Cosenza: sciopero del personale medico il 26 febbraio. Le dichiarazioni della dirigente della Cgil medici

Tersa Papalia, della Cgil medici, durante un incontro sindacale ha confermato lo sciopero del 26 febbraio prossimo del personale medico e paramedico dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, pur garantendo le emergenze, e ha dichiarato: “Chiediamo il sostegno dei cittadini, perché questo sciopero non è contro qualcuno, ma contro un sistema che è arrivato al collasso. Siamo allo stremo delle forze, non solo facciamo di tutto per garantire il diritto alla salute, ma noi stessi stiamo rischiando la salute a causa dei ritmi stressanti ai quali siamo sottoposti. Lo sciopero è divenuto indispensabile, perché l’opinione pubblica deve sapere e le istituzioni devono provvedere ad una soluzione. Chiediamo la nomina immediata del commissario per la sanità e lo sblocco del turnover. L’ospedale è al collasso e dopo il 26 non sappiamo cosa potrà accadere.”

Elettricità gratis: arrestati due coniugi e il padre di lui

VIBO VALENTIA – Durante una perquisizione a casa di due coniugi, Rocco Foti, di 33 anni, e Samantha Travaglia, di 23, già noti alle forze dell’ordine, i carabinieri hanno verificato che avevano realizzato un sistema diretto di alimentazione di energia elettrica creando un by pass del contatore. Arrestato anche il padre di Foti, Rosario, di 53 anni, anche lui già noto alle forze dell’ordine, che aveva realizzato un allaccio diretto alla rete elettrica alimentando illegalmente la propria abitazione. I tre sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di furto aggravato di energia elettrica.

Più di 5 ore di attesa al Pronto soccorso: anziano muore di emorragia gastrica

LOCRI (RC) –  Una settimana fa, enorme impressione destò la notizia di quanto accaduto ad un pensionato 70enne, di Marina di Gioiosa, quando cessò di vivere dopo una tragica odissea. Ieri, in circostanze per molti versi analoghe, si è spento presso il Pronto Soccorso un altro pensionato G.R., 94 anni, di Brancaleone. Le circostanze analoghe sono da ricondurre (oltre che alla diagnosi, identica: emorragia gastrica) al funzionamento limitato al solo orario d’ufficio (8-14) del servizio di Gastroenterologia di Locri, e a strategie a livello “centrale” evidentemente rese precaria da un lato dalla carenza di uomini e mezzi che affligge il nosocomio locrese, e dall’altro da una carenza di organizzazione a livello di “collegamenti” tra i vari presìdi della provincia.

Il vecchietto giungeva intorno alle 13:30 presso il Pronto Soccorso con i sintomi di una emorragia gastrica. I sanitari di turno lo stabilizzavano e chiamavano le consulenze specialistiche della Rianimazione. Il paziente aveva bisogno di un’endoscopia, ma presso l’ospedale di Locri (come anche in quello più vicino, di Polistena) ieri era impossibile effettuarla. I due servizi infatti funzionano soltanto in orario antimeridiano dalle 8 alle 14 e mai nei giorni festivi e prefestivi. Consapevoli di questa insormontabile difficoltà i sanitari del Pronto Soccorso, ricevuto l’ok da parte dei colleghi del servizio di Gastroenterologia di Reggio Calabria, attivavano le procedure del caso per trasferire il vecchietto presso gli Ospedali Riuniti. Ma qui qualcosa è andato storto: sembra infatti che il Pronto Soccorso di Locri, dopo aver ricevuto la disponibilità della Gastroenterologia reggina non sia riusciti a mettersi in contatto col Pronto Soccorso di Medicina, che era il settore abilitato a ricevere il paziente e assegnarlo a un reparto. Solo dopo questo passaggio, previsto nelle direttive emanate dal management aziendale, i medici della Gastroenterologia avrebbero potuto effettuare l’esame richiesto. Intanto il vecchietto continuava a rimanere al Pronto Soccorso, con l’autoambulanza pronta ad accompagnarlo a Reggio Calabria. Durante la lunga ed estenuate attesa – almeno 5 ore – G.R. veniva costantemente monitorato e assistito dai sanitari del Pronto Soccorso locrese, col supporto delle consulenze specialistiche. Poi, poco dopo le 18:30, verosimilmente anche perché il Pronto Soccorso veniva “intasato” dai feriti di un incidente (costato la vita a un ciclista indiano) avvenuto alle porte della vicina Sant’Ilario dello Jonio, i familiari dell’anziano avrebbero deciso di riportarlo a casa, dove, secondo quanto si è appreso, sarebbe morto.

Le dichiarazioni del M5S di Rende riguardo il contratto prorogato alla Maggioli

RENDE – Il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle dichiara: «Perché è stato prorogato il contratto alla Maggioli (secondo alcuni, anche illegittimamente)? La ditta esterna che si occupa della riscossione dei tributi diventa – in questo momento di grave crisi economica che attraversano le casse del Comune di Rende – un’altra spesa inutile avallata dall’esecutivo di centrodestra. Tanto a pagare i debiti, eredità del centrosinistra, ci pensano i commercianti, che stanno gestendo (tra mille difficoltà) bollette della Tari aumentate del 300%. Ma l’esecutivo del “rinnovamento” non dovrebbe provvedere a tagliare realmente gli sprechi? Come Movimento 5 Stelle è da tempo che stiamo dicendo che è arrivato il momento di fermare le esternalizzazioni dei servizi ordinari e straordinari. Quei soldi, invece di regalarli sempre alle stesse ditte, devono finire nelle casse della Rende Servizi, la società in house del Comune che è nata proprio con queste finalità. E invece, ancora una volta, vediamo che l’amministrazione che avrebbe dovuto “raddrizzare le criticità che affliggono il comune a partire dal risanamento delle casse comunali”, continua nella politica del cambiar tutto per non cambiare niente. Vorremmo sapere, ora, cosa ne pensa il gruppo Rcd (leggi Ncd) che durante un pubblico incontro ad agosto era stato chiaro: “D’altro canto il contratto con la Maggioli pare sia scaduto e quindi si ritiene quanto mai opportuno procedere a modalità di riscossione che escludano sperpero di danaro e per maggior chiarezza si dice che, in questo caso, la spending review si impone come processo volto a migliorare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dell’azione amministrativa della macchina comunale nella gestione delle uscite e delle entrate tramite la sistematica analisi e valutazione delle strutture organizzative comunali (nel caso della Maggioli il Comune non può permettersi di sostenere il costo di una riscossione esternalizzata). Pertanto, in questa logica, sarebbe il caso di pensare ad una gestione interna della riscossione, valutando la possibilità di utilizzare il personale della Rende servizi, visto che molte unità di personale, afferenti alla Società in “house” del Comune, stazionano giornalmente presso la sede amministrativa di Piazza Matteotti e la loro efficiente utilizzazione, probabilmente, potrebbe consentire risparmi per qualche milione di euro all’annuo, consentendo al Comune di predisporre un più agevole piano di rientro dalla situazione debitoria e forse di evitare anche l’alienazione di qualche gioiello di famiglia”. Belle parole, e per una volta sola ci trovavamo anche d’accordo. Ma si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo una classe dirigente che non ha le idee chiare sul come rinnovare questa città e raddrizzare la sua economia.
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Fondi europei, workshop del movimento cinque stelle per conoscerli_INTERVISTA

RENDE (CS) – Si è concluso il ciclo di workshop sui fondi europei organizzato dal gruppo EFDD in collaborazione con la società Punto Dock. Carmelo Chianura, esperto di programmazione ha tenuto lezioni che hanno rappresentato una mappatura definita, uno strumento di orientamento sicuro nell’ampio panorama dei programmi europei, suddivisa per tematiche di interesse: Ambiente e territorio, Giovani, Turismo e smart city, cultura.

Gli incontri, che si sono tenuti presso il Centro Lanzino a Rende, saranno replicati anche nelle altre province calabresi.

Il gruppo EFDD in Calabria è rappresentato da Laura Ferrara, portavoce al Parlamento Europeo del Movimento 5 Stelle. All’apertura dei worksho, l’abbiamo sentita ai nostri microfoni.

 

Intervista a Laura Ferrara

 

 

Fiorenza Gonzales

 

Il Presidente della Regione Oliverio a Rende con il Capo della Protezione civile Gabrielli

RENDE – Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato ieri mattina (21/02/2015) a Rende, insieme al Capo  della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli, all’iniziativa “La Calabria che si muove, dedicata al rischio sismico”. Dobbiamo  assumere – ha detto il Presidente Oliverio – la questione dei rischi come prioritaria, puntando innanzitutto al recupero della cultura della cura del territorio, della sua tutela, partendo dal rispetto della legalità. Travalicare le regole ha significato e significa determinare situazione di insicurezza non solo per se stessi ma per tutta la collettività. Occorre rigore; il mancato rispetto della regole una prodotto le tragedie che conosciamo. Nelle mie linee programmatiche presentate di recente al Consiglio – ha proseguito Oliverio – ci sono tre obiettivi strategici. Il primo è  proprio il territorio, la prevenzione dei rischi, la sistemazione idrogeologica e la difesa del suolo.  Nell’ambito della riorganizzazione funzionale della Regione, cui ho dato corso, che ha comportato la riduzione dei dipartimenti da quattordici a dieci, c’è una sola nuova unità operativa autonoma, quella per la difesa del suolo e della sistemazione idrogeologica. Uno strumento che consentirà  la realizzazione di  un grande progetto  che vede compresi il recupero e  la cultura della manutenzione. Per concretizzarlo utilizzeremo risorse nazionali e comunitarie, nel contempo richiamando necessarie sinergie, tanto con i singoli quanto con le comunità. Lavoreremo alla  modifica della legge urbanistica  regionale che assumerà quali fondamentali direttrici la netta tendenza al  consumo zero di territorio, il  recupero, la riqualificazione, la messa in sicurezza del territorio stesso e del patrimonio edilizio esistente. Ciò significherà anche creazione di lavoro ed  un valido sostegno alle imprese” ha infine annunciato il presidente Mario Oliverio”.

Gestione delle acque, un altro buco nero

ROSSANO (Cs) – Ciclo idrico colabrodo. Gestione delle acque: il cittadino paga tre volte un metro cubo. Nessun comune calabrese riesce a organizzare l’intero ciclo dell’acqua (captazione, adduzione, distribuzione e depurazione) arrivando persino al paradosso di acquistare da Sorical acque già proprie perché le sorgenti si trovano nei territori comunali. Sembra, dunque, un cane che si morde la coda. La mancata riscossione di una parte del canone idrico alimenta lo spreco, il che al tirar delle somme moltiplica il prezzo finale del metro cubo.  Corigliano raggiunge solo il 75% di 1,1 milioni da riscuotere e Rossano il 79% di 2 milioni. Quindi un primo buco nel sistema delle acque, sul quale si avvia subito l’azione di recupero da parte della società di gestione (SOGET), ammonterebbe rispettivamente a 275 mila e 420 mila euro per un totale di 19350 utenze a ruolo a Corigliano e 21000 a Rossano. Nelle due città la quota di acque regionali si aggira fra il 25-30%. Corigliano versa nelle casse dell’ente regionale 270 mila euro circa, Rossano 630 mila.

Un buco nell’acqua. Ciclo idrico: le falle dei comuni. È dedicato a questo spreco tutto calabrese il 52esimo numero de “L’ECO DELLO JONIO”, sfogliabile on line su www.ecodellojonio.it.

“Cariati non disperde ma non incassa, Mandatoriccio pagava la sua. Caos acque pubbliche”. È la fotografia di quanto succede nel basso ionio. “Servizio idrico integrato. Trebisacce virtuoso. ma l’acqua manca in tanti comuni. Rilevanti le perdite lungo le condotte: così aumenta il prezzo del canone” è, invece, il pezzo che racconta la situazione dell’alto ionio.  Nel box dedicato all’approfondimento in pillole spicca il titolo “I COMUNI PAGANO L’ACQUA PROPRIA”, ecco il meccanismo: la So.Ri.Cal. capta l’acqua alla fonte e la porta (adduzione) fino all’ingresso del comune, che paga questi due passaggi. Da qui in poi l’acqua viaggia nella rete comunale, assorbendone l’ente i relativi costi di manutenzione, elettricità, personale, riparazioni etc. L’acqua viene depurata, infine, da un altro soggetto privato (altro costo). Il tributo finale al cittadino (intorno ad 1,20-40 euro al metro cubo) deriva da qui. Un sistema che è certamente fonte di spreco economico e sul quale i comuni potrebbero intervenire. Si arriva al paradosso nel caso dei comuni montani con sorgenti proprie (nella Sila Greca ad esempio) costretti a pagarsi la propria acqua. L’eccezione di Saracena: l’unico Comune in Italia dove l’acqua è veramente pubblica è Saracena, che ha addirittura anticipato l’esito referendario.

A Lamezia riprende “Cafè Alzheimer”

CATANZARO – Il 25 febbraio alle ore 16:00 al parco Peppino Impastato di Lamezia Terme riparte il “Cafè Alzheimer” dedicato a persone con demenza e a i loro familiari, un’attività che vede il Centro di Neurogenetica, diretto dalla Prof.ssa Amalia Cecilia Bruni, e l’Associazione per la Ricerca Neurogenetica, presieduta da Antonio Laganà, promotrice di varie azioni di coinvolgimento insieme ad altre associazioni del nostro territorio, con l’obiettivo di fronteggiare un’esigenza assistenziale e nel contempo di elevare la sensibilità della città verso problematiche del genere. Quest’anno l’associazione ha deciso di implementare gli incontri che si svolgeranno al parco Peppino Impastato di mercoledì e si concluderanno il 16 dicembre 2015, intitolando l’iniziativa “Un tempo da viveretener@mente”.
“Il Cafè Alzheimer – hanno spiegato la direttrice del Crn Amalia Cecilia Bruni e il presidente dell’Arn Antonio Laganà – è un luogo di incontro informale e rilassante dove, le persone con disturbi di memoria, i loro familiari gli operatori sociali e sanitari, hanno il piacere di stare insieme facendo quattro chiacchere, ascoltando musica, ballando il tango, facendo passeggiate, degustando una fetta di torta e prendendo un buon caffè. Questa edizione 2015 rientra in due progetti più ampi quello del “Caffè Letterario” e quello del progetto “Lab Città Sane”, progetti di rete tra associazioni e istituzioni del territorio locale e nazionale”.
Le attività saranno coordinate da una equipe del Centro di Neurogenetica, formata da un assistente sociale, due psicologi ed un neurologo, coadiuvati da alcuni volontari del Servizio civile. “La filosofia che ispira l’Associazione – hanno concluso Bruni e Laganà – è che di fronte a malattie come le demenze e l’Alzheimer, malattie degenerative e progressive, per le quali sembra non si possa fare nulla, c’è invece sempre qualcosa da fare per rendere migliore la qualità di vita delle persone e delle loro famiglie e mantenere vive più possibile le loro risorse residue”.
All’incontro di apertura di mercoledì prenderanno parte anche alcuni rappresentanti delle istituzioni locali.

Presto in arrivo il “Progetto SHADES”

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio aprirà il prossimo 24 febbraio, a Reggio Calabria, i lavori del  “II Meeting di Cooperazione Transnazionale ‘Progetto SHADES’ ”   (Sustainable and Holistic Approaches to Development in European Seabords) che si concluderà mercoledì 25. L’importante convegno sugli “Approcci allo sviluppo sostenibili e olistici nelle coste europee”, pianificato, coordinato e implementato dal Partenariato costituente il progetto SHADES, di cui è capofila il Gruppo di Azione Costiera “dello Stretto”, rientra nell’ambito del “Piano di Sviluppo Locale” finanziato dal Fondo Europeo per la Pesca, in riferimento allo sviluppo sostenibile delle zone di pesca. La due giorni del Meeting, a cui parteciperanno i GAC della Calabria, di Lituania, di Polonia e di Spagna, si aprirà a Palazzo San Giorgio con i saluti anche del sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, del presidente dell’ASSOGAC Calabria Antonio Alvaro, del referente l’Autorità di Gestione FEP, Cosimo Caridi, del Dirigente generale del Dipartimento regionale “Agricoltura” Carmelo Salvino e  del vice presidente del Consiglio Regionale Francesco D’Agostino.  Il GAC dello Stretto, nel ritenere importante ed efficace intraprendere un percorso di cooperazione con altri GAC d’Italia e d’Europa, per lo scambio di know-how al fine di realizzare azioni congiunte, confida nella buona riuscita del Meeting come preziosa occasione di confronto per focalizzare gli obiettivi primari di quella necessaria strategia da attuare per il rafforzamento dei processi di sviluppo locale sostenibile. La diffusa consapevolezza del fabbisogno delle aree costiere, accresce la necessità della loro gestione in un’ottica di lungo periodo, così come vuole lo sviluppo sostenibile, poiché si è di fronte a sistemi molto complessi. E queste ricchezza e complessità offrono notevoli opportunità per supportare lo sviluppo economico e sociale. A conclusione di ogni giornata è in programma una visita studio lungo il territorio della Costa Viola, tra terrazzamenti e borghi marinari, ed una visita studio al museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, tra reperti archeologici e i Bronzi di Riace.

“I giochi della Magna Grecia: l’accessibilità può vincere!”

POLICORO (Mt) Rete Turismo Italia Jonica, in collaborazione con i comitati Coni di Basilicata, Puglia e Calabria, promuove il convegno “I giochi della Magna Grecia: l’accessibilità può vincere!”. L’iniziativa, sostenuta dall’Apt Basilicata e dalla Fondazione Enrico Mattei, è in programma per sabato 28 febbraio 2015, a partire dalle ore 9:30, presso il Centro turistico Marinagri di Policoro.

Valorizzare il territorio attraverso la creazione di eventi sportivi con cadenza annuale, con particolare attenzione all’accessibilità e agli sport paraolimpici. Questa è solo una delle importanti missioni di Rete Turismo Italia Jonica, il contratto di rete che raccoglie ben 46 imprese nelle tre regioni (Presidente ing. Antonio P.P. De Santis).

A supporto del progetto, personaggi di grande spessore: da Consuelo Battistelli, campionessa paraolimpica di canoa e Presidentessa Cip Emilia Romagna, ad Emilio Frisenda, atleta paratriathlon. Interverrà, inoltre, Luca Pancalli, Presidente del comitato Paralimpico Italiano e Vice Presidente Comitato promotore Roma 2024. E ancora, Roberto Vitali, rappresentante nazionale UNWTO (Organizzazione mondiale del turismo ONU) per il turismo accessibile.

Non mancherà lo spazio per ulteriori interventi e preziose testimonianze.

Il convegno sarà moderato dal giornalista Fausto Taverniti, Direttore Rai Basilicata.  Parteciperanno, inoltre, le istituzioni e gli enti di promozione territoriale.

Di seguito il programma completo dell’evento:

Ore   9.30 Saluti Rocco Leone (Sindaco della Città di Policoro)

– Ore   9.40 Introduzione ai lavori Antonello De Santis (Presidente Rete Turismo Italia Jonica) Dr Gianpiero Perri (Direttore generale APT Basilicata)
– Ore 10.00 Saluti Istituzionali dei Presidenti Comitati Regionali CONI di Basilicata Leopoldo Desiderio, di Puglia Elio Sannicandro, di Calabria Demetrio Praticò

e dei CIP di Puglia, Calabria e Basilicata Rosanna Fabbrizio
– Ore 10.30 – Interventi:

– Luca Pancalli – Presidente del comitato Paralimpico Italiano e Vice Presidente Comitato promotore Roma 2024
– Consuelo Battistelli – Campionessa Paralimpica canoa e Presidente CIP Emilia Romagna

– Emilio Frisenda – Atleta Paratriathlon
– Roberto Vitali – Rappresentante italiano UNWTO (Organizzazione mondiale del turismo ONU) per il turismo accessibile

– Ore 11.30 Guglielmo Minervini (Assessore allo Sport Regione Puglia), Marcello Pittella (Presidente Regione Basilicata), Salvatore Adduce (Sindaco della Città di Matera Capitale europea della cultura 2019), Cristiano Re (Responsabile fondazione Enrico Mattei), Pasquale Anastasi (Direttore Generale Dipartimento Turismo Regione Calabria),  Stefania Mandurino (Agenzia regionale Puglia Promozione )
– Ore 12.30 Esperienza di Ciclo passeggiata di Handbike su circuito interno a Marinagri
– Ore 13.30 Light Brunch
– Ore 15.00  Interventi e testimonianze:  Pete Kercher, Claudio Arrigoni, Peppe Aquaro, Stefano Paolicchi, Dino Angelaccio, Consuelo Agnesi, Luca Cutitta Francesca Velani, Vincenzo Falabella, Simona Petaccia, Fabio Iemmi, Michelangelo Gratton,Paolo Anibaldi,  Andrea Abbrescia, Gabriella Cetorelli, Luigi Bandini Buti, Pietro Gigante e  Monica Granchi.
– Ore 17.00 Chiusura dei lavori ed Istituzione Comitato promotore Giochi della Magna Grecia

– Ore 17.30 – 19.30 Tavoli tecnici di lavoro

Durante i lavori (moderati dal Dr. Fausto Taverniti, Direttore Rai Basilicata) sarà assicurato il servizio di interpretariato in lingua LIS e sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming con la sottotitolazione in tempo reale