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Covid, Spirlì: “Non ho le chiavi per chiudere la Calabria”

CATANZARO – “Il black out regionale non è auspicabile, abbiamo patito la zona rossa e spero che il Governo non decida in tal senso. Ho fatto partire tavoli tecnici e specifici su ogni attività e non ho mai deciso da solo ma condivido con Giunta e Consiglio e soprattutto con le categorie”. “Cancellate il pregiudizio che sta circolando su Spirlì che vuole chiudere la Calabria, io non ho chiavi neanche alle porte di casa mia”. 

Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria durante l’incontro degli stati generali della Calabria sottolineando di non aver alcuna intenzione di ‘chiudere la Calabria’.

«Pensiamo di scongiurare la zona rossa e di organizzare misure tali soltanto dove sia necessaria, ovvero nei Comuni e nelle Province che abbiano maggiori sofferenze, per non far patire a tutti i calabresi una decisione così forte. Io ritengo che la cosa più giusta sia valutare territorio per territorio».

Dito puntato sul debito della sanità calabrese tra “terapie intensive, posti ordinari, vaccini e soprattutto un debito sanitario che pesa come un macigno sulla sanità in Calabria, divorata nel corso degli ultimi trent’anni e non può bastare un commissario che lavora da tre mesi a sanare questo problema”.

Spirlì entro oggi invierà una missiva al premier Mario Draghi per chiedere di discutere dell’azzeramento del debito. 

«Non abbiamo – ha dichiarato il commissario Longo – intasamento di terapie intensive, che sono occupate in minima parte. Anche i posti di terapia intensiva non covid sono occupati in minima parte. La situazione in Calabria, dal punto di vista dei contagi, è leggermente in aumento, come nel resto del nostro Paese».

«Speriamo – ha poi aggiunto – che ci sia un miglioramento giorno dopo giorno, poi bisogna programmare il futuro. Per quanto riguarda la vaccinazione, dopo il blocco di AstraZeneca, che ha penalizzato un po’ tutta l’Italia e, compatibilmente con gli arrivi dei vaccini, stiamo continuando a procedere. Le piattaforme funzionano bene, finalmente».

 

 

 

 

 

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