III Giornata di Studio “per la salute”

CATANZARO – Il 28 febbraio si è tenuta la III Giornata di Studio, presso il Campus Universitario “Salvatore Venuta”, organizzata dalla Sezione Calabria della Società Italiana di Igiene. L’evento aperto a tutti i professionisti di Sanità Pubblica e gratuito per tutti i soci SItI, si è proposto di attivare e consolidare momenti di conoscenza, di informazione sul piano umano, scientifico, pedagogico e professionale e di individuare le direttive scientifiche generali della Sezione con lo scopo di promuovere la ricerca igienistica. Sono pervenuti più di 30 contributi scientifici, 29 dei quali sono stati presentati (programma allegato) da Igienisti Ospedalieri e del Territorio, Medici in Formazione Specialistica, Tecnici della Prevenzione e altri Professionisti di Sanità Pubblica. Le Sessioni Tematiche sono state moderate dalle Dott.sse Anita Arcuri (Responsabile del Centro Vaccinale di Gioia Tauro-Rosarno -ASP di Reggio Calabria) e Maria Antonietta Greco (Responsabile SOD Supporto Igienico-Organizzativo – Presidio Ospedaliero “De Lellis” Catanzaro) e hanno riguardato: Malattie Infettive e Prevenzione, Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, Ambienti di Vita e di Lavoro e Salute Umana, Epidemiologia dei Servizi Sanitari, Prevenzione delle malattie cronico-degenerative. Al termine delle presentazioni, i Discussants, Prof.ssa Maria Pavia (Professore Ordinario di Igiene – Scuola di Medicina – Università “Magna Græcia” di Catanzaro) e Dott. Giuseppe De Vito (Presidente SItI- Sezione Calabria) hanno coordinato un approfondito dibattito che ha consentito di discutere ed analizzare criticamente i contributi presentati, condividendo le rispettive attività scientifiche e professionali. I contributi scientifici pervenuti sono stati pubblicati in formato elettronico.

“Terra mia” parte su EsperiaTv

CROTONE – Dal 3 marzo, su EsperiaTv, parte ”Terra Mia”, un nuovo settimanale di approfondimento curato dalla giornalista Antonella Marazziti. Andrà in onda ogni martedì alle ore 21. “Terra Mia” si prefigge di dar voce al territorio crotonese, attraverso gli avvenimenti più importanti: attualità, cronaca, politica, cultura, spettacolo.

Colonna sonora sarà la canzone di Pino Daniele da cui è tratto il titolo, pubblicato nel primo album del cantautore napoletano: musica e parole che hanno rappresentato le origini della denuncia sociale di un’intera generazione.

Obiettivo di ogni puntata, della durata di un’ora, sarà quello di offrire cinque argomenti diversi, a partire dagli approfondimenti scelti per il debutto alle ore 21, che tratteranno da Crotone i preziosi tesori del “Museo Archeologico Nazionale”, il mancato avvio del piano regolatore portuale, la stagione teatrale della “Maruca”, i riconoscimenti internazionali ricevuti dal cortometraggio “Eddy” sui diritti umani di/con Simone Borrelli che si racconterà in un’intervista. E su tutto la frana di Strongoli, tra i danni causati dal maltempo.

Tutti i colori dell’informazione solo su EsperiaTv al canale 18 del digitale terrestre e in streaming su esperia.tv/diretta-tv

Truffa di 200 mila euro, assumeva braccianti fittizi

CASTROVILLARI (Cs) – Denunciati alla Procura di Castrovillari 125 falsi braccianti, da parte dei finanzieri di Rossano all’Inps, dopo la scoperta di una truffa da 200 mila euro. La truffa, protratta dal 2012 al 2014, vede come protagonista un imprenditore agricolo, il quale ha documentato all’Inps l’assunzione per oltre 7.300 giornate, di braccianti fittizi, che risultavano sotto falso contratto. Inoltre i falsi braccianti hanno illegalmente ottenuto le indennità di disoccupazione, maternità e malattia.

Falsa indennità, sequestro di beni per l’ex consigliere Sarra

REGGIO CALABRIA – Sequestrati 19.800 euro all’ex consigliere regionale Alberto Sarra, da parte della Guardia di Finanza. Sarra è protagonista dell’inchiesta in cui risulta essere indagato per truffa e falso, accusato di aver ottenuto un vitalizio pari a 7.490,33 mensili con la motivazione di inabilità da “causa di servizio” per la diagnosi di una patologia cardiaca. Tale indennità risulta essere, come la definiscono i finanzieri, “assolutamente indipendente dall’esercizio della carica di consigliere” e “grazie ad una commissione medica compiacente i cui membri sono coindagati”.

Falco Editore presenta l’aperitivo letterario contro la violenza sulle donne

COSENZA – Aperitivo letterario, venerdì 6 marzo alle 19, con l’autrice di Maschere di vetro e polvere (Falco editore) Jesa Aroma, presso la sala conferenze della casa editrice Falco (Corso Telesio 59).

Una conversazione, con gli spunti musicali di Januaria, per dire no alla violenza di genere; per rafforzare la convinzione che la donna rappresenti un meraviglioso scrigno di bellezza da rispettare e proteggere. Un uomo violento, è un uomo vigliacco. Un uomo che usa violenza sulle donne, non è un uomo.

Il libro di Jesa Aroma, Maschere di vetro e polvere, non è che l’esaltazione delle qualità femminili e la demonizzazione di un impulso, quello della brutalità.

Sorseggiando un buon prosecco, l’autrice discuterà con l’editore Michele Falco e con il giornalista Carlo Minervini. Le note più dilettevoli, musicate da Januaria, conferiranno un tocco di raffinatezza alla serata.

Il libro

Gioia – una trentaduenne totalmente soggiogata dal marito Riccardo e dalle pretese di quest’ultimo su di lei – ha una visione romantica della vita matrimoniale: un approccio che la porterà, a causa della continua ricerca del consenso del partner, a rinunciare in toto alla sua personalità e ad accantonare i suoi sogni. Gioia sottovaluta il temperamento del marito fino a quando, una sera, accompagnata a casa da un collega, Riccardo reagisce in maniera violenta contro di lei, acceso dall’alcool che ha in corpo. Lei lo perdonerà, ma la scoperta di essere tradita risveglierà in se stessa la ribellione alla sottomissione, insieme al senso di vendetta che la spingerà a indagare sull’identità dell’altra donna e sulle motivazioni che l’hanno portato al tradimento. Un taglio di capelli e una tinta nuova rappresentano l’inizio di un cambiamento che le permetterà di vedere le cose in maniera diversa.

Siamo la maschera che indossiamo è il pensiero che si fa strada nella mente di Gioia. Con l’aiuto di sua sorella e di Matteo – il collega che diventerà il suo grande amico – fugge da quella casa ormai simbolo di un passato rinnegato. Qualche giorno prima del definitivo trasferimento a Parigi, dove aveva di deciso di andare a vivere per sfuggire alle continue persecuzioni e minacce di Riccardo, una disgrazia cambierà totalmente la sua vita, rendendo Gioia una donna senza più un’anima.

Femminicidio: la scrittrice Maria Concetta Preta presenta “Rosaria detta Priscilla”

VIBO VALENTIA – Giovedì 5 marzo alle 17.00 al Sistema Bibliotecario Vibonese si terrà la presentazione del volume “Rosaria, detta Priscilla, e le altre. Storie di violenza e femminicidio” di Maria Concetta Preta edito da Meligrana editore.

Interverranno, oltre all’autrice, Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Giuseppe Cinquegrana, antropologo e scrittore e Silvana Dell’Ordine, autrice della copertina del libro.

Le donne raccontate dall’autrice sono persone forti, che combattono una battaglia antica e sempre attuale: quella contro gli uomini, incapaci di ricambiarle e di confrontarsi col loro rifiuto. Si tratta di personaggi che, alla stregua di eroine tragiche, lottano e non si arrendono se non di fronte alla forza e alla morte. Davanti a loro, gli uomini si rivelano ragazzini che stentano a crescere e che confondono la passione con il possesso. L’opera si risolve in una perfetta pluralità di voci non convenzionali, di ritratti non stereotipati, in emblemi di coraggio, disobbedienza, riscatto, speranza. Ne è simbolo Rosaria “detta Priscilla”, a cui il compagno impone un nuovo nome e la sua legge, condannandola a pagare un duro prezzo per la sua ribellione. Nel libro si trovano inoltre le testimonianze romanzate di due fatti di cronaca finiti in tragedia: lo stupro di Liviana Rossi e il caso di femmincidio ante litteram di Francesca Alinovi (entrambi del 1983), dove l’amore malato porta alla rovina l’elemento debole, la donna. È inoltre presente un commovente ricordo poetico di Melania Rea, uccisa nel 2011 dal suo partner. Un racconto fatto con indignazione, speranza, mai con rassegnazione. Un’opera che coinvolge e fa riflettere. “Per non dimenticare il cammino verso la libertà di chi ci ha precedute, per costruire la felicità in un mondo nuovo fatto dalle donne per le donne.”


Maria Concetta Preta, vibonese, docente di Lettere antiche presso il Liceo Classico “M. Morelli” di Vibo Valentia, membro del direttivo del FAI della sua città, dopo essersi occupata di epigrafia classica e di Beni Culturali, si è dedicata alla scrittura ed alla poesia. Ha debuttato nella narrativa nel 2012 con il mistery Il segreto della ninfa Scrimbia, Meligrana, (selezione nazionale “Ibiskos Noir”, Firenze, 2012; pre-finalista “Premio Tropea”, 2013; concorso “Io Scrivo – I Giallisti”, 2013; vincitore “Premio Nazionale – Le parole di Arianna”, Marcellinara (CZ), 2013. Nel 2013 ha pubblicato il romanzo noir La signora del Pavone blu, YCP (menzione d’onore al “Premio Nazionale – Un libro amico per l’inverno”, Rende (CS), 2014; vincitore nella sezione gialli al “Premio Letterario – Nero su Bianco”, Benevento, 2014; terzo posto al “Premio Letterario di Calabria e Basilicata”, Villapiana (CS), 2014. Sue composizioni poetiche sono inserite nelle Antologie di diversi Premi nazionali e internazionali. Con il raccontoAmore Perverso è risultata vincitrice per la sezione narrativa del “Premio Letterario Nazionale G. Mirisola”, Cosenza, 2014 ed ha ottenuto la segnalazione come miglior autrice calabrese al “Premio – La Valle delle Storie”, Vallefiorita (CZ).  Il racconto Rosaria detta Priscilla ha ottenuto il primo posto sia al “Premio Nazionale – Le parole di Arianna”, Marcellinara (CZ), 2014, sia al “Premio – Il Murgo Gioiosano”, Messina, 2014. L’inedito Bella di Notte è arrivato secondo al “Premio Nazionale – Parole nel Vento”, Catanzaro, 2014. Nel 2014 ha pubblicato Scrimbia tra storia, mito, fiaba  e poesia, Meligrana, che si è  aggiudicato la menzione  d’onore al “Premio Narrando  per passione”, Messina, 2014.

Berlingieri si dimette: una decisione sofferta

Le parole di Elvira Berlingieri in merito alle sue dimissioni dal ruolo di Assessore:

“Dopo una lunga e ponderata riflessione, sono stata costretta a prendere la sofferta decisione di dimettermi da Assessore al Turismo, alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Altomonte.

Sofferta perché ho creduto fortemente in un progetto di rinnovamento, di cambiamento e di miglioramento delle condizioni di vita della nostra popolazione.

‘Altomonte Bene Comune’ ha rappresentato per me un’idea di condivisione delle scelte, di buona politica e di buona amministrazione.

Mi sono presentata a questa esperienza con la voglia di crescere politicamente e come amministratrice, privilegiando gli interessi generali, non avendo da difendere né interessi personali e di gruppo, tanto meno privilegi. Ho messo in questo periodo a disposizione della città tutta la passione e la determinazione di cui è capace una donna, compagna e mamma.

Nonostante gli sforzi e i sacrifici di questi mesi, non è andata così. L’amministrazione comunale ha viaggiato nella più totale confusione, nell’assenza di progettualità e di condivisione delle scelte, senza la individuazione delle priorità e dei bisogni più urgenti dei cittadini.

Al contrario le scelte verticistiche e, spesso, insensate del Sindaco e di gruppi di pressione esterni alla Istituzione, hanno trasformato il progetto originario, che è stato condiviso e sostenuto dalla maggioranza degli elettori, in una serie di decisioni discutibili e, a volte, irresponsabili.

Lo stravolgimento dei punti fondamentali del programma elettorale non mi permettono più di condividere una logica di governo che disattende gli impegni assunti con la popolazione in campagna elettorale.

Mi rammarico di non aver potuto continuare nel lavoro di intervento sui casi di bisogno e disagio sociale, di programmazione delle attività culturali, di coinvolgimento, soprattutto dei giovani, nella gestione delle iniziative e delle esperienze turistiche e di promozione del territorio.

Ma sono mancate le sinergie, le condivisioni e, persino, una comune idea amministrativa.

Il Sindaco ha continuato imperterrito a confondere ruoli e responsabilità tra Assessori e Consiglieri, a creare tensioni tra gli amministratori, a rifiutare il confronto per risolvere i tanti problemi quotidiani di rapporto nella maggioranza.

Come è evidente, e per rispondere a qualche benpensante, non è una questione di ruolo o di poltrone. Tant’è che mi sono dimessa da Assessore.

La fase emergenziale e le difficoltà di bilancio non possono essere una giustificazione a scelte e decisioni prese in fretta e non condivise nemmeno con la Giunta Municipale e che, tra l’altro, non sono andate nemmeno a buon fine.

Naturalmente non rinuncio a fare politica e amministrazione. Da Consigliere comunale continuerò a rappresentare al meglio le esigenze e i bisogni dei cittadini altomontesi, che troveranno nella mia persona un punto di riferimento costante e disponibile a rappresentarli in seno al massimo organo amministrativo in piena autonomia, votando e sostenendo le scelte che vanno nella direzione degli interessi comuni, contrastando tutte quelle decisioni che non risponderanno al bene comune.

Non posso non ringraziare i dipendenti comunali, soprattutto dei settori di appartenenza del mio Assessorato, che sono stati collaborativi e hanno dimostrato una grande capacità e disponibilità.

Un ringraziamento alle compagne e ad ai compagni del Circolo ‘Michele Presta’, per avermi supportato e sostenuto, lasciandomi piena autonomia e discrezionalità nelle scelte che ho dovuto compiere in questi mesi di vita amministrativa.

Infine, un ringraziamento sentito a chi mi ha voluto eleggere in seno al Consiglio Comunale e ai tanti cittadini che in queste ore hanno sentito il bisogno di dimostrarmi la loro stima, la condivisione, la vicinanza e la solidarietà.”.

Caso Maggioli e Tares: Miceli (M5S) a De Rango (Pd): ecco come stanno le cose

RENDE (Cs) – Con stupore, il gruppo consiliare del M5S di Rende, ha letto le parole del consigliere De Rango, che vorrebbe addebitare la disastrosa gestione delle casse comunali al Commissario Prefettizio, in carica soltanto per un anno. È evidente – affermano i rappresentanti del M5S –  che il PD ancora non ha compreso le motivazioni dei cittadini rendesi che a maggio 2014 hanno espresso chiaramente il loro malcontento verso “l’azione amministrativa dissennata” di cui parlava il Gip Sabatini (quando ancora il commissario non c’era) operata dalle ultime giunte di centrosinistra.

Restano le ferite aperte, causate dalle amministrazioni targate PD, che si leggono negli ampi stralci della relazione della Commissione d’accesso antimafia pubblicati sui giornali lo scorso anno. Come anche si ricordano le parole dell’ultimo sindaco del PD, Vittorio Cavalcanti, che nell’intervista in cui annunciava le sue dimissioni parlava di un Comune in cui le buone pratiche amministrative avevano lasciato spazio al “disordine amministrativo” e alla “discrezionalità”.

Il gruppo consiliare del M5S è del parere che sia tempo anche per la nuova amministrazione di centrodestra di abbandonare il solito alibi: “è colpa di chi amministrava precedentemente” e cominciare a cambiare realmente le cose.

La questione che il Movimento aveva posto, sulla quale il consigliere di minoranza De Rango si è sentito chiamato in causa, è emblematica. Era la giunta Bernaudo, infatti, che approvava l’affidamento della riscossione tributi ad una ditta esterna (la Maggioli), con un aggio spropositato pari al 33,5%: un terzo di quanto recuperato dalle tasse dei rendesi andava (e con l’ultima proroga di dicembre, andrà ancora) a questa ditta. Il contratto è scaduto il primo marzo 2014 (e all’art.3 della delibera di giunta n.49 del 14/03/2008 si esclude il rinnovo). Il commissario ha deciso la prima proroga fino a dicembre 2014. Quest’estate, un’importante componente della maggioranza di governo della città, il Nuovo Centro Destra, chiedeva  che fosse la Rende Servizi ad occuparsi della riscossione dei tributi, affrancando le casse comunali da quella esorbitante quota trattenuta dalla società esterna. A dicembre stesso, con la maggioranza di centrodestra ormai ben salda al comando, spunta fuori una seconda proroga fino a giugno 2015.

I membri del Movimento 5 Stelle hanno così deciso di evidenziare il caso, combattere contro le esternalizzazioni dispendiose e voler testardamente far risparmiare i soldi dei cittadini che a causa della cattiva amministrazione, hanno subito aumenti fino al 300% sulle tasse pagate.

È curioso – sostiene il gruppo consiliare –  che solo dopo il loro intervento, già si parli del nuovo bando, con un aggio che dovrebbe essere inferiore al 15%. Quindi si poteva operare con una percentuale nettamente inferiore anche prima? Evidentemente sì, ma non si è fatto. Con buona pace dei soldi dei rendesi già sprecati.

Sul resto – concludono – le chiacchiere stanno a zero: siamo tartassati e le colpe sono ben note, e questi scaricabarile o questo volersi tirare fuori dalle responsabilità hanno abbondantemente stancato.

 

Gli Highlanders volano, ma con i piedi per terra

CATANZARO – Nella partita di esordio nel campionato 2015 di football americano, gli Highlanders Catanzaro vincono per 14 a 7 contro gli Sharks Palermo, con una prestazione in cui alternano cose buone a cose meno buone.

A fine partita sul volto di coach Marino e coach Imbesi, si legge la soddisfazione per la vittoria ottenuta ma anche la consapevolezza delle cose che durante il match hanno funzionato meno bene e per le quali bisognerà correre ai ripari. Nelle dichiarazioni post partita, entrambi gli allenatori degli Highlanders mantengono i piedi per terra e mettono l’accento sulle lacune della proprio team, oltre a riconoscere i meriti dei siciliani.

Una precisazione infatti  è d’obbligo: gli avversari di domenica erano considerati di ottimo livello e tali si sono dimostrati alla prova dei fatti, poiché , seppur molto rinnovati e con diversi giocatori all’esordio in prima squadra, gli Sharks sono una squadra ordinata, vigorosa, con ottime individualità ben inserite in un meccanismo ben oliato, capace di limitare l’attacco catanzarese per un lungo tratto della partita.

In una giornata fredda ma serena, dopo la pioggia e la grandine del giorno prima, sul terreno del “Verdoliva” in perfette condizioni, gli Highlanders partono fortissimo e, già nel primo quarto, con due touchdown consecutivi del runningback Consuele Morrone, ben supportato dai compagni del reparto d’attacco, vanno in vantaggio per 14 a 0.

La difesa degli Sharks è in difficoltà ma riesce lentamente , durante il secondo e il terzo quarto, a prendere le misure dell’attacco nero oro, fino a bloccarlo definitivamente, non concedendo più punti ai catanzaresi dopo le due segnature iniziali.

Gli Highlanders riescono a gestire bene il prezioso bottino iniziale e, pur con qualche difficoltà in difesa a cui riescono comunque a porre rimedio, arrivano all’intervallo conservando i 14 punti di vantaggio.

Nella  ripresa giunge la meritata segnatura dei palermitani, con un bel lancio sul ricevitore Liggio che conclude in meta una corsa di 25 yard.

La difesa degli Highlanders nell’occasione appare distratta ma questo sarà l’unico irrimediabile errore della partita da parte dei difensori catanzaresi.

Da lì e fino alla fine del match, con grande forza di volontà e buona tenuta fisica, respingono tutti i tentativi dei siciliani di pervenire al pareggio.

L’attacco Highlanders dal canto suo, seppur limitato dagli aggiustamenti operati dalla difesa degli Sharks, riesce comunque a tenere il pallone in proprio possesso quel tanto che basta a portare a casa la vittoria.

Ora per gli Highlanders, un turno di riposo, prima del match di domenica 15 marzo a Napoli contro gli 82ers, in una sfida delicatissima che per i catanzaresi, mette in palio il primo posto nel girone A.

L’ospedale di Lamezia chiude il reparto pediatrico, le parole di Barbanti

ROMA – Il cittadino eletto alla camera, Sebastiano Barbanti (Alternativa Libera) ha dichiarato:

“Sono mesi ormai che ci stiamo occupando del problema della sanità calabrese e le nostre parole stanno diventando tristemente profezia. In Calabria chiude il reparto pediatrico dell’Ospedale di Lamezia, che da oggi per mancanza di personale – in primis medici – non potrà più prendersi cura dei bambini e delle loro patologie. Questa chiusura avviene dopo il ridimensionamento del centro trasfusionale e la soppressione del parto indolore. Inoltre la Tin è a rischio chiusura. Praticamente stanno smantellando il presidio ospedaliero della quarta città della Calabria.

Purtroppo non possiamo di certo sorprenderci. Questa drammatica situazione non è certo arrivata dal nulla, ma è frutto di incompetenze da parte di numerose istituzioni del territorio. Sarebbero tanti i colpevoli da attaccare, a cominciare da un Governo, che continua imperterrito a non curarsi del problema ignorando i nostri appelli e continuando nel suo insensato atteggiamento di noncuranza, passando poi dalla Regione ai cui vertici sembrano totalmente smarriti e non riescono a prendere in mano la situazione.

Di questo passo, il reparto pediatrico dell’Ospedale di Lamezia, che non è il primo a chiudere, di sicuro non sarà l’ultimo. Lentamente la nostra sanità perde un pezzo alla volta, avvicinandosi sempre più a una disfatta, che sarebbe clamorosa per un paese civile (almeno sulla carta) come il nostro. La nostra solidarietà va sicuramente a tutti i calabresi, che continuano a pagare giorno dopo giorno le conseguenze di tutte queste gestioni scellerate. Continueremo a portare avanti la nostra battaglia di denuncia, sperando che ai vertici del potere qualche dormiente si svegli e inizi a fare il proprio lavoro, oppure sperano che la situazione si risolva da sola?”