Primarie del Pd, tensione e scambio di accuse in provincia di Cosenza

COSENZA – Anche in Calabria seggi aperti fino alle ore 21 di questa sera per lo svolgimento delle elezioni primarie del Partito Democratico che decreteranno l’elezione del segretario nazionale. In corsa con le rispettive mozioni Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano. Schermaglie e scaramucce si sono registrate in provincia di Cosenza all’apertura dei seggi per presunte irregolarità con reciproco scambio di accuse tra i sostenitori del ministro della giustizia e quelli dell’ex presidente del Consiglio. In particolare tensioni si sarebbero registrate, per come denunciato da un comunicato diffuso dal coordinamento provinciale della mozione Orlando, all’insediamento dei seggi:  A molti scrutatori della mozione Orlando – è scritto nella nota – è stato impedito di insediarsi al momento della costituzione del seggio e vidimare le schede come previsto dal regolamento. E’ quanto successo nei seggi di Mendicino, San Giovanni in Fiore,  Santa Sofia d’Epiro, Marano Marchesato, Tortora, Parenti e in tanti altri paesi della provincia di Cosenza. Il paradosso si è raggiunto a Cariati dove addirittura non si è ottemperato a quanto deciso dalla commissione nazionale per il congresso del Pd che aveva stabilito l’ubicazione del seggio nei locali del centro sociale. Il seggio – ignorando completamente il deliberato della Commissione nazionale per il congresso del Pd – è stato ubicato arbitrariamente nel pub di un privato che, così, di fatto ha illegittimamente avviato le operazione di voto che naturalmente saranno considerate nulle. A Parenti sono intervenute addirittura le forze dell’ordine. Il seggio è stato chiuso dal presidente che voleva impedire la libera e trasparente partecipazione dei cittadini alle Primarie del Pd». Immediata la replica dei renziani per i quali ci sarebbero state «gravi irregolarità nel seggio di Cosenza a Sant’Aniello con segnalazione di possibili brogli elettorali. In palese violazione della delibera della Commissione nazionale di garanzia – è scritto in una nota a firma dei Comitati Renzi – viene impedito al vice presidente di seggio da parte della mozione Orlando di insediarsi e vidimare le schede elettorali. Abbiamo chiamato la polizia che sta mettendo a verbale le gravi irregolarità. Abbiamo già chiesto alla Commissione provinciale di ripristinare subito le regole democratiche o di annullare il seggio». Da parte della mozione Renzi si sostiene che erano già stati segnalati «possibili brogli a favore del Ministro della Giustizia e del consigliere Guccione e stamattina ne abbiamo avuto la prima conferma». Tra le curiosità da segnalare anche il voto espresso nel seggio di Acquaformosa, da Rosalia Cordoano, ballerina del gruppo folk calabro-albanese la quale stava danzando una tarantella con il candidato alla segreteria Michele Emiliano quando il presidente della Regione Puglia si è procurato la rottura parziale del tendine di Achille. La signora, nell’esprimere la sua preferenza, ha voluto mandare un in bocca al lupo ai tre candidati e un abbraccio al candidato alla segreteria del partito. A Catanzaro invece è rimasto chiuso il seggio allestito nel circolo del popoloso quartiere di Santa Maria. Sulla porta del circolo, poco dopo le 9, è stato affisso un cartello con la scritta “seggio non disponibile” e l’indicazione dei seggi aperti in altre zone della città. «Gli scrutatori della mozione Renzi e Emiliano – ha detto il segretario del circolo e presidente di seggio Maurizio Caligiuri, esponente della mozione Orlando – non ci sono e non si sa perché. Dai vertici del partito non ho avuto alcuna indicazione. Senza di loro non posso firmare il verbale di insediamento e non posso fare votare i cittadini». Presente al circolo anche uno dei candidati della mozione Orlando, Roberto Guerriero. «Ci viene impedito di aprire il seggio – ha detto – è una vergogna e la gente se ne sta andando». Numerose le persone che dopo avere aspettato un po’ per vedere l’evolversi della situazione, se ne sono andate dopo avere protestato.

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