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Navi dei veleni. A Lamezia sulle tracce della verità

Sarà una ‘verità ancora tutta da raccontare’ a fare da protagonista, il prossimo venerdì 27 febbraio, in occasione del dibattito dal titolo ‘Navi a perdere’ che si terrà a Lamezia Terme presso il Teatro di Sant’Eufemia.

Era il 2009, precisamente il mese di settembre, quando il famigerato ‘ndranghetista divenuto collaboratore di giustizia, Francesco Fonti, rivelava agli inquirenti notizie cruciali inerenti all’affondamento di navi aventi a bordo rifiuti tossici e radioattivi. Questi disastri ‘indotti’ avvenivano nel Mediterraneo e lungo le coste della Somalia.

Lo stesso Fonti, a suo dire e facendo sollevare non poche polemiche, ne avrebbe affondate ben tre di simili navi, tutte nei mari calabresi o immediatamente limitrofi: al largo di Cetraro è stata fatta sparire la Cunski i cui danni possono toccarsi con mano ancora oggi con la miriade di tonni malformati; lungo le coste di Maratea Fonti aveva aiutato le acque a inghiottire la Yvonne A e al largo di Melito Porto Salvo era toccato alla Voriais Sporadais. In ogni caso, come se non bastassero tre navi cariche di materiale tossico nei fondali calabresi, le indagini partite da queste rivelazioni hanno condotto alla scoperta di altre navi dei veleni, le cosiddette ‘navi a perdere’ che hanno trasformato le nostre acque cristalline in pozzi maligni e nemici.

L’evento in prigramma per venerdì, organizzato dall’Associazione Risveglio Ideale, sezione di Lamezia Terme, in collaborazione con l’Associazione culturale Muse, si soffermerà proprio sulle vicende legate alle navi che giacciono sotto le acque del nostro mare, al largo delle più importanti località balneari della nostra regione, arenate o fatte affondare da chi ha voluto guadagnare sulla nostra salute e, in primis, sulla salute della nostra terra. E si parlerà anche di un’alternativa possibile, definendo proposte e modus operandi per lo smaltimento di quei rifiuti tossici di varia provenienza che hanno irrimediabilmente deturpato l’ecosistema.

Gli stimoli per un dibattito e per una riflessione che possa in qualche modo uscire dai ‘confini’ dell’evento in sé, divenendo costruttiva nel quotidiano di ciascuno dei convenuti, verranno lanciati da una tavola rotonda alla quale prenderanno posto personalità che da sempre si sono dimostrate sensibili alla tematica affrontata. Moderato dall’editore Michele Falco, prenderanno la parola Angela Napoli, che già in diverse occasioni ha affrontato lo scottante argomento avvalendosi in alcuni casi delle interrogazioni parlamentari, Silvio Greco, attivamente presente nei programmi di controllo concernenti il ritrovamento della nave dei veleni lungo le coste di Cetraro, e Leopoldo Chieffallo, sindaco di San Mango d’Aquino che spiegherà le modalità attuative del primo piano ambientale della Regione. Sia Greco che Chieffallo sono molto vicini all’argomento, anche perché entrambi hanno rivestito la carica di Assessori regionali con delega all’Ambiente.

La vicenda o le vicende inerenti alle navi dei veleni sono come il vaso di Pandora: stanno facendo venire a galla segreti, scoperte e dubbi per i quali ancora non v’è alcuna risposta certa. Non resta che prendere atto della situazione e chiedersi cosa ci sia da fare in maniera attiva. Pertanto gli organizzatori dell’evento hanno deciso di mantenere aperto l’incontro, chiedendo ai convenuti una partecipazione attiva alla discussione con proposte e contributi.

Daniela Lucia

 

Rende,oltre duemila studenti prenotati all’evento “L’ambiente ha un senso”

RENDE – Inaugurata al Rimuseum la rassegna “L’ambiente ha un senso”.Oltre duemila gli studenti già prenotati all’evento che chiuderà i battenti sabato 31 maggio.E’ stato il Prorettore dell’Università della Calabria, Guerino D’Ignazio, ad inaugurare questa mattina, nel cortile del Rimuseum, in via Cavour 1, a Commenda di Rende, la seconda edizione della rassegna di ecocultura “L’ambiente ha un senso – Il sapere dà sapore”, in programma fino a sabato prossimo 31 maggio.D’Ignazio, ha dato avvio alla importante e originale iniziativa, che si caratterizza quest’anno per la ricchezza e la varietà del programma, alla presenza della responsabile del Rimuseum, Vittoria Carnevale, del Presidente del Museo di Storia naturale ed Orto botanico dell’Unical, Pietro Brandmayr, del Comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, Giuseppe Graziano, del Presidente del Consorzio del bergamotto, Nazario Palmieri, del neo sindaco di Montalto, Pietro Caracciolo, e di numerose scolaresche dell’area urbana e della provincia.La rassegna “L’ambiente ha un senso” quest’anno integra i temi dell’alimentazione, dell’ambiente e della salute attraverso la promozione del sapere scientifico, artistico e culturale con l’intento di accrescere nella collettività (scuole, nuclei domestici, imprese, amministrazioni pubbliche, ecc.) la consapevolezza verso il territorio e il senso di responsabilità nei confronti del patrimonio ambientale ed enogastronomico regionale.La rassegna, organizzata insieme a Coldiretti, Fondazione Campagna Amica e numerose aziende del settore agroalimentare, prevede anche una serie di conferenze e lectio magistralis, in collaborazione con il Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione dell’Unical, l’Interregional Research Center of Food Safety and Health ed il Consorzio del Bergamotto. Complessivamente sono previste le seguenti attività:

– “Officina del gusto: è l’ora della ricreazione”: performance per studenti di scuola secondaria
superiore. Un vero e proprio “Show Cooking” creativo, una performance gastronomica live
durante la quale, in modi molto differenti, si parlerà di cibo, proprietà nutrizionali di prodotti
ed enogastronomia tipica;

– “Ecoprogetto” a sostegno della natura – Il Museo delle Farfalle “Lepidoptera”: una esposizione di insetti provenienti da tutto il mondo, che liberi di volare in una grande cupola, introdurranno i visitatori nel loro colorato modo e nel loro importante ruolo biologico, come bioindicatori e nei processi di impollinazione;

– Mostra “Insecta: universo a sei zampe”: una esposizione di terrari con numerosissime specie viventi di insetti appartenenti a diversi ordini: dai coleotteri ai fasmidi, dalle mantidi alle blatte, dalle cavallette agli scorpioni d’acqua;

– “Le Eco‐avventure di ECORì: il Sapere dà Sapore”: spettacolo teatrale dedicato agli studenti
della scuola primaria e dell’infanzia;

-Laboratori creativi di recupero (anche in forme artistiche) dedicati agli studenti di ogni ordine e grado;

– Ciclo di conferenze e lectio magistralis per gli studenti di scuola secondaria superiore dedicati ai temi: alimentazione sana e salute, agricoltura ed ambiente;

– Biofestival: una esposizione fieristica con stand di produttori calabresi dedicata al “biologico”, all’agricoltura sostenibile, chilometro zero e filiera corta;

– Vetrina delle Ecoscuole che si sono distinte, nel corso dell’anno, per buone prassi e comportamenti ecosostenibili;

– Mostra “La mostra del riciclo” organizzata e realizzata dall’ Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo Da Vinci” di Castrovillari (CS), dove gli studenti hanno realizzato abiti ed accessori con materiali provenienti dai rifiuti, in uno sforzo creativo che guarda anche alla protezione dell’ambiente.

Rende, 28 maggio 2014

Castrovillari e la qualità ambientale

CASTROVILLARI- Ancora per la qualità ambientale del Territorio grazie ad una nuova capacità sinergica tra enti locali della Zona. Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto in questi giorni dall’Amministrazione comunale di Castrovillari, con altre, in merito  alla realizzazione di un servizio integrato nel settore fognario e depurativo del comprensorio, a seguito anche dell’infrazione Comunitaria in cui è occorso il Comune di Castrovillari già dal 2001- articolo 3 Direttiva CEE 91/271- Causa 565C, che vede oggi il capoluogo del Pollino, in tandem con quelli di Civita, Frascineto e San Basile,  impegnato su tale progettazione di potenziamento e miglioramento del sistema. Questa prevede la realizzazione di circa 30 chilometri di nuova rete fognante e altrettanti per incanalare ad arte le acque bianche, oltre  tre nuovi impianti di depurazione ed il  rafforzamento di quello esistente in contrada San Rocco. Per questo il Sindaco, Domenico Lo Polito, aveva sottoscritto il 12 dicembre del 2012, dopo la firma della convenzione con la Regione Calabria,  il decreto che porterà, grazie ad un progetto valutato positivamente sin dalla sua presentazione, ben 5milioni e 59mila euro solo al capoluogo del Pollino, Comune capofila nel programma territoriale per cui sono finalizzati ben 8milioni di euro.
La Conferenza dei Servizi, messa in piedi e convocata a proposito per dare corso al progetto d’infrastrutturazione, si è riunita il 7 gennaio scorso alla presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale e degli enti gestori di pubblici servizi che danno contenuto a questo organismo di supervisione per azioni che vengono realizzate pure in rete nelle aree, decidendo una nuova seduta per il 30 gennaio prossimo venturo che dovrebbe essere quella definitiva.
Tutto ciò al fine  di procedere alle fasi successive dell’intervento che porterà  alla pubblicazione del Bando.
“Un percorso, insomma, importante- dichiara il Sindaco Lo Polito- che ribadisce, ancora una volta,  la volontà di questa Amministrazione di strutturare meglio la città ed il suo territorio in riferimento alla gestione delle acque di scarico, che si muove in quello scenario, ben delineato e più ampio, legato ad una crescita integrata e sinergica del comprensorio a vari livelli, senza perdere di vista anche la questione idrogeologica. E’ con questa tensione e determinazione, ma anche consapevolezza del tipo di problematiche che si hanno di fronte – aggiunge e conclude il primo cittadino -, che continua l’attenzione dell’Amministrazione rispetto alle necessità presenti, consapevole della portata delle stesse e dell’urgenza di immediate soluzioni per una crescita adeguata dell’esistente la quale, comunque, deve fare i conti pure con un momento storico particolare nel quale spending review e minori trasferimenti di risorse statali rallentano ogni realizzazione, nonostante siano degne, come questa, di grande attenzione e fortemente voluta, sostenuta, attrezzata tecnicamente ed accompagnata.”

Colpi d’arma da fuoco contro auto assessore Locri

LOCRI (RC) –  La notte scorsa, persone non identificate  hanno sparato alcuni colpi di arma da fuoco, a scopo intimidatorio, contro l’auto di Alfonso Passafaro, assessore comunale all’Ambiente di Locri. La vettura di Passafaro era parcheggiata sotto casa dell’amministratore. Sono intervenuti i carabinieri di Locri che hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili dell’intimidazione.

La Giunta approva nuove proposte

La Giunta ha approvato l’accordo con il Conai per il supporto alla raccolta differenziata

La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza della Vicepresidente Antonella Stasi – informa una nota dell’Ufficio Stampa – con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali.

Su proposta della Presidenza, è stato deliberato di proporre al Consiglio regionale la dismissione della partecipazione regionale alle società “locride sviluppo” e “banca popolare etica”.
E’ stato anche approvato il documento tecnico, articolato per unità previsionali di base e per capitoli, inerente al bilancio di previsione 2014. Con questo atto, che segue la promulgazione delle leggi di bilancio, si conclude, nei termini previsti, l’iter completo di approvazione del bilancio per il prossimo anno in ogni sua parte.
E’ stato anche approvato il bilancio dipartimentale per l’esercizio 2014.

Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Francesco Pugliano, è stato approvato lo schema di Accordo di Programma tra il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) e la Regione per la gestione dei rifiuti d’imballaggio e delle fruizioni merceologiche similari. Tale accordo rientra tra le politiche regionali tese a ridurre la produzione di rifiuti attraverso il riuso ed il riciclo ed a limitare il flusso di rifiuti inviati allo smaltimento con il ricorso alle discariche.
E’ stata anche deliberata la determinazione dei criteri per l’individuazione dei luoghi idonei alla realizzazione ed all’esercizio di impianti di smaltimento di rifiuti contenti amianto.

Su proposta dell’assessore al lavoro Nazzareno Salerno, sono stati approvati i criteri per la disciplina dei sistemi di affidamento ai soggetti del terzo settore dei servizi di cura per anziani non autosufficienti.

Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Alfonso Dattolo, è stato approvato il documento per la “Politica del paesaggio in Calabria”.

Su proposta dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, è stato deliberato l’aggiornamento del Piano Operativo triennale, relativo alla linee d’intervento del Por Calabria del “Piano regionale degli edifici storici e di pregio architettonico”.

Su proposta dell’Assessore al Personale Domenico Tallini, è stato approvato il “Piano annuale delle assunzioni relative all’anno 2013”, disponendo la riallocazione, nel ruolo del personale della Giunta regionale, delle due unità lavorative dipendenti del liquidando Ente Autonomo “Fiera di Reggio”.

Molinari e Barbanti sui rifiuti in Calabria

ROMA – Rifiuti, Molinari e Barbanti (M5S):
L’assessore all ’Ambiente Francesco Pugliano ha presentato il progetto della Regione sull’eterna emergenza della gestione dei rifiuti in Calabria, un piano “nuovo” idoneo a risolvere finalmente l’annoso problema. Tant’è, a noi sembra la solita ed illegittima riedizione di un concetto vecchio e stantio, come le parole usate per presentarlo alla stampa.
“Discariche” e “inceneritori” sono termini appartenenti, ormai, alla fase preistorica della gestione del rifiuto e meriterebbero quindi di scomparire dal vocabolario di un moderno assessore all’Ambiente, prima che dal suo intendimento. Oggi l’Europa – ed anche quella parte d’Italia più evoluta in materia – parla la lingua del riciclo e del riutilizzo, concetto evidentemente sconosciuto al clan di Scopelliti, i cui ultimi provvedimenti sono stati dettati dall’abuso normativo dopo l’inerzia amministrativa.
È senza pudore il tentativo del fedelissimo Pugliano di dipingere come salvatore della patria colui che ha autorizzato – con un’ordinanza sostanzialmente fuorilegge – per mesi lo stupro del territorio calabrese con il conferimento in discarica tal quale; è un’offesa alla comune intelligenza addebitare la colpa della situazione in cui si trova la Calabria ai comitati dei cittadini ed alle associazioni che si ribellano nelle sedi giudiziarie – le uniche possibili – all’inqualificabile condotta delle istituzioni regionali, evidentemente non soggette all ’osservanza della legge.
E’ inutile pretendere di parlare di politica con l’attuale clan regionale al potere ; limitandoci ad esaminare la progettualità del piano regionale possiamo fondatamente dire – alla luce dell’attuale e futura normativa comunitaria – che essa fa evolvere la strategia fallimentare, che per oltre 20 anni ha fatto vivere i calabresi nell’emergenza rifiuti, in un percorso di tragica follia.
L’assessore Pugliano, a nome dell’incapace classe politica regionale, dovrebbe spiegare a tutti noi calabresi come potrà chiudersi “direttamente in Calabria il circuito del riciclo quando nel piano non sono previsti impianti industriali per il riciclaggio delle materie prime seconde. Come fa, l’ineffabile Assessore, a parlare di progettualità per un sistema – discarica più inceneritori – ormai da tempo disegnato come sempre più residuale dalla normativa? Cosa intende per “avremo discariche nuove e più efficienti” e come può una discarica essere efficiente più di un’altra?
Lo sanno alla Regione Calabria che la possibilità di smaltimento dei rifiuti all’estero, da parte dei Paesi UE, sarà sempre più difficile e potrà riposare solo su accordi tra Stati?
Altro che “impianto del riciclo”; l’unica possibilità che potesse sorgere, nel territorio calabrese, era demandato ad un progetto pilota di pochi milioni di euro (cinque, per l’esattezza) nel comune di Cosenza : un importo troppo basso, probabilmente, per poterne vedere accolto il finanziamento da certi personaggi in Regione…
Lo stanziamento di 245 milioni per tale iniziativa senza futuro – chiamarla piano è eccessivo – è offensivo per le speranze dei cittadini calabresi sul superamento definitivo del problema e costituisce uno spreco ulteriore di risorse pubbliche che, oltre a non avere un ritorno di alcun tipo, rappresenta un colpo mortale al nostro ambiente ed all’unico possibile sviluppo economico per la Calabria (fondato su un substrato agricolo e turistico).
Se al clan di Scopelliti non piacciono le critiche né i ricorsi (come quello del Wwf contro l’ordinanza del Viceré di Calabria) e vorrebbe continuare a camuffare dietro i suoi comodi il lavorare “tranquillamente” poco ci importa ; noi del Movimento 5 Stelle non permetteremo a questa gente di distruggere la Calabria, con i soldi dei contribuenti calabresi stessi, dei quali fanno generoso omaggio alle lobby dei rifiuti.
Avete tradito a tutti i livelli ed in tutti i modi il voto dei calabresi e l’anno prossimo, insieme a tutti loro, verremo a chiedervene conto, con il nostro Piano regionale dei Rifiuti, innanzitutto: potete starne certi…

Centrale del Mercure, Tar boccia la Regione

ROMA – Sebastiano Barbanti, cittadino eletto alla Camera:  “Accogliamo con soddisfazione la decisione del Tar di annullare l’atto emanato dalla Regione con cui si autorizzava la società Enel alla riattivazione della centrale del Mercure di Laino Borgo tramite l’utilizzo di biomasse. Una decisione sensata che accoglie il ricorso presentato dall’associazione Forum Ambientalista e che dà ragione a tutti coloro – noi del Movimento 5 stelle in primis – che si erano rifiutati di accettare l’ennesimo consociativismo calabrese fatto di favoritismi e di scelte legate a meri interessi personali.

Hanno cercato di convincerci che l’impianto, concettualmente insensato ed economicamente anacronistico, fosse compatibile con l’ambiente, che produceva sviluppo e soprattutto posti di lavoro. Ovviamente niente di più falso. Queste motivazioni nascondevano solo l’intento di celare i vantaggi economici della società Enel, che avrebbe intascato lucrosi incentivi da parte dello Stato, e della politica locale che avrebbe continuato a trarre vantaggi economici grazie al solito gioco del clientelismo.

Siamo ben felici di sapere che avevamo ragione noi, siamo felici che tutti quelli che hanno combattuto e si sono opposti a questo progetto abbiamo visto i loro sforzi ripagati.
La decisione del Tar dimostra come le battaglie legate alla tutela dell’ambiente e della salute non sono tutte delle cause perse e che l’arroganza da parte di società senza scrupoli non ha sempre la meglio”.

Petizione europea contro il progetto di trivellazioni nello ionio

AMENDOLARA (Cs) – No alle trivellazioni sullo ionio, il Consiglio Regionale non ha avuto dubbi nel ribadire la totale contrarietà. Da gennaio dobbiamo però riprendere con urgenza e determinazione questa battaglia di civiltà perché il silenzio non è dalla nostra parte. Il Parlamento, nel silenzio, non valuta la nostra proposta di legge. A partire dai primi giorni del 2014 continuerò dunque a stimolare sia la commissione regionale sia la delegazione parlamentare calabrese: ci devono spiegare il motivo per cui la nostra proposta di legge non è stata presa in nessuna considerazione.

È questo l’impegno dichiarato da Gianluca GALLO, presidente della quarta commissione regionale ambiente, intervenuto, nella serata di ieri (venerdì 20) nella sala del consiglio comunale di Amendolara, alla manifestazione pubblica di avvio della raccolta firme per la petizione europea contro il progetto di trivellazioni nel mar ionio. – Il Comune di AMENDOLARA, come annunciato, ha fatto propria la proposta avanzata e illustrata proprio nel Paese della Secca, nel corso di un’ennesima iniziativa No Triv lo scorso ottobre, dall’eurodeputato Aldo PATRICIELLO.

Ospite e testimonial d’eccezione di questa protesta che vede AMENDOLARA e l’alto ionio in prima fila da oltre un anno è stato lo scrittore Pino APRILE, giornalista e autore, tra gli altri, dei famosi “Terroni”, Giù al sud”, “Mai più terroni” e l’ultimo “IL SUD PUZZA” presentato ieri sera.

Nella gremita e bella Sala Consiliare “Sassone”, al dibattito moderato da Lenin MONTESANTO, erano presenti anche l’assessore all’ambiente del comune di Corigliano Marisa CHIURCO, l’assessore agli affari generali del Comune di Rossano Rodolfo ALFIERI, il vicesindaco di Policoro Enrico BIANCO, Felice SANTARCANGELO presidente del Comitato NO TRIV, Giancarlo COSTABILE docente della facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria (citato anche nel libro di Pino APRILE) e le associazioni cittadine “MAIEUTICA”, “DIAMOCI UNA MANO” e “BLU RESCUE” che, qualche giorno fa ha ricevuto dal Primo Cittadino una targa di riconoscimento per l’impegno profuso nei giorni dell’allerta meteo di dicembre.
La terra dei fuochi non insegna niente? – ha esordito il Sindaco Antonello CIMINELLI. Questa è una battaglia che va combattuta attraverso la sensibilizzazione diffusa e costante. Se l’azione da noi intrapresa ha determinato la costituzione di un comitato No Triv anche in Salento vuole dire che stiamo percorrendo la giusta via. Ma dobbiamo essere più incisivi. L’allerta è massima. Il nostro non è un No per combattere una battaglia idealista. Il cosiddetto “rischio zero” che le compagnie petrolifere vogliono farci bere resta una balla colossale. Nessuno – ha chiosato – può tirarsi indietro: il futuro del nostro territorio, di tutto l’arco ionico, dipenderà dalla consapevolezza, dalla capacità e dalla passione che sapremo tirare fuori per opporci, senza inerzie o indifferenze, a questo scellerato progetto di distruzione definitiva delle nostre risorse naturali e identitarie, così come accaduto in tante altre parti d’Italia e come Pino APRILE denuncia e documenta nel suo libro.

Ha ragione CIMINELLI – ha aggiunto GALLO – quando si chiede come sia stato possibile che dal Golfo di Venezia sia scomparso il progetto delle trivellazioni e sia invece apparso alle nostre latitudini. Perché? Dobbiamo reagire e con forza. Alcuni studi – ha concluso – dicono che la Calabria nel 2065 avrà non più quasi 2 milioni di abitanti ma 1400 mila e quasi tutti saranno vecchi. Contro questa previsione dobbiamo costruire oggi le ragioni del nostro riscatto e di quello di tutto il Mezzogiorno.

Presentati nelle scuole i progetti di sensibilizzazione ambientale

LAMEZIA TERME – L’Assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha partecipato alla presentazione dei progetti dedicati alle scuole calabresi legati ai temi della sensibilizzazione ambientale. La manifestazione si è svolta a Lamezia Terme presso l’Istituto comprensivo Statale “S. Gatti” , alla presenza, tra gli altri del Sindaco della città Speranza e del Dirigente scolastico Firetto. Si tratta del primo di 22 incontri in altrettante scuole calabresi, indicate dall’Ufficio Scolastico Regionale a seguito del protocollo d’intesa con l’Assessorato regionale Politiche per l’Ambiente, da realizzare in due anni per due linee di intervento del Por Calabria Fesr 2007/2013: “Azioni per sostenere la raccolta differenziata di rifiuti” e “Azioni di informazione e sensibilizzazione ambientale”. Per entrambi i progetti, promossi dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione  e Sial servizi Spa, sono previsti, inoltre, 7 workshop che si svolgeranno presso il Dipartimento regionale Ambiente. La giornata si è svolta in due momenti, durante la quale i giovani studenti dell’istituto comprensivo statale “S. Gatti” hanno avuto modo di confrontarsi sui temi della raccolta differenziata e della tutela ambientale, partecipando attivamente anche ad un gioco didattico. Il tema centrale dell’incontro è stato “le 4 R della gestione dei rifiuti: Riduzione, Riuso, Riciclaggio, Recupero energetico”.  I bambini hanno risposto positivamente a tutti i giochi, grazie anche al proficuo lavoro svolto dai docenti. “In Calabria c’è bisogno di una piccola rivoluzione culturale nell’approccio con l’ambiente ed in particolare con il sistema dei rifiuti – ha dichiarato l’Assessore regionale all’Ambiente Pugliano – per realizzarla non si può che partire dalla casa della cultura e dell’istruzione rappresentata dalla scuola. Con questa iniziativa facciamo partire due progetti che abbiamo attivato per raggiungere tutto il territorio calabrese, partendo da ventidue istituti scolastici rappresentativi. Riteniamo che oltre alle politiche di intervento strutturale nel campo dei rifiuti, c’è bisogno di politiche di sensibilizzazione ed educazione ambientale. Quello che non siamo riusciti a fare noi adulti nell’approccio uomo-natura – ha concluso l’Assessore Pugliano – ci auguriamo possano farlo in futuro questi bambini delle scuole. Sono fiducioso che sapranno fare bene”.

 

 

 

 

 

 

I progetti di sensibilizzazione alle politiche ambientali partono Lunedì

I progetti per sensibilizzare i cittadini alla tutela ambientale partiranno Lunedì 16, alle ore 9.15, dall’Istituto comprensivo statale “S.Gatti” di Lamezia Terme. Così ha voluto il Dipartimento delle Politiche Ambientali della Regione e la Sial Servizi SPA. A Lamezia Terme partirà il primo di ventidue incontri (coinvolti in totale 22 Istituti) mirati alla creazione di una cultura ambientale in grado di salvare e curare la bellezza calabrese. Il protocollo, a questo proposito, chiarisce cosa effettivamente sarà fatto: “azioni per sostenere la raccolta differenziata di rifiuti, azioni di informazione e sensibilizzazione ambientale”. Sono stati inoltre programmati sette workshop da svolgere presso il Dipartimento regionale dell’Ambiente. Nella prima giornata dei lavori interverrà pure l’Assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano. La stampa è invitata a partecipare.