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Unical, molte le adesioni al Master in Intelligence

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Si è riunita la commissione scientifica del Master in Intelligence dell’Università della Calabria promosso dal Dipartimento di Culture, Educazione e Società è composta da Mario Caligiuri, Alberto Ventura e Luciano Romito, approvando la graduatoria degli ammessi all’ottava edizione del master di II livello in Intelligence.

La graduatoria degli ammessi è consultabile all’indirizzo
http://www.unical.it/portale/portalmedia/bandi/2018-11/graduatoria%20intelligence.pdf.
«Quest’anno – ha dichiarato Caligiuri – abbiamo  confermato le richieste di partecipazione pervenute l’anno scorso con una forte incidenza dalla Puglia e dalla Sicilia, sintomo della capacità di attrazione del nostro corso di studi anche per studenti provenienti dal resto del Mezzogiorno. Inoltre, questi dati sono particolarmente significativi poiché si aggiungono a quelli registrati dal corso di laurea magistrale in Intelligence, primo del genere ad essere attivato nel nostro Paese, e le cui lezioni sono già iniziate il 1 ottobre».
Entro il 15 novembre 2018 i candidati ammessi a frequentare il master hanno la possibilità di perfezionare l’iscrizione per la frequenza delle lezioni che cominceranno sabato 24 novembre dicembre 2018 alle ore 9 presso l’aula “Caldora” con una cerimonia a cui parteciperanno, tra gli altri, il Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci  e il Vice Direttore della Scuola di Formazione del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica Marco Gerometta.

Il viaggio di “Intelligence” fa tappa a Udine

UDINE – Sarà Alberto F. De Toni , rettore dell’Università di Udine e Segretario Generale della CRUI, a presentare oggi, giovedì 28 giugno alle ore 18 presso la Sala della Fondazione Friuli a Udine il Direttore del Master in Intelligence del’Università della Calabria  Mario Caligiuri che presenterà il libro che ha curato insieme con il prefetto Marco Valentini in cui ripercorre l’evoluzione degli studi sull’Intelligence avvenuta negli ultimi dieci anni.

Il volume, edito da Rubbettino e con la prefazione di Luciano Violante, contiene, tra gli altri, saggi dello stesso De Toni, di Giorgio Galli, Khaled Fouad Allam, Francesco Sidoti, Valeria Piacentini, Carlo Mosca, Marco Valentini, Lucio Caracciolo, Loretta Napoleoni, Nicola Gratteri, Carlo Jean e Paolo Savona.

TRA LE APPENDICI ANCHE UN SAGGIO SULL’EVOLUZIONE DELL’INTELLIGENCE

Tra le appendici figurano un saggio di Mario Caligiuri sull’evoluzione degli studi sull’Intelligence, l’elenco delle tesi discusse dagli studenti del Master ed un elenco delle pubblicazioni elaborate dal Laboratorio in Intelligence dell’Università della Calabria. Un fedele lavoro di documentazione di un’esperienza accademica che ha contribuito a sviluppare gli studi sull’Intelligence del nostro Paese in maniera innovativa. Il volume è stato presentato in anteprima nazionale lo scorso 16 maggio a Roma da Marco Minniti e Luciano Violante presso il Centro Studi Americani diretto da Paolo Messa.
La presentazione di Udine si svolge nell’ambito delle iniziative culturali previste in occasione dei “Magnifici Incontri” promossi dal locale Ateneo e che vedono confluire nella città friulana i rettori delle università italiane per due giornate di dibattiti e approfondimenti.

Intelligence e portualità, Caligiuri presenta “Il pericolo viene dal mare”

NAPOLI – “Il pericolo viene dal mare. Intelligence e portualità”, scritto dal Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria Mario Caligiuri e dal ricercatore Andrea Sberze, verrà presentato lunedì 30 aprile alle ore 16.30 alla Sala Calypso della Stazione Marittima di Napoli.

Il testo fa parte della collana editoriale del Laboratorio sull’Intelligence dell’Unical

La manifestazione è stata promossa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale e dal Club Atlantico di Napoli. Il testo è pubblicato dalla Casa Editrice Rubbettino con la prefazione di Lucio Caracciolo e fa parte della collana editoriale del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria attiva dal 2009.
Interverranno il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito, il Vicario del Club Atlantico di Napoli  Giosuè Grimaldi e il Contrammiraglio Francesco Chiappetta. Saranno presenti gli autori
 

A rischio il seggio in Calabria di Matteo Salvini? La Caligiuri presenta ricorso

CATANZARO –  Il seggio senatoriale ottenuto in Calabria dal leader della Lega Matteo Salvini sarebbe a rischio a causa di alcuni errori nella compilazione dei verbali elettorali della Corte d’appello di Catanzaro. Lo scrivono alcuni quotidiani a seguito del ricorso presentato alla Giunta per le elezioni del Senato da Fulvia Michela Caligiuri, candidata al secondo posto nel listino proporzionale di Forza Italia. I difensori della candidata, gli avvocati Oreste e Achille Morcavallo, “chiedono il riconteggio dei voti al fine di ottenere la proclamazione alla carica di senatore della loro assistita e la consequenziale decadenza del leader della Lega Matteo Salvini”. Nel ricorso si parla di “gravi irregolarità nel dato complessivo conseguito da Caligiuri”; presentata una relazione in cui si parla di “notevole divario tra i voti effettivamente conseguiti e i risultati dei verbali”.
Salvini è stato eletto anche in altri collegi, ma ha dovuto scegliere la circoscrizione in cui la Lega ha ottenuto il quoziente minore.

Master Intelligence, all’Unical Evgeny Morozov e Lucio Caracciolo

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Dopo le Feste Pasquali, il Master in Intelligence dell’Università della Calabria riprende con due significative lezioni.  Domani sabato 7 aprile  2018, presso l’Aula “Caldora” dell’Università della Calabria a Rende, alle 8.30 dopo il saluto del Rettore Gino Crisci e presentato dal Direttore del Master Mario Caligiuri, ci sarà  la lezione di Evgeny Morozov, uno dei più noti esperti di nuovi media a livello mondiale, che parlerà su ”L’intelligence nella falsa democrazia su internet”. Nel pomeriggio dalle 13.30 alle 17.30 è prevista la lezione di Lucio Caracciolo, Direttore di “Limes” e uno dei più importanti esperti del settore a livello internazionale, che affronterà il tema “L’intelligence nella geopolitica del XXI secolo”.

Resilienza e cyberspazio, Umberto Gori all’Unical ospite del Master in Intelligence

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Al Master in Intelligence dell’Università della Calabria è stato di scena Umberto Gori, Professore Emerito dell’Università di Firenze e primo docente in Italia ad avere ricoperto una cattedra di relazioni internazionali. Introdotto dal Direttore del Master Mario Caligiuri, Gori ha invitato ad «accettare le incertezze e sviluppare la resilienza per giungere ad analizzare la contemporanea società della disinformazione». «Attualmente – ha affermato – ci troviamo in quella che viene definita da Luciano Floridi come iperstoria, dove il benessere collettivo dipende dall’efficace ed efficiente gestione del ciclo di vita dell’informazione. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno evidentemente segnato la differenza tra ciò che eravamo e ciò che siamo e che potremmo essere». Il professore ha poi proseguito ricordando che ai quattro ambienti di dominio naturali, rappresentati da terra, mare, cielo e spazio,  a partire dagli anni ’90 se ne è ha aggiunto un quinto, creato dall’uomo: il cyberspazio. In questa nuova dimensione – ha spiegato – si annullano spazio e tempo e si sviluppano maggiormente le relazioni sia in termini di cooperazione che di conflittualità. Spaziando da Copernico a Turing, Gori ha poi analizzato le più importanti teorie che hanno cambiato la storia dell’uomo, passando da Hobbes a Copernico, da Darwin a Freud. Analizzando le relazioni internazionali, Gori si è poi soffermato sull’attuale problema della democrazia politica, economica e sociale.  Infatti, dall’ordine storico stabilito dalla pace di Vestfalia del 1648 agli accordi di Bretton Woods del 1944 è cambiata tutta la scena internazionale, che oggi vede l’entità statale molto indebolita. Il sistema internazionale – secondo il docente – accusa da un lato trasformazioni macroscopiche, da intendersi come desuetudine dei processi tipici, e dall’altro lato risente della nascita della politica post-internazionale, che contribuisce a generare turbolenze, caos ed incertezza.

Gori ha poi declinato gli scenari futuribili, ipotizzando un assetto geopolitico in cui attori non statali sostituiranno le Nazioni nella soluzione di problemi mondiali. Infine Gori ha sviluppato i concetti di Information, Cyber e Hybrid Warfare affermando che il vero pericolo degli Stati è costituito dagli attacchi cibernetici. A questi ultimi si può reagire, accettando le perdite (che sembra essere la soluzione finora preferita dalle aziende), rafforzando le infrastrutture per evitare perdite future, oppure abbandonando gli strumenti informatici. Non appare anacronistico allora l’investimento dei servizi segreti russi in macchine da scrivere per le comunicazioni più riservate. «La strategia – ha concluso Gori – deve avere lo scopo di reagire all’incertezza per calcolare in anticipo le azioni della controparte. In questo senso prevedere sarà sempre più difficile ma sempre più necessario». Non poteva che concludersi con il riconoscimento della insostituibile funzione predittiva dell’intelligence la lezione di Umberto Gori, che ha poi risposto alla numerose domande degli studenti.

Cinquant’anni dal ’68. Caligiuri: «A livello educativo fu anno cruciale»

PADOVA  – «Non possiamo non fare i conti con il Sessantotto che sull’educazione ha avuto rilevanti conseguenze. Non a caso le ragioni della contestazione erano partite proprio dalle scuole e dalle università per ampliare i diritti». È quanto ha evidenziato Mario Caligiuri dell’Università della Calabria nella sua relazione al convegno internazionale “Il Sessantotto: passioni, ragioni, illusioni. Che cosa ha insegnato il ‘68? Che cosa abbiamo insegnato dopo il ‘68?” che si è svolto a Padova su iniziativa del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata diretto da Vincenzo Milanesi e dal Centro Italiano di Ricerca Pedagogica presieduto da Carla Xodo, responsabile scientifica del convegno.

«A livello educativo bisogna fare i conti con il ’68»

Caligiuri è intervenuto alla tavola rotonda “Un sistema formativo di qualità: modelli per il nostro tempo”, coordinata da Paolo Federighi (Università di Firenze) e che ha visto tra gli altri relatori Marina De Rossi (Università di Padova), Giuliana Sandrone (Università di Bergamo), Loredana Perla (Università di Catania) e Chiara Biasin (Università di Padova). Caligiuri ha messo in rilievo che «il sistema educativo oggi più che mai deve avere un’idea di futuro per fare ripartire l’ascensore sociale. Pertanto sarebbe decisivo porre i temi della pedagogia al centro del dibattito politico, scientifico e culturale». Ha quindi evidenziato che «il confronto con le tecnologie e l’intelligenza artificiale richiede che vengano presto individuate le professioni maggiormente  necessarie per il progresso della società».

Pedagogia come punto d’incontro

Ha poi rilevato che «più aumentano le tecnologie e più diventa decisivo il fattore umano: pertanto un sistema educativo di qualità innanzi tutto ha necessità di formare e selezionare buoni insegnanti per le scuole e le università». In conclusione Caligiuri ha evidenziato la necessità che la pedagogia rappresenti un punto di incontro delle scienze umane.

Cinquant’anni Unical, Rubbettino annuncia l’uscita di un libro su Moro e l’Intelligence

RENDE (CS) – Cinquant’anni fa veniva promulgata la legge che istitutiva l’Università della Calabria (n° 442  del 12 marzo 1968), che poi avviò le sue attività nel 1972. Il Presidente del Consiglio era Aldo Moro, lo statista democristiano del quale tra poco ricorreranno i 40 anni del suo rapimento e del suo assassinio. Ancora l’eco degli scontri di Valle Giulia non si era spento e i giovani italiani erano in rivolta. Aldo Moro era proteso verso la strategia dell’attenzione per rendere la società italiana più partecipata.

Aldo Moro e la Calabria

In tale contesto si colloca anche questa ricorrenza, che vide poi proprio il consigliere economico di Moro a Palazzo Chigi Beniamino Andreatta diventare il primo rettore dell’Univesità della Calabria che impostò come un campus americano, con una visione anche adesso modernissima. Com’è noto, Andreatta si dimise successivamente in polemica con la classe dirigente locale. Ma Aldo Moro aveva un evidente rapporto con la Calabria essendo la madre Fida Stinchi di Cosenza, dove aveva studiato e insegnato, all’Istituto “Lucrezia della Valle”. Al Presidente della DC l’Università  della Calabria ha dedicato il 13 maggio dello scorso anno un convegno  nell’aula “Caldora” dal titolo “Aldo Moro e l’intelligence. Il senso dello Stato e la responsabilità del potere”, nell’ambito degli approfondimenti scientifici dello studio dell’intelligence, per il quale l’ateneo calabrese è all’avanguardia.

Le specifiche del testo

Da questo convegno è nato poi un libro curato da Mario Caligiuri, uno dei più importanti studiosi di intelligence del nostro Paese.  Il libro ha lo stesso titolo del convegno e verrà presentato in anteprima il 9 maggio 2018 a Roma alla Camera dei Deputati. Il testo, che ha la prefazione di Paolo Gheda, contiene saggi di Andrea Ambrogetti, Francesco Maria Biscione, Vera Capperucci, Massimo Mastrogregori e Giacomo Pacini. Inoltre contiene delle trascrizioni da Virgilio Ilari e le testimonianze di Ciriaco De Mita e Luigi Zanda.

Si tratta della prima organica riflessione che affronta questo aspetto poco studiato della vita politica di Aldo Moro.  Infatti, Aldo Moro ha profondamente segnato la storia del nostro Paese. La sua figura però è schiacciata sulla tragica fine, lasciando in ombra la lunga azione politica. Negli anni della guerra fredda, Aldo Moro è sempre centrale nelle fasi che allargano la partecipazione politica, prima ai socialisti e poi ai comunisti. È Presidente del Consiglio in occasione il “Piano Solo” del 1964 e Ministro degli esteri durante la strategia della tensione. Profondo conoscitore dello strumento dell’intelligence, ne sa utilizzare le informazioni e sa dialogare con gli uomini che la praticano, come Giovanni De Lorenzo, Vito Miceli e Stefano Giovannone. Proprio a quest’ultimo scrive durante la sua prigionia. Aldo Moro dimostra che un uomo di Stato è anche un autentico uomo di intelligence, poiché sa riconoscere e utilizzare questo fondamentale strumento nell’interesse della Repubblica. Sotto il profilo dei rapporti con l’intelligence, la vicenda di Aldo Moro è ancora tutta da scrivere per sottrarla alle riscritture.

A curare questo volume che comincia a coprire un vuoto, è Mario Caligiuri, uno dei più importanti studiosi di intelligence nel nostro Paese. Proseguendo il suo impegno di ricerca durante il quale che ha già approfondito la figura di Francesco Cossiga, ampliando scientificamente lo sguardo sull’attività dei Servizi che rappresentano la “dimensione mancante della storia”. Un libro spiazzante che illumina sotto una nuova luce il ruolo insostituibile dell’intelligence e l’esperienza politica dello statista democristiano, confermandolo un faro della Repubblica. Una storia inedita che merita di essere raccontata e in un certo senso risarcita

Convegno sulle fake news a scuola, Caligiuri: «Comprendere la disinformazione è una priorità educativa»

TREBISACCE (CS) – Seminare la coscienza critica, proponendo riflessioni e analisi del reale, suggerendo un corretto approccio agli strumenti idonei per discernere il vero dal verosimile, il falso dal falsato, la volontà di occultare dall’esigenza dello svelare: sono questi alcuni degli obiettivi posti dai relatori del convegno, organizzato dal Liceo Scientifico “Galilei” di Trebisacce e dedicato al fenomeno delle Fake News, inserito nell’ambito dell’”Incontro didattico “ Educazione e società dell’informazione: un progetto pedagogico”.
In un’epoca in cui la comunicazione è virale, in cui la conoscenza e l’informazione possono essere veicolate dall’iniziativa del singolo, senza che l’azione e l’operato di quest’ultimo subisca alcuna forma di verifica o di analisi, le coordinate concettuali del vero si smarriscono e il verosimile si impone come moneta di scambio sul mercato del bisogno di apparire consapevoli.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto presso il Cinema Teatro Gatto di Trebisacce, i relatori hanno affrontato le tematiche legate all’educazione all’informazione nella società attuale, tracciando la mappa d’intenti necessaria ad orientarsi nel labirinto della comunicazione moderna.
Al termine dei lavori, coordinati dal giornalista Andrea Mazzotta, a cui hanno partecipato oltre 300 studenti, provenienti anche dall’Istituto superiore ”Aletti” di Trebisacce, sono emersi interessanti elenchi pedagogici ed educativi. Gli interventi posti in essere di Luciano Greco, Dirigente dell’Ambito Territoriale Provinciale di Cosenza, e dal Mario Caligiuri, professore di Pedagogia della Comunicazione e Direttore del Master in Intelligence presso l’Università della Calabria hanno suscitato particolare interesse e fornito stimoli agli studenti, che hanno rivolto numerose domande.
Il convegno si è svolto nell’ambito del Progetto Alternanza Scuola Lavoro “Editoria, giornalismo e comunicazione”, diretto da Concetta Cardamone. Nel corso del convegno è intervenuto anche il Direttore della sede della Rai Calabria Demetrio Crucitti. Luciano Greco ha annunciato che il tema affrontato durante il convegni verrà ulteriormente sviluppato nelle scuole della provincia di Cosenza, mentre per Mario Caligiuri, che ha teorizzato la società della disinformazione, la comprensione dei meccanismi e delle conseguenze della disinformazione rappresenta una ineludibile priorità pedagogica ed educativa di questo tempo.

“Il pericolo viene dal mare”, Caligiuri ospite a “Voci dal mondo”

ROMA – Il Direttore del Master in Intelligence Mario Caligiuri domani alle ore 7.30 verrà interverrà su Radio Uno della Rai nella trasmissione “Voci dal mondo” condotta da Alba Arcuri. Caligiuri parlerà del suo libro scritto insieme ad Andrea Sberze “Il pericolo viene dal mare. Intelligence e portualità” edito da Rubbettino con la prefazione di Lucio Caracciolo. L’intervista verrà curata da Giuseppe Carrisi.