Il circolo PD di Mendicino discute della proposta di legge sugli incendi boschivi

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MENDICINO (CS) –  C’è una proposta di legge sugli incendi boschivi – già incardinata in IV Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Calabria, a firma dello stesso Presidente della Commissione On. Domenico Bevacqua – che «va sottoposta al dibattito pubblico per sollecitarne la tempestiva approvazione, al fine di non ritrovarci impreparati la prossima estate che non vogliamo si prospetti ancora una volta ‘di fuoco’». A dichiararlo è il consigliere provinciale con delega all’Ambiente Francesco Gervasi, per il quale «il problema va affrontato nei tempi giusti e con gli strumenti giusti, non essendo più rinviabile l’adozione di una normativa che dopo ben 17 anni dia piena attuazione alla legge-quadro nazionale (L. 323/2000) prevedendo, altresì, disposizioni aggiuntive e obbligatorie».
“Una Legge regionale per non vivere un’altra estate di fuoco” è proprio il tema dell’incontro organizzato per venerdì 13 ottobre dal circolo PD di Mendicino e dal Movimento Politico “Zona Dem”; l’appuntamento è alle ore 18, presso il Teatro comunale della Città delle Serre Cosentine.
L’incontro sarà aperto da Vincenzo Spingola, del Circolo PD di Mendicino; seguiranno i saluti del Segretario del Circolo Margherita Ricci, del Sindaco Antonio Palermo e del Segretario Provinciale del PD Luigi Guglielmelli. Interverranno: Francesco Falcone, Presidente Legambiente Calabria; Giampiero Catalano, Segretario Provinciale Generale FNS CISL (Federazione Nazionale Sicurezza); Francesco Gervasi, Consigliere Provinciale con delega all’Ambiente. A concludere i lavori, l’On. Domenico Bevacqua – Presidente Commissione Ambiente della Regione Calabria; e l’On. Nicola Irto, Presidente del Consiglio Regionale della Calabria.
«La protezione del nostro patrimonio boschivo deve essere condivisa e partecipata – ha aggiunto il Consigliere Gervasi – perché la devastazione dei territori colpisce tutta la comunità, aggravando peraltro il rischio idrogeologico. Una cittadinanza consapevole di questi rischi sarà in prima linea nel controllo e nella protezione del territorio, facendo anche da pungolo al legislatore per l’adozione immediata di regole efficaci contro un crimine che definire ‘odioso’ è assolutamente riduttivo».

 

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