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Rende, ubriaco e con divieto di avvicinamento si presenta sotto casa della ex: arrestato 32enne

COSENZA – Dall’inizio dell’anno, nell’ambito delle attività di contrasto ai reati di violenza domestica poste in essere dai Carabinieri del Comando Compagnia di Rende, sono stati eseguiti diversi provvedimenti di allontanamento della casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessi dall’Autorità Giudiziaria di Cosenza in accoglimento delle richieste avanzate dalla locale Procura della Repubblica a seguito di attività investigative esperite dai militari dell’Arma.

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Cosenza, guida la moto senza patente e sotto effetto di droga: denuncia e maxi multa

COSENZA – Nell’ambito di un servizio notturno rientrante nel piano coordinato di controllo del territorio ai fini della sicurezza stradale, gli agenti della Polizia Provinciale agli ordini del Comandante Maggiore Rosario Marano ed in servizio presso il Comando di Cosenza e il Distaccamento di San Giovanni in Fiore, sono intervenuti nel territorio del comune di Rende dove si era appena verificato un sinistro stradale.
Durante i rilievi del caso, gli agenti hanno scoperto che un motoveicolo veniva condotto da un conducente con patente diversa da quella prevista, ragion per cui è scattata una pesante sanzione amministrativa e il ritiro della patente di guida posseduta.

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Dramma a Cassano, uomo muore travolto da un treno: treni bloccati tra Spezzano e Sibari

CASSANO ALLO IONIO (CS) – E’ ancora poco chiara la dinamica dell’incidente ferroviario avvenuto nel tardo pomeriggio a Cassano allo Ionio, nei pressi del passaggio a livello in via Baldanza. Un uomo sarebbe stato travolto e ucciso da un treno. Al momento la circolazione è sospesa tra Spezzano Albanese Terme e Sibari. Sul posto vigili del fuoco, 118 e il magistrato di turno per i rilievi del caso.

Corigliano, regolamento di conti tra due famiglie sfocia in violenza: 10 ammonimenti. Arrestato anche un pregiudicato

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Durante la giornata di ieri i militari del Comando di Corigliano Calabro cittadino hanno notificato a dieci persone legate da vincoli familiari e di amicizia l’«ammonimento del Questore», contemplato dall’art. 8 della Legge 38 del 2009. I destinatari sono stati ritenuti responsabili di aver attuato delle condotte persecutorie nei confronti di una donna di quel contesto residenziale.    

Una serie di attività vessatorie attuate verso la parte lesa, che avrebbero avuto origine da un regolamento di conti sfogato nella violenza nel 2021. Un episodio che aveva delineato la netta contrapposizione delle due famiglie e che aveva determinato la necessità per la donna di cambiare le proprie abitudini di vita. Una volta che la diretta interessata ha rappresentato la propria condizione di disagio per le condotte attuate dai rappresentanti del contesto avverso, i Carabinieri hanno effettuato gli accertamenti del caso ed ottenuto il provvedimento del Questore della provincia di Cosenza, attraverso il quale le dieci persone destinatarie della misura sono state formalmente invitate a cambiare la propria condotta, salvo andare incontro alle ulteriori conseguenze previste dalle Norme.   

Inoltre i Carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Centro hanno arrestato un noto pregiudicato che era stato sottoposto alla misura alternativa alla detenzione attraverso «l’affidamento in prova ai servizi sociali», dovendo questo scontare alcuni mesi di carcere per un cumulo di vecchie condanne. Nonostante la durata limitata del provvedimento il soggetto, conosciuto da tempo dalle Forze dell’Ordine, ha commesso reiterate violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura alternativa alla detenzione inframuraria. In pratica i militari hanno documentato come questo fosse solito associarsi a pregiudicati e frequentare luoghi di ritrovo non compatibili con l’espiazione del provvedimento. Inoltre, di recente, lo stesso è rimasto coinvolto in un sinistro ed ha commesso la violazione penale del rifiuto di sottoporsi all’esame dell’alcooltest. Una serie di motivi che hanno indotto il Tribunale di Sorveglianza di Cosenza a revocare la concessione della misura alternativa, con il conseguente ripristino immediato della detenzione in carcere. Per questa ragione l’interessato è stato immediatamente arrestato ed associato al carcere di Castrovillari.    

In una diversa attività i militari dello stesso Comando cittadino hanno notificato a dieci persone legate da vincoli familiari e di amicizia l’«ammonimento del Questore», contemplato dall’art. 8 della Legge 38 del 2009. I destinatari sono stati ritenuti responsabili di aver attuato delle condotte persecutorie nei confronti di una donna di quel contesto residenziale.    

Una serie di attività vessatorie attuate verso la parte lesa, che avrebbero avuto origine da un regolamento di conti sfogato nella violenza nel 2021. Un episodio che aveva delineato la netta contrapposizione delle due famiglie e che aveva determinato la necessità per la donna di cambiare le proprie abitudini di vita. Una volta che la diretta interessata ha rappresentato la propria condizione di disagio per le condotte attuate dai rappresentanti del contesto avverso, i Carabinieri hanno effettuato gli accertamenti del caso ed ottenuto il provvedimento del Questore della provincia di Cosenza, attraverso il quale le dieci persone destinatarie della misura sono state formalmente invitate a cambiare la propria condotta, salvo andare incontro alle ulteriori conseguenze previste dalle Norme.   

Doppio furto in pochi minuti in due negozi: arrestati ad Altomonte

ALTOMONTE (CS) – I carabinieri della Stazione di Altomonte e della Stazione di San Donato di Ninea, sulla base degli elementi raccolti nella prima fase delle indagini preliminari, hanno arrestato due maggiorenni originari della Romania, cl. ’01 e cl. ‘93, indagati per il reato di furto aggravato in concorso.

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Cosenza, 17enne morto dopo essersi scontrato con auto della polizia. La Questura: “siamo profondamente addolorati”

COSENZA – Parole di cordoglio da parte della Questura di Cosenza dopo la tragica morte del giovane 17enne Antonio Ruperti, deceduto sabato a seguito di un incidente stradale che ha visto coinvolta un’auto della Polizia di Stato.

Secondo la versione degli agenti della Questura di Cosenza, che erano in borghese e a bordo di un’auto senza distintivi della polizia, avrebbero tamponato il giovane, che guidava una moto, causandone poi il decesso in ospedale a causa delle ferite riportate. 

Il diciassettenne, che indossava il casco ma secondo quanto riferito era privo di patente, a seguito dell’impatto era stato sbalzato contro il muro di una palazzina, all’incrocio tra via Falvo e via Martorelli, a Cosenza, riportando gravi lesioni interne e un trauma polmonare. La moto guidata da Antonio Ruperti, secondo quanto si è appreso, è intestata a un pregiudicato con il quale il giovane non aveva alcun vincolo di parentela.

«Siamo profondamente addolorati per la morte tragica del giovane Antonio Ruperti – scrive il Questore Michele Maria Spina nel messaggio. – A nome mio e di tutte le poliziotte ed i poliziotti, madri e padri di famiglia, esprimo dolore e vicinanza alla sua famiglia».

I genitori di Antonio Ruperti, intanto, hanno presentato una denuncia contro tre agenti. Accompagnati dal loro legale, l’avvocato Mario Scarpelli, si sono recati ieri alla caserma “Grippo” dei carabinieri di Cosenza e hanno denunciato i tre poliziotti, ipotizzando il reato di omicidio colposo. 

Schianto violento in moto contro un muro: in gravi condizioni un 15enne

CROTONE –  Violento incidente questa notte a Crotone che ha visto coinvolto un ragazzo di 15 anni alla guida di una moto, per cause in corso di accertamento, pare si sia schiantato finendo drammaticamente contro un muro. L’incidente si è verificato nella frazione Papanice, in via Calabria.

Secondo quanto si è appreso le sue condizioni sono gravissime, (non è deceduto come era stato erroneamente appreso in precedenza) e si trova ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Catanzaro. Il giovane era stato trasportato in modo autonomo prima al pronto soccorso dell’ospedale di Crotone e da qui trasferito in ambulanza al Pugliese-Ciaccio. Le sue condizioni sono disperate ed i medici stanno facendo tutto il possibile per salvarlo.

Sul posto sono intervenuti, oltre al personale sanitario del 118 anche la polizia che ha avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

Lite sfocia in delitto davanti al bar: condannati anche in Appello nonno e nipote

CATANZARO – Condannati anche in Appello nonno e nipote accusati di aver ucciso a colpi di pistola Stefano D’Arca nel marzo del 2019 a Crotone. È quanto ha deciso, secondo quanto riporta la Gazzetta del Sud, il Tribunale di secondo grado di Catanzaro, confermando la condanna a 15 anni e 7 mesi di carcere all’81enne Francesco Pezziniti ritenuto l’esecutore materiale del delitto.

Il 33enne Giuseppe Cortese, nipote di Pezzinit, dovrà scontare invece 11 anni a 10 anni e 8 mesi di reclusione. A lui l’accusa contesta i reati di concorso anomalo in omicidio e detenzione e porto in luogo pubblico di armi.
Il delitto del 54enne si consumò al termine di un furibondo litigio l’8 marzo 2019 nei pressi dal Bar Moka, in viale Regina Margherita a Crotone, di cui è titolare il 33enne.

Cosenza, proseguono i blitz antidroga: sequestrati diversi quantitativi di hashish

COSENZA – Nella serata di ieri, personale della Polizia di Stato, con l’ausilio delle unità cinofile della Questura di Vibo Valentia e del personale del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale”, nel corso di programmati servizi antidroga e di contrasto ad ogni forma di illegalità, voluti dal Questore di Cosenza e disposti in città e nel suo hinterland, e coordinati dalla locale Procura della Repubblica diretta dal Dr. Spagnuolo, ha tratto in arresto, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, un trentanovenne del posto, con precedenti di polizia, mentre un cittadino straniero cl. 87 è stato denunciato a piede libero.

In particolare, nel corso di una perquisizione presso l’abitazione del trentanovenne, sul tavolo di una sala da pranzo, occultati all’interno di una coppa in vetro con coperchio, gli agenti rinvenivano diverse dosi di hashish ben confezionate all’interno di buste in cellophane elettrosaldate nonché strumenti per la pesatura e per il confezionamento.

L’uomo, tratto in arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’A.G. procedente, è stato posto agli arresti domiciliari.

Nell’ambito degli stessi controlli, proseguiti per strada ed in diverse zone della città, gli Agenti della Squadra Volante hanno fermato un cittadino straniero, di nazionalità marocchina, che alla vista della Polizia aveva cercato di defilarsi abbandonando la propria bici; bloccato e perquisito, veniva trovato in possesso di circa 30 grammi di hashish, pronta per essere piazzata sul mercato illegale della droga, per questo motivo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.