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Presentato il Polo d’innovazione dei beni culturali

RENDE – L’assessore Caligiuri ha partecipato stamattina alla presentazione del Polo di innovazione dei beni culturali dove ha evidenziato le politiche svolte nei settori dei beni culturali e della ricerca, mettendo in luce gli investimenti statali e regionali che ci sono stati in questi anni in Calabria quantificabili, direttamente e indirettamente, in mezzo miliardo di euro. “Mi auguro – ha detto l’assessore – che questo imponente impegno economico possa portare ricadute strutturali per la società e l’economia calabrese. Le premesse e le risorse ci sono tutte. Molto dipenderà da come i beneficiari dei finanziamenti riusciranno a utilizzarli”. Alla manifestazione, coordinata da Milly Tucci, sono intervenuti il Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci, il presidente del Polo di Innovazione “Cultura e Innovazione” Alessandro Bianchi, Fulvio Obici e Luigi Confessore del MIUR.

Unical: l’evento “OPEN LAB” celebra i Beni Culturali

RENDE (CS) – Il Polo di Innovazione dei Beni Culturali della Calabria tiene a battesimo l’evento “Open LAB”, che si terra il 14 ottobre 2014 dalle 10:30 in poi, presso la Sala Stampa dell’UNICAL. L’iniziativa, momento associativo importantissimo per tutti coloro i quali siano interessati al mondo dei Beni Culturali, presenterà i servizi di restauro, conservazione e monitoraggio offerti dai Laboratori del Polo, che rimarranno aperti e pronti ad accogliere tutti coloro i quali volessero “toccare con mano” le attività.

27 milioni di finanziamenti per i beni culturali

CATANZARO – In relazione al finanziamento di 46 progetti che riguardano Campania, Calabria, Puglia e Sicilia che, questa mattina, sono stati individuati con un decreto del Ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha spiegato che si tratta di “altri 14 interventi immediatamente cantierabili per 27 milioni di euro finanziati dal Ministero con fondi nazionali riservati alla Calabria. Progetti – ha evidenzia Caligiuri – che arricchiscono ulteriormente le potenzialità dei beni culturali della regione e si aggiungono agli altri interventi che in questi anni si sono realizzati: dal completamento del museo di Reggio Calabria al finanziamento per il ripristino e la valorizzazione del Parco archeologico di Sibari, dal piano dei beni culturali che ha programmato oltre 70 interventi alla rete dei diciotto musei. Si tratta davvero – ha evidenziato ancora l’assessore regionale alla cultura – di una serie di investimenti che stanno cambiando in profondità il volto dei beni culturali della Calabria”.

Nello specifico gli interventi programmati nella nostra regione sono 14 per 26.800.000 euro complessivi e riguardano: il Castello Svevo di Rocca Imperiale (800 mila euro), il parco archeologico urbano di Vibo Valentia (3 milioni), il Castello di Oriolo (2 milioni), il Castello Caraffa di Roccella Ionica (2 milioni), il Castello di Palizzi (2 milioni), i Fortini di Pentimele (3 milioni), il Complesso monumentale Sant’Agostino di Cosenza (800 mila), il Santuario di San Francesco di Paola (2 milioni), la chiesa di San Giovanni Therestis (1 milione), il completamento del Museo della civilta’ contadina di Salina di Lungro (700 mila), il recupero dei ruderi di Cirella (2 milioni) e interventi per il borgo di Gerace (3 milioni) e per i centri storici di Catanzaro (3 milioni)i e Cosenza (1 milione e 500 mila).

Bando per la valorizzazione dei beni culturali

CATANZARO – Pubblicato in preinformazione un bando da otto milioni di euro sulla valorizzazione dei beni culturali.

Sono previsti contributi per fruire e promuovere i beni culturali finanziati dalla Regione Calabria dal 2000 in poi, compresa la rete dei 18 musei regionali. L’elenco completo dei beni su cui si intende intervenire si trova in allegato al bando. I finanziamenti sono riservati a imprese private (singole o associate), cooperative, associazioni e fondazioni per un importo massimo di 200 mila euro. Gli interventi sono finalizzati sia per realizzare i servizi aggiuntivi (accoglienza, bar, intrattenimento dei bambini, laboratori didattici, book-shop ed altro) che per produzione editoriale e culturale, anche in digitale, realizzazione di film ed audiovisivi, marketing culturale. Sono previsti accordi preventivi tra i proprietari dei beni culturali e i privati.

“In Calabria si tratta del primo investimento pubblico direttamente sulla valorizzazione dei beni culturali – ha detto l’assessore Caligiuri – che non a caso stimola l’indispensabile apporto dei privati, sostenendo almeno quaranta iniziative. Inoltre il bando è in attuazione dell’accordo sulla valorizzazione approvato, primo e finora unico in Italia, in attuazione del Codice dei Beni Culturali, sottoscritto lo scorso 6 marzo 2013 tra il presidente Giuseppe Scopelliti e il ministro Lorenzo Ornaghi”.

Il testo si può rinvenire sui siti www.regione.calabria.it, www.regione.calabria.it/istruzione e www.conoscenzacalabria.it. Le domande potranno essere presentate entro 45 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria.

Restaurate 320 opere d’arte del patrimonio artistico calabrese

CATANZARO – L’assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha convocato per giovedì prossimo, 6 febbraio, alle ore 11, alla Fondazione “Terina” di Lamezia Terme, i beneficiari delle 320 opere d’arte restaurate dalla Direzione Regionale dei Beni Culturali con il finanziamento della Regione Calabria.

Insieme all’assessore saranno presenti il vescovo delegato ai Beni Culturali della Conferenza Episcopale Calabra Luigi Renzo, il direttore Regionale del Ministero dei Beni Culturali Francesco Prosperetti e il soprintendente ai Beni Storico Artistici Fabio De Chirico. Alla manifestazione sono stati invitati 60 sindaci di tutta la Calabria.

Le opere coinvolte in questo programma provengono da tutto il territorio calabrese: dipinti su tela e tavola, sculture, manufatti lignei, oreficerie e argenti, arredi sacri e paramenti liturgici, legati principalmente alla tradizione artistica e artigianale locale, che costituiscono una cospicua parte del patrimonio artistico della regione oltre ad alcuni capolavori come “L’Eterno Padre” dell’artista napoletano Battistello Caracciolo appartenente alla Chiesa Matrice di Stilo e “L’Immacolata” di Francesco De Mura della Chiesa di San Francesco di Assisi di Rende, la coppia di paliotti d’altare su cuoio della Chiesa della Maddalena di Morano Calabro o il soffitto su carta della chiesa di Santa Barbara di Taverna.

Per l’Assessore Caligiuri sono stati completati i piani dei beni culturali calabresi

L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri– informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta –  ha detto che, con l’approvazione  fatta nel corso della riunione di oggi da parte dell’Esecutivo del Piano degli edifici storici che, è stato completato il  “Piano dei beni culturali della Regione”. Con atti precedenti  erano già stati definiti gli interventi in tema di aree archeologiche, archeologia industriale, castelli e chiese, per investimenti pari a circa quarantaquattro  milioni di euro. Con quest’ ultima delibera sono stati assegnati ulteriori tre milioni e settecentomila mila euro. Gli interventi riguardano il Palazzo “Gironda Veraldi” di Taverna per realizzare un Centro Studi su Mattia Preti  (370 mila euro), Palazzo “Marincola” di San Floro dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro (attuale sede del MARCA) per realizzare la sezione delle sculture (550 mila euro), il Quadrato “Compagna” di Corigliano Calabro per un centro polivalente (700 mila euro), il Palazzo “Gagliardi-De Riso” di Vibo Valentia (500 mila euro), la valorizzazione di Palazzo “Bevilacqua” di Curinga (600 mila euro) e i completamenti dei Palazzi “Sant’Ippolito” e “Fallara” di Gioia Tauro (un milione di euro). L’Assessore Caligiuri ha dichiarato che “complessivamente si tratta del più consistente ed organico intervento mai realizzato nel settore dei beni culturali della Calabria. Abbiamo chiuso il 2013, che ha messo in mostra la natura culturale della Calabria a livello nazionale ed internazionale, con un’ennesima iniziativa concreta in favore della cultura e degli enti locali calabresi, dalla cui azione di qualità dipende lo sviluppo economico e democratico”.

15,7 milioni di euro per il parco archeologico di Sibari

15,7 milioni di euro è la cifra che il Ministro dei Beni Culturali Bray desidera investire per abbellire il Parco Archeologico di Sibari. “Una sfida da vincere perché potrebbe essere un luogo di attrazione storico-artistica e turistica di grande importanza”, ha confidato il Ministro.

Una proposta gradevole che dovrà essere tramutata in lavoro concreto e privo di speculazione mafiosa, un tentativo di riportare la bellezza in un posto che ne è stato continuamente derubato.

Firmato a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’Apq Antica Kroton

Crotone.La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi e l’Assessore alle Politiche Ambientali Francesco Pugliano – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – hanno sottoscritto a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’accordo di programma quadro relativo al “Recupero e valorizzazione dell’area archeologica Antica Kroton”. All’incontro erano presenti, inoltre, Salvatore Mazzeo Dirigente Generale della Protezione Civile della Calabria e il Sindaco di Crotone Peppino Vallone. L’accordo sottoscritto dalla Regione Calabria, insieme con il Ministero Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente, e Ministero dei Beni Culturali, con l’impegno del Comune  di Crotone, la Provincia di Crotone e della Sovrintendenza ai Beni Culturali, garantisce l’elenco degli interventi da realizzare e formalizza il cronoprogramma con una previsione per il completamento degli interventi entro dicembre 2017. Una precedente rimodulazione degli interventi, approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, ha previsto l’assegnazione di 4,7 milioni per la bonifica dei suoli, 36 milioni di euro per operazioni di scavo archeologico e restauro, 9.8 milioni di euro per la realizzazione del Parco Archeologico, 14,5 milioni di euro per la realizzazione del teatro virtuale e museo multi sensoriale, per un totale di 65 milioni. I restanti 35 milioni di euro saranno presto destinati, nella nuova programmazione 2014/2020 ad un intervento unico per il territorio finalizzato a creare stabile occupazione. Le operazione di scavo archeologico e il restauro, saranno realizzati dalla Soprintendenza regionale ai beni archeologici. Tutti gli altri interventi saranno eseguiti in coordinamento con il Comune e la Provincia di Crotone. È intenzione della Regione Calabria promuovere la realizzazione di alcuni interventi anche all’interno dei siti archeologici nell’abitato cittadino. “Tra gli obiettivi ambiziosi che il programma si prefigge – ha dichiarato la Vicepresidente Stasi – quello più importante è il recupero dei beni archeologici celati nel sito dell’Antica Kroton, ma anche la conseguente creazione rapida di una larga possibilità occupazionale specializzata, da impiegarsi nei lavori di recupero del patrimonio archeologico dell’Antica Kroton, la bonifica di un territorio a valore storico ed archeologico attualmente poco inquinato ma che rappresenta un rischio per la popolazione, e la creazione di nuove offerte per la fruizione dei beni archeologici recuperati. Vi è anche il recupero dell’ingente patrimonio storico di proprietà della Cittá di Crotone. Sarà possibile quindi la valorizzazione del retroterra culturale e storico di Crotone che assurgerà a nuovo polo di riferimento per l’ambiente archeologico, con una immediata ricaduta positiva occupazionale sul territorio sia per la realizzazione dei lavori, sia per la gestione e fruizione dei beni archeologici recuperati e dal potenziamento dell’offerta turistica esistente”. “L’impatto atteso è di alto valore – ha dichiarato l’Assessore alle politiche Ambientali Pugliano – anche sotto il profilo del recupero ambientale di un territorio chimicamente contaminato altrimenti lasciato all’abbandono. Il grande impegno del Presidente Scopelliti e della Giunta regionale ha consentito di recuperare le risorse necessarie per la realizzazione di questo vasto intervento garantendo al territorio di Crotone prospettive di sviluppo con una spiccata identità turistica”.

L’assessore Caligiuri prosegue il check-up dei beni artistici e culturali della Calabria

Portale Chiesa S. Francesco GeraceGERACE – Continua il lavoro istituzionale dell’assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri da Gerace, che ha proseguito il check-up dei beni culturali della città, accompagnato dal sindaco Giuseppe Varacalli e assistito da Giacomo M. Oliva, direttore del locale Museo Diocesano e funzionario della Soprintendenza ai Beni Culturali della Calabria.

Prima tappa è stata l’Eremo dell’Unità di Santa Maria di Monserrato, dove Caligiuri ha incontrato suor Mirella Muià, che lo ha accompagnato nella visita al suggestivo edificio sacro di origine bizantina nel quale la religiosa vive da qualche anno.

C’è stata poi la ricognizione della Chiesa di Santa Maria delle Grazie del Convento dei Cappuccini, edificato nel 1534, e della Chiesa di Santa Francesca Romana del Convento dei Minori Osservanti, costruito nel 1612. Il primo edificio è in via di ultimazione nella parte interna ma non ancora fruibile, mentre il secondo, adibito a cappella del cimitero, è al momento privo di copertura a causa di un incendio di alcuni anni fa.

La visita alla Chiesa di Santa Maria di Prestarona, sita nell’omonima zona rurale alle pendici della rupe, ha permesso all’assessore di conoscere uno dei luoghi di culto più suggestivi di Gerace, completamente circondato dal verde.

Risalendo verso Palazzo “Grimaldi-Serra”, si è visitata la Chiesa di San Martino, recentemente recuperata nella sua parte esterna. La visita si è conclusa verificando i resti del possente Castello normanno e dell’antistante largo Baglio.

 

 

Presentazione del progetto CO.RE.

PEDACE (CS) – Lunedì 1 luglio, alle ore 18.00, nella sala del consiglio comunale di Pedace sarà presentato il progetto CO.RE., la comunità scientifica internazionale sulla Conservazione e il Restauro del patrimonio architettonico, artistico e ambientale che avrà sede proprio a Pedace, presso il suggestivo Convento di San Francesco di Paola.

Il progetto, che comprende una scuola di alta formazione, una rivista scientifica internazionale e un incubatore d’impresa, prenderà ufficialmente il via facendo così partire le numerose attività previste in programma.

Il seicentesco convento diventerà un vero e proprio campus dove professionisti da tutto il mondo avranno la possibilità di formarsi, confrontarsi e dar vita ad una comunità scientifica con i propri insegnanti, riportando pluralità di linguaggi, usi e costumi all’interno del convento che ritornerà così ad essere luogo di saperi e conoscenza, mettendo insieme culture provenienti da tutto il mondo.

CO.RE., come istituzione culturale, ha avviato rapporti di partnership con oltre 20 stati nel mondo e con numerose istituzioni culturali, onlus e ong italiane ed europee operanti nel campo della cultura e del restauro.

Il progetto, in stretta collaborazione con le Soprintendenze, si prefigge di formare quelle figure professionali direttamente connesse con il mondo della preservazione delle opere d’arte e dell’architettura, garantendo ai giovani formati, visibilità internazionale, docenze qualificate, e il sostegno per lo start-up di impresa, concedendo gli spazi e favorendo l’avvio dell’attività con appoggio, tutoring e consulenza da parte delle imprese che sostengono il progetto. Un impegno economico notevole che CO.RE. sta affrontando con il sostegno di imprese private che ancora credono fortemente nel rilancio di questa terra, che non solo può rappresentare luogo di lavoro per molti ma che addirittura possa costruirne per chi, formatosi qui, voglia lavorare in tutto il mondo.

Il progetto CORE è aperto a tutti coloro i quali vogliano contribuire a formare una comunità scientifica sulla conservazione e il restauro dei beni culturali. Lunedì la presentazione, ma ulteriori informazioni e notizie possono trovarsi sul sito www.corecultura.org