Cosenza, Poker di Coppa!

Un Cosenza mai così bello asfalta nella gara d’andata il Como e fa prendere alla Coppa la Salerno – Reggio, uscita DSC_0054Cosenza Sud, direzione Via Degli Stadi: meravigliosa prestazione degli uomini di Roselli che annichiliscono una squadra che lotta per i playoff nel Girone A.

L’uomo di Montone schiera la formazione migliore, spedendo in campo quasi tutti i titolari: fanno eccezione Saracco, portiere di Coppa ormai consolidato, e Blondett, che rileva lo squalificato Corsi; in attacco Cesca affianca De Angelis, con Cori rimasto a casa causa febbre.

La prima occasione è per i padroni di casa: al 4′ Berardocco ci prova da fuori, blocca a terra Saracco, ma è il Cosenza ad andare vicino al vantaggio con una girata di testa di De Angelis all’altezza del dischetto del rigore su cross di Statella: e il vantaggio i rossoblu’ lo raggiungono al minuto 24, quando DSC_0143Criaco viene assistito da Cesca ed infila un bellissimo sinistro a giro da poco fuori l’area di rigore; neanche il tempo di esultare ed i bruzi raddoppiano: corner di Statella, Carrieri stacca e trova l’opposizione di Crispino, sulla ribattuta si avventa come un falco De Angelis che ribatte in rete per il clamoroso 0 – 2. Al 31′ Le Noci prova a riaprire la partita con un velenoso rasoterra da poco fuori l’area, ma Saracco è strepitoso e manda in angolo un tiro che sembrava già nel sacco.

La ripresa inizia con un Como subito arrembante con una discesa di Rolando che mette in mezzo, lisciano un po’ tutti e sul pallone si fionda Fautari che calcia a botta sicura trovando la strenua opposizione di Blondett; qualche minuto dopo è Ganz a provarci di testa su traversone ancora del numero DSC_0559sette, ma la sfera esce di poco con Saracco pronto all’intervento. Nel momento di grande sfuriata del Como, il Cosenza cala il tris: verticalizzazione di De Angelis per Cesca, il centravanti inventa un filtrante per Statella che forse controlla con un braccio e supera Crispino tra le proteste dei lariani, che hanno un sussulto d’orgoglio con una spettacolare punizione di Le Noci solo toccata da Saracco e che si infila quasi sotto il sette, così da segnare “1” alla voce “gol segnati”. I Lupi però non ci stanno e sfiorano il poker con Cesca, che su cross di un indemoniato Statella devia di testa senza inquadrare di poco la porta; neanche i padroni di casa sono arrendevoli e rischiano di trovare il 2 – 3 con una mischia nata dopo un calcio di punizione dalla sinistra deviato in ultimo da Lebran che manda fortuitamente a lato. Così facendo i Lupi trovano DSC_0629spazio e sfiorano nuovamente il quarto gol per tre volte in dieci secondi, prima con Cesca al volo, poi con Statella da fuori ed infine con Calderini sotto porta: in tutti e tre i casi Crispino è superbo, con un anticipo decisivo sull’ultimo tentativo del neoentrato ex Aprilia, ma è solo questione di tempo: Cesca viene lanciato in profondità, mette in mezzo ed è proprio Calderini a calare il poker chiudendo a doppia mandata il discorso Coppa.

Un punteggio perentorio, che non lascia adito a recriminazioni da parte degli sconfitti: i rossoblu’ dovrebbero fare Harakiri per lasciare che il trofeo prenda una strada diversa, ma la dimostrazione di forza odierna non dà particolari speranze ai Comaschi: i Lupi si portano a casa una partita storica, e stanno per scrivere la Storia, quella con la S maiuscola.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

MARCATORI: Criaco 24′ pt, De Angelis 27′ pt, 15′ st Statella, 45′ + 2′ st Calderini (CS); 24′ st Le Noci (CO)

COMO: Crispino; Ambrosini, Lebran, Cassetti, Fautario; Rolando, Berardocco, Fietta (13′ pt Cristiani); Le Noci; Maritato (21′ st Defendi), Ganz (17′ st Marconi). A disp: Falcone, Ardito, Marchi, De Sousa. All: Sabatini.

COSENZA: Saracco; Blondett (40′ st Magli), Carrieri, Tedeschi, Ciancio; Criaco (19′ st Zanini), Caccetta, Arrigoni, Statella; De Angelis (21′ st Calderini), Cesca. A disp: Ravaglia, Novello, Magli, Tortolano, Chidichimo. All: Roselli.

CALCI D’ANGOLO: 1 – 5

RECUPERO: 2′ pt; 4′ st.

ESPULSI: Cassetti (CO) per proteste

AMMONITI: Ambrosini (CO) per proteste

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