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Al Pitagora di Castrovillari si discute di ambiente

Discarica CampolescioCASTROVILLARI (CS) – Questa mattina, presso, l’Auditorium dell’Istituto Tecnico e Commerciale per Geometri “Pitagora” si è tenuto un importante dibattito, voluto dall’Amministrazione Comunale, diretto ai giovani per informarli e far comprendere loro in quale ambiente stanno vivendo e come fare per una vivibilità sostenibile. Dunque, molti gli argomenti all’ordine del giorno: dall’impegno profuso dal Comune per fare fronte alle criticità presenti, fino all’annoso problema della discarica di Campolescio, un impianto bisognoso di essere sanato attraverso i lavori di adeguamento alla normativa europea. In particolare, gli esponenti dell’Amministrazione comunale presenti, tra i quali il Sindaco Domenico Lo Polito, l’assessore Pasquale Pace, l’architetto Cavuoto, designato per i lavori di messa a norma della discarica, e il dottor Borzillo dell’Arpacal hanno illustrato, anche attraverso la documentazione adatta, in che modo si sia giunti all’intervento, tramite un finanziamento da un milione di euro di fondi europei arrivati per sanare la discarica, già incendiata nel 2009, per poi utilizzare la capacità residua sino a piano campagna secondo le indicazioni dell’autorizzazione integrata ambientale regionale, che permette di scaricare circa 20 tonnellate d’indifferenziato al giorno e per consentire, mediante un esercizio controllato della stessa, di reperire quei fondi per chiuderla e riqualificare in seguito l’area. A pensiero Discarica Campolesciodell’Amministrazione, tale opera andrebbe a rafforzare la salubrità e l’immagine del territorio, tutelando le capacità impegnate nelle coltivazioni agricole. In tal modo, si garantirebbe altresì una qualità ambientale al momento mancante per il sito di Campolescia.

Tuttavia, non sono mancate le critiche, specificamente da parte del consigliere Ferdinando Laghi, che ha parlato a nome delle Civiche, del Comitato per Cammarata e di più associazioni, ribadendo contrarietà all’opera, più volte segnalata alla magistratura, poiché colmare il volume residuo di abbanco, anche se di 9.303 mc. (cioè quanto, secondo il piano previsto dall’Amministrazione, resterebbe in discarica) costituirebbe una ricaduta d’immagine negativa del Distretto Agroalimentare
E i prodotti d’eccellenza che vi vengono coltivati.

Rende Bene Comune: la coscienza del cittadino e la tutela dell’ambiente

RENDE (CS) – L’Associazione “Rende Bene Comune” ha promosso, per la giornata di ieri, un seminario che s’inserisce in un ciclo di iniziativa volte alla formazione della coscienza civica. L’incontro, molto partecipato, ha previsto una serie di riflessioni a partire dall’Enciclica Laudato sii di Papa Francesco. Tra i relatori, Piero Gagliardo, professore ordinario dell’Università della Calabria, e il dottor Massimo La Deda, del Direttivo dell’Associazione. Le relazioni, coordinate dal professor Enzo Bova, vertevano soprattutto Rende Bene Comunesulla tutela dell’ambiente e nel suo ruolo rispetto alla vita umana e ai suoi diritti, sia del singolo individuo che della collettività. In particolare, il professor Gagliardo, nel presentare lo stato attuale del nostro pianeta nell’ottica del pontefice, ha invitato il pubblico presente a non desistere dal porre quesiti e, soprattutto, a non accontentarsi delle risposte, relativamente all’incontro e sempre nella vita, ma piuttosto a cercare soluzioni profonde. Dal canto suo, La Deda, a partire dall’esempio concreto del nuovo piano dei rifiuti che l’Amministrazione Comunale di Rende si appresta ad approvare, ha voluto dimostrare come i comportamenti dei cittadini incidano sulla cura dell’ambiente.

Nella seconda parte del seminario, invece, i presenti hanno avuto la possibilità di un confronto diretto con i rappresentanti dell’Amministrazione locale, tra i quali figuravano l’Assessore all’Ambiente, l’ingegner Francesco d’Ippolito e l’Assessore Vincenzo Pezzi, membro dell’Associazione Rende Bene Comune, i quali hanno risposto alle domande loro poste e accolto suggerimenti e richieste. Ciò che è emerso dall’incontro è la necessità di un ruolo attivo, cosciente a partecipato da parte del cittadino nella tutela dell’ambiente e perchè questo nuovo piano operativo possa funzionare correttamente.

Ambiente e criticità “Le normative che la Calabria non rispetta”. Venerdì un dibattito del M5S

Rende (Cs) – “Le normative europee che la Calabria non rispetta”. Questo il tema dell’incontro pubblico organizzato dal Movimento 5 Stelle a Rende. Venerdì 12 febbraio, alle ore 17,30 alla sala Tokio del Museo del Presente, si farà il punto sulle criticità ambientali presenti nel nostro territorio. Interverranno i portavoce del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Piernicola Pedicini e Laura Ferrara, insieme al portavoce al Comune di Rende, Domenico Miceli. In sala saranno presenti anche esponenti delle associazioni che rappresentano le istanze dell’intera collettività che da tempo si battono a tutela dell’ambiente e della salute umana. Interverrà il presidente dell’Associazione Crocevia, Francesco Palummo, il socio della Lipu – sezione Rende – Francesco Turco, il delegato dell’Osservatorio sulla città, Matteo Olivieri, l’avvocato Cono Cantelmi, l’ingegnere Gustavo Coscarelli e la cittadina di Paola, Antonella Politano. Modera l’incontro l’avvocato Vittorio Bruno. “La risoluzione delle problematiche ambientali del nostro territorio rappresenta la prima sfida per un futuro sostenibile e per realizzare una città a misura di cittadino – dice il consigliere del M5S a Rende, Domenico Miceli, promotore dell’iniziativa e come Movimento 5 Stelle siamo sempre più convinti che l’azione politico-amministrativa deve essere corroborata da una rivoluzione culturale che veda coinvolti e in prima linea le giovani generazioni: il futuro della nostra terra. Nel frattempo, però, dobbiamo preservare questo territorio, valorizzando l’identità storico-ambientale dei luoghi per creare quel senso di comunità che politiche affaristiche stanno cercando invece di distruggere”. Dalla bonifica dei siti inquinati – si legge nella nota-  alla tutela dei torrenti e dei fiumi avvelenati dalla cattiva gestione della depurazione delle acque, il dibattito si concentrerà quindi sullo stato dell’arte della tutela del territorio e sarà l’occasione per presentare alla città i rilevamenti effettuati a Rende, grazie al progetto “Punto zero acqua” portato avanti dai portavoce al Parlamento Europeo, alle acque di falda di un pozzo privato nell’area ex-Legnochimica e all’acqua fluviale a valle del depuratore consortile gestito dalla ValleCrati”.

A Catanzaro in programma la tavola rotonda del PD per discutere di ambiente e infrastrutture

CATANZARO – Il prossimo 12 febbraio è in programma presso la Sala Giunta della Provincia di Catanzaro, la tavola rotonda allestita dalla Federazione Provinciale del Partito Democratico, dal titolo emblematico “Dissesto idrogeologico: l’Area Vasta fra salvaguardia, programmazione e potenziamento delle infrastrutture”. L’incontro fa parte di una serie di iniziative rivolte agli assessori regionali che ha lo scopo precipuo di affrontare una tematica delicata che da sempre affligge il territorio della nostra regione. Di criticità e possibili soluzioni, discuteranno l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Musmanno, Enzo Bruno in qualità di segretario provinciale di partito, il dirigente responsabile della Protezione Civile calabrese, Carlo Tansi. A coordinare i lavori sarà, invece, Francesco Perri, della segreteria provinciale del Pd. Quanto emerso finora, innanzitutto la necessità di un’attività di prevenzione attraverso cui porre fine all’impiego abusivo e speculativo del suolo ma anche al suo abbandono.

Catanzaro, “Sviluppo, agricoltura, ambiente, giovani”

CATANZARO (CZ) Sviluppo, agricoltura, Ambiente, Giovani” è il tema dell’iniziativa che si terrà domenica 31 gennaio nella sala del consiglio comunale di Botricello, a partire dalle 10. Una vera festa per l’agricoltura organizzata dal Partito democratico calabrese. I lavori saranno conclusi dal capogruppo democratico alla Camera dei Deputati, Ettore Rosato. Dopo i saluti del sindaco di Botricello Tommaso Laporta, il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno e del segretario organizzativo regionale, Giovanni Puccio, è prevista l’introduzione dell’agronomo Paolo Condito e del segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno. Interverranno: Franco Laratta, amministratore Ismea; il capogruppo in commissione Agricoltura alla Camera, Nicodemo Oliverio; il presidente di Colidetti, Pietro Molinaro e il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

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A Cerisano dibattito sull’ambiente

CERISANO (CS) – Si terrà il 10 gennaio prossimo ore 18. 30 uno dei primi incontri programmati nel vecchio anno dal gruppo Cerisano al Centro con leader Salvatore Mancina. Presso la sala Convegno del locale Las Vegas, sito nel centro della cittadina delle Serre. Il tema scelto per l’incontro sarà: “ AMBIENTE BENE COMUNE “. Fra i relatori interverranno l’onorevole Domenico Bevacqua della Commissione Ambiente della Regione Calabria, l’ingegnere Salvino del dipartimento regionale agricoltura,  e Salvatore Siviglia, Ingegnere e segretario regionale ABR Regione Calabria. Parteciperanno le dottoresse Marianna Santelli e Raffaella Verrina. I saluti iniziali saranno affidati a Salvatore Mancina, capolista e sindaco uscente di Cerisano. 3 gennaio_resized_3
La serata sarà finalizzata al dibattito ambientale, la sua tutela e le possibili condizioni per valorizzarlo. La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.

Gioia Tauro: Salute e ambiente tra i progetti per il territorio

porto-gioia-tauro1Nel nuovo programma elettorale della coalizione guidata dal Sindaco Giuseppe Pedà,  vede la luce un importante progetto di ricerca finalizzato all’acquisizione di dati scientifici certi e qualificati che possano finalmente stabilire se esista una correlazione tra la presenza nel nostro territorio degli impianti di depurazione e del termovalorizzatore e l’incidenza delle neoplasie nell’area della nostra città.

Si è insediato appunto  ieri  mattina presso la sala riunioni del Comune di Gioia Tauro un tavolo tecnico di concertazione interistituzionale che oltre al Sindaco e al Vice Sindaco, Dottor Giovanni Tripepi, Responsabile della Unità Operativa di supporto dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Reggio Calabria, ha visto la presenza del Dottor Salvatore Capria, Funzionario Amministrativo dello stesso Istituto, della Dottoressa Filomena Zappia, Responsabile e Coordinatore del Registro Tumori dell’Asp di Reggio Calabria, della Dottoressa Sabrina Santagati, Direttore generale dell’Arpacal, del Dottor Francesco Nicolace, Dirigente Medico del Centro di Epidemiologia Ambientale dell’Arpacal, del Dottor Angelo Rocca dello stesso Istituto.

Seguirà a breve un  altro incontro presso l’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Reggio Calabria, che si occuperà del coordinamento del progetto, nel quale verranno tracciate le linee guida per lo sviluppo di quest’ultimo, esempio da cui ripartire per  documentare i vari fenomeni che incidono sulla salute dei cittadini.

Cassano Allo Ionio – convegno sul tema: “L’Amianto”

Presso il Teatro Comunale di Cassano All’Ionio, venerdì 25 Settembre alla ore15:30 si terrà il convegno amianto_ufs--400x300sul tema: “L’Amianto – Un rischio per l’Ambiente e la Salute”. All’ assise tecnico-scientifica, hanno dato il patrocinio, la Regione Calabria, il comune di Cassano All’Ionio, l’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e l’Osservatorio Nazionale Amianto. Il programma dei lavori, che si affronteranno nella trattazione degli aspetti tecno-scientifici e negli aspetti politico-normativi, prevede, in particolare, la presentazione della presidente e del vice presidente dell’AMEGEAT, rispettivamente, Anna Moretti e Antonino Iannello. Non mancherà la costante presenza del sindaco di Cassano Allo Ionio di Gianni Papasso e dell’assessore delegato all’ ambiente, Luigi Garofalo.

Un importante conferenza che il comune di Cassano ha dato la massima priorità ,a questo mortale problema: l’amianto! E’ stato utilizzato fino agli anni ottanta per produrre la miscela cemento-amianto (il cui nome commerciale era Eternit) per la coibentazione di edifici, tetti, navi (ad esempio le portaerei classe Clemenceau), treni; come materiale per l’edilizia (tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie), nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche), ma anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni. Inoltre, la polvere di amianto è stata largamente utilizzata come coadiuvante nella filtrazione dei vini. L’impiego dell’amianto è fuori legge in Italia dal 1992, oltre a stabilire termini e procedure per la dismissione delle attività inerenti all’estrazione e la lavorazione dell’asbesto, è stata la prima ad occuparsi anche dei lavoratori esposti all’amianto. La bonifica dell’amianto può avvenire utilizzando tre metodiche:rimozione, eliminare materialmente la fonte di rischio;incapsulamento, impregnare il materiale con l’uso di prodotti penetranti e ricoprenti;confinamento, installare delle barriere in modo da isolare l’inquinante dall’ambiente. L’asbestosi è stata la prima malattia professionale amianto-correlata riconosciuta dall’INAIL; dal 1994 sono altresì tabellate come tali anche il mesotelioma (pleurico, pericardico e peritoneale) ed il carcinoma polmonare.Ultimamente e’ stato accertato un livello alto di morte a causa di questo veleno . interverrà il Vice questore aggiunto della Forestale, Vincenzo Perrone. La chiusura dei lavori, è stata assegnata al Coordinatore della Commissione Geologia e Ambiente della Calabria, nonché responsabile del comitato scientifico-tecnico dell’AMEGEAT, Arcangelo Francesco Violo e al Direttore della Cardiologia del P.O. di Trebisacce, responsabile del comitato scientifico-medico dell’AMEGEAT. Arcangelo Francesco Violo e al Direttore della Cardiologia del P.O. di Trebisacce, responsabile del comitato scientifico-medico dell’AMEGEAT. Da segnalare, infine, a margine dell’assise, la consegna delle pergamene ai Soci Onorari : Ing. Pasquale Versace, Direttore del dipartimento di difesa del suolo dell’Unical e al Dott. Giovanni Paladino, Commissario dell’ASP di Catanzaro. In merito, se ne saprà di più e meglio dagli interventi degli esperti che interverranno all’assise.Un  plauso al Comune Cassanese e ai collaboratori contribuenti che interverranno a questo importante convegno.

La vita umana va difesa e soprattutto protetta.

Anna Maria Schifino

L’Assessore all’ ambiente Rizzo sul referendum abrogativo dell’art. 35 del Decreto Sviluppo

download (3)CATANZARO – L’Assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha ringraziato il Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, il Vice Presidente D’Agostino, tutti i Consiglieri regionali e l’intera Giunta, “per aver concordato di deliberare sulla proposta di un referendum abrogativo dell’articolo 35, comma 1, del Decreto Sviluppo che autorizza attività di prospezione, ricerca e coltivazione di giacimenti di idrocarburi liquidi e gassosi a terra ed a mare. Questa proposta è stata frutto di un impegno che ho assunto insieme all’intero Consiglio regionale, sin dal mio insediamento, ossia quello di tutelare il nostro territorio, e ringrazio quanti con estrema sensibilità hanno sposato questa linea di azione, che sarà oggetto di discussione nel prossimo Consiglio Regionale, programmato per il prossimo ventotto settembre. Una delle prime iniziative, tenutasi a Termoli, è stata proprio quella di avviare azioni congiunte con i Governatori di Puglia, Basilicata, Marche, Abruzzo e Molise contro le attività di estrazione di idrocarburi nelle nostre acque alla quale è seguito un importante incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, lo scorso ventinove luglio, dove è stata presentata una moratoria contro tutte le azioni che implicano le trivellazioni nel mare. Abbiamo illustrato le motivazioni contrarie alla campagna promossa dallo Stato che prevede l’istallazione di piattaforme estrattive nei nostri mari (la subsidenza, l’alto rischio sismico, la presenza di parchi marini protetti e parchi archeologici di fama mondiale).  Ed è stato più volte ribadito che se la risposta da parte del Governo non fosse stata chiara ed esaustiva, si sarebbe proceduto, nel rispetto della Costituzione, alla richiesta di deliberazione di un referendum abrogativo dell’art. 35 del “Decreto Sviluppo” da parte delle 6 regioni coinvolte. Siamo ad una passo dall’ottenimento di un primo traguardo a difesa di una delle nostre più grandi ricchezze, il mare, e questo in virtù del lavoro sinergico tra il Governatore della Calabria, la Giunta, i Capigruppo e l’intero Consiglio Regionale legittimamente eletto dai calabresi. Grazie ancora per la fiducia accordatami, questo percorso sarà la dimostrazione concreta della volontà di invertire la rotta, lavorando in una prospettiva di collaborazione e cooperazione”.

Progetto “MaSSimo”: installate stazioni sismiche per attività di monitoraggio a Cosenza

assessore fresca con i tecnici istituto di geofisicaCOSENZA – “MASSiMo”  è un Progetto di ricerca predisposto dal Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma per il monitoraggio in area sismica di sistemi monumentali. Tra i siti calabresi dove sono state installate alcune stazioni sismiche per l’avvio delle attività di monitoraggio c’è il Complesso Monastico di Sant’Agostino a Cosenza, sede del Museo dei Brettii e degli Enotri. A dare l’annuncio dell’avvio del progetto “MASSiMo” è l’Assessore alla riqualificazione fisica della città attraverso le opere pubbliche, Giulia Fresca. “Il progetto – spiega l’Assessore Fresca – si propone di fornire alle istituzioni locali competenti le linee guida necessarie per la mitigazione del rischio sismico e il monitoraggio dello stato di conservazione dei beni architettonici. A ciò si aggiunge la rinnovata collaborazione tra l’amministrazione Comunale di Cosenza e il Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria che, grazie al progetto, offrirà a quaranta giovani laureati la possibilità di accedere gratuitamente a un corso di alta formazione e perfezionamento professionale per operatore esperto nella gestione di sistemi innovativi di monitoraggio strutturale per il mantenimento dei beni monumentali in area sismica. Ciò consentirà – sottolinea ancora l’Assessore Fresca- di formare figure professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze di aziende e amministrazioni pubbliche nell’ambito della gestione dei processi di controllo, verifica e di monitoraggio.” A fornire il dettaglio tecnico del progetto dell’Istituto Nazionale di Geofisica è il Responsabile del Servizio Infrastrutture e Sicurezza del Centro Nazionale Terremoti dello stesso Istituto, Luciano Mondiali. “La rete di sensori installata al Museo dei Brettii e degli Enotri, collegati in tempo reale al centro acquisizione dati di Roma (una sala operativa h24 tutti i giorni dell’anno) resterà attiva – spiega Mondiali – per circa due mesi, durante i quali effettuerà rilevamenti e registrazioni. Al termine dei due mesi, rimarranno in funzione quattro stazioni, una per piano, che andranno a integrare quelle già posizionate e in funzione per il completamento della rete sismica cittadina predisposta nell’ambito del progetto di ricerca. Le stazioni trasmetteranno continuamente, alla sede di Roma, un segnale proporzionale al movimento del terreno.