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Anci Calabria, il sindaco di Rende Marcello Manna nuovo presidente

COSENZA – Eletto dall’assemblea riunitasi stamane a Rende il presidente regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Marcello Manna ha fatto convergere sulla sua candidatura il voto dei sindaci: “Vogliamo un’ANCI ambiziosa che non può intervenire soltanto nelle emergenze, ma deve avere un ruolo determinante nel costruire il futuro della nostra terra”, le sue prime parole da presidente.

“Bisogna porre la Calabria come problema nazionale: vogliamo cominciare a camminare con le nostre gambe, vogliamo realizzare i programmi che ci siamo posti e se non ci pensa la Regione, ci penseremo noi sindaci, ci penserà l’ANCI a rilanciare la Calabria. Deve finire il tempo dei commissariamenti e l’ANCI può e deve pungolare la regione sui grandi temi, indirizzare verso la risoluzione delle criticità che ci attanagliano. 
Siamo chiamati a dare l’esempio di integrità, tenacia che spingono ogni giorno noi sindaci a lavorare a mani nude per i nostri territori”, ha proseguito il sindaco di Rende.
“Bisogna creare le condizioni necessarie a supportare i singoli comuni e in questo ANCI ha un peso politico che deve recitare e avere. 
Tanti i temi su cui intervenire: dai servizi essenziali, passando per il recovery fund, alle riforme sul sociale, al rilancio dell’economia e del turismo, ANCI deve essere punto di riferimento per progettare un modo nuovo d’intervento per i nostri territori creando collegamenti tra noi sindaci, sostenerci per dare risposte alle nostre comunità, per rilanciare la nostra regione”, ha concluso Manna.

Ambrogio: «Sono orgoglioso della nomina di Callipo alla guida di Anci Calabria»

CATANZARO- «Dopo più di un anno di vacatio ed una serie interminata di tentativi di convocazioni, l’Anci Calabria avrà una guida salda. In qualità di presidente Anci Giovane Calabria e consigliere nazionale – rende noto Marco Ambrogio-non posso che complimentarmi con il mio presidente Antonio De Caro per aver nominato Gianluca Callipo alla guida della nostra Anci regionale. Anci è la casa di tutti gli amministratori che non badano alle proprie appartenenze ma si pongono come unico obiettivo l’interesse dei territori e delle collettività che governano. Gianluca Callipo saprà rinvigorire l’Anci Calabria mettendo intorno al tavolo tutti gli attori possibili per il rilancio degli oltre 400 campanili calabresi».

Anci Calabria, Vallone richiede proroga del termine per l’approvazione dei bilanci

anciCROTONE – In una nota Peppino Vallone, presidente di Anci Calabria, ha fatto presente al presidente Nazionale Anci, Piero Fassino, l’estrema difficoltà che la quasi totalità dei comuni  e degli enti locali calabresi riscontrerebbe nel definire i bilanci preventivi entro la data del 30 luglio, a causa delle numerose modifiche normative introdotte nel corso dell’anno. Oggetto della nota è la richiesta al Governo della dilazione del termine al 30 settembre, pur consapevoli che l’eventuale proroga non rappresenti certo la soluzione ai problemi di finanza locale, ma darebbe comunque un po’ di respiro ai comuni per affrontare, con maggiore riflessione, le non poche innovazioni introdotte per la prima volta nel corrente anno.
Il presidente Vallone sottolinea come ai comuni sia inibita, già da diversi anni, la possibilità di programmare la propria azione amministrativa in autonomia proprio in considerazione dell’eccessivo proliferare legislativo in materia. Ha, poi, auspicato un intervento del presidente Fassino in questa direzione.
“Ci auguriamo – dichiara il Primo cittadino crotonese – che la proroga possa essere concessa per dare modo ai comuni di districarsi nella ingarbugliata matassa normativa che crea ripercussioni anche dal punto di vista sociale, oltre che finanziario – amministrativo. Nel frattempo invito i sindaci calabresi ad approvare comunque entro il 30 luglio lo schema di Bilancio di Previsione in Giunta e in Consiglio Comunale le aliquote, tariffe, tributi, anche separatamente dal bilancio, proprio per evitare di superare tale termine e dover applicare, gioco forza, quelle vigenti nel 2014, circostanza che avrebbe riflessi negativi sulla programmazione 2015.”

Contrattualizzazione lavoratori LSU/LPU, incontro promosso dall’Anci Calabria

CATANZARO – Sta procedendo, pur nella ristrettezza dei tempi, la procedura di contrattualizzazione dei lavoratori LSU/LPU calabresi alla luce del Decreto Interministeriale dell’8 ottobre 2014, che stabiliva le modalità di accesso ed assegnazione delle risorse previste dall’art. 1 comma 207 della Legge di Stabilità 2014 per tutti gli Enti utilizzatori interessati al percorso di stabilizzazione di questo storico bacino di precariato.
In  questa direzione va anche l’incontro di sabato 27 Dicembre, promosso dall’ANCI Calabria con il  Presidente Peppino Vallone, che ha visto la presenza del Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, delle Organizzazioni Sindacali, della parlamentare on. Enza Bruno Bossio e di moltissimi sindaci ed amministratori locali.
E’ proprio agli Enti utilizzatori che le direttive ministeriali attribuiscono la titolarità di attingere alle risorse stanziate per la sottoscrizione dei contratti . Potra’ così finalmente essere finalizzato l’impegno che in questi anni  Cgil Cisl e Uil hanno messo in atto  per trovare una soluzione all’annosa problematica dei circa 5000 lavoratori LSU/LPU   calabresi.
Un lavoro, è opportuno ribadirlo, che  con l’insediamento del nuovo Presidente della Giunta, che da subito ha intrapreso una interlocuzione stringente con i Ministeri competenti  coinvolgendo anche tutta la deputazione calabrese, ha contribuito a poter utilizzare proficuamente i relativi finanziamenti prima dello scadere del termine del 31 dicembre 2014
A quella data, infatti, dovranno essere terminate le procedure con la firma dei contratti firmati, al fine di fruire dei 50 milioni stanziati dal Governo, ai quali la Regione Calabria affiancherà altri 38 milioni in modo da assicurare una copertura per 12 mesi e per minimo 26 ore settimanali a tutti i lavoratori LSU/LPU, compresi anche  quelli dei comuni che, per vari intoppi burocratici, sono stati eslusi dal bando ministeriale scaduto il 2 dicembre.
“Non lasciare indietro nessuno – affermano Gianvincenzo Benito Petrassi, Carlo Barletta e Antonio Cimino, Segretari Generali rispettivamente UIL TEM.P, FELSA-CISL e NIDIL-CGIL CALABRIA – è il grande risultato che il Sindacato e la buona politica stanno portando ai lavoratori calabresi che, ricordiamolo, dopo quasi 20 anni di lavoro in nero presso tanti Enti pubblici, meritano ora il riconoscimento di una dignità lavorativa troppo a lungo negata. In questi anni i lavoratori ed il Sindacato hanno condotto una battagli, fatta di lotte e di proposte, che ha contribuito alla costruzione, mattone dopo mattone, con un lavorio forse non sempre sbandierato ma costante, delle condizioni per arrivare al risultato finale che è e rimane la stabilizzazione di tutti.
In questo momento storico – continuano i Sindacalisti – il percorso può diventare più agevole se ci saranno sviluppi positivi  alla volontà del Presidente Oliverio di condurre in porto, anche sul fronte istituzionale nazionale, una serie di azioni risolutive del problema, con pragmaticità e senza campanilismi. Sembra essere entrata nella coscienza di tutti la consapevolezza di valorizzare questo grande movimento sindacale ed istituzionale affinché si traduca in una soluzione positiva e definitiva per i lavoratori. Di questo il Sindacato è sempre stato convinto e su questo ha basato le proprie proposte, ed avere interlocutori sensibili, sia nella politica che nelle istituzioni, è indispensabile per raggiungere i risultati che ci auspicavamo da tempo.”
L’ANCI Calabrese e i funzionari della Regione Calabria, dal canto loro, dovranno affiancare e supportare tecnicamente, attraverso ogni forma di ausilio, tutti gli enti e le amministrazioni coinvolte nella procedura di contrattualizzazione, affinché a  tutti i lavoratori venga data la possibilità di completare, anche attraverso il decreto legge 101/2013, insieme a Cgil Cisl e Uil un percorso che veda come traguardo la  stabilizzazione.