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Corigliano, regolamento di conti tra due famiglie sfocia in violenza: 10 ammonimenti. Arrestato anche un pregiudicato

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Durante la giornata di ieri i militari del Comando di Corigliano Calabro cittadino hanno notificato a dieci persone legate da vincoli familiari e di amicizia l’«ammonimento del Questore», contemplato dall’art. 8 della Legge 38 del 2009. I destinatari sono stati ritenuti responsabili di aver attuato delle condotte persecutorie nei confronti di una donna di quel contesto residenziale.    

Una serie di attività vessatorie attuate verso la parte lesa, che avrebbero avuto origine da un regolamento di conti sfogato nella violenza nel 2021. Un episodio che aveva delineato la netta contrapposizione delle due famiglie e che aveva determinato la necessità per la donna di cambiare le proprie abitudini di vita. Una volta che la diretta interessata ha rappresentato la propria condizione di disagio per le condotte attuate dai rappresentanti del contesto avverso, i Carabinieri hanno effettuato gli accertamenti del caso ed ottenuto il provvedimento del Questore della provincia di Cosenza, attraverso il quale le dieci persone destinatarie della misura sono state formalmente invitate a cambiare la propria condotta, salvo andare incontro alle ulteriori conseguenze previste dalle Norme.   

Inoltre i Carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Centro hanno arrestato un noto pregiudicato che era stato sottoposto alla misura alternativa alla detenzione attraverso «l’affidamento in prova ai servizi sociali», dovendo questo scontare alcuni mesi di carcere per un cumulo di vecchie condanne. Nonostante la durata limitata del provvedimento il soggetto, conosciuto da tempo dalle Forze dell’Ordine, ha commesso reiterate violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura alternativa alla detenzione inframuraria. In pratica i militari hanno documentato come questo fosse solito associarsi a pregiudicati e frequentare luoghi di ritrovo non compatibili con l’espiazione del provvedimento. Inoltre, di recente, lo stesso è rimasto coinvolto in un sinistro ed ha commesso la violazione penale del rifiuto di sottoporsi all’esame dell’alcooltest. Una serie di motivi che hanno indotto il Tribunale di Sorveglianza di Cosenza a revocare la concessione della misura alternativa, con il conseguente ripristino immediato della detenzione in carcere. Per questa ragione l’interessato è stato immediatamente arrestato ed associato al carcere di Castrovillari.    

In una diversa attività i militari dello stesso Comando cittadino hanno notificato a dieci persone legate da vincoli familiari e di amicizia l’«ammonimento del Questore», contemplato dall’art. 8 della Legge 38 del 2009. I destinatari sono stati ritenuti responsabili di aver attuato delle condotte persecutorie nei confronti di una donna di quel contesto residenziale.    

Una serie di attività vessatorie attuate verso la parte lesa, che avrebbero avuto origine da un regolamento di conti sfogato nella violenza nel 2021. Un episodio che aveva delineato la netta contrapposizione delle due famiglie e che aveva determinato la necessità per la donna di cambiare le proprie abitudini di vita. Una volta che la diretta interessata ha rappresentato la propria condizione di disagio per le condotte attuate dai rappresentanti del contesto avverso, i Carabinieri hanno effettuato gli accertamenti del caso ed ottenuto il provvedimento del Questore della provincia di Cosenza, attraverso il quale le dieci persone destinatarie della misura sono state formalmente invitate a cambiare la propria condotta, salvo andare incontro alle ulteriori conseguenze previste dalle Norme.   

Violenta e minaccia la compagna, misura cautelare per un 29enne

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Ha violentato la compagna e in una circostanza l’ha anche portata sul luogo dove, nel maggio 2013, è stata accoltellata e bruciata viva dal fidanzato la 16enne Fabiana Luzzi, per poi minacciarla di morte con un bastone.

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno notificato ad un uomo di 29 anni, per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, la misura cautelare dell’obbligo di allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

Il ventinovenne, in più occasioni, come denunciato dalla compagna ai militari, ha minacciato e aggredito fisicamente la donna anche con oggetti contundenti in presenza delle tre figlie tutte ancora in tenera età.

Fonte Ansa

Deceduto l’uomo investito ieri sera sulla strada statale 106

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate. L’extracomunitario che ieri sera è stato investito da un auto in corsa – successivamente fuggita senza neppure prestare soccorso – è spirato in ospedale. Le sue condizioni erano gravissime. I sanitari non appena giunti sul luogo dell’incidente  – località Torricella di Corigliano Calabro – hanno trovato l’uomo esanime in una pozza di sangue. Adesso si indaga per tentare di ricostruire la dinamica dell’incidente e risalire alle generalità della persona alla guida della vettura, della quale al momento non si conosce alcuna informazione.

 

Foto: Associazione “Basta vittime sulla strada statale 106” (Facebook)

 

 

Pesca di novellame, sequestrati quasi 150 chili di “bianchetto”

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Nella serata di ieri i militari della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, durante un’attività di controllo iniziata dalla mattina lungo il litorale dell’alto Jonio cosentino, hanno posto sotto sequestro quasi 150 chilogrammi di novellame di sarda, comunemente chiamato “bianchetto”, contenuto in vasche di plastica. I militari, in agro del Comune di Montegiordano, infatti, lungo la strada stalale 106 jonica, hanno intercettato un furgone carico di novellame pronto ad essere immesso illegalmente nella filiera commerciale della pesca e che, se venduto al dettaglio, avrebbe fruttato oltre 2.000 Euro. L’intero quantitativo è stato quindi sottoposto a sequestro e distrutto in quanto giudicato non idoneo al consumo umano da parte dei veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale, chiamati dai militari della Guardia Costiera.

Il conducente dell’automezzo in questione è stato quindi multato per 12.000 Euro per la violazione del decreto legislativo n.4/2012 e delle Legge n.154/2016 che puniscono con sanzioni progressive, fra l’altro, la detenzione, il trasporto, la commercializzazione e la somministrazione di esemplari di specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento.

Lo sfruttamento indiscriminato e la cattura del novellame e di pesce sottomisura, oltre che essere contrario alla legge, impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima consentita per la commercializzazione e per la riproduzione.

“L’alta via del gusto trentino” il 2,3 e 4 febbraio al castello di Corigliano Calabro

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Valorizzare i territori, favorire il dialogo istituzionale, promuovere eccellenze e produzioni tipiche. Si muove in questa direzione il protocollo di intesa firmato da Klaus Algieri e Gianni Bort, rispettivamente presidenti delle Camere di Commercio di Cosenza e di Trento.
Un gemellaggio che continua con “L’Alta via del Gusto trentino” 2-3-4 febbraio al Castello ducale di Corigliano Calabro, un percorso alternativo di vini e sapori che attraversa l’Italia da Nord a Sud per raccontare gusti, tradizioni e storia di terre apparentemente distanti ma unite da un intento comune: uno sviluppo cooperativo e una strategia di co-marketing.

L’evento ha l’obiettivo di presentare agli appassionati del cibo e vino Made in Italy e alla popolazione della provincia di Cosenza i prodotti delle montagne trentine, in particolare formaggi di alpeggio, miele di montagna, Speck del Trentino, Trentingrana, Mele DOP del consorzio Melinda. Le produzioni della provincia di Cosenza, saranno esposte in aree espositive riservate, collocate all’interno del Castello Ducale, nel corso della manifestazione.
Si parte venerdì 2 febbraio alle ore 11:30 con un workshop dedicato alle imprese del settore turistico dal titolo “Governance e organizzazione turisrica, dall’esperienza del Trentino, un’opportunità per la Calabria”. L’Alta via del Gusto Trentino è un viaggio che vuole abbattere le distanze geografiche e produttive. I sapori autentici della tradizione e della cultura trentina saranno proposti sia attraverso percorsi espositivo-degustativi, che nell’ambito di laboratori enogastronomici e di cucina: in particolare l’evento prevede cinque Laboratori di Degustazione e tre Scuole di Cucina a prenotazione obbligatoria per un massimo di 30 partecipanti ognuno.

GLI INCONTRI:

“Contaminazioni: focaccia con cipolle di Tropea, pomodori secchi, speck e Fontal delle Dolomiti” Scuola di cucina con lo chef cosentino Gennaro Di Pace (vincitore del premio Innovazione Gastronomica della Federazione Italiana Cuochi).
“La grappa del trentino: spirito diVino” Novità 2018 alla scoperta del distillato che ha segnato la cultura popolare e l’economia del territorio trentino, con il sommelier Mario Dorigatti.
“Due modi di pensare il TrentoDoc” con il sommelier Paolo Benati (docente di Accademia d’Impresa di Trento per l’area enogastronomia);
“Contaminazioni: la mostarda di cipolle di Tropea, fichi dottati e mele, abbinati ai formaggi di alpeggio trentini”. Scuola di cucina con lo chef stellato Walter Miori e Maria Grazia Brugnara (docenti dell’Accademia di Impresa di Trento).
“I migliori oli a confronto dei migliori oli: Trento e Cosenza” (dal 3 febbraio 2018 dalle 17:00 alle 18:30);
“2 super presidi slow food a confronto: il trentino D.O.C. vino santo e il moscato passito di Saracena” con i sommelier Paolo Benati, docente di Accademia d’Impresa di Trento per l’area enogastronomia, e Gennaro Convertini, presidente dell’Enoteca regionale calabrese (4 febbraio 2018 dalle 11:00-12:00);
“46° e 39° latitudine nord… Teroldego e Magliocco, da latitudini diverse due grandi rossi a confronto” (4 febbraio 2018 dalle 14:00-15:00) saranno protagonisti indiscussi i vitigni trentini e cosentini con i sommelier: Paolo Benati, docente di Accademia d’Impresa di Trento per l’area enogastronomia e Gennaro Convertini, presidente dell’Enoteca Regionale Calabrese;
• “Dolci passioni: la torta dei fregoloti e il trentino DOC vino santo” Scuola di cucina (4 febbraio 2018 dalle 16:00 alle 17:00) con lo chef stellato Walter Miori e Maria Grazia Brugnara, docenti dell’Accademia di Impresa di Trento).

Le prenotazioni agli incontri possono essere effettuate: – Modulo on line, disponibili di seguito, per ognuno degli 8 incontri; – a mezzo mail all’indirizzo: gustotrentino@cs.camcom.it – telefonicamente ai recapiti: 0983 81 6 35 – 0984 93 87 84.

Sabato 3 e domenica 4 febbraio 2018, dalle ore 12:30, sarà servito l’aperitivo “Non solo Trentino” con bollicine trentine di montagna e vini DOP Terre di Cosenza. Alla luce del successo dello scorso anno, nella serata di sabato 3 febbraio 2018, si ripeterà la cena contaminata, aperta al pubblico, nella splendida cornice del Salone degli Specchi del Castello Ducale di Corigliano. E’ possibile prenotare telefonicamente al recapito 0983 81 6 35 con un contributo di 30 euro. E’ previsto un servizio navetta ogni 30 minuti: Andata da Via Barnaba Abenante; Ritorno da Piazza Guido Compagna. Per info e prenotazioni: gustotrentino@cs.camcom.it – Castello Ducale di Corigliano – 0983 81 6 35 – Promocosenza – 0984 93 87 84 (negli orari d’ufficio e nei giorni di apertura)

 

Turismo venatorio, smantellata organizzazione dedita alla caccia di avifauna

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Carabinieri Forestali hanno effettuato nei giorni scorsi un sequestro di 3125 capi di avifauna, 28 fucili e circa 600 cartucce nel Comune di Corigliano Calabro. Quattro le persone denunciate. Tre di Corigliano e una di Rossano che si sono resi protagonisti di una attività di detenzione e commercializzazione di avifauna che veniva sistematicamente cacciata nell’area ionica e poi spedita nelle regioni settentrionali usando autobus di linea. L’operazione, denominata “Osei 2” ha visto impegnati militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza oltre alle Stazioni di Corigliano, Rossano ed Acri sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. In particolare durante i servizi di controllo del territorio i militari hanno individuato una vera e propria organizzazione costituita da cittadini di Corigliano e Rossano che gestivano attività di caccia riconducibile al turismo venatorio. Una volta giunti sul posto i cacciatori provenienti in gran parte dalle  provincie di Vicenza, Padova, Brescia e Bergamo trovavano tutto organizzato nei minimi dettagli, dall’alloggio, al vitto fino ai fucili e al munizionamento per poter effettuare la caccia a specie di avifauna protetta e non cacciabile, particolarmente apprezzata nella preparazione del tipico piatto a base di cacciagione conosciuto come “Polenta e osei”. I cacciatori, in un vero e proprio “tour venatorio” venivano accompagnati nelle battute di caccia, effettuate nei comuni di Corigliano e Rossano da persone del luogo che poi, si preoccupavano della conservazione della avifauna abbattuta e della spedizione della stessa che avveniva tramite autobus di linea diretti al nord.

 

I pacchi confezionati venivano infatti caricati su autobus di linea come normali spedizioni il cui contenuto era ignoto ai dipendenti delle società di autolinee. L’operazione ha smascherato una vera e propria organizzazione dedita a tale attività illegale frutto di una lunga e mirata azione investigativa con servizi di osservazione, controllo e pedinamenti culminata nei giorni scorsi con l’intervento dei militari che hanno bloccato i quattro uomini in un piazzale a Corigliano mentre caricavano su un autobus, in partenza per il Nord Italia, alcuni pacchi risultati contenenti l’avifauna posta poi sotto sequestro. Inoltre all’interno delle autovetture usate per il trasporto dei pacchi sono state rinvenute incustodite 250 cartucce. Gli ulteriori e dettagliati controlli hanno accertato la presenza nei quattro scatoloni di 2.795 capi di avifauna per la maggior parte non cacciabile appartenenti alla specie di “Fringilidi” (fringuelli, verdoni, cardellini, fanelli, verzellini, zigoli e peppole oltre a beccacce, beccaccini, alzavole, storni, allodole, pettirossi, capinere, merli, ghiandaie, cinciallegre minori e cinciallegre maggiori) ,suddivisi in pacchetti più piccoli e selezionati per specie, altri 330 capi sono stati rinvenuti all’interno di un magazzino di uno degli indagati insieme ad altro munizionamento incustodito oltre a 28 fucili di vario calibro che erano le armi messe a disposizione per i cacciatori che arrivavano dal nord Italia.

Incendio in un’abitazione a Corigliano Calabro

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Incendio in un’abitazione di Corigliano Calabro. A prendere fuoco, a causa delle scintille emanate da un caminetto, è stata una coperta. Da lì è partito il rogo che si è poi propagato. Nessun danno alle persone che si trovavano in casa e che fortunatamente sono riuscite ad uscire. Ingenti i danni all’abitazione. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco. (Immagine di repertorio)

 

Duplice tentato omicidio a Corigliano, spunta la quarta persona coinvolta

CORIGLIANO CALABRO – C’è una quarta persona coinvolta nel duplice tentato omicidio che si è verificato ieri a Schiavonea di Corigliano Calabro. Si tratterebbe del genero di Francesco Sisto, che è uno dei due feriti nella sparatoria. La Procura di Castrovillari oggi lo sentirà per chiarire la vicenda. Si sospetta che il giovane abbia sparato alcuni colpi di pistola alle finestre dell’abitazione di Cosimo Sisto, prima che il figlio Francesco e la nuora Mina Gargiullo lo andassero a trovare, per discutere della suddivisione dei beni di famiglia. La Procura non esclude che la lite che si è scatenata tra padre, figlio e nuora possa fare intravvedere anche una ipotesi di tentativo di estorsione. «Per questo al momento abbiamo anche fatto piantonare il ferito – dice il procuratore Eugenio Facciolla all’Agi – perchè potrebbe anche avere delle responsabilità». Pare che nella famiglia Sisto non tutti i figli fossero contenti della divisione dei beni e che qualcuno non avesse rispettato le volontà del padre, che avrebbe aperto un secondo panificio proprio per appianare i diverbi tra i suoi figli. Intanto si apprende che i due feriti sono ancora in gravi condizioni, anche se non sarebbero in pericolo di vita. Francesco Sisto si trova nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza, in coma farmacologico. La moglie è stata invece trasferita nel reparto di chirurgia toracica dell’ospedale di Bari.

Corigliano, tre arresti per spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Ieri sera, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rossano ha tratto in arresto, in flagranza di reato, nel territorio del comune di Corigliano Calabro, tre persone, C.M. cl 72, G.F. cl 94 e T.A.G. cl 89, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo la segnalazione che un’abitazione ubicata a Schiavonea potesse essere utilizzata come punto di smercio, veniva effettuata una perquisizione domiciliare nella quale era rinvenuto un sacchetto con all’interno 18 involucri in cellophane contenenti hashish, per un totale di gr. 35, ed un involucro contenente marijuana, un bilancino di precisione, un pezzo di cellophane non ancora utilizzato,  e un altro pezzo di Hashish dell’equivalente di almeno tre dosi.

A seguito della  perquisizione personale veniva rinvenuta, addosso di due dei tre soggetti, altra sostanza stupefacente, opportunamente posta sotto sequestro, e una somma di denaro provento dell’attività di spaccio.

Visti gli evidenti elementi di reità raccolti, si procedeva all’arresto in flagranza di reato del P. L. cl.71 per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a P.U.

Gli arrestati dopo essere stati condotti presso il Commissariato di Rossano per le formalità di rito venivano messi a disposizione dell’A.G.

Cosenza, arresti per detenzione illegale di arma clandestina e per spaccio di sostanze stupefacenti

COSENZA – La Polizia di Stato continua nella sua azione di contrasto al fenomeno della criminalità in area ad alta densità criminale nel comune di Cosenza e provincia, con serrati controlli del territorio voluti dal Questore della provincia di Cosenza dr. Giancarlo Conticchio.

Nella giornata di ieri personale della locale Squadra Mobile, delle Volanti e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria ha tratto in arresto I.M. di anni 21 per detenzione  illegale di arma clandestina e di diverse cartucce di cui alcune caricate a piombo spezzato.

Nel particolare a seguito di perquisizione effettuata presso il domicilio del predetto è stata rinvenuta, abilmente occultata all’interno di uno scaffale posto in un magazzino ad uso esclusivo dell’arrestato, l’arma in questione avente matricola abrasa, nonché  le munizioni sopra indicate

Nell’occasione in un mobile all’interno della predetta abitazione è stata altresì rinvenuta  una modica quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana, per cui lo stesso è stato anche  denunciato ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/90.

Nella tarda serata di ieri, inoltre, personale della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rossano, insospettita da uno strano via vai di giovani da una abitazione nel comune di Corigliano Calabro, nella quale risiede un noto pregiudicato, ha effettuato una perquisizione domiciliare, all’esito della quale sono stati rinvenuti, occultati in camera da letto, circa 20 gr. di sostanza stupefacente del tipo Hashish, un bilancino di precisione ed altro materiale utile al confezionamento in dosi della sostanza.

Visti pertanto gli evidenti elementi di reità raccolti si è proceduto all’arresto in flagranza di reato del predetto pregiudicato, P. L. cl.71, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.