White In Love: Elisa De Bonis celebra San Valentino

Un nuovo “San Valentino” è alle porte. Per tutti coloro che aspettano di sposarsi, però, arriva con una settimana di anticipo. Sabato 7 febbraio, ore 19, presso l’atelier di abiti da Sposa Elisa De Bonis, (Corso Mazzini) si terrà un nuovo evento dedicato ai futuri sposi, White In Love.

White in Love,  l’evento dedicato alla presentazione della nuova collezione Sposa 2015 della stilista, caratterizzata da abiti ricercati, sobri ed eleganti, che mescolnoa con armonia elementi tradizionali e motivi e tagli innovativi, viene descritto così dalla sua organizzatrice: “In un momento in cui la produzione e la distribuzione vengono globalizzate e perdono di personalità,noi abbiamo scelto di avere una produzione artigianale, realizzata nel nostro laboratorio interno,  che ci consente di seguire la realizzazione degli abiti e di accompagnare la sposa al coronamento del sogno. Ogni creazione viene concepita con un’attenta cura dei dettagli da un team di sarte specializzate. I nostri capi sono caratterizzati da alta qualità dei tessuti, creatività, stile, eleganza ed unicità del modello.”

La serata, oltre a vedere protagonisti gli abiti, celebrerà l’amore in poesia con la voce di Giada Grandinetti, le note jazz di Alessandro Skanderbeg (piano e voce) e Carlo Cimino (contrabbasso). I futuri coniugi potranno inoltre concorrere all’estrazione di un pacchetto Wellness Romeo e Giulietta di Villa Fabiano Palace Hotel. Basterà scrivere una frase d’amore per il proprio partner. Quella che riceverà più like, attraverso le pagine social, si aggiudicherà il premio.

 

Gratteri: “Agenzia beni confiscati sia affidata a manager”

ROMA – “L’Agenzia per i beni confiscati alle mafie così com’è non funziona, non serve, è farraginosa, non sono stati neanche catalogati tutti i beni sequestrati in Italia alla criminalità organizzata”. E’ il duro affondo del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, intervistato dal Giornale Radio Rai. Gratteri suggerisce una Agenzia guidata da un manager, da un amministratore, non da un prefetto o da un magistrato. “Al vertice serve un manager che abbia competenze sulle gestione di beni, di società, di aziende e bisogna reclutare il personale attraverso concorsi, non trasferendolo da altre amministrazioni perché si rischia di mettere in servizio dipendenti poco motivati e privi di competenze specifiche”, ha aggiunto.

Enzo Bruno eletto Presidente dell’UPI Calabria

CATANZARO –  I dodici consiglieri provinciali di Catanzaro – Antonio Montuoro, Marziale Battaglia, Francesco Ruberto, Marco Polimeni, Riccardo Bruno, Giuseppe Celi, Nicola Ventura, Giovanni Costanzo, Francesco Mauro, Gianfranco De Vito, Salvatore Mastroianni e il vice presidente Vittorio Paola – esprimono soddisfazione per l’elezione a presidente dell’Upi regionale del presidente della Provincia, Enzo Bruno, decisa ieri all’unanimità dei rappresentanti delle cinque Province calabresi.
“Si tratta di un ulteriore riconoscimento del ruolo centrale che l’amministrazione provinciale di Catanzaro gioca nella ridefinizione dell’Ente intermedio nel quadro normativo delineato dalla riforma Delrio e del lavoro che il presidente Bruno sta conducendo con impegno e passione, nonostante le evidenti difficoltà economiche – hanno affermato i dodici consiglieri provinciali – L’elezione all’unanimità alla presidenza dell’Upi rappresenta un riconoscimento per l’intero consiglio provinciale che in questi mesi procede all’insegna della collaborazione e della sinergia istituzionale nell’interesse degli 80 comuni che siamo chiamati ad amministrare. Nel percorso che abbiamo avviato, anche più tortuoso e complesso, lavoreremo per continuare a dare al consiglio una  voce unica ed armonica, nel segno del coinvolgimento e della collegialità voluta e alimentata dal presidente Bruno. Al presidente Bruno un sincero augurio di buon lavoro”.

A Soverato la seconda Festa Regionale PGS

SOVERATO (CZ) – Sarà l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Soverato, nota località turistica del catanzarese, ad ospitare, domenica 8 febbraio p.v., la seconda Festa Regionale delle Polisportive Giovanili Salesiane calabresi riservata alle categorie micro, mini e propaganda di calcio a cinque, volley e basket.

La manifestazione sportiva, promossa dal comitato regionale delle PGS Calabria, avrà inizio alle ore 9 e proseguirà fino alle 17. Prevista la partecipazione di società e giovanissimi atleti provenienti da più parti della regione per una giornata tutta da vivere e da condividere, all’insegna dei sani valori dello sport nell’anno del Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco.

Per ulteriori informazioni, per i calendari ed i risultati in tempo reale dei campionati in corso di svolgimento, è possibile visitare il sito ufficiale del Comitato Regionale PGS Calabria: www.pgscalabria.it.gg

Estorsione all’interno di un autolavaggio: tre in arresto

REGGIO CALABRIA – Ha minacciato e aggredito più volte, assieme ad altre due persone, un dipendente che gli aveva chiesto dei documenti fiscali. Per questa ragione, Hamid Daoud, marocchino di 43 anni, titolare di un autolavaggio e datore di lavoro della vittima, e due imprenditori Domenico Marcianò, di 31 anni, e Carmelo Natale Cartisano (32), sono stati arrestati dai carabinieri a Reggio per estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa. L’arresto è stato disposto dal gip di Reggio su richiesta della Dda.

Nello specifico, la vittima, giunta in Italia nel 2001, ha iniziato a lavorare ininterrottamente, con turno pieno e senza un regolare contratto già l’anno successivo all’arrivo presso l’autolavaggio di proprietà di un suo connazionale (il cittadino marocchino arrestato oggi). Con la scusa di “dover mettere delle cose a posto” con il ragioniere, la vittima avrebbe poi consegnato il suo permesso di soggiorno ed altri documenti personali sempre al datore di lavoro.

Tre mesi prima dell’aggressione, poiché gli serviva il modello Cud 2012 e l’ultima busta paga per il disbrigo di alcune pratiche personali, la vittima ha iniziato a chiedere il rilascio dei documenti al datore ricevendo in risposta, da quel momento, delle minacce da parte dei due presunti esecutori materiali dell’estorsione.

Enzo Bruno incontra una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Donne Elettrici

CATANZARO – Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha incontrato una delegazione catanzarese dell’Associazione nazionale donne elettrici, un sodalizio politico ed apartitico, che vanta quasi 70 anni d’impegno civile di storia e di battaglie per l’elettorato. All’incontro, che si è concentrato soprattutto sulle tematiche relative alla promozione effettiva delle Pari opportunità nella provincia, hanno partecipato la presidente dell’Ande Luciana Cricelli, la segretaria Rosa Spina, la socia fondatrice Marisa Fagà e la componente del direttivo Maria Teresa Laurito. Le componenti dell’Associazione Ande hanno illustrato al presidente Bruno la continua attività nell’impegno a favore della partecipazione al voto, al dialogo con le forze politiche, alla riflessione ed alla formazione sui temi grandi e piccoli legati alla qualità della vita ed alla giustizia sociale per una valorizzazione della persona in un contesto di civile convivenza. “In questo contesto – hanno affermato – il problema delle pari opportunità tra donna e uomo in una realtà in sostanziale trasformazione, resta prioritario”.
Cricelli, Fagà, Laurito e Spina hanno rilevato che i principi della legge di riordino del livello intermedio, la 54/2014, meglio conosciuta come “Riforma Delrio”, risultano dissonanti rispetto alla legge 215/2012 in materia di disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali.
In particolare, il comma 71 dell’articolo 1 della 54/2015 prevede che: “Nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, con arrotondamento dell’unità superiore qualora il numero dei candidati del sesso mano rappresentato contenga una cifra decimale inferiore a 50 centesimi. In caso contrario, l’ufficio elettorale riduce la lista, cancellando i nomi dei candidati appartenenti al sesso più rappresentato, procedendo dall’ultimo della lista, in modo da assicurare il rispetto della disposizione di cui al primo periodo. La lista che, all’esito della cancellazione delle candidature eccedenti, contenga un numero di candidati inferiore a quello minimo prescritto dal comma 70 è inammissibile”. Peccato, però, rilevano le componenti dell’associazione “Ande” che il comma 72 prevede che nei primi cinque anni dalla data in vigore della legge 23 novembre 2012 non si applichi il comma 71.
Una dissonanza, dicono al presidente della Provincia che si è detto pronto ad accogliere i suggerimenti dell’Ande, che potrebbe essere riequilibrata individuando uno strumento che possa dare pieno accesso alle donne in politica e nella rappresentanza istituzionale. Strumento rappresentato dall’adeguamento del regolamento della commissione provinciale Pari opportunità tra uomo e donna che, secondo l’Ande, risulta poco mirato rispetto alle mutate esigenze rappresentative e, quindi, da riformare nella direzione di una più consona rispondenza all’attuale quadro politico-amministrativo. Questo, soprattutto, nella parte che di fatto da riferimento alla rappresentanza dei partiti escludendo quella della società civile ed in particolare delle associazioni. Nei prossimi giorni, quindi, le rappresentanti delle associazioni femminili interessante avvieranno un tavolo di confronto per l’adeguamento del regolamento della commissione provinciale per le Pari opportunità.

Morte Guenot, il cordoglio di Occhiuto

COSENZA – “Con la scomparsa del professore Jacques Guenot ci lascia un uomo di scienze ma soprattutto una personalità creativa e lungimirante”.

Così il sindaco di Cosenza e presidente della Provincia Mario Occhiuto nell’apprendere della morte dell’ex preside della facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria che fu tra i fondatori dello stesso ateneo.

“Non posso non sottolineare con vanto come – aggiunge Occhiuto – lo studioso che nacque in Svizzera, luogo fisicamente e idealmente lontano dalla nostra realtà, scelse di stabilirsi in terra calabra, contribuendo a realizzare e poi a far crescere una delle più grandi università del meridione d’Italia. Ricordo inoltre che, da Preside di facoltà, Guenot assegnò la laurea honoris causa all’allora premier Silvio Berlusconi, anche questo un gesto di grande apertura mentale e culturale. A nome mio e della giunta comunale – conclude – esprimo profondo cordoglio per la dipartita di un accademico che ha saputo diffondere ottimi insegnamenti anche sul piano umano”.

Egidio Ventura omaggia Thelonious Monk

LAMEZIA TERME – Nella rivisitazione del Pianista Egidio Ventura e del Sassofonista Flavio Nicotera, Monk simboleggia tutta la storia del jazz, una musica sempre in equilibrio fra tradizione e futuro, rappresenta quello che significa oggi suonare jazz, ovvero, avere un piede nella tradizione e saper guardare lontano. E così il grande compositore e improvvisatore statunitense diventa per il Duo Ventura/Nicotera il pretesto, il punto di partenza per esplorare il proprio mondo espressivo, lo specchio dove riflettere e ritrovare le radici dello stile e delle motivazioni interpretative. La costante ricerca di Ventura/Nicotera di un linguaggio personale all’interno della tradizione jazzistica, trova nel duo una chiara rappresentazione: un pensiero musicale libero da manierismi di sorta e costantemente alla ricerca di espressioni autentiche e profonde. Musica di una caparbietà gentile, scattante e raffinata, travolgente e coerente. Allo stesso tempo: il duo, inoltre, richiama la passione del pianista per le combinazioni timbriche e per le possibili polifonie vicine al jazz dei primi anni del ‘900. Monk è in grado di attraversare pentagrammi e stili con una tecnica mirabile e una devozione pianistica da operaio e filosofo. Nello stesso tempo può suonare, fumare, usare un fazzoletto per asciugarsi il sudore e segnare con “mani da rastrello” gli 88 tasti del piano. Resta su Monk un forte dubbio, perché a un certo punto l’intero suo  microcosmo, quello che l’artista ha costruito accordo dopo accordo, serata dopo serata, session interminabili e lavoro durissimo, si sgretola. All’improvviso. Il pianoforte smette di esistere. Thelonious esce ed entra dalle cliniche psichiatriche. Bipolarismo è la diagnosi. Lui si mette a nanna, sotto sale, si iberna, sceglie il letargo. Via il cappello. Le dita rattrappite, la voce serrata in gola. Il distacco tra Monk e il mondo, all’inizio una fessura, diventa una voragine. Si rifugia per un decennio nella casa di Nica, a Weehawken, New Jersey. Nella stanza ha uno Steinway a coda che non tocca, il contrario di quanto era accaduto a Bud Powell che, pazzo e disperato, aveva continuato a disegnare sui muri del manicomio i tasti inbianco e nero. La musica è finita. Monk, il gran sacerdote del bebop, è una balena arenata tra le pieghe di un mare misterioso, senza onde. Un mare calmo, fetido e mortale. Un giorno disse: “Il rumore più forte del mondo è il silenzio”. Si sbagliava. Il rumore più forte del mondo è la risata di una donna, è il battito del cuore di un bambino su un’altalena, è il respiro di un gigante del jazz che prende la rincorsa, ride, tocca Dio, balla, e dopo 30 anni è ancora qui. A farci girare la testa. I concerti del Duo Ventura/Nicotera inizieranno nel mese di aprile p.v. e si protrarranno fino a dicembre 2015 una serie di appuntamenti che si terranno in Calabria,Puglia,Campania e Sicilia. Il progetto titolato “Mysterious Monk” è prodotto da Lamezia Jazz e dal Conservatorio di Musica “P.I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese (cz).

A Cosenza la più grande mungitura pubblica mai realizzata in Calabria

COSENZA – Non è voluto mancare proprio nessuno in Piazza dei Bruzi a Cosenza  per la più grande maximungitura pubblica mai realizzata in Calabria e che si è svolta in contemporanea in altre dodici piazze italiane. Tutti a richiedere un latte con nome,  storia, traccia e identità.  Presenti testimonial di eccezione e nessuno di loro si è sottratto al rito della mungitura ma che anzi hanno accettato di buon grado di compiere, sottolineando un gesto tanto antico che ogni giorno gli allevatori eseguono per portare sulle tavole una produzione sana, genuina e di qualità elemento essenziale per l’alimentazione che fa bene a tutti, anche alle future mamme. Ad alternarsi alla cura della stalla e alla mungitura sono stati molti ad iniziare dal presidente della Regione Mario Oliverio che ha riconosciuto la straordinaria importanza dell’evento sottolineando “l’occhio lungo” di Coldiretti alla quale ha riconosciuto la leadership in agricoltura con una straordinaria capacità di coinvolgere i cittadini-consumatori. Ad alternarsi  alla mungitura sono stati anche: il prof. Gino Crisci Magnifico Rettore UNICAL, Klaus Algieri Presidente Camera di Commercio di Cosenza, , le gemelle Chiara e Martina Scarpari protagoniste della trasmissione “Ti lascio una canzone”, Mario Occhiuto sindaco di Cosenza e presidente della provincia, il sen. Franco Covello, Nicodemo Oliverio Capogruppo Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, i calciatori della società Cosenza Calcio, Nicola Paldino presidente BCC Calabria, Franco Laratta consigliere ISMEA, Selene Falcone Legaconsumatori, Ernesto Magorno deputato e segretario regionale del PD, Rosella Pellegrini Serra presidente AIRC Calabria, i consiglieri regionali: Giuseppe Graziano,  Franco Sergio. Sono stati presenti oltre 20 sindaci Tanti altri hanno fatto giungere messaggi di piena condivisione. Tutti hanno altresi firmato il manifesto di adesione a difesa del latte “Made in Italy” e la necessità di distinguere con l’indicazione dell’origine in etichetta prodotti che ancora oggi ne sono privi, come latte Uht (a lunga conservazione), formaggi e derivati. Straordinaria è stata la partecipazione di cittadini e allevatori che hanno visto da vicino, come si lavora in una stalla situata all’interno di una vera e propria fattoria di oltre 500 metri quadrati all’interno della quale, sotto lo sguardo vigile di allevatori e veterinari, c’erano le varie razze di vacche che vengono allevate in Calabria. 

I DATI DELLA PRODUZIONE  CALABRESE:

 In Calabria, ci sono 341 allevamenti da latte titolari di quote, il 17% in meno rispetto al 2007; la produzione annua è di 614.330 quintali di latte, ma ne sono importati ben 380.000 quintali annui, il 62% della produzione regionale; in Calabria ancora arrivano 36.923 quintali di cagliate (pari a 369.233 q. di latte) la secretazione dei dati sull’importazione non consente di sapere dove questo fiume di latte va a finire. In sostanza se si sommano i dati del latte importato e quello delle cagliate per produrre formaggi si arriva alla ragguardevole quantità di 749.233 quintali di latte (il 122% della produzione calabrese) più della produzione regionale. Oggi, per ogni litro di latte, solo il 17% va nelle tasche dell’allevatore. Nella nostra Regione – commenta Molinaro –  oggi con l’indotto si arriva a 1000 persone occupate se diventasse obbligatoria l’origine su tutte le produzioni, possiamo quasi triplicare l’occupazione diretta e indiretta con l’impegno di tanti giovani che sono pronti ad investire.