quelli il pubblico col suo incitamento può galvanizzare le ragazze e può far uscire la squadra da una eventuale situazione negativa. Aspettiamo tutta la città affinchè ci aiuti a superare questo primo scoglio.”

RINALDO CRITELLI

US Catanzaro, rescissione del contratto per Michele Rigione

Srigionei separano in anticipo le strade di Michele Rigione e del Catanzaro. Il forte difensore centrale ha infatti, a sorpresa, deciso in accordo con la società giallorossa di rescindere in anticipo il contratto che lo legava alla squadra giallorossa. Non è chiarissima la motivazione di questa scelta, anche se tutto sembra potresi ricondurre ad una lite, piuttosto forte, avvenuta tra lo stesso Rigione e un membro dello staff tecnico del Catanzaro dopo la partita persa in trasferta contro la Casertana. Pochi minuti fa il sito web ufficiale della società del presidente Giuseppe Cosentino ha diramato la seguente nota stampa:

“La società Catanzaro Calcio 2011 srl rende noto di aver rescisso, in data odierna, in maniera consensuale, il contratto che legava Michele Rigione al club giallorosso. La società ringrazia il calciatore per il contributo dato alla squadra in questi due anni, augurandogli le migliori fortune professionali”.

Cosenza – Como, le pagelle dei Lupi

Stasera le pagelle saranno un po’ particolari: il voto sarà unico, per tutta la squadra, e sarà un 10 tondo e meritatissimo per la prima squadra calabrese capace di vincere la Coppa Italia di Categoria:


DSC_0677Saracco voto 10: 
partita ancora una volta molto positiva del portiere scuola Toro, partito male ma arrivato a difendere i pali della competizione dai quarti a Castellamare in poi, con prestazioni sempre al di sopra della sufficienza: good job, Umbe.

Corsi voto 10: all’arrivo di Roselli sembrava epurato, invece Angelo ha stretto i denti ed ha lavorato sodo, ritagliandosi un posto da titolare sulla fascia destra: il gladiatore è entrato di prepotenza nel cuore dei tifosi e non ha nessuna voglia di uscirne.

Carrieri voto 10: la sua storia è una favola, di quelle che solo il calcio può regalare: parte titolare l’anno DSC_0684scorso, si infortuna nella prima stagionale ad Ischia, va fuori dai piani dell’allenatore, resta in tribuna anche col nuovo mister, poi panchina, in piena emergenza viene buttato in mezzo al campo e sfodera prestazioni superlative: l’epitome della professionalità.

Tedeschi voto 10: forse il miglior acquisto della sessione estiva, difensore centrale come se ne vedono pochi, anche ieri sera ha saputo regalare momenti di calcio, altissimo calcio.

Ciancio voto 10: 7 gol in campionato durante tutti gli anni di carriera, ma il gol più importante lo fa in un’altra competizione: che poi, per uno che non segna molto, è una gioia immensa.

Criaco voto 10: dalla quasi cessione al Teramo alla vittoria della Coppa Italia di categoria con la maglia che ama: la ruota gira, non sarà Serie B ma è una soddisfazione immensa.

Caccetta voto 10: un giocatore che riesce a dare tranquillità al mondo intero facendo sembrare semplici DSC_0681cose che in realtà non lo sono; brutta la parentesi invernale, ma il suo arrivo ha dato qualità alla squadra.

Arrigoni voto 10: tic – tac, tic – tac, il metronomo rossoblu’ detta i tempi con precisione svizzera e sventaglia da destra a sinistra, tornando anche in copertura: inizia malissimo, cresce, si rivela per quello che è: un giocatore mostruoso.

Statella voto 10: prenderlo a Gennaio ha fatto sì che Roselli potesse lavorare con un esterno di un passo diverso rispetto a tutti gli altri: ha cambiato faccia alla squadra, ed il gol sbagliato nel derby è ormai un ricordo lontano.

DSC_0685De Angelis voto 10: giusto così, che ad alzare la Coppa sia lui, rientrato da un infortunio che, a quest’età, avrebbe ammainato qualunque bandiera: ma la sua non è una bandiera qualunque, Gianluca De Angelis si riprende il Cosenza, la fascia di capitano ed il titolo di capocannoniere del trofeo.

Cesca voto 10: un’altra di quelle storie che il calcio inventa: arriva non benissimo, non gioca mai, fa il suo esordio con la Salernitana in Coppa Italia – non benissimo, per la verità, poi a Castellamare – neanche qui molto bene – ma nel frattempo la forma migliorava ed Alessandro Cesca ha regalato ai suoi tifosi un gol – in campionato, proprio a Castellamare – ed una partita, quella a Como, disputata col cuore in mano e con tre assist a referto.

Roselli voto 10: prende il Cosenza quando era nel momento peggiore nel giorno del sedicesimo di finale contro la Reggina: segno del destino? Non si sa, ma questa Coppa è del Mister.

Subentrati: Calderini, Blondett, Magli voto 10.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Guarascio, Ciancio, Roselli

GUARASCIO: Se l’aspettava questa vittoria il Presidente? “Me l’aspettavo ma noi avevamo altri obiettivi e questa DSC_0688cosa è stata un po’ una sorpresa, diciamoci la verità”. Esonero di Cappellacci, arrivo di Roselli: la scelta si è rivelata esatta: “La scelta di Roselli è stata giustissima ma sapevamo già che lo era, da domani potremo iniziare a lavorare ai contratti per costruire qualcosa insieme, quello di stasera è un punto di partenza”. Il pubblico, una cornice da serie superiore stasera: “Un plauso ai tifosi, questo è il calcio che mi piace, in questi quattro anni stiamo rimettendo in vista qualcosa di importante. Stasera come il centenario? Sono due cose diverse, quella è stata la sintesi della storia, quella di stasera è stata un traguardo, una festa”. Si sa, i sogni possono essere anche il crocevia di realtà grandi: questo stadio nuovo? “Il progetto dello stadio nuovo è in cantiere da un po’, o meglio ne sto parlando da un po’ e se il sindaco è d’accordo ben venga”. Ultime osservazioni sulla Cabala e sui rinnovi: “Chi vince la coppa Italia va in serie B da cinque anni? Sarà anche solo di buon auspicio ma ci credo, è un traguardo possibile, il gruppo è stupendo e io vorrei confermare tutti in blocco”.

ROSELLI: Parole al miele quelle del mister per il gruppo: “Sono stati dei ragazzi fantastici, perché abbiamo passato come sapete dei momenti difficili e ci siamo meritate queste gioie tutti insieme, e solo noi con l’entusiasmo, con DSC_0690partite di alto livello e qualche obiettivo superiore possiamo portare tutta questa gente allo stadio”. Il futuro, le solite domande: “Io parlo di futuro come ne ho sempre parlato, io vorrei restare, deve decidere la società, la cosa importante è sempre iniziare qualcosa, questo è un gruppo che ha un futuro, c’è da tenere questo gruppo il più possibile, hanno delle qualità morali che sono venute fuori in un modo pazzesco ed in certi momenti era difficile, io sono proiettato a sabato perché voglio il nono posto”. Il Presidente ha dato per pronta la chiamata al Mister: “Se mi chiamano prima del direttore non risponderei, io sono sempre stato convinto che debbano essere lui ed il Presidente a scegliere l’allenatore”.

CIANCIO: Una stagione a rincorrere il gol, e per uno che di mestiere fa il terzino non è proprio il massimo: “Finalmente il gol è arrivato, la partita è andata bene, abbiamo portato il trofeo a Cosenza, e so che la città, i tifosi, la DSC_0691piazza ci teneva”. Uno che in carriera di gol non ne ha fatti molti (7 soltanto in gare di campionato), segnare un gol così dev’essere una sensazione indescrivibile: “Se mi avessero detto che avremmo vinto c’avrei creduto, forse c’avrei creduto un po’ di meno se mi avessero detto che avrei fatto il gol vittoria”. E questo tifo? “Il pubblico così l’avevo visto contro il Catanzaro, non capisco però perché vengano così tante persone solo nelle occasioni più importanti, vedere lo stadio pieno ti dà benzina per 300′, corri per loro e con loro.”

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

Cosenza, la Coppa è tutta per te!

DSC_0643Il Cosenza archivia la pratica Como con un gol di Ciancio e si porta a casa la Coppa Italia di categoria, mandando in paradiso un’intera città: merito di una squadra stratosferica, che ha saputo ritrovarsi nel momento di maggiore difficoltà e focalizzare le proprie attenzioni su un obiettivo che, solo qualche mese fa, sembrava proibitivo.

Roselli decide di non rischiare e mette dentro i titolari: Saracco prende il suo posto tra i pali, da destra a sinistra Corsi, Tedeschi, Carrieri e Ciancio gli fanno la guardia; a centrocampo, nello stesso ordine, si dispongono Criaco, Arrigoni, Caccetta e Statella; in avanti De Angelis supporta l’unica punta Cesca: in tribuna va – e qui la notizia DSC_0523fa scalpore – Fornito, mentre in panchina si collocano addirittura tre difensori (Blondett, Zanini, Magli), un solo esterno di centrocampo (Tortolano), due attaccanti (Calderini e Cori) ed il portiere Ravaglia.

Al 16′ conclusione dalla distanza di Castiglia che trova pronto Saracco, sulla ribattuta non arriva Ganz, forse trattenuto; dieci minuti dopo grossa occasione per il Cosenza con Ciancio che apre per De Angelis, sul cui diagonale interviene di piede Falcone che manda in angolo. Al 32′ Castiglia ci riprova dalla distanza, devia Carrieri che per poco non beffa Saracco: il Cosenza gioca di contropiede però, ed al 34′ Sattella recupera un pallone ottimo aprendo per De Angelis, il DSC_0542quale gira per Ciancio, accorrente sulla sinistra, che fa passare il pallone in mezzo alle gambe di Falcone e sigla il vantaggio rossoblu’. Al 39′ ancora il capitano ci prova da fuori ma il tiro lambisce il palo con Falcone pronto all’intervento.

La prima occasione della ripresa arriva al 15′ con Fietta che, sugli sviluppi di un corner, manda la palla sull’esterno della rete, risponde il Cosenza al 21′ con un tiro di Arrigoni che Falcone abbranca in presa comoda, Falcone inoperoso invece sul tiro di Calderini che termina distante dalla porta dei lariani al 26′. Gli ospiti, ormai alla resa, ci provano con qualche tiro velleitario dalla distanza, come quello di DSC_0557Bernardocco che finisce alto sulla traversa al minuto 35, ma il Cosenza ne ha di più e Calderini colpisce il palo di sostegno della porta al 41′ con una botta che regala ai 9000 del San Vito l’illusione del raddoppio. Le ultime occasioni della partita sono per De Sousa, innescato da verticalizzazione di Bernardocco, che prova a piazzarla mandando a lato, e per Defendi, che colpisce il palo da ottima posizione.

Il Cosenza conquista dunque la sua Champions, la città è in festa ed è giusto così: bisogna dare merito a chi, quando tutto sembrava perso, ha iniziato questo lungo cammino andando a vincere a Catanzaro 1 – 3, per poi sconfiggere, più o meno agilmente, Reggina (4 – 2 dcr), Salernitana (1 – 0), Juve Stabia (0 – 1), Pontedera (1 – 0 in casa, 1 – 1 in Veneto) e Como (1 – 4 in Lombardia) prima di questa magica serata. Perché “Sono quelle cose che alla fine ti rimangono”.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

COSENZA – COMO 1 – 0

MARCATORI: Ciancio (CS) 34′ pt

COSENZA: Saracco; Corsi, Tedeschi (40′ st Blondett), Carrieri (43′ st Magli) Ciancio; Criaco, Arrigoni, Caccetta, Statella; De Angelis (16′ st Calderini), Cesca. A disp: Ravaglia, Zanini, Tortolano, Cori. All: Roselli.

COMO: Falcone; Ambrosini, Lebran, Giosa, Fautario; Fietta (25′ st Cristiani); Rolando (14′ st Casoli), Castiglia, Berardocco; De Sousa, Ganz (22′ st Defendi). A disp: Crispino, Marchi, Maritato, Le Noci. All: Sabatini.

TERNA ARBITRALE: Arbitro: Sig. Di Ruberto di Nocera Inferiore; I Ass: Sig. A. Cordeschi di Isernia; II Ass: Sig. S. Cordeschi di Isernia.

CALCI D’ANGOLO: 2 – 10

RECUPERO: 1′ pt; 3′ st.

AMMONITI: Ganz, Giosa (C), Carrieri, Cesca (CS)

I precari eccellenti della nostra sanità. Riconoscimento a Elisa Madarena e soppressione del cento regionale fibrosi cistica

fibrosi cistica_elisa madarenaLAMEZIA TERME (CZ) – Eccellenza, precarietà, soppressione di quanto costruito: queste le contraddizioni del centro regionale fibrosi cistica di Lamezia Terme. Elisa Madarena, medico pediatra (precario) del centro, sarà uno degli 8 medici, scelti in tutta Italia tra i migliori giovani professionisti, che faranno parte della commissione ‘Next Generetion Steering Committee’ per l’Italia, un importante progetto nazionale Vertex U.S.A. per la fibrosi cistica. La selezione della dottoressa in un progetto di così ampio respiro si aggiunge alla certificazione ISO 9001 per la qualità ottenuta di recente dal centro calabrese: riconoscimenti importanti che certificano la professionalità e l’eccellenza del personale. Tuttavia, il riconoscimento a Elisa Madarena è arrivato pochi giorni dopo la notizia della soppressione del centro regionale fibrosi cistica e della sua aggregazione al reparto di pediatria. Una scelta anacronistica, penalizzante e dequalificante per gli operatori e i malati, così l’ha definita Giuseppe Tuccio, direttore del centro regionale. Il dottore, però, resta fiducioso sulla modifica al piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e sul fatto che la cura della fibrosi cistica, anche nella regione Calabria, avrà la dignità e lo spazio che merita.

Intanto il personale continua a lavorare con grande passione e dedizione. La maggior parte, nonostante sia preparato ed eccellente, resta precario. Ma il riconoscimento a Elisa Madarena, per Giuseppe Tuccio, rappresenta un ulteriore incoraggiamento al lavoro dei medici, le dottoresse Barbara Vonella e Rosa Fasano, e del fisioterapista, Pietro Ragno. Tutti precari, stanno frequentando prestigiosi master e stanno continuando a formarsi: la speranza è che questo patrimonio non vada perso. Per garantire la continuità della cura ai pazienti e per diminuire l’emigrazione sanitaria. Nell’ultimo anno, da quando è stato trasferito a Lamezia diventando autonomo, il centro ha preso in carico circa 30 pazienti prima seguiti fuori regione.

Elisa Madarena sarà una delle componenti della commissione per la diffusione delle conoscenze sulla funzione della proteina CFTR e sulle nuove terapie innovative nella cura della fibrosi cistica. Gli 8 medici, selezionati tra i migliori giovani professionisti dei centri regionali fibrosi cistica di tutta Italia, avranno il compito di elaborare idee, materiali, comunicazioni e progetti sulle nuove terapie per la cura della malattia,i cosiddetti ‘modulatori’ della proteina anomala responsabile delle conseguenze cliniche e dei sintomi della malattia.

Sposata e con una figlia, Elisa Madarena si è laureata in Medicina e Chirurgia e si è specializzata in Pediatria all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Durante la specializzazione ha effettuato un periodo di formazione presso il dipartimento di gastroenterologia, epatologia, motilità e nutrizione del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, (Ohio Stati Uniti) sotto la guida del Prof. Carlo di Lorenzo. Da quando è nel centro regionale Fibrosi Cistica di Lamezia Terme ha effettuato un periodo di formazione all’ospedale Bambino Gesù di Roma, sotto la guida della Dottoressa Vincenzina Lucidi, uno dei massimi esperti italiani di Fibrosi Cistica. Attualmente sta frequentando un master in emergenza in Fibrosi Cistica al Policlinico Umberto I° di Roma.

Fino all’apertura del nuovo centro autonomo a Lamezia Terme, il centro è stato ubicato presso il reparto di pediatria dell’Ospedale di Soverato. Dal 1982, grazie all’opera del dottore Pasquale Alcaro e del direttore del centro nazionale Gianni Mastella, il reparto ha funzionato da punto di supporto al centro nazionale di Verona. Nel 1996 vi è stato istituito il centro regionale per delibera di giunta regionale, collegato con gli altri centri italiani. Dal 2004 è stato avviato lo screening neonatale. Il centro di Lamezia Terme ha attualmente in carico 140 pazienti afferenti da tutta la regione. Nell’ultimo anno circa 30 pazienti sono stati presi in carico dal centro mentre prima erano seguiti fuori regione. Metà dei pazienti ha un’età superiore ai 18 anni. Il più piccolo paziente ha 2 mesi di vita, il più grande 53 anni. Sono seguiti inoltre circa 20 pazienti con sindromi bronchiectasiche correlate alla Fibrosi Cistica. Il centro è impegnato in diversi progetti di ricerca in collaborazione con i più importanti centri di riferimento delle altre regioni italiane.