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Viaggiava sull’A2 con oltre 10 chili di cocaina: arrestato a Castrovillari

COSENZA – I finanzieri di Cosenza, nel corso di un controllo, hanno arrestato un 25enne e sequestrato circa 10 chili e mezzo di cocaina. Nello specifico, nei pressi dell’area di sosta Salso est all’altezza di Castrovillari,  sull’autostrada A/2 Salerno-Reggio Calabria, i finanzieri hanno fermavano un’autovettura, condotta dal venticinquenne calabrese, che alla vista dei militari, ha cercato invano di nascondersi dietro un furgone in marcia davanti a lui. Durante i controlli il giovane ha mostrato evidenti segnali di nervosismo ed enorme difficoltà a spiegare la destinazione e le motivazioni del viaggio.

I militari con l’ausilio di una unità cinofila, hanno scoperto all’interno di un doppiofondo ricavato nell’auto, 10 panetti avvolti da nastro adesivo trasparente, sottovuoto, contenenti della sostanza polverosa bianca che dal controllo effettuato, mediante drop-test speditivo, è risultata essere cocaina. L’ingente quantitativo di stupefacente, nelle piazze di spaccio, avrebbe fruttato più di un milione di euro. Il 25enne è stato arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di turno della Procura di Castrovillari, è stato portato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente.

‘Ndrangheta, scoperto giro di fatture false per oltre 20 milioni tra Calabria e Lombardia

MILANO – L’operazione dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Bergamo. Scoperto un giro di fatture false per oltre 20 milioni di euro realizzato mediante almeno 7 società “cartiere“, intestate a prestanome o a imprenditori compiacenti con sedi in Lombardia, Umbria e Calabria. Società nate per riciclare i proventi delle attività del clan ‘ndranghetista della famiglia Arena di Isola di Capo Rizzuto.

Eseguite misure cautelari personali e reali nei confronti di oltre 30 persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere, con l’aggravante di aver agevolato le attività della cosca ‘ndranghetistica del crotonese, in relazione a condotte di usura, ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, favoreggiamento, nonché reati tributari e fallimentari.

Turismo, blitz della Finanza: scovate strutture abusive sulla Costa degli Dei

VIBO VALENTIA – Lo chiamano “turismo parallelo” che non alloggia in strutture alberghiere o extralberghiere ufficiali ed è un fenomeno diffuso in tutta Italia e anche nella splendida Costa degli dei. I Finanzieri di Tropea, nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto dell’abusivismo nel settore turistico ricettivo, hanno effettuato accertamenti su un centinaio di esercenti l’attività di B&B, affittacamere e case vacanza nel territorio di Tropea e dei comuni limitrofi, individuando 20 strutture sconosciute al Fisco o celate sotto veste diversa da quella di impresa commerciale.

L’attività di analisi è stata svolta incrociando i dati presenti sulle varie banche dati in uso al Corpo, con le strutture ricettive presenti sui siti internet, nonché sui social network, ove spesso si trovano offerte di ricezione turistica. È stata quindi scandagliata la rete, acquisite le informazioni sul numero di stanze, i prezzi praticati, le recensioni e i feedback ricevuti dai clienti, quali prova diretta dell’attività turistica abusiva, svolgendo contestualmente una capillare azione di osservazione e controllo ed effettuando sopralluoghi occulti nelle adiacenze delle strutture reclamizzate.

Ai titolari delle strutture abusive, pubblicizzate sui siti internet specializzati, ma che non avevano mai presentato le dichiarazioni dei redditi e la prevista denuncia di inizio attività agli uffici comunali, omettendo, di conseguenza, il pagamento dei tributi locali (IMU, TARI, Imposta di Soggiorno), sono state comminate sanzioni amministrative fino a 20.000 euro, per l’esercizio dell’attività ricettiva in assenza delle prescritte autorizzazioni, a cui seguirà l’ulteriore constatazione dei rilievi di natura fiscale. L’attività svolta conferma l’attenzione delle fiamme gialle vibonesi nel settore dell’abusivismo ricettivo, con particolare riguardo alle zone ad alta vocazione turistica, a tutela della legalità economico-finanziaria, degli imprenditori onesti e della libera concorrenza.

Evasione fiscale, sequestro beni per 1,2 milioni a società di distribuzione alimentare

Lamezia Terme (CZ) – Beni mobili e immobili sono stati sequestrati preventivamente dai finanzieri del Comando Provinciale di Catanzaro ad un imprenditore lametino operante nel settore della distribuzione alimentare accusato di avere evaso imposte per circa 1,2 milioni di euro. Il provvedimento è stato disposto dal Gip del tribunale di Lamezia Terme, Emma Sonni, su richiesta del Procuratore Salvatore Curcio e del sostituto Marta Agostini.

Secondo le indagini delle Fiamme Gialle, scaturite da una verifica fiscale, l’imprenditore, in qualità di legale rappresentante di una società operante sotto l’insegna di un noto marchio di una catena di distribuzione alimentare, avrebbe omesso dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto per gli anni d’imposta 2016, 2017 e 2018. La ricostruzione degli incassi del supermercato si è rivelata, per i finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, molto complicata per l’assenza della documentazione contabile. A garanzia del credito erariale per l’imposta evasa, sono stati sottoposti a sequestro conti correnti, fondi pensione, un’abitazione e quote di partecipazione in tre società di capitali, per un valore stimato complessivo di circa 300.000 euro. 

Scalea, evasione da oltre 2mln nel commercio di auto di lusso

La Guardia di Finanza di Scalea ha scoperto una frode fiscale perpetrata da una
concessionaria di autovetture che, dal 2016 al 2019, ha commercializzato
centinaia di autovetture senza presentare le previste dichiarazioni ai fini fiscali.

Al termine di un’attività di verifica fiscale, le Fiamme Gialle della Tenenza di
Scalea hanno accertato che gli amministratori della società “evasore totale”,
tramite un prestanome, hanno messo in atto un articolato sistema di frode
mediante il quale lussuose autovetture (Porsche, Range Rover, Mercedes, Bmw,
Audi) di provenienza comunitaria – acquistate quindi in totale esenzione I.V.A.
in virtù delle leggi che disciplinano gli acquisti intracomunitari – venivano
immatricolate in Italia direttamente a nome dei propri clienti persone fisiche,
senza far comparire la concessionaria quale effettivo importatore dall’estero.

A fronte del mancato versamento a monte dell’I.V.A., gli effettivi titolari della
società, nell’illecita consapevolezza di non presentare le dichiarazioni fiscali,
emettevano una regolare fattura, addebitando comunque l’imposta ai clienti, i
quali pagavano un prezzo apparentemente in linea con quello di mercato.
Con tale modus operandi, la società ha omesso di dichiarare, complessivamente
negli anni sottoposti a verifica, una base imponibile di oltre 2 milioni di euro ed
un’I.V.A. evasa di oltre 400 mila euro.

L’attività delle Fiamme Gialle cosentine, volta al contrasto delle frodi fiscali e degli
operatori commerciali scorretti che falsano la concorrenza del mercato, mira ad
assicurare una tutela alle imprese ed ai cittadini onesti che operano nel rispetto
delle regole e della legalità

Generale Solombrino Comandante Regionale della Guardia di finanza

CATANZARO – Avvicendamento al Comando della Regione Calabria tra il generale di divisione Fabio Contini ed il generale di brigata Dario Solombrino. Alla cerimonia, nella caserma “Pietro Laganà” di Catanzaro, ha partecipato il comandante interregionale dell’Italia Sud-Occidentale, generale di corpo d’armata Carmine Lopez, nonché di una rappresentanza di militari del Comando regionale Calabria, del Reparto T.L.A. Calabria, della Sezione dell’Associazione Finanzieri d’Italia di Catanzaro e del Consiglio di Base della Rappresentanza Militare.

Nel suo saluto, Contini, è scritto in una nota, ha rivolto ai presenti, e, per essi, a tutti i finanzieri della Calabria, «profonde parole di ringraziamento per l’intensa attività svolta e per i prestigiosi risultati raggiunti durante i suoi tre anni di comando nonché un sentito riconoscimento per il fondamentale lavoro svolto dall’organo di staff che, oltre a contribuire all’ottimale funzionamento dei Reparti, con impegno, dedizione e professionalità, ha sostenuto l’attività di indirizzo e controllo».

Solombrino, nella sua qualità di comandante provinciale di Catanzaro assumerà, temporaneamente, l’incarico di Comandante Regionale.

Nel proprio discorso di insediamento, ha rivolto un indirizzo di saluto al Comandante interregionale ed al generale Contini e ringraziato la gerarchia superiore «per il prestigioso incarico di cui si sente onorato, assicurando il massimo impegno e determinazione».
Infine il generale Lopez ha ringraziato Contini per il pregevole lavoro svolto in Calabria augurandogli, nel contempo, nuovi successi personali e professionali al Comando delle Unità Speciali. (Foto Ansa Calabria)

Denunciati 126 falsi poveri con buoni spesa

TROPEA (Vv) – Centoventisei falsi poveri, tra cui anche alcuni appartenenti alla criminalità organizzata, sono stati scoperti e denunciati dalla Guardia di finanza di Tropea nell’ambito dei controlli attuati nei confronti di percettori dei cosiddetti “buoni spesa”, erogati dai Comuni alle famiglie in difficoltà, destinati all’acquisto di generi alimentari e di prima necessità.

I controlli hanno riguardato 225 istanze di autocertificazione consentendo di accertare irregolarità nella metà dei nuclei familiari richiedenti.

I finti indigenti avevano presentato false autocertificazioni dichiarando di non avere fonti di sostentamento finanziario e di trovarsi in condizioni di indigenza mentre in realtà erano in possesso di disponibilità liquide su conti correnti, ricevevano lo stipendio e, in qualche caso, percepivano il reddito di cittadinanza, l’indennità di disoccupazione o altre agevolazioni. Nell’inchiesta sono emerse anche richieste doppie nella stessa famiglia.

I coinvolti dovranno pagare una sanzione che va dai 5 mila ai 25 mila euro.

Arrestato per bancarotta fraudolenta

CATANZARO – Un cinquantasettenne, condannato in via definitiva a oltre 4 anni di reclusione per reati fallimentari, è stato arrestato dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro in esecuzione di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura del capoluogo. L’uomo, ex titolare della struttura medico specialistica, si era reso protagonista di un grave episodio di bancarotta fraudolenta avvenuto nel 2011 quando occultato documentazione contabile e distratto diversi beni di uno studio medico specialistico di Catanzaro , tra i quali numerose apparecchiature mediche, pc e arredi per ufficio.

La Procura ha emesso il provvedimento di carcerazione a seguito della condanna inflitta dal Tribunale, divenuta irrevocabile nello scorso mese di maggio.

L’uomo è stato sottoposto anche all’inabilitazione all’esercizio di un’impresa commerciale, all’incapacità di esercitare uffici direttivi in qualsiasi impresa e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. 

Gdf sequestra beni per 300 mila euro

LAMEZIA TERME CZ) – I finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme hanno sequestrato beni per circa 300 mila euro a Francesco Greco, già noto alle forze dell’ordine, originario del reggino, ma residente nella città lametina. Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, sulla base delle indagini svolte dai finanzieri che avrebbero messo in luce la pericolosità sociale del soggetto ed il compimento, da parte dello stesso, di gravi reati, dei cui proventi lui ed i suoi familiari hanno vissuto abitualmente per anni.
Gli investigatori hanno ricostruito la posizione reddituale dell’uomo e dei suoi familiari conviventi a partire dal 1979 allo scopo di determinare la sperequazione esistente tra le entrate legittime e le disponibilità patrimoniali accumulate. Il sequestro ha riguardato, tra l’altro, una villa con terreno nella periferia sud di Lamezia e due auto, oltre a disponibilità finanziarie su depositi bancari.

“Effetto doping”, arrestato istruttore bodybuilding

CASTROVILLARI (CS) – Un giudice di gara e istruttore tecnico di bodybuilding, Umberto Montalto, 52 anni, è stato arrestato a Castrovillari dal Gruppo di Sibari della Guardia di finanza con l’accusa di utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.

L’arresto di Montalto rientra nell’ambito dell’indagine “Effetto doping” in occasione della quale, nel giugno del 2018, durante un controllo in casa dell’istruttore e nella palestra gestita dalla moglie, non coinvolta nell’indagine, mille farmaci anabolizzanti.

Secondo quanto è emerso dall’indagine, Montalto avrebbe fornito e somministrato farmaci anabolizzanti e altre sostanze farmacologiche idonee a modificare i risultati dei controlli antidoping, a favore dei frequentatori della palestra. A carico di Montalto la Guardia di finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip di Castrovillari su richiesta della Procura della Repubblica.