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Corti Cosenza chiude con lo scrittore Carmine Abate

COSENZA – Ultimo incontro per “Corti Cosenza”, la rassegna organizzata da Teatro in note e guidata dal direttore artistico Vera Segreti. Martedì 27 marzo, a partire dalle ore 9, la Sala Quintieri del Teatro Rendano, in piazza XV Marzo a Cosenza, ospiterà l’incontro con lo scrittore Carmine Abate. Calabrese d’origine, Abate ha scelto, come racconta lui, un cittadino del mondo. È uno degli scrittori italiani più importante degli ultimi anni e i suoi bellissimi libri gli sono valsi Premio Campiello 2012 e Premio Stresa 2016.

Un successo l’incontro con Francesco Montanari

Intanto Corti Cosenza archivia il bellissimo incontro con l’attore Francesco Montanari, interprete di Saverio Barone nella serie tv Rai “Il cacciatore” ispirata al libro del magistrato Alfonso Sabella “Il cacciatore di mafiosi”. Ma Montanari è riconosciuto e amato anche per il ruolo del Libanese nella fortunata fiction Sky “Romanzo criminale”. Un ruolo che ha ricoperto giovanissimo all’età di 23 anni. Montanari è un ragazzo, ha appena 33 anni, ma questo non gli impedisce di avere la testa sulle spalle e mandare avanti i propri valori. Nato e cresciuto come il secondo figlio di una famiglia «cattolico-borghese», racconta lui stesso ai ragazzi presenti nella Sala Quintieri del Teatro Rendano. Arrivato in teatro viene accolto dal direttore artistico Vera Segreti, qualche battuta e poi via la giacca e giù a parlare ai ragazzi senza microfono e con il cuore in mano. Non racconta la propria carriera Francesco, racconta la propria vita. Racconta del suo prezioso percorso di psicoanalisi, della sua famiglia, del “senso di inferiorità” nei confronti del padre grande medico, di suo fratello maggiore che voleva diventare un musicista e con il quale c’è un rapporto profondo di odio e amore. Parla del suo legame con la madre. Della sua bravissima e bellissima moglie Andrea Delogu, nata a San Patrignano, e della vita dei suoi genitori descritta nel libro “La Collina”. «Ve ne parlo – spiega Montanari – perché lo racconta lei pubblicamente ed è molto pertinente con il tema di Corti Cosenza che è il “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine”». Parla Francesco di droghe, alcol e altri dolori tipici dei ragazzi. E lo fa come fosse un fratello maggiore e non un punto di riferimento. Scuote i giovani e si vede che lo fa come chi ha vissuto i loro stessi tormenti. Tante risate quando racconta il suo improbabile provino all’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” che comunque gli vale l’ammissione nella prestigiosa scuola. Una umanità sconvolgente (in positivo), e travolgente quella di Francesco Montanari che, a tratti, commuove tutti i presenti a cominciare da Vera Segreti che lo invita pubblicamente già per la prossima edizione di Corti Cosenza.

Inaugurazione della mostra “La città antica. Il tempo rinasce sempre”

Sempre sabato 24 è stata inaugurata “La città antica. Il tempo rinasce sempre”, la mostra di fotografia (curata da Daniele Bilotto), e scultura (di Mario Sposato), che prenderà il via sabato 24 marzo nella Sala Giacomantonio della Biblioteca nazionale di Cosenza. Parallelamente a questa, verrà inaugurata la collettiva di pittura dal tema “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine” con le opere degli artisti Rodin Sotolongo, Alejandro Garcia, Yoemir Alfonso Almeida e Francesco Iozzi.

Chiusura all’insegna del gusto

Chiusura degli eventi, giovedì 29 marzo, con la visita guidata nel centro storico della città dei bruzi, con i ragazzi dell’Aipd – Associazione italiana persone down, che si concluderà sul Mab di corso Mazzini con una degustazione enogastronomica con i prodotti del nostro territorio presso la Maccaroni Chef Academy.

Ritorna “Corti Cosenza”, tra gli ospiti Pino Aprile e Carmine Abate

COSENZA – Un altro grande appuntamento realizzato da “Teatro in note” con il ritorno di “Corti Cosenza”. Giunta alla sua quinta edizione, la rassegna firmata dal direttore artistico Vera Segreti e che prenderà il via giovedì 22 febbraio nella Sala Quintieri del Teatro Rendano di Cosenza, ha per tema le dipendenze. La manifestazione 2018 si può sintetizzare con il titolo “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine”. Un argomento delicato, tristemente attuale e che offre tanti spunti di riflessione con i ragazzi che sono i veri protagonisti di “Corti Cosenza”. Se ne parlerà al giovane pubblico delle scuole medie superiori della provincia di Cosenza e a tutta la cittadinanza che è invitata a partecipare, attraverso incontri letterari d’eccezione, grazie ai film-corti della “Rassegna CinemArt”, con le mostre fotografiche, di scultura e di pittura, e con lezioni di scrittura creativa. Pino Aprile, Carmine Abate, Francesco Montanari, Marco Longo, Gianni Ferreri, Nicola Canonico e Nathalie Caldonazzo saranno i protagonisti fortemente voluti da Vera Segreti e da “Teatro in note” per questa edizione. Di tutto questo e di molto altro si parlerà nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, martedì 20 febbraio alle ore 11 nel Chiostro di San Domenico, con il direttore artistico di “Corti Cosenza” Vera Segreti, Alessandra De Rosa presidente Commissione consiliare Cultura del Comune di Cosenza, l’editor Franca Cribari, il regista Luigi Simone Veneziano e lo psicologo Emiliano Nardi.

 

CORTI COSENZA

L’apertura ufficiale di “Corti Cosenza” si terrà, dunque, giovedì 22 febbraio, ore 9 Sala Quintieri del Teatro Rendano di Cosenza, con lo scrittore Pino Aprile che nel pomeriggio dialogherà con la città nella libreria Mondadori di piazza XI Settembre alle ore 18 presentando il suo libro “Carnefici”. Il secondo grande incontro, con studenti e cittadinanza, sarà con i tre attori Gianni Ferreri, Nicola Canonico e Nathalie Caldonazzo lunedì 12 marzo sempre alle 9 e sempre nella Sala Quintieri del Teatro Rendano. L’attore Francesco Montanari sarà invece il protagonista, giovedì 15 marzo, del terzo appuntamento. Mercoledì, nuovamente alle 9 e nella Sala Quintieri del Teatro Rendano, il protagonista sarà lo psicoanalista Marco Longo, presidente Coirag e direttore del portale psychomedia.it.

Chiuderà il ciclo di incontri, lo scrittore calabrese e vincitore del Premio Campiello 2012 e Premio Stresa 2016 Carmine Abate con l’appuntamento di martedì 27 marzo alle ore 9 nella Sala Quintieri del Teatro Rendano. Lo scrigno di “Corti Cosenza” racchiude la “Rassegna CinemArt” il cui inizio è previsto per venerdì 9 marzo, a partire dalle ore 9, nella splendida Villa Rendano che ospiterà anche il secondo appuntamento di venerdì 23 marzo. Entrambe le proiezioni saranno precedute da una visita guidata a Villa Rendano. Un’altra bellissima location di Cosenza antica ospiterà le lezioni di scrittura creativa. Gli incontri (5, 8, 12 e 15 marzo), si terranno nella Biblioteca Civica di piazza XV Marzo con Elena Giorgiana Mirabelli e Franca Cribari. I lavori di lunedì 5 marzo, alle ore 15, saranno aperti dal direttore della Biblioteca Civica di Cosenza Anna Viteritti.

 

“Corti Cosenza” ha allestito, inoltre, due mostre. “La città antica. Il tempo rinasce sempre ” è la mostra di fotografia (curata da Daniele Bilotto), e scultura (di Mario Sposato), che prenderà il via sabato 24 marzo nella Sala Giacomantonio della Biblioteca nazionale di Cosenza. Parallelamente a questa, verrà inaugurata la collettiva di pittura dal tema “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine” con le opere degli artisti Rodin Sotolongo, Alejandro Garcia, Yoemir Alfonso Almeida e Francesco Iozzi. Le mostre saranno introdotte dal direttore della Biblioteca nazionale di Cosenza Rita Fiordalisi alle ore 16 e si potranno visitare fino al 31 marzo. È prevista per giovedì 29 marzo, nell’ampio cartellone di “Corti Cosenza”, una visita guidata nel centro storico della città dei bruzi, con i ragazzi dell’Aipd – Associazione italiana persone down, che si concluderà sul Mab di corso Mazzini con una degustazione enogastronomica con i prodotti del nostro territorio presso la Maccaroni Chef Academy. Di tutto questo, e di altro ancora, si parlerà nella conferenza stampa di martedì 20 febbraio.

“I grandi scrittori omaggiano la città della Vela”. Premiato Carmine Abate con un gioiello di Gerardo Sacco

Gerardo Sacco e Carmine AbateCROTONE (KR) – Nella giornata di ieri 4 aprile, durante l’incontro “I grandi scrittori omaggiano la città della Vela”, promosso dal Club Velico, dalla Camera di Commercio, dal Comune di Crotone, dall’Autorità Portuale in collaborazione con la BPER e Gerardo Sacco, Carmine Abate ci ha ricordato che “dobbiamo valorizzare le nostre ricchezze paesaggistiche e culturali, le nostre bellezze, puntare sulla generosità e la dignità della nostra gente migliore, quella che combatte e che resiste, per far sì che la nostra terra e il nostro mare diventino un formidabile polo di attrazione turistica.” Il vincitore della 50° edizione del Premio Campiello con la “Collina del Vento”, autore di grandi successi letterari, come gli “Anni Veloci” ed il “Bacio del Pane”, ha fatto ritorno nella “sua” terra per presentare la sua ultima opera “La Felicità dell’Attesa”, presso la Sala Pitagora della Camera di Commercio, e omaggiare i giovani velisti e Crotone con l’inedito “Vento sul Mare” dedicato alla “Città della Vela”. Come lui anche Gerardo Sacco ha deciso di accompagnare quella che oramai è stata ribattezzata da tutti “Città della vela” in questo esaltante viaggio verso i Campionati Europei Optimist della prossima estate dedicandole una sua opera: una collezione di monili ispirata allo sport che sin dall’antichità ha regalato preziosi successi alla Città di Crotone, oggi meta di velisti, circoli, e squadre di tutto il mondo. Un evento importante che sottolinea un percorso di rinascita per Crotone e che vede protagonisti il mare, lo sport e il turismo, ma soprattutto i giovani. Loro, i ragazzi delle scuole crotonesi, hanno preso parte all’incontro leggendo e interpretando brani tratti dall’opera di Carmine Abate. A lui, ritenuto uomo di profonda cultura, Gerardo Sacco ha invece fatto dono dei gemelli della nuova linea “Ricci” che potranno accompagnare il tratto autentico e forte della sua penna con il loro messaggio di buon auspicio. Il riccio infatti con i suoi aculei ha funzione apotropaica di respingere gli influssi magici degli spiriti maligni ed è quindi simbolo propiziatore di fortuna e felicità. Le emozioni dell’incontro sono state replicate anche questa mattina presso il Liceo Classico Pitagora di Crotone dove Carmine Abate ha incontrato gli studenti dell’Istituto ed una delegazione del Liceo Scientifico Filolao. Con questi ultimi Gerardo Sacco sta collaborando mettendo a disposizione la sua professionalità e la sua azienda nell’ambito del progetto di Alternanza Scuola Lavoro e per questo motivo Carmine Abate ha espresso il desiderio che il Maestro fosse presente all’incontro. Frutto di questa esperienza sarà la realizzazione di opere in ceramica e argento disegnate dagli studenti e il cui ricavato sarà devoluto alla scuola per potenziare gli strumenti a disposizione degli studenti.

“Estate a Casa Berto”, due serate con Carmine Abate e Mimmi Gangemi

Carmine-AbateCAPO VATICANO (VV) – In occasione dei cento anni dalla nascita del grande scrittore Giuseppe Berto che scelse la Calabria quale luogo elettivo dove vivere e riposare, la figlia Antonia ha voluto lanciare l’iniziativa denominata “Estate a Casa Berto”, invitando i due massimi rappresentanti contemporanei della letteratura italiana che nasce in Calabria, Carmine Abate e Mimmo Gangemi. Il 14 agosto alle ore 19,00 sarà il turno di Carmine Abate che nel 2012 ha vinto il premio Campiello con la “Collina del vento” del quale leggerà brani salienti unitamente ad alcuni passaggi tratti da “La festa del ritorno”. Nato a Carfizzi in provincia di Crotone, da una famiglia di origine arbereshe, dopo essersi laureato in Lettere all’ Università di Bari si trasferisce ad Amburgo in Germania per seguire il padre emigrato. Qui insegna in una scuola per figli di emigranti e inizia a scrivere i primi racconti. In questi giorni è stato inaugurato a Carfizzi un Parco Letterario intitolato al suo nome. Carmine Abate sarà accompagnato nelle sueGangemi-03web letture da giovani musicisti calabresi provenienti dal Conservatorio di Vibo. Il 17 agosto alle ore 19,00 sarà in scena Mimmo Gangemi, che vive a Palmi introdotto da Arcangelo Badolati , scrittore anch’egli e caposervizio della Gazzetta del Sud, Gangemi avrà al suo fianco Federica Montanelli e Jo Lattari che leggeranno brani dalla saga del “Giudice meschino” (tre titoli in tutto) con i quali Gangemi ha vinto diversi premi e dai quali Luca Zingaretti, che ne rimase incantato sin dalla prima lettura, ha realizzato la nota fiction prodotta dalla Rai. Ci sarà spazio anche per letture da un altro best-seller di Gangemi: “Un acre odore di aglio”.

Le due serate si concluderanno con cene tipiche calabresi esclusivamente su prenotazione (da effettuarsi entro il 13 agosto). Le cene sono a cura di Philiph Smith, marito di Antonia Berto, nonchè affermato cuoco statunitense.

Carmine Abate porta a New York la sua vita ‘per addizione’

In un periodo di globalizzazione culturale c’è chi ha fatto della 10428707_966735636679338_7289542583581455035_npropria esistenza una vita ‘per addizione’, una costante condivisione della propria multiculturalità. Carmine Abate, scrittore calabrese di origine arbëreshë, trapiantato in Trentino ed emigrato in gioventù in Germania, è una delle massime espressioni di questa vita da sradicati che si portano dietro la propria radice per trapiantarla in altri terreni, acquisendo nuovi nutrimenti non in sostituzione dei precedenti, ma quasi a completarli.

 

Lasciata la natia Carfizzi, in provincia di Crotone, alla volta di Bari e poi proseguendo per Amburgo, in terra teutonica, il nostro scrittore, premio Campiello nel 2012 per l’ancestrale romanzo ‘La collina del vento’, è tornato agli onori della cronaca letterindexaria con il suo ultimo lavoro, una più approfondita revisione di un’opera già pubblicata anni addietro: ‘La festa del ritorno’. E proprio con il nuovo lavoro sottobraccio, Abate ha rifatto i bagagli per affrontare un altro viaggio, questa volta attraversando l’oceano fino ad approdare in America dove, dal primo aprile scorso, ha avuto inizio il tour con l’incontro di tre classi di studenti del Mount Holyoke College South Hadley, l’istituto formativo che accolse la poetessa Emily Dickinson.

 

All’indomani della Pasqu21983_969621823057386_5361353093589730059_na, lo scrittore è giunto a New York, dove nel tardo pomeriggio di oggi 7 aprile terrà una conferenza al Calandra Italian American Institute con Amara Lakhous, scrittore algerino ‘cittadino della lingua italiana’, e Michael Reynolds, agente ed editore americano di entrambi gli autori.

 

Partire per tornare sui propri passi, partire perché si ha ‘una pistola puntata alla tempia’, per necessità, per fame, per desiderio di riscatto: questi saranno i temi intorno ai quali lo scrittore calabrese si soffermerà, mostrandosi nelle vesti del cittadino ‘global’ che acquisisce senza mai perdere nulla dal proprio bagaglio esistenziale.

 

Nel romanzo breve, aggiornato e ripubblicato lo scorso Natale, Abate si sofferma sulla partenza quale anello 11149555_969622059724029_8931653326585262487_ndi congiunzione di un rapporto difficile tra padre e figlio, una relazione costellata da incomprensioni, tra punti d’incontro e momenti di distacco, uniti insieme da quell’affetto quasi embrionale tanto profondo quanto sfuggente. Eppure la partenza è sempre ritorno, in un modo o in un altro. Si ritorna sui propri passi, su quella terra arsa e inaridita che è la Calabria senza lavoro per i propri figli, senza spazi, piena di rupi e di sterpaglie, di rughe e di sofferenze. Una terra vergine dalla quale per troppo tempo è stato difficile ma necessario fuggire.

 

Con uno stile veloce e meticoloso, dal tratto deciso, Carmine Abate rapisce il lettore alternando le voci dei protagonisti, mostrando i rispettivi punti di vista, i desideri, le frustrazioni e le gioie di due uomini che hanno costruito la propria storia ‘addizionando’ i terreni nei quali hanno messo radice. Prima il padre, poi il figlio, hanno entrambi percorso il cammino che li ha portati alla partenza agognando costantemente il momento del ritorno. Con quest’ultimo lavoro, lo scrittore si mostra ancora una volta come un porto sicuro nel quale s’incrociano esperienze e racconti, dal quale partono speranze e aspirazioni e dove finalmente si si approda in cerca della propria casa, ovunque essa sia.

 

Il futuro, per un bambino, è una parola. Io volevo stare accanto a mio padre ogni giorno della vita presente. Sempre”.

 

Daniela Lucia

Al via la terza edizione del “Tropea Festival, Leggere&Scrivere”

TROPEA (VV) – Dal 21 al 26 ottobre la Calabria ospiterà la terza edizione del “Tropea Festival, Leggere&Scrivere”. La manifestazione offrirà  l’opportunità di conoscere l’arte e la storia della Calabria, mescolando opinioni, linguaggi ed esperienze. In programma numerose iniziative  che  si svolgeranno a Tropea, Serra San Bruno e Soriano: i territori del Festival. Diverse sezioni animeranno le giornate del Festival: le sezioni “Calabria, fabbrica di cultura” e “Una regione per leggere” rappresentano l’angolo visuale attraverso cui raccontare una terra in fermento tra ieri, oggi e domani. Ritornerà  CartaCanta, la sezione dedicata al rapporto tra musica e parole. Sul palco diverse generazioni della canzone rock e d’autore, da Eugenio Finardi e Tullio De Piscopo ai Perturbazione. La novità di quest’anno sarà NutriMenti, la sezione dedicata alla cultura del cibo – che illustrerà i legami tra  alimentazione, antropologia e filosofia- ha spiegato Maria Teresa Marzano, direttrice artistica del Festival. Tra gli ospiti: il teologo Vito Mancuso, il filosofo Remo Bodei, Gioacchino Criaco, autore del libro Anime Nere; Giordano Bruno Guerri, Lidia Ravera, Piergiorgio Odifreddi, Antonio Moresco vincitore VIII edizione Premio Tropea nel luglio scorso. Non potevano mancare scrittori e intellettuali calabresi come Vito Teti, Mimmo Gangemi, Carmine Abate. Walter Veltroni presenterà al Festival ‘C’era una volta Berlinguer’ il docufilm sul segretario del Pci, una riflessione che Veltroni condividerà in sala con Bianca Berlinguer. La lista delle presenze è ancora lunga. Ricordiamo: Petros Markaris, Fabio Nicolucci, l’attore Luca Barbareschi, il giornalista musicale Ezio Guaitamacchi, il musicologo Stefano Zenni, l’economista Paolo Savona, il presidente del Cnr Luigi Nicolais. Sei giorni, quindi, di appuntamenti da non perdere

Anteprima del “Tropea Festival”

TROPEA (VV) – E’ iniziato il conto alla rovescia per il “Tropea Festival”, vetrina di presentazione di uno dei sei grandi eventi che fanno parte del cartellone unico “Calabria Terra di Festival”.

L’anteprima si svolgerà domenica 28 luglio, alle ore 20, nell’Antico Sedile della cittadina tirrenica, e costituirà un frizzante prologo condotto da Pasqualino Pandullo, in cui sono previsti gli interventi di Mimmo Gangemi e Carmine Abate, firme illustri della letteratura contemporanea e recenti vincitori del Premio Letterario Tropea, il primo in Italia ad avere adottato il formato e-book.

Con loro ci saranno Gilberto Floriani, direttore Artistico del TropeaFestival Leggere&Scrivere, oltre che al vertice del Sistema Bibliotecario Vibonese, e Maria Faragò (direttore Artistico del TropeaFestival Leggere&Scrivere).

Saluti ed introduzione alla serata da parte del sindaco Gaetano Vallone e conclusioni a cura dell’assessore Mario Caligiuri.

Carmine Abate incontra gli studenti rendesi

RENDE (CS) – Secondo appuntamento per l’iniziativa “Dialoghi con gli Autori”, promossa dall’Amministrazione comunale che prevede una serie di incontri culturali con il coinvolgimento attivo delle scuole superiori del territorio.

Venerdì 23 Novembre, alle ore 18.30 presso la Sala Tokio del Museo del Presente è previsto l’incontro con lo scrittore Carmine Abate che sarà a Rende per presentare il suo libro “La collina del vento”, vincitore del Premio Campiello 2012.

«Siamo onorati di ospitare un autore calabrese di grande spessore e che ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale – spiega l’Assessore al Marketing Territoriale Cesare Loizzo – L’appuntamento di domani testimonia la grande attenzione che l’Amministrazione Comunale di Rende ha per la cultura, considerata come volano di sviluppo e di crescita di un territorio. E lo fa con un autore calabrese che parla dell’orgoglio anche di questa terra raccontando cento anni di resistenza ai soprusi attraverso la storia di una famiglia calabrese: nascite e morti, amori e ferite. Una storia che ci fa sperare».

Interverranno l’Autore Carmine Abate, il Sindaco di Rende, Vittorio Cavalcanti, il Consigliere Regionale, On. Sandro Principe, l’Assessore al Marketing Territoriale, Cesare Loizzo, il Dirigente Scolastico del Liceo Classico “G.da Fiore”, Alba Maria Carbone.

Carmine Abate incontra gli studenti in Consiglio regionale

REGGIO CALABRIA – Lo scrittore Carmine Abate, vincitore del Campiello 2012 con il romanzo ”La collina del vento”, ha partecipato ad un incontro con gli studenti in Consiglio regionale.

Ad Abate e’ stato consegnato un riconoscimento. Il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico ha detto ”Carmine Abate e’ testimone della nostra terra, esempio per voi giovani e per noi classe dirigente, di chi si e’ affermato altrove ma e’ tornato”.

Premio Cirò Narrativa

PREMIO CIRÒ NARRATIVA A CARMINE ABATE
LA COLLINA DEL VENTO CANDIDATO PREMIO CAMPIELLO
VENERDÌ 3 – ORE 21.30 – PALAZZO DEI MUSEI

CIRÒ (KR) – Premio Cirò 2012 per la Narrativa a Carmine ABATE. Continuano gli eventi culturali della 6° edizione Cirò Città del Vino e di Lilio. L’appuntamento è per VENERDÌ 3 AGOSTO, alle ORE 21.30 sulla TERRAZZA DEI MUSEI.

Carmine ABATE, in occasione della premiazione, presenterà il suo ultimo romanzo “La collina del vento”.

Il libro, definito “epico e corale, tra i migliori scritti in questi anni” dal settimanale Famiglia Cristiana, rientra tra i 5 finalisti della 50° edizione del PREMIO CAMPIELLO.
Il vincitore sarà decretato il prossimo Sabato 1 Settembre a Venezia.

“La collina del vento”, edito da Mondadori, – si legge in alcune recensioni – è la saga appassionata e coinvolgente, epica ed eroica di una famiglia che nessuna avversità riesce a piegare, che nessun vento potrà mai domare.