I colori del Kenya nel chiostro di San Domenico a Cosenza

Mostra pittura MociL’artistico chiostro di San Domenico ospita in questi giorni “Let’s start with art”, una mostra di quadri realizzati dai bambini e dai ragazzi ospiti nella casa di accoglienza per disabili di Kathonzweni e della scuola dei mestieri gestita dall’associazione St. Patrick di Wote, in Kenya. Un’iniziativa proposta dal Mo.c.i. di Cosenza (Movimento per la Cooperazione Internazionale) che da anni è impegnato in attività a favore degli immigrati, per la diffusione di una cultura dell’accoglienza e per sensibilizzare alla sostenibilità ambientale ed economica. Da qualche anno in particolare è stato avviato il progetto dei laboratori di arte-terapia in collaborazione con l’associazione di Wajukuu Art Project attiva nello slum di Mukuru a Nairobi, da cui scaturisce l’idea della mostra.

Una carrellata di colori si snoda nell’antico colonnato della chiesa cosentina e accoglie il visitatore, un’esposizione di tele che rappresentano il mondo, le esperienze e le speranze dei piccoli artisti che le hanno realizzate. Una cornice singolare ma certamente indicata per la tavola rotonda che si è tenuta nel pomeriggio dal titolo “La cooperazione allo sviluppo in tempo di crisi”. Un tema sviscerato con competenza e coinvolgimento dai relatori presenti, declinato da ciascuno secondo l’ottica della propria esperienza e del proprio ruolo. La convinzione che ha legato tutti è che la crisi va affrontata creando nuovi modelli, nuovi strumenti e nuovi parametri di riferimento. “Occorre necessariamente mettere in discussione l’attuale modello di sviluppo – esordisce Giuliana Martirani docente dell’Università Federico II di Napoli – perché non funziona più. La crisi che sta attraversando ormai le nazioni più ricche dell’Europa e del Nord America può essere lo stimolo a quel cambiamento di cui molto si parla ma che al momento poco si applica. Occorre recuperare un diverso punto di vista, vedere attraverso gli occhi dei secondi della storia e della geografia”. È il modello di sviluppo capitalista occidentale che sta fallendo e quindi siamo noi civiltà opulente che dobbiamo essere in grado di ripensare i nostri stili di vita. Siamo noi che dobbiamo imparare a vedere “il germoglio del nuovo che cresce”. E la via suggerita da Martirani è quella del pensiero e del sogno meridiano di don Tonino Bello che restituisce centralità alle relazioni collettive nel senso più ampio del termine, che recupera la dimensione del tempo legata alla ciclicità della vita e del cosmo intero, che esalta la dignità del lavoro se è legata al talento e alle capacità di ciascuno, che recupera il valore reale di termini quali ospitalità, solidarietà, lealtà e fiducia. Concetti che vengono ripresi anche nelle riflessioni degli altri intervenuti.

“La crisi offre al volontariato una sfida nuova – dice Giovanni Serra vicepresidente nazionale del MoVi (Movimento del volontariato italiano) – perché in assenza di risorse economiche costringe ad un ripensamento del proprio ruolo all’interno della società. Il volontariato ha necessità di un ritorno alle origini, di recuperare il senso profondo del valore della gratuità come stimolo per un reale impegno nella cura e nell’attenzione verso gli altri”. Non è quindi più pensabile una mera fornitura di servizi su delega delle istituzioni spesso assenti, ma l’inversione del cammino verso una solidarietà che sia diffusa e completare all’essere cittadini. Un percorso che è quanto mai indispensabile nell’ambito specifico del volontariato internazionale, che si confronta ancor più direttamente con i cambiamenti globali e le conseguenze locali. Secondo Gianfranco Cattai presidente Focsiv (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario) la solidarietà non si può limitare ad un gesto isolato e sporadico ma deve entrare a far parte di una nuova visione del mondo. “Non si può sottovalutare il fatto che i processi di migrazione sono veri e propri progetti familiari e comunitari rispondenti a bisogni contingenti e che riguardano i nuclei familiari di tutto il mondo”. La strada è quella di nuove sperimentazioni nella direzione della cooperazione tra intere comunità che scambiano risorse, esperienze, competenze secondo un modello di sviluppo equo per tutti.

Al dibattito ha preso parte per un breve saluto anche l’assessore del Comune di Cosenza alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa, sottolineando l’attenzione e l’impegno dell’amministrazione nei confronti dei soggetti del volontariato locale.

La mostra resterà aperta fino al 24 giugno ed il ricavato della vendita dei quadri andrà a sostegno dei progetti che il Mo.c.i. promuove in Kenya.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Spazziamo via la paura. Atto conclusivo del progetto The Shadow Monsters alle Notti Bianche Unical

The shadow monsters alle Notti Bianche UnicalEspressioni incuriosite, a tratti sbalordite, colte di sorpresa da quello che sarebbe potuto essere un flash mob a tutti gli effetti, quelle dipinte sulle facce dei presenti la scorsa notte nel parcheggio dell’Aula Magna dell’Unical. Un brusio, l’attesa di un’esibizione teatrale “tradizionale” interrotti dalla marcia silenziosa e un tantino “polverosa” messa in scena dai giovani partecipanti al progetto The Shadow Monsters, ospite d’eccezione della prima delle tre Notti Bianche Unical.
La piazza si stava man mano riempiendo di folla, quando dall’Aula Magna sono usciti con andamento ritmato ma pacato e silenzioso, i ragazzi che, con in mano grosse scope, hanno lentamente invaso il parcheggio. Un silenzio rotto solo dal suono della campanella della capofila Maria Scalese, coordinatrice del gruppo, che serviva a scandire i diversi momenti della presentazione.
Curiose coreografie, fatte solo del movimento della marcia o dall’oscillazione delle grosse scope di paglia portate dai ragazzi quasi fossero un gonfalone, simbolo di un messaggio che va ben oltre il semplice momento di intrettenimento. «Spazziamo via le ombre e la paura che il buio dell’ombra porta con sé» ci spiega uno dei giovani partecipanti all’esibizione, disvelandoci la metafora racchiusa in quel curioso “corteo” che per circa un’ora ha movimentato la piazza insinuandosi tra il pubblico, attirando l’attenzione dei presenti che intanto si lanciavano nelle più disparate interpretazioni di quell’inaspettato spettacolo.

Questo l’originale e suggestivo atto finale del progetto The Shadow Monsters curato anche quest’anno dal CIFA centro RAT del Teatro dell’Acquario, nell’ambito piano di finanziamenti europei Youth Action 1.1, in collaborazione con l’associazione lituana “Svajoklio projektai“ (The Dreamers), e il circolo culturale polacco Powiatowy Młodzieżowy Dom Kultury, che ha visto giovani provenienti da tre diversi paesi europei impegnati in un laboratorio teatrale, momento di integrazione e crescita culturale, per la costruzione di un sentimento di cittadinanza europea a 360°. I giovani impegnati nel progetto hanno trascorso insieme, 24 ore su 24, circa dieci giorni, impegnandosi nello sviluppo artistico di un tema, che quest’anno era quello dell’ombra, intesa come “paura di qualcosa che non conosciamo” e che per questo tendiamo ad allontanare. E allora la paura incarnata nella xenofobia, nel sessismo, nel classismo e in tutto ciò che, al di fuori della nostra completa razionalizzazione, noi tendiamo ad rifiutare in quanto “diverso” da ciò che ci è consono e familiare.
Paura, un sentimento spazzato via – assieme alla polvere del parcheggio dell’Aula Magna dell’Unical – dall’ entusiasmo dei ragazzi impegnati nell’esibizione.

Giovanna M. Russo

LiberEtà 2012: festa del volontario per il welfare

Festa di LiberetàDue giorni di manifestazioni sul corso principale di Cosenza per attirare l’attenzione su diritti sociali e volontariato. Esibizioni sportive per i ragazzi, dibattiti in Piazza XI Settembre e tanta musica per unire trasversalmente tutta la cittadinanza sulle tematiche legate al welfare e alla sua attuale evoluzione. Una festa che è stata organizzata dal sindacato dei pensionati della Cgil con il nome del proprio giornale “LiberEtà”, in collaborazione con la sezione territoriale Auser di Cosenza e con il patrocinio del Comune, della Provincia e del Coni.

Cuore della prima giornata la tavola rotonda “Il ruolo del volontariato in Calabria nell’ambito della crisi”. Un incontro che accoglie una pluralità di voci per dare un’ampia panoramica del volontariato calabrese, mettendo a confronto rappresentati delle istituzioni e operatori del settore. Sono intervenuti infatti, tra gli altri, Mimmo Bevacqua vicepresidente della Provincia di Cosenza con delega alle politiche sociali e al volontariato, Alessandra De Rosa assessore comunale alla solidarietà e coesione sociale, Maria Annunziata Longo presidente del Csv (Centro Servizi per il volontariato), Antonio Levato presidente regionale di Auser e don Giacomo Panizza fondatore della Comunità Progetto Sud di Lamezia con una lunga e profonda esperienza attiva nell’ambito del volontariato.

Punto di partenza della discussione la difficile situazione economica che porta ad una riduzione sempre crescente dei fondi per le associazioni e le organizzazioni della società civile. Una crisi del mercato che incide fortemente sui bisogni della cittadinanza, soprattutto perché ci si rende conto di come le logiche del mercato stesso abbiamo invaso ogni settore della società. Sono soggetti quindi a monetizzazione i diritti sociali, conquistati in passato con tanta fatica, ma anche i rapporti e le relazioni tra persone. Il settore pubblico ha ceduto alle lusinghe di quello privato, interpretando però spesso in maniera errata il principio di sussidiarietà tra gli attori. A farne le spese i cittadini e le loro necessità.

Da qui l’urgenza di riequilibrare e ristabilire i ruoli, dando la giusta connotazione alle modalità di collaborazione tra i soggetti coinvolti: il volontariato non può e non deve sostituirsi allo Stato, i diritti sociali sono garanzie costitutive proprie di ogni cittadino in quanto tale. Una presa di coscienza trasversale che riguarda i volontari che prestano la propria opera accanto a chi ha bisogno, che investe chi riceve l’aiuto nella direzione di un percorso di autonomia e consapevolezza, che include gli amministratori in quanto garanti e custodi delle necessità dei propri amministrati.

A tal proposito un riferimento esplicito è stato fatto alla legge regionale sul volontariato attualmente in discussione, nata dalla reale partecipazione delle associazioni del territorio e che dovrebbe vedere completato a breve il proprio iter. Uno strumento che colma un vuoto legislativo e che risponde ad una precisa esigenza del terzo settore di maggiore rappresentanza e quindi di maggiore incidenza sulle scelte politiche e sociali della nostra regione. Un contributo che facilita il lavoro degli amministratori, in quanto mediatore dei reali bisogni espressi dalla cittadinanza.

Ideale la cornice in cui si è svolto il dibattito che è stato circondato dai numerosi stand delle associazioni che operano sul territorio, in particolare in ambito sanitario e assistenziale. Un’occasione preziosa per mostrarsi alla cittadinanza e per far conoscere le proprie attività, intercettando curiosi a passeggio come potenziali volontari, potenziali utenti, potenziali sostenitori.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Incontro dei sindaci dell’alto Jonio con il prefetto Cannizzaro

sanitàCASSANO ALLO JONIO (CS), 21 GIU 2012 – Cosi’ come richiesto dal Sindaco di Cassano allo Ionio, Giovanni Papasso, su delega dei colleghi sindaci dell’Alto Jonio cosentino, si e’ svolto stamani l’incontro con il Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, sull’emergenza sanitaria nella Sibaritide. In Prefettura stamani, assieme al sindaco di Cassano all’Ionio, hanno partecipato all’incontro con il Prefetto anche i colleghi sindaci Giuseppe Antoniotti di Rossano Calabro; Franco Dursi di Roseto Capo Spulico; Vincenzo Gaudio di Alessandria del Carretto; Franco Mundo di Trebisacce; Roberto Rizzuto di Villapiana; Tonino Santagadada di Castroregio e Leonardo Valente di Francavilla Marittima, mentre in rappresentanza del sindaco di Cerchiara di Calabria ha partecipato l’assessore municipale Antonio Cerchiara. Il Sindaco Giovanni Papasso, in rappresentanza dei colleghi di tutto il comprensorio, ha rappresentato al Prefetto la grave situazione venutasi a creare con la chiusura degli ospedali di Trebisacce e Cariati, assieme alla riduzione dei posti letto attuata con il Decreto n. 106/11. I sindaci si sono detti fortemente preoccupati della situazione sanitaria venutasi a creare a ridosso del periodo estivo, nel corso del quale affluiranno nel territorio migliaia di turisti. Per tal ragione, hanno sottolineato, con l’aumentare della richiesta di assistenza sanitaria la situazione potrebbe seriamente diventare una emergenza e di mettere a rischio la salute di residenti e villeggianti, per la mancanza di posti letto sufficienti negli ospedali del territorio ancora attivi. Il Prefetto di Cosenza ha preso atto di quanto esposto dai sindaci intervenuti all’incontro ed ha dichiarato massima attenzione e disponibilita’ per affrontare il problema. I sindaci a tal proposito si sono impegnati a redigere un documento comune sulla delicata questione, in cui saranno esposti tutte le criticita’, le carenze di posti letto di un sistema sanitario che nella sibaritide e’ in emergenza. Dal canto suo il Prefetto si e’ impegnato ad utilizzare il documento che sara’ redatto dai rappresentanti istituzionali dell’Alto Jonio cosentino per interloquire con chi di competenza, al fine di rappresentargli, senza strumentalita’ alcuna, l’obiettiva situazione di emergenza che si e’ venuta a creare nella Piana.

 

(ASCA)

Sindacati dell’Unical preoccupati sulla gestione a privati dei servizi resindenziali

RENDE (CS), 21 GIU 2012 – I Sindacali, Cgil, Cisl, Uil, Cisal, dell’Universita’ della Calabria, ”manifestano preoccupazioni e sospetti riguardo alla decisione del Consiglio di Amministrazione del 4 giugno, riguardante la cessione della gestione dei servizi residenziali ai privati, che rappresenta un attacco ai valori fondativi dell’Ateneo.

Sin dalla nascita della nostra Universita’, particolare attenzione e’ stata posta sul valore della residenzialita’ e sui servizi ad essa legati. Su queste peculiarita’ si e’ sviluppata l’idea di un Campus, che contenesse, nel suo perimetro, sia strutture didattiche e di ricerca sia strutture residenziali”. Queste perplessita’ i Sindacati le esprimono im una lettera, diretta al Rettore, Giovanni Latorre.

”Proprio per questo motivo, solo all’Universita’ della Calabria e’ riconosciuta la particolarita’ di poter attingere a finanziamenti – scrivono i Sindacati – destinati ai servizi residenziali, di cui altri Atenei non possono godere, in quanto non gestori diretti del diritto allo studio, che e’, invece, di competenza delle Regioni”.

 

(ASCA)

Cuzzocrea nuovo presidente Confindustria Reggio Calabria

confindustriaREGGIO CALABRIA, 21 GIU 2012 – Dopo due commissariamenti, Confindustria Reggio Calabria ha un nuovo presidente : e’ Andrea Cuzzocrea. Il neoeletto ha dichiarato nel suo programma che il primo dei punti da affrontare e’ la legalita ovvero ”lotta alla mafia e alla corruzione, un’etica rinnovata e un nuovo rapporto con le istituzioni” Si dice proiettato verso un ”codice di comportamento che renda trasparenti le scelte dell’imprenditore in contesti sensibili e agevoli la tracciabilita’ dei capitali”.

Il rappresentante dell’imprenditoria reggina chiede alle istituzioni piu’ efficienza e attenzione alle esigenze delle imprese, che devono essere supportate da uno svecchiamento degli apparati burocratici.

Altro punto del programma di Cuzzocrea e’ la formazione: chiede infatti l’avvio di progetti formativi, finanziati da privati, ”che sfocino nella creazione di specifiche figura professionali destinate a essere immediatamente assorbite dal mondo del lavoro” e borse di studio a giovani laureati e diplomati per la realizzazione di esperienze lavorative in aziende del territorio provinciale ”che abbiano la necessita’ di reperire figure professionali specializzate e dotate di una preparazione qualificata immediatamente fruibile, spesso difficilmente reperibile nel mercato del lavoro”.

Supporto anche per il porto di Gioia con ”azioni finalizzate ad assicurare un intervento temporaneo di abbassamento degli oneri previdenziali, la riduzione della tassa di ancoraggio e un sostanzioso abbattimento delle accise sui carburanti, una maggiore flessibilita’ del lavoro, quali necessari correttivi per ridurre lo squilibrio competitivo del porto verso i concorrenti nordafricani” Seguendo questi punti Confindustria Reggio Calabria – ha affermato Cuzzocrea – potra’ tornare protagonista del dibattito sociale, economico e culturale, in citta’ e nell’intera provincia.”

 

(ASCA)

Totino nuovo presidente di AIDP

logo aidpCATANZARO, 21 GIU 2012 – L’Associazione Italiana Direzione del Personale (AIDP), che conta circa 3000 iscritti in Italia, ha un nuovo presidente. Si tratta di Domenico Totino, responsabile area sud dell’Openjobmetis S.p.A..

Succede a Marco Rubettino che ha guidato l’associazione per il triennio 2009-2012. ”Costituitasi nel 1960, – spiega una nota – L’Aidp si prefigge lo scopo di valorizzare la professionalit dei soci e di essere componente attiva nel processo di sviluppo delle risorse umane nelle organizzazioni lavorative”. L’assemblea dell’associazione, riunitasi nella sede di Confindustria Calabria, ha nominato un nuovo consiglio direttivo che ha eletto il presidente. ”Mi sento orgoglioso e soddisfatto – ha detto Totino – per tale nomina.

 

 

(ASCA)

150 milioni di euro per le minoranze linguistiche

costumi popolariCATANZARO, 21 GIU 2012 – Sono otto le domande presentate, relative ai finanziamenti dei Pisl ”Contrasto allo Spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginali e in Declino” e ”Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle Minoranze Linguistiche della Calabria”. Le risorse stanziate dall’amministrazione regionale a valere sul Por Calabria Fesr 2007-2013 relative ai Pisl ”Contrasto allo spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginale e in Declino” sono pari 41.975.360,70 euro, e quelle relative ai Pisl ”Tutela, Salvaguardia e Valorizzazione del Patrimonio Etnoantropologico delle Minoranze Linguistiche della Calabria” sono pari ad Euro 14.391.552,20. Nello specifico cinque domande, una per ogni territorio provinciale, riguardano i Pisl ”Contrasto allo Spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginali e in Declino” e tre i Pisl ”Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle Minoranze Linguistiche della Calabria”: quella albanese, quella grecanica e quella occitana. Soddisfazione e’ stata espressa dall’Assessore al Bilancio e alla Programmazione Comunitaria e Nazionale Giacomo Mancini, che ha visto concretizzarsi l’impegno riservato all’attivita’ di animazione e che ha coinvolto, piu’ volte, i 143 comuni interessati ai due Pisl. – ”Le aspettative dell’amministrazione guidata dal Governatore Scopelliti, ha affermato, sono state pienamente rispettate e la realizzazione delle opere e dei servizi contenute nei Pisl rappresentano una nuova e concreta opportunita’ di sviluppo che la Regione mette a disposizione del territorio calabrese”.

 

(ASCA)

Nasce in Calabria un gruppo multidisciplinare per il trattamento dell’obesità

obesitàCATANZARO, 21 GIU 2012 – L’obesita’ e il sovrappeso, da sempre considerati problemi solo dei paesi ricchi, sono ora in forte crescita anche nei paesi a basso e medio reddito, specialmente negli insediamenti urbani, e sono ormai riconosciuti come veri e propri problemi di salute pubblica.

In Calabria, nel 2011, da una proposta del professor Alessandro Puzziello, direttore dell’unita’ operativa di Endocrinochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Germaneto di Catanzaro, nasce un gruppo multidisciplinare per il trattamento dell’obesita’, che e’ condizione essenziale per effettuare alcuni trattamenti. Il reparto dell’Azienda Mater Domini, di recente costruzione – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – e’ stato realizzato con tutte le strutture e le apparecchiature necessarie a rendere il percorso diagnostico, la fase chirurgica e la degenza in modo piu’ sicuro e confortevole possibile, evitando finalmente ai pazienti calabresi di recarsi altrove.

L’Azienda Mater Domini e’ dotata delle migliori competenze tecnico-scientifiche e della strumentazione adeguata – sostiene il professor Puzziello – per un corretto inquadramento, diagnostico e terapeutico dell’obesita’. Penso fermamente e con convinzione che iniziative del genere debbano nascere e svilupparsi nell’Universita’, alveo naturale dell’incontro di piu’ discipline, ove si coniuga perfettamente la sua triade istituzionale di didattica, ricerca e assistenza. Colgo l’occasione per ringraziare il Magnifico Rettore dell’Universita’ Magna Graecia professor Aldo Quattrone e dottor Antoniozzi, cosi come il professor Rosario Sacco, che sono stati vicino al gruppo per la concretizzazione di quest’avventura”.

 

 

(ASCA)